A breve il petrolio scarseggerà, ciò avrà ripercussioni geopolitiche importanti per tutti gli stati. Questo potrebbe portare a nuove tensioni e conflitti ovunque, basti pensare alle corsa alle ricchezze dell'artico e dell'antartico. La conseguenza sarà un inasprimento delle crisi economiche e dei mercati finanziari. La transizione energetica è forse giustificata da questa evidenza, sebbene i risultati finora proposti non siano all'altezza delle previsioni. Noi europei affronteremo i prossimi anni con difficoltà crescenti non potendo contare su risorse adeguate e quindi non abbiamo alternative alla ricerca di nuove forme di energia. Qualsiasi soluzione alternativa o la stessa ricerca di nuovi giacimenti, comporterà un aumento dei prezzi insostenibile, ed è quindi evidente che sia necessario un cambio nel nostro sistema di vita. Dovremo forse imparare a muoverci di meno e a essere più parchi nell'uso delle risorse a disposizione, tra cui non va dimenticata l'acqua. Una vita meno invasiva ridurrebbe anche le tensioni internazionali e consentirebbe di far fronte alle situazioni con unità di intenti. Importante è a questo punto pensare che i nostri sistemi di vita non sono un must irrinunciabile, ma che essi devono essere adattati alla nuova realtà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA https://www.ohimag.com/stefano-mitrione-ohi-mag-geopolitica-e-relazioni-internazionali/il-cielo-sopra-bruxelles
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Foto in alto: Bartosz Kramek fotografa Lyudmila Kozlovska ad un convegno. (Stefano Mitrione Media credits)
AutoreStefano Mitrione Media 291 articoli disponibiliArchivi recenti
Gennaio 2025
Categorie |