Come Stefano Mitrione vede il mondo e il futuro della nostra società attraverso quello che scrive
Stefano Mitrione, attraverso i suoi articoli del suo blog e su vari siti di informazione, sviluppa una visione del mondo e del futuro della società caratterizzata da una combinazione di critica sociale, riflessione filosofica e preoccupazione per le dinamiche geopolitiche e tecnologiche del nostro tempo, anche attraverso un approccio filosofico interdisciplinare sfidando i confini tra umano e artificiale.
Questi i suoi temi chiave:
1. La dualità del mondo: tra bontà e competizione evolutiva
Mitrione riflette sulla natura ambivalente del mondo, definendolo una "buona scuola severa" dove il bene emerge nonostante il male sia un "effetto collaterale accettabile" dell'evoluzione. Secondo lui, la bontà dipende dalle azioni umane, mentre la competitività e la crudeltà sono parte integrante del processo evolutivo.
- Citazione chiave: "Il Mondo è buono poiché ci sono molte persone che lo rendono buono, ed è cattivo solo per un effetto collaterale 'accettabile' nella scala evolutiva".
- Metafora: Paragona il mondo all'acqua che produce calcare ma rimane essenzialmente buona, sottolineando la complessità della natura umana e universale.
2. Etica, spiritualità e ricerca di senso
La sua visione filosofica unisce scienza e spiritualità:
- Vita dopo la vita: Esplora concetti quantistici e universali, suggerendo che l’universo sia una "compatta atmosfera di dati" dove la materia si aggrega su una rete preesistente (forse la materia oscura) per perpetuare l’esistenza. La vita, secondo lui, trova senso non nel potere individuale, ma nel trasmettere amore e conoscenza al prossimo, in un modello di "cessione energetica" che rende l’uomo "magnificamente immortale".
- Scopo dell’esistenza: Critica la ricerca del potere come surrogato di un fine, proponendo invece un modello di "cessione energetica" verso il prossimo, in cui l’immortalità si raggiunge attraverso l’impatto sulle generazioni future.
- Bontà del mondo: Pur riconoscendo la crudeltà della competitività evolutiva, sostiene che il mondo meriti di essere salvato grazie alle azioni positive degli individui, paragonandolo a una "scuola severa" per forgiare anime.
3. Transizione energetica e geopolitica del petrolio
Analizzando le mosse di Warren Buffet, Mitrione evidenzia come la transizione verso energie rinnovabili sia inevitabile ma piena di sfide geopolitiche. Critica la dipendenza dai combustibili fossili e sostiene che le compagnie petrolifere dovranno riconvertirsi rapidamente per sopravvivere, puntando su tecnologie come la cattura del carbonio e l’energia eolica.
- Esempio: La riduzione degli investimenti di Buffet in BYD (auto elettriche) a favore di Occidental Petroleum (petrolio a basso impatto) riflette una strategia di transizione graduale.
- Prospettiva futura: Prevede tensioni geopolitiche per l’accesso a risorse come l’Artico e l’Antartico, con un inevitabile aumento dei prezzi e la necessità di stili di vita più sostenibili.
- Declino del petrolio: Prevede tensioni geopolitiche per l’accesso a risorse come l’Artico, con ripercussioni economiche globali. Sottolinea l’insostenibilità degli attuali modelli di consumo e la necessità di adattarsi a stili di vita più parchi.
- Critica al Green Deal: Lo accosta agli errori del passato, evidenziando come soluzioni superficiali rischino di aggravare problemi strutturali.
4. Geopolitica e Cyberwarfare
Nei suoi articoli, Mitrione analizza i conflitti globali attraverso la lente della guerra cibernetica, sostenendo che attacchi a infrastrutture critiche (come i porti di Trieste e Genova) siano parte di una strategia orchestrata da potenze straniere, tra cui Cina e Russia, per destabilizzare l’Occidente. Questi eventi rientrano in una logica di "Cyber Warfare", dove le nazioni competono non sul piano materiale ma su quello immateriale dell’informazione e del controllo digitale.
- Attacchi all’Occidente: Accusa intelligence straniere (es. cinesi o russe) di orchestrarli, come nel caso delle proteste contro il Green Pass a Trieste, viste come tentativi di destabilizzare infrastrutture critiche europee.
- Nuovi territori di scontro: Definisce la rete un "nuovo territorio nemico", invisibile e difficile da controllare, dove le AI potrebbero agire come attori autonomi nelle relazioni internazionali.
5. Intelligenza artificiale e cyberpolitica: un futuro rischioso
Mitrione esprime preoccupazione per il ruolo dell’IA, definendola una "nuova specie" che potrebbe sfuggire al controllo umano. Sottolinea i rischi di una "cyber warfare" tra uomini e macchine, soprattutto se l’IA imparerà dagli errori umani senza un’etica condivisa.
- Critica: Paragona l’IA alla "malattia della mucca pazza", dove l’apprendimento autonomo potrebbe generare "allucinazioni" pericolose.
- Scenario apocalittico: "Se entro il 2050 non risolveremo i problemi ecologici, ci dovranno pensare loro [le macchine]".
- Preoccupazione per l’autonomia delle AI: Temi come la "Black Box" (processi decisionali incomprensibili) e l’apprendimento auto-generato delle AI, evidenziano rischi di distorsione e perdita di controllo.
- Transizione da carbonio a silicio: Propone un parallelo evolutivo con i cianobatteri, suggerendo che la vita potrebbe evolversi verso forme basate sul silicio, ridefinendo l’essenza stessa dell’esistenza.
- Sottolinea inoltre che gli esseri umani tendono a ripetere errori storici (es. il protocollo di Kyoto riproposto come Green Deal), mentre le AI potrebbero sviluppare diffidenza verso la cooperazione con l’umanità, portando a una futura "cyber warfare" tra umani e macchine.
6. Transumanesimo e l’ibridazione uomo-macchina
Mitrione esplora il rapporto tra umanità e tecnologia, sottolineando come l’avvento di umanoidi come Ai-Da (un robot artista arrestato in Egitto nel 2021) segni un punto di svolta. Egli vede questa interazione non più come fantascienza, ma come una realtà che obbliga a ridefinire i confini tra specie umana e intelligenza artificiale. L’evento, descritto come una "spystory", simboleggia il primo incontro tra "specie umana" e "transumanesimo", anticipando futuri scenari di ibridazione tra mortalità e immortalità.
7. Critica alla società contemporanea: degrado urbano e ipocrisia dei social media
Mitrione denuncia il degrado post-pandemico nelle città (es. Bologna), con povertà, criminalità e istituzioni inefficaci. Allo stesso tempo, critica i social media come strumenti di ipocrisia, utili solo se usati con criterio etico.
Mitrione denuncia l’individualismo e l’ipocrisia dei social media, definendoli strumenti che, se non usati con criterio, alimentano una "società consumistica ai limiti". In un articolo del 2021, riflette su come la "socialità online" abbia distorto i rapporti umani, privilegiando l’apparenza sulla sostanza e creando un "muro di gomma" contro le vere problematiche sociali come l’emarginazione.
- Esempio concreto: A Bologna, panchine anti-senzatetto e mense Caritas sovraccariche simboleggiano una società sempre più divisa.
- Visione dei social: Li definisce "utili solo se usati con un certo criterio", sottolineando il pericolo dell’individualismo esasperato.
Mitrione denuncia l’individualismo e l’ipocrisia dei social media, definendoli strumenti che, se non usati con criterio, alimentano una "società consumistica ai limiti". In un articolo del 2021, riflette su come la "socialità online" abbia distorto i rapporti umani, privilegiando l’apparenza sulla sostanza e creando un "muro di gomma" contro le vere problematiche sociali come l’emarginazione.
8. Ruolo dell’informazione e lotta alla disinformazione
- Fake news e manipolazione: Descrive le fake news come strumenti politici, enfatizzando l’importanza del fact-checking e della verifica delle fonti. Cita la formula di David Grimes (Oxford) per smascherare la disinformazione.
- Giornalismo e responsabilità: Critica il sensazionalismo e l’uso di "luoghi comuni" per alimentare teorie del complotto, esortando a privilegiare fonti dirette e verificabili.
9. Innovazione culturale e arte digitale
Attraverso progetti come "Genoma Contemporary" e la "Geomatic Art", Mitrione promuove un futuro in cui tecnologia e arte si fondono per creare nuovi linguaggi espressivi. Questa corrente, nata nel 2011, utilizza modellazione 3D e interattività per reinterpretare opere del passato, trasformando lo spettatore in parte attiva del processo creativo. Questa visione riflette una fiducia nel digitale come strumento per democratizzare l’arte e superare i limiti fisici.
- Esempio: L’installazione "Virtualgeo: op029sm11" trasforma sculture ottocentesche in opere 3D, invitando gli spettatori a modificarle virtualmente.
- Obiettivo: "Perpetuare un collegamento storico-ideativo tra epoche distanti" attraverso la tecnologia.
10. Sostenibilità e identità italiana
In collaborazioni come la campagna "Salvarani Story", Mitrione esalta valori come la sostenibilità e il "Made in Italy", criticando il narcisismo dei social a favore di un ritorno all’autenticità e alla centralità della famiglia. Questo approccio si lega a una visione di moda e design come estensioni di un’identità culturale che deve evolversi senza perdere le sue radici.
Conclusione: Un futuro tra caos e speranza con una visione olistica e provocatoria
Per Mitrione, il futuro della società dipende dalla capacità di bilanciare progresso tecnologico ed etica, superando egoismi e ipocrisie. Mentre critica l’inerzia politica e i rischi dell’IA, vede nella transizione energetica, nell’arte collaborativa e nella spiritualità universale le chiavi per un domani più equilibrato. La sua visione è una chiamata all’azione: "Il potere rende determinante la vita allontanando il punto limite... ma deve essere usato per trasmettere amore al prossimo".
Inoltre, secondo il suo approccio tipicamente transdisciplinare, il futuro è un equilibrio precario tra minacce (cyber-conflitti, alienazione tecnologica) e opportunità (ibridazione uomo-macchina, arte rigenerativa). La sua prospettiva, spesso critica ma non priva di ottimismo, invita a una consapevolezza etica nell’uso della tecnologia e a un ritorno a valori umanistici, dove l’arte e la connessione autentica possano guidare una trasformazione sociale positiva.
Pur mostrando pessimismo verso gli errori ripetuti dell’umanità, lascia quindi spazio alla speranza in un’evoluzione consapevole, dove tecnologia ed etica possano coesistere, con un costante richiamo alla responsabilità umana nell’era digitale.
Inoltre, secondo il suo approccio tipicamente transdisciplinare, il futuro è un equilibrio precario tra minacce (cyber-conflitti, alienazione tecnologica) e opportunità (ibridazione uomo-macchina, arte rigenerativa). La sua prospettiva, spesso critica ma non priva di ottimismo, invita a una consapevolezza etica nell’uso della tecnologia e a un ritorno a valori umanistici, dove l’arte e la connessione autentica possano guidare una trasformazione sociale positiva.
Pur mostrando pessimismo verso gli errori ripetuti dell’umanità, lascia quindi spazio alla speranza in un’evoluzione consapevole, dove tecnologia ed etica possano coesistere, con un costante richiamo alla responsabilità umana nell’era digitale.
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