UNIPINTO
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FUTUROUMANOCENTRICOUMANOCENTRICO
U-2050:
Cosa cambierà nel 2025 La terza stagione 2024/2025 tratterà uno degli argomenti più controversi degli ultimi due anni: la centralità dell'uomo all'interno delle sue creazioni. L'umanocentrismo è la considerazione che l'uomo si identifichi al centro del suo Universo. Oggi più che mai diventa l'imperativo ideologico nei confronti del transumanesimo dilagante. La riscoperta della natura e delle proprie emozioni sapranno contrastare un progresso che rischia di metterci da parte?
La disinformazione può essere annientata?
Chiunque vorrebbe avere la verità in mano, come chiunque vorrebbe capire il senso di questo mondo. Oggi la tecnologia, e la scienza, ci possono fornire strumenti, ancora poco conosciuti, per mettere in crisi qualsiasi tipo di disinformazione, bufale comprese. Che cosa sta succedendo sul social network? Come l'intelligenza artificiale ci sta ingannando sulla percezione della realtà. Nuovi pericoli, nuove soluzioni e le nuove regole di Facebook che potrebbero portare alla cancellazione del tuo profilo. Tecniche legali per aumentare le visite sui tuoi post. La corsa verso il futuro sta accelerando. Esiste un modello predittivo efficace nel nuovo mondo del silicio? Perché gli umani vogliono l'intelligenza artificiale? E perché Umanocentrica? Contraddizioni tecnologiche del terzo millennio: veramente il progresso è cieco? Facebook, Instagram, WhatsApp, LinkedIn, TikTok Come si scegli un Social in base alle proprie preferenze di comunicazione. Che fine faranno i social, e i tuoi dati personali, in caso di guerra totale? E come saranno utilizzati impropriamente. Concetti
(Innovazione predittiva)
U2050: un progetto per capire il presente guardando al futuro
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- Mercoledì 9 Ottobre, ore 15.00 / 16.30
La disinformazione può essere annientata?
Chiunque vorrebbe avere la verità in mano, come chiunque vorrebbe capire il senso di questo mondo. Oggi la tecnologia, e la scienza, ci possono fornire strumenti, ancora poco conosciuti, per mettere in crisi qualsiasi tipo di disinformazione, bufale comprese.
David Copperfield 1983: sparizione della Statua della Libertà nel contesto politico della Guerra Fredda.
"how precious liberty is and how easily it can be lost" ("quanto è preziosa la libertà e quanto facilmente può essere perduta")
Negata dal sovrintendente di Liberty Island David L. Moffit, l'evento fu approvato da Ronald Reagan, amico dello stesso Copperfield, essendo il contenuto ideologico perfettamente in linea con il contesto reaganiano della Guerra fredda. Il punto di vista (o di osservazione) di una notizia diventa il caso lampante evidenziato nell'illusione della sparizione della statua, dove la rotazione di appena 10° dell'intero palcoscenico cambia radicalmente la scena di fronte agli spettatori fisici e televisivi. Come accade infatti per le notizie, che viste da angolazioni culturali differenti, assumono contenuti altrettanto differenti. Il messaggio di Copperfield piacque a Reagan proprio per l'angolazione culturale e politica della percezione del pericolo di perdere la libertà a causa del comunismo. Un contenuto non tanto subliminale rivolto alla popolazione americana che doveva temere la perdita di ogni libertà, fisica e ideologica. |
Il contestoLa decontestualizzazione o il cosiddetto "fuori contesto", rappresentano in se un'altra caratteristica fondamentale della disinformazione.
In sostanza la notizia sembrerebbe essere vera, ma è riproposta in un contesto differente, sia in termini geografici che temporali, culturali che politici. |
A chi interessa disinformare
La Cyber Warfare
Un fenomeno che è sempre esistito ma che con l'avvento dei social media si è acutizzato coinvolgendo le più disparate argomentazioni del nostro tempo creando una vera e propria opportunità a favore di quella che oggi viene identificata come Cyber Warfare (guerra cibernetica), una nuova e potente arma tattica a disposizione degli stati che mirano a destabilizzare la comprensione degli eventi all'interno delle società dei paesi nemici.
La scienza della disinformazione:
ecco come vengono smascherate le fake news secondo il modello di David Grimes
David Robert Grimes, fisico della Oxford University, ha formulato una formula matematica che permette di individuare con un minimo margine d'errore le dinamiche della disinformazione in rapporto al numero di persone coinvolte. Grimes evidenzia come un più alto numero di persone coinvolte in un ipotetico complotto, determini la potenziale non veridicità dei fatti. A sfatare quindi la disinformazione sarebbe quindi la statistica che vede diminuire le possibilità che una notizia rimanga segreta quanto maggiore è il numero di persone coinvolte.
+ persone coinvolte nell'ipotetico complotto |
- possibilità che la notizia rimanga segreta |
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Questo ragionamento non nasce a caso ma da una attenta indagine sull'evoluzione temporale delle teorie complottiste del passato come ad esempio lo sbarco sulla Luna, che se fosse veramente un falso sarebbe stato smascherato in tre anni e otto mesi, l'inganno sui vaccini in tre anni e due mesi, e la macchinazione sul cambiamento climatico in tre anni e nove mesi
Grimes ha così sviluppato l’equazione in base:un segreto che duri un secolo non può coinvolgere che un numero massimo di 125 persone. Dunque, un segreto che coinvolga 2521 non durerebbe più di 5 anni. Se quel che dice Grimes è vero, considerando che lo sbarco lunare è avvenuto nel 1969 e coinvolse circa 411.000 dipendenti della NASA, un eventuale messinscena sarebbe stata sicuramente svelata.
La tesi di fondo è che un certo numero di persone può mantenere un segreto solo per un determinato periodo di tempo.
Modello Plos One di Grimes |
Sempre secondo il modello di Grimes per mantenere segreto un complotto per almeno cinque anni, i cospiratori dovrebbero essere meno di 2521, mentre per 100 anni dovrebbero essere meno di 125
E a determinare questo comportamento delle informazioni non potrebbe essere che il fattore umano, l'anello debole di qualsiasi catena sociale: in un ipotesi di complotto di grande portata sarebbe matematicamente impossibile che in un ragionevole arco temporale non ci fosse una benché minima fuga di notizie da almeno una delle persone coinvolte: una talpa, un dissidente o per una semplice leggerezza informatica nella protezione dei dati.
Il caso Edward Snowden
Un esempio lampante è il caso Snowden riguardo alle teorie complottiste che indicavano come la NSA (National Security Agency) potesse nascondere un capillare sistema di sorveglianza di massa. Un modello per smascherare le fake news che David Grimes l'ha rivelato già a partire dal 2016 con un'intervista rilasciata al Telegraph (https://www.telegraph.co.uk/science/2016/03/12/faked-moon-landing-would-have-been-exposed-within-four-years-sci/)
Time/date Group: la verità nello spazio e nel tempo
In campo militare, un "evento" nello spazio temporale viene identificato con una sequenza alfanumerica ben definita.
Il gruppo data orario (time/date group), identifica in ambito NATO la data di spedizione di un messaggio o l'avvenimento di un evento. Così anche una verità è tale in quel preciso punto temporale identificabile nel "gruppo, data, ora" in cui si è svolto il fatto, fisico o informatico che sia. Da quel momento tutto potrà assumere una valenza completamente diversa. La libera interpretazione umana e la ricontestualizzazione dell'evento stesso in una molteplicità di scenari diversi, faranno si che una verità si trasformi in qualcosa di diverso seppur ne conservi alcuni tratti realistici. Leggi di più |
Fact checking: come riconoscere una fake news
Come individuare una possibile disinformazione attraverso alcune semplici regole da tenere sempre ben presente.
Photo banner: Pixabay