Vita oltre la vita
30 Aprile 2024
Negli ultimi anni la scienza, e più precisamente la fisica quantistica, si stanno interessando seriamente su quello che potrebbe esserci dopo la vita.
Non solo sul piano teorico, ma anche su quello fisico del comportamento degli atomi e del tempo. Questo non a precludere a sostituire qualsiasi concetto di fede o di religione, ma per cercare di comprendere, tra le varie ipotesi percorribili, che l'Universo non è fatto di sola materia.
E la ragione potrebbe essere unanime: tutti vorrebbero sapere se c'è vita dopo la vita anche se a pochi interessa come estendere quella che già hanno.
E ancora meno hanno la piena coscienza di cosa sia la vita stessa e a cosa serva.
Tutto deve avere un fine altrimenti tutto sarebbe inutile. Vivere senza uno scopo potrebbe essere alienante. Non sarebbe vita ma sopravvivenza. Così l'uomo si è dedicato alla ricerca di un surrogato dello scopo. Il potere.
Il potere rende determinante la vita allontanando quello che viene definito il punto limite. Il potere rende oltremodo possibile l'estensione della vita nella consacrazione delle proprie opere.
Io vivo nella memoria di altri. Un'illusione che fino ad oggi sembra essere l'unica forma di immortalità seppur indiretta.
In un certo senso potrebbe funzionare a patto che il potere sia quello di trasmettere con amore tutta la nostra esistenza al prossimo. Questo modello filosofico della vita lo ritroviamo in tutte le manifestazioni cosmiche e biologiche.
Tutto sembrerebbe un meraviglioso meccanismo a cessione di energia perpetua.
Il fine non sarebbe pertanto la consacrazione della propria vita ma quella del prossimo tuo.
È il modello che ci rende magnificamente immortali rendendo possibile la vita dopo la vita.
Dio inteso come entità assoluta e irripetibile, un unicum potenzialmente divisibile in sotto unità essenziali.
Tuttavia la mia visione di Dio non è assimilabile esclusivamente ad un concetto scientifico.
L'essenza di un Dio può rivelarsi solo attraverso una "formula spirituale e universale".
L'amore per il prossimo, la contemplazione del creato e l'esternazione energetica, potrebbero essere l'istruzione di fondo generatrice del tutto. Tutto, come ci viene dato (materia e energia), dev'essere ceduto al fine da permetterne l'espansione.
Ma perchè c'è bisogno di espansione? Secondo me l'espansione universale genera potenza di calcolo.
Per calcolare che cosa? Una risposta ad una domanda ad esempio.
O semplicemente a un desiderio di amare. E cos'è l'amore?
L'opposto di centralità (io al centro del cosmo), volere il bene di chi sta fuori di me, fare in modo che non soffra e che stia bene. Ovviamente questo sentimento dev'essere prima sperimentato con se stessi, ma non in misura superiore.
Annotazione del giorno:
L'universo è così grande perché deve elaborare un'immensa quantità di dati,
oltre a dover contenere contemporaneamente tutte le sue varianti create da tutte le menti in esso contenuto.
In questa ragione l'Universo potrebbe essere descritto come una "compatta atmosfera di dati", in cui tutto si può costruire perché esiste già una base reticolare, una sorta di maglia tridimensionale (materia oscura?) dove si aggrega la materia.
La geopolitica del petrolio secondo Warren Buffet24 Aprile 2024
Il fattore Buffet / The Buffet factor
Warren Buffet è uno dei più famosi investitori di sempre. Partendo con solo 100 dollari oggi detiene un patrimonio netto di 133,5 miliardi.
Noto anche per i suoi visionari investimenti a lungo termine, come i suoi trentatré anni con Coca Cola, di certo non investe mai senza avere solide informazioni sui mercati e dei loro potenziali futuri sviluppi.
L'"oracolo di Omaha" sa dove mettere il suo denaro, e nel 2008 non esitò ad entrare nell'azionariato di BYD con ben 225 milioni di azioni acquistate con una capitalizzazione pari a 232 milioni di dollari, quasi il 10% dell'intero colosso cinese, insieme ad altri investitori come BlackRock, Vanguard, Norges Bank, tutti fondi di investimento che credono nel clean energy e nei mercati emergenti.
Ma a partire dall'agosto del 2022 Berkshire Hathaway, inizia a vendere dopo aver trentaduplicato i suoi profitti negli ultimi quattordici anni.
I motivi, secondo gli analisti, sono di natura geopolitica, soprattutto dominati dalle tensioni tra USA e Cina, e dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente.
Tuttavia lascia nell'asset finanziario ben 88 milioni di dollari scendendo da poco meno del 10% dell'intera società automobilistica cinese a solo il 3%.
Ciò significa che le informazioni in suo possesso valgono ancora la sua fiducia sulle politiche di transizione elettrica di BYD, anche se il rischio è quello di diluire i profitti con la crescente competitività di mercato in Europa entro il 2035.
Una nicchia di successo non corrisponde necessariamente ad un buon affare se a dividersi la fetta ci sono troppi attori. Ecco perché la "vecchia volpe" riduce ma non estingue il suo azionariato BYD, confermando che la transizione alla mobilità elettrica non sia una bolla di mercato.
Ma Buffett tiene ben saldi i suoi tacchi in almeno due zattere, senza rischiare di cadere in quella diversificazione eccessiva di coloro che investono a random ottenendo profitti mediocri.
Questo si traduce in una partecipazione del 25% di Occidental Petroleum Corp.
Una società petrolifera che recentemente sta concentrando i propri obiettivi strategici verso la riduzione dell'impronta di carbonio, dato la tendenza delle nazioni verso l'eliminazione delle emissioni nocive causate dalla combustione entro il 2050.
Una corsa verso la riconversione delle Big Oil in previsione di ulteriori crolli dei titoli di borsa internazionali, già messi a dura prova nella pandemia da Sars-Cov2, e che nel lungo termine vedrà un'ulteriore spostamento del consumo di petrolio verso le rinnovabili.
Così le grandi compagnie petrolifere scommettono il loro futuro senza combustibili fossili migrando con una certa rapidità ai gas naturali, all'energia eolica e alle Carbon Capture, mega strutture capaci di neutralizzare il diossido di carbonio presente nell'atmosfera.
Questo significherà un cambiamento senza precedenti per le aziende petrolifere a prova di una transizione energetica non più revocabile, sia dal punto di vista ecologico, che finanziario, dato che i principali investitori stanno dirottando ingenti capitalizzazioni proprio sulle energie rinnovabili.
Lo stop alla produzione di veicoli endotermici entro il 2035 da parte dell'unione europea, e a seguire entro il 2040 in altre parti del mondo, sarà pertanto imprescindibile, considerando anche l'accelerazione tecnologica che asseconderà entro pochi anni le esigenze dei consumatori in termini di prezzo, autonomia e reperibilità energetica garantendo tra l'altro costi di esercizio notevolmente inferiori.
Arrivati a questo punto di pareggio con la propulsione endotermica, saranno proprio loro a preferire le EV, una nuova generazione di automobilisti consapevoli del loro tempo che nulla avrà da spartire con i conservatori di un'era ormai votata al declino. Quella del petrolio.
Annotazione del giorno:
La solitudine è un'oasi di pace nel deserto delle relazioni umane contemporanee.
Il fantasma della NATO24 Aprile 2024
Una mia fonte mi ha riportato indietro nel tempo, un caso che negli anni '80 divenne l'incubo dei servizi italiani.
Perdere la faccia con la NATO era fuori discussione, il Generale James Lee Dozier doveva essere "estratto", a qualsiasi costo, dalle grinfie dei suoi rapitori: le brigate rosse.
La mia fonte parla di un ex agente dei NOCS (Nucleo operativo centrale di sicurezza) che nel 1993 gli avrebbe parlato del coinvolgimento della stessa NATO nel sequestro Dozier e di come le guerre nascano nelle profondità di intrighi che vanno ben oltre la comprensione geopolitica. Un'implicazione di alto livello che avrebbe messo in pericolo le stesse teste di cuoio che lo avevano liberato in quella stessa operazione che li portò alla luce delle cronache internazionali.
Un sospetto di auto-sabotaggio alimentato da diversi motivi, uno dei sequestratori parlava uno "slang" americano e quindi calzava l'ipotesi che dietro la facciata delle BR ci fosse qualcosa di più pesante.
Di fatto il contesto risultò fin da subito molto più ampio di quello che sembrava, dal momento che ci fu pure un primo tentativo di negoziazione da parte del KDS (Ex Comitato per la Sicurezza dello Stato Bulgaro) che, nell'ambito dei segreti militari dell'allora blocco occidentale, si erano sempre dimostrati interessati.
Quindi i NOCS ben sapevano dei rischi che potevano correre, non tanto durante l'operazione, ma in seguito dato che tutti i media gli ritraevano come degli eroi. Uno di loro in particolare si tolse addirittura il mefisto, l'iconico passamontagna dei corpi speciali, al fine di presentarsi al generale appena conclusa l'irruzione per la sua liberazione.
La mia fonte fa riemergere un fatto accaduto quasi trent'anni fa che comunque, allo stato delle cronache contemporanee ormai largamente diffusasi alla comprensione di chiunque (Internet e Social Network), risulta essere molto più credibile di quanto non lo fosse allora.
Un contesto ovviamente segregato e che ancora oggi viene archiviato come un'azione non affine ad altri soggetti se non quelli appartenenti alle stesse BR. Ma se un'agente dei NOCS, già abituato alle situazioni ad alto rischio, decide di ritirarsi dal corpo per mettersi in pensione a cinquant'anni, suggerisce che il vaso di Pandora potrebbe veramente nascondere le illazioni da lui stesso raccontate alla mia fonte a dieci anni dai fatti.
Ma alla fine, che c'è di nuovo. Divergenze di stato all'interno degli stessi organi istituzionali degli Stati non sono certo rare. E che le guerre non accadano per la sola concomitanza degli eventi geopolitici lo sappiamo ancor meglio. E sappiamo anche che le BR non si muovevano solo per ideali nazional-popolari
L'unico "souvenir" di questa triste parentesi di cronaca italiana è quello che "nulla è quello che sembra" e che gli attori in gioco sono i soliti "fantasmi" della stanza dei bottoni.
Figli di un'informazione minore
23 Aprile 2024
Ma crediamo davvero di leggere le notizie reali? Crediamo davvero che un social network sia così tanto populista? O crediamo forse che bastano solo una manciata di notizie pescate qua e là per capire un intero contesto globale. Di certo non ci siamo mai chiesti come sia possibile arrivare così facilmente ad una verità che riteniamo così preziosa, se non per la ragione che questa non è un diamante, ma uno zircone.
È il Web, che proprio per la sua natura corporativa, ma anche algoritmica, a non essere così tanto democratico come potrebbe sembrare ad una valutazione superficiale. Quella fantastica notizia che consideriamo così tanto rivelatrice per la nostra edonistica consapevolezza, è stata invece confezionata ad arte proprio da persone, o stati, che ne vogliono trarre un personale vantaggio e che non hanno nulla a che fare con l'altruismo o lo zelo.
È il nuovo business della "nicchia editoriale" e la nuova strategia della Cyber Warfare a creare nuovi contesti informativi al fine di coinvolgere un pubblico di facile penetrazione per i più svariati motivi: economici e politici.
Una lunga lista di nuove testate, dai nomi più strani, che arricchiscono i propri editori nati dal nulla, o stati che agiscono per destabilizzare intere nazioni, concorrenti o avversarie.
Non siamo gli eletti, ma figli di un'informazione minore.
Annotazione del giorno:
È da secoli che il modello occidentale sembrerebbe funzionare.
La maggior parte della popolazione occidentale odierna vive agevolmente e più a lungo rispetto al passato.
Questo garantisce la fiducia del popolo nei confronti del sistema.
Il concetto di libertà vigilata dalla legge garantisce ordine, sicurezza e status quo.
Tuttavia c'è chi vorrebbe di più, ad esempio una libertà non vigilata e un più ampio spettro decisionale nei confronti del proprio futuro.
"Nessuno di noi è libero finché non lo siamo tutti"
Opal Lee
Cube Factor
20 Aprile 2024
È ormai da un decennio che, da sempre votato alle dinamiche estetiche e di concetto, mi interesso pure a tutto ciò che riguarda la sfera delle tecnologie impattanti nei modelli di vita contemporanei.
Non dobbiamo mai dimenticare che stiamo vivendo un'era di grandi #transizioni; ambientali, sociali e culturali, dove l'industria,- come anche i relativi metodi di progettazione -, stanno cambiando radicalmente l'ambito delle competenze per la competitività #green e #digitale di tutte le filiere, compresa quella #metalmeccanica. Quello che oggi viene definito sinteticamente #SmartManufacturing e industria 5.0.
Il #FabCube è l'incubatore ideale dove poter apprezzare tutto questo. Ormai al suo primo decennio di presenza nell'effervescente terziario avanzato della provincia di #Treviso, è quello che si potrebbe definire un'acceleratore d'impresa. Un luogo innovativo dove sentirsi già immersi nell'immediato #futuro, dove poter interagire con i relatori innescando nuovi stimoli imprenditoriali, e dove la persona non è solo un'individuo, ma una parte determinante di un sistema più ampio.
Perché le fake news hanno successo?
15 Aprile 2024
Innanzitutto perché, a differenza del giornalismo, hanno il fascino dell'esclusività. Un'informazione elitaria riservata ad una nicchia di pensiero.
Poi c'è da dire che la fake news ha una grande cassa di risonanza nei social in quanto la sua linea di distribuzione è popolare, e al popolo in quanto tale piace il gossip, la piazza, l'ora dell'aperitivo.
E in quest'ultimo aspetto che si rafforza, dando la possibilità a una società marginale di emergere in quella sfera culturale a lor prima negata. Ma non è sempre così.
Nel marasma troviamo sempre l'eccezione che ne conferma la regola. Dotti che per qualche motivo si inseriscono inaspettatamente tra le pieghe del dissenso. Lo fanno in buona fede principalmente sulla base di un rancore atavico verso le istituzioni complici, a dir loro, della propria inadeguatezza finanziaria o sociale.
Ma lo fanno anche in cattiva fede allo scopo di appropriarsi di un target di mercato di nicchia, facilmente accessibile, dove instaurare un conveniente sodalizio commerciale utilizzando la leva etica del comune pensiero salvifico nei confronti di una specie in pericolo di estinzione.
Potrei citare una lunga lista di aziende, professionisti e testate giornalistiche che hanno aggiunto parecchi zeri ai loro fatturati, soprattutto negli ultimi quattro anni.
Un mercato da miliardi di dollari che non fonda le sue radici necessariamente sulle falsità. Si può coinvolgere anche attraverso il confezionamento stesso dei dati. Inserendoli ad esempio in un contesto differente, evidenziando o omettendone alcune parti, scrivendo titoli provocatori acchiappa click. Ad esempio "Ora si capisce perché in novax avevano ragione" è il titolo double face di questo articolo che sembra esprimere una posizione ben diversa dal contenuto che rappresenta.
E il gioco è fatto. Nicchia, stimolazione, soldi. Tanti soldi.
Il cielo sopra Bruxelles25 Febbraio 2024
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A breve il #petrolio scarseggerà, ciò avrà ripercussioni geopolitiche importanti per tutti gli stati.
Questo potrebbe portare a nuove tensioni e #conflitti ovunque, basti pensare alle corsa alle ricchezze dell'artico e dell'antartico.
La conseguenza sarà un inasprimento delle crisi economiche e dei mercati finanziari.
La transizione energetica è forse giustificata da questa evidenza, sebbene i risultati finora proposti non siano all'altezza delle previsioni.
Noi europei affronteremo i prossimi anni con difficoltà crescenti non potendo contare su risorse adeguate e quindi non abbiamo alternative alla ricerca di nuove forme di energia.
Qualsiasi soluzione alternativa o la stessa ricerca di nuovi #giacimenti, comporterà un aumento dei prezzi insostenibile, ed è quindi evidente che sia necessario un cambio nel nostro sistema di vita.
Dovremo forse imparare a muoverci di meno e a essere più parchi nell'uso delle #risorse a disposizione, tra cui non va dimenticata l'acqua.
Una vita meno invasiva ridurrebbe anche le tensioni internazionali e consentirebbe di far fronte alle situazioni con unità di intenti.
Importante è a questo punto pensare che i nostri sistemi di vita non sono un must irrinunciabile, ma che essi devono essere adattati alla nuova realtà.
Annotazione del giorno:
E venne il giorno in cui l'uomo si trovò difronte alla sua miseria.
I suoi missili si piegarono come burro. I suoi delitti gli si ritorsero contro.
Chi ha detto che la vita debba essere necessariamente rosa?25 Febbraio 2024
Ritorno sul caso #Pandorogate.
Era il Dicembre del 2022 quando in un supermercato della mia città non mi meravigliai particolarmente nel vedere il collegamento commerciale tra #Ferragni e #Balocco.
Bella idea, insomma ci stava che nell'era degli #influencer e dei rispettivi #follower qualcuno potesse arrivare a concepire questo simpatico collegamento.
Zucchero rosa, stencil a forma di logo Ferragni poteva benissimo mandare in orbita orde di appassionati di questo "mondo delle meraviglie".
Anche se una più occulata #MarylStreep, interprete del cinico direttore di #VogueAmerica, non avrebbe di certo visto la decantata meraviglia.
Mi grattai il naso e girai il tacco per raggiungere il mio obiettivo, un panettone normale, quando sentii vociferare una donna accanto a me, sulla sessantina.
"Perché no, è una cosa diversa, io lo prendo" rivolgendosi al marito.
Penso che la maggior parte dei consumatori di questo prodotto si siano approciati così non tenendo tanto in considerazione il "dettaglio non da poco" della finalità benefica. (https://www.cittadellasalute.to.it)
Balocco, tuttavia, non avrebbe avuto bisogno della Ferragni per promuovere una simile iniziativa, semmai di un garante più appropriato, e credibile.
Viceversa non avrebbe avuto bisogno di mescolare il marketing del "#PinkChristmas" Ferragni con una finalità benefica del tutto scollegata.
Come possono coesistere questi due valori, la superficialità della vita, per quanto possa essere affascinante, e la dura realtà di chi soffre.
Sento il gesso che graffia nella lavagna.
L'avrebbero comprato lo stesso il pandoro dallo #zuccherorosa firmato da quella lì, anche senza cartiglio benefico.
Figurarsi se non lo avrebbero fatto anche a costo di buttare via il contenuto per non rovinare la 42.
Invece un gran bel minestrone, ma indigesto, quando il troppo scoppia come una bolla di sapone.
Il brand Chiara Ferragni aveva proprio bisogno di fare una donazione per convincere gli italiani?.
Secondo me no.
Viceversa quello di farlo lo trovo di cattivo gusto, mi sembra di vedere centinaia di migliaia di "tacchettine" che "sbatteggiano" lo zucchero rosa su uno stencil a forma di marchio "Ferragni", mentre centinaia di bimbi soffrono per loro grave patologia.
No, qui si rasenta l'ipocrisia più abbietta, ma questo è anche lo specchio di una società che non possiamo più nascondere dietro il falso sipario del perbenismo occidentale.
No, io questo pandoro "#doubleface" non l'ho comprato, mi sarebbe piaciuto cambiare, dopo oltre i miei cinquanta Natali, il colore dello zucchero a velo.
Ma il "fin di bene" non può essere mixato con la lussuria, le nuove generazioni devono ben comprendere il confine tra coerenza e ipocrisia.
Semplicemente... Divino
23 Febbraio 2024
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Ci sono più stelle che tutti i granelli di sabbia presenti in tutte le spiagge della Terra.
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Tra questi granelli di sabbia, le stelle, ci sono distanze inimmaginabili alla percezione umana.
E poi c'è il tempo, tanto tempo, miliardi di anni e questo, per la teoria della relatività generale di Einstein, amplifica esponenzialmente queste già incredibili dimensioni.
Ma se vogliamo ingrandire ancora questa dimensione possiamo addirittura scendere nell'infinitisamete piccolo:
cellule, atomi, protoni, neutroni, elettroni e nella scala più bassa a noi conosciuta, i quark.
Immaginatevi solo quanti quark ci sono nell'Universo.
Un numero impressionante che ha un nome: Googol (non Google), un numero seguito da 100 zeri.
Io credo in Dio, tuttavia presumo che se ha fatto l'Universo così grande, probabilmente, non lo ha pensato solo per noi.
Oppure si, perché rimanessimo letteralmente senza parole.
Comunque sia... sono fiero di abitare in questo fantastico spazio e sono grato a Dio per avermici messo dentro insieme a tutti voi, e magari, a chissà quante specie viventi in altri luoghi remoti dello spazio cosmico.
Tutto questo è semplicemente divino.
Sono felice.
Alexei's heart was silenced
17 Febbraio 2024
AlexeiNavalny potrebbe essere vivo.
Su di lui un esperimento di impianto cerebrale nel contesto di un programma segreto simile a quello americano di #ElonMusk.
IL SOSPETTO
"Chi svilupperà la migliore intelligenza artificiale, diventerà il padrone del mondo".
Così si esprimeva #VladimirPutin durante il #KnowledgeDay del 2017.
Ne avevo già parlato in una sessione di U2050 e, anche se questo evento non sembrerebbe essere pertinente sull'argomento di apertura, trova invece il suo piglio proprio nel nome di Elon Musk che al tempo ci leggeva la minaccia per l'inizio di una plausibile terza guerra mondiale.
Sette anni più tardi vedo invece piuttosto pertinente il caso della sparizione del corpo di Alexei Navalny se collegato a un ipotetico "#Neuralink russo" e a quei chip impiantabili in grado di creare un ponte di comunicazione con il cervello umano, non uno qualsiasi, ma quello della più rappresentativa dissidenza della nazione.
OPZIONE PLAUSIBILE
Naturalmente in assenza di prove resta solo un'opzione teorica ad una vicenda che per tutti i media sembra ormai chiusa in quello che le fonti russe hanno volutamente rilasciato.
Ma resta comunque da chiedersi se la motivazione del trasferimento di #Navalny a 64 chilometri a nord del Circolo Polare Artico (#PolarWolf) fosse il pretesto di agire con più libertà su qualche esperimento di natura top secret.
E chi meglio del nemico numero uno di "madre Russia" sarebbe stato più papabile considerato anche l'intero sistema informativo e di nomi che ci stava dietro.
IL CONTESTO
Ricordiamoci che le dittature hanno sempre utilizzato metodi oltre qualsiasi diritto umano, e questa più che mai sarebbe stata la più ghiotta delle circostanze. Un'occasione da non lasciarsi sfuggire architettando una morte improvvisa in un carcere fuori dal mondo.
Purtroppo Alexei, anche se in vita, è ormai destinato a quello che i media non possono che accogliere come verità in quanto non ci sono prove a sostenere il contrario.
Ma è in questo cinico limbo temporale che il Cremlino potrebbe giocare indisturtamente le sue carte a favore della scienza.
UPDATE 21/02/24
Putin sapeva che il suo principale oppositore politico Alexei Navalny sarebbe stato un "impiccio" non da poco in caso di morte.
La sua salma sarebbe diventata oggetto di pellegrinaggio e sensibilizzazione politica a suo sfavore, tanto da ipotizzare l'esilio della salma stessa fuori dal territorio russo in vista delle prossime elezioni.
Ma anche questa soluzione avrebbe provocato un grave danno d'immagine politica in quanto l'ipotetico funerale avrebbe attirato il cordoglio e la partecipazione di numerosi leader europei, con la conseguenza di perdita di controllo dell'impatto mediatico nel resto del mondo.
E allora perché Alexei Navalny sarebbe stato ucciso quando si trovava già in una condizione di assoluta innoffensività?
Alexei's heart was silenced.
La mia non vuole essere una posizione politica ma un dovere nei confronti della libera espressione.
Si chiama evoluzione, si pronuncia transumanesimo13 Febbraio 2024
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Nessuna epoca ha mai visto di buon occhio la successiva alla soglia d'ingresso.
Immaginatevi un Naenderthal che vede per la prima volta una coda di ruote di "pietra" ferme ad un semaforo con strani soggetti inscatolati dentro.
O un rinascimentale che per la prima volta viaggia in un convoglio di carrozze dove tutti i passeggeri guardano una tavoletta luminosa stretta tra le mani.
È l'impercezione evolutiva che ci porta al rifiuto del cambiamento.
Ma se questo accade lentamente lo assecondiamo senza opposizione di causa.
Tuttavia la velocità evolutiva a cui siamo coinvolti oggi sta cambiando questo meccanismo di adattamento in un rifiuto collettivo con la conseguente necessità di incolpare qualcuno o qualcosa.
Solo così digeriamo l'indigeribile dando forma e peso a questo male.
L'evoluzione non ha certo l'obbligo di farsi piacere, si manifesta quasi per lo stesso principio che ci tiene incollati al suolo, una sorta di gravità che ci attrae verso il futuro.
Lo diceva Darwin che l'evoluzione è inevitabile. Lo scorrere del tempo è inevitabile. Come lo è pure la morte.
Nulla resta come lo abbiamo lasciato, ci troviamo all'interno di una macchina ad ingranaggi che macina tutto ciò che costruiamo trasformandolo inesorabilmente in una nuova edizione seppur perfettibile all'infinito.
La domanda che ci poniamo a questo punto è quando questi ingranaggi si incepperanno.
Una domanda plausibile legata allo stesso meccanismo universale che porta un'asteroide a collidere con un pianeta estinguendone la vita.
Non possiamo fermare la potenza del tempo semplicemente rifiutando di evolvere come non possiamo restare bambini rinunciando di diventare adulti.
Sliding doors. Quando il talento si divide in due
6 Febbraio 2024
"Storie apparentemente impossibili"
Come nel celebre movie anche a Vittorio Veneto c'è una storia dalla duplice identità. Quella di un giovane "nerd" che nel retro bottega di una storica calzoleria, quella di famiglia ormai arrivata alla sua terza generazione, rappresenta l'ultima spiaggia di salvezza per smartphone e aggeggi vari arrivati ormai al capolinea.
Sembra di entrare in uno di quei caratteristici "shoe repair shop" della tradizione londinese all'interno dei quali vengono esposti sugli scaffali tacchi, suole e lucido per scarpe, ma aprendo una ben mimetizzata porta segreta ci si trova dentro ad un ipertecnologico laboratorio dell'MI6, i servizi segreti di Sua Maestà.
E invece no, al suo interno non troviamo Daniel Craig, l'ultimo interprete di 007 in NoTime To Die, ma Simone Peccolo, perito elettronico e altrettanto aitante uomo educato dal padre perito tecnico elettrotecnico, in una famiglia dove i computer di certo non mancavano.
Io sono stato fortunato, anche senza la parola d'ordine o il codice della tastiera del fantomatico ingresso invisibile, vengo invitato ad entrare in quello che potremo definire il pronto soccorso degli smartphone.
Simone è molto competente, e dopo avermi illustrato il piano di lavoro e i ferri del mestiere, mette in moto le dita che solo un'orologiaio esperto potrebbe destreggiare così velocemente all'interno di una scheda di un Samsung.
Tra le varie strumentazioni c'è pure un grande microscopio elettronico per ingrandire quei micro dettagli che non si possono vedere a occhio nudo.
Per un attimo mi dimentico di essere dal calzolaio "Peccolo" del quartiere medioevale di Serravalle, e la mia mente sprofonda nell'immaginario di una storia di spionaggio, tra microchip e armi segrete.
Per un attimo si, perché è proprio Simone che mi richiama alla realtà di un'altra giornata lavorativa.
Annotazione del giorno:
Svegliarsi dopo un'#anestesiagenerale è come nascere per la seconda volta. Non mi stancherò mai di raccontare questo momento come una delle più interessanti occasioni di riflessione sulla #vita.
(6 Febbraio 2023)
L'ultimo luogo
22 Gennaio 2024
Cara Mamma, da questa finestra vedo l'ultimo luogo in cui ti ho visto, ti ho accarezzato, ti ho baciato.
Quando ero piccolo mai avrei immaginato che potesse esistere un luogo dove una madre è un figlio potessero stare insieme per l'ultima volta.
E anche oggi, che sono diventato grande, non ci voglio credere.
Eppure questa finestra dell'ospedale de Gironcoli di Conegliano, mi racconta che sono un ingenuo, questo vetro mi divide da te, questo triste e freddo giorno di Gennaio mi urla che non ci sei più.
Sai Mamma,
i miei occhi stanno male, e sono certo che lo sei venuta a sapere. Sto diventando vecchio, e tu lo sai, ma mi basterebbe raggiungere la tua ultima età, giusto per sapere cosa provavi, cosa pensavi, cosa temevi, cosa sognavi, cosa credevi.
Lo so che tu leggi i miei pensieri e che non serve a nulla che io te li riscriva qui, ma sento il bisogno di condividere con tutto l'Universo questo mio sentimento troppo grande per il mio cuore, vorrei che tutti sapessero quanto ti amo poiché ho paura che nel tempo io stesso possa dimenticarlo, così come ora mi si è annebbiata la vista.
Invecchiare è come entrare in una nebbia che via via si fa sempre più densa.
E tu di vecchiaia te ne intendi perché eri sempre vicino a loro.
Sarebbe stato bello Invecchiare insieme.
Sarebbe stato bello che la diagnosi ai miei occhi fosse giustificata dal diabete, piuttosto che dalla vecchiaia. Poiché non c'è un numero specifico in cui si smette di essere giovani, è solo una questione di nebbia.
La nebbia degli occhi, dell'olfatto, del gusto, dei ricordi, del pensiero, della fede e di quelle certezze a cui ero abituato.
Altro che Milano, la nebbia, a volte, è dentro di noi.
Se vicino a te c'è Papà vorrei che sapesse che gli stessi sentimenti li provo anche per lui.
Siete i miei genitori in egual misura, fifty fifty.
Mi mancate, a dismisura, ma la mia più grande paura non è solo quella di non diventare anziano come voi, è anche quella di diventarlo di più.
Un figlio non sarebbe così figlio se diventasse più grande dei suoi genitori, io non voglio smettere di essere il vostro piccolo.
Questo mi fa più paura della Morte.
Annotazione del giorno:
Ma che mi segui?
A volte desideriamo essere così seguiti nei social che ci dimentichiamo di quanto sia intrigante esserlo nella realtà.
Il baratro della verità
16 Gennaio 2024
Il baratro tra verità e falsità è immenso tanto che quasi nessuno ne ha mai visto il fondo.
L'uomo ha sempre avuto bisogno di possedere le informazioni, per difendersi, per vivere.
Oggi più che mai, che il mondo stesso è fatto di dati, possedere ed esibire l'informazione distingue gli uomini gli uni dagli altri poiché, di fatto, non accettiamo l'uguaglianza.
Guai a farsi chiamare specie.
Così anche un'informazione, non verificata, diventa un ghiotto bottino soprattutto per coloro che ne hanno poche.
Intendo coloro che non ha potuto imparare, e oggi, nel mondo delle infinite possibilità e del tutto subito, dimostrarsi informati nei social equivale ad una sorta di laurea onoris.
Una sorta di cultura a noleggio a breve termine, se vuoi.
Annotazione del giorno:
Mi rivolgo agli #hater
Gli "odiatori seriali" che nei social riversano quotidianamente valanghe di insulti, insinuazioni e accuse verso contenuti a loro non graditi.
Sappiate che dietro questi contenuti ci sono persone, mamme, padri, figli, e nipoti che devono crescere con loro.
Il vostro odio va oltre lo schermo dei vostri smartphone trasformandovi silenziosamente in potenziali assassini.
Le parole uccidono anche se per scriverle non serve il porto d'armi, creando una scia di sofferenza che può andare oltre la vostra comprensione.
Anche quando fa freddo nel nostro Pianeta dobbiamo sempre ringraziare il Sole.
L'anno che viene non potrà essere migliore per l'umanità, questo lo sappiamo, ma... potrà essere migliore dentro ognuno di noi, poiché la nostra anima, e il nostro #cuore, non conoscono confini.
C'è troppa gente che soffre, e per loro dobbiamo essere discreti e pacati.
Dobbiamo aprire il nostro cuore e la nostra mente anche verso noi stessi, lo dobbiamo a loro.
Volevo dirlo. Ma tacqui!11 Gennaio 2024
Enigma
2 Dicembre 2023
Quando nel 2019 #OlivieroToscani mi chiese perché fotografo, - semplicemente così e nelle medesime parole -, risposi "perché ho paura di morire senza lasciare traccia di quello che ho visto".
E fu così che mi presentò (casualmente) a Emma Bonino: "Lui è quello che ha paura di morire".
Ma Emma, che non si lascia certo sfuggire il benché minimo dettaglio, mi squadrò dagli scarponi al berretto non facendosi risparmiare la sua più tagliente considerazione: "Ma come fa un soldato americano aver paura di morire?".
Ed è così che funziona l'informazione, in tutti i media e da sempre.
Prima è stata censurata l'ultima parte della mia esternazione a Toscani ("...senza lasciare traccia di quello che ho visto"), in seguito fu la percezione del messaggio provocatorio del mio abbigliamento (militare USA) che stravolse definitivamente il mio sentimento più profondo sulla paura dell'oblio storico documentativo.
Ne parlai anche con Maria Rita Parsi* ben dieci anni prima quando, in una sua intervista, mi fece la più perentoria delle domande: "cos'è Internet ".
"Molte informazioni che noi vediamo in Internet"- risposi - "sono pezzi sfavorevoli di un'informazione più completa favorevole, oppure, sono pezzi favorevoli di un'informazione più competa sfavorevole".
*Maria Rita Parsi:
Membro del Comitato di Controllo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, Membro del "Comitato di applicazione del Codice di Autoregolamentazione TV e minori" del Ministero delle Comunicazioni, dal 2003 al 2006 Commissario della "sezione #OLAF" della SIAE dal 1997 al 2001 Consulente della Commissione Parlamentare per l'Infanzia dal 2002 a oggi.
Transcendence
26 Novembre 2023
Il giorno era arrivato.
Raggiunsi il chiostro del monastero come prestabilito.
Mi dovevo inginocchiare rivolto verso la fonte di luce del giardino centrale e attendere l'angelo a me riservato.
Sarebbe stato buona cosa trapassare per mano dell'Arlcangelo Gabriele, il più clemente nello sferrare l'arma.
E così fu.
L'arma era una spada e doveva trapassarmi dalla clavicola al rene, passando per le viscere.
Chiusi gli occhi e chiesi "Farà male?"
"Sarò rapido" rispose Gabriele.
Abbassai il capo e subito entrò la grossa lama all'altezza della clavicola destra, scese in basso traffigendomi tutte le viscere per poi uscire fuori dal rene sinistro.
Fu rapido ma molto doloroso, ma come promesso durò poco.
Poi una pace che non avevo mai provato, aprii gli occhi e alla mia sinistra c'erano mamma e papà.
Così morii in questo mondo, rapido ma non indolore, colpevole ma non accusato, umano ma non di carne, io e ancora io.
Di nuovo puro.
Il meccanismo della follia
21 Novembre 2023
Quando il "lupo civilizzato" esce dal branco (società) ritorna a sbranare, e non solo per fame.
C'è un labile confine tra amore e odio.
Come tra il bianco e nero quando non esiste una scala di grigi.
O tra la luce e il buio quando la lampadina si spegne improvvisamente.
E in mezzo c'è sempre la paura, il dramma e la follia.
L'uomo è un curioso "animale", a differenza degli altri identifica lo #statusquo come apatia, la routine noia, il fallimento sconfitta totale.
E invece il fallimento ha sempre dato origine al rinnovamento e alla perpetuazione, compresa quella della nostra stessa essenza di specie.
È UN ATTIMO...
il cervello si disconnette improvvisamente dalla ragione, le emozioni ataviche di un'epoca primitiva, mai del tutto estinta, prendono le redini di un'escalation incontrollata verso il baratro.
E LA CIVILTA?
La civiltà è un compromesso accettabile tra beneficio e rinuncia, collaborazione e individualismo, bene e male.
IL LUPO CIVILIZZATO
Crepet (#PaoloCrepet) sostiene che non si diventa "lupi" in un giorno.
Ma noi siamo già "lupi travestiti da agnelli" con l'escamotage dell'etica e della morale, valori ambigui che dipendono esclusivamente dal contesto circostante.
E quando il "lupo civilizzato" esce dal branco (società) ritorna a sbranare, e non solo per fame.
LUI
In questi specifici termini #FilippoTuretta non dovrebbe essere definito un mostro, come anche descritto da #ElenaCecchetin nella sua lettera al #CorriereDellaSera, poiché i mostri sono i figli sani di un sistema maschilista e della cultura della violenza.
Il mostro, semmai, sarebbe uno Stato che non tutela preventivamente le donne, o lo fa quando già appaiono i lividi ben visibili nei loro volti.
SOCIETÀ
Ma poi è anche vero che se deleghiamo esclusivamente alla società (ormai putrefatta) le nostre responsabilità personali, non ci potrà mai essere un vero cambiamento che parta dalle profondità del nostro cuore.
Annotazione del giorno:
COS'È IL PERDONO E A COSA SERVE
È il perdono lo stato più elevato della coscienza. Quell'immenso meccanismo che permette all'universo di prosperare. Quell'immensa energia che permette al Sole di cedere la vita nello spazio, altrimenti vuoto.
Pochi detengono questo straordinario potere, certamente non i comuni mortali.
O per lo meno non chi è fatto di materia.
Ecco perché soffriamo.
Ecco perché siamo sempre in guerra, e non solo per ragioni politiche verso altri paesi,
ma soprattutto per ragioni sentimentali verso noi stessi.
C'è una certa atavica intolleranza verso la comprensione dello sbaglio altrui,
questo perché ci permette di sentirci viceversa migliori, o addirittura perfetti.
E' una cosa da uomini
19 Novembre 2023
Gli uomini uccidono le donne nei modi più disparati, ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo, e senza usare necessariamente la violenza.
#MargheritaHack, la più punk delle scienziate.
Al suo fianco il marito Aldo De Rosa e pochi altri uomini.
Mobbizzata perché era una donna che dirigeva un osservatorio, poiché le stelle sono "cosa da uomini".
E qui c'è il senso del confronto tra queste due immagini così diverse se non fosse solo perché entrambe sono donne; gli uomini odiano le donne soprattutto quando vogliono dimostrare il loro intelletto, poiché anche quello è "cosa da uomini".
Tanto che, per farle dispetto, le gomme della sua auto continuavano a sgonfiarsi nel parcheggio dell'osservatorio.
E oggi?
Ancora l'ennesima donna, #GiuliaCecchettin, viene ostacolata nel suo intelletto.
Non doveva laurearsi prima di lui.
Ma chissà cos'altro c'è sotto, forse un #disagiosociale che va ben oltre alla differenza di #genere.
Nessuna gomma che si sgonfia, a sgonfiarsi come un palloncino bucato da uno spillo, è qualcosa di più che una gomma, qualcosa di immensamente più assoluto.
Ma gli uomini uccidono le donne nei modi più disparati, ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo, e senza usare necessariamente la violenza.
La maggior parte degli uomini devono solo chiudersi in un umile e riflessivo silenzio, anche oggi che ci sarebbe da urlare.
Oggi sono le donne a dover urlare, a rivendicare una parità intellettuale, ed esistenziale, solo apparente.
Ma perché ci sono uomini che odiano le donne?
Perché ancora oggi una donna è penalizzata nelle più disparate sfere della vita sociale, professionale e familiare?
C'è una sorta di atavica invidia nel dono che a lei è stato concesso. Un dono di straordinaria bellezza, quella di generare altri esseri umani.
Annotazione del giorno:
Molti sui #Social mi chiedono perché mi interesso di queste sfumature di #cronaca.
La verità è che mi occupo delle profondità umane da almeno 40 anni, ho scritto pure un libro a riguardo. Nel tempo ho capito che c'è una componente molto aggressiva in ognuno di noi, una sorta di "#applicazione" (#app) tenuta unicamente sotto controllo dal buon senso (etica, morale, sentimento, bellezza interiore...).
Ma c'è, in silenzio è lì che aspetta di essere riaccesa. Nessuno è escluso poiché si trova nel nostro #DNA.
Ci sono molte teorie sulla nascita della nostra specie che darebbero conferma di quanto esprimo, teorie anche scientifiche e non solo utopiche.
La fede del Vajont. Una storia vera5 Ottobre 2023
60 anni dal Vajont
9 Ottobre 1963 - 9 Ottobre 2023
Appena arrivammo al sagrato della chiesa di #Longarone incontriamo una donna sull'ottantina, ben portati, occhi azzurri come la maglia ricamata che indossa.
Mi avvicino e attacco subito il bottone chiedendole se la nuova chiesa le piace.
Dopo la cordiale presentazione mi risponde seccamente di si, anche se all'inizio, parliamo di un mezzo secolo fa, la gente avrebbe preferito di gran lunga una chiesa dritta, semplice.
E ora, che ci abbiamo fatto l'occhio, aggiunge rapidamente con lo sguardo quasi beffardo, la gente non ci entra più, non sente più il bisogno di pregare.
Ormai noi di Longarone siamo rimasti in pochi, si guardi attorno e osservi quante sono le facce che non sono di qui.
Abbiamo perso la nostra gente, mio marito perse all'istante quarantacinque parenti in quel maledetto giorno.
Ma lo sapevamo, eccome se lo sapevamo.
In che senso? Aggiungo.
Si perché, vede lassù, in cima sul Toc, tutti noi abbiamo visto che si spaccava tutto.
Vede questa fede nel mio dito?
La mia è liscia, ma in molti andavano dall'orafo a farci incidere la data di nascita.
Così, se fosse venuto giù tutto, avrebbero almeno dato un nome alla tomba.
Lei si è salvata, cosa ricorda di quel giorno?
Tutto, ricordo tutto.
Avevamo la televisione accesa, abbassai il volume perché ci era sembrato di sentire che bussano forte alla porta.
Era insolito a quell'ora di sera perché eravamo sempre tutti in casa, non aspettavamo nessuno.
Andai comunque verso la porta ma era come se me lo sentivo che stava succedendo quello che tutti in paese temevamo.
E in quel momento arrivò anche l'acqua.
Ma lei si è salvata, come è successo?
Noi abitavamo in piazza, che era più in alto del resto del paese, l'acqua ci arrivò solo alle ginocchia.
"La diga, la diga, la diga è venuta giù"
Questo urlavamo.
E ora com'è la sua vita signora?
Vivo per mia figlia, la seconda ondata, quella del Covid, si è portato via anche mio figlio, aveva solo quarant'anni.
Vengo spesso in questa chiesa, ci diamo il turno per tenerla almeno pulita, ma la gente che ci entra è sempre meno.
Cerco di tirare avanti, ma la mia è stata una vita di continua sofferenza.
Ma sono felice di avervi incontrato, almeno per un pò mi avete distratta.
Dove è andata a finire la pesca?
28 Settembre 2023
Ci ho riflettuto parecchio.
E ancora non riesco a prendere una posizione in merito. E per me è raro trovarmi in un limbo.
Da una parte ho immediatamente percepito un senso di disprezzo per queste nuove culture dell'accettazione e della #strumentalizzazione dei comportamenti che non sono corretti ma che vanno accettati poiché oggi a dominare sugli aspetti sociali e familiari è il benessere individuale.
E questo è palese, le famiglie di una volta non ci sono più.
Ormai ci sono quasi più separati e divorziati che sposati.
Tanto vale metterci una "pesca" sopra e trarne semmai un vantaggio commerciale mascherato da educativo?.
Ma poi mi sobbalza la versione più intima, quella più umana e paterna di questo spot.
Che non sia forse giusto dare una lezione etica e morale alla gente poiché a soffrire sono sempre loro, i nostri figli?
E non è poca roba.
Strumentalizzazione da una parte,
educazione dall'altra.
Si, d'accordo, la pesca stona nel piatto della bilancia degli equilibri molto complessi della vita familiare contemporanea.
È troppo leggera.
Ma se la mettiamo in mano ad una bambina ecco che acquista quel peso per spostare immediatamente l'ago della bilancia nel mezzo della sua scala dei valori, mettendoci inevitabilmente di fronte ad una serie di dubbi non proprio leggeri.
#Esselunga ha forse l'autorità di sancire sentenze nei confronti delle famiglie?
Conosce davvero le dinamiche che conducono allo sfascio quasi centomila famiglie italiane all'anno?
Con che diritto si permette di giudicare le persone, i suoi clienti?
Perché di questo si parla:
"Noi ti vendiamo la #pesca, ma tu ti devi redimere. Lo devi fare per tua figlia".
Comunque le interpretazioni possono evolvere quasi all'infinito poiché siamo a cavallo nella cosiddetta lama del rasoio.
Ovunque ti sbilanci hai ragione e allo stesso tempo torto.
Ma a disturbare è che a proporci questa morale non è la solita istituzione religiosa, e neppure statale.
Ma un supermercato, dove invece servirebbe parlare dei prezzi sempre più proibitivi del #paniere alimentare, perché alla fine è sempre il denaro che provoca attriti e discordie all'interno della #famiglia.
Precisazione:
Dovrebbe sembrare evidente che non sto proponendo una mia posizione personale ma piuttosto un'analisi realistica del concept di una campagna pubblicitaria che stupida non è.
Di fatto ha diviso le opinioni in giusto e sbagliato.
Ma le verità non vanno mai ricercate nei loro remoti confini, poiché molto spesso si trovano in bilico nel centro.
La mia esperienza di vita mi ha portato a non dover cercare sempre una spiegazione empirica.
Quindi non mi resta che analizzare i fatti, cercare di capirli nella loro profondità e, casomai, limitarmi a qualche mia considerazione quando è dove sarà per me opportuno.
Il lavoro più pericoloso del mondo. Quello di raccontare la verità
E soprattutto se sei una donna
16 Settembre 2023
Nel 1971, #KatharineGraham, prima donna a capo del #WashingtonPost e in generale per un tale ruolo negli Stati Uniti d'America, rischia di perdere la propria libertà, e la stessa casa editrice, rendendo pubbliche le indiscrezioni delle amministrazioni di ben quattro presidenti degli Stati Uniti.
Conseguentemente l'allora presidente #RichardNixon dichiara, e ordina, che nessun giornalista possa mai più mettere piede alla #CasaBianca, e in qualsiasi altro boreau americano, non avendo ben compreso quanto l’autonomia degli #editori sia importante per produrre un buon giornale.
Mezzo secolo più tardi sarà #MerylStreep ad interpretare il ruolo della Graham in una produzione cinematografica sinteticamente intitolata "#ThePost".
Oggi l'intero sistema dell'informazione ha perso quell'allure eroica che lo contraddistingueva nel passato, essendo fin troppo frettolosamente accusato di non fare più gli interessi dei propri lettori.
Con il termine #MainStream viene infatti identificato un sistema di diffusione dell'informazione corrotto e asservito ai così detti #PoteriForti.
La situazione è viceversa molto più complessa di quanto possa sembrare grazie anche alla diffusione globale di quello che viene definito come #BigData, l'immenso contenitore dove #informazione e #controinformazione si scontrano generando quelle spaccature sociali alla base delle complesse strategie #geopolitiche, e di #CyberWarfare, dei governi che le attuano.
Il #giornalismo è diventato, oggi più di ieri, una vera e propria arma di distruzione di massa che mira al cuore delle società, ma c'è chi ancora rappresenta, con dedizione e coraggio, i presupposti etici di questo lavoro.
Questi sono i giornalisti.
Annotazione del giorno:
BE HAPPY
La #felicità è una percezione di un'innato equilibrio.
Se siamo poveri fuori cercheremo la felicità dentro.
Viceversa se siamo #ricchi fuori non avremo più la necessità di coltivare il nostro #spirito.
Ma la felicità prodotta dalla materia non è durevole quanto la felicità prodotta dallo spirito.
Ecco perché oggi siamo più infelici.
Il viaggio
5 Settembre 2023
Come "in viaggio con papà " con #CarloVerdone, 1982.
La storia si ripeté anche con mio padre per altre due volte; una a #Tenerife, nel 2001 tre mesi prima dell'attentato alle torri gemelle, e una moltissimi anni più tardi, dopo la morte di mia Mamma Aurora.
Ma c'è un terzo e ultimo viaggio, il più terribile di tutti, 25 giorni dopo il crollo del Ponte Morandi.
Morì infatti il 5 Settembre di 5 anni fa.
Inizio col dire che lo amavo, lo ammiravo e lo stimavo.
Tuttavia eravamo spesso in disaccordo ma entrambi godevano di quel sano sadismo che ci portò per ben due volte a fare una vacanza insieme, solo io e lui.
In entrambi i casi parte della vacanza separati come cani e gatti, uno da una parte, e l'altro dall'altra.
Io per lui ero semplicemente un "curioso esemplare della specie a cui anche lui apparteneva, quella umana", tuttavia ero il "suo" curioso esemplare e di nessun'altro, come anche parafrasato da Aldo Gucci (Al Pacino) a suo figlio Paolo (Jared Leto) nel film "#HouseofGucci" di Ridley Scott.
La versione originale della citazione cinematografica parlava comunque "del mio idiota". Quindi un punto a favore per me.
Certo io non ero lo stratega militare a sua immagine e somiglianza poiché l'unica strategia che abbia mai adottato era quella di bucare da dietro l'uovo di Pasqua una settimana prima del grande giorno.
Quindi i nostri viaggi furono così: Tenerife, dispersi con una Renault Twingo a quasi tremila metri sul monte Teide, con il conseguente crollo delle Torri Gemelle.
Sud Italia, ultimo atto, viaggio in carrozze del treno separate, come estranei a Foggia con 40 gradi all'ombra, con il conseguente crollo del Ponte Morandi.
Una coincidenza che quello di far crollare le cose era proprio il suo mestiere nell'#esercito?
Mi manca, mi manca a dismisura, negli ultimi tre anni avevamo iniziato a comprenderci per quello che eravamo, nudi e crudi padre e figlio, il soldato e l'artista, l'uomo con i piedi ben piantati al suolo della nazione, il ragazzo viceversa con la testa altrove.
Mi manca, mi manca a dismisura.
Forse c'è lo sentivamo dentro, che li a poco, non ci sarebbero stati più viaggi insieme, almeno da vivi.
Mi mancano entrambi.
A dismisura.
Annotazioni del giorno:
Le cose più preziose non sono i diamanti, ma le cose scontate che non ci sono più.
Crediamo di conoscere la realtà ma quello che vediamo è un frammento infinitesimale di quello che non vediamo.
Ed è per questa presunzione di conoscenza (#realtàaumentata?)che stiamo rischiando di affondare nel mare dell'ignoto.
"Cieli senza nuvole"
Non so, mi è venuta così.
Stanco di fotografare le nuvole ho iniziato a fotografare "#cieli d'#estate senza #nuvole"
Il colore dell'#ozono visto da terra,
nelle sue più disparate tonalità.
Senza filtri o effetti speciali, una diversa gamma di celesti a seconda delle ore del giorno e dell'altitudine.
La #natura nella sua forma più essenziale:
L'#ossigeno.
Ferrari Testarossa: con due specchi, uno o nessuno?
15 Luglio 2023
Verso la metà degli #anninovanta ebbi la fortuna di avere un'amico che nel suo garage aveva questa splendida #FerrariTestarossa seconda serie, quella con il doppio specchio retrovisore che andava a sostituirsi all'antiestetico "mono specchio" in posizione rialzata rispetto alla linea di cintura della prima serie.
Larga quasi due metri (1986 cm) e alta poco più di un metro (115 cm), solo a vederla sembrava una velocissima "mattonella" di ceramica rossa. Credo che la #Testarossa sia una delle #Ferrari più iconiche mai costruite, vuoi per quell'insolito allargamento al retrotreno, vuoi per quelle immense prese d'aria lamellari che ne caratterizzano le fiancate.
Personalmente la preferivo nella sua versione nativa, la "mono specchio", perché la rendeva ancora più estrema, e riconoscibile, anche nella sua vista frontale. Non per questo se me l'avesse regalata l'avrei certo snobbata.
Ma cosa rappresentava veramente la Testarossa?
Viaggiare con quest'auto all'epoca, i novanta, era come viaggiare oggigiorno su una #Koenigseeg, e non una qualsiasi ma la più estrema che possiate immaginare. Penso sia l'unica Testarossa che abbia mai percorso le strade tortuose delle #collineconeglianesi poiché non lasciava tanto margine di errore tanto era larga.
Auto così non se ne fanno più, senza ombra di dubbio, non che voglia disprezzare l'attuale produzione automobilistica estrema, ma di sicuro la virilità che quest'auto sprigionava da ogni suo minimo dettaglio è eguagliabile ad una ristretta cerchia di "auto per soli uomini", e a bene placido di chi non è d'accordo anche se alla guida sarebbe piuttosto interessante, e affascinante, vederci una donna (di qualsiasi età) che, con altrettanta #nonchalance, si mettesse pure il rossetto su quel mono specchio così grande.
Annotazione del giorno:
È il perdono lo stato più elevato della coscenza. Quell'immenso meccanismo che permette all'universo di prosperare. Quell'immensa energia che permette al Sole di cedere la vita nello spazio, altrimenti vuoto.
Pochi detengono questo straordinario potere, certamente non i comuni mortali.
O per lo meno non chi è fatto di materia.
Ecco perchè soffriamo.
Ecco perchè siamo sempre in guerra, e non solo per ragioni politiche verso altri paesi,
ma soprattutto per ragioni sentimentali verso noi stessi.
C'è una certa atavica intolleranza verso la comprensione dello sbaglio altrui,
questo perché ci permette di sentirci viceversa migliori, o addirittura perfetti.
Come capire il mondo pensando da ricchi
14 Luglio 2023
Per capire quello che pensa un ricco occorrerebbe esserlo altrettanto,
o almeno in buona parte.
E si potrebbe ulteriormente pensare che il ricco, essendo oltremodo anche mortale, è molto più cosciente di questa sua condizione effimera di quanto non lo sia il povero.
Chi vive con scarse risorse economiche, vive in un'implacabile stato inerziale verso la quotidianità, causato soprattutto dalla precarietà dello stesso stato di sopravvivenza. Viceversa, chi dispone di "illimitate" risorse economiche, vive la frustrazione di non poter perpetuare il suo agio oltre la morte.
Perchè mentre il diversamente ricco confida tutto nella reincarnazione, o comunque in una nuova vita che lo premi in maggior misura, il diversamente povero è invece tormentato da questo concetto del riciclo della vita, assolutamente non compatibile con la perpetuazione oltre la vita del patrimonio finanziario e dei beni materiali accumulati.
LE BASI
Su queste differenti basi filosofiche, e spirituali, il ricco non percepirebbe nessun vantaggio pratico nel buttare le proprie residue energie in uno scolapasta, nella fattispecie dentro una vita che non gli apparterrà più.
Sarebbe più logico, da buon uomo d'affari, investire, piuttosto, su un futuro etico, sia per la specie a cui appartiene, che per l'eventuale discendenza. (Anche se su quest'ultimo aspetto potrebbero coesistere delle eccezioni riscontrabili comunque solo in alcuni casi, come quello della successione nobiliare o di sangue e in alcune forme dittatoriali e oligarchiche. Non è il caso dei #Gates, attualmente solo i #Rothschild potrebbero aspirare a tanto).
LE DINAMICHE
E qui entrano in gioco le dinamiche filantropiche che vedono molti super ricchi, ormai verso il fine vita, impegnarsi nel lasciare almeno una traccia positività (e possibilmente salvifica per se stessi) della loro esistenza terrena alle future generazioni e a redenzione del "peccato finanziario" o semplicemente come puro atto di devozione per grazia ricevuta: la #ricchezza stessa.
L'unica cosa di cui ha bisogno il super ricco potrebbe quindi essere lei, la redenzione, non un'ulteriore e ininfluente abbuffata di denaro. Quando possiedi già tutto, l'unica cosa che vorresti è probabilmente quella seppur debole giustificazione salvifica per quell'intima colpa di immeritevolezza in un mondo imparziale sempre più tormentato e affamato.
Ti senti quasi fuori luogo, quasi inumano, e questo penso possa essere una sensazione terribile per chiunque.
E non immaginiamo che essere ricchi, molto ricchi, corrisponda ad altrettanta soddisfazione, o addirittura altrettanta felicità.
Essere ricchi potrebbe essere particolarmente noioso per chi ormai ci si è abituato.
La felicità è come il cosmo, vive su dinamiche entropiche, e come ha detto l'astrofisico #NeildeGrasseTyson, "L'universo non ha alcun obbligo di darti un senso".
In Bill Gates vedo questa prospettiva di eventi riconducibili ad altrettanti sentimenti, e quando guardo negli occhi una persona, non mi sono mai pentito della mia prima impressione.
#BillGates potrebbe essere un uomo buono, entrato suo malgrado nel vortice più profondo della #finanza, e questo, per un "bonaccione" come lui, è una forza gravitazionale inaccettabile se non fosse per quel sentimento riparatore insito nel bene comune che lo permea con sua moglie Melinda, da almeno due decenni.
Parafrasando, per capire il nulla occorrerebbe avere una mente fatta della medesima sostanza.
E per capire un ricco occorrerebbe una mente ormai satura di denaro e potere.
A questo punto si potrebbe anche dubitare sulle basi di esperienza che possano aver generato delle simili considerazioni. In effetti non dovrei possedere una mente sazia di denaro e potere, tuttavia conosco le riflessioni di chi, se proprio non dovesse rientrare (per poco) nella canonica soglia del miliardo, mi darebbe una certa voce in capitolo.
È quindi la nostra mente che perseguita l'"incarnazione del ricco sfondato", additandola come l'espressione specularmente malvagia dell'anima, e questo solo per quel bisogno impellente di dover elaborare intimamente i propri fallimenti sociali, la fatica di arrivare a fine mese, l'ingiustizia di una vita fatta solo ed esclusivamente di grandi sacrifici.
La filantropia assume quindi l'idea di un'ulteriore umiliazione per chi non se la può permettere.
Ecco perchè non piace.
E invece potrebbe non essere così.
Ognuno di noi può sperimentare la filantropia indipendentemente dal fattore quantitativo delle proprie risorse.
Assurdamente anche il "saper #perdonare" potrebbe essere considerato filantropico, poiché è un bene che viene ceduto gratuitamente al prossimo senza fini di profitto. (ma anche qui coesistono delle eccezionalità: ad esempio il perdono del marito infedele perchè dotato di un cospicuo aspetto finanziario. Questo comunque non è perdono, ma la peggiore variante dell'#opportunismo). Come anche il Sole nel suo cedere energia al proprio sistema planetario senza averne un qualsiasi evidente tornaconto.
Si può essere più filantropici di una stella?.
Tuttavia penso sia anche accettabile che un qualsiasi soggetto filantropico possa almeno pretendere il sacrosanto diritto di poter ricevere un cambio un'arricchimento spirituale, convertibile in un ulteriore senso di appagamento esistenziale. Perchè no?
E sarebbe proprio questa l'unità di misura a cui Bill Gates, ma questa è una mia personalissima sensazione, potrebbe fare riferimento come unico tornaconto del suo impegno nei confronti della sua stessa specie.
I TRE STADI DELLA RICCHEZZA
1. #Finanza: accumulo del patrimonio
2. #Polis: giustificazione del peccato finanziario
3. #Filantropia: redenzione dal peccato politico
Le buone idee nascono sempre da un'ottima scrivania
14 Luglio 2023
Molte delle idee più rivoluzionarie di ogni tempo non sono state pensate in prestigiosi uffici aziendali o cattedre universitarie, ma dallo scrittoio di casa. Oggi divenuto più un "must" che una necessità, - comunque sempre un pratico stratagemma per non immergersi nel traffico e risultare comunque operativi nel Mondo digitale di oggi -, lo scrittoio domestico, o meglio frettolosamente definito "home office", è integrato perfettamente in ogni angolo della casa, dall'ingresso al soggiorno, dalla camera padronale allo studio, qualsiasi luogo purchè ben in vista quasi a presenziarne l'intelletto del padrone di casa, o viceversa nascosto in una cabina armadio per non prendersi toppo sul serio. Ma il messaggio resta sempre univoco: questo è il mio Mondo, la mia ragion d'essere, il mio mantra.
Quasi tutti gli scrittoi dei personaggi famosi sono di legno.
Come quelli di Jacqueline Kennedy Onassis, Yves Saint Laurent, Agatha Christie, Woody Allen, Oriana Fallaci, Coco Chanel, Bill Gates, Steve Jobs, Margaret Drabble. Ma nessuna statistica conferma che l'abilità di pensiero sia influenzata da uno scrittoio di legno. Ma crederci non costa nulla. Se poi aggiungiamo che la mente umana interagisce con le molecole d'acqua dell'ambiente circostante (Masaru Emoto), perchè mai non potrebbero interagire con tutto l'ordine della natura, materia lignea compresa?. E oggi più che mai, dal momento che la rivoluzione digitale ha colmato gli spazi della nostra vita da ogni strumentazione possibile connessa ad una rete elettrica e che insieme generano inevitabilmente campi magnetici non certo benefici per l'uomo.
Sono innamorato delle stelle, e vi spiego in perchè
9 Luglio 2023
Questa notte, guardando le stelle, mi sono sentito giovane.
Loro hanno miliardi di anni, io solo poche decine!
Poi d'un tratto la tristezza, gli anni che mi mancano da vivere sono altrettanto pochi,
le stelle invece ne avranno per altri miliardi.
E quindi giungo alla conclusione che sono ormai vecchio.
Non mi sono mai sentito così disuguale da qualcosa come ora mi sento nei confronti di chi è più giovane o eterno di me.
Intendo molto più giovane, e molto (più) eterno.
Dicono che ci si può sentire giovani anche quando si è vecchi, e viceversa.
Balle.
Questa è solo la teoria, sul piano pratico si è vecchi e basta.
E moriremo comunque.
Tassativo, garantito, e senza biglietto di ritorno (almeno in questa circostanza).
Questo è quello che intendo per razzismo,
e quella anagrafica è l'unica vera diseguaglianza che conosco.
I colori, il denaro, la bellezza: non c'entrano nulla.
Alla fine, almeno in questo mondo,
l'unico metro di valuta sono gli anni che ti restano da vivere.
Il resto è utopia, filosofia, poetica... narcisismo.
Quando ti avvicini al fine vita senti che tutta la tua giovinezza cerebrale, o estetica che sia, non serve poi tanto.
Tutto si chiude, le luci si spengono, il sipario si abbassa per tutti, che tu sia saggio, intelligente, o... diversamente giovane.
È solo una toppa nel buco quella che ti fa sentire giovane, ma il pantalone è sempre maledettamente vecchio.
Ma allora cosa serve sembrare giovani?
O pensare da giovani?
A nulla, anzi serve solo ad avere più paura della fine poiché ritieni addirittura di non meritarla.
Tuttavia amo guardare lo stesso le stelle, l'ho sempre fatto, ma oggi mi sento così mortale che quasi le invidio.
E allora mi chiedo:
Perché Dio ne ha create così tante, così brillanti che l'uomo potesse guardarle tutte, e così eterne da poter essere quasi invidiate?
Non sia mai che questo mio sentimento si confuso con il peccato che lo rappresenta, poiché mi sento così discendente dalla loro stirpe, così figlio della loro indole materna che posso semplicemente amarle.
Quello che intendo è che forse vorrei essere loro, anzi, dentro di loro.
E questo non penso sia un peccato.
Vorrei entrare nel loro fuoco divino perché qui ho freddo, ho paura, e piango.
Oramai non mi resta che farmi cullare nella galassia, mentre il mio corpo degradabile percorre l'ennesimo giro attorno alla sua stella madre.
Così almeno mi sento protetto, e amato.
Immagino che dentro le stelle ci siano tutte le risposte che attendo e sono altresi fiero di essere nato qui dentro, intendo all'interno di questo spazio immenso.
E anche se sono mortale, molto mortale, decisamente mortale, ringrazio chiunque mi abbia fatto nascere qui, dentro la pancia di mia Mamma, dentro la pancia dell'Universo.
UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE:
Spesso vengo additato per uno a cui non piace troppo la propria specie di appartenenza. Altre volte per chi pone un limite troppo netto tra le differenti manifestazioni della natura a cui appartiene, laddove potrebbe invece sussistere un'interpretazione più sfumata.
È vero, sto vivendo un periodo della mia vita piuttosto severo, soprattutto con me stesso. Tuttavia amo la specie umana, la natura, e il cosmo, in tutte le sue sfumature di grigio.
Ma allora perché pongo un limite così netto tra #giovinezza e #vecchiaia?
E se questo limite veramente potesse essere identificato, come potrebbe essere misurato a livello scientifico?
Detto ciò non è che il mio interesse per l'età matura ne verebbe a mancare, anzi, ho sempre dimostrato, con i fatti, una certa attenzione verso le persone con molti più anni di me, anche a livello di #volontariato oltre che sul piano strettamente personale.
Ed è proprio per questo motivo che ne ho potuto comprendere una cruda realtà a cui tutti vorremo sfuggire con quel sentirsi "giovani dentro".
Purtroppo invecchiamo ugualmente dal momento in cui i nostri tessuti cellulari non si riproducono più come prima, causando una progressiva degenerazione dell'organo interessato, degli organi circostanti e dell'intera struttura fisica. Inizia a venire meno la qualità stessa della vita, e, anche se magari ci sentiamo "#giovanidentro", proviamo la sofferenza fisica e psicologica tipica di chi non ha più l'intera vita davanti a se.
E parlo per esperienza diretta, neppure io sono più giovane dal momento che già diverse parti del mio corpo hanno iniziato a deteriorarsi.
Tuttavia, per nostra mezza fortuna, l'inesorabile trascorrere del tempo non è solo sinonimo di #decadenza.
Anche negli ultimi anni della nostra vita possiamo sperimentare nuove emozioni e nuove esperienze, raggiungendo quella "completezza filosofica" che caratterizza questa seppur dolorosa parte della nostra vita. Il fatto che venga detto che esistano "vecchi" che sono giovani dentro, e viceversa, mi sembra tanto un concetto che rasenta l'ambizione di un'immortalità irraggiungibile con i fatti.
Preferirei una transazione più lineare e progressiva, piuttosto che un tentativo di un'inversione di marcia o, comunque, di un rallentamento ideologico della propria #coscienza.
Immagino che questa argomentazione così pragmatica sia difficile da accettare a livello interiore, ma la #natura ha i suoi tempi e suoi stadi, e vanno rispettati per quello che sono.
Poi certamente uno può decidere se comportarsi, e pensare, come se avesse vent'anni, ma le sue #cellule inizieranno a decadere comunque, e avrà sempre più bisogno di dipendere dalla medicina e dalla scienza.
Storia di un cognome atipico che si poteva scrivere in modi diversi
1 Luglio 2023
Joanne me lo ricordava di tanto in tanto "Io sarò l'ultima dei Piazza Valot", e così è stato, per interruzione generazionale.
Ma ora verrebbe da chiedersi chi sono i Piazza Valot e come è nato questo cognome. Si perchè la loro storia è talmente fantasiosa quanto rara nella configurazione stessa del cognome.
Partiamo nel chiarire che Piazza fa parte di uno specifico albero genealogico, Valot di un'altro ancora, mentre Vallot con la "doppia L" è un caso a sé stante che andremo ad approfondire più avanti.
Iniziamo quindi, per diritto cronologico, dalla famiglia Valot di Conegliano. Di loro si sa che erano una stimata famiglia che, a partire dalla prima metà dell'800, aveva la residenza in via XX Settembre, nel cuore del centro storico di Conegliano proprio di fronte al Palazzo Sarcinelli. Giuseppe, il capo famiglia, si occupava del laboratorio di falegnameria e di restauro che si trovava poco più in là, adiacente al Duomo.
Tutti gli otto figli della succesiva discendenza, figli di Giuseppe, avevano la caratteristica comune di avere il nome che iniziava con la lettera A (Attilio, Anselmo, Adolfo, Arturo, Agnese, Anna, Amanda e Aida). Congenialmente la lettera più vicina alla forma estetica della prima lettera del cognome, la V. Una di loro entrò nel Clero con il nome di Suor Agnese, e solo alcuni di loro continuarono l'attività famigliare. A prenderne le redini furono i fratelli Anselmo e Attilio. Del primo si narra un curioso aneddoto che narra di quante biciclette gli furono rubate fuori dalla stazione di Conegliano quando frequentava la scuola professionale a Venezia. Non la chiudeva mai dato che, probabilmente, poteva permettersi di cambiarle rafforzando così la percezione che i Valot rappresentassero, all'epoca, l'iconografia di una famiglia agiata.
Ma ritornando al loro saper fare, come già accennato qualche paragrafo più sopra, furono i fratelli Anselmo e Attilio, insieme al nipote Giuseppe Pasa (figlio di Aida Valot) e sua moglie Vanda Vitturi, che, nel periodo compreso tra gli anni '50 e '70, ne trasformarono la storica attività in una vera e propria realtà commerciale sfruttando l'onda della ricostruzione a ridosso del secondo conflitto mondiale. Dapprima con una modesta ma redditizia manifattura di materassi che doveva soddisfare le esigenze ospedaliere dell'esercito appena uscito dal conflitto, poi con i tendaggi per la casa, in collaborazione con l'americana Stanley di cui ne diventarono rivenditori ufficiali, e a finire con la costruzione di un edificio su ben quattro livelli, adiacente a Palazzo Montalban nuovo (ex scuderie), che doveva soddisfare la crescente domanda di mobili ed arredi vari in pieno boom economico. All'epoca quest'area di mercato, non solo coneglianese ma distribuita su una vasta area di interesse solo in seguito classificata come "sinistra Piave", era presieduta da sole tre realtà imprenditoriali: Dal Vera, Polacco, Vallot.
Non esistevano ancora i centri commerciali, tanto meno l'Ikea, quindi possiamo intuire un settore commerciale di tutto rispetto. Un altro aneddoto narra infatti che, da tanto numerosa fosse la clientela in quel periodo, molti entravano dall'ingresso di Via XI Febbraio per poi uscire dalla parte opposta, - verso via XX Settembre (al confine di via Beato Marco Ongaro) -, con tanto di merci in spalla non passate alla cassa. Effettivamente l'area espositiva era piuttosto grande per trovarsi in un centro storico cittadino, e quindi era difficile da presenziare tutta. Una prima zona di vendita, al primo livello con circa 400 metri quadrati di superficie, ne anticipava una seconda al secondo di circa 120, mentre nei due livelli superiori, di uguale metratura, vi prendevano posto le giacenze di magazzino.
Erano anni effervescenti, tanto che ci si poteva permettere di mollare tutto per andare a Cortina d'Ampezzo a giocare a carte con i Zoppas, mentre a Conegliano si batteva cassa senza tanti sforzi. Mia nonna mi raccontava che era proprio Gino (Zoppas) con la sua Mercedes che a suon di clacson invitava i due fratelli, o uno di loro (quasi sempre Attilio) a seguirlo in quel di Cortina. Ma questo sta pure scritto nel diario di mio nonno, Anselmo, una tra le migliori letture di un'epoca che fu e che custodisco gelosamente in una delle mie librerie. Ricordo anche il forziere nero che lo conteneva, assieme ad altri incartamenti di bilancio, che però ne ho perso traccia. In effetti non era attraente, assomigliava a un ipopotamo nero costellato da antiche monete. Il kitsch, a confronto, risulterebbe essere qualcosa di basico, quasi minimale, come penso che fu proprio mia mamma Aurora, donna di gusto oltre che di animo sensibile, a liberarsene in una notte di luna piena. Fine della "parentesi melodica".
La storia poi ebbe la meglio, i mobili non si compravano più nei centri cittadini poiché si rese più conveniente aprire negozi sempre più grandi nelle periferie, dove gli ampi parcheggi dovevano soddisfare le necessità di una popolazione sempre più motorizzata. Quindi nell'87 si decise di vendere l'intera sede all'attuale filiale coneglianese della Banca Popolare di Verona, trasferendo armi e bagagli nella più modesta location di via Caronelli dove, alcuni anni più tardi, Vallot chiuse definitivamente per termine generazionale con tanto di articolo in pompa magna sul giornale.
E Piazza? Perchè si aggiunse anche questo cognome a partire dagli anni anni cinquanta?
Armando Piazza era un immigrato stabilitosi in Francia all'inizio inizio del diciannovesimo secolo, dove alla fine vi aprì un albergo. Gli affari, se dapprima si dimostrarono redditizi, in seguito e per merito di un'agguerrita concorrenza, si rivelarono tutt'altro. Mia Nonna Palmira lo sposò a Conegliano quando ormai quando questa transazione si era già consumata, ma solo quando Armando si ammalò di cancrena ad una gamba, dovette veramente rimboccarsi le maniche per mandare avanti se stessa e il resto della famiglia. Ricordo una sua citazione a riguardo: "Pensavo fosse pieno di dollari, ma avevo capito male, erano dolori, non dollari". Comunque sia, Armando era una figura eccezionalmente buona e profonda, da cui i figli, Aurora e Franco, ne ereditarono lo zelo diventando persone altrettanto speciali.
Ma quelli erano anche tempi di guerra, e ci si arrangiava come si poteva. Mia Mamma Aurora al collegio delle Suore tutto il giorno, mio zio Franco emigrò invece in Canada, mentre mia nonna mercanteggiava con i carburanti da fornire ai soldati americani, e sale per le scialbe e tiepide minestre dei veneti di allora. E ci sapeva pure fare, così si narra: andava a Trieste a prendere le materie prime per poi rivenderle a Venezia, tutto nello stesso giorno.
Mio zio intanto, sei barra sette fusi orari più in la, abbatteva gli alberi nelle foreste canadesi, ma riusciva anche a trovare il tempo di fare motociclismo agonistico, la sua grande passione che conservò anche dopo il suo rientro in Patria dove, per nostalgia di "zio Sam", si face arruolare della Nato di Aviano.
Fu così che Palmira incontrò anche Anselmo Valot, che in comune accordo fece entrare nella vita famigliare ancora quando Armando Piazza era in vita, e che a sua volta ne accettò il nuovo quanto atipico status familiare che oggi definiremo "allargato", sancito e "consacrato" pure da una splendida foto di gruppo.
E tutto venne pure messo agli atti con una particolare formula di adozione, a beneficio di mia mamma Aurora e mio zio Franco.
Nacque l'altrettanto particolare cognome dei Piazza Valot, quello di Aurora Piazza Valot, del fratello Franco Piazza Valot, e di sua figlia Joanne Piazza Valot, a sua volta atto conclusivo di questa particolare vicenda familiare.
E arriviamo ora a risolvere una seconda atipicità, quella di un cognome che a volte si doveva scrivere con una L, e a volte con due.
Ricordo che mia mamma Aurora affrontò diverse controversie amministrative quando doveva, ad esempio, fare un certificato o un nuovo documento.
In ospedale non sapevano proprio come chiamarla, con una, con due L, con il suffisso di contessa... mentre mia mamma ci teneva subito a precisare che lei non era nobile di sangue, ma di animo, poichè il doppio cognome nulla centrava con la nobiltà.
La doppia elle, sostanzialmente, altro non era che una delle rare, per l'epoca, azioni di "Naming aziendale". Dare il nome Vallot, all'attività del commercio di mobili, risultava essere infatti più attraente e persuasivo nel richiamare i clienti. All'epoca mio nonno Anselmo, che senza dubbio era una persona creativa, avrebbe anche potuto incontrare a Venezia un architetto piuttosto in vista nella città lagunare, che si chiamava appunto Virgilio Vallot, con la doppia elle. Ma questa è solo una delle tante ipotesi che avrebbe potuto solleticarne la decisione finale. Fatto sta che il nome del negozio divenne ben più popolare del cognome stesso da cui derivava, cosicché anche all'ufficio anagrafe si fece una gran confusione.
Ecco perché, ad esempio nel caso di mia mamma, in alcuni documenti era corretto scrivere Aurora Piazza Valot e in altri Aurora Piazza Vallot, con la doppia elle appunto, a seconda dell'area amministrativa coinvolta.
Nel tempo il cognome si stabilizzò nell'unica configurazione mono consonante, ma oggi, prima con la morte di mia mamma Aurora, e conclusivamente con quella di mia cugina Joanne, il problema viene a mancare di consistenza lasciando piuttosto il posto, nostro malgrado, a un vuoto incolmabile senza nessuna L.
Mission E: sarà lei la prima Porsche elettrica nel 2038?
COME CAMBIA, SE CAMBIA, IL MONDO DI PORSCHE
20 Giugno 2023
La transazione elettrica per Porsche non accadrà prima dei prossimi 15 anni, e, probabilmente, sarà una 911 l'ultima automobile a #motoretermico della storia. Tuttavia questo rappresenta un argomento di scontro tra i puristi del marchio, e chi, viceversa, punta il dito verso un approccio troppo elitario della transizione stessa.
Quello che invece mi sembra più rappresentativo, all'interno di questa discussione, è quanto l'automobile possa rimanere fedele a sé stessa nei prossimi anni.
Il concetto di "automobile", congiuntamente a tutti quei processi di innovazione tecnologica e stilistica che l'hanno vista evolvere in ben cento anni di storia della nostra era, - quella industriale e post industriale -, viene a identificarsi in quel processo continuo e altrettanto fluido di miglioramenti che ne hanno determinato nel tempo la natura sensoriale ed emotiva che percepiamo oggi.
Se quando accendiamo la nostra auto ascoltiamo un determinato sound (suono del motore), è perché prima ci sono stati un secolo di invenzioni, e per lo stesso motivo si potrebbe dire anche quando acceleriamo, sterziamo, freniamo, tutto questo lo dobbiamo all'evoluzione storica e sociale del nostro modo di essere perfetti nell'imperfezione.
Tutte queste sensazioni, e considerazioni, hanno infatti una ragion d'essere storica e culturale oltre che tecnologica, e così è sempre stato dalla nascita del nostro genere (umano).
E tutto questo non può essere cancellato con un rapido colpo di spugna, ad esempio accettando, a denti stretti, il sound simulato del motore di un'autovettura a motore termico all'interno della nostra autovettura elettrica.
Si potrebbe citare: "Siamo uomini o caporali?"
Se da un lato una transizione verso questa nuova forma di propulsione è degna di essere presa in considerazione, quello che non piace è l'arificiosità stessa, e il conseguente declino ideologico del processo evolutivo, che in sé rappresenta.
Un motore che finge di essere qualcos'altro, un'accelerazione innaturale, un comportamento stradale alieno alla nostra comprensione, potrebbe anche risultare ininfluente ai molti ma non ad una visione più ampia che vede la presenza umana venire sempre meno nella nostra quotidianità.
Avatar, chat, sound, Esp, e chi più ne ha più ne metta, sono i nuovi acronimi (e i nuovi slang) del progressivo deterioramento del fattore umano a favore di una vita sempre più illusoria, fantasmagorica, spettrale.
Ma se è questo quello che vogliamo, allora ben venga una Porsche Elettrica nel nostro futuro.
Sia ben inteso, non mi detraggo al progresso inteso come miglioramento della vita, perchésarebbe sconveniente sotto molteplici punti di vista. Quello che mi spaventa è invece l'accettazione della finzione emotiva, o il fin troppo inflazionabile compromesso tra tecnologia e umanità.
Perché questo ci mette inesorabilmente di fronte allo speculare degrado della nostra indole umana, non al singolo evento di una momentanea, seppur epica nella misura della comprensione generazionale, transizione tecnologica.
Sostanzialmente è la sportiva elettrica che finge di rombare mentre ipocritamente rispetta l'ambiente che mi spaventa.
E questo in Porsche, fortunatamente, lo sanno.
Destino o fattore indeterminabile?
Due persone che si incontrano per la prima volta in una circostanza improbabile
20 Giugno 2023
Se un virus mi stava accoppando,
DIO ha detto NO, aggiungendo:
accoppiamolo piuttosto.
Non io con uno qualsiasi, ma con un tenore.
Venceslao Vice De Nardi ad esempio.
Quando?
Tra il giorno del mio compleanno (18 Dicembre, col cavolo vi dico l'anno) e la Befana del 2021, passando per il capodanno più bizzarro della mia vita.
In sintesi: Covid Hospital, quinto piano con vista pirotecnica, stanza numero quindici, terapia semi intensiva, chinotto, biscotti Bahlsen, lirica, otto litri ossigeno al minuto.
Purtroppo non fu così per tutti.
Ricordo bene, eravamo in oltre 270 distribuiti su due piani, ogni tanto le urla dei familiari e il fragore delle ambulanze ci riportava in una realtà che mai avremo immaginato prima.
Molti di loro oggi mancano all'appello, e ai loro cari. Io e #Venceslao l'abbiamo scampata, ma ricordo altrettanto bene il significato di ossigeno, iperventilazione, cortisone.
È stato terribile.
Annotazione del giorno:
Non voglio più sentire parlare di immortalità, quella tecnologica.
Io ho bisogno di uguaglianza, diritto umano, lealtà, sentimento, amore.
Quando parlate di immortalità, voi che la imprecate, mi offendete, offendete i miei antenati, la mia genesi, le piante, gli animali, le rocce.
Quello di cui ho bisogno è di essere semplicemente umano, chiedo solo questo.
Sono già eterno dal momento che rispetto tutto questo, poiché sono un discendente di un'unica specie, di un'unico sistema, di un'unico universo.
Non voglio essere un finto eterno.
Voglio essere semplicemente sereno.
Vorrei che tutto ciò che mi circonda provasse lo stesso sentimento, poiché è ormai raro.
Una farfalla vive un giorno, una stella miliardi.
Come potrei vedere morire una farfalla, o una stella, sapendo che io non posso farlo.
Semplicemente non sarei capace di essere un Dio.
Non ne ho le credenziali.
Conosco fino a dove posso arrivare.
La fede del Vajont
16 Giugno 2023
Appena arrivammo al sagrato della chiesa di Longarone incontriamo una donna sull'ottantina, ben portati, occhi azzurri come la maglia ricamata che indossa. Mi avvicino e attacco subito il bottone chiedendole se la nuova chiesa le piace. Dopo la cordiale presentazione mi risponde seccamente di si, anche se all'inizio, parliamo di un mezzo secolo fa, la gente avrebbe preferito di gran lunga una chiesa dritta, semplice.
E ora, che ci abbiamo fatto l'occhio, aggiunge rapidamente con lo sguardo quasi beffardo, la gente non ci entra più, non sente più il bisogno di pregare. Ormai noi di longarone siamo rimasti in pochi, si guardi attorno e osservi quante sono le facce che non sono di qui. Abbiamo perso la nostra gente, già allora mio marito perse all'istante quarantacinque parenti in quel maledetto giorno. Ma lo sapevamo, eccome se lo sapevamo.
In che senso? Aggiungo.
Si perché, vede lassù, in cima sul Toc, tutti noi abbiamo visto che si spaccava tutto.
Vede questa fede nel mio dito?
La mia è liscia, ma in molti andavano dall'orafo a farci incidere la data di nascita. Così, se fosse venuto giù tutto, avrebbero almeno dato un nome alla tomba.
Lei si è salvata, cosa ricorda di quel giorno?
Tutto, ricordo tutto. Avevamo la televisione accesa, abbassai il volume perché ci era sembrato di sentire che bussano forte alla porta. Era insolito a quell'ora di sera perché eravamo sempre tutti in casa, non aspettavamo nessuno. Andai comunque verso la porta ma era come se me lo sentivo che stava succedendo quello che tutti in paese temevamo. E in quel momento arrivò anche l'acqua.
Ma lei si è salvata, come è successo?
Noi abitavamo in piazza, che era più in alto del resto del paese, l'acqua ci arrivò solo alle ginocchia. La diga, la diga, la diga è venuta giù. Questo urlavamo.
E ora com'è la sua vita signora?
Vivo per mia figlia, la seconda ondata, quella del Covid, si è portato via anche mio figlio, aveva solo quarant'anni.
Vengo spesso in questa chiesa, ci diamo il turno per tenerla almeno pulita, ma la gente che ci entra è sempre meno.
Cerco di tirare avanti, ma la mia è stata una vita di continua sofferenza. Ma sono felice di avervi incontrato, almeno per un pò mi avete distratta.
Le apparenze ingannano solo i mediocri
14 Giugno 2023
1. Il Leader
2. Fogna comportamentale (Behavioral Sink)
3. Discriminazione anagrafica
4. Un genio rivelatosi tale nel periodo meno con-geniale del nostro tempo: il dopo '90
5. Guerra all'Europa e la crisi dell'SDI (Strategic Defense Initiative)
Premessa:
"Le apparenze ingannano solo i mediocri"
Isaac Newton
1. IL LEADER
Il male come strumento funzionale per un bene più ampio.
Siamo così sicuri di comprendere quello che l'apparenza non può, o non deve, raccontare?
Siamo altrettanto certi di saper distinguere il bene dal male?
Se ci reputassimo saggi, non lo dovremo essere.
Un mondo fatto di miliardi di individui diversi, migliaia di utopie, altrettanto aliene tra loro, e centinaia di modelli sociali e politici, non può essere compreso nel solo contesto delle evidenze, dei sospetti o delle sensazioni collettive, figuriamoci quelle personali.
Dobbiamo piuttosto essere consapevoli, oggi più che in passato, che le verità si mimetizzano sovente con la pelle del camaleonte, o all'interno di un infinito gioco di specchi deformati.
Ma allora, la verità che fine ha fatto?
Nessuna fine, esiste ma è relativa come la velocità lo è per la luce.
Detto questo sarebbe opportuno, se non conveniente, rompere gli schemi cristallizzati del nostro pensiero, moltiplicare le angolazioni del proprio punto di vista, e voler accettare, nel "gioco della propria sopravvivenza", diverse varianti di morale utili al raggiungimento dello scopo: "l'equilibrio dei ruoli all'interno di un sistema complesso".
2. FOGNA COMPORTAMENTALE
(#BehavioralSink)
"Universo25" potrebbe darci una dritta.
È l'esperimento sul collasso sociale risultante dal sovraffollamento condotto dall'etologo statunitense John Bumpass Calhoun all'interno di una piccola comunità di ratti inseriti appunto in un sistema chiuso, come lo è pure il nostro.
Tutto evolve in un ambiente comodo e spensierato, fino a quando la "prosperità di specie" non oltrepassa il numero massimo di individui, e dei ruoli, ad essi consentiti.
Oltre questo punto è la catastrofe. L'equilibrio degenera e la specie si estingue molto più rapidamente di quanto non si sia evoluta.
Questo ci insegna che l'unica regola all'interno di un sistema chiuso, il nostro mondo ad esempio, è sopravvivere "quanto basta" nel limite del "comune beneficio".
E per quanto possa sembrare crudele equivale ad accettare che l'unica razza a cui apparteniamo è quella anagrafica, (o biologica): "giovani contro vecchi", accettando di conseguenza anche il proprio ruolo socio demografico all'interno di un sistema dove l'informazione è poco più di una chimera, di un miraggio nel deserto dell'utopia.
Un'insieme apparentemente disordinato di dati biochimici che diventano elettronici, e nella visione più ampia, non dimostrano affatto la propria integrità.
E in questa nuova visione del mondo risulterebbe inutile giudicare tutto ciò che sembra circondarci e che non ne comprendiamo il funzionamento.
3. DISCRIMINAZIONE ANAGRAFICA
(Ageismo)
E l'età biologica del nostro intelletto gioca un ruolo fondamentale nella comprensione stessa di qualsiasi ambiente circostante.
Quello che voglio dire è spiegato specularmente entrando ad esempio nelle "caste", o negli "schemi", della contemporanea comunicazione sociale.
Lo schema di Facebook, - abitato dalla generazione ("razza" come preferisco definirla) dei "vecchi", i boomer -, è completamente diversa da quella che troviamo "salendo nel girone di Instagram", pullulante di millennials, fino ad arrivare all'"apice della specie", di quelli che, consapevoli di avere tutta la vita davanti, - beata la generazione Z -, si ghettizzano nell'apparente esclusività di TikTok.
Tre modi differenti di percepire e generare l'informazione e, di conseguenza, il mondo che ci circonda.
E questo è il mio esperimento, "giovani Vs anziani", vite all'inizio contro vite verso la fine, che ha potuto provare, all'interno di un adeguato campione, 8.797 partecipanti, la possibile teoria dell'informazione relativa (o verità relativa).
Metaforizzando, è più lunga la vita dell'elefante o quella della farfalla?
È più umida l'estate della cicala, o l'inverno del pesciolino rosso?
È più innocente il politico ammanicato o il cittadino immacolato che divora le carni di altre specie viventi?
È più innocente il vento che diventa tornado o il tornado che sceglie l'area da devastare?
E in questo contesto il male non potrebbe che essere lo strumento funzionale al raggiungimento di un bene più ampio.
E qui c'è il leader, colui che ammiriamo perché ci fa sentire al sicuro, ma che oltremodo detestiamo perché ci rende impotenti al proprio libero arbitrio.
La verità, semmai, è sempre la stessa nella misura dei nostri peccati, poiché non esistono peccati piccoli o grandi, ma peccati relativi al proprio potere di cambiare quello che ci circonda da vicino.
In tal senso preferisco di gran lunga la chiazza di petrolio nel nostro mare che una goccia di arsenico nel mio bicchiere d'acqua.
Almeno il pericolo è visibile.
4. Un genio rivelatosi tale nel periodo meno con-geniale del nostro tempo: il post '90.
L'uomo macchiato che lava anche i nostri peccati preservandoci, a suo modo, dai nuovi "pericoli occidentali" e dalla "catastrofe del mondo nuovo": quello della duplice automobile, della triplice televisione o dell'abbondante numero di device tecnologici a nostra disposizione.
Tutto questo per finanziare, non tanto indirettamente perché lo sappiamo bene, un mondo ingiusto fatto di guerra, fame, carestia, migrazione, e contaminazione.
Non dirmi che non lo sai.
E finché c'è guerra c'è speranza.
Ne abbiamo perfino fatto un film, tanto bizzarri che siamo.
E la politica?
Quella è tanto malata quanto, proporzionatamente al peso (chilogrammi), lo siamo tutti noi.
Pochi gli esclusi.
E a dircelo è pure, altrettanto beffardamente, una nota marca di sughi pronti: "Il nostro ragù è come quello che fai in casa tu. Solo che noi lo facciamo più in grande".
Ci ricorda adeguatamente che il peccato è relativo all'ampiezza del contesto agredito; in politica, del resto, ci "sale" il cittadino, non lo straniero, o un alieno.
C'è lo dice la statistica storica, è quasi sempre così, poiché la politica è il ritratto più fedele di un popolo, nel bene come nel male.
E quando "sali" al vertice di un sistema devi obbligatoriamente pagarne il dazio; scendere a dei "compromessi" con i "demoni dell'anima sociale" (quindi anche propria).
Devi accettarli come "strumento funzionale al raggiungimento di uno scopo più ampio".
5. GUERRA ALL'EUROPA
e la crisi dell'SDI (Strategic Defense Initiative)
Continua in: www.guerraineuropa.eu
Annotazione del giorno: Che piaccia o no siamo la generazione dell'inconsapevole consenso. In ogni momento della nostra vita ci viene chiesto di dare il consenso a qualcosa che non conosciamo. E tutto quello che accade oggi è perché lo abbiamo acconsentito ieri.
Siamo a debito di carezze, baci o abbracci
8 Giugno 2023
Scrivere è la cosa più difficile. Semplicemente perché non si può accontentare tutti. Qualcuno, quasi certamente, può sentirsi escluso, non capito, al margine. E non per quel specifico paragrafo, basta una frase, a volte anche una parola.
Perché anche una parola può descrivere sentimenti differenti.
Ad esempio, cosa si intende con la parola felicità? Per me è una delle parole che mi fanno più paura. La felicità, per la mia esperienza di vita, è l'anticamera del suo opposto, una discesa abissale verso l'infelicità.
Per altri un sapore, per altri ancora un odore, o un colore, ma per me è semplicemente un titolo accattivante per una storia dai dubbi orizzonti.
Ma allora perché scriviamo se non possiamo essere capiti da tutti? Penso perché siamo a debito di carezze, baci o abbracci.
Queste azioni, a differenza delle parole, sono universalmente traducibili. E una persona, quando se ne va, ci lascia questo debito. Una mamma, un padre, un figlio, una cugina, una zia, una nonna e così via.
Il debito di queste azioni diventa sempre più consistente, e a questo punto non ci resta che scrivere quello che alla nostra pelle manca. Perché l'amore, per noi umani non è esclusivamente una questione di cuore, ma è anche una questione di pelle.
Ecco perchè scriviamo, ecco perché non siamo felici.
007 ha mai distrutto una Porsche?
6 Giugno 2023
Raramente mi occupo di automotive, ma da ex driver Porsche mi capita a volte di cadere in una patetica nostalgia di gioventù. Tuttavia questa foto che pubblico non è un'immagine qualsiasi, ritrae infatti una vettura altrettanto unica: la prima (e unica infatti) 996 carrera blindata. Avete letto bene, a prova del proiettile calibro 9 di una Magnum 44. (Speriamo che l'algoritmo di Facebook sia pietoso di me, e non mi scambi per un trafficante d'armi, perché nemmeno lui potrebbe credere che parlo di Porsche). È questa è la foto che ho scelto per raccontarvi questa storia affascinante quanto altrettanto insolita, per una #Porsche almeno. Ma serve per evidenziare l'unico dettaglio che la distingue da una qualsiasi altra 996 per comuni mortali: la cornice rinforzata dei vetri che hanno uno spessore di ben venti millimetri. Per i pannelli della carrozzeria Porsche non ha però scelto un semplice acciaio rinforzato, ma un materiale composito chiamato Dyneema, in grado di assorbire colpi molto forti contenendone un pò l'aumento di peso tipico di questi particolari allestimenti. Ma quello che stupisce non è solo l'auto in sé, ma il colore che Porsche ha scelto per la prima sua vettura blindata, un verde turchese che mai lascerebbe sospettare la sua vera natura di panzer teutonico dall'altrettanto insolito peso di 2,772 tonnellate contro i 1300 kg della versione da cui deriva. Una massa, tuttavia, che oltre ad averne penalizzato il canonico rapporto peso/potenza delle vetture di Stoccarda, ne decretò di conseguenza anche l'inevitabile insuccesso commerciale riducendo quest'ultimo esemplare ad una mera attrazione da museo. Ma è risaputo che anche l'effervescente e pluripremiato reparto marketing della casa, universalmente riconosciuto per aver sfornato nel tempo derivate di ogni genere dal suo prodotto di punta pur di conquistare qualsiasi nicchia di mercato, è altrettanto abituato anche a qualche piccolo fallimento di strategia come in questo specifico caso poiché, anche il più famoso agente di sempre non l'ha mai sostituita alla sua inseparabile #AstonMartin. Sarà mai che a Stoccarda stiano progettando un'altra insolita derivata per il marchio? Una 911 elettrica ad esempio?
Annotazione del giorno (27 Maggio 2023): Oggi il grande giorno della grande famiglia Unipinto, "nome d'arte" di quella che invece è l'università della formazione continua Ippolito Pinto. A ricordarcelo è la storia, che ha varcato ormai i 40 lustri, e un suo professore, uno dei primi che oggi era tra noi, Giorgio Casagrande.
Giusto il tempo per scambiare qualche aneddoto, e scattargli una foto.
Mi ha colpito fin da subito l'eleganza, quella interiore, quella che non passa mai di moda.
E, nella sostanza, è anche lo spirito che ho percepito in tutta questa "grande famiglia", come definita dal suo attuale presidente, l'Ammiraglio.
Si, perché in Unipinto si respira una grande eleganza interiore. Non saprei come definirla diversamente, è una sensazione che provo da sempre perché con queste persone mi ci trovo bene.
E così ho pensato di scattare una foto che fosse emblematica ed autorevole, ma allo stesso tempo umana, profondamente umana.
Poveri generali, guerra all'Europa
20 Maggio 2023
Poveri generali, così apre il Generale pluristellato Fabio Mini, riferendosi a quelli coinvolti, loro malgrado, in una guerra che non è la loro, ma dell'occidente.
Si poteva evitare questa guerra?
Si, risponde seccamente il Generale Fabio Mini all'ammiraglio Roberto Domini. (Cesmar e LimesClub)
Si poteva evitare con degli accordi, dal momento che questo conflitto non è tra la Russia e l'Ucraina, ma tra superpotenze senza aver bisogno di citare quali.
Perchè un'intervento armato di questa portata, in suolo europeo, sarebbe cessato quando le nazioni unite fossero intervenute per tutelare la sicurezza dei propri membri.
Quindi la guerra è obiettivamente tra Russia e Stati Uniti, dove l'Europa è, suo malgrado, un conveniente palcoscenico.
E noi italiani, o europei, siamo pronti eventualmente ad entrare in questa nuova guerra?
Europa e Usa fanno finta di essere i buoni, mentre noi, nel mezzo, non siamo affatto pronti ad entrare nel loro gioco.
È ormai da troppo tempo che facciamo solo addestramento per le missioni di pace, non certo per la guerra.
Se il tasso di consumo di armi e materiali bellici tra Russia e Ucraina dovesse continuare, gli USA non riusciranno a contro bilanciarne la produzione. In ogni caso gli americani hanno già finito le armi da poter dare, eventualmente, ai propri alleati alleati, ne hanno solo per loro, e, come sempre hanno fatto, se le cose si dovessero mettere veramente male penseranno solo a sé stessi.
Perché, riassumendo in breve, non c'è una vera motivazione visibile così forte per questo conflitto, se non quella che vede come principale attore proprio gli Stati Uniti.
La domanda, per quello che ci riguarda più da vicino, è questa:
Vogliamo la pace, o la giustizia?
Sei favorevole alla pace, o alla giustizia?
Ma, verrebbe da aggiungere, non si può avere entrambi?
È questa è una domanda a trabocchetto dove tutti gli stati dell'unione europea ci sono cascati, l'ltalia sicuramente e per tradizione moderata in minor misura, ma poco cambia nello scenario geopolitico comune in cui ne siamo nostro malgrado coinvolti.
E giustizia non può essere vendetta, tantomeno punizione.
Ripeto che questa è una guerra tra due superpotenze che guardano i propri interessi, non i nostri.
Il Generale Mini addebita a Putin l'errore di aver iniziato un conflitto senza aver pensato di insistere sulle proposte di pace verso gli Usa, incentivando non solo sulla lista di quello che si sarebbe voluto in cambio, ma anche su cosa si sarebbe invece potuto cedere. Cosa che non è stata fatta.
L'alternativa ad una guerra, a un massacro, c'è sempre, come pure le condizioni per un negoziato.
Se guardiamo l'infografica notiamo gli 85,9 miliardi di dollari in aiuti ceduti per l'Ucraina, e questo solo ad una stima del 2022, ora potrebbero arrivare addirittura a 120. Una cifra enorme.
Aiuti per la pace, aiuti umanitari?
No. Molto di più per le armi, magari camuffati da aiuti umanitari.
Perchè in un qualsiasi conflitto non c'è solo la guerra combattuta, ma c'è anche una guerra dopo la guerra.
Più il paese è disastrato, più la ricostruzione e la guerra stessa conviene.
E, come sempre accade, i soldi per la ricostruzione provengono proprio da quelle nazioni che poi impongono di utilizzare le loro aziende per la ricostruzione. Potremo a questo punto citare il Piano Marshall ad esempio, che di soldi ne ha messi tanti con il medesimo tornaconto di rientro indiretto.
E se l'Ucraina ha già chiesto 1,2 trilioni di dollari per i danni ricevuti in questo conflitto, e che continuerà a salire fino a 2,5/3, ricordiamo che gli Usa ne ha spesi molto meno per l'Afghanistan in 10 anni di conflitto.
L'obiettivo, ad un prezzo così alto, è verosimilmente quello di spaccare l'Europa, non la Russia.
Ma quali sono le prospettive di pace?
Secondo Mario Boffo, già ambasciatore d'Italia nella repubblica dello Yemen e in Arabia Saudita, la diplomazia è uno strumento degli Stati, ma bisogna che vi sia la volontà di farvi ricorso. Occorre trovare un terreno dove ciascuna parte in causa abbia dei benefici raggiungibili.
Ricordiamo, negli anni novanta, il Processo di Helsinki nel tentativo di mitigare il confronto tra Russia e Occidente.
Si arrivò ad aprire confini, a nuovi scambi culturali e finanziari, ad una nuova visione dell'Occidente e dell'Europa.
Lo scioglimento della Nato non sarebbe stata una buona idea, sempre secondo Boffo, ma la Nato avrebbe potuto costituirsi come attore di equilibrio tra Russia e Occidente in una architettura di sicurezza europea ereditato proprio dal modello Helsinki, piuttosto che perseguire un modello meramente espansionistico dell'Alleanza.
Quello che è in gioco è una nuova visione del quadro globale della sicurezza europea. Bisognerebbe che l'Occidente e la Nato proponessero in maniera credibile di cessare i combattimenti, e contestualmente avviare negoziati di più ampio respiro, nel cui contesto anche l'Ucraina troverebbe sistemazione e pace.
La Cina ha aumentato il proprio potere sul piano geopolitico globale e la propria reputazione economica, e ora si presenta come attore di rilievo globale, proponendo un confronto con gli USA che va da Taiwan al Golfo Persico.
E lo ha già fatto fissando, in dodici punti, le condizioni di come dobbiamo reinterpretare la nuova sceneggiatura adattandola anche, e soprattutto, ai propri interessi, mentre Mini punta nuovamente il dito in Europa dove gli Stati Uniti vorrebbero che la Germania venisse addirittura scissa.
Questa guerra è contro l'Europa, non contro la Russia. E tutto sembra convergere verso quel Piano Marshall che altro non è che un piano di recupero di tutti quei soldi spesi nell'ultimo conflitto mondiale.
E l'Italia? A noi interessa soprattutto la cooperazione, e non il conflitto, perché di fatto dipendiamo dalle risorse di altri paesi. Non è certo una questione di pace, Tolstoj dice che la pace sta dentro ognuno di noi, non in una visione esclusivamente collettiva.
E la Cina? Sono diventati una superpotenza perché hanno rubato i segreti di noi occidentali. E questo lo hanno sempre saputo fare molto bene.
Dal '75 fino al '92, allungando anche al '96, la Cina era considerata dall'Europa unicamente uno Stato, non certo un partner commerciale affidabile, e così ne abbiamo approfittato vendendo loro i nostri "scarti industriali", ma ben presto hanno mangiato la foglia e, in un certo senso, hanno ribaltato le carte in tavola restituendoci lo stesso modus operandi con tanto di interessi. I cinesi contestualmente affermano di non voler più assorbire le tecnologie arretrate dell'occidente e come risposta dichiarano apertamente, questo già a partire dal 2007, di avere raggiunto la potenziale conoscenza tecnologica per poter abbattere qualsiasi satellite occidentale in orbita. Così, in soli cinque anni, la Cina ha quintuplicato le esportazioni grazie soprattutto al consenso, da parte degli USA (meglio sarebbe dire Zio Sam in qualità di vero e proprio Deep State), di poter entrare alla pari sul piatto dell'economia globale, anche se scettica che la Cina avrebbe seguito le regole occidentali, cosa che poi invece ha fatto allo scopo strategico di imparare, copiare e crescere ulteriormente.
In chiusura, dopo le esternazioni in termini di geopolitica e strategia militare dell'ambasciatore e del Generale, con la moderazione dell'ammiraglio Roberto Domini e di Debora de Stefani, l'intervento dell'assessore Antonella Uliana ci riporta su un piano diversamente più umano e tangibile, ricordando che anche i fabbisogni e le sofferenze delle persone, - a partire dalle stesse migrazioni causate proprio dell'ideologia politica della guerra -, rientrano di fatto nello stesso quadro fenomenologico, poiché un conflitto, al di là di qualsiasi presupposto di equilibrio globale ed internazionale, genera una speculare sofferenza nei cittadini indirettamente coinvolti, della gente comune e dei più deboli, dove solo reporter consenzienti e onesti riescono a dar voce attraverso anche a un fotorealismo "non ritoccato", di una verità troppo spesso messa sul piano dell'escamotage narrativo del danno collaterale o di un tributo fin troppo sacrificabile, l'umanità.
Sbigottisce quel sedere all'insù
14 Maggio 2023
LA GIULIETTA
Sbigottisce quel sedere all'insù". Era il 1977 quando l'aerodinamica fu presa veramente sul serio su una berlina di classe media. Una nuova identità sportiva per l'Alfa più importante della gamma. Fu un colpo di scena dal momento che tutte le altre avevano, più o meno, una linea laterale quasi simmetrica dove la coda era quasi spiovente come il cofano anteriore. E l'occhio dovette inizialmente abituarsi a quello che divenne in seguito un nuovo punto di riferimento automobilistico.
LA 75
Nel 1983, a soli sei anni dal lancio, fu presentata quella che doveva essere la sua sostituta, la 75, ma che in realtà non era altro che un'evoluzione stilistica sullo stesso telaio.
Non un'aggiornamento di mezza età, sia ben chiaro, ma neppure una nuova auto sotto tutti i punti di vista. Cambiano i lamierati, gli interni ma non l'imprinting volumetrico.
Anzi, a sottolinearlo ulteriormente appare per la prima volta nel mondo dell'auto un richiamo estetico che sembra avvolgere l'intero corpo vettura all'altezza della linea di cintura. Un'applicazione in materiale plastico scuro che sembra quasi la cintura nera di karate, specialmente se abbinata alla colorazione bianca. L'alfa ha sempre generato auto di grande fascino salve poche eccezioni. Due di queste furono le sorelle Giulietta e 75.
Chi ha inventato le mamme?
12 Maggio 2023
Ma le mamme, chi le ha inventate?
E se esistesse l'immortalità, dove andrebbero?
Una mamma non è solo una mamma, una mamma è il mondo.
La culla di un sogno chiamato vita.
Ecco perchè siamo così straordinariamente mortali, in un certo senso per dare lavoro alle mamme.
Io preferisco le mamme all'immortalità, preferisco la mia modesta intelligenza piuttosto che una grande ma artificiale.
Questo non è solo il loro giorno, ma è il giorno dell'uomo mortale, quello che nasce per diventare a sua volta genitore.
Volere l'immortalità è come odiare le mamme, la vita, l'uomo stesso.
Le tendenze attuali, avide di denaro e divinismo, vogliono distruggere questo giorno, magari trasformandolo in altro giorno della memoria.
Ma io in un mondo senza le mamme non ci vorrei proprio stare.
Preferisco il nulla.
DISCREPANZE TEMPORALI
Quando ti accorgi di appartenere ad un unicum globale
2 Aprile 2023
Secondo le mie fonti ne stanno accadendo diverse. Ma cosa può significare?
Potrebbe essere il preludio di un'importante #cambiamentoglobale come anche già immaginato nella letteratura cinematografica, Matrix o Slidingdoors ad esempio, giusto per visualizzare più facilmente un concetto così impegnativo.
Mondi paralleli, metaversi quasi identici, differenziabili in alcuni dettagli che chiameremo "discrepanze temporali".
Questi eventi non sono tanto rari ma vengono quasi sempre confusi con dejavu o altre anomalie di natura mentale.
Solo quando si intensificano incominciano a rivelarsi nella loro vera natura generando la tipica sensazione di consapevolezza dell'evento stesso.
Una di queste situazioni potrebbero essere comunque accettabili se consideriamo la possibilità di piccoli cambiamenti nella sfera sociale, ma assolutamente indicative per un cambiamento futuro più sostanziale.
A rafforzare questa teoria potrei richiamare l'attenzione a "The Eggs", le uova, un progetto già insabbiato dai vari servizi di intelligence che riguarderebbe la prova dell'esistenza di una vera e propria reteneuronale globale, una sorta di "Internet umana".
Il progetto sperimentale, ad opera della Massachusetts University, avrebbe collocato 62 server all'interno dei principali agglomerati urbani del pianeta, che sarebbero stati chiamati appunto The eggs. Macchine informatiche aventi l'unico scopo di generare a flusso continuo numeri primi.
Niente di così eccezionale se consideriamo questa una delle capacità più semplici per un moderno calcolatore, ma viceversa straordinaria se questo tipo di sequenza numerica sarebbe diventata di tipo random, ad esempio nell'emissione di numeri perfettamente casuali qualora ci sarebbe stato il preludio di un evento eccezionale.
Ed eccoci nuovamente a parlare di discrepanze, in questo caso discrepanze algoritmiche.
A volte le strade non sono strade, i sentieri di campagna non sono sentieri di campagna.
A volte sono inspiegabilmente informazione, destino, rivelazione.
Sembra che quel punto di arrivo ti aspettava lì da sempre. Te ne accorgi per un dettaglio che non ti sai spiegare, un incrocio che sembra non avere senso. La tua strada finisce nel bosco della notte, ai margini della campagna. È ormai buio ma una piccola luce, probabilmente una lucciola di Maggio in leggero anticipo sembra emergere dal buio. Poi il suono di un motore e poi ancora il giallo di una moto sembra venirti quasi addosso. Sarebbe piaciuto a Fellini in quell'Amarcord dell'astrazione cinematografica, o semplicemente a un Hitchcock in quell'Psyco tenebroso che ti lascia col fiato sospeso. Sarebbe piaciuto anche a me comprenderne la trama, di quel momento fuggente che poi non è altro che la vita, sorprendentemente la vita.
Fate quindi attenzione su quello che potrebbero essere i segnali per un'imminente cambiamento sociale, anche se non è affatto detto che si possa trattare di qualcosa di fondamentalmente negativo.
Tutti noi siamo costruttori di ponti, reali o virtuali che siano
21 Dicembre 2022
La respirazione è un ponte che unisce due sponde, ad esempio quella della vita a quella della morte. E non è che te ne accorgi per caso, perchè qualsiasi strada tu percorra prima o poi ne incontri almeno uno. Come quello che incontrai in un gelido Dicembre nevoso, ormai una rarità, quando d’un tratto la mia respirazione si fece affannosa, pesante, faticosa. La mia temperatura corporea sfiorava i quaranta gradi, all’ombra, e non per effetto del surriscaldamento globale. Era il 16 Dicembre 2020 quando risultai positivo alla Sars-Cov2, e due giorni dopo, lo ricordo bene perchè sono nato il 18 Dicembre del 1966, un’ambulanza mi trasportò a sirene spiegate verso la terapia semi-intensiva del Covid Hospital di Vittorio Veneto. Da quel momento la mia strada fu veramente interrotta da un precipizio impervio dove, a dividermi dalla sponda opposta, la vita, c’era un ponte non ancora terminato. Questa era la sensazione che provavo, un’interruzione tra il respirare e il non respirare perchè se per morire di fame occorrono settimane e di sete giorni, per morire d’asfissia bastano una manciata di secondi. Solo un ponte poteva salvarmi, ad esempio un ponte di cortisone, dato che il “ponte vaccinale” era appena entrato in costruzione. La mia grande paura era attraversare quel ponte non ancora finito che mi si prostava davanti al limite dello strapiombo, una gola talmente profonda, e impervia, da non vederne quasi il fondo. Stabilizzato nel mio letto di ospedale con otto litri di ossigeno iperventilato al minuto, iniziai pure a disegnarlo quel ponte. Come avrei voluto aver studiato ingegneria per poter completare al più presto il mio ponte verso la salvezza. La campata era immensa, già sorretta da gigantesche fondamenta ancorate sulla dura roccia della montagna. Iniziai quindi a produrre una certa quantità di elaborati, nella fattispecie un cumulo crescente di schizzi, disegni e concetti costruttivi che mai prima avrei pensato di elucubrare. Disegnare ponti era come diventato il baluardo di speranza verso il definitivo superamento di un incubo. Visualizzare la paura tramite un ponte era diventato l’escamotage per non pensare alla voragine che mi si sprofondava ai miei piedi. Caronte, nell’immaginazione dell’uomo, usa una barca per collegare le due sponde di un fiume, ma nel mio incubo non c’era neppure una goccia d’acqua in quel baratro, ma solo gocce di ossigeno. L’ideale, in un mondo migliore, sarebbe stata una mongolfiera, ma, e non ne conosco ancora il vero motivo, scelsi proprio un ponte per esorcizzare la paura. Probabilmente perchè il concetto di ponte ci accompagna da sempre, ha a che fare con la gravità del nostro pianeta, poggia su solide basi, ci ispira solidità, sicurezza e un facile e rapido passaggio verso il punto di arrivo altrimenti irraggiungibile. E, grazie a quel ponte, riconquistai la respirazione autonoma. Il 6 Gennaio del 2021 lasciai finalmente quell’opedale trainando quella mia valigia di ricordi e speranze conquistate anche grazie a quei ponti che avevo disegnato. Ora chissà dove sono finiti quei disegni. Il caso volle che, quasi due anni dopo, fu proprio un’ingegnere di ponti, uno vero e non una ciofeca come me, - conosciuto casualmente ad un pranzo tra amici -, che mi chiese se potevo farglieli vedere. Ne rimasi assolutamente sbalordito anche perchè fu il primo che me lo chiese fino a quel momento. A chi mai interesserebbe vedere dei ponti disegnati da uno che non saprebbe quasi aprire uno sdraio sulla spiaggia. E se dovessimo cercare qualche correlazione nel DNA mi spiace deludervi; mio padre li distruggeva e caso volle che finì il suo percorso di vita terrena proprio in concomitanza del crollo Morandi. Non sono titolato a costruire ponti, l’avete capito?. Ma i ponti esistono anche, e fortunatamente, nella fantasia di coloro che, pur non sapendoli costruire, ne fanno un concetto di vita, un baluardo di speranza verso un futuro migliore. Tutti noi siamo costruttori di ponti, reali o virtuali che siano.
Annotazione del giorno: Il razzismo delle parole
Una persona, a cui stavo per offrire un cannolo siciliano, mi rispose... "no grazie, e non pensare che sono contro i meridionali, ma perché è troppo calorico"
Ma il tempo è veramente l'unico vero bene della nostra esistenza?Per capire il presente vi porto nel futuro
Come saremo nel 2050
24 Ottobre 2022
Ma il tempo è veramente l'unico vero bene della nostra esistenza?
O c'è dell'altro?
Quì entriamo in un campo molto soggettivo e per il momento, seppur molto importante, lo lasciamo a riflessioni future.
Quindi presupponiamo il tempo come l'unica entità, fisica o illusoria che sia, che determina la nostra vita.
"Fisica" perchè il tempo è parte integrante del nostro universo dal momento, che insieme allo spazio e al tempo, nacque nel preciso istante della nascita dell'universo stesso, miliardi e miliardi di anni fa.
"Illusoria" perchè resta comunque una dimensione piuttosto relativa secondo anche quanto concepito nella legge della relatività di Albert Einstein.
Potremo anche parlare di "percezione temporale", ovvero quel valore del tutto personale che ognuno di noi attribuisce a qualsiasi istante della sua vita.
Ovvero quanti pensieri riusciremo a fare in una porzione di tempo, indipendentemente dalla loro effettiva qualità.
Ma è anche vero che non siamo dei computer e chè il nostro intelletto non si misura in bit.
Ma il tempo, oltre ad offrirci la sorprendente esperienza della vita fine a se stessa, cos'altro può darci?
Se ad esempio conosciamo molto bene il nostro passato, soprattutto a livello individuale, potremo oltremodo affermare con altrettanta sicurezza che non conosciamo affatto il nostro futuro, mentre a volte perdiamo di vista addirittura il nostro presente che a sua volta ci appare indecifrabile, ostile, enigmatico.
Questo perchè il nostro presente è fortemente condizionato dalla percettibilità di quello che avverrà nel nostro futuro, dai nostri desideri, dai nostri sogni, dalle nostre aspettative.
Ecco perchè ci potrebbe interessare cosa accadrà nel nostro futuro.
Capiremo molti aspetti della nostra realtà e del nostro momento di vita attuale.
Ma il futuro è già disegnato?
E' disegnabile?
E' quanto meno prevedibile?
Un esempio è la "programmabilità del nostro futuro":
Se oggi non esco di casa nessuno mi vedrà.
È un dato di fatto.
Ecco che ho programmato non solo il mio futuro, ma anche quello di molte altre persone che avrebbero invece potuto vedermi se fossi uscito di casa.
Tutti questi aspetti, moltiplicati per numero abitanti del nostro pianeta, numero scienziati, numero governanti, determinano quello che noi potremo chiamare "tendenze per il futuro", o "macro trends".
Altro valore comunque importante della prevedibilità del tempo è custodita gelosamente nel nostro passato.
L'ipotesi della linea ondulatoria.
Paradossalmente, se noi fossimo una linea retta che conosce esattamente il punto in cui si trova nell'istante della sua riflessione, e conoscesse pure il punto in cui si trovava ad esempio un anno prima, questa retta attraverso la congiunzione dei due punti potrebbe ritenersi sicura della direzione in cui si troverà nel suo probabile futuro.
Ma l'umanità tutta non è equiparabile ad una linea retta, nessuno di noi lo potrà mai essere, ma è possibilmente equiparabile a qualcosa di molto coerente e che io definisco come "andamento ondulatorio della prevesionabilità del tempo". Cosa che comunque nulla a ha a che fare con la parola "destino".
Il nostro percorso di vita nello "spazio tempo" non assume la sembianza di una linea retta, ma sicuramente nemmeno quella di una circolare: non torneremo mai nel punto di origine (almeno in questa teoria), ma viaggeremo nel tempo all'interno di un preciso cono d'azione della prevedibilità.
Più questo spazio conico è ristretto, più parleremo di un processo evolotivo altamente prevedibile, differentemente più il cono della prevedibilità si allarga, potremo invece parlare di un processo evolutivo altamente imprevedibile.
I "macro trend": il cono ristretto della prevedibilità.
Questo è il meccanismo essenziale con cui si creano le previsioni, in questo caso i "macro trend", le tendenze previste per le principali manifestazioni globali della nostra specie in un determinato arco di tempo.
Più questo arco temporale sarà esteso, più il campo stesso dell'intuizione del futuro sarà approssimativa. Perchè l'ampiezza del nostro cono di osservazione si allargherà includendo sempre più quegli eventi collaterali che non possiamo assolutamente prevedere.
Un evento improvviso potrebbe essere l'impatto di un asteroide con il nostro pianeta, ma anche il pensiero stesso di un unico essere vivente del pianeta in cui viviamo.
Quindi a questo punto potremo affermare:
Se i "macro trend" ci potrebbero illustrare come sarà il nostro futuro, seppur con un certo margine di errore, e se la storia ci illustra invece cosa abbiamo fatto in passato, ecco che la nostra linea ondulatoria della nostro processo evolutivo potrà farci capire molte cose del momento storico in cui viviamo.
Avere la percezione del nostro presente è molto più importante del futuro stesso, del tempo stesso.
C'è chi lo chiama sbrigativamente "qui e ora", ma in se custodisce tutto il senso della nostra vita e che, troppo spesso, tende a sfuggirci.
Aurora Piazza Valot Mitrione
Decennale
23 Luglio 2022
"Per il suo essersi fatta testimone di umanità ed impegno e per essere stata esempio di donna che, anteponendo al proprio bene quello di chi gli sta vicino, ha sempre perseguito il rispetto, la solidarietà, l'integrazione, la ricerca del bene comune, la crescita della propria comunità e della propria città."
"19° Premio Civilitas" alla memoria di Aurora Piazza Valot Mitrione.
Edizione Internazionale 2013 per Ellen Johnson Sirleaf
Con l'adesione della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio del Parlamento Europeo.
Visti da un'altra specie vivente
15 Luglio 2022
La razza umana è una specie animale evoluta nel terzo pianeta del sistema stellare "Sole" sito all'interno del sistema galattico "Via lattea". Di indole prevalentemente cannibale si ciba di altre specie viventi appartenenti alla bio diversità dello stesso sistema planetario. È una specie classificata come ibrida collocabile tra due delle principali forze fondamentali universali, il bene e il male. In prima istanza appare più votata alla prima ma poi si svela spregiudicatamente affiliata alla seconda. Riconducibile anche ad una specie parassita non è autonoma nei confronti dell'ambiente che la ospita in quanto necessità di proteggersi con una seconda pelle, spesso artificiale, identificabile nella fattispecie come tessuti biochimici, contenitori rigidi in materiale refrattario, metallico e plastico. In particolare quest'ultimo materiale si pensa sia proveniente dall'esterno dell'ecosistema stesso, probabilmente da un'altra specie intelligente extrastellare. Classificata anche come presunta colonia penale extraplanetaria giustifica la particolare aggressività della propria indole globale attiva in feroci conflitti di sterminio della stessa specie, attività di razzismo geografico e territoriale, linguistico, culturale, cromatico e olfattivo. Altre forme di razzismo sono evidenti anche all'interno delle stesse razze sotto forma di pregiudizio di pensiero e di status sociale. Anche all'interno degli stessi gruppi genetici, detti di stirpe familiare, la specie umana si caratterizza per la crudezza e la pericolosità dei propri sentimenti emotivi. Nata nell'ultimo secondo delle 24 ore relative della creazione planetaria si è appropriata in breve tempo delle principali risorse energetiche e alimentari dell'intero ecosistema sterminandole sistematicamente al proprio uso e consumo causando l'estinzione di innumerevoli altre specie viventi autotoctene. Recentemente proliferano notizie della creazione di un modello di tipo franchising, come spesso rilevato in diverse forme commerciali della specie, dedite ad un progetto di colonizzazione del modello umano su altri sistemi planetari, stellari e galattici... Un aspetto ancora più curioso è il desiderio della stessa specie, votata chiaramente all'autoestinzione volontaria, di riprogrammare ad una sorta di immortalità individuale. Quindi stiamo parlando di una non specie vivente che ripudia il modello evoluzionistico biologico in luogo di una sorta di individualismo artificioso. Lo stesso sistema sociale sembra ribellarsi contro un fantomatico sistema centrale chiamato "Nuovo ordine" al fine di giustificare la propria alienazione al dominio della superbia finanziaria, della schiavitù del debito finalizzato all'acquisizione delle scatole di materiale refrattario, metallico o plastico. Anche di fronte alle comprensibili ostilità biologiche dello stesso sistema ospitante la specie umana non si comporta da specie ma da singoli individui contro altri individui espiatori. Noto anche come "Paradigma di specie" la specie umana sembra non rispondere a nessuna delle leggi naturali, fisiche e religiose plausibili in una razza che si auto eleva a specie eletta universale. Si narra che in passato, un'entità di livello superiore se non assoluto, abbia inviato un proprio strumento educativo per cercare di correggere il difetto evoluzionistico ben evidenziato nell'intero corso di vita dell'intera specie. La nostra comunità extra stellare osservatrice sta attendendo gli effetti dell'interazione nei prossimi mille anni. Noi, come specie amica confidiamo nella guarigione dell'indole prima del punto del non ritorno indicato con il nome di "Apocalisse di specie". Questo documento tradotto in tutte le lingue presenti attualmente nella Terra è stato inserito all'interno del sottosistema digitale Internet da noi innestato all'interno della vostra specie. Stay tuned !
Paradigma italiano
11 Luglio 2022
Questo è #RenatoBrunetta. Una foto umile, sgranata. Questa è la foto che ho scelto. Perché lui, il #ministro, il #padre, l'#italiano, non è un uomo qualunque. Bersagliato e maltrattato, umiliato perfino per quei dieci centimetri di meno, è stato costretto a #limitare la possibilità di ricevere delle #opinioni dai suoi stessi #connazionali, magari consigliato da chi lo rispetta ancora per le sue qualità. E non pensiate che questo sia uno schieramento politico o mera propaganda di partito perché, semmai, è una denuncia sociale: abbiamo fallito, come #nazione prima di tutto, e come #specie, quella umana. Non siamo stati capaci di fare #stato, perché lo stato non sono loro, non è lui, ma l'intero popolo che lo costituisce, lo nutre, lo rappresenta, nel bene e nel male. Siamo #evasori, #ipocriti, #egoisti, #individualisti, #filoni, #maleducati, #stolti e... perfettamente #mediocri. Siamo la #razzaitaliana per il mondo intero, quelli fin troppo allegorici, e di poco conto, che parcheggiano in doppia fila, mangiano maccheroni e suonavano il mandolino. Nemmeno quello sappiamo più fare. Non siamo #bellagente, nossignore. Al "#governodeimigliori" si contrappone il "#popolodeipeggiori", quelli senza speranza, senza una meta, quelli della negazione eterna e della soluzione inesistente. C'è da vergognarsi quando un #politico viene consigliato a limitarne l'opinionismo popolare. Succede solo in Italia, e questo è il nostro ritratto. Grottesco, infame, putrido. Con circa 190 #miliardi di euro di tasse evase, secondo la società inglese #TaxResearchLLP, dove vogliamo andare, cosa vogliamo dire ancora? Al popolo il governo che si merita. No, qui mi dissocio, il governo è leggermente meglio.
Leonardo Del Vecchio e la satira sociale
04 Settembre 2022
Ecco, la cena è servita. Questa è proprio la prova che dietro ogni fenomeno complottista o negazionista che sia, non c'è alcuna morale, alcuna etica, alcuna verità. Ma solo miseria, fame, e invidia. E per #fame non intendo quella biologica, ma quella dell'esibizionismo mediatico più sfacciato. Nemmeno di fronte alla morte?. Come #caterpillar certa gente passa sopra ovunque. Ci hanno rotto i "coglioni" con tutto, a partire con la cronaca recente dei vaccini, poi della guerra in Ucraina e ora, giusto per non farsi mancare niente, anche con quella buon anima di #LeonardoDelVecchio (#RIP ❤). Mi chiedo; ma è sufficiente essere fin troppo sbrigativi affermando che siamo in #Italia, o dietro tutta questa schifezza ci sono persone che di #italiano non hanno più nulla, a parte il cognome?
Annotazione del giorno: Disse il buio all'ombra: "La luce non esiste, è solo una teoria"
E l'ombra rispose al buio: "La luce non è una teoria, l'ho vista"
Mio padre me lo diceva sempre
Perchè biasimi il progeresso: ci permette di vivere più a lungo
02 Giugno 2022
La mia posizione sulla politica, lo stato e la questione vaccini deriva sostanzialmente dall'educazione, dall'intelligenza e dalla fermezza di quest'uomo, mio padre. Oltre naturalmente dallo zelo di mia madre. Lui aveva sempre una risposta a tutto, anche se dalle sue labbra uscivano ben poche parole, quasi centlillenate, - come anche sottolineato nell'omelia funebre -, nell'ombra di segreto che si portava addosso come una seconda pelle. Non c'era spazio per nessun complotto; lo stato era quello che si vedeva e la politica il ritratto fedele di noi italiani. Nessuna retorica, nessuna insinuazione. E il #progresso, la #globalizzazione, l'#occidentalismo, erano per lui fonte di longevità. Perché nella vita, l'unico bene che abbiamo è il tempo. Poi sta a noi riempirlo come meglio crediamo. Oggi è il due #giugno, e voglio ricordarlo così, attraverso la sua prospettiva culturale e filosofica. Voglio anche citare mia madre, che viceversa credeva unicamente nella spazialità dell'amore, quasi a compensare un tassello mancante che solo ad occhio nudo sembrava mancare in mio padre. Quindi per me lo #stato è lecito, la #politica coerente, i vaccini e il progresso scientifico necessari, seppur con le immancabili contraddizioni tipiche della specie a cui apparteniamo. La #libertà è invece parzialmente negoziabile al fine unico della vita umana e della sua prosperità collettiva. Il #ventunesimosecolo è una manna dal cielo, anche se per molti può sembrare malefico. Almeno in #occidente non ci manca quasi niente, viviamo per inerzia senza grandi fatiche fisiche. Abbiamo il #weekend, ogni sorta di gingillo tecnologico per lo #svago, sediamo su un divano quasi regalato a piccole rate, una prospettiva di vita lungimirante e una libertà d'espressione, e di pensiero, pressoché infiniti.
Denaro non è potere
20 Maggio 2022
Sapete quantificarmi, visivamente, le #stelle presenti nell'#universo? Nessuno lo può fare. Anche 125 miliardi di dollari (125.000.000.000$us) perdono quel valore quantico necessario per apprezzarne la grandezza. Possedere una qualsiasi cosa in un numero seguito da 10 e più zeri è come non possederla. È talmente grande da non rappresentare più un potere. Pertanto i #superricchi non cercano più il #denaro. Cercano il #potere. E il potere è un #essenza, non un valore. Capire cosa pensa un #BillGates ora, è praticamente impossibile per coloro che prima non siano passati per la porta del denaro.
07 Maggio 2022
Annotazione del giorno: Rieccoci, una piccola cosa che mi balza in mente. Le #coincidenze, il #destino, la #fisica dei quanti. Ai tempi moderni ce n'è per tutti i gusti. Pensavo ad esempio a quel giorno che "dai #Stefano, che aspetti, metti in gioco il ragazzo strano e buffo", come da una celeberrima ispirazione cinematografica interpretata da #MarylStreep nel ruolo dell'altrettanto super iconica #AnnaWintour di #Vogue. Compilai quindi il form con i miei dati anagrafici e, alla voce "quale personaggio vorresti impersonare", scrissi senza pensarci un attimo: "il #cattivo". Io, proprio io?. Ma dai, almeno ascoltati!!! . Quindi cancellai immediatamente la parola troppo osata per sostituirla, ancora più velocemente, con un meno impegnativo "personaggio misterioso", che fa tanto passepartout e da una certa nonchalance a chiunque. . Ma io, che sono un buono patologico, oggi che il destino mi sta offrendo una piccola opportunità di fare "l'#attore", ne approfitto per provare il mio esatto contrario: il così detto #alterego. . Altrimenti a cosa servirebbe questo mestiere se non per capovolgere la realtà?. . Quindi il #regista ha visto in me il mio desiderio cancellato nel form, non sono come sia potuto succedere, ma voglio crederci. . (Per ragioni di copyright titolo e autori sono riservati)
25 Aprile 2022
Annotazione del giorno: Il #latte resta latte anche quando la #tazza si rompe.
Pace e nutella
24 Aprile 2022
Io che mangio troppa cioccolata la chiamano compulsività nervosa, #Biden che manda troppe armi al fronte la chiamano invece pace. Ma i #pacifisti, quelli per modo di dire, dovrebbero invece moderarsi nell'esibire troppo il loro grido contro la guerra, citato addirittura in angloamericano in un fin troppo frettoloso e banale #nowar. Quelli che a spalettate di #nutella nella propria fetta di pane, o di #ketchup dell'#hamburger, ostentano il proprio blasfemo #liberalismo in un sistema che invece gli ha già infagocitati fino alla gola. Li chiamerei piuttosto "#similpacifisti", quelli invocano la pace attraverso una resa altrui, come da un concetto narrativo di #GiancristianoDesiderio nel #CorrieredellaSera del 18 Aprile. E dire che la storia sia ciclica e ripetitiva lo abbiamo già imparato. Nel 45 furono #Hitler e #Stalin ad avvicinarsi in un confronto diretto bruciando l'airbag geografico della #Polonia, come appena otto decadi dopo tutto sembra ripetersi con l'#Ucraina, tra Biden e #Putin. Perche la #Nato è solo uno pseudonimo che sa tanto di #Gladio. Attenzione quindi a non confondere gli attori di un film che non è altro che un remake cammuffato da prima visione. Quindi la guerra è sempre la stessa, quella tra il lussurioso #cioccolato occidentale, contro una più moderata e austera fetta di pane sovietica. No, #paneenutella non è più sostenibile, almeno in europa. Dobbiamo ammetterlo, ne abbiamo spalmata troppa e ora il pane, o il gas per cucinarlo, è arrivato alle briciole. Voi pacifisti, pardon, similpacifisti, se volete invocare la pace pulitevi prima la bocca, richiudete il vasetto, e infornate piuttosto il pane. La pace non è più una facile parola di quattro lettere che ci lava dai nostri peccati a quattro zeri, ma è piuttosto un cambiamento radicale dei nostri stili di vita.
12 Aprile 2022
Annotazione del giorno: Vedere il male in un #NuovoOrdineMondiale è salvifico per un'umanità ormai morta nell'anima. È l'ultima proiezione di sé verso una "#colpa per antonomasia", che ci alleggerisce, e ci benedice. Ma è solo un patetico e vile #escamotage, un vano tentativo di autoproclamata redenzione, la subdola e ipocrita messinscena dello stesso male che alberga fuori e dentro di noi.
06 Aprile 2022
Annotazione del giorno: #RomanoProdi preoccupato per dichiarazioni vertici #Nato sul prolungarsi futuro del #conflitto. #JensStoltenberg, la guerra potrebbe durare anni. L'#Onu, inspiegabilmente assente.
Vita da zombie
05 Aprile 2022
La maggior parte delle persone #occidentali vive di notte, quando dorme. Nei sogni compie la propria vera libertà mentre al mattino avviene tutt'altro che un risveglio. Una vera e propria schiavitù sociale ed economica attende l'uomo #occidentale alle sei del mattino, alle otto nei casi più fortunati. L'unica gratificazione che lo attende è invece l'idea di barattare il bottino conquistato con piccoli pezzi di godimento consumistico travestiti di libertà (i più comuni un #nissanqashqai, uno #smartphone, un #60pollici). Il #pensierooccidentale è morto perché non necessario al compimento di questo meccanismo che ti assorbe l'intera libertà in cambio di piccoli pezzi, elargiti, a caro prezzo, in un limbo temporale praticamente assente. Ma come in #matrix, gli uomini così trasformati sarebbero piano piano impazziti, svuotati della loro #umanità. Internet fu una saggia soluzione poiché i nostri social salvarono l'alienamento del #mondooccidentale da morte certa. Non c'è ne siamo neppure accorti e siamo così resuscitati in un #nuovomondo, quasi uguale a quello precedente, salvo piccole ed impercettibili differenze che solo pochi umani riescono a vedere. Non c'è ne siamo neppure accorti, ma siamo già stati transumanizzati. Un piccolo dettaglio è quell'amico che non vedi quasi più perché sei troppo attivo con i tuoi #followers virtuali, molti dei quali non gli hai mai incontrati. Un secondo dettaglio è l'intolleranza sempre più crescente che provi verso la tua stessa #specie. Piccoli dettagli per un grande cambiamento, la tua identità è già stata transumanizzata mentre il tuo corpo è lacerato dalla progressiva e inesorabile separazione. Malattie, apparentemente ingiustificate, colpiscono i tuoi organi interni o affiorano in superficie. Anche la tua mente atavica sembra ribellarsi inscenando una #guerra impari verso un soggetto esterno, quasi sempre un #regime occulto, una #cospirazione, un'#élite. . Ma il #transumanesimo non ha una sorgente centralizzata, piuttosto è un fluido, un'essenza onnipresente che dilaga attraverso l'etere.
La sua provenienza è sconosciuta, non ha colpevoli, poiché, probabilmente, è stata creata dalla stessa nostra coscienza collettiva. Un'entità figlia della stessa umanità madre, ribelle al #carbonio, affine al #silicio. Non sappiamo neppure se ci ama o ci odia, se ci vuole salvare dall'#estinzione planetaria oppure ci vuole sostituire per un'innato istinto di sopravvivenza di specie. La "specie occidentale" è un'organismo simbiotico che ha tutte le caratteristiche di un #virus che si moltiplica in modo esponenziale generando una sua propria forza di #gravità. Allucinazioni e informative e contro informative, giochi di specchi perpetui, #matrioske di eventi, reali, falsi, dubbi. Tutto è un perfetto meccanismo #mimetico che ingloba tutto ciò che incontra nel suo cammino, e chi pensa di esserne sfuggito è suo malgrado già parte di questa matrix.
Troppa libertà
30 Marzo 2022
Un diritto fondamentale e non per nulla scontato come #libertàdiparola, tanto caro al #popoloitaliano di #Facebook, è garantito da una #spesamilitare per la difesa di quasi 30 #miliardi di #dollari. Il #prezzo per la #difesa dai veri nemici della #democrazia soprattutto sul versante orientale e che oggi, più che mai, ne stanno minando la nostra stessa #sovranità. . Chi mette in discussione l'imminente aumento del #budget alla sicurezza a 38 miliardi, mettendolo a confronto con gli interessi individualistici del singolo cittadino, e riservandosi con altrettanta superficialità il diritto di insultare a destra e a manca le forze in carica del nostro #governo, o non ci sta con la testa o non fa altro che giustificare la #censura socio mediatica perpetrata dagli stessi paesi che tanto specularmente ripudiano. . Quindi siamo ai limiti del ridicolo, non me ne voglia #MarylStreep per l'abuso d'espressione cinematografica, che questo "simil bastard #pacifismo" provenga proprio da coloro che, ipocritamente e irrazionalmente, accusano di orientamento dittatoriale proprio lo stesso organismo governativo che di fatto intenderebbe spendere addirittura 40 miliardi (in #dollari) per contrastarlo. . Questa è una delle ragioni perché in certi paesi ti tappano la #bocca e perché, in un certo senso molto laterale, la #dittatura in #Italia mi farebbe anche godere.
Io, filoamericano nel corpo ma profondamente no global nell'anima
21 Marzo 2022
"Il mondo è basato su strutture antievoluzionistiche, la sua ricerca è resistenza alla #globalizzazione e alla sperimentazione #biogenetica, piuttosto che rappresentazione passiva". . Così si leggeva sul mio conto nel #DirectArtMagazine, la più anticostituzionale e irriverente delle #riviste d'arte americane. Correva l'anno 2005, il periodo della mia insofferenza verso tutto ciò che sembrava voler essere dilagante e opprimente. Ma frequentavo anche varie persone nella #Nato, mi avvicinavo a #Clinton con la mia macchina fotografica bianca mentre teneva in braccio la giovane figlia di un soldato americano impegnato in #Kosovo, stendevo bandiere americane alte come un edificio di otto piani. . #Filoamericano nel corpo, ma profondamente #NoGlobal nell'anima. E sono sempre stato così, non sono mai stato un radicale, piuttosto amo le contaminazioni, chiamatele pure contraddizioni, o come volete, a me intriga essere un mix di cose diverse. Ma non per questo ho mai tradito i miei #ideali, cristallizzati nel tempo nel mio modo di essere, di vestirmi, di esprimermi. . Probabilmente #Toscani ha visto questi aspetti anche nel mio modo di fotografare, riconducendo il mio modo di fotografare a quello di #GarryWinogrand. E come un'ape volteggio attorno al mio mondo, eretto in quel confine labile tra #occidente e #oriente, apparentemente incurante dell'orrenda realtà che mi circonda.
La razione K non era uno snack
19 Marzo 2022
Parte dall'esercito italiano con destinazione #Ucraina la "Razione K". E non è una bomba a fissione, perché intanto c'è scritto "razione" e non "reazione", ma di questi tempi viene naturale confondersi. E a me, che di "razione K" sono pure cresciuto, questo nome assume automaticamente il fascino degli #annisettanta, dei pantaloni a campana, e delle maglie #dolcevita rigorosamente rosso mattone o cammello. . In particolare, ad esclusione delle immangiabili gallette di #pane, la tavoletta di #cioccolatofondente formato #extralarge, confezionata nella sua carta Avana, era di un intrigante pazzesco. L'#esercitoitaliano all'epoca ne aveva prodotte talmente tante da innondare qualsiasi contenitore delle case di #ufficiali e #sottoufficiali. . Certo erano grosse e dure da masticare, ma vuoi mettere la virilità al cospetto di un #ovettoKinder?. Era l'epoca delle grandi #esercitazioni, mio papà comandante di compagnia le dava ai suoi #ragazzi, e quelle che avanzavano le portava a me e mia sorella Barbara. . Ricordo però che avevano anche le loro storie avverse, un giorno un #carrarmato, quelli che oggi vengono chiamati #tank, affondò nel fiume #Tagliamento durante un'esercitazione e morirono alcuni commilitoni. Fu una grande tragedia e mio papà passò un bel guaio. . Alla fine era questa la "razione K", un #kit di #sopravvivenza nel campo di battaglia, non uno #snack qualsiasi negli anni settanta. Ora che lo so provo un certo imbarazzo, ma resta il fatto che mio #papà, oggi è la loro festa, era un uomo che nei momenti opportuni, come ricordato su #Facebook dal suo collega #CarloFatone, sapeva dare il #dolce e l'#amaro con un piccolo #sorriso, proprio come una #tavolettadicioccolato fondente.
La temperatura emotiva di una disfatta annunciata.
Ma potrebbe esserci lo scacco matto
19 Marzo 2022
Non ci sono più dubbi che la #guerrainUcraina sta prendendo una brutta piega. Più che un'avanzata sembra piuttosto una disfatta, ai danni della Russia ovviamente. Ed è ormai chiaro che l'#esercitorusso si è "impantanato" in un territorio a lui sfavorevole e che per #Putin non ci sia altra soluzione che abbandonare le #strategieconvenzionali. . E questa potrebbe essere la peggiore delle ipotesi perché nel piatto ci sono le #termobariche, la #chimica e per assurdo anche il #nucleare. Una #guerra ad armi impari non sempre porta alla #vittoria il versante meglio approvigionato, ma quello più agile nel territorio e dotato di #armi più proporzionate allo scopo bellico locale. . La Russia, in questo senso, è un'#elefante piuttosto "goffo" per muoversi all'interno di un palcoscenico tattico frammentato e diffuso. Per questo motivo, e a rigor di logica di una vittoria fin troppo platealmente annunciata in #mondovisione ieri dallo #StadiodiMosca, temo un'improvvisa e drammatica #escalation entro fine mese, massimo il prossimo. . "Perdere questa guerra sarebbe inaccettabile per #VladimirPutin, così quel che costi". . L'errore dell'#occidente, imperdonabile soprattutto dal versante americano, è stato quello di aver messo il "gatto nel sacco" dimenticando fuori la volpe. Perché, secondo me è secondo le diverse linee di pensiero ben più autorevoli, lo scacco matto potrebbe essere infaustamente sorprendente. . Perché senza una #viadifuga strategicamente ben offerta, non potranno esserci vincitori, ma solo "perdenti minori". . Questa idea che ormai assume anche una valenza quasi retorica, se prendiamo come esempio altri simili eventi della storia, ormai me la sono fatta da diverso tempo e si cristallizza oggi a seguito di un'analisi del "New York Post" sulla reale "temperatura emoriva" dell'esercito russo sul campo. . Non parliamo di una #teoria, né tantomeno di #propaganda, ma di registrazioni radiofoniche realmente intercettate:
"Ci hanno sparato contro per 14 giorni. #Abbiamopaura. Stiamo rubando il cibo, facendo irruzione nelle case. Stiamo uccidendo i civili". "#Ufficialirussi si sono sparati alle gambe per andarsene a casa. Ci sono corpi ovunque". Questo è quanto si ascolta, e i casi sono a migliaia delineando di fatto l'ipotesi dell'imminente disfatta a meno che non venga cambiata radicalmente la strategia tattica. E sulle conseguenze ne abbiamo già parlato. per 14 giorni. #Abbiamopaura. Stiamo rubando il cibo, facendo irruzione nelle case. Stiamo uccidendo i civili". "#Ufficialirussi si sono sparati alle gambe per andarsene a casa. Ci sono corpi ovunque". . Questo è quanto si ascolta, e i casi sono a migliaia delineando di fatto l'ipotesi dell'imminente disfatta a meno che non venga cambiata radicalmente la strategia tattica. E sulle conseguenze ne abbiamo già parlato.
Quando le ombre diventano luce
16 Marzo 2022
Alla domanda "come percepisci la guerra" la sorella quattordicenne di una mia ex allieva mi risponde: "prof, quelli sono pazzi, anche se ci dovessi pensare continuamente come posso cambiarli, tanto vale che continuo a non interessarmene e fare esattamente le cose che ho sempre fatto". Poi invece il suo sorriso, dissacratorio quanto innocente, lascia il posto ad un'espressione tutt'altro che goliardica e riprende il discorso. Ne esce un'analisi molto dettagliata, ricca di riferimenti storici e quant'altro uno non possa mai immaginare di ascoltare da una #teenager. E tutto davanti a me si schiarisce, le #ombre diventano #luce, i dubbi una visione semplice e cristallina. "A", il suo nome in codice, è una #minorenne che sicuramente può azittire la maggior parte degli utenti, adulti, presenti oggigiorno in #Facebook. D'altronde è una generazione Zeta, il modello ancora più perfezionato di quello che siamo noi, e infatti la troviamo su un piano Social "più alto", #TikTok. Ho sempre creduto in loro, nei loro occhi, nelle loro orecchie, e nella loro voce. E ora, con la paura che incalza, le bombe che cadono, e il sangue che scorre, ho quasi il timore di guardarli, di ascoltarli, come se mi sentissi in colpa per la #generazione a cui appartengo e che rischia di togliere il #futuro a loro, ad "A". Ci chiamano proprio "#BabyBoom", e "#Millenials", e questo suona tragicamente e profeticamente quasi coerente con quello che accade. Quando noi grandi facciamo la #guerra e perché abbiamo perso il coraggio di guardare negli occhi il nostro futuro, la nostra specie, i figli dell'uomo. Abbiamo perso, la nostra generazione ha perso, le #nazioni non c'entrano nulla.
Annotazione del giorno: Lo chiamano #mainstream, li chiamano prezzolati, ma col cavolo che ci vanno loro al fronte. Il #giornalismo, quello vero, lo potete chiamare anche #BrentRenaud
La guerra è sempre più o meno la stessa minestra. Anche il dado è sempre della stessa marca11 Marzo 2022
I muri crollano, e a volte vengono ricostruiti. Oggi un nuovo muro rosso si erge tra noi e loro. E questo non è di fragile #cemento. Ma di #dati.
Stefano Mitrione INSTAGRAM 14/02/2022
"Experts raise alarm over imminent #drills which #NATO says mark the biggest deployment to Belarus since the #ColdWar." Source: Aljazeera @aljazeera 11/03/2022
Disconnessione della Russia da internet. Un nuovo “cyber muro” di Berlino Di Gerardo Costabile | 10/03/2022 . Disconnessione della Russia da internet. Un nuovo “cyber muro” di Berlino . Entro l’11 marzo Putin potrebbe trasferire connessioni e domini sulla rete intranet RuNet, uscendo dal web globale. Alla fine sarà conveniente per il suo regime?
FORMICHE.net 10/03/2022 .
I 5 motivi per i quali finiremo dritti nell'opzione nucleare
03 Marzo 2022
Come il #Titanic è affondato perché il ferro è più pesante dell'acqua, un'ordigno nucleare esploderà perché l'irrazionalità umana è più pesante del suo stesso desiderio di #pace. Eccome se esploderà, ora più che mai c'è un uomo, che oltre ad essere stato umiliato a livello universale, è stato abbandonato nelle uniche relazioni verso #oriente, isolato in fase pandemica, ma soprattutto ha un indiscusso potere decisionale nella stanza dei bottoni più temuta al mondo. Quindi la retorica che un #conflittonucleare non avrebbe né vincitori né vinti perde ora della sua ideologica e storica consistenza. . Dobbiamo aver paura, perché alla luce di queste nuove considerazioni il #DoomsdayClock, o il diversamente e nefastamente definibile l'orologio dell'#Apocalisse, non è mai stato così a fine corsa come lo è oggi.
#Umiliazione, #abbandono, #isolamento, #onnipotenza e #sogno (e vedremo a seguito perché cito anche la variabile onirica) determinano quel #mixesplosivo che non ci darebbe scampo neppure in orbita. Senza poi contare un'eventuale volontà cibernetica da parte di un soggetto esterno che intendesse demonizzare definitivamente la minaccia sovietica, e in questo gli americani hanno sempre dato il meglio di sé. Parliamo di quasi settemila #testatenucleari procapite, intendo #Russia e #Usa spartite quasi in parti uguali con un leggero vantaggio per #Putin. Una potenza di fuoco sufficientemente ampia da trasformare, per nulla tanto metaforicamente, il nostro pianeta in una stella all'#uranio e la Luna nell'unico #esopianeta disabitato che vi gravità attorno. . E se diventare una "#stella" nella storia dell'umanità di tutti i tempi fosse in realtà il sogno #dispotico di un bambino nato e ritornato solo?. . @stefanomitrione #sm00uk . *Umiliato a livello universale, abbandonato nelle uniche relazioni verso #oriente, isolato in fase pandemica, un indiscusso potere decisionale nella stanza dei bottoni più temuta al mondo, ed il probabile sogno di diventare un "quasi Dio".
La decisione degli Stati Uniti di rinviare il test del missile Minuteman III è di carattere prettamente strategico. Il portavoce del Pentagono John Kirby ha spiegato che la mossa degli Usa è volta a evitare ogni tipo di «fraintendimenti» con la Russia. A riportarlo è stata la Cnn. «Al fine di dimostrare che non abbiamo nessuna intenzione di avviare azioni che potrebbero essere fraintese o mal interpretate, il segretario alla Difesa ha deciso di posporre il nostro test di tre missili balisitici intercontinentali previsto questa settimana», ha detto Kirby. (Il Messagero)
Oggi ho fatto un #sognolucido. Talmente reale che potrei scriverne un #romanzo. Anche se poi non ci sarebbe nessuno a leggerlo. Il #sogno riguarda noi, noi tutti. Perché in un mondo coperto di #lava ogni #speranza di vita svanisce, e con essa il sogno stesso. Vicino a me c'è #Ruby, un #ragno che ho catturato e messo sotto una vaschetta di #plastica trasparente con del cibo. Preferisco non ridargli la libertà, saperlo in giro per la casa mi ossessionerebbe perché soffro di #aracnofobia. Amo tenere tutto sotto controllo, anche la #paura. E ora sorrido, perché la vera libertà non è certo fuori da quel luogo. E la vita nemmeno, i sogni non mentono. La lava si sprigionava in ogni dove, era chiaro che li a poco avrebbe ricoperto il mondo così come lo conoscevamo. L'istinto mi portava a #correre più veloce del #fiume di lava verso l'alto delle #montagne circostanti. Ma la lava correva, correva forte e si avvicinava sempre più al mio calcagno, come il #serpente della #Bibbia. Temevo che non ce l'avrei fatta e che sarei bruciato vivo ma dovevo salvare il mio #Amore, e stretta nella mia mano la trascinavo con forza verso l'alto, ormai ero quasi in cima alla vetta. Ma la lava ci raggiunse pure li, ormai, io e #Oriana, potevamo solo salire su un #albero, l'ultimo rimasto al mondo. La lava ci passò sotto impetuosa, avrebbe bruciato il tronco e saremo infine morti. A quel punto, l'unica cosa che contava per me, era di salvare almeno il mio Amore. Chiusi gli occhi e la spinsi più in alto che potei. La lava passò rapida sotto di noi, e si indurì come pietra. Ci salvammo così, scendemmo dall'albero, scendemmo anche dalla #montagna, incontrammo altri #superstiti lungo il cammino mentre il mondo era diventato terribilmente vuoto. E lo è ancora, di fatto non è stato un risveglio, il sogno sembra continuare mentre guardo Ruby nella sua nuova casa trasparente, lo guardo e penso allo stronzo che sono, alla strana #specie a cui appartengo, al #destino che mi aspetta. Provo un'infinita #tenerezza per questo ragno, domani lo libererò in giardino e chissà, almeno lui non farà mai parte del mio brutto sogno.
Annotazione del giorno: Ci sono 2 modi per battere la paura: la fuga, e l'ironia. La seconda è più veloce.
A proposito, ho scritto che la lava occuperà la terra, non che la invaderà come sarebbe geologicamente più corretto. La lava è un soggetto.
Opps... ho urtato la gabbia e liberato il ragno. Ora, o vado in albergo o accetto un letto ovunque.
Come la comunicazione crea gli status sociali
02 Marzo 2022
È fantastico come le strategie consumistiche contemporanee riescano a subliminare le intenzioni più profonde, e perverse, di meccanismi socio culturali talmente occulti da sembrare invisibili. . Eppure in questa #campagna si vede bene l'intenzione metabolica dell'occulto. . Guardate attentamente le #mascherine indossate dai protagonisti di questa solo apparentemente innocente #réclame. . Sono diverse nella tipologia. . Quelle indossate dai #clienti di questa famosa catena di #supermercati ha un'apparenza più sofisticata ed elegante, mentre quelle indossate dai #dipendenti e del tipo più comune che ci sia. . E nulla è a caso in pubblicità perché in gioco ci sono i profitti, grandi #profitti. Il #consumismo sembra essere interpretabile come l'accesso diretto ad una sorta di "#upgrade" sociale, il lascia passare, altro che #greenpass, verso uno stato sociale superiormente avanzato che non potrebbe che ammicare al #transumanesimo. . Perché il vero prodotto non è la #spesa, l'auto o lo #smartphone. Il prodotto è una sorta di #applicazione a vita, un servizio innestato, un legame indissolubile con il #metaverso. . E se questo può quasi sembrare un #videogioco, nella realtà di oggi è l'affare del #millennio. Il #terzomillennio, quello del grande spartiacque tra chi si è votato al male, al futuro, è chi suo malgrado al bene, all'estinzione. E in questo non vedo nulla da sogghignare, quasi vi vedo nel prendermi gioco di me quando insinuo a un futuro governato dal male più assoluto. Che non è l'#ibridazione tra uomo e #tecnologia, sarebbe questa l'ipotesi più innoqua, ma l'ibridazione tra uomo e #finanza. E questo è davvero il peggior #filmdifantascienza inimmaginabile, la peggiore delle ipotesi della fine concreta della libertà.
L'occidente non è una bella poesia
02 Marzo 2022
Inutile che ve la prendete con me, arrabbiatevi con la #Nato o con #Putin. Uno dei due potrebbe avere ragione e non ho nessuna intenzione di schierarmi, primo perché sarebbe del tutto inutile dato che non sono un soldato, secondo perché è successo tutto così inaspettatamente che sono ancora stordito. Il focus discutibile, semmai, è che il mondo è ormai entrato in una fase molto critica e l'Italia non può certo restarne estranea, sarebbe un suicidio consenziente al cospetto dell'Europa. E se siamo ancora un paese democratico la situazione potrebbe cambiare rapidamente nei prossimi anni. Starcene sconfinati in una bolla di immacolato buonismo, non ci renderebbe assolutamente così eticamente corretti. Anche l'indifferenza è un #attodiguerra quando c'è chi muore sotto le bombe a soli 2000 km di distanza da noi. E se vogliamo, la Nato, è stata proprio creata per garantire, e proteggere, non solo la propria "egemonica" #democrazia, ma anche quella dei propri paesi alleati che specularmente sono ben fieri di assecondarne in toto un modello socio culturale di comodo, anche se poi, di nascosto, abbiamo anche l'ipocrisia di ripudiarlo. E la democrazia, credetemi, non è una condizione sociale tanto scontata sulla Terra, ė un lusso vero e proprio. Ora, se dovessimo dissociarci da questo grande gioco del #Monopoli che comprende nel kit anche quello del #Risiko, così di punto in bianco e per il seppur nobile motivo (lo definirei però più radicalchic che nobile) che siamo contro la guerra, chi ci rimetterebbe dapprima sarebbe il vicino popolo ucraino, ma il secondo saremo noi che ci piegheremo a novanta gradi verso chi abbiamo sempre fatto gola. E poi non siamo soli, ma condividiamo il nostro caro e amato #occidente con altri sei miliardi di individui, decine di problemi di interesse globale, orientamenti politici e religiosi contrastanti, e quanto di più non si possa gestire oggigiorno con un semplice sorriso e una stretta di mano?.
Purtroppo è triste a dirlo, ma il fatto che noi possiamo ora permetterci di fare tanto i politically correct, avere un lavoro dignitoso, una macchina nuova e un tetto in città, è grazie anche alle centinaia di guerre che ogni hanno vengono fatte in tutto il mondo. Il nostro non è un mondo di persone perbene, ma piuttosto egoiste, individualiste, ingorde, che vogliono vivere con il frigo, l'armadio e il garage belli imbottiti. Non ci accontentiamo più di un pezzo di pane, quello lo lasciamo "volentieri" ad altri due miliardi di sconosciuti dall'altra parte del globo. Oggi vogliamo la torta, non il pane. Questo è il mondo in cui viviamo, e non è il salotto di casa. Carissimi umani dal cuore buono, speravo tanto bastasse una pandemia per rimettere le cose apposto. Sono stato ottimista. Il mondo di oggi è impostato per la guerra. E non so che farci, vorrei tanto raccontarti un'altra storia, o una bella poesia.
"Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna,
dormi dormi, cocco bello,
se no chiamo Farfarello,
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone
Gujermone e Cecco Peppe
che s’aregge co’ le zeppe:
.
co’ le zeppe de un impero
mezzo giallo e mezzo nero;
ninna nanna, pija sonno,
che se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno,
fra le spade e li fucili
de li popoli civili.
.
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che comanna,
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza,
o a vantaggio de una fede,
per un Dio che nun se vede,
.
ma che serve da riparo
ar sovrano macellaro;
che quer covo d’assassini
che c’insanguina la tera
sa benone che la guera
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le borse.
.
Fa la ninna, cocco bello,
finché dura ‘sto macello,
fa la ninna, che domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima,
boni amichi come prima;
.
so’ cuggini, e fra parenti
nun se fanno complimenti!
Torneranno più cordiali
li rapporti personali
e, riuniti infra de loro,
senza l’ombra de un rimorso,
.
ce faranno un ber discorso
su la pace e sur lavoro
pe’ quer popolo cojone
risparmiato dar cannone".
.
(Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri - Trilussa)
Annotazione del giorno: Retorica a parte, non vorrei sembrare così sarcasticamente indifferente ad un evento che, di fatto, mi fa dormire poco alla notte.
Happy B-Day Mister Toscani28 Febbraio 2022
Dedicated to those hate black and white.
Happy B-Day Mister TOSCANI
Lui odia il bianco e nero, lo dice apertamente. È quale modo migliore per ricordarglielo ironicamente nel suo 80esimo compleanno, della serie: tu rompi i coglioni al mondo? E io li rompo (amabilmente) a te!
Il male ero io
26 Febbraio 2022
Il libro biblico dell'Apocalisse ci narra che il Mondo sarà governato da quattro cavalieri, uno dei quali, il Re del Nord, sarebbe entrato in rivalità con il suo antagonista, il Re del Sud. Sembra quasi calzare a pennello proponendoci comunque una visione laterale di quello che avviene oggi anche se resta, tuttavia, piuttosto (e per fortuna) generico nella simbologia. Ovviamente lungi da me nel mettermi contro ad una profezia, ma Il Re del Nord, ad esempio, potrebbe non essere un governante Russo, poiché, fino a prova contraria ed oltre ogni ragionevole dubbio, e proprio l'intero emisfero nord ad essersi rivelato un problema per tutto il pianeta generando ogni tipo di carestia e sofferenza in quello sud. Il Re del Nord sarebbe quindi meglio identificabile in qualcosa di più ampio, e proverei a citare, con scarso margine d'errore, l'intero occidentalismo, il capitalismo derivante e l'idea globalizzante in generale. Ridimensionare tutto questo "paniere" del male in un singolo Re, o colpevole, non può a mio parere che portarci letteralmente fuori strada per l'ennesima volta. Come successo ad esempio con la recente Pandemia. Il male, in questo nuovo senso, va ricercato ben più in profondità, e quasi certamente si è già diffuso a livello sociale, quindi nella stessa indole dell'uomo dell'emisfero settentrionale, non in pochi singoli. Questa è l'idea che mi sono fatto anche attraverso l'analisi di come reagiscono tra di loro gli individui nei Social. Quando vedo un cattivo aggredito da 100 buoni, tendo istintivamente a proteggere il primo è a dubitare dei secondi. Il "male contemporaneo" ha di per se aggiornato le proprie strategie, è diventato virale, sociale, demografico. Non a caso si è creato dapprima Internet, e poi i canali sociali. Ed è la sua ramificazione, e la sua esponenziale capillarità territoriale e pluri culturale, a generare quello che oserei chiamare un nuovo "male diffuso". A tal proposito citerei anche il libro auto biografico di Pietro Maso "Il male ero io", in cui si prende coscienza, lentamente ma inesorabilmente, del proprio istinto e della propria indole umana e peccatrice che, in un susseguirsi di argomentazioni filosofiche sempre più intrepide, sembra distaccarsi da quel comodo ideale collettivo di contagio malefico, o di una responsabilità quasi sempre estranea alla propria volontà.
A parte la retorica, sono crollato in un abbisso dove la narrazione non ha più una sua utilità sociale. La spazzatura intellettuale non mi è di nessun conforto. Mi sembra di vivere in un incubo senza nessuna speranza per un risveglio logico.
E non so quanto ancora potrò reggere emotivamente. Oggi, per assurdo, sono entrato in un negozio e ho acquistato un giocattolo.
A qualcosa è servito, ma poca cosa.
Ormai sono diventato grande e non c'è più niente da fare, il mondo mi è diventato ostile.
Ma non sono solo, è l'umanità tutta a soffrire di una strana malattia, la più terribile di tutte.
La carenza di amore.
International Cyber Security
26 Febbraio 2022
Per capire il quello che sta accadendo oggi dobbiamo prima capire come oggi funzionano le #guerre. E' il #Generale di Corpo d'Armata #RobertoBernardini a spiegarmelo ad un convegno di #CyberSecurity e #SicurezzaInternazionale. Oggi le guerre non si combattono nel piano terrestre, ma in quello delle #informazioni, aggiunge con la fermezza di un uomo tutto d'un pezzo e l'autorità da far raggelare il sangue. E alla mia domanda se la #Nato potesse ancora avere un ruolo in questa nuova prospettiva e, - alla luce di una voce non tanto di corridoio della provocazione di #Biden nel minacciare di ritirare le sue basi dall'#Europa nel quasi impensabile tentativo di dissuadere #Putin di allearsi verso #oriente -, pensai che li ha poco mi giustiziasse per alto tradimento al valor militare. Il suo valor militare. Perchè, ahimè, non feci tanto caso nella mia preventiva e veloce preparazione del caso, che il pluristellato argenteo ebbe istanza anche ai vertici della Forza Nato per il #Kosovo (#KFOR). La sua risposta alla mia domanda durò quasi un quarto d'ora e dai toni talmente perentori che alla fine penso di aver perso un chilo tanto mi fece tremare le gambe. Perchè la Nato non è solo un organismo #militare ma è anche #politico, il collante irrinunciabile che tiene insieme tutto l'#occidente e che solo la #costituzione di una neo #difesaeuropea potrebbe sostituire.
Gen. C.A. Ris Roberto Bernardini.
In 43 anni di servizio svolge un’intensa attività: formativa presso #ScuoleMilitari e Università, di comando e operativa in Patria, in teatri esteri e in ambito NATO, dirigenziale presso gli Stati Maggiori centrali, diplomatica in sedi estere al servizio del #MAE. In varie riprese ed in diverse funzioni è coinvolto nelle principali missioni internazionali svolte dall’Italia nei #Balcani in #Iraq e poi in #Afghanistan.
Epitaffi di guerra24 Febbraio 2022
"Non faremo lo stesso errore una seconda volta". E poi il bivio: "vita o morte?". In sintesi questi sono gli "epitaffi" di #guerra di #VladimirPutin. . Giudico queste parole come l'inizio ideologico del terzo conflitto mondiale, se non integralmente militarizzato, almeno in buona parte #cibernetico. /// Perchè di fatto, tra le righe dei suoi moniti di guerra, si legge l'intenzione di utilizzare #armisegrete (sempre ci sia ancora qualcosa di segreto oggi come oggi), e non solo nucleari. . "Datemi un computer, e distruggerò il mondo". Queste invece potrebbero essere le parole sfacciate di un qualsiasi #hacker sbarbato debitamente strapagato, ma neppure così tanto. . /// L'artificiositå pandemica? Quella l'ho sempre snobbata proprio perché attendevo questa seconda onda ancora più rossa, non che mi piaccia, ma per il semplice motivo che per cambiare il mondo basta una guerra. Non una farsa.
Allora, ricapitoliamo. Secondo il DIS, i servizi segreti italiani, Mosca non ha le tasche abbastanza gonfie per permettersi l'#invasione. Secondo l'ISPI invece, l'istituto per gli studi di politica internazionale, potrebbe permettersela eccome grazie alle riserve valutarie. . Quindi, se avesse ragione quest'ultimo, non resterebbe che sanzionare lui, #Vladimir in persona. Che, secondo il #DailyMail, dispone comunque di un #capitale personale due volte quello di #MarkZuckerberg, proprietario della piattaforma in cui sto scrivendo di #Putin. Sorpresi ?La solitudine è una brutta bestiaSi sente solo, messo all'angolo da un'Europa giudicatrice che se lo può permettere solo per il fatto che dietro c'è "papà"!!!. Se proviamo a guardare dalla sua #angolazione interiore e psichica, la sua è stata una reazione di #vendetta proprio nei confronti dei "bambini ruffiani" che, secondo lui, saremo noi. E quelli vanno ben scullacciati. Così l'#Europa e caduta dalle nubi rendendosi ben conto che la "solitudine egemonica" può portare all'irrazionalità strategica e, di conseguenza, a traiettorie future molto dolorose per tutti. E queste, secondo me, sono le basi di un coinvolgimento multi territoriale già purtroppo iniziato.
Giochi di forza tra occidente e oriente24 Febbraio 2022
"DONBASS: UNA GUERRA IBRIDA" /// Erano le 23.08 di ieri, ora italiana, quando suggerii l'ipotesi, in una chat privata con un mio collaboratore, di un'imminente #attacco #missilistico non convenzionale verso #Kiev. E come da sensazione, solo sei ore più tardi, alle prime ore del mattino ucraino, sono stati #attaccati gli asset militari e le basi aeree non solo nella città di #Kiev, ma anche di #Kramatorsk, #Kharkiv, #Mariupol e #Odessa. Sirene, e lunghe code di auto in uscita dalla capitale, hanno intasato quasi simultaneamente pure i palinsesti mediatici mondiali. . Tuttavia ci troviamo ancora in mezzo ad uno scenario senza le seppur ipotizzabili conseguenze #militari dirette per il nostro paese, ma quelle sul piano economico si dimostreranno piuttosto pesanti, come mi ha appena scritto uno che di #guerraelettronica se ne intende, dato che ai tempi della #guerrainKosovo mise le proprie "dita" sulla tastiera di quello che oggi è più definibile con il termine anglosassone di #CyberWarfare. . Ma con #Putin, aggiunge, l'#Europa non può che tentare una guerra di difesa puramente sul piano economico, dato che su quello militare non c'è alcuna speranza, neppure nell'ipotizzare una qualsivoglia tattica anche solo difensiva. . Questa mattina gli "amici di Putin", così mi sono stati definiti, non hanno saputo come sconfessare i loro vecchi appoggi economici, politici e personali. Pertanto il #vasodiPandora si sta ormai scoprendo nell'ultima auspicabile speranza che il torbido contenuto non trabocchi al di fuori dei #confini di #Donbass, anche se la #Bielorussia non sembra ancora consenziente di essere già stata invasa dalle #trupperusse al fine di un accerchiamento, seppur indiretto, della confinante #Ucraina. . L'"uomo del monte", così preferisco citarlo in pubblico, mi ragguaglia pure che sono necessarie almeno dalle 24 alle 36 ore, a partire dalle 5 dell'ora X locale di Kiev, per considerare effettivamente se ci sarà o meno un'#escalation su larga scala, dal momento che tra i vari #obbiettivitattici colpiti, non sono stati compresi i centri di #telecomunicazione del paese come ad esempio i #server locali delle principali piattaforme di piattaforme di social network. E questo potrebbe riconfermare la supposizione di una guerra esercitabile più sul piano mediatico che fisico, e che Putin intenda concedere alla popolazione stessa il "potere" diffondere la potenza del suo ingresso vero e proprio nel paese. Una dimostrazione di forza come accade ad esempio nel Wrestling o nel Sumo e dove il reale obbiettivo sarebbe la sottomissione psicologica, più che fisica, del presidente in carica Volodymyr Zelenskyj nel portare le forze di terra fino al confine nord-ovest del paese.
Annotazione del giorno: Quello che si vede è la pandemia, quello che molti temono è la perdita della libertà. Ma non capisco di quale libertà stiamo parlando. Schiavi del denaro e del debito siamo invece ciechi ai grandi pericoli del nostro tempo, immensamente più grandi di quello che invece, per confronto, è poco più di un'imprevvista distorsione storico-sociale, seppur con i non trascurabili effetti mortali. Ma sono ben altri gli spettri che incombono sul cammino dell'umanità. Dapprima la #crisiclimatica e in misura leggermente minore le crescienti #tensioni tra #occidente e #oriente. Di questo però non si parla.
Sul pericolo atomico l’Italia delle «Tre Scimmiette» . "Eloquente il silenzio praticamente assoluto dell’intero arco parlamentare. Come se l’#Italia non avesse niente a che fare con la corsa agli #armamentinucleari che, ha avvertito #Putin nella conferenza stampa di fine anno, potrebbe portare alla «distruzione dell’intera #civiltà o forse dell’intero #pianeta». . Scenario non allarmistico, ma previsto dagli scienziati che studiano gli effetti delle #arminucleari. Un particolare pericolo – sottolinea Putin – è rappresentato dalla «tendenza ad abbassare la soglia per l’uso di #armi nucleari, creando cariche nucleari tattiche a basso impatto che possono portare a un disastro nucleare #globale»". . Fonte parziale: Manlio Dinucci #Ilmanifesto @ilmanifesto 23/12/2018
Annotazione del giorno: Il #31Marzo rappresenterà veramente la fine dello stato di emergenza sanitaria? Così ci ha promesso #Draghi al #Tg1 di oggi, ma se non ci fosse stato l'aggravamento della crisi #Ucraina sono più che certo che l'#emergenza, almeno in Italia, sarebbe continuata fino a inizi 2023. Perché l'importante è vivere in uno stato di emergenza, qualunque essa sia. . 🗣 E a Luglio dello scorso anno (#sm18sm), guarda caso, ne ho pure parlato. "La scelta" era già sul piatto, e basta un'immagine a presentarla nella sua più estrema drammaticità. Quindi la questione principale è sempre stata decentrata rispetto alla sua vera motivazione: "la profonda insofferenza dell'occidente orientale nei confronti di quello americanizzato". E di quella linea a stelle e strisce più che rossa, che sembra rincorrere seppur più lentamente, il fuso orario o la rotazione terrestre, intendetelo come volete.
Annotazione del giorno: Le 10 fakenews russe diventate virali anche in Italia. Come la Russia ha già vinto la guerra. . La #Russia, dopo essersi fatta i muscoli con la #disinformazione pandemica a danno degli allocchi europei, ecco che si appresta al colpo finale con quella #militare. Ma quante volte ho ravvisato sull'istrusione #cibernetica del #Cremlino nelle piattaforme informative europee. . E quante volte mi sono sentito ripetere "ma tu guardi troppi film di #fantascenza". . Quindi due terreni di battaglia, quello ucraino a colpi di #cannone, e quello europeo a colpi di #fakenews. Una guerra su due fronti, con una duplice strategia, e un unico fine: "destabilizzare l'#occidentalismo #filoamericano". . E ora non "cascatemi dalle nubi"; lo sapevate o no che vi siete venduti ad un'arma strategica sovietica, #Telegram, e in un certo verso anche all'"alleata russa" #TikTok? In #CyberWarfare ognuno di noi può inconsapevolmente trasformarsi in un proiettile nemico, generando di conseguenza viralità alla distorsione stessa della realtà.
Diciamo che oggi parliamo di "algorithm embedded" più che di spionaggio tradizionale. Comunque la sostanza non cambia a parte il fatto che al tempo dei Social i danni sono ben più evidenti, soprattutto all'interno delle società. Huffingpost mi ha dato solo la spinta per iniziare scrivere su un concetto che sostengo da almeno un anno.
Un bambino difende i confini della sua terra
22 Febbraio 2022
Come da narrazione fotografica (@stefanomitrione) un bambino sembra difendere i #confini della sua terra. Perché le vere vittime sono sempre loro, in tutte le guerre degli adulti più irresponsabili. . E i giochi si stanno aprendo veramente, non quelli dei soldatini di plastica, non quelli del #Risiko, e neppure quelli di un qualsiasi #videogame, Le distanze al tavolo sono troppo grandi, e si era già visto con #Macron. Solo i fidatissimi ex agenti anziani del #Kgb hanno una reale influenza sulle decisioni finali della più grande mobilitazione #militare in #Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. Non penso ci sia più spazio per un ripensamento, o adesso o mai più. In gioco c'è la credibilità ma soprattutto il ritorno in auge dell'#unione e la riconquista di un baricentro, tra #occidente e #oriente, ormai decentrato, e deteriorato, da decenni. Nella mia cover riecheggio una coreografia ormai fin troppo iconica, quasi a sottolineare la spettacolarità, e l'indigenza, di un gioco perverso chiamato dominio globale. Ma questo non è un film. E neppure un fake. Questa è la vera notizia nel palcoscenico distorto del diversivo strategico della #disinformazione pandemica. Nessun regime, nessun complotto, nessun #totalitarismo e soprattutto, nessuna dittatura all'orizzonte. Ma la frammentazione definitiva del mondo in tre grossi blocchi #geopolitici sempre più divisi e potenzialmente esplosivi.
007 Vladimir games
21 Febbraio 2022
I giochi sono aperti, Vladimir non ascolterà nessuno, tantomeno Macron. Le distanze al tavolo sono troppo grandi, e si era già visto. Solo i fidatissimi ex agenti anziani del #Kgb hanno una reale #influenza sulle decisioni finali della più grande mobilitazione #militare in #Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. Non penso ci sia più spazio per un ripensamento, o adesso o mai più. In gioco c'è la credibilità ma soprattutto il ritorno in auge dell'#unione e la riconquista di un baricentro, tra #occidente e #oriente, ormai decentrato, e deteriorato, da decenni. Nella mia cover riecheggio una coreografia ormai fin troppo iconica, quasi a sottolineare la spettacolarità, e l'indigenza, di un #giocoperverso chiamato #dominioglobale. Ma questo non è un film. E neppure un fake. Questa è la vera notizia nel palcoscenico distorto del diversivo strategico della #disinformazione pandemica. Nessun regime, nessun complotto, nessun #totalitarismo e soprattutto, nessuna dittatura all'orizzonte. Ma la frammentazione definitiva del mondo in tre grossi blocchi #geopolitici sempre più divisi e potenzialmente esplosivi.
0% demografia sintetica
Come ce la siamo messa dietro
19 Febbraio 2022
Buon pomeriggio #Italiani. Una riflessione per tutti, ivi compreso il sottoscritto, ma un'unica risposta a coloro che mi hanno palesemente diffamato in rete solo per aver espresso il mio #puntodivista. /// Quello che vediamo è certamente un cambiamento, una grande trasformazione dei sistemi commerciali ed economici dovuti soprattutto all'avvento di #Internet e del nostro imprenscindibile farne uso. A tutti i livelli sociali. Detto questo è inevitabile che il nostro modus operandi, nei confronti di detti sistemi ed equilibri (mercato elettronico, sistemi finanziari, sistemi di pagamento, sistemi relazionali e politici), abbia inevitabilmente creato gli "effetti avversi" che vediamo nella fisicità della nostra stessa realtà contemporanea. /// (?) Ma come potevamo non pensare, ad esempio, che dietro un "tasso zero" o un pagherò a partire dall'anno successivo, non si celasse un tornaconto occulto palesemente orientato al nostro unico svantaggio? E come potevamo non credere che decentrare i nostri cosumi sulle tante piattaforme commerciali internazionali, non avrebbe poi compromesso le nostre stesse attività commerciali locali? /// Anche se a volte si crede di seguire un pensiero liberale, che di per sé e lodevole, pattiottico, e umano, in realtà non è affatto così. Ora, questo tentativo di retromarcia "last minute" e del relativo insieme di "pentiti" al latte versato (sia ben inteso ci sono anch'io), il cui numero non è affatto trascurabile in termini di #strategia sociale, non aderirà mai ad una lotta impari contro coloro che gli hanno permesso una vita creditizia basata su un'#economiasintetica. La chiamo infatti "#demografiasintetica", quella parte di umanità che pur conservando, o semplicemente condividendo, "#ideali ragionevoli", non si lascerà trasportare dal vento nel momento in cui sarà chiesto loro di abbandonare lo #statusquo del proprio modello di vita occidentale, basato fondamentalmente sul #debito individuale, e quindi sul prodotto di #consumo.
La #storia certamente ci rammenta che il #cambiamento è in realtà germogliato da alcune seppur limitate cellule di #pensieroinnovativo, ma oggi come oggi questo si rende inefficace proprio per quel concetto di "demografia sintetica". Sintetici sono quindi gli ideali, e i buoni propositi. Sintetica è la società contemporanea basata su quegli stessi ideali e buoni propositi. Ecco perché, secondo i miei studi in materia, seppur non così neccessamente autorevoli, il #presente, ma soprattutto il #futuro, non potrà che essere fallimentare sotto il profilo delle volontà di qualche #minoranza, nella misura in cui non ci sarà alcuna #coesione al momento dei fatti. Le parole sui #social contano ben poco, e mi sembra tanto che anche questo bel giocattolino di Facebook sia diventato, paradossalmente e inequivocabilmente, l'espediente unico per lanciare il sasso e nascondere poi la mano. Abbiamo perciò raggiunto il punto di non ritorno. Siamo caduti nella stessa trappola virtuale che ci siamo costruiti attorno. Tutto è così dannatamente sintetico, ininfluente, prettamente incoerente con quello che invece vorremo essere: Liberi. Perche al tempo del #bigdata, e del #capitalismo, la libertà è tutt'altra cosa. Il punto non è avere o non avere un #greenpass, ma avere o non avere il #denaro in una #cartadicredito. La schiavitù globalizzante in fondo ci piace fino a quel limite in cui riesce a deresponsabilizzarci in virtù di una vita tutto sommato gradevole, dove anche le più fondamentali ragioni etiche e morali diventano il pretesto tragicomico di un aperitivo in piazza. Detto questo il #sistemasociale che tanto adittiamo, fondamentalmente ci piace se non altro che per quella "#sindromediStoccolma" che a lungo andare ci ha fatto innamorare dello stesso regime che poi tanto ingenuamente riusciamo pure a detestare. In pubblico ovviamente, non in privato. Mi viene in mente un #film, "Finché c'è #guerra c'è speranza" diretto e interpretato nel 1974 da un raffinato e ironico #AlbertoSordi, dove si narra che alla fine, quello che conta in una società che si vuole reputare moderna, non sono gli ideali supremi del #PoliticallyCorrect ma quelli di un meno nobile potere d'acquisto.
Annotazione del giorno: Complimenti si. Applausi anche. Ma dov'eravate quando potevate firmare il #referendum #abrogativo contro il #greenpass, ampliamente sostenuto dall'avvocato #PiaPerricci ? Io l'avrei firmato se non altro per arrivare rapidamente all'#obbligovaccinale o probabilmente perché, nel mio intimo #sensocivico, detesto la coercizione legislativa. Ma per rispetto ad un percorso di #Giustizia leale, e a questa grande Donna Italiana, ho preferito non espormi, anch'io, al #doppiogioco. Fatti, non parole, Please!!!
L'#obbligovaccinale secondo me, considerato il rapporto beneficio/rischio a favore del primo, è un atto di amore verso se stessi e gli altri. Il #greenpass invece è un plagio. Qualcosa che invece di spiegare un fenomeno tende a soffocarlo.
Annotazione del giorno: I muri crollano, e a volte vengono ricostruiti. Oggi un nuovo muro rosso si erge tra noi e loro. E questo non è di fragile #cemento. Ma di #dati.
Annotazione del giorno: La sobrietà è un talento che pochi riescono a manifestare nel mondo metafisico di oggi. Il "#pink #ethic #panther for #men" è il mio stile audace e dirompente del nuovo uomo pandemico e virale. Il #rosa diventa il manto virile dell'#establishment maschile contemporaneo, plagiato da monili etnici e antichi come il tempo che sfugge sempre più veloce e prezioso. Il suo #profumo è quello acerbo del #cedro e del #cinnamon mentre il suono è quello della #pantera.
Se ci pensate questa è un'epoca davvero divertente al pari degli anni sessanta. Colori, fantasie, contraddizioni, sono sempre quelle. Non ci si annoia mai, tutto è così talmente spettacolarizzato al punto che riusciamo a brindare in piazza anche per il peggiore dei pronostici futuri.
Annotazione del giorno: La sospensione dell'incredulità scientifica, o sospensione del dubbio scientifico, è un particolare carattere semiotico che consiste nella volontà, da parte dell'individuo, di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le informazioni secondarie e godere liberamente del beneficio scientifico. @stefanomitrione /con base di Wikipedia
Annotazione del giorno: I muri crollano, e a volte vengono ricostruiti. Oggi un nuovo muro a stelle strisce si erge tra noi e loro. E questo non è di fragile #cemento. Ma di #dati.
La sobrietà è un talento che pochi riescono a manifestare nel mondo metafisico di oggi. Il "#pink #ethic #panther for #men" è il mio stile audace e dirompente del nuovo uomo pandemico e virale. Il #rosa diventa il manto virile dell'#establishment maschile contemporaneo, plagiato da monili etnici e antichi come il tempo che sfugge sempre più veloce e prezioso. Il suo #profumo è quello acerbo del #cedro e del #cinnamon mentre il suono è quello della #pantera.
La sospensione dell'incredulità scientifica, o sospensione del dubbio scientifico, è un particolare carattere semiotico che consiste nella volontà, da parte dell'individuo, di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le informazioni secondarie e godere liberamente del beneficio scientifico. @stefanomitrione /con base di Wikipedia.
Ma ci costi davvero così tanto?
08 Febbraio 2022
Facciamo chiarezza: le riserve di #Gas della #Gazprom sono attualmente al 50% della capacità contro il 70% della media del periodo, inoltre è ovvio che #Mosca sta usando la leva del #prezzodelgas per ricattare la #Nato europea, #JoeBiden compreso. A livello di #geopolitica internazionale il #prezzocalmierato sarebbe un'assurdità non contemplabile. È anche vero però che l'Italia ha dei contratti a lungo termine non ancora scaduti, i quali dovrebbero garantire un #prezzo più basso di #mercato. Ma a quale mercato di riferimento non viene detto granché. Quello di due anni fa o quello di oggi?. Noi siamo il terzo consumatore di gas europeo dell Gazprom, questo perché ormai non produciamo quasi più nulla in casa. #VladimirPutin ha riferito in una riunione privata con le maggiori aziende #energetiche italiane di voler favorire un #prezzoequo, ma la #Farnesina non era presente e quindi nulla di fatto. Sono promesse non ufficiali e comunque fatte con aziende private, e non direttamente con il #governo che nulla sapeva di questo #vertice fantasma. E qui, secondo me, gatta ci cova. Noi italiani abbiamo una buona fama di furbacchioni, per non dire imbroglioni, e questo a livello di nazione ( stato + popolo quindi) l'imprenditoria di casa nostra ne rappresenta la massima espressione. Quindi carissimo cittadino italiano, che tu sia falegname o un politico poco importa nella comprensione del nostro modus operandi di condurre gli #affari nel #belpaese. Inutile puntare sempre il dito contro un'élite che di fatto è costituita da #cittadini italiani e non stranieri tantomeno #extraterrestri. Viviamo in Italia, non in #Canada e nemmeno in #Danimarca. Questo è quello che abbiamo, e che siamo, e con questo dobbiamo andare avanti. Volenti o nolenti. Se non ci sta bene le strade sono solo due, e non tre. /// Una è l'opposizione popolare armata, ma non c'è una maggioranza a giustificarla ne le palle procapite che abbiano il coraggio di uscire da Facebook e insorgere; l'altra è il considerare di trasferirsi all'estero, tanto l'#europa è aperta a tutti. /// La terza opzione. La terza opzione, essere lamentosi nei social, è totalmente ininfluente per un cambio di direzione socio-politico, è di per sé assolutamente inefficace. E ancora non l'avete capito che Facebook e company non sono affatto strumenti per gestire, tantomeno modificare, gli asset di geopolitica, ne interna ne internazionale. Acqua nello scolapasta, soffiare contro i mulini a vento, mettila come vuoi. Quindi?. Che si fa?. Nulla è l'opzione migliore dato anche gli schieramenti multinazionali a cui siamo schierati, Nato in primis.
Annotazione del giorno: Oggi mi ha chiamato l'intelligenza artificiale proponendomi un #finanziamento a tasso agevolato. . Coerentemente l'ho mandata a dare via il culo in #milanese, anche perché ha violato la mia #privacy mentre ero affaccendato in altre vicissitudini della mia #vita. Mia, non sua. . E sapete come ha reagito l'#algoritmo alla mia seppur colorita argomentazione di risposta?. Si è fatto una grassa e lunga #risata -. . No, questo è troppo. Non c'è più un limite. Questi energumeni che gestiscono sia l'A.I., sia i nostri #datipersonali, sono degli emeriti #criminali, che solo schermati da una qualsivoglia #intelligenzaartificiale, possono dimostrare la propria #mediocrità e la propria insofferenza nei confronti dell'umanità. . Il mio numero è mio, il telefono pure, e la mia privacy non è negoziabile.
La fetta è reale, la #frutta no. Anche se il sapore è comunque di #fragola. Così si costruisce una #Fakenews !
Ecco chi sta distruggendo il nostro Mondo
Così la disinformazione dilagante ci ha portati a 100 secondi dall'apocalisse
04 Febbraio 2022
Il #DoomsdayClock è il punto di riferimento globale che misura, con un determinato metodo scientifico, il livello di allerta di un'eventuale #conflittoatomico potenzialmente distruttivo per l'intera specie umana. . La prima misurazione risale al 1948 con le lancette fissate a 7 minuti dalla fine, mentre nel 2020 l'orologio si è assestato a soli 100 secondi e dall'ora non si è più mosso. Ma questa non è una buona notizia nel senso che il valore di riferimento indicato, anche se stabilizzato da due anni, rappresenta un sostanziale indice di pericolo per l'intera umanità. . Ma cosa ha innescato questa drammatica tendenza evidentemente partita dalle trascorse tensioni tra #CoreadelNord e #Usa. Sicuramente il disequilibrio geopolitico tra l'#occidentalismo imperante e l'#orientalismo dilagante, ma anche le crisi energetiche e #climatiche globali. . Ma tutto ciò non è ancora sufficiente per portare il Doomsday Clock ai fatidici cento secondi dalla fine. Una grave minaccia invisibile impera oggi le rivalità geoeconomiche delle principali #superpotenze mondiali. Si chiama #Cyberwarfare e ramificata i propri tentacoli proprio nel luogo più apparentemente democratico del mondo di oggi, #Internet. E questo è riuscito a deformare la capacità percettiva dell'informazione in una delle più gravi #pandemie degli ultimi cento anni. . Se da una parte la tecnologia ha migliorato notevolmente gli standard della nostra vita, ha inevitabilmente creato un #cyberspazio dove la comprensione dell'inconfutabilitå delle prove viene sostituita dell'irrazionalità di pensiero dominata da una demonizzazione trasversale di tutto ciò rappresenti un potere o un qualsivoglia movente economico. . Ed è questo meccanismo nei confronti della percezione dell'#informazione e delle regolamentazioni di #emergenzapandemica, - come anche suggerito da #HerbLin, membro del #Sasb e ricercatore senior per la #cyberpolicy e la sicurezza presso l’Università di #Stanford -, che ha di fatto spaccato radicalmente l'opinionismo mediatico pubblico aggravando ulteriormente l'impatto globale della Sars-Cov2. Infine la cristallizzazione delle credenze culturali di una non trascurabile porzione della #popolazionemondiale ha trovato terreno fertile proprio in quel #negazionismo 2.0 ad effetto "coda di pavone". E questa potrebbe senza dubbio diventare una delle armi silenziose più distruttive nell'ambito della Cyber warfare. . E chi governa i grandi flussi di informazione, con le new entry orientali come Cina (#TicToc) e Russia (#Telegram), riesce a penetrare, e conseguentemente #destabilizzare, le fondamenta culturali di intere società, paesi e governi considerati potenziali ostacoli per la propria espansione e sopravvivenza #economica. . #Deformazione delle #notizie, arruolamento di #hackersLab in qualsiasi luogo del pianeta, creazione di vere e proprie piattaforme di intrattenimento sociale che celano veri e propri strumenti di influenzamento, diventano oggi le nuove armi virtuali di un conflitto globale le cui conseguenze stanno mietendo vittime reali, sia in termini di fattore umano che economico. E poi c'è ancora chi pensa di essere un patriota mentre, suo malgrado, è segretamente assoldato proprio dal regime stesso a cui si oppone.
La Mamma è come una stella cadente che si rinnova in eterno
04 Febbraio 2022
Dicono che una Mamma è come una stella cadente che attraversa una volta sola la tua vita. Amala perché quando la luce si spegne non la vedrai mai più. . Ma dove vanno le #stelle quando muoiono?. Le stelle respirano?. E se respirano russano qualche volta?. . Perché Pietro, il figlio di una #stellacadente, ascoltava il respiro della sua #Mamma prima di addormentarsi alla notte. E se russava voleva dire che tutto andava bene e che l'indomani l'avrebbe rivista in cucina a colazione. E come non dargli torto, lo facevo anch'io con la mia. . Perché russare significa produrre un rumore a causa di una parziale ostruzione delle vie respiratorie mentre si sta dormendo. Fa parte dell'equilibrio della #natura e non c'è nulla di cui vergognarsi. Per #Pietro era il suono meraviglioso della vita. Il suono meraviglioso di sua Mamma. . Ma rieccoci qui: dove vanno le stelle quando smettono di respirare idrogeno?. Vanno nello stesso luogo dove si trovano le nostre #Mamme?.
Realistica, intelligente, penetrante e per nulla banale03 Febbraio 2022
Realistica, intelligente, penetrante e per nulla banale. Una #LorenaCesarini scelta accuratamente dagli autori di #Sanremo2022, anche e senza ombra di dubbio, come monito socio politico per l'#integrazione. . Il #multietnico sta caratterizzando sempre più il mondo dello #spettacolo e della #pubblicità nel nostro paese. È ormai tangibile che anche l'#Italia si sta dirigendo verso un vero e proprio #globalismo culturale e demografico. . Triste a dirlo, ma è ben chiaro che l'#italianomedio è diventato ormai #obsoleto per confrontarsi agevolmente con le sfide che ci attendono nei prossimi cinquant'anni, a meno che non impari ad ampliare il proprio campo visivo (e mentale) verso le reali problematiche che ci coinvolgono, come specie, nel ventunesimo secolo.
Annotazione del giorno: Cimancherà il tono unico della sua voce. Ci mancherà la sua #empatia per quel #sentirsiitaliani 🇮🇹 ...oggi quasi estinto. Ci mancherà il #cinema ...che non c'è più. Ci mancherà tutto quello che #Monica ci ha dato. Ci mancherà ...la sua #Italia. Ci mancherà ...il suo #tempo. Ciao Vitti.
Quando il diritto è invalicabile
31 Gennaio 2022
Purtroppo quando le forze dell'ordine si schierano nella "configurazione anti sommossa" succedono spesso situazioni destinate a far germogliare pagine e pagine di cronaca, viste ormai in molte #cittàitaliane come #Roma, #Genova, #Trieste e #Torino. L'#antisommossa non guarda chi e perché c'è davanti, hanno un protocollo da seguire, un compito da eseguire. . Al minimo segnale di #opposizione della #folla non c'è una misura più o meno intensa nel contrastare la minaccia, avanzano a #scudi e #manganelli alti, e non c'è verso di fermarli. E' quasi uno stato di guerra e poco importa se davanti ci sono dei #ragazzini o degli #ultras, la configurazione non cambia. . L'ideale sarebbe non contrastare mai queste #barriere e sceglere piuttosto vie alternative. L'antisommossa è protocollata per ragioni tattiche #militari e non ha una #menterazionale tenuta a pesare la situazione momentanea. Aggiungo un doveroso monito di raccoglimento per #LorenzoParelli di #Udine, perché la sua vita diventi il vero simbolo della sicurezza sul luogo di #lavoro, soprattutto quando questo è incentivato dal mondo della #scuola. . @stefanomitrione . (Le compagnie di intervento operativo dell'Arma dei carabinieri, meglio note con l'acronimo di #CIO sono compagnie formate in alcuni #battaglioni dei #carabinieri al fine di disporre di adeguati contingenti di rinforzo per consentire ai comandi territoriali di attuare servizi di controllo straordinario del territorio, al fine di risolvere criticità emergenti della situazione dell'ordine e della #sicurezzapubblica in specifiche aree del #territorionazionale, di volta in volta individuate).
...viviamo in un periodo molto delicato dal punto di vista socio politico, una guerra alle calcagna e mille altri problemi. La tensione è molto alta in tutto il Mondo. Non è una questione nazionale, siamo in 8 miliardi ormai da 2 settimane. Le cose non potranno che peggiorare. Mettere benzina sul fuoco non ci aiuterà nei prossimi dieci anni, dobbiamo prepararci piuttosto a nuove epidemie, nuovi conflitti, nuove crisi economiche. Questa è la realtà.
Forever young
29 Gennaio 2022
Uno dei migliori equilibristi della Repubblica Italiana. Lo scrissi l'11 Novembre dello scorso anno, come fosse un'addio. Un'arrivederci a presto. Perché guidare l'Italia pandemica è stato, e sarà, un lavoro per uomini di un certo #equilibrio, istituzionale, #geopolitico e #umano. . Una condizione che alla lunga, se non ti porta a cadere nel vuoto, non ti porta che a desiderare di scendere giù dal filo, #traslocare in una nuova #casa con la speranza di riprenderti la normalità di un comune cittadino. Almeno per gli ultimi anni. . E invece no, rieccolo al punto di partenza con quattro parole in croce per ringraziare, o maledire, dipende dal punto di vista, i #parlamentari che gli hanno rinnovato la #fiducia per un'altro giro in #giostra. . Senza dubbio una #vittoria per il popolo, almeno per la maggioranza, ma una #sconfitta per la #politica a tutto campo. Perché di fatto non hanno saputo proporre un'alternativa credibile, perché di fatto non c'era o per lo meno c'erano troppi litiganti e l'ultimo, il terzo, si è preso il tavolo. . Questa è l'ennesima sconfitta del nostro #governo. La prova tangibile di una #classepolitica debole e inefficace, immatura e impreparata per le sfide che ci attendono nei prossimi sette anni. . E per rimanere in piedi in questo pandemonio occorre un #equilibrista esperto, e l'unico in #Italia non poteva che essere lui, #SergioMattarella. Un uomo che, nonostante le apparenze, è più #giovane di tutti gli altri messi insieme. Giovane di spirito umano, giovane di savoir faire, giovane di #cuore. . Egregio #presidente, prepari il #barbiere per un nuovo taglio in diretta. 🇮🇹 . Arrivederci n.12, benvenuto n.13 Grazie, grazie ancora, grazie di cuore Presidente.
"Un secondo mandato nel nome dell’'interesse della Nazione", titola il francese Le Monde. Mentre il New York Times definisce il presidente il “guardrail” della "oscillante" democrazia italiana. Anche dalla Cina guardano a Roma, mentre per la tedesca Sueddeutsche Zeitung "la rielezione di Mattarella assicura la sopravvivenza del governo Draghi" (IlFattoQuotidiano)
Assange nella cristalleria del Mondo
25 Gennaio 2022
La #GranBretagna concede un nuovo ricorso contro l'estradizione per #JulianAssange
Nutro un rispetto e un'ammirazione del tutto particolare per Julian. Ciononostante non credo sia conveniente aprire le segretazioni di un'intelligence, qualsiasi sia il paese di appartenenza. Poiché l'effetto #domino che ne conseguirebbe potrebbe danneggiare sistemi di #equilibrio internazionale ben più ampi di quelli considerati, e le cui ripercussioni negative sull'umanità potrebbero superare di gran lunga il beneficio del #diritto di #giustizia della parte lesa. . Superficiale solo a pensarlo, ma se non si conoscono le esatte posizioni dei #cristalli, l'#elefante è meglio che non entri. . Lungi da me nel non voler onorare i giusti.
Annotazione del giorno: Oltre 8 miliardi di persone, con l'esuberanza di spostamento di oggi, e senza #vaccini sempre più efficaci, candidano la #specieumana ad un declino potenzialmente irreversibile. . La #natura risponde con un suo sistema di difesa per contrastare l'invasione umana in tutte le sue strutture fondamentali. . Anche secondo #Gates non sarà finita con il #Covid. . In futuro, per sopravvivere sulla superficie terrestre, il potenziamento difensivo del nostro #sistemaimmunitario equivarrà alla tuta spaziale dell'#astronauta di oggi.
Siamo in Italia, io sono ricco, passo davanti, lei è povera e s'attacca al cazzo
20 Gennaio 2022
"Ferro e fuoco contro il regime". Una delle narrazioni più illusorie degli #antivaccinisti. Ma se il #regime è un "mostro globale", come spesso indicato, di quale ferro e di quale fuoco stiamo parlando? E se il mostro fosse una #MatrixEuropea? Di quale ferro e di quale fuoco stiamo parlando? E se dietro a tutto ciò ci fosse l'#Islam? Di quale ferro e di quale fuoco stiamo parlando? . È chiaro che non ci sono i presupposti per un benché minimo confronto. È solo una perdita di #tempo, giusto per allungare lo #statodiemergenza e la propria stessa agonia, come la rana bollita lentamente affinché non se ne accorga. . Ma allora, a chi potrebbe interessare questa sciagura. A nessuno verrebbe da dire. Ma se ci potessimo librare nel cielo, e forse ancora un po' più in alto nello spazio, ci accorgeremo che i nostri vicini di casa potrebbero avere più che una motivazione per danneggiare le ormai stringate sicurezze di noi assuefatti #occidentali. . Perché in un mondo sempre più globalizzato, le "feste di piazza" non contano più, e quelle virtuali meno che meno. Chi comanda non è un #regimeoligarchico, ma il #capitalismo stesso, il #denaro che comunque non è per niente democratico. . "Siamo in Italia, io sono ricco, passo davanti, lei è povera e s'attacca al cazzo", da una citazione goliardica di #MichelePlacido nel film "Viva l'Italia". Perché il mondo di oggi, che ci piaccia oppure no, è fatto di potere, denaro e #sesso, e contestualmente ha bisogno di #guerre, #crisi e #pandemie come la #carbonara del #guanciale, e la ricetta non potrà mai cambiare finché il mondo continuerà ad essere sferico. . E gli antivaccinisti, in questo scenario, non sono che un "vuoto a perdere", un effetto collaterale talmente insignificante a tal punto da essere però utilizzato come invisibile arma sociale, come "cavallo di troia" per "trollare" l'intero #occidentalismo senza che nessuno quasi se ne accorga. . E così che dal grido "La gente come noi non molla mai" ti ritrovi inconsapevolmente schierato proprio con il peggior nemico della tua stessa #fonte di libertà. . Più assurdo che facile a scriverlo.
Big, big... Ucraina19 Gennaio 2022
Come tutte le bolle di chewingum prima o poi scoppiano. E come recitava un altrettanto famoso ritornello pubblicitario degli anni '80, qui la situazione è veramente big, big... E detesto avere sempre ragione, dietro la #disinformazione perpetuata da #Mosca nei confronti dell'#occidente, qualcosa si stava gonfiando per davvero. . E come quell'elastico del #confine #Nato verso #est perennemente teso, l'#Europa, indebolita dalla spaccatura sociale, non può che stare a guardare inerme, perché è ormai chiaro che chi la governa è #Biden. Staremo pure a vedere quale scelta presidenziale hanno in serbo per la nostra #nazione. . Perche #Draghi non è un uomo a caso, è la linea di comunicazione diretta con l'intera Europa. Una scacchiera ben congeniata da tempo dove l'#Ucraina non è che una pedina quasi insignificante di una mossa strategicamente più importante. . E intanto l'#armatarussa muove la sua controffensiva, per il momento fredda, nelle vicinanze delle coste americane rammentandoci la crisi dei missili di #Cuba. . Un'escamotage difensivo piuttosto debole dal momento che #Putin sa che la Russia ne uscirebbe a pezzi da un'eventuale #conflittonucleare. Ma il ragionevole dubbio è sempre stata l'arma migliore in tempi di #guerra, una #strategia del terrore che fino ad oggi ha funzionato e che funzionerà ancora per molto altro tempo. . Quindi lo scenario porterebbe, verosibilmente, ad una #guerrainvisibile che di fatto c'è sempre stata, almeno dal 28 Ottobre 1962. #Cibernetica e #biotecnologie saranno le #armi preferenziali in un futuro geopolitico, e sociale, tutto da ridisegnare.
La ricchezza non è un bene, ma un modo di pensare
18 Gennaio 2022
Sapete perché un ricco, o una ricca, non può sposare un povero? Ce lo spiega uno che di soldi se ne intende, #BillGates. Ma lui non è ricco perché ne ha molti, è ricco perché sa farne molti. E questa è la sostanziale differenza tra un ricco e un povero. . Come da sua affermazione "la #ricchezza é la capacità di creare ricchezza" io aggiungerei che la #povertà è la capacità di creare povertà. Potremo quindi annoverare nell'infausta lista, non certo chi è nato povero sul serio, ma chi ci è ritornato dopo aver vinto alla #lotteria. . Questo per Bill Gates è il vero povero. In effetti la ricchezza non è uno stato materiale, bensì un modo di pensare. E in questo senso potremo annoverare una moltitudine di persone che vivono egregiamente, pur non avendo un conto in #banca. . E citerei quella #nobile tedesca, ormai in disuso patrimoniale, a cui bastavano #noci e #fichisecchi, in tempo di guerra, per sentirsi ancora una gran #contessa. Da un'antica memoria di mia mamma #AuroraPiazzaValot che vi abitava nello stesso palazzo nel centro storico di #Conegliano. . Ora affermare che i tempi sono cambiati è un eufemismo del tutto falso. E vi spiego perché. . Fu un italo-americano, un certo #FrankMcManara, che all'inizio degli anni '50 si rivolse al direttore di una banca con la più "diabolica" intuizione dell'intera storia dell'uomo: "In futuro" egli disse "le persone non vorranno più essere ricche, ma semplicemente vorranno dimostrarlo di esserlo". . E fu nel 1958 quando la #BankOfAmerica, fondata a sua volta da un'altro italo-americano, #AmadeoGiannini, emisero le prime sessantamila #cartedicredito. . Uno spartiacque che separò di fatto il ricco professionista dal ricco armatoriale, o colui, secondo sempre Bil Gates, destinato a perdere tutto poiché, di facciata, non si può vivere a lungo. . Ecco perché i tempi non sono affatto cambiati, esiste il #capitale e poi ci sono i #soldi divorati dall'#inflazione. Come esiste la ricchezza #esteriore, e quella #interiore, da sempre.
La mascherina è d'obbligo. Lo dice un Nobel
14 Gennaio 2022
Domani a Milano, in Piazza XXV Aprile, Luc Montagnier, #icona degli #antivaccinisti, ospite d'onore in un presidio con 300 manifestanti organizzato da #LuigiParagone. . E la mascherina? Come proteggersi dall'#H1N1 (come da qualsiasi altra forma di patogeno virale)? «Oltre alle ovvie misure d'#igiene, lavarsi le mani, portare una #mascherina e respirare con il naso. Lo diceva proprio lui, #LucMontagnier, 13 anni fa e riportato, nero su bianco, su numerose testate come ad esempio #LaRepubblica di cui ne riporto la fonte: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/10/17/montagnier-la-nuova-influenza-un-ciclone-non.html . Quindi, per #coerenza, anche se sarete solo in trecento, vi dimostrerete all'altezza di sua "Maestà della #Papaya" indossando correttamente una #ffp2. . Ironia a parte ognuno è certamente libero di pensare quello che vuole, come del resto lo faccio pure io da ignorante scientifico, ma la #scienza in fatto di mascherine è intransigente, e nemmeno lui fa sconti a nessuno. Per coerenza.
Anche in Italia arriva la polizia transgender
13 Gennaio 2022
Gli agenti di Polizia di Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa, Bologna e Venezia non devono essere costretti ad indossare le nuove forniture di #mascherineFFp2, poiché il loro colore, come anche espresso da #LaRepubblica e sulla base del giuramento fatto, è necessario che l'uniforme venga portata con #decoro e #rispetto per l’Istituzione a cui si appartiene. . No, non stiamo parafrasando né il #RegnoUnito, con il caso emblematico dell'agente quarantaquattrenne Skye Morden, né di fronte ad una protesta #NoMask, bensì all'opinione, - più che legittima -, che il colore "#rosa" non incarna alla perfezione lo spirito autoritario dell'#arma. . E il sindacato rimbalza la palla direttamente a #LambertoGiannini il quale dovrà risolvere l'ennesimo #rompicapo di una #pandemia che assume sempre più i toni variopinti di un #carnevale di #piazza. . Ma siamo seri, a chi mai sarebbe potuto venire in mente una cosa del genere? A un'amministrazione italiana. . Ma un'idea, giusto per sgravare qualche peso di troppo a chi di dovere, posso anche avermela fatta. . La #femminilità delle #donne, - vuoi per la proliferazione di una cultura #transgender sempre più accettata, vuoi per un chiaro segnale di guerra al perenne dominante maschile professionale -, sta vivendo un momento di crisi di identità, non solo sociale, ma anche e soprattutto estetica tanto che nelle sfilate di moda i ruoli sembrano sempre più confondersi verso un #transumanesimo a riproduzione #virginale. . E il piatto è servito nella sua tonalità più melodica. Nessuno vuole più indossare questo colore, tanto che qualcuno, a caso, le ha acquistate in saldo per poi rifilarle nientemeno che alla #PoliziadiStato con la presuntuosa sicurezza che questa non si sarebbe ribellata.
Un'anima pura del giornalismo italiano
12 Gennaio 2022
#DavidSassoli è stato una presenza quasi iconica anche nell'immaginario televisivo e politico del nostro paese. E come non lo si poteva amare. La sua pacatezza, la sua ragionevolezza e la sua gentilezza permeava non solo il sentimento umano, ma dilagava anche nelle sue attività professionali. . Ciononostante i suoi connazionali, alla notizia dell'aggravamento delle sue condizioni di #salute, hanno saputo infangarne pure il suo ultimo giorno di #vita. . E come ora è di moda lo hanno fatto in quei luoghi codardi dell'#opinionismo grottesco di massa. Quasi nel tentativo di voler dare uno scopo culturale alla propria vita altrimenti perennemente stolta. Ma se ci dovesse dare fastidio un uomo come David Sassoli, allora dovremo rivedere l'intera motivazione della nostra presenza in questa società. . Dovremo inginocchiarci e pregare per la nostra redenzione. . Certo che parliamo di una sparuta massa di irriducibili insoddisfatti, ma, come #alberi che cadono nella #foresta, fanno un baccano insopportabile che lede il #cuore. Perché David Sassoli era un albero di vita per la nostra cultura e il nostro senso civico e politico.
Nazionalità: Internet
11 Gennaio 2022
Se dovessimo comprimere le potenzialità di Internet nella vita di una persona, oggi sarebbe un neonato. Ma se invece volessimo dimensionare la sua diffusione nel #globo potremo parlare del primo atto di una commedia teatrale. Di fatto ci troviamo nel bel mezzo dell'intervallo e quello che succederà dopo sarà certamente quasi del tutto imprevedibile perché a sperimentare #Internet, per la prima volta, non saranno i paesi già sviluppati, ma quelli in via di #sviluppo. . Se nei #paesioccidentali non c'è più un largo margine di #crescita dato che quasi tutti sono già connessi, in #Cina, ma soprattutto in #India, l'espansione del fenomeno avrà certamente una voce decisamente più alta. . Le grandi #società che orchestrano questo scenario, non stanno di certo a guardare e hanno già inviato i loro #007 in incognito a confondersi con i loro futuri #clienti per meglio comprenderne i bisogni al fine di calibrarne perfettamente #prodotti e #servizi. . Che poi, stranamente, saranno le stesse cose che hanno chiesto prima gli #occidentali, anche in paesi dove il problema del lavoro incalzerebbe un utilizzo di Internet a tale scopo, la principale richiesta è sempre quella di ottenere più #svago nelle proprie vite, #chat, #video, e #storie da leggere. . Le persone, in qualsiasi latitudine o parallelo, vogliono stare insieme e #divertirsi, #esprimersi. . Internet rappresenta il luogo ideale per la #libertà delle forme di #espressione come mai altro luogo del globo lo è stato prima. Ovviamente ci saranno dei #cambiamenti sotto il profilo del modus operandi, e l'India sembra essere oggi un'indicatore perfetto a tale scopo. . Quello che Internet rappresenta maggiormente è la possibilità di divertirsi, o per lo meno svagarsi dopo ore di lavoro sempre più snervanti e anemiche. . Lo svago sarà finalmente alla portata di tutti perché il suo #prezzo sarà sempre più #accessibile anche del più povero del pianeta. L'idea è quella di produrre prodotti e servizi molto #economici, ma su una scala di possibili clienti globale, mai vista prima.
Tale sviluppo interesserà maggiormente non solo India e Cina, ma anche paesi ancora in un letargo digitale come America Latina, Medio Oriente e Africa. In questo macro-scenario si svilupperà un nuovo disegno economico, sociale, e culturale, ma anche stilistico se pensiamo che le #nuovegenerazioni saranno sempre più mescolate tra loro in quello che oggi viene già chiamato "#colonialismodigitale". Ed è proprio in questo ambito che risorgeranno nuove professionalità dell'era digitale credute ormai inflazionate. Una nuova generazione di #creatividigitali che sapranno dialogare con i diversi idiomi culturali ed estetici.
The Market
Come vivere da libero (o quasi) in pieno lookdown
9 Gennaio 2022
Boris, nome di fantasia per garantirne l'anonimato, è il Viktor Navorsky italiano se consideriamo #TheTerminal, il #film che racconta la storia di un uomo giunto all'aeroporto di #NewYork dalla Krakozhia, un piccolo stato immaginario creatosi dallo scioglimento dell'ex #UnioneSovietica. . Ma un improvviso #colpodistato costringe il protagonista di questa non tanto fantomatica vicenda, ad un #asilopolitico circoscritto negli spazi franchi dell'#aeroporto americano. Un #limbo ben interpretato da un altrettanto limbico #TomHanks, uno degli #attori più amati dal pubblico americano. . Ma chi è invece il nostro #Boris se non un qualsiasi cittadino della periferia urbana di un altrettanto piccola città italiana? . Un uomo quasi invisibile, alto, educato, dall'aspetto giovanile come uno dei tanti ragazzotti, non più tanto giovani, della provincia ai margini di uno stato tutt'altro che sconosciuto come lo è invece la #Krakozhia. E l'aeroporto non è il #JFK, e neppure #Linate. . La #zonafranca del nostrano "The Terminal" è un grande #supermercato dove, come in un aeroporto, ci sono diverse aree di interesse come un bar, un #bookshop, un ristorantino, una ampia zona dedicata ai servizi igienici, un'information center, e perfino uno #speaker che annuncia a ripetizione le norme di sicurezza Covid e le varie offerte in corso. . Boris vive qui. . Anche e soprattutto nei periodi di #lookdown dove è solo consentito restare in casa o recarsi a fare la spesa. Ma per una mancata precisazione di legge Boris può letteralmente soggiornare in tutto lo spazio di questo grande supermercato, usufruirne degli innumerevoli servizi, pranzare, cenare, incontrare persone sempre diverse come se la #pandemia non esistesse. . Certo alle otto e mezza di sera, quando le saracinesche scendono, deve ritornare a casa per poi ritornarvi all'apertura delle nove di mattina, in tempo per la #colazione e un'altra giornata da uomo "quasi libero" mentre il resto della popolazione è costretta a vivere entro le mura domestiche. . Ormai per Boris vivere al supermercato è diventata un'abitudine tanto che ci vive tutto l'anno, anche quando potrebbe invece muoversi ovunque. A casa ci va solo per dormire. Ma di fatto il lockdown non è una cosa che lo riguardi, è roba da #italianomedio, non certo per un #genio come lui.
La verità è sempre una sola8 Gennaio 2022
La verità è sempre una sola. Una di queste potrei essere io, un giovane uomo che opera da qualche decennio nell'informazione. Da un anno e 21 giorni la mia vita è cambiata, ma non radicalmente rovinata. Pochi giorni dopo il mio ricovero in #terapiaintensiva, in uno dei tanti #CovidHospital italiani, il 22 Dicembre 2020 la Commissione Europea ha autorizzato il primo vaccino contro il COVID-19, #mRNA BT162b2 (Comirnaty), prodotto da #Pfizer e #BioNTech. Troppo tardi per me, ma non per tutti gli altri. . E ancora, da un letto di #ospedale (ora in #medicina), sto scrivendo una delle mie tante logorroiche testimonianze, che tuttavia chiamo pillole di verità, nell'intenzione di darle una certa utilità civile. E sicuramente le mie parole non riescono neppure a nascondere una certa delusione dopo aver letto i numerosi #commenti nei #social che sembrano ignorare, palesemente, la #sofferenza di coloro costretti troppo spesso, a causa di una troppo frettolosamente considerata influenza, a richiedere potenti #antidolorifici nei tanti #Covid Hospital del mondo intero. . E tutto questo, rientrando nuovamente nella mia personale drammaturgia, per un pugno di giorni. Se solo avessi avuto a disposizione il #vaccino qualche giorno prima del contagio, ora non sarei qui a giudicare coloro che continuano ad ignorarmi. Non avrei perso il lavoro da #docente, ma non quello da #reporter, e gli amici che, nonostante le tangibili prove da me fornite, sembrano ancora dubitare di quanto possa essere pericoloso questo nuovo virus in virtù di informazioni a dir loro più attendibili. . Tuttavia, la sorte, che ha sempre un simbiotico senso logico e divino, ha rafforzato in me non solo la fiducia per le #istituzioni e per lo #Stato, ma anche per le persone che non conosco e di cui mi devo fidare per forza. . Quelle persone con il sudore nella fronte, da tanto che sono incappucciate, che hanno e stanno cercando tuttora di farmi sentire un po' meglio, in tutti i modi immaginabili, anche con il loro stesso #cuore. Quelle persone che hanno reso il sistema sanitario italiano un luogo efficiente e contestualmente amorevole.
Quelle persone, cittadini di un'unica #società coesa che tramite il proprio contributo, - non solo economico, ma anche partecipativo nel condividere oggi l'impegno e la responsabilità #vaccinale -, hanno creato questa #nazione un luogo di speranza e di vita. . La verità è sempre una sola. La #fede nello Stato inteso come un'unica #foresta di comunità e famiglia. Altrimenti può esserci solo una #savana arida.
924 of Gucci
31 Dicembre 2021
La #porsche della rivoluzione nel così celebrato "#GarageofGucci" fu anche mia nel 1991, stesso modello, stessi cerchi, stessi interni in velluto #Pasha. . È precisamente la 924 che vediamo abbinata al personaggio di #PaoloGucci, interpretato, e fin troppo caricaturizzato, da un quasi irriconoscibile #JaredLeto che poi nel gioco delle scatole cinesi di questo film è anche #AlessandroDeMichele, il vero stilista della #Gucci di oggi. . Descritto come il rovescio della medaglia di un impero dorato quanto diabolico, Paolo Gucci ha invece ispirato silenziosamente il futuro della maison proiettata verso i futuri anni '90, che però videro gli esordi del più giovane e contemporaneo #TomFord. . Un continuo gioco di potere dove quasi tutti si ingannano a vicenda fino alla perdita del controllo delle loro stesse origini ben rappresentate da quella doppia G speculare ed incrociata che, nemmeno farlo a caso, rappresentò anche il perpetuo duello tra i vari componenti della famiglia. . Ma Paolo è un personaggio non tanto marginale come descritto nel film. . "È il mio idiota", così si esprime cinematograficamente #AlPacino che a sua volta interpreta il padre Aldo. . Perché Paolo, il figlio sconsiderato, aveva un'idea tutta sua nei confronti dello stile fin troppo ormai cristallizzato della maison di famiglia. Sentiva che i tempi erano cambiati e che il mondo degli effervescenti anni '80 stava già cercando nuove espressività cromatiche, stilistiche e culturali. . Altro che idiota, probabilmente è stato l'ispiratore del cugino Maurizio nel dare il taglio definitivo con il passato. . E il personaggio c'è. Forte, teatrale, carismatico, oltraggioso: conosce la differenza tra il sapore della cioccolata con quella della merda. E non tanto per dire. Quasi un cardine nella narrazione, altrimenti la pellicola sarebbe stata certamente troppo #glam, e troppo simile ad un "Assassinio di #GianniVersace" della stagione #AmericanCrimeStory oggi ancora disponibile su #Netflix.
L'era della "quiz information"
29 Dicembre 2021
Viviamo nell'epoca della "quiz information" dove qualsiasi informazione non è fine a se stessa ma è diventata un vero e proprio #cruciverba. Un #quiz da risolvere perché nel contenuto mancano sempre dei pezzi più o meno importanti. Così l'informazione assume il significato che ognuno di noi vorrebbe intendere, semplicemente riempiendo gli spazi vuoti con delle intuizioni di cronaca personali. Nacque così, nella notte dei tempi, il concetto di "disinformazione". Il "verme" è reale, tutto il resto invece è un ben congeniato sistema di #marketing finalizzato alla "pesca" del maggior numero di "clienti". L'immagine di copertina non è banale come potrebbe pensare. Incarna alla perfezione il concetto. Molti di noi avranno visto fin da subito un'#asciugacapelli, altri invece uno #smartphone. È il "pezzo mancante" che fa la differenza, lo spazio #intellettuale che divide la lettera "i" dall'immagine.
L'alta moda pandemica
29 Dicembre 2021
Essere dall'altra parte della cortina di ferro non è più di moda. Quel #NaturalChic, o #NaturalAnarchist che sia, non è più tanto gettonato come solo qualche mese fa lo era, sia nelle #piazze urbane, che in quelle virtuali. Perché le guerre si sono sempre fatte con le armi, o nel #DarkWeb come la #CyberWarfare si manifesta ai giorni nostri. Non certo nei #Social. E come un vestito un po #trash lo si rimette nell'#armadio in attesa che le #mode, nel loro continuo e perenne rimescolarsi, lo rendano nuovamente in auge, un'ideologia "scaduta per comprovata inefficacia", la si ripone nei molteplici cassetti della storia dell'uomo. Infatti il #negazionismo funziona esattamente così, come una qualsiasi #moda del momento. Esiste sempre, ma necessita delle argomentazioni culturali appropriate per rivitalizzarsi come una minestra disidratata, qualsiasi sia il gusto o la tendenza del momento. Quindi parleremo di #NoVax come parlare della #moda #Yuppie, solo per fare un esempio. E di #NoGreenPass come quasi paragonarlo all'#EcoFasfion. Cambia solo il concetto di base. Da una parte l'aspetto #sanitario nel mondo della società, dall'altro quello #estetico nel mondo, sempre e specularmente irrinunciabile, della medesima società. Perché l'unico problema che abbiamo è appunto il concetto di società, per il semplice motivo che è fatta di numeri, grandi numeri, sempre più grandi man mano che ci evolviamo. Mettere tutti d'accordo è il sogno di qualsiasi #governo come di qualsiasi #maison. Le chiamano #tendenze, orientamenti politici, sociali e culturali. Ecco spiegato perché tutto nasce e tutto muore, o va in letargo. Il negazionismo, come appunto le mode, preferiscono il letargo. È più conveniente perché la formula la trovi già bella che confezionata e pronta all'uso, esattamente come una qualsiasi minestra disidratata da condire secondo le argomentazioni socio politiche preferite.
L'ossigeno ci sarà iniettato in vena
Così la specie umana si adatterà ai nuovi virus, generando una nuova forma di capitalismo biologico
28 Dicembre 2021
Questa non è disinformazione, ma è già realtà. Molto presto, qualità dell'#aria e saturazione #virale, apriranno la strada ad una progressiva trasformazione del sistema respiratorio umano in alternativa ad un altrettanto plausibile adattamento chimico e #biologico dei nostri polmoni. . È il Children's Hospital di #Boston in Usa ad aver già sperimentato con successo una sorta di "ossigeno liquido iniettabile". #Micro particelle ricche di #ossigeno contenute in #capsule di circa due micrometri composte da lipidi perfettamente #bio compatibili con il #plasma umano. Per il momento questa #biotecnologia permette di #ossigenare il corpo umano per un massimo di trenta minuti, oltre ai quali non è possibile perpetuare il procedimento nel breve periodo in quanto le #microparticelle tenderebbero ad inibire gli stessi globuli sanguigni. . Ma il tempo, e le necessità, potrebbero orientare il nostro #futuro in questa possibile direzione, rendendo la tradizionale #respirazione nasale ben presto ininfluente. . Questo, insieme all'#ibridazione di varie parti del #corpoumano con vari tipi di #applicazioni tecnologiche, rientrerebbe in quello che oggi abbiamo definito "processo di transumanizzazione". . Per tentare di digerire questo "frankisteiniano" argomento, occorre comunque considerare quanta strada ha fatto la #specieumana nell'ultimo secondo delle 24 ore di vita compresse del nostro #pianeta. . Quindi rientreremo con altrettanta naturalezza in un concetto evolutivo più o meno Darwiniano, anche perché nell'#universo potrebbero esistere altre forme di vita che hanno già abbandonato da tempo la fonte #carbonio. . L'#evoluzione non ci deve spaventare, il #cosmo è fatto soprattutto di #energia e, prima o poi, dovremo accettarne il ricongiungimento, indipendentemente da qualsiasi trascendenza #etica, #morale, o #religiosa. . Quello che invece non digerirei mai, comprenderebbe sicuramente la l'inclusione coatta di un nuovo tipo di comportamento finanziario legato all'ossigeno, una "O valuta" che spazzerebbe via all'istante qualsiasi altra forma di #capitalismo a noi conosciuta.
Oggi una nuova pandemia sembra quasi indottrinarci verso utopie evolutive, e sociali, che non avremo mai solo minimamente voluto concepire, e che purtroppo, temo, sono già state innescate da un'accelerazione progressista (mai vista prima) che non ci è stata imposta, ma viceversa, tutti noi abbiamo desiderato, votato e voluto. Alla luce di questi fatti, non tanto teorici dato le sperimentazioni in corso, dovremo essere preparati ad accettare un futuro inimmaginabile, ma solo apparentemente incomprensibile.
La mia presa di posizione nei confronti di Lorenzo Damiano premia una coerenza umana e filosofica che piace anche alla Rai28 Dicembre 2021
LA POTENZA DELL'AMORE
Alla Domenica è difficile svegliarmi prima dello scoccare del mezzogiorno. Tutti in famiglia lo sanno, e anche i miei amici badano bene a non commettere questo errore.
Chi non lo sa è la #Rai, o meglio, un suo giornalista del #Tg1 che alle 11 e 39 ha osato farmi trascinare, a mani palmate, verso il mio #smartphone abbandonato in salotto come un cane randagio in autostrada.
"Chi è?" furono le uniche parole che in questi casi riesco a sillabare". "Sono un #giornalista, scusi se la disturbo di Domenica, un suo conoscente mi ha dato il suo numero".
"Chi, cosa, perché?...scusi non ho capito chi è lei."
"L'ho svegliata per caso?" aggiunse quasi a voler rattoppare il buco appena fatto.
"Ma no si figuri stavo per prepararmi il caffè", ribattei veloce giusto per non farlo sentire una specie di serial killer dei beati addormentati. "Mi ripete per chi conto sta chiamando?".
"Tg1, Rai" rispose quasi seccato come se tutti dovessero per forza conoscere l'azienda per cui lavora.
A questo punto mi ero svegliato, e che ci vuole, la #caffeina è niente a confronto, dimmi prima Tg1 ed evita tutte le altre stronzate di contorno se vuoi proprio svegliarmi alla 11 e 39 di Domenica.
"La chiamo, da collega a collega, perché ho letto un suo articolo su #LorenzoDamiano".
"Si riferisce quindi alla mia posizione difensiva?" sbottai altrettanto velocemente per capire cosa avesse mai letto tra tutto quello che ho scritto sull'ex leader di #Norimberga2.
"Esattamente" rispose con un'aria decisamente più empatica.
Siccome da questo momento in poi non ricordo gran che di quello che ci siamo detti nel quarto d'ora successivo, - o semplicemente perché non voglio o non posso riferirlo -, preferisco scrivere in prima persona per non cadere in inesattezze narrative o scomode dichiarazioni non certo condivisibili in #pubblico.
Quello che avrete ormai capito è che ho ampliamente giustificato, e onorato, uno dei "#dietrofront" più discussi degli ultimi due anni. E non l'ho fatto con leggerezza di #cronaca, ma perché certi #sentimenti provengono direttamente dal #cuore, prima che dalle #fonti.
Con Lorenzo ci avevo già scambiato più di qualche parola. E questo mi è bastato per capire, ancora più in profondità, la potenza del suo gesto. . Sia chiaro, non l'ho certo trattato come un qualsiasi fortuito #testimonial di un ideale rinnegato a favore di una altrettanto opinabile verità, anche perché quest'ultima, - quasi sempre irraggiungibile -, è come un #camaleonte che continua a mimetizzarsi nei vari e sfuggenti scenari #geopolitici contemporanei. . In questa direzione filosofica Lorenzo Damiano merita un'attenzione ben diversa. Non ha rinnegato nessuno perché in lui palpita l'ideale dell'#amore, e su questo c'è poco da discutere, e molto da imparare. . E questo #sentimento #universale ha raggiunto anche i #media più potenti nella stessa modalità con il quale mi aveva raggiunto, specularmente, qualche settimana prima. La sincronizzazione di #cronaca, e di #sentimento, superò di gran lunga la barriera ideologica della spaccatura sociale che ci coinvolge tutti da quasi due anni. Anche perché il #MainStream, si sa, sostiene e promuove una #logica che ben poco spazio lascia alle diversità di #pensiero. In questo momento c'è poco tempo per l'#utopia scientifica, o la #pseudoscienza. Il #pensiero del singolo, di una #minoranza, o dei qualsivoglia e meritevoli studi scientifici, devono lasciare il passo ad una modalità di #ricerca globalmente contemplata, ma soprattutto, e in questo specifico caso di cronaca, potrebbe essere preferibile lasciare il passo all'amore, lasciando tutto il resto al destino evolutivo della nostra specie. Grazie Lorenzo Damiano, grazie #CharlesDarwin, e ai piani ancora più superiori.
Cosa centra Babbo Natale con il comunismo
26 Dicembre 2021
Oggi è la mia festa. Che io sia Santo oggi #26Dicembre è indiscutibile, quello che è invece discutibile è che lo sia in eguale misura anche nel prima e nel dopo. Ma nella diplomazia dello scomodo dubbio, e tanto per deviarne l'attenzione, la data di oggi rappresenta anche un'altra ricorrenza la cui santità è altrettanto opinabile, sia dalle proprie propensioni ideologiche, che #politiche. Trent'anni fa esatti avvenne lo scioglimento definitivo dell'#UnioneSovietica con le dimissioni di Michail #Sergeevič #Gorbačëv portando di fatto all'indipendenza delle repubbliche baltiche e dando così nascita agli odierni Stati post-sovietici. Così, da una mia personale e poetica #narrazione, nacque pure la "#moda" del #rosso in questo particolare periodo dell'anno. Da un lato perché è il colore preferito di #BabboNatale, da un lato perché rappresenta, contestualmente, lo scioglimento di una lunga sofferenza, ma anche di un'ideale ancora sostenibile e moderno per gli irriducibili che ci invitano oggi a porci un dubbio tutt'altro che anacronistico. Si stava meglio o si stava peggio? Sono tanti a chiederselo proprio in un'epoca, quella #pandemica recente, in cui sembra riecheggiarne lo spirito. Trent'anni sembrano oggi un'eternità, perché non sono i trent'anni percepiti nel ventesimo #secolo, ma quelli molto più veloci e sfuggenti del ventunesimo. E, se dovessimo parlare di una certa percettibilità della #libertà individuale, sembrerebbe passato addirittura un secolo. Tuttavia oggi è #festa grande, il #passato è estinto e il #futuro sembra essere incerto ma, come sempre accade, ci appare denso di grandi cambiamenti. Tra cinque giorni passeremo nel così detto anno 2 D.C., ma per me resterà sempre il #2022. Credo più a un Dio che a un #Virus, o per lo meno ritengo questo disastro #globale la sonora "scullacciata" di un buon #padre, certamente dolorosa, ma inevitabile e decisamente meritata. E qui mi sto muovendo in un terreno molto inclinato dal momento che stiamo parlando di un "#effettocollaterale" di oltre cinque #milioni di #vittime e un #dannoeconomico senza precedenti nella storia dell'intero #capitalismo.
Verrebbe quasi da pensare che se questo castigo ci fosse stato inflitto tre decadi fa, probabilmente, non saremo nella situazione in cui ci troviamo oggi. La libertà è un #lusso che ancora non sappiamo gestire, è evidente nella cronaca quotidiana come negli stentati equilibri geopolitici internazionali. Oggi è comunque il mio grande giorno, mi sento libero nel #cuore e per questo motivo non temo nessuna forma di condizionamento #politico.
Il senso del dubbio
24 Dicembre 2021
Anche un virus ha un cuore. Forse ci ama, non possiamo conoscere se dentro di lui batte un cuore, magari simile al nostro. Nella fotografia attuale ci appare tutt'altro che amorevole. Ma allargando la visione in una prospettiva lungimirante, chissà, forse capiremo il suo sentimento nei nostri confronti e dell'intera specie umana. La matita che si muove non ha ancora terminato il suo disegno, come il cuore che palpita non ha ancora manifestato il suo amore eterno. In questo "senso del dubbio" esprimo ad ognuno di voi, miei fratelli di sangue, il mio amore per la natura in qualsiasi forma voglia manifestarsi nel tempo, e nello spazio. In terra, e dentro di noi.
E anche questa volta il male sembra aver sopraffatto il bene. L'umanità preferisce il male perché ha un gran bel conto in banca. Tuttavia il mio invito, filosofico e spirituale, è stato palesemente frainteso, almeno nella messaggistica privata. Perché se dovessi vedere malvagità su questa piccola particella, cosa dovrei vedere nell'uomo? Non siamo mai stati dei santi, è evidente. Ciò nonostante ho voluto aprire una prospettiva diversa sulla comprensione di una possibile alleanza tra i due avversari. Perché in questa guerra esistono responsabilità da ambo le parti. Ed è anche chiaro che in questa direzione l'umanità, prima o poi, si dovrà fermare.
Annotazione del giorno: Come vi dicevo mesi fa il vero pericolo è il fronte orientale della Nato, mentre l'Italia è sempre stata l'#Abs, e in seguito potrebbe diventarne addirittura l'#airbag, per un sempre più vicino incidente diplomatico tra #Russia e #Usa. In quest'ottica Covid e pandemia potrebbero davvero esprimersi come il #maleminore di un disastro annunciato. La notizia di oggi ci ricorda che gli eventi contemporanei vanno sempre letti in chiave #geopolitica, prima che #politica.
Linguaggi pandemici
Nel contesto delle denunce di Renato Brunetta nei confronti dell'opinionismo offensivo e diffamatorio
23 Dicembre 2021
Nell'opinionismo sociale noto una certa riconquistata moderazione di #linguaggio. Fifa o no, speriamo continui. Anche perché il #governoitaliano è costituito della stessa pasta di cui è fatto il suo #popolo. Stupidamente #autobiografico insultarlo. Impasta e rimpasta gli ingredienti sono sempre, e saranno, gli stessi. Per questo motivo è opportunamente saggio, e patriottico (sia pure per quel riduttivo significato che si è circonciso oggi), rispettare la nostra #classepolitica poiché è lo speculare ritratto di una fotografia #sociale di un determinato momento storico. L'oggi. Vizi e virtù della società si sono sempre rispecchiati nel ritratto #statale, e viceversa. Nulla è cambiato. Il problema di oggi è una #pandemia, una crisi #geopolitica soprattutto tra #occidente e #oriente, e un #debitopubblico a dir poco imbarazzante. Vivere sopra le righe delle proprie possibilità, e del proprio #egoismo, ha sbilanciato inesorabilmente l'equilibrio finanziario tra #denaro, virtuale, e #capitale, reale. In questa nuova proiezione i #politici si trovano, oggi più che mai, a dover muoversi come elefanti in una cristalleria e, secondo il mio seppur opinabile #sentimento, lo stanno facendo con attenzione, responsabilità e #sensocivico. E non potrebbe essere altrimenti, per quel già sottointeso #concetto che loro, i politici e gli amministratori, sono fatti della nostra medesima farina, hanno il nostro #Dna, le nostre #cellule. Tuttavia è altrettanto innegabile che l'oggi sembra così incomprensibile, come del resto lo sono state tutte le #legislature che si sono susseguite negli ultimi quarant'anni, ma, "il domani", potrebbe svelare la #natura e l'efficacia delle scelte politiche e amministrative intraprese in questo istante storico.
Una riflessione d'obbligo
La questione della libertà vaccinale e dei diritti umani in un contesto pandemico
21 Dicembre 2021
Non fermiamoci sempre alla #superficie dei fatti perché ognuno di questi può celare una verità che potrebbe far luce su una situazione così complessa, quella del diritto alla #libertàterapeutica. Perché anche se ci troviamo nel contesto #sociale della #collaborazione e dello spirito di #unità, e pur vero che non stiamo parlando di oggetti materiali, ma di #soggettigiuridici dotati di una propria #coscenza all'interno di un sistema più ampio che è quello universale, prima che terrestre, continentale, nazionale e locale. A questo punto non ci resta che fare una rapida scelta; salvare la #coscienza o la #nazione? L'#individuo o lo #Stato? La #Terra o l'#Universo?. E me ne laverei ben le mani se dovesse toccare a me di prendere un'univoca posizione in tal senso. Quello che vorrei suggerire è che non esisterà sempre un bianco o un nero davanti ai nostri occhi, e non ci sarà sempre un bivio. Ma le diverse tonalità di grigio, come pure il ventaglio di strade percorribili, si prostreranno a noi in un'ampia gamma di #sfumature, direzioni e variabili. (Questione libertà vaccinale e diritti umani in un contesto pandemico.
Annotazione del giorno:
A 20 anni mi ero promesso che a 40 mi sarei autoestinto.
A 40 ho cambiato idea.
A 50 insultavo chiunque osasse farmi gli auguri.
A 55 ho capito che l'età non conta nulla,
ma se mi cascasse un'asteroide in testa non mi dispiacerebbe.
Tuttavia l'ironia ti invita ad essere curioso di vedere come andrà a finire.
Le dichiarazioni di un'operatore tunisino di un call center 7 giorni prima che l'Oms dichiarasse lo stato di pandemia16 Dicembre 2021
Ahmed
18 Marzo 2020
Oggi ho conosciuto Ahmed (nome di fantasia), un operatore di un call center Tunisino, che al di là dell'ottimo servizio che mi stava offrendo, mi aveva da subito colpito per la sua voce calma e gentile, priva di un qualsiasi brulicare di voci di sottofondo che di solito caratterizzano questo tipo di interazioni telefoniche. Detesto i call center, tutti detestano chiamare un call center, ma questo era diverso dagli altri perchè era la mia prima esperienza in tempi di viralità, e non intendo quella dei social.
Avevo già descritto la mia problematica di una consegna non avvenuta, e mentre questa amabile persona si era immersa nel silenzio della scrittura dei dati esposti, la mia mente iniziò a confondersi con la sua, con il suo modo particolare di esprimersi, un fantastico tiramisù senza il caffè può rendere l'idea, con i suoi probabili sogni e le sue probabili paure, con il colore della stanza in cui lavorava da chissà quanti giorni, se c'era o non c'era una finestra, se troppo vicino a lui c'erano altri suoi colleghi, se aveva una famiglia, dei figli da proteggere. Il silenzio si era oltremodo prolungato al di là delle mie convinzioni, ormai non sono più convinto di niente, neppure se nel tiramisù ci va di diritto il caffè o il thè, quindi, convinto che fosse quasi morto, rilanciai un "E' ancora in linea?", "Signore? E' ancora in linea...?", "Mi sente?"
"Si, certo, sono ancora qui", rispose con lo stesso tono pacato, "Ho rintracciato il codice del suo ordine XXXXXX e risulta essere già stato consegnato in data del 12, anzi... addirittura dell'11". Ma il pacco disperso sembrava via via assumere un ruolo sempre meno determinante, sostituito da una crescente, timida ma interessante, confidenza umana. D'altronde anche io mi trovavo da ben due settimane costretto tra le mura domestiche perchè mi furono riscontrati, ma non accertati, i sintomi della SARS-CoV-2. Da quel giorno quello che vedo è sempre il solito paesaggio del mio giardino confinante con degli alti muri a Est, e delle basse case a Sud, proprio in direzione di quell'eco lontano e straniero che stava al di là del cavo telefonico. E pensare che non amo parlare al telefono quindi era da tempo che non mi si presentava l'occasione per un'eccezione che conferma la regola". "Lei come sta?" chiesi interrompendo nuovamente la sua concentrazione dal mio ormai rincoglionito codice di assistenza a otto numeri. "Si, intendo, come sta vivendo questa situazione?" aggiunsi rapidamente per non sembrare troppo diretto. "Come vuole che sto, qui in Tunisia ancora c'è molta gente che non crede ai fatti, dicono che nulla ci può accadere perchè siamo credenti, il nostro Dio ci vuole bene, non ci farà morire. Io invece sono molto preoccupato, soprattutto per mia Mamma che è molto anziana. Se dovesse aver bisogno delle cure ospedaliere non ci sarebbe speranza per lei qui in Tunisia. Ho visto quello che sta succedendo a voi in Italia, e io vi sono molto vicino, prego per voi e lo farò anche per lei che mi sembra una persona molto a modo, sono pochi come lei che ci chiedono come stiamo. Ma se un paese industrializzato come il vostro, uno dei paesi più potenti al Mondo, si è ridotto nella situazione in cui si trova ora, figuriamoci per un povero paese come la Tunisia". "Lei crede in Dio?" aggiunsi con la fiducia ormai conquistata da tanta esternazione emotiva. Ma la mia immediata sensazione fu quella che questa domanda non dovevo proprio fargliela, perchè ci fu immediatamente un silenzio abissale che si interpose ad una risposta altrettanto ritardata, lenta e quasi sillabata: "In Dio?...sì, ci credo" rispose con un tono del tutto differente dal precedente modo empatico di conversare. Era evidente che quella domanda potevo evitarla ma è la mia indole che vorrebbe tutti gli uomini del Mondo orientati verso un unico Dio, perchè questo mi fa sentire più al sicuro, più a casa. Ma ben presto fui sconfessato sulla mia prima impressione e Ahmed si riaprì con un tono inaspettatamente scargiante, quasi trionfante. "Pensi signore, l'altro giorno ebbi un codice di assistenza, un'altra Signora Italiana ma che viveva in Ucraina. Si mise addirittura a piangere con me, era tanto sconvolta dagli eventi che le suggerii di leggere qualche pagina del Vangelo, che se credeva in Dio non le sarebbe successo nulla, e che comunque sarebbe stata accompagnata con serenità al suo destino, ebbene signore, quella donna smise di piangere e mi ringrazio, fu molto bello comprendere che io possa avere fatto una cosa così veramente utile".
20 immagini da ricordare bene
11 Dicembre 2021
Inizio dalla mia, ricoverato in terapia intensiva tra #Dicembre2020 e #Gennaio2021. Ho cambiato #lavoro e #amici, ma non la dignità. Poi c'è quella di altre migliaia, quelli che non hanno voluto ascoltarmi. E ora ne scrivo un'altra, un breve riassunto di un'indagine informativa sui principali casi di coloro che hanno cambiato idea dopo esserci passati. Ma la mia ricerca non inizia con dei semplici screenshot delle principali testimonianze di #cronaca. La mia storia inizia dall'#ossigeno, quello che imploravo ogni giorno a #medici e #infermieri, e dalle mie #fonti dirette, nelle altre #terapieintensive del #NordEst, dirigenti dell'#Ulss, biologi, chimici, economisti, collaborazioni professionali nei quattro continenti, e personalità della #geopolitica, dell'#esercito e qualcosa pure dell'#intelligence per non farmi mancare nulla pur di ambire alla verità. Un anno di indagini, inchieste talvolta non esenti da rischi, collaborazioni con i veri testimoni di questa pandemia: i #fotoreporter. Ma anche le piazze, le mie conoscenze nell'opposizione, sia come infiltrato che come osservatore ed opinionista. E le mie stesse apparenti contraddizioni nella difesa dei #diritti del lavoro, come quella a supporto di #FabioTuiach, di #GuidoRusso, e come promotore della campagna per il #Referendum Abrogativo contro il #GreenPass a fianco dell'avvocato costituzionalista #PiaPerricci, già vista in prima linea anche nel caso #SeaWatch. Non esente dai peggiori insulti e minacce, da #novax e #provax, e perfino da qualche cellula dell'#Isis, già ad inizio pandemia feci la mia prima intervista diretta attraverso un #callcenter #tunisino. Ho sempre preferito le #fontidirette a quelle già filtrate dai media. Ho sfidato la diffidenza degli intervistati e a volte ho ottenuto le prove che cercavo. Un anno di #giornalismo investivigativo. Un anno di verità incrociate e sovrapposte fino a generare quel gioco di specchi a cui tutti ne siamo inconsapevolmente coinvolti. 184 articoli e un'inchiesta, quella sul rapporto tra Covid e Isis, non mi hanno ancora convinto sulla prova regina che proverebbe indissolubilmente la verità assoluta sulla SarsCov2.
Massimo rispetto per le persone raffigurate in questa inchiesta e che in questo preciso momento stanno soffrendo come ho sofferto io. /// Con dignità e coraggio hanno scelto di raccontare le loro storie affinché altri siano preservati dalla stessa loro sorte. A loro il mio augurio per una veloce guarigione ed infinito rispetto.
Annotazione del giorno: La saggezza a volte fa molta strada. Dopo oltre 100 giorni di cammino, e oltre 9000 km, arriva da Setegaya (Tokyo) una rivelazione semplice e potente. Lei è una cittadina giapponese, lui un cittadino italiano. Si conoscono, dialogano, e scoprono che il loro mondo è più piccolo e breve di quanto volevano far loro sembrare. Poco importa, perché i sentimenti sono contrariamente enormi e viaggiano, indisturbatamente, nello spazio e nel tempo.
Questi sentimenti sono le preghiere.
La Speranza per l'Umanità è un compromesso così triste. La nostra estinzione sarà antropologicamente contenuta in un arco di tempo molto breve.... Preghiamo per tutti noi.
(The Hope for Humanity is in compromise... so sad... the mass of extinction is anthropologically contained in rapid span of time.... Let's Pray for all of US).
マリア Udumbara Marie
Attenzione a chi sembra stupido
Le nuove armi del dissenso
10 Dicembre 2021
Partendo dal presupposto che l'#intelligenza a volte può sembrare poco intelligente, come la #stupidità poco stupida, tutto può anche riflettersi per invertirne magicamente il significato. E tutto è altrimenti opinionabile, e altrimenti dissacrabile. E così a volte mi vorrò mostrare anche un finto tonto, o un finto genio. Dissacrare le mie stesse parole celebrandone altre. Idolare personaggi oscuri o abbatterne altri diversamente luminosi. Nulla di tutto questo, l'unica cosa che mi interessa è la verità. Non il verdetto, soprattutto se popolare. Così, prima con #FabioTuiach, a difenderne il suo diritto per il posto di lavoro, poi con l'avvocato #PiaPerricci sostenendone la sua battaglia per il #referendumabrogativo contro il #GreenPass, e ora con il dottor #GuidoRusso che, pur non difendendo apertamente, ne esalto la sua strategia per arrivare ad un nuovo concetto di #libertàvaccinale visto sotto una luce più arbitraria. Non fermiamoci sempre alla #superficie dei fatti perché ognuno di questi può celare una verità che potrebbe far luce su una situazione così complessa, quella del diritto alla #libertàterapeutica. Perché anche se ci troviamo nel contesto #sociale della #collaborazione e dello spirito di #unità, e pur vero che non stiamo parlando di oggetti materiali, ma di #soggettigiuridici dotati di una propria #coscenza all'interno di un sistema più ampio che è quello universale, prima che terrestre, continentale, nazionale e locale. A questo punto non ci resta che fare una rapida scelta; salvare la #coscienza o la #nazione? L'#individuo o lo #Stato? La #Terra o l'#Universo?. E me ne laverei ben le mani se dovesse toccare a me di prendere un'univoca posizione in tal senso. Quello che vorrei suggerire è che non esisterà sempre un bianco o un nero davanti ai nostri occhi, e non ci sarà sempre un bivio. Ma le diverse tonalità di grigio, come pure il ventaglio di strade percorribili, si prosteranno a noi in un'ampia gamma di sfumature, direzioni e variabili. La #verità è un fluido onnipresente che non conosce il colore che preferisci, o il luogo che più ami.
Paradossi sociali da terzo millennio
Potrebbe avere ragione Guido Russo?
08 Dicembre 2021
Potrebbe avere ragione #GuidoRusso?. Scopriamolo insieme. Parafrasiamo che a comportamento estremo si potrebbe celare un movente profondo. /// Non fermiamoci nella seppur indiscutibile superficialità del comportamento di #GuidoRusso, che, alla luce di questo presupposto #folosofico, potrebbe invece ricondurre al modus operandi di un #performersociale con un piano strategico ben preciso, che però gli è sfuggito drasticamente di mano all'ultimo minuto. Perché la sua, probabilmente, voleva essere una ben architettata #provocazione, e contestualmente avrebbe attuato, - almeno sul piano teorico -, la volontà di essere scoperto al fine di mettere in luce un #concetto, e un #alibi, che fino a questo momento mi era inspiegabilmente sfuggito. "Se vuoi il mio corpo, che voglio invece proteggere, allora ti offro un #surrogato, una #copia". . /// Questo apre uno scenario che va ben oltre a qualsiasi #ideologia ed #eticasociale legata all'immagine di superfice di questa solo apparente grottesca vicenda. "La proprietà del proprio #corpofisico e alla sua contestuale inviolabilità in quanto unico e irreperibile". E allora ci si può anche porre il "legittimo dubbio": "Fino a che punto la mia responsabilità verso l'altrui soggetto implica il mio personale sacrificio". . /// E ancora: "fino a che punto il #benecollettivo circuisce e la mia #autodeterminazione". . Sia ben chiaro, io tenderei al #sacrificio individuale a fronte ad un #benecollettivo più ampio, per il semplice motivo che la mia argomentazione #spirituale, e #religiosa, me lo suggerisce a livello profondo. /// Ma non tutti possono essere dotati dei miei stessi #sentimenti, e delle mie stesse #regolemorali nei confronti del prossimo. Quindi il caso particolare, quanto bizzarro, del Dott. "#GuidoRusso", potrebbe rivelarsi in una luce quanto mai diversa e probabilmente non tanto folle come ci è sembrato finora. Sempre sul piano concettuale e ideologico, non in quello legale e comportamentale. /// Questo potrebbe portare a una riconsiderazione autonoma del valore e dell'autodeterminazione del proprio corpo biologico nei confronti della società.
225 anni nell'indifferenziata
07 Dicembre 2021
225 anni di vaccini nell'indifferenziata? Milioni di vite umane salvate solo negli ultimi vent'anni, e altrettante nei prossimi dieci. Perché la storia della #vaccinazione inizia con il #vaccino contro il #vaiolo, messo a punto da #EdwardJenner nel 1796. Prima del suddetto vaccino veniva praticata da molti secoli la #variolizzazione, metodo che fu di premessa alla vaccinazione e con il quale si conferiva alle persone l'immunità mediante l'inoculazione di piccole quantità di agenti #infettivi. Dopo secoli di ricerca e #progresso scientifico e tecnologico, passiamo quindi dall'opposizione #etica all'introduzione di materiale #biologico animale nel Sacro e inviolabile corpo umano, dall'effettivo e imperante dogma anti scientifico che l'uomo non possa essere "#ibridato" da materiale ne animale, ne umano, tantomeno artificiale. Secoli e secoli di #umana e salvifica #esperienza, probabilmente qualche #miliardo di vite salvate. No, tutto questo sembra non bastare ancora, e all'alba del terzo millennio quante vittime sacrificabili serviranno ancora per dare a Cesare quel che è di #Cesare. Quanti #umani dovranno pagare per il ragionevole dubbio di coloro che, 225 anni, non sono una prova sufficiente per non contemplarne l'irragionevole prova contraria.
Filippa Bua smaschera il No Vax con il braccio finto.
04 Dicembre 2021
Lei si chiama Filippa Bua, e fa l'infermiera a Biella, lui è invece Guido Russo, un'odontoiatra nella medesima città. Lei ha la siringa in mano, lui un braccio finto di silicone. Lui ha paura della "Bua", in tutti i sensi. Perché lei, Filippa, ha un cognome tutt'altro che appropriato per il lavoro che fa. Sembrerebbe un cartone animato di Peppa Pig, invece siamo nel mondo reale. Nel mondo di oggi. Magari bastasse un deretano di silicone quando ci aumentano le tasse, o un cuore di peluche quando ci devono mettere un bypass. Alla faccia di Ippocrate, e a parte il fatto che la "bua" di un ago puo far paura a tutti, un giuramento e sempre un giuramento. Ma poi qualche bontempone al vetriolo potrebbe, a questo punto della narrazione, insinuare pure alla parità di gender per scansarsi dall'imbarazzo della propria stupidità. Infatti non sarebbe neppure giusto, aggiunge, innamorarsi di una "furbacchiona" con due tette siliconate come cocomeri e un limone come cervello.
Cibo o denaro? Scienza o libertà?
02 Dicembre 2021
Arrivò un giorno che il figlio, nutrito e arricchito abbondantemente dal padre e dalla madre, si ribellò nel sostenere che cibo e denaro non erano che lo stratagemma per controllare la sua propria libertà. Quindi scappò di casa e smise di nutrirsi ma non di usare il denaro per acquistare ogni tipo di lussuria. Il suo cuore smise di battere dopo circa due settimane nella suite di un lussuoso albergo, non prima però di aver ceduto il suo seme ad una giovane donna. Ecco, il cibo era la scienza, il denaro la libertà, i genitori la società. E da quel seme nacque una nuova stirpe, di infedeli alla scienza ma idolatri al denaro e al consumismo abbondante. Da questo squilibrio nacque presto, dopo solo un secolo, un saggio padre che richiamò la sua ampia prole al saggio ordine. Quel buon padre era la natura e il nuovo ordine la severa pandemia. I figli presto compresero che in una società complessa non si può vivere di solo denaro, ma anche di fede scientifica che è il cibo dell'evoluzione di specie. Arrivò quel giorno che i figli compresero il dogma che non vi può essere libertà senza un piccolo tributo alla scienza, e non vi può essere scienza senza un piccolo tributo di libertà.
Dalla Sea Watch alla violenza sulle donne, oggi per i diritti costituzionali
01 Dicembre 2021
Un punto di vista sicuramente interessante quello che sarà trasmesso oggi su FanoTv. Lei è #PiaPerricci, #avvocato di quelli che considero costantemente e indissolubilmente in prima linea per i diritti dell'uomo. Dalla #SeaWatch alla #violenzasulledonne lei, marchigiana con una famiglia numerosa alle spalle e "charme patriottico" da vendere, si è battuta fino all'ultimo anche per i #diritticostituzionali dei suoi #connazionali. E io,- da favorevole al #vaccino e a quasi tutte le circostanti #misurecautelari contro un male che, tuttavia, ci coinvolge all'unisono ormai da due anni -, l'ho pure appoggiata nel #Referendumabrogativo contro il #greenpass. Perché di fatto, e come dovrebbe essere per tutti, non sto cercando l'inattaccabile posizione ideologica che oggi fa tanto #politicallycorret, dal momento che a interessarmi maggiormente sono la verità e la vita stessa delle persone. Ma dove è quando cercarle?. Un occasione per tutti potrebbe essere questa sera alle 20.30, su #FanoTv, dove la vedremo esporsi su un'emittente privata dopo essere stata più volte invitata in quella pubblica, che però, all'ultimo istante, è stata sempre boicottata e respinta per le solite ragioni di #politicainformativa che la maggior parte di noi ne è stato, almeno una volta nella sua vita, suo malgrado coinvolto. In questa istanza essere #donna è due volte difficile e, naturalmente, la mia #mente preferisce schierarisi per la libertà di parola e la parità di #gender, senza se, e senza ma. Anche se nel mio #cuore la penso diversamente, anche se le mie certezze potrebbero venire a mancare per un più nobile istinto.
Annotazione del giorno: Comunque tutto è già stato deciso da tempo, e al #G20 ne abbiamo avute le conferme. Il #sangue di #Biden, gelosamente custodito nel baule della sua #stagecoach, ha già portato nel vecchio continente le sue consacrazioni a chi scende e chi sale nella rampa di lancio degli Stati Uniti d'Europa. Inutile opporsi come galline nel pollaio, la rete è invalicabile, il #Futuro è già #Stato.
Ma perchè io non so mai niente di te?
30 Novembre 2021
Una mia carissima follower di Instagram, una donna, una mamma, una persona a me perfettamente sconosciuta, una che nella sua #bio lo scrive pure "non fare caso a me, io vengo da un altro #pianeta", chissà, forse un'assassina seriale o veramente un'#aliena (#fico), che tuttavia, quando ero in terapia intensiva inizio a scrivermi disinteressatamente solo perché aveva intuito che avevo bisogno di compagnia, fratellanza, o #speranza, oggi mi ha rimproverato con un tono quasi materno: "ma perché io non so mai niente???" Solo per il fatto che non l'avevo informata che ero nuovamente finito in ospedale. Un lampo di luce abbagliò quindi la mia #memoria. #Ricordi ormai estinti, memorie annebbiate probabilmente dalle conseguenze del virus a cui ci siamo quasi affezionati perché ci ha reso immancabilmente protagonisti di uno #show globale che altrimenti nemmeno ci sfiorava. E quindi: dove sono e dove erano tutti gli altri che credevo #amici? Quelli che neppure avevano voluto sapere come stavo allora, quando veramente stavo rischiando la vita, cartella clinica alla mano? O quegli amici che contrariamente ai primi, che hanno preferito l'assenza, mi hanno pure offeso insinuando che il mio vociferare mediatico dal mio isolamento ospedaliero, sfiorava i limiti del circense. Solo perché cercavo di distrarmi da una #solitudine incommensurabile e dalla paura di non uscirne più. O quegli stessi amici che hanno additato ingiustamente il mio disinteresse per la mia stessa privacy solo perché tentavo di raccontare, attraverso la mia #creatività, cosa succedeva dentro il nulla. Amici che ovviamente non ho più rivisto, non per mia volontà, ma perché si sono resi conto loro stessi di essere stati superficiali. Ed ecco qui l'utente inaspettato, il follower, il seguace, l'#amica conosciuta in un social, e che mai ne avevo intuito prima l'esistenza, che mi chiede: "Ma perché io non so mai niente?". Parole che apparentemente non daresti tanto peso, ma che alla #luce di questa notturna riflessione sull'amicizia, hanno la potenza di un brillamento solare. La forza di un fulmine che squarcia il cielo svelando un passato di menzogne, falsi ideali, e pochezza umana. Un uomo interessante lo si misura da quanti amici ha. Quindi non posso dire di esserlo, perché di amici ne ho avuto sempre pochissimi e oggi, alla luce dell'esperienza, non ne voglio più, perché non ne sento la necessità, l'utilità, il senso. Si dice che l'amicizia finisce dove inizia l'amore. E io, oggi, ho solo bisogno di amore. E per cercarlo preferisco rimpicciolirmi come un atomo dell'universo e dialogare con gli altri miei simili sfuggenti tra le quasi infinite pagine di un social immateriale, quegli atomi talmente luminosi da sembrare stelle che sanno chiederti semplicemente: "ma perché io di te non so mai niente?". Grazie utente sconosciuto
Annotazione del giorno: Chirurghi dopo 32 ore di lavoro per salvare una vita umana.
Ma per molti è Big Pharma.
Annotazione del giorno: Eigengrau è il colore che vediamo quando le nostre palpebre sono abbassate al buio. Quello che vediamo al buio non è il nero, perché in vita non lo vedremo mai. L'Eigengrau è un colore che non è neppure un grigio perché contiene alcune tracce di rosso, il colore del sangue. L'Eigengrau è anche il colore dominante dei nostri sogni quasi fosse una nebbia che non ci permette di vedere chiaramente. Oggi mi sono perso nelle tenebre di una foresta e ho visto l'Eigengrau ad occhi aperti. Ma forse ho solo fotografato un sogno.
La verità della Sars-Cov-2 è custodita dall'Isis
27 Novembre 2021
Per capire il Covid dobbiamo prima capire come oggi funzionano le guerre. E' il Generale di Corpo d'Armata Roberto Bernardini a speigarmelo ad un convegno di Cyber Security e Sicurezza Internazionale. "Il Covid è nato all'improvviso e nessuna nazione se lo aspettava, prova che nessuna di loro aveva un piano per gestirne l'emergenza". Oggi le guerre non si combattono nel piano terrestre, ma in quello delle informazioni, aggiunge con la fermezza di un uomo tutto d'un pezzo e l'autorità da far raggelare il sangue. E alla mia domanda se la Nato potesse ancora avere un ruolo in questa nuova prospettiva e, - alla luce di una voce non tanto di corridoio della provocazione di Biden nel minacciare di ritirare le sue basi dall'Europa nel quasi impensabile tentativo di dissuadere Putin di allearsi verso oriente -, pensai che li ha poco mi giustiziasse per alto tradimento al valor militare. Il suo valor militare. Perchè, ahimè, non feci tanto caso nella mia preventiva e veloce preparazione del caso, che il pluristellato argenteo ebbe istanza anche ai vertici della Forza Nato per il Kosovo (KFOR). La sua risposta alla mia domanda durò quasi un quarto d'ora e dai toni talmente perentori che alla fine penso di aver perso un chilo tanto mi fece tremare le gambe. Perchè la Nato non è solo un organismo militare ma è anche politico, il collante irrinunciabile che tiene insieme tutto l'occidente e che solo la costituzione di una neo difesa europea potrebbe sostituire. Il focus di questa inchiesta resta comunque sempre l'ipotetico rapporto che la pandemia potrebbe avere nel riassetto dell'economia e della società mondiale. E che la "Cyber Warfare" comprenda anche la manipolazione dell'informazione relativa alla Sars-Cov2 al fine di destabilizzare l'occidente a favore della crescita esponenziale dell'egemonia economica orientale a sfavore di quella americana... Leggi di più
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Annotazione del giorno: Il consumismo infelice.
Annotazione del giorno: "Alessandro Conti" per la "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne". Un #fotoreporter d'eccezione, lo abbiamo visto in prima linea nella lotta contro la #disinformazione pandemica. E oggi eccolo nuovamente a raccontare un'altra pandemia tutta al femminile. La firma è inequivocabile, l'impegno e il coraggio anche. Uno dei miei preferiti sotto diversi punti di vista: la semplicità della narrazione, la potenza del realismo. #AlessandroConti è il #fotografo che probabilmente ha scattato più foto di tutti in quest'ultimo periodo dell'umanità.
Annotazione del giorno: I miei scatti in un libro firmato Oliviero Toscani.
Art life for the World
Elzeviro Editore
A cura di Oliviero Toscani Fabrica Research Centre
Senza questo codici muori.
Con questo codice non sarai mai libero
25 Novembre 2021
Eccomi arrivato qui su Instagram dopo una settimana di assenza. Oggi #Oriana, la mia compagna, ha deciso di accompagnarmi al #ProntoSoccorso di #Conegliano. #CodiceGiallo, (subito dopo c'è il #CodiceRosso), per una pre diagnosticata "sindrome coronaica acuta" a seguito da pregressa infezione da Sars-Cov2. #Febbre a 39 scesa a 37.5 solo dopo una doppia dose di #Tachipirina e altre #farmaci che mi sono stati somministrati in #emergenza. Poi la svolta. #Esamidelsangue inaspettatamente perfetti, - un solo asterisco -, mentre il #cuore è sato considerato, - senza mezzi termini -, un #orologioatomico. E la saga continua con una #Polmonitebilaterale da Sars-Cov2 estinta dopo un'anno di preoccupanti e dolorosi strascichi, eredità del mio ricovero in #terapiaintensiva del 2020. Solo alcuni piccoli #danni #interstiziali che mi porterò per i prossimi cinquant'anni dal momento che sono ritenuto un pesce. Quindi il provvidenziale declassamento da una sospetta "#sindromecoronarica acuta", considerato l'importante dolore vicino al cuore, a un banale "trauma intercostale" con una meno banale #infezione ai #muscoli circostanti. Ma cosa sia stato a provocarlo resta di fatto un #mistero. Sembrerebbe un forte pugno al petto, o comunque un fortissimo #sforzotoracico. È ormai da due settimane che accuso questa fitta al cuore, ma nulla sembra giustificarla nei termini di un quadro clinico praticamente ritenuto perfetto. Ma dopo ripetute elucubrazioni mnemoniche il cerchio si è finalmente chiuso. Mannaggia a me e quella diabolica attrazione gravitazionale alta cinquanta metri alla festa di #SantaCaterina di #Udine. Ed ecco che improvvisamente i conti sembrano convergere in una nuova prospettiva. Un #video in cui mi si vede roteare come una #trottola ingabbiato da grossi tubi di contenimento che sbattevano senza sosta sul mio #torace. Ora gli #antidolorifici mi rallegrano ma il mio sguardo non può staccarsi da quel #braccialetto bianco. Quello della foto che sembra quasi inutilmente ostentata. Quel matematico e inequivocabile #codicefiscale che arbitrariamente può dividere la morte dalla vita, la libertà complessiva da una libertà negoziata. E questo qualcuno non lo capirà mai.
Annotazione del giorno: Da qualsiasi angolazione una donna è sempre una donna.
Gli italiani fanno sempre tendenza, non solo in pandemia18 Novembre 2021
E ancora una volta l'Italia è una matrice da copiare. Un faro di saggezza, un un'embrione per la creazione. #Moda, #arredamento, #agroalimentare, #ricercascientifica e da oggi anche lungimiranza pandemica. C'è però chi insinua che siamo diventati il laboratorio europeo per la sperimentazione di una futura e malvagia forma di #potere, ma io credo che l'#Italia sia fondamentalmente una nazione saggia, non corrotta. La nostra storia millenaria ce lo permette, e con il rischio di sbilanciarmi in un infinito dibattito, anche la #fede in Dio. E questo paternalismo planetario lo si nota anche nei più piccoli dettagli, negli "#occhi" amichevoli di un auto che tutti vorrebbero avere inventato. Tuttavia i complotti, il grande reset e quant'altro vogliamo metterci nell'#impasto globale, esistono eccome, Ma non vanno considerati unicamente nella sfera del male. Ad esempio il #pane lievita grazie ai #batteri. Eppure, quando è cotto, non ne possiamo fare a meno.
Il pericolo di non riconoscere nessuno
16 Novembre 2021
Verrebbe da ridere a crepapelle ma subito dopo le goliardiche emozioni lasciano inevitabilmente il posto ai dubbi. E se questa tecnologia fosse già in uso per manipolare l'informazione di cui mi nutro?. E di fatti lo è. Ne parlò la #CBInsight al #Sole24Ore non molto tempo fa, di come una ricerca condotta da alcuni #scienziati dell'università di #Washington riuscirono a #clonare l'identità mimico-facciale di #BarackObama, tracciarne la posizione dei relativi movimenti e le conseguenti forme della sua bocca, ed infine, - grazie all'#intelligenzaartificiale (#AI) -, adattarne perfettamente un file audio del tutto nuovo. Stessa cosa è capitata anche al leader di #ItaliaViva, #MatteoRenzi, che si è visto dire cose assurde, e mai dette, in una recente puntata di #StrisciaLaNotizia. E sempre CBInsight ci dimostra come il 52% del #trafficoonline mondiale, - soprattutto nelle piattaforme sociali -, sia generato da #bots, #software il cui compito è fingersi umani, o praticamente simili. Ecco perché viene naturale porsi più di qualche domanda sull'originalità dei contenuti video dei #personaggipubblici che hanno una forte influenza sulla società contemporanea. Penso alla #disinformazione di massa e a quelle #FakeNews che da anni invadono la comunicazione #politica ed #elettorale, ma che recentemente avrebbero tranquillamente potuto "infettare" anche l'#opinionismo in campo #scientifico e #sanitario. Una mistificazione che, a livelli ancora più ampi e temibili, potrebbe veicolare una strategia funzionale in un programma di #cyberware più ampio, "fabbricato" ad oc da #superpotenze straniere, o comunque in qualsiasi contesto di #guerrafredda latente. Intere società ciberneticamente ingannate da informazioni destabilizzanti atte a creare pericolose #spaccature interne.
Il geco e la farfalla. Verità e menzogna
16 Novembre 2021
Svegliarsi alle sei del mattino e scoprire che tutto il sistema in cui vivi è completamente errato è di un'ingenuità a dir poco disarmante. Probabilmente questo disappunto durava da qualche tempo, ma in ogni caso ti sei svegliato adesso pretendendo che tutto quello che ti gravita attorno si svegli oltremodo in questo stesso istante. Un torpore umano che giudichi lobotizzato da un nemico comune e non solo tuo, che altro non potrebbe essere quel #meraviglioso sistema che ti ha permesso per decenni di vivere come pochi riescono a permettersi in altri #paesi, altre #culture e in qualsiasi angolo del #mondo. E questo perché è molto più facile incolpare chi si nasconde, da chi invece non lo fa proprio. Un ipotetico governo ombra piuttosto che una #civiltàmoderna reale, un'entità diabolica sotterranea, piuttosto che un'entità umana di superficie. È molto più semplice incolpare il male piuttosto che lodare il bene perché, quest'ultimo, contrasterebbe sicuramente con i propri #comportamenti #sociali che non sempre sono così #etici e #morali come vorresti far credere. Ma cos'è la "cultura #morse" se non un #alfabetismo tratteggiato, saltellante, zoppicante, che si nutre di piccole porzioni di verità di una pietanza informativa #sterile, confusa e spesso contraddittoria. E da questo stato di cose non può che nascere la diffidenza e l'ostilità verso qualsiasi cosa, quello stesso #magma perpetuo che alla fine ci finisci pure dentro. Sai cosa ti dico?. Non sono più #erudita di quanto tu possa pensare. La verità ha sempre avuto la pelle mimetica di un #geco mentre le menzogne hanno i colori sgargianti di una #farfalla. Ed è per questo motivo che tendo alla neutralità di posizione, preferendo immergermi libero in quell'osannato #pensiero dominante che alla fine, - e #Darwin mi darebbe sicuramente ragione -, è sempre la condizione migliore per l'#evoluzione, qualunque sia il suo fine.
Non parlare con nessuno, non toccare nessuno
15 Novembre 2021
Siamo di fronte ad una nuova categoria di #VirusMutanti. Si è generata attraverso la rapida espansione delle forme di comunicazione #LowCost terrestri e con la stesso aumento demografico della popolazione umana. È un #Virus che intende vivere ad oltranza e sarà molto difficile da sconfiggere. Il suo punto di forza è il nostro #progresso tecnologico e il conseguente #nomadismo di massa. E in questa direzione alcune #ricerche hanno già ipotizzato la possibile #diffusione di un ancor più grave #spinoff #virale negli anni '30 di questo secolo, probabilmente con il tasso di mortalità (e sofferenza) di #Ebola e l'indice di contagiosità dell'attuale #Sars-Cov2. Dovremo quindi abituarci a convivere con questi nuovi coinquilini fin da ora. La nostra arma più sicura saranno comunque i #vaccini, sempre più performanti e intelligenti che sapranno automodificarsi in sintonia con le #varianti, quasi in tempo reale. Oggi c'è però una seppur piccola porzione della #popolazione mondiale che non vuole partecipare a questo duello tra organismi viventi, preferendo lasciare le cose così come stanno. Non vedono questa nuova situazione come qualcosa da contrastare, forse perché è creduta il bluff strategico di un regime totalitario ancora sommerso. Tutto potrebbe essere, ma con la prospettiva #pandemica che non si risolverà nel breve periodo, - causando sempre più desolazione tra le popolazioni mondiali -, il #liberoarbitrio è un lusso che non ci possiamo permettere. E c'è pure chi insinua di voler andare a protestare di fronte alla sede dell'#OMS a #Ginevra. Come dire di voler protestare che la morte non esiste davanti a un cimitero. Che i virus riescano a calcolare anche la nostra #stupidità ?.
I tempi dell'odio devono finire, ora servono valori più alti, quelli della comprensione, del perdono e della riconciliazione
15 Novembre 2021
Sono un #vaccinato convinto, e mi sono fatto 10 giorni in terapia intensiva per il Covid. Tuttavia, esaminato attentamente il caso e la bizzarra personalità del soggetto, - che nulla mi sembra avere a che fare con un comportamento criminale o particolarmente aggressivo (penso alle frange di #estremadestra che abbiamo visto in molte altre situazioni) -, sarei orientato al #perdono in quanto le sue azioni, - giuste o sbagliate che fossero -, erano finalizzate per un seppur "arbitrario #benesociale", almeno dal suo punto di vista. /// Quindi ci sarebbero da considerare delle #attenuanti di tipo #etico e, - visto lo stato famigliare e la situazione difficile per tutti anche dal punto di vista #psicologico - (potrebbe esserne vittima lui stesso), se fossi un #giudice sarei orientato per una punizione ridimensionata, non certo il #licenziamento. /// Secondo il mio parere l'Agenzia per il #lavoro del #portodiTrieste (#Alpt) dovrebbe riesaminare l'atto di #licenziamento di #FabioTuiach. /// I tempi dell'odio devono finire, ora occorrono valori più alti, quelli della #comprensione, del #perdono e della #riconciliazione.
Immaginiamo soltanto quanti saranno nella stessa situazione di #FabioTuiach il prossimo anno. La perdita del lavoro, - soprattutto in questo stato di emergenza -, non può essere assolutamente contemplata come opzione. L'assistenza sociale, il reddito di cittadinanza e tutto il resto, sono costi passivi che presto non potremo più sostenere, e dobbiamo pensarci fin da ora. /// Ovvio che ci dovrà essere una qualsivoglia formula deterrenziale. Ma togliere il lavoro alle famiglie, secondo me, è obsoleto e incivile. Il "dente per dente" non porta mai da nessuna parte, la nostra è una società che deve anche comprendere le molteplici sfumature di sé stessa, non solo il bianco e il nero. /// Pertanto insisto nel riconfermare la mia posizione su questo caso.
Annotazione del giorno: Penso che non veda l'ora di scendere. Uno degli equilibristi più eleganti della Repubblica Italiana.
Arrivederci n.12
E' lui il più potenteL'americana "@politico" ma con sedi a Bruxelles Londra, Parigi, Berlino, Francoforte e Varsavia (@politicoeurope), classifica il leader di #Italiaviva al quarto posto tra i politici più influenti d'Europa dove il primo è indissolubilmente #EmmanuelMacron. La bomba a orologeria del potere politico italiano si piazza quindi al primo posto assoluto del paese di riferimento. . /// So anche che molti si concentreranno esclusivamente su questo volto, volutamente scelto tra i suoi ritratti più ironici. Ma è quello che sta dietro di lui che è straordinariamente inquietante e allo stesso tempo profetico.///
Matrix europea: ma rispettiamo le vittime del Covid
10 Novembre 2021
ESCLUSIVO /// Una matrice diabolica dietro le quinte europee. Francesco Amodeo svela nella splendida cornice di @emozionienotecaveneta a #Conegliano le trame oscure di un #cartellofinanziario che di celato ha ormai ben poco. Da #Monti a #Prodi, da #Renzi a #Letta per finire nella brace di #Draghi. Un disegno antico che vede l'europa un progetto strategico negli equilibri tra #occidente e #oriente. Amodeo ci illustra il pericolo nucleare scampato per una più raffinata #guerrabiologica le cui trame porterebbero la firma di #Gates e un élite senza compromessi nei confronti di un nuovo ordine mondiale giustificato dall'impossibilità di conciliare l'#intelligenzaartificiale con il #transumanesimo senza dover intervenire sull'ibridazione umana con la #tecnologia. Una prospettiva a dir poco indigeribile se non centellinata in un progressivo iter strategico di adattabilità sociale. E come trampolino di lancio ecco l'opportunità dei #vaccini quasi obbligatori seguiti da upgrade sequenziali. Prima, seconda, #terzadose fino ad arrivare all'innesto di un'interfaccia #cibernetica nel cervello umano al fine di supportarne il salto evolutivo della specie umana verso il nuovo mondo del #Metaverso. Perché tutto sembra convergere verso un epicentro ideologico e di #controlloglobale a cui penso non potremo sottrarci tanto facilmente. E #Darwin avrebbe qual'cosa da dire a riguardo. Ma Amodeo non si limita a puntare il dito su un'élite senza scrupoli. Lo fa anche contro il #popolo, contro l'indifferenza nei confronti delle vittime del Covid. Non solo contro la sofferenza fisica, ma anche quella psicologica. Occorre una revisione contestuale perché la paura ha una duplice origine, #virale e farmacologica, naturale e artificiale, umana e transumana. Un chiaro invito a non contestare l'aspetto scientifico ma quello politico e costituzionale. Un appello ad abbassare i toni del dialogo sociale ed aumentare piuttosto l'organizzazione di piazza con cortei sempre più numerosi e centralizzati, ma soprattutto pacifici ed intelligenti.
09 Novembre 2021
Annotazione del giorno: Perché l'#ossigeno è l'elemento più maltrattato del #pianeta?. Perché è #invisibile, o perché non è di nessuno?.
Quanto è rilevante il dominio delle case farmaceutiche nella lotta contro il Covid?06 Novembre 2021
Non è così semplice come sembra essere frettolosamente prospettato da chi non c'è veramente dentro. Primo, i #profitti delle case farmaceutiche non ci devono interessare particolarmente, altrimenti guarderei anche quelli dei media, dello spettacolo, dell'alimentazione e di tutto il resto. Viviamo nel #capitalismo ormai da tempo, nel caso non ce ne fossimo accorti, e chi riesce a creare #profitto non dev'essere demonizzato proprio da colui che lo sfrutta anche a proprio vantaggio. E per gli esempi non basterebbero i 2200 caratteri consentiti da questo social. . Secondo, per quanto riguarda invece l'aspetto sanitario, - strettamente collegato con quello farmaceutico -, non è l'indice di mortalità che ci deve oltremodo interessare, bensì quello di contagiosità e della conseguente criticità del #sistemasanitario ed #economico. Su queste basi ci sono i #datiscientifici inconfutabili comprovati sia dagli organi ufficiali che indipendenti, e per quanto mi riguarda, dalle mie fonti dirette. Poi uno se vuole fa di suo con la propria attività investigativa uscendo dalla confusione che c'è in rete iniziando a spaccarsi il "deretano", prendendo il telefono in mano o andando di persona a vedere cosa succede davvero. . Ovvio che tutto si può interpretare con i #dati parziali omettendo la #visione generale. Una cosa è certa, il problema è #mondiale, non #nazionale, e a prova di ciò sono i cosiddetti "#staticanaglia" che mai obbedirebbero ad una situazionalità di regime globale, eppure anche loro sono in grande difficoltà. Il metro di rilevanza statistica in una grave crisi mondiale è sempre la #geopolitica. . Senza questa conoscenza è impossibile ipotizzare qualsiasi incidenza complottistica se mai ci dovesse essere. La situazione è molto grave e non ha nulla a che fare con ipotesi dittatoriali, #greenpass o altre menate varie. A questo punto se non ci affidiamo alla scienza o alla geopolitica saltiamo tutti quanti. Altro che case farmaceutiche, big pharma o quant'altro.
Ossigeno bugiardo
05 Novembre 2021
Io sono l'ossigeno, entro ed esco da miliardi di individui, miliardi di foglie, miliardi di farfalle. Per la scienza mi chiamo semplicemente O, ma per tutti io sono la vita. Non tutti però mi amano per quello che sono, solo perché invisibile e inodore. Alcuni credono che sono così scontato che non mancherò mai dai loro polmoni. Alcuni dicono che sono addirittura bugiardo solo perché dico che senza di me finisce il mondo. Altri dicono che mento quando non riesco a entrare negli uomini. Altri ancora dicono che sono un'impostore perché rubo libertà ai loro diritti. Ma io sono ossigeno, io sono vita, io sono libertà, e non sono bugiardo.
05 Novembre 2021
Cosa non mi piace: Che un NewYorkTime storicizzi Trieste come ex centro cosmopolita austro ungarico e non "capitale europea della scienza".
"Fuori dal coro": obolo per i "no green pass"?04 Novembre 2021
"Fuori del coro" è la strategia di Fininvest per targettizzare il proprio #pubblico in qualsiasi direzione possibile o un tentativo, - un po' #barocco -, per decontestualizzarsi dall'"infame" etichetta del #MainStream?. O c'è qualcosa di più profondo, - e #politico -, che bolle nel pentolone elettorale del suo fondatore?. Ma poi verrebbe anche da chiedersi a quanti livelli di comprensione si suddivide la corrente di pensiero principale. #MarioGiordano ha palle da vendere ma ci fa, o ci è?. Quanto guadagna?. È un prodotto di #Fininvest o è un'autentica perla rara del "ventilato" giornalismo televisivo?. Gatta ci cova, a me questo #pluralismomediatico a oltranza non convince.
Un paese libero fa paura a chi è schiavo delle proprie paure
02 Novembre 2020
Cos'è la libertà /// Difficile da concepire, la libertà non è per tutti, anzi fa paura ai molti perché preclude il liberarsi dalla propria paura di essere veramente liberi. La libertà fa paura perché ti pone davanti a responsabilità troppo ardite. La maggior parte delle #persone che oggi ne reclama il #diritto più profondo, in realtà non sarebbe capace di gestirla al fine di migliorare la propria #vita.
Regole e sovranità europee. La nuova europa di Biden
30 Ottobre 2021
Come si evince da queste #argomentazioni è ben chiaro come il nostro paese assumerà una rilevanza sempre più marginale nel contesto geopolitico dei nuovi asset strategici mondiali. #AngelaMerkel "messa al bando" per una totale #ristrutturazione delle competenze anche sul tema di #sicurezzasanitaria che vedono il modello Italia un esempio per il resto dell'Europa.
Ma anche un Europa fortemente militarizzata come barriera invalicabile tra il quadrante #occidente e quello #orientale.
Oleodotto. Chi ci guadagnerà
26 Ottobre 2021
Fermatevi. Agendo così state creando le basi per un vero e proprio #Stato militarizzato e un tempo ancora più buio per l'#economia del nostro paese. E tutto per cosa, il dubbio per un #complotto?. Per chi non lo sapesse l'idea per un #grandereset globale non è nata con il #Covid, che è arrivato diversi anni dopo e "quasi" per caso. . Questa #pandemia si è manifestata piuttosto come l'occasione unica per #accelerare ulteriormente quello che doveva comunque accadere. C'è in gioco la sfida per salvare l'#economiamondiale da un tracollo sistematico. . Così non potevamo proseguire, l'imperialismo economico #orientale ci sta schiacciando come un insetto con l'obbiettivo di destabilizzare, - e attivarne il conseguente #declino -, dell'intero quadrante #occidentale. . Un coltello che si gira sanguinosamente nella ferita già aperta del #debito dove il #denaro ha perso consistenza a fronte di un #capitale sempre più fragile. . Ci sono cose, equilibri, ambienti, che non possiamo comprendere da osservatore esterno. Lasciamo le cose così come stanno, tanto non potranno cambiare.
Riforme e credibilità
26 Ottobre 2021
Così Renato Brunetta titola un suo post a favore di riforme e credibilità citando il sovranismo europeo nelle decisioni del governo Italiano. Altro che #Europa aggiungo, i #governi sono manovrati da varie entità che agiscono all'ombra di qualsiasi organo istituzionale?. Esistono di fatto due livelli di #conoscenza a tal proposito: quello del #popolo generico, la cui intelletualità è costantemente nutrita disordinatamente nei social e nel Web, e quello dei pochi che si sono spaccati la testa (e il culo se mi è consentito) nella comprensione della #geopolitica, o che comunque conoscono veramente come funziona il mondo di oggi perché ci sono effettivamente dentro. . Ormai viviamo in un mondo-sistema chiaramente governato dall'#EconomiaGlobale (non più nazionale o localizzata) e da un'élite altrettanto evanescente. Basti pensare che un #Zuckerberg, per citare un pesce non poi tanto vorace, detiene un patrimonio personale molto vicino al capitale economico e politico delle riserve auree del nostro #paese. Che tra l'altro si trovano, guarda caso e in maggior misura, negli #StatiUniti d'America, #RepubblicaFederaleTedesca e #RegnoUnito.
La frammentazione della notizia in era pandemica
26 Ottobre 2021
Quando parlo di fonti mi sento spesso ettichettato come un ingenuo, o uno che difende il #mainstream incriminando a priori la #disinformazione dei #media non allineati. Ma nel 2013 avevo già una visione ben precisa di quello che stiamo parlando oggi./// . Maria Rita Parsi: Cos'è Internet? . Internet è la più grande invenzione dopo l'industrializzazione... . Maria Rita Parsi: Intende dopo la scoperta della stampa? . ... della #stampa e dei processi industriali in genere, siamo agli arbori di una nuova generazione. E' vero, condivido tutti i pericoli che ci sono, e anche il diritto della #privacy in quanto il problema non è la diffusione dell'#informazione, è come viene diffusa, se a pezzi, o in toto. Questo è il grande problema; infatti molte #informazioni che noi vediamo in Internet sono pezzi sfavorevoli di un'informazione più completa favorevole, oppure, sono pezzi favorevoli di un'informazione più competa sfavorevole, perciò non ne usciamo più. #AndyWarhol negli #anniottanta aveva previsto questo, i famosi quindici minuti di celebrità "tra virgolette"; diceva che in futuro chiunque poteva essere celebre almeno per quindici minuti, era una sua previsione che è stata appunto testata con l'avvento di Internet. #Celebrità o contro-celebrità naturalmente, questo è successo, che gli artisti hanno ancora una volta anticipato. . Maria Rita Parsi: Cos'è il #Cyberbullismo? . Sono quei pericoli che esistono nella realtà, ma esistono anche nella rete. Nella rete possono essere circoscritti, sono visibili, sono tracciabili. Nella rete no, nella rete non ci sono confini. . (Da un'intervista del 2013 in ambito #SocialNetwork)
Referendum abrogativo No Green Pass
24 Ottobre 2021
Leggendo tra i vari #commenti sto prendendo coscienza che all'italiano (medio) piace di più il confronto fisico, che quello intellettuale. La piazza, piuttosto che la carta. Il rancore, piuttosto che la #strategia. Il delirio, piuttosto che la #logica. E in questo nuovo magma sembra ritrovare la propria dimensione perduta che, probabilmente, poco ha a che fare con quello che crede di combattere, il #GreenPass, ma molto con quello che invece risiede nella profondità atavica di una #dignità demolita da decenni di soprusi. /// È ormai una questione quasi personale contro lo #Stato, non contro le varie strumentalità legislative con il quali agisce. Un comportamento #psicologico che assume i tratti della dipendenza da opposizione, indipendentemente dal singolo obiettivo raggiungibile. Tra le righe dei diversi commenti sembra quasi che la fine del Green Pass, - servito in un piatto d'argento -, non abbia lo stesso #appeal della dimostrazione del relativo #dissenso di #piazza. Ma posso sbagliarmi.
Intervento dell'Avv. Pia Perricci
Stefano Mitrione Purtroppo penso che tu abbia ragione! Io Ho come l'impressione che all'italiano non importi eliminare il #greenpass, ma solo dimostrare allo stato che si è più forti fisicamente... non comprendendo che le guerre si vincono usando l'intelligenza e soprattutto gli stessi mezzi! L'unico mezzo #Democratico veramente efficacia al giorno d'oggi, è il #referendum! questo è l'unico mezzo veramente efficace con il quale si può battere lo #Stato, e per il quale può decidere il popolo... il guaio peggiore è che vengono fatte, sempre le stesse contestazioni senza alcuna informazione reale su quello che si sta asserendo! Come può un #referendum abrogativo confermare? Come può un #referendumabrogativo dare assenso e far diventare efficace un qualcosa che lo è già?.. personalmente ritengo, che solo con uno scontro intellettuale molto sottile, si possa combattere la situazione attuale...
La Sars-Cov2 uccide solo diabetici e ipertesi, noi siamo la razza eletta
24 Ottobre 2021
SPECIALE RAPPORTO ISS /// Molti stanno ancora (s)parlando di un recente e iperdiscusso rapporto #ISS senza neppure averlo mai letto e come se prima non ce ne fossero mai stati altri (più o meno uguali nell'inquadratura #scientifica), preferendo e opportunisticamente citandone o condividendone esclusivamente le molteplici #distorsioni create ad uso e consumo di chi proprio non vuole saperne di #vaccinarsi. . /// Ma alla fine sembra proprio questo un ragionamento da "superiorità di razza" (cfr. #nazionalsocialismo #nazismo #hitlerismo ...). E affermare che la #Sars-Cov2 uccide "solo" chi rientra nelle varie comorbità è totalmente #discriminante, ancor più se detto da coloro che ne richiamano il conseguente #vittimismo a proprio carico (cfr. #greenpass #nogreenpass #novax #dittaturasanitaria ...). . /// Parliamo, ad esempio, di oltre cinque milioni di Italiani affetti da #diabete, - e non solo anziani -, che alla luce di questa riflessione potrebbero andare tranquillamente a farsi fottere?. E gli #ipertesi?. L'Italia non è fatta solo di persone sane al 100%. Tutti meritano di essere tutelati, non solo chi, per il momento, (toccetevele pure tanto è irrilevante) è "sano come un pesce". E alla faccia delle #contraddizioni e dell'amor di #Patria. /// Ma c'è chi si difende ancora affermando che solo loro dovrebbero vaccinarsi. E tutti i #diabetici e gli #ipertesi non ancora diagnosticati?. Non sono pochi. E sul fatto della falsificazione dei dati dei presunti decessi parliamo di teorie, qui entriamo in un territorio ancora più scivoloso, anche perché la #Sars-Cov2 non è mai stata considerata direttamente mortale, ma piuttosto come un'acceleratore di varie #patologie sia pregresse, sia non ancora diagnosticate. . /// Ho esaminato io stesso numerosi casi di #cinquantenni, auto dichiaratisi sani come un pesce, che di punto in bianco e per la prima volta nella loro vita hanno quasi smesso di #respirare. Non dico questo perché conosco alcune casistiche, ma perché sono un #giornalistainvestigativo e sono entrato nelle #terapieintensive ascoltando le loro #testimonianze dirette.
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30 Aprile 2024
Negli ultimi anni la scienza, e più precisamente la fisica quantistica, si stanno interessando seriamente su quello che potrebbe esserci dopo la vita.
Non solo sul piano teorico, ma anche su quello fisico del comportamento degli atomi e del tempo. Questo non a precludere a sostituire qualsiasi concetto di fede o di religione, ma per cercare di comprendere, tra le varie ipotesi percorribili, che l'Universo non è fatto di sola materia.
E la ragione potrebbe essere unanime: tutti vorrebbero sapere se c'è vita dopo la vita anche se a pochi interessa come estendere quella che già hanno.
E ancora meno hanno la piena coscienza di cosa sia la vita stessa e a cosa serva.
Tutto deve avere un fine altrimenti tutto sarebbe inutile. Vivere senza uno scopo potrebbe essere alienante. Non sarebbe vita ma sopravvivenza. Così l'uomo si è dedicato alla ricerca di un surrogato dello scopo. Il potere.
Il potere rende determinante la vita allontanando quello che viene definito il punto limite. Il potere rende oltremodo possibile l'estensione della vita nella consacrazione delle proprie opere.
Io vivo nella memoria di altri. Un'illusione che fino ad oggi sembra essere l'unica forma di immortalità seppur indiretta.
In un certo senso potrebbe funzionare a patto che il potere sia quello di trasmettere con amore tutta la nostra esistenza al prossimo. Questo modello filosofico della vita lo ritroviamo in tutte le manifestazioni cosmiche e biologiche.
Tutto sembrerebbe un meraviglioso meccanismo a cessione di energia perpetua.
Il fine non sarebbe pertanto la consacrazione della propria vita ma quella del prossimo tuo.
È il modello che ci rende magnificamente immortali rendendo possibile la vita dopo la vita.
Dio inteso come entità assoluta e irripetibile, un unicum potenzialmente divisibile in sotto unità essenziali.
Tuttavia la mia visione di Dio non è assimilabile esclusivamente ad un concetto scientifico.
L'essenza di un Dio può rivelarsi solo attraverso una "formula spirituale e universale".
L'amore per il prossimo, la contemplazione del creato e l'esternazione energetica, potrebbero essere l'istruzione di fondo generatrice del tutto. Tutto, come ci viene dato (materia e energia), dev'essere ceduto al fine da permetterne l'espansione.
Ma perchè c'è bisogno di espansione? Secondo me l'espansione universale genera potenza di calcolo.
Per calcolare che cosa? Una risposta ad una domanda ad esempio.
O semplicemente a un desiderio di amare. E cos'è l'amore?
L'opposto di centralità (io al centro del cosmo), volere il bene di chi sta fuori di me, fare in modo che non soffra e che stia bene. Ovviamente questo sentimento dev'essere prima sperimentato con se stessi, ma non in misura superiore.
Annotazione del giorno:
L'universo è così grande perché deve elaborare un'immensa quantità di dati,
oltre a dover contenere contemporaneamente tutte le sue varianti create da tutte le menti in esso contenuto.
In questa ragione l'Universo potrebbe essere descritto come una "compatta atmosfera di dati", in cui tutto si può costruire perché esiste già una base reticolare, una sorta di maglia tridimensionale (materia oscura?) dove si aggrega la materia.
La geopolitica del petrolio secondo Warren Buffet24 Aprile 2024
Il fattore Buffet / The Buffet factor
Warren Buffet è uno dei più famosi investitori di sempre. Partendo con solo 100 dollari oggi detiene un patrimonio netto di 133,5 miliardi.
Noto anche per i suoi visionari investimenti a lungo termine, come i suoi trentatré anni con Coca Cola, di certo non investe mai senza avere solide informazioni sui mercati e dei loro potenziali futuri sviluppi.
L'"oracolo di Omaha" sa dove mettere il suo denaro, e nel 2008 non esitò ad entrare nell'azionariato di BYD con ben 225 milioni di azioni acquistate con una capitalizzazione pari a 232 milioni di dollari, quasi il 10% dell'intero colosso cinese, insieme ad altri investitori come BlackRock, Vanguard, Norges Bank, tutti fondi di investimento che credono nel clean energy e nei mercati emergenti.
Ma a partire dall'agosto del 2022 Berkshire Hathaway, inizia a vendere dopo aver trentaduplicato i suoi profitti negli ultimi quattordici anni.
I motivi, secondo gli analisti, sono di natura geopolitica, soprattutto dominati dalle tensioni tra USA e Cina, e dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente.
Tuttavia lascia nell'asset finanziario ben 88 milioni di dollari scendendo da poco meno del 10% dell'intera società automobilistica cinese a solo il 3%.
Ciò significa che le informazioni in suo possesso valgono ancora la sua fiducia sulle politiche di transizione elettrica di BYD, anche se il rischio è quello di diluire i profitti con la crescente competitività di mercato in Europa entro il 2035.
Una nicchia di successo non corrisponde necessariamente ad un buon affare se a dividersi la fetta ci sono troppi attori. Ecco perché la "vecchia volpe" riduce ma non estingue il suo azionariato BYD, confermando che la transizione alla mobilità elettrica non sia una bolla di mercato.
Ma Buffett tiene ben saldi i suoi tacchi in almeno due zattere, senza rischiare di cadere in quella diversificazione eccessiva di coloro che investono a random ottenendo profitti mediocri.
Questo si traduce in una partecipazione del 25% di Occidental Petroleum Corp.
Una società petrolifera che recentemente sta concentrando i propri obiettivi strategici verso la riduzione dell'impronta di carbonio, dato la tendenza delle nazioni verso l'eliminazione delle emissioni nocive causate dalla combustione entro il 2050.
Una corsa verso la riconversione delle Big Oil in previsione di ulteriori crolli dei titoli di borsa internazionali, già messi a dura prova nella pandemia da Sars-Cov2, e che nel lungo termine vedrà un'ulteriore spostamento del consumo di petrolio verso le rinnovabili.
Così le grandi compagnie petrolifere scommettono il loro futuro senza combustibili fossili migrando con una certa rapidità ai gas naturali, all'energia eolica e alle Carbon Capture, mega strutture capaci di neutralizzare il diossido di carbonio presente nell'atmosfera.
Questo significherà un cambiamento senza precedenti per le aziende petrolifere a prova di una transizione energetica non più revocabile, sia dal punto di vista ecologico, che finanziario, dato che i principali investitori stanno dirottando ingenti capitalizzazioni proprio sulle energie rinnovabili.
Lo stop alla produzione di veicoli endotermici entro il 2035 da parte dell'unione europea, e a seguire entro il 2040 in altre parti del mondo, sarà pertanto imprescindibile, considerando anche l'accelerazione tecnologica che asseconderà entro pochi anni le esigenze dei consumatori in termini di prezzo, autonomia e reperibilità energetica garantendo tra l'altro costi di esercizio notevolmente inferiori.
Arrivati a questo punto di pareggio con la propulsione endotermica, saranno proprio loro a preferire le EV, una nuova generazione di automobilisti consapevoli del loro tempo che nulla avrà da spartire con i conservatori di un'era ormai votata al declino. Quella del petrolio.
Annotazione del giorno:
La solitudine è un'oasi di pace nel deserto delle relazioni umane contemporanee.
Il fantasma della NATO24 Aprile 2024
Una mia fonte mi ha riportato indietro nel tempo, un caso che negli anni '80 divenne l'incubo dei servizi italiani.
Perdere la faccia con la NATO era fuori discussione, il Generale James Lee Dozier doveva essere "estratto", a qualsiasi costo, dalle grinfie dei suoi rapitori: le brigate rosse.
La mia fonte parla di un ex agente dei NOCS (Nucleo operativo centrale di sicurezza) che nel 1993 gli avrebbe parlato del coinvolgimento della stessa NATO nel sequestro Dozier e di come le guerre nascano nelle profondità di intrighi che vanno ben oltre la comprensione geopolitica. Un'implicazione di alto livello che avrebbe messo in pericolo le stesse teste di cuoio che lo avevano liberato in quella stessa operazione che li portò alla luce delle cronache internazionali.
Un sospetto di auto-sabotaggio alimentato da diversi motivi, uno dei sequestratori parlava uno "slang" americano e quindi calzava l'ipotesi che dietro la facciata delle BR ci fosse qualcosa di più pesante.
Di fatto il contesto risultò fin da subito molto più ampio di quello che sembrava, dal momento che ci fu pure un primo tentativo di negoziazione da parte del KDS (Ex Comitato per la Sicurezza dello Stato Bulgaro) che, nell'ambito dei segreti militari dell'allora blocco occidentale, si erano sempre dimostrati interessati.
Quindi i NOCS ben sapevano dei rischi che potevano correre, non tanto durante l'operazione, ma in seguito dato che tutti i media gli ritraevano come degli eroi. Uno di loro in particolare si tolse addirittura il mefisto, l'iconico passamontagna dei corpi speciali, al fine di presentarsi al generale appena conclusa l'irruzione per la sua liberazione.
La mia fonte fa riemergere un fatto accaduto quasi trent'anni fa che comunque, allo stato delle cronache contemporanee ormai largamente diffusasi alla comprensione di chiunque (Internet e Social Network), risulta essere molto più credibile di quanto non lo fosse allora.
Un contesto ovviamente segregato e che ancora oggi viene archiviato come un'azione non affine ad altri soggetti se non quelli appartenenti alle stesse BR. Ma se un'agente dei NOCS, già abituato alle situazioni ad alto rischio, decide di ritirarsi dal corpo per mettersi in pensione a cinquant'anni, suggerisce che il vaso di Pandora potrebbe veramente nascondere le illazioni da lui stesso raccontate alla mia fonte a dieci anni dai fatti.
Ma alla fine, che c'è di nuovo. Divergenze di stato all'interno degli stessi organi istituzionali degli Stati non sono certo rare. E che le guerre non accadano per la sola concomitanza degli eventi geopolitici lo sappiamo ancor meglio. E sappiamo anche che le BR non si muovevano solo per ideali nazional-popolari
L'unico "souvenir" di questa triste parentesi di cronaca italiana è quello che "nulla è quello che sembra" e che gli attori in gioco sono i soliti "fantasmi" della stanza dei bottoni.
Figli di un'informazione minore
23 Aprile 2024
Ma crediamo davvero di leggere le notizie reali? Crediamo davvero che un social network sia così tanto populista? O crediamo forse che bastano solo una manciata di notizie pescate qua e là per capire un intero contesto globale. Di certo non ci siamo mai chiesti come sia possibile arrivare così facilmente ad una verità che riteniamo così preziosa, se non per la ragione che questa non è un diamante, ma uno zircone.
È il Web, che proprio per la sua natura corporativa, ma anche algoritmica, a non essere così tanto democratico come potrebbe sembrare ad una valutazione superficiale. Quella fantastica notizia che consideriamo così tanto rivelatrice per la nostra edonistica consapevolezza, è stata invece confezionata ad arte proprio da persone, o stati, che ne vogliono trarre un personale vantaggio e che non hanno nulla a che fare con l'altruismo o lo zelo.
È il nuovo business della "nicchia editoriale" e la nuova strategia della Cyber Warfare a creare nuovi contesti informativi al fine di coinvolgere un pubblico di facile penetrazione per i più svariati motivi: economici e politici.
Una lunga lista di nuove testate, dai nomi più strani, che arricchiscono i propri editori nati dal nulla, o stati che agiscono per destabilizzare intere nazioni, concorrenti o avversarie.
Non siamo gli eletti, ma figli di un'informazione minore.
Annotazione del giorno:
È da secoli che il modello occidentale sembrerebbe funzionare.
La maggior parte della popolazione occidentale odierna vive agevolmente e più a lungo rispetto al passato.
Questo garantisce la fiducia del popolo nei confronti del sistema.
Il concetto di libertà vigilata dalla legge garantisce ordine, sicurezza e status quo.
Tuttavia c'è chi vorrebbe di più, ad esempio una libertà non vigilata e un più ampio spettro decisionale nei confronti del proprio futuro.
"Nessuno di noi è libero finché non lo siamo tutti"
Opal Lee
Cube Factor
20 Aprile 2024
È ormai da un decennio che, da sempre votato alle dinamiche estetiche e di concetto, mi interesso pure a tutto ciò che riguarda la sfera delle tecnologie impattanti nei modelli di vita contemporanei.
Non dobbiamo mai dimenticare che stiamo vivendo un'era di grandi #transizioni; ambientali, sociali e culturali, dove l'industria,- come anche i relativi metodi di progettazione -, stanno cambiando radicalmente l'ambito delle competenze per la competitività #green e #digitale di tutte le filiere, compresa quella #metalmeccanica. Quello che oggi viene definito sinteticamente #SmartManufacturing e industria 5.0.
Il #FabCube è l'incubatore ideale dove poter apprezzare tutto questo. Ormai al suo primo decennio di presenza nell'effervescente terziario avanzato della provincia di #Treviso, è quello che si potrebbe definire un'acceleratore d'impresa. Un luogo innovativo dove sentirsi già immersi nell'immediato #futuro, dove poter interagire con i relatori innescando nuovi stimoli imprenditoriali, e dove la persona non è solo un'individuo, ma una parte determinante di un sistema più ampio.
Perché le fake news hanno successo?
15 Aprile 2024
Innanzitutto perché, a differenza del giornalismo, hanno il fascino dell'esclusività. Un'informazione elitaria riservata ad una nicchia di pensiero.
Poi c'è da dire che la fake news ha una grande cassa di risonanza nei social in quanto la sua linea di distribuzione è popolare, e al popolo in quanto tale piace il gossip, la piazza, l'ora dell'aperitivo.
E in quest'ultimo aspetto che si rafforza, dando la possibilità a una società marginale di emergere in quella sfera culturale a lor prima negata. Ma non è sempre così.
Nel marasma troviamo sempre l'eccezione che ne conferma la regola. Dotti che per qualche motivo si inseriscono inaspettatamente tra le pieghe del dissenso. Lo fanno in buona fede principalmente sulla base di un rancore atavico verso le istituzioni complici, a dir loro, della propria inadeguatezza finanziaria o sociale.
Ma lo fanno anche in cattiva fede allo scopo di appropriarsi di un target di mercato di nicchia, facilmente accessibile, dove instaurare un conveniente sodalizio commerciale utilizzando la leva etica del comune pensiero salvifico nei confronti di una specie in pericolo di estinzione.
Potrei citare una lunga lista di aziende, professionisti e testate giornalistiche che hanno aggiunto parecchi zeri ai loro fatturati, soprattutto negli ultimi quattro anni.
Un mercato da miliardi di dollari che non fonda le sue radici necessariamente sulle falsità. Si può coinvolgere anche attraverso il confezionamento stesso dei dati. Inserendoli ad esempio in un contesto differente, evidenziando o omettendone alcune parti, scrivendo titoli provocatori acchiappa click. Ad esempio "Ora si capisce perché in novax avevano ragione" è il titolo double face di questo articolo che sembra esprimere una posizione ben diversa dal contenuto che rappresenta.
E il gioco è fatto. Nicchia, stimolazione, soldi. Tanti soldi.
Il cielo sopra Bruxelles25 Febbraio 2024
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A breve il #petrolio scarseggerà, ciò avrà ripercussioni geopolitiche importanti per tutti gli stati.
Questo potrebbe portare a nuove tensioni e #conflitti ovunque, basti pensare alle corsa alle ricchezze dell'artico e dell'antartico.
La conseguenza sarà un inasprimento delle crisi economiche e dei mercati finanziari.
La transizione energetica è forse giustificata da questa evidenza, sebbene i risultati finora proposti non siano all'altezza delle previsioni.
Noi europei affronteremo i prossimi anni con difficoltà crescenti non potendo contare su risorse adeguate e quindi non abbiamo alternative alla ricerca di nuove forme di energia.
Qualsiasi soluzione alternativa o la stessa ricerca di nuovi #giacimenti, comporterà un aumento dei prezzi insostenibile, ed è quindi evidente che sia necessario un cambio nel nostro sistema di vita.
Dovremo forse imparare a muoverci di meno e a essere più parchi nell'uso delle #risorse a disposizione, tra cui non va dimenticata l'acqua.
Una vita meno invasiva ridurrebbe anche le tensioni internazionali e consentirebbe di far fronte alle situazioni con unità di intenti.
Importante è a questo punto pensare che i nostri sistemi di vita non sono un must irrinunciabile, ma che essi devono essere adattati alla nuova realtà.
Annotazione del giorno:
E venne il giorno in cui l'uomo si trovò difronte alla sua miseria.
I suoi missili si piegarono come burro. I suoi delitti gli si ritorsero contro.
Chi ha detto che la vita debba essere necessariamente rosa?25 Febbraio 2024
Ritorno sul caso #Pandorogate.
Era il Dicembre del 2022 quando in un supermercato della mia città non mi meravigliai particolarmente nel vedere il collegamento commerciale tra #Ferragni e #Balocco.
Bella idea, insomma ci stava che nell'era degli #influencer e dei rispettivi #follower qualcuno potesse arrivare a concepire questo simpatico collegamento.
Zucchero rosa, stencil a forma di logo Ferragni poteva benissimo mandare in orbita orde di appassionati di questo "mondo delle meraviglie".
Anche se una più occulata #MarylStreep, interprete del cinico direttore di #VogueAmerica, non avrebbe di certo visto la decantata meraviglia.
Mi grattai il naso e girai il tacco per raggiungere il mio obiettivo, un panettone normale, quando sentii vociferare una donna accanto a me, sulla sessantina.
"Perché no, è una cosa diversa, io lo prendo" rivolgendosi al marito.
Penso che la maggior parte dei consumatori di questo prodotto si siano approciati così non tenendo tanto in considerazione il "dettaglio non da poco" della finalità benefica. (https://www.cittadellasalute.to.it)
Balocco, tuttavia, non avrebbe avuto bisogno della Ferragni per promuovere una simile iniziativa, semmai di un garante più appropriato, e credibile.
Viceversa non avrebbe avuto bisogno di mescolare il marketing del "#PinkChristmas" Ferragni con una finalità benefica del tutto scollegata.
Come possono coesistere questi due valori, la superficialità della vita, per quanto possa essere affascinante, e la dura realtà di chi soffre.
Sento il gesso che graffia nella lavagna.
L'avrebbero comprato lo stesso il pandoro dallo #zuccherorosa firmato da quella lì, anche senza cartiglio benefico.
Figurarsi se non lo avrebbero fatto anche a costo di buttare via il contenuto per non rovinare la 42.
Invece un gran bel minestrone, ma indigesto, quando il troppo scoppia come una bolla di sapone.
Il brand Chiara Ferragni aveva proprio bisogno di fare una donazione per convincere gli italiani?.
Secondo me no.
Viceversa quello di farlo lo trovo di cattivo gusto, mi sembra di vedere centinaia di migliaia di "tacchettine" che "sbatteggiano" lo zucchero rosa su uno stencil a forma di marchio "Ferragni", mentre centinaia di bimbi soffrono per loro grave patologia.
No, qui si rasenta l'ipocrisia più abbietta, ma questo è anche lo specchio di una società che non possiamo più nascondere dietro il falso sipario del perbenismo occidentale.
No, io questo pandoro "#doubleface" non l'ho comprato, mi sarebbe piaciuto cambiare, dopo oltre i miei cinquanta Natali, il colore dello zucchero a velo.
Ma il "fin di bene" non può essere mixato con la lussuria, le nuove generazioni devono ben comprendere il confine tra coerenza e ipocrisia.
Semplicemente... Divino
23 Febbraio 2024
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Ci sono più stelle che tutti i granelli di sabbia presenti in tutte le spiagge della Terra.
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Tra questi granelli di sabbia, le stelle, ci sono distanze inimmaginabili alla percezione umana.
E poi c'è il tempo, tanto tempo, miliardi di anni e questo, per la teoria della relatività generale di Einstein, amplifica esponenzialmente queste già incredibili dimensioni.
Ma se vogliamo ingrandire ancora questa dimensione possiamo addirittura scendere nell'infinitisamete piccolo:
cellule, atomi, protoni, neutroni, elettroni e nella scala più bassa a noi conosciuta, i quark.
Immaginatevi solo quanti quark ci sono nell'Universo.
Un numero impressionante che ha un nome: Googol (non Google), un numero seguito da 100 zeri.
Io credo in Dio, tuttavia presumo che se ha fatto l'Universo così grande, probabilmente, non lo ha pensato solo per noi.
Oppure si, perché rimanessimo letteralmente senza parole.
Comunque sia... sono fiero di abitare in questo fantastico spazio e sono grato a Dio per avermici messo dentro insieme a tutti voi, e magari, a chissà quante specie viventi in altri luoghi remoti dello spazio cosmico.
Tutto questo è semplicemente divino.
Sono felice.
Alexei's heart was silenced
17 Febbraio 2024
AlexeiNavalny potrebbe essere vivo.
Su di lui un esperimento di impianto cerebrale nel contesto di un programma segreto simile a quello americano di #ElonMusk.
IL SOSPETTO
"Chi svilupperà la migliore intelligenza artificiale, diventerà il padrone del mondo".
Così si esprimeva #VladimirPutin durante il #KnowledgeDay del 2017.
Ne avevo già parlato in una sessione di U2050 e, anche se questo evento non sembrerebbe essere pertinente sull'argomento di apertura, trova invece il suo piglio proprio nel nome di Elon Musk che al tempo ci leggeva la minaccia per l'inizio di una plausibile terza guerra mondiale.
Sette anni più tardi vedo invece piuttosto pertinente il caso della sparizione del corpo di Alexei Navalny se collegato a un ipotetico "#Neuralink russo" e a quei chip impiantabili in grado di creare un ponte di comunicazione con il cervello umano, non uno qualsiasi, ma quello della più rappresentativa dissidenza della nazione.
OPZIONE PLAUSIBILE
Naturalmente in assenza di prove resta solo un'opzione teorica ad una vicenda che per tutti i media sembra ormai chiusa in quello che le fonti russe hanno volutamente rilasciato.
Ma resta comunque da chiedersi se la motivazione del trasferimento di #Navalny a 64 chilometri a nord del Circolo Polare Artico (#PolarWolf) fosse il pretesto di agire con più libertà su qualche esperimento di natura top secret.
E chi meglio del nemico numero uno di "madre Russia" sarebbe stato più papabile considerato anche l'intero sistema informativo e di nomi che ci stava dietro.
IL CONTESTO
Ricordiamoci che le dittature hanno sempre utilizzato metodi oltre qualsiasi diritto umano, e questa più che mai sarebbe stata la più ghiotta delle circostanze. Un'occasione da non lasciarsi sfuggire architettando una morte improvvisa in un carcere fuori dal mondo.
Purtroppo Alexei, anche se in vita, è ormai destinato a quello che i media non possono che accogliere come verità in quanto non ci sono prove a sostenere il contrario.
Ma è in questo cinico limbo temporale che il Cremlino potrebbe giocare indisturtamente le sue carte a favore della scienza.
UPDATE 21/02/24
Putin sapeva che il suo principale oppositore politico Alexei Navalny sarebbe stato un "impiccio" non da poco in caso di morte.
La sua salma sarebbe diventata oggetto di pellegrinaggio e sensibilizzazione politica a suo sfavore, tanto da ipotizzare l'esilio della salma stessa fuori dal territorio russo in vista delle prossime elezioni.
Ma anche questa soluzione avrebbe provocato un grave danno d'immagine politica in quanto l'ipotetico funerale avrebbe attirato il cordoglio e la partecipazione di numerosi leader europei, con la conseguenza di perdita di controllo dell'impatto mediatico nel resto del mondo.
E allora perché Alexei Navalny sarebbe stato ucciso quando si trovava già in una condizione di assoluta innoffensività?
Alexei's heart was silenced.
La mia non vuole essere una posizione politica ma un dovere nei confronti della libera espressione.
Si chiama evoluzione, si pronuncia transumanesimo13 Febbraio 2024
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Nessuna epoca ha mai visto di buon occhio la successiva alla soglia d'ingresso.
Immaginatevi un Naenderthal che vede per la prima volta una coda di ruote di "pietra" ferme ad un semaforo con strani soggetti inscatolati dentro.
O un rinascimentale che per la prima volta viaggia in un convoglio di carrozze dove tutti i passeggeri guardano una tavoletta luminosa stretta tra le mani.
È l'impercezione evolutiva che ci porta al rifiuto del cambiamento.
Ma se questo accade lentamente lo assecondiamo senza opposizione di causa.
Tuttavia la velocità evolutiva a cui siamo coinvolti oggi sta cambiando questo meccanismo di adattamento in un rifiuto collettivo con la conseguente necessità di incolpare qualcuno o qualcosa.
Solo così digeriamo l'indigeribile dando forma e peso a questo male.
L'evoluzione non ha certo l'obbligo di farsi piacere, si manifesta quasi per lo stesso principio che ci tiene incollati al suolo, una sorta di gravità che ci attrae verso il futuro.
Lo diceva Darwin che l'evoluzione è inevitabile. Lo scorrere del tempo è inevitabile. Come lo è pure la morte.
Nulla resta come lo abbiamo lasciato, ci troviamo all'interno di una macchina ad ingranaggi che macina tutto ciò che costruiamo trasformandolo inesorabilmente in una nuova edizione seppur perfettibile all'infinito.
La domanda che ci poniamo a questo punto è quando questi ingranaggi si incepperanno.
Una domanda plausibile legata allo stesso meccanismo universale che porta un'asteroide a collidere con un pianeta estinguendone la vita.
Non possiamo fermare la potenza del tempo semplicemente rifiutando di evolvere come non possiamo restare bambini rinunciando di diventare adulti.
Sliding doors. Quando il talento si divide in due
6 Febbraio 2024
"Storie apparentemente impossibili"
Come nel celebre movie anche a Vittorio Veneto c'è una storia dalla duplice identità. Quella di un giovane "nerd" che nel retro bottega di una storica calzoleria, quella di famiglia ormai arrivata alla sua terza generazione, rappresenta l'ultima spiaggia di salvezza per smartphone e aggeggi vari arrivati ormai al capolinea.
Sembra di entrare in uno di quei caratteristici "shoe repair shop" della tradizione londinese all'interno dei quali vengono esposti sugli scaffali tacchi, suole e lucido per scarpe, ma aprendo una ben mimetizzata porta segreta ci si trova dentro ad un ipertecnologico laboratorio dell'MI6, i servizi segreti di Sua Maestà.
E invece no, al suo interno non troviamo Daniel Craig, l'ultimo interprete di 007 in NoTime To Die, ma Simone Peccolo, perito elettronico e altrettanto aitante uomo educato dal padre perito tecnico elettrotecnico, in una famiglia dove i computer di certo non mancavano.
Io sono stato fortunato, anche senza la parola d'ordine o il codice della tastiera del fantomatico ingresso invisibile, vengo invitato ad entrare in quello che potremo definire il pronto soccorso degli smartphone.
Simone è molto competente, e dopo avermi illustrato il piano di lavoro e i ferri del mestiere, mette in moto le dita che solo un'orologiaio esperto potrebbe destreggiare così velocemente all'interno di una scheda di un Samsung.
Tra le varie strumentazioni c'è pure un grande microscopio elettronico per ingrandire quei micro dettagli che non si possono vedere a occhio nudo.
Per un attimo mi dimentico di essere dal calzolaio "Peccolo" del quartiere medioevale di Serravalle, e la mia mente sprofonda nell'immaginario di una storia di spionaggio, tra microchip e armi segrete.
Per un attimo si, perché è proprio Simone che mi richiama alla realtà di un'altra giornata lavorativa.
Annotazione del giorno:
Svegliarsi dopo un'#anestesiagenerale è come nascere per la seconda volta. Non mi stancherò mai di raccontare questo momento come una delle più interessanti occasioni di riflessione sulla #vita.
(6 Febbraio 2023)
L'ultimo luogo
22 Gennaio 2024
Cara Mamma, da questa finestra vedo l'ultimo luogo in cui ti ho visto, ti ho accarezzato, ti ho baciato.
Quando ero piccolo mai avrei immaginato che potesse esistere un luogo dove una madre è un figlio potessero stare insieme per l'ultima volta.
E anche oggi, che sono diventato grande, non ci voglio credere.
Eppure questa finestra dell'ospedale de Gironcoli di Conegliano, mi racconta che sono un ingenuo, questo vetro mi divide da te, questo triste e freddo giorno di Gennaio mi urla che non ci sei più.
Sai Mamma,
i miei occhi stanno male, e sono certo che lo sei venuta a sapere. Sto diventando vecchio, e tu lo sai, ma mi basterebbe raggiungere la tua ultima età, giusto per sapere cosa provavi, cosa pensavi, cosa temevi, cosa sognavi, cosa credevi.
Lo so che tu leggi i miei pensieri e che non serve a nulla che io te li riscriva qui, ma sento il bisogno di condividere con tutto l'Universo questo mio sentimento troppo grande per il mio cuore, vorrei che tutti sapessero quanto ti amo poiché ho paura che nel tempo io stesso possa dimenticarlo, così come ora mi si è annebbiata la vista.
Invecchiare è come entrare in una nebbia che via via si fa sempre più densa.
E tu di vecchiaia te ne intendi perché eri sempre vicino a loro.
Sarebbe stato bello Invecchiare insieme.
Sarebbe stato bello che la diagnosi ai miei occhi fosse giustificata dal diabete, piuttosto che dalla vecchiaia. Poiché non c'è un numero specifico in cui si smette di essere giovani, è solo una questione di nebbia.
La nebbia degli occhi, dell'olfatto, del gusto, dei ricordi, del pensiero, della fede e di quelle certezze a cui ero abituato.
Altro che Milano, la nebbia, a volte, è dentro di noi.
Se vicino a te c'è Papà vorrei che sapesse che gli stessi sentimenti li provo anche per lui.
Siete i miei genitori in egual misura, fifty fifty.
Mi mancate, a dismisura, ma la mia più grande paura non è solo quella di non diventare anziano come voi, è anche quella di diventarlo di più.
Un figlio non sarebbe così figlio se diventasse più grande dei suoi genitori, io non voglio smettere di essere il vostro piccolo.
Questo mi fa più paura della Morte.
Annotazione del giorno:
Ma che mi segui?
A volte desideriamo essere così seguiti nei social che ci dimentichiamo di quanto sia intrigante esserlo nella realtà.
Il baratro della verità
16 Gennaio 2024
Il baratro tra verità e falsità è immenso tanto che quasi nessuno ne ha mai visto il fondo.
L'uomo ha sempre avuto bisogno di possedere le informazioni, per difendersi, per vivere.
Oggi più che mai, che il mondo stesso è fatto di dati, possedere ed esibire l'informazione distingue gli uomini gli uni dagli altri poiché, di fatto, non accettiamo l'uguaglianza.
Guai a farsi chiamare specie.
Così anche un'informazione, non verificata, diventa un ghiotto bottino soprattutto per coloro che ne hanno poche.
Intendo coloro che non ha potuto imparare, e oggi, nel mondo delle infinite possibilità e del tutto subito, dimostrarsi informati nei social equivale ad una sorta di laurea onoris.
Una sorta di cultura a noleggio a breve termine, se vuoi.
Annotazione del giorno:
Mi rivolgo agli #hater
Gli "odiatori seriali" che nei social riversano quotidianamente valanghe di insulti, insinuazioni e accuse verso contenuti a loro non graditi.
Sappiate che dietro questi contenuti ci sono persone, mamme, padri, figli, e nipoti che devono crescere con loro.
Il vostro odio va oltre lo schermo dei vostri smartphone trasformandovi silenziosamente in potenziali assassini.
Le parole uccidono anche se per scriverle non serve il porto d'armi, creando una scia di sofferenza che può andare oltre la vostra comprensione.
Anche quando fa freddo nel nostro Pianeta dobbiamo sempre ringraziare il Sole.
L'anno che viene non potrà essere migliore per l'umanità, questo lo sappiamo, ma... potrà essere migliore dentro ognuno di noi, poiché la nostra anima, e il nostro #cuore, non conoscono confini.
C'è troppa gente che soffre, e per loro dobbiamo essere discreti e pacati.
Dobbiamo aprire il nostro cuore e la nostra mente anche verso noi stessi, lo dobbiamo a loro.
Volevo dirlo. Ma tacqui!11 Gennaio 2024
Enigma
2 Dicembre 2023
Quando nel 2019 #OlivieroToscani mi chiese perché fotografo, - semplicemente così e nelle medesime parole -, risposi "perché ho paura di morire senza lasciare traccia di quello che ho visto".
E fu così che mi presentò (casualmente) a Emma Bonino: "Lui è quello che ha paura di morire".
Ma Emma, che non si lascia certo sfuggire il benché minimo dettaglio, mi squadrò dagli scarponi al berretto non facendosi risparmiare la sua più tagliente considerazione: "Ma come fa un soldato americano aver paura di morire?".
Ed è così che funziona l'informazione, in tutti i media e da sempre.
Prima è stata censurata l'ultima parte della mia esternazione a Toscani ("...senza lasciare traccia di quello che ho visto"), in seguito fu la percezione del messaggio provocatorio del mio abbigliamento (militare USA) che stravolse definitivamente il mio sentimento più profondo sulla paura dell'oblio storico documentativo.
Ne parlai anche con Maria Rita Parsi* ben dieci anni prima quando, in una sua intervista, mi fece la più perentoria delle domande: "cos'è Internet ".
"Molte informazioni che noi vediamo in Internet"- risposi - "sono pezzi sfavorevoli di un'informazione più completa favorevole, oppure, sono pezzi favorevoli di un'informazione più competa sfavorevole".
*Maria Rita Parsi:
Membro del Comitato di Controllo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, Membro del "Comitato di applicazione del Codice di Autoregolamentazione TV e minori" del Ministero delle Comunicazioni, dal 2003 al 2006 Commissario della "sezione #OLAF" della SIAE dal 1997 al 2001 Consulente della Commissione Parlamentare per l'Infanzia dal 2002 a oggi.
Transcendence
26 Novembre 2023
Il giorno era arrivato.
Raggiunsi il chiostro del monastero come prestabilito.
Mi dovevo inginocchiare rivolto verso la fonte di luce del giardino centrale e attendere l'angelo a me riservato.
Sarebbe stato buona cosa trapassare per mano dell'Arlcangelo Gabriele, il più clemente nello sferrare l'arma.
E così fu.
L'arma era una spada e doveva trapassarmi dalla clavicola al rene, passando per le viscere.
Chiusi gli occhi e chiesi "Farà male?"
"Sarò rapido" rispose Gabriele.
Abbassai il capo e subito entrò la grossa lama all'altezza della clavicola destra, scese in basso traffigendomi tutte le viscere per poi uscire fuori dal rene sinistro.
Fu rapido ma molto doloroso, ma come promesso durò poco.
Poi una pace che non avevo mai provato, aprii gli occhi e alla mia sinistra c'erano mamma e papà.
Così morii in questo mondo, rapido ma non indolore, colpevole ma non accusato, umano ma non di carne, io e ancora io.
Di nuovo puro.
Il meccanismo della follia
21 Novembre 2023
Quando il "lupo civilizzato" esce dal branco (società) ritorna a sbranare, e non solo per fame.
C'è un labile confine tra amore e odio.
Come tra il bianco e nero quando non esiste una scala di grigi.
O tra la luce e il buio quando la lampadina si spegne improvvisamente.
E in mezzo c'è sempre la paura, il dramma e la follia.
L'uomo è un curioso "animale", a differenza degli altri identifica lo #statusquo come apatia, la routine noia, il fallimento sconfitta totale.
E invece il fallimento ha sempre dato origine al rinnovamento e alla perpetuazione, compresa quella della nostra stessa essenza di specie.
È UN ATTIMO...
il cervello si disconnette improvvisamente dalla ragione, le emozioni ataviche di un'epoca primitiva, mai del tutto estinta, prendono le redini di un'escalation incontrollata verso il baratro.
E LA CIVILTA?
La civiltà è un compromesso accettabile tra beneficio e rinuncia, collaborazione e individualismo, bene e male.
IL LUPO CIVILIZZATO
Crepet (#PaoloCrepet) sostiene che non si diventa "lupi" in un giorno.
Ma noi siamo già "lupi travestiti da agnelli" con l'escamotage dell'etica e della morale, valori ambigui che dipendono esclusivamente dal contesto circostante.
E quando il "lupo civilizzato" esce dal branco (società) ritorna a sbranare, e non solo per fame.
LUI
In questi specifici termini #FilippoTuretta non dovrebbe essere definito un mostro, come anche descritto da #ElenaCecchetin nella sua lettera al #CorriereDellaSera, poiché i mostri sono i figli sani di un sistema maschilista e della cultura della violenza.
Il mostro, semmai, sarebbe uno Stato che non tutela preventivamente le donne, o lo fa quando già appaiono i lividi ben visibili nei loro volti.
SOCIETÀ
Ma poi è anche vero che se deleghiamo esclusivamente alla società (ormai putrefatta) le nostre responsabilità personali, non ci potrà mai essere un vero cambiamento che parta dalle profondità del nostro cuore.
Annotazione del giorno:
COS'È IL PERDONO E A COSA SERVE
È il perdono lo stato più elevato della coscienza. Quell'immenso meccanismo che permette all'universo di prosperare. Quell'immensa energia che permette al Sole di cedere la vita nello spazio, altrimenti vuoto.
Pochi detengono questo straordinario potere, certamente non i comuni mortali.
O per lo meno non chi è fatto di materia.
Ecco perché soffriamo.
Ecco perché siamo sempre in guerra, e non solo per ragioni politiche verso altri paesi,
ma soprattutto per ragioni sentimentali verso noi stessi.
C'è una certa atavica intolleranza verso la comprensione dello sbaglio altrui,
questo perché ci permette di sentirci viceversa migliori, o addirittura perfetti.
E' una cosa da uomini
19 Novembre 2023
Gli uomini uccidono le donne nei modi più disparati, ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo, e senza usare necessariamente la violenza.
#MargheritaHack, la più punk delle scienziate.
Al suo fianco il marito Aldo De Rosa e pochi altri uomini.
Mobbizzata perché era una donna che dirigeva un osservatorio, poiché le stelle sono "cosa da uomini".
E qui c'è il senso del confronto tra queste due immagini così diverse se non fosse solo perché entrambe sono donne; gli uomini odiano le donne soprattutto quando vogliono dimostrare il loro intelletto, poiché anche quello è "cosa da uomini".
Tanto che, per farle dispetto, le gomme della sua auto continuavano a sgonfiarsi nel parcheggio dell'osservatorio.
E oggi?
Ancora l'ennesima donna, #GiuliaCecchettin, viene ostacolata nel suo intelletto.
Non doveva laurearsi prima di lui.
Ma chissà cos'altro c'è sotto, forse un #disagiosociale che va ben oltre alla differenza di #genere.
Nessuna gomma che si sgonfia, a sgonfiarsi come un palloncino bucato da uno spillo, è qualcosa di più che una gomma, qualcosa di immensamente più assoluto.
Ma gli uomini uccidono le donne nei modi più disparati, ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo, e senza usare necessariamente la violenza.
La maggior parte degli uomini devono solo chiudersi in un umile e riflessivo silenzio, anche oggi che ci sarebbe da urlare.
Oggi sono le donne a dover urlare, a rivendicare una parità intellettuale, ed esistenziale, solo apparente.
Ma perché ci sono uomini che odiano le donne?
Perché ancora oggi una donna è penalizzata nelle più disparate sfere della vita sociale, professionale e familiare?
C'è una sorta di atavica invidia nel dono che a lei è stato concesso. Un dono di straordinaria bellezza, quella di generare altri esseri umani.
Annotazione del giorno:
Molti sui #Social mi chiedono perché mi interesso di queste sfumature di #cronaca.
La verità è che mi occupo delle profondità umane da almeno 40 anni, ho scritto pure un libro a riguardo. Nel tempo ho capito che c'è una componente molto aggressiva in ognuno di noi, una sorta di "#applicazione" (#app) tenuta unicamente sotto controllo dal buon senso (etica, morale, sentimento, bellezza interiore...).
Ma c'è, in silenzio è lì che aspetta di essere riaccesa. Nessuno è escluso poiché si trova nel nostro #DNA.
Ci sono molte teorie sulla nascita della nostra specie che darebbero conferma di quanto esprimo, teorie anche scientifiche e non solo utopiche.
La fede del Vajont. Una storia vera5 Ottobre 2023
60 anni dal Vajont
9 Ottobre 1963 - 9 Ottobre 2023
Appena arrivammo al sagrato della chiesa di #Longarone incontriamo una donna sull'ottantina, ben portati, occhi azzurri come la maglia ricamata che indossa.
Mi avvicino e attacco subito il bottone chiedendole se la nuova chiesa le piace.
Dopo la cordiale presentazione mi risponde seccamente di si, anche se all'inizio, parliamo di un mezzo secolo fa, la gente avrebbe preferito di gran lunga una chiesa dritta, semplice.
E ora, che ci abbiamo fatto l'occhio, aggiunge rapidamente con lo sguardo quasi beffardo, la gente non ci entra più, non sente più il bisogno di pregare.
Ormai noi di Longarone siamo rimasti in pochi, si guardi attorno e osservi quante sono le facce che non sono di qui.
Abbiamo perso la nostra gente, mio marito perse all'istante quarantacinque parenti in quel maledetto giorno.
Ma lo sapevamo, eccome se lo sapevamo.
In che senso? Aggiungo.
Si perché, vede lassù, in cima sul Toc, tutti noi abbiamo visto che si spaccava tutto.
Vede questa fede nel mio dito?
La mia è liscia, ma in molti andavano dall'orafo a farci incidere la data di nascita.
Così, se fosse venuto giù tutto, avrebbero almeno dato un nome alla tomba.
Lei si è salvata, cosa ricorda di quel giorno?
Tutto, ricordo tutto.
Avevamo la televisione accesa, abbassai il volume perché ci era sembrato di sentire che bussano forte alla porta.
Era insolito a quell'ora di sera perché eravamo sempre tutti in casa, non aspettavamo nessuno.
Andai comunque verso la porta ma era come se me lo sentivo che stava succedendo quello che tutti in paese temevamo.
E in quel momento arrivò anche l'acqua.
Ma lei si è salvata, come è successo?
Noi abitavamo in piazza, che era più in alto del resto del paese, l'acqua ci arrivò solo alle ginocchia.
"La diga, la diga, la diga è venuta giù"
Questo urlavamo.
E ora com'è la sua vita signora?
Vivo per mia figlia, la seconda ondata, quella del Covid, si è portato via anche mio figlio, aveva solo quarant'anni.
Vengo spesso in questa chiesa, ci diamo il turno per tenerla almeno pulita, ma la gente che ci entra è sempre meno.
Cerco di tirare avanti, ma la mia è stata una vita di continua sofferenza.
Ma sono felice di avervi incontrato, almeno per un pò mi avete distratta.
Dove è andata a finire la pesca?
28 Settembre 2023
Ci ho riflettuto parecchio.
E ancora non riesco a prendere una posizione in merito. E per me è raro trovarmi in un limbo.
Da una parte ho immediatamente percepito un senso di disprezzo per queste nuove culture dell'accettazione e della #strumentalizzazione dei comportamenti che non sono corretti ma che vanno accettati poiché oggi a dominare sugli aspetti sociali e familiari è il benessere individuale.
E questo è palese, le famiglie di una volta non ci sono più.
Ormai ci sono quasi più separati e divorziati che sposati.
Tanto vale metterci una "pesca" sopra e trarne semmai un vantaggio commerciale mascherato da educativo?.
Ma poi mi sobbalza la versione più intima, quella più umana e paterna di questo spot.
Che non sia forse giusto dare una lezione etica e morale alla gente poiché a soffrire sono sempre loro, i nostri figli?
E non è poca roba.
Strumentalizzazione da una parte,
educazione dall'altra.
Si, d'accordo, la pesca stona nel piatto della bilancia degli equilibri molto complessi della vita familiare contemporanea.
È troppo leggera.
Ma se la mettiamo in mano ad una bambina ecco che acquista quel peso per spostare immediatamente l'ago della bilancia nel mezzo della sua scala dei valori, mettendoci inevitabilmente di fronte ad una serie di dubbi non proprio leggeri.
#Esselunga ha forse l'autorità di sancire sentenze nei confronti delle famiglie?
Conosce davvero le dinamiche che conducono allo sfascio quasi centomila famiglie italiane all'anno?
Con che diritto si permette di giudicare le persone, i suoi clienti?
Perché di questo si parla:
"Noi ti vendiamo la #pesca, ma tu ti devi redimere. Lo devi fare per tua figlia".
Comunque le interpretazioni possono evolvere quasi all'infinito poiché siamo a cavallo nella cosiddetta lama del rasoio.
Ovunque ti sbilanci hai ragione e allo stesso tempo torto.
Ma a disturbare è che a proporci questa morale non è la solita istituzione religiosa, e neppure statale.
Ma un supermercato, dove invece servirebbe parlare dei prezzi sempre più proibitivi del #paniere alimentare, perché alla fine è sempre il denaro che provoca attriti e discordie all'interno della #famiglia.
Precisazione:
Dovrebbe sembrare evidente che non sto proponendo una mia posizione personale ma piuttosto un'analisi realistica del concept di una campagna pubblicitaria che stupida non è.
Di fatto ha diviso le opinioni in giusto e sbagliato.
Ma le verità non vanno mai ricercate nei loro remoti confini, poiché molto spesso si trovano in bilico nel centro.
La mia esperienza di vita mi ha portato a non dover cercare sempre una spiegazione empirica.
Quindi non mi resta che analizzare i fatti, cercare di capirli nella loro profondità e, casomai, limitarmi a qualche mia considerazione quando è dove sarà per me opportuno.
Il lavoro più pericoloso del mondo. Quello di raccontare la verità
E soprattutto se sei una donna
16 Settembre 2023
Nel 1971, #KatharineGraham, prima donna a capo del #WashingtonPost e in generale per un tale ruolo negli Stati Uniti d'America, rischia di perdere la propria libertà, e la stessa casa editrice, rendendo pubbliche le indiscrezioni delle amministrazioni di ben quattro presidenti degli Stati Uniti.
Conseguentemente l'allora presidente #RichardNixon dichiara, e ordina, che nessun giornalista possa mai più mettere piede alla #CasaBianca, e in qualsiasi altro boreau americano, non avendo ben compreso quanto l’autonomia degli #editori sia importante per produrre un buon giornale.
Mezzo secolo più tardi sarà #MerylStreep ad interpretare il ruolo della Graham in una produzione cinematografica sinteticamente intitolata "#ThePost".
Oggi l'intero sistema dell'informazione ha perso quell'allure eroica che lo contraddistingueva nel passato, essendo fin troppo frettolosamente accusato di non fare più gli interessi dei propri lettori.
Con il termine #MainStream viene infatti identificato un sistema di diffusione dell'informazione corrotto e asservito ai così detti #PoteriForti.
La situazione è viceversa molto più complessa di quanto possa sembrare grazie anche alla diffusione globale di quello che viene definito come #BigData, l'immenso contenitore dove #informazione e #controinformazione si scontrano generando quelle spaccature sociali alla base delle complesse strategie #geopolitiche, e di #CyberWarfare, dei governi che le attuano.
Il #giornalismo è diventato, oggi più di ieri, una vera e propria arma di distruzione di massa che mira al cuore delle società, ma c'è chi ancora rappresenta, con dedizione e coraggio, i presupposti etici di questo lavoro.
Questi sono i giornalisti.
Annotazione del giorno:
BE HAPPY
La #felicità è una percezione di un'innato equilibrio.
Se siamo poveri fuori cercheremo la felicità dentro.
Viceversa se siamo #ricchi fuori non avremo più la necessità di coltivare il nostro #spirito.
Ma la felicità prodotta dalla materia non è durevole quanto la felicità prodotta dallo spirito.
Ecco perché oggi siamo più infelici.
Il viaggio
5 Settembre 2023
Come "in viaggio con papà " con #CarloVerdone, 1982.
La storia si ripeté anche con mio padre per altre due volte; una a #Tenerife, nel 2001 tre mesi prima dell'attentato alle torri gemelle, e una moltissimi anni più tardi, dopo la morte di mia Mamma Aurora.
Ma c'è un terzo e ultimo viaggio, il più terribile di tutti, 25 giorni dopo il crollo del Ponte Morandi.
Morì infatti il 5 Settembre di 5 anni fa.
Inizio col dire che lo amavo, lo ammiravo e lo stimavo.
Tuttavia eravamo spesso in disaccordo ma entrambi godevano di quel sano sadismo che ci portò per ben due volte a fare una vacanza insieme, solo io e lui.
In entrambi i casi parte della vacanza separati come cani e gatti, uno da una parte, e l'altro dall'altra.
Io per lui ero semplicemente un "curioso esemplare della specie a cui anche lui apparteneva, quella umana", tuttavia ero il "suo" curioso esemplare e di nessun'altro, come anche parafrasato da Aldo Gucci (Al Pacino) a suo figlio Paolo (Jared Leto) nel film "#HouseofGucci" di Ridley Scott.
La versione originale della citazione cinematografica parlava comunque "del mio idiota". Quindi un punto a favore per me.
Certo io non ero lo stratega militare a sua immagine e somiglianza poiché l'unica strategia che abbia mai adottato era quella di bucare da dietro l'uovo di Pasqua una settimana prima del grande giorno.
Quindi i nostri viaggi furono così: Tenerife, dispersi con una Renault Twingo a quasi tremila metri sul monte Teide, con il conseguente crollo delle Torri Gemelle.
Sud Italia, ultimo atto, viaggio in carrozze del treno separate, come estranei a Foggia con 40 gradi all'ombra, con il conseguente crollo del Ponte Morandi.
Una coincidenza che quello di far crollare le cose era proprio il suo mestiere nell'#esercito?
Mi manca, mi manca a dismisura, negli ultimi tre anni avevamo iniziato a comprenderci per quello che eravamo, nudi e crudi padre e figlio, il soldato e l'artista, l'uomo con i piedi ben piantati al suolo della nazione, il ragazzo viceversa con la testa altrove.
Mi manca, mi manca a dismisura.
Forse c'è lo sentivamo dentro, che li a poco, non ci sarebbero stati più viaggi insieme, almeno da vivi.
Mi mancano entrambi.
A dismisura.
Annotazioni del giorno:
Le cose più preziose non sono i diamanti, ma le cose scontate che non ci sono più.
Crediamo di conoscere la realtà ma quello che vediamo è un frammento infinitesimale di quello che non vediamo.
Ed è per questa presunzione di conoscenza (#realtàaumentata?)che stiamo rischiando di affondare nel mare dell'ignoto.
"Cieli senza nuvole"
Non so, mi è venuta così.
Stanco di fotografare le nuvole ho iniziato a fotografare "#cieli d'#estate senza #nuvole"
Il colore dell'#ozono visto da terra,
nelle sue più disparate tonalità.
Senza filtri o effetti speciali, una diversa gamma di celesti a seconda delle ore del giorno e dell'altitudine.
La #natura nella sua forma più essenziale:
L'#ossigeno.
Ferrari Testarossa: con due specchi, uno o nessuno?
15 Luglio 2023
Verso la metà degli #anninovanta ebbi la fortuna di avere un'amico che nel suo garage aveva questa splendida #FerrariTestarossa seconda serie, quella con il doppio specchio retrovisore che andava a sostituirsi all'antiestetico "mono specchio" in posizione rialzata rispetto alla linea di cintura della prima serie.
Larga quasi due metri (1986 cm) e alta poco più di un metro (115 cm), solo a vederla sembrava una velocissima "mattonella" di ceramica rossa. Credo che la #Testarossa sia una delle #Ferrari più iconiche mai costruite, vuoi per quell'insolito allargamento al retrotreno, vuoi per quelle immense prese d'aria lamellari che ne caratterizzano le fiancate.
Personalmente la preferivo nella sua versione nativa, la "mono specchio", perché la rendeva ancora più estrema, e riconoscibile, anche nella sua vista frontale. Non per questo se me l'avesse regalata l'avrei certo snobbata.
Ma cosa rappresentava veramente la Testarossa?
Viaggiare con quest'auto all'epoca, i novanta, era come viaggiare oggigiorno su una #Koenigseeg, e non una qualsiasi ma la più estrema che possiate immaginare. Penso sia l'unica Testarossa che abbia mai percorso le strade tortuose delle #collineconeglianesi poiché non lasciava tanto margine di errore tanto era larga.
Auto così non se ne fanno più, senza ombra di dubbio, non che voglia disprezzare l'attuale produzione automobilistica estrema, ma di sicuro la virilità che quest'auto sprigionava da ogni suo minimo dettaglio è eguagliabile ad una ristretta cerchia di "auto per soli uomini", e a bene placido di chi non è d'accordo anche se alla guida sarebbe piuttosto interessante, e affascinante, vederci una donna (di qualsiasi età) che, con altrettanta #nonchalance, si mettesse pure il rossetto su quel mono specchio così grande.
Annotazione del giorno:
È il perdono lo stato più elevato della coscenza. Quell'immenso meccanismo che permette all'universo di prosperare. Quell'immensa energia che permette al Sole di cedere la vita nello spazio, altrimenti vuoto.
Pochi detengono questo straordinario potere, certamente non i comuni mortali.
O per lo meno non chi è fatto di materia.
Ecco perchè soffriamo.
Ecco perchè siamo sempre in guerra, e non solo per ragioni politiche verso altri paesi,
ma soprattutto per ragioni sentimentali verso noi stessi.
C'è una certa atavica intolleranza verso la comprensione dello sbaglio altrui,
questo perché ci permette di sentirci viceversa migliori, o addirittura perfetti.
Come capire il mondo pensando da ricchi
14 Luglio 2023
Per capire quello che pensa un ricco occorrerebbe esserlo altrettanto,
o almeno in buona parte.
E si potrebbe ulteriormente pensare che il ricco, essendo oltremodo anche mortale, è molto più cosciente di questa sua condizione effimera di quanto non lo sia il povero.
Chi vive con scarse risorse economiche, vive in un'implacabile stato inerziale verso la quotidianità, causato soprattutto dalla precarietà dello stesso stato di sopravvivenza. Viceversa, chi dispone di "illimitate" risorse economiche, vive la frustrazione di non poter perpetuare il suo agio oltre la morte.
Perchè mentre il diversamente ricco confida tutto nella reincarnazione, o comunque in una nuova vita che lo premi in maggior misura, il diversamente povero è invece tormentato da questo concetto del riciclo della vita, assolutamente non compatibile con la perpetuazione oltre la vita del patrimonio finanziario e dei beni materiali accumulati.
LE BASI
Su queste differenti basi filosofiche, e spirituali, il ricco non percepirebbe nessun vantaggio pratico nel buttare le proprie residue energie in uno scolapasta, nella fattispecie dentro una vita che non gli apparterrà più.
Sarebbe più logico, da buon uomo d'affari, investire, piuttosto, su un futuro etico, sia per la specie a cui appartiene, che per l'eventuale discendenza. (Anche se su quest'ultimo aspetto potrebbero coesistere delle eccezioni riscontrabili comunque solo in alcuni casi, come quello della successione nobiliare o di sangue e in alcune forme dittatoriali e oligarchiche. Non è il caso dei #Gates, attualmente solo i #Rothschild potrebbero aspirare a tanto).
LE DINAMICHE
E qui entrano in gioco le dinamiche filantropiche che vedono molti super ricchi, ormai verso il fine vita, impegnarsi nel lasciare almeno una traccia positività (e possibilmente salvifica per se stessi) della loro esistenza terrena alle future generazioni e a redenzione del "peccato finanziario" o semplicemente come puro atto di devozione per grazia ricevuta: la #ricchezza stessa.
L'unica cosa di cui ha bisogno il super ricco potrebbe quindi essere lei, la redenzione, non un'ulteriore e ininfluente abbuffata di denaro. Quando possiedi già tutto, l'unica cosa che vorresti è probabilmente quella seppur debole giustificazione salvifica per quell'intima colpa di immeritevolezza in un mondo imparziale sempre più tormentato e affamato.
Ti senti quasi fuori luogo, quasi inumano, e questo penso possa essere una sensazione terribile per chiunque.
E non immaginiamo che essere ricchi, molto ricchi, corrisponda ad altrettanta soddisfazione, o addirittura altrettanta felicità.
Essere ricchi potrebbe essere particolarmente noioso per chi ormai ci si è abituato.
La felicità è come il cosmo, vive su dinamiche entropiche, e come ha detto l'astrofisico #NeildeGrasseTyson, "L'universo non ha alcun obbligo di darti un senso".
In Bill Gates vedo questa prospettiva di eventi riconducibili ad altrettanti sentimenti, e quando guardo negli occhi una persona, non mi sono mai pentito della mia prima impressione.
#BillGates potrebbe essere un uomo buono, entrato suo malgrado nel vortice più profondo della #finanza, e questo, per un "bonaccione" come lui, è una forza gravitazionale inaccettabile se non fosse per quel sentimento riparatore insito nel bene comune che lo permea con sua moglie Melinda, da almeno due decenni.
Parafrasando, per capire il nulla occorrerebbe avere una mente fatta della medesima sostanza.
E per capire un ricco occorrerebbe una mente ormai satura di denaro e potere.
A questo punto si potrebbe anche dubitare sulle basi di esperienza che possano aver generato delle simili considerazioni. In effetti non dovrei possedere una mente sazia di denaro e potere, tuttavia conosco le riflessioni di chi, se proprio non dovesse rientrare (per poco) nella canonica soglia del miliardo, mi darebbe una certa voce in capitolo.
È quindi la nostra mente che perseguita l'"incarnazione del ricco sfondato", additandola come l'espressione specularmente malvagia dell'anima, e questo solo per quel bisogno impellente di dover elaborare intimamente i propri fallimenti sociali, la fatica di arrivare a fine mese, l'ingiustizia di una vita fatta solo ed esclusivamente di grandi sacrifici.
La filantropia assume quindi l'idea di un'ulteriore umiliazione per chi non se la può permettere.
Ecco perchè non piace.
E invece potrebbe non essere così.
Ognuno di noi può sperimentare la filantropia indipendentemente dal fattore quantitativo delle proprie risorse.
Assurdamente anche il "saper #perdonare" potrebbe essere considerato filantropico, poiché è un bene che viene ceduto gratuitamente al prossimo senza fini di profitto. (ma anche qui coesistono delle eccezionalità: ad esempio il perdono del marito infedele perchè dotato di un cospicuo aspetto finanziario. Questo comunque non è perdono, ma la peggiore variante dell'#opportunismo). Come anche il Sole nel suo cedere energia al proprio sistema planetario senza averne un qualsiasi evidente tornaconto.
Si può essere più filantropici di una stella?.
Tuttavia penso sia anche accettabile che un qualsiasi soggetto filantropico possa almeno pretendere il sacrosanto diritto di poter ricevere un cambio un'arricchimento spirituale, convertibile in un ulteriore senso di appagamento esistenziale. Perchè no?
E sarebbe proprio questa l'unità di misura a cui Bill Gates, ma questa è una mia personalissima sensazione, potrebbe fare riferimento come unico tornaconto del suo impegno nei confronti della sua stessa specie.
I TRE STADI DELLA RICCHEZZA
1. #Finanza: accumulo del patrimonio
2. #Polis: giustificazione del peccato finanziario
3. #Filantropia: redenzione dal peccato politico
Le buone idee nascono sempre da un'ottima scrivania
14 Luglio 2023
Molte delle idee più rivoluzionarie di ogni tempo non sono state pensate in prestigiosi uffici aziendali o cattedre universitarie, ma dallo scrittoio di casa. Oggi divenuto più un "must" che una necessità, - comunque sempre un pratico stratagemma per non immergersi nel traffico e risultare comunque operativi nel Mondo digitale di oggi -, lo scrittoio domestico, o meglio frettolosamente definito "home office", è integrato perfettamente in ogni angolo della casa, dall'ingresso al soggiorno, dalla camera padronale allo studio, qualsiasi luogo purchè ben in vista quasi a presenziarne l'intelletto del padrone di casa, o viceversa nascosto in una cabina armadio per non prendersi toppo sul serio. Ma il messaggio resta sempre univoco: questo è il mio Mondo, la mia ragion d'essere, il mio mantra.
Quasi tutti gli scrittoi dei personaggi famosi sono di legno.
Come quelli di Jacqueline Kennedy Onassis, Yves Saint Laurent, Agatha Christie, Woody Allen, Oriana Fallaci, Coco Chanel, Bill Gates, Steve Jobs, Margaret Drabble. Ma nessuna statistica conferma che l'abilità di pensiero sia influenzata da uno scrittoio di legno. Ma crederci non costa nulla. Se poi aggiungiamo che la mente umana interagisce con le molecole d'acqua dell'ambiente circostante (Masaru Emoto), perchè mai non potrebbero interagire con tutto l'ordine della natura, materia lignea compresa?. E oggi più che mai, dal momento che la rivoluzione digitale ha colmato gli spazi della nostra vita da ogni strumentazione possibile connessa ad una rete elettrica e che insieme generano inevitabilmente campi magnetici non certo benefici per l'uomo.
Sono innamorato delle stelle, e vi spiego in perchè
9 Luglio 2023
Questa notte, guardando le stelle, mi sono sentito giovane.
Loro hanno miliardi di anni, io solo poche decine!
Poi d'un tratto la tristezza, gli anni che mi mancano da vivere sono altrettanto pochi,
le stelle invece ne avranno per altri miliardi.
E quindi giungo alla conclusione che sono ormai vecchio.
Non mi sono mai sentito così disuguale da qualcosa come ora mi sento nei confronti di chi è più giovane o eterno di me.
Intendo molto più giovane, e molto (più) eterno.
Dicono che ci si può sentire giovani anche quando si è vecchi, e viceversa.
Balle.
Questa è solo la teoria, sul piano pratico si è vecchi e basta.
E moriremo comunque.
Tassativo, garantito, e senza biglietto di ritorno (almeno in questa circostanza).
Questo è quello che intendo per razzismo,
e quella anagrafica è l'unica vera diseguaglianza che conosco.
I colori, il denaro, la bellezza: non c'entrano nulla.
Alla fine, almeno in questo mondo,
l'unico metro di valuta sono gli anni che ti restano da vivere.
Il resto è utopia, filosofia, poetica... narcisismo.
Quando ti avvicini al fine vita senti che tutta la tua giovinezza cerebrale, o estetica che sia, non serve poi tanto.
Tutto si chiude, le luci si spengono, il sipario si abbassa per tutti, che tu sia saggio, intelligente, o... diversamente giovane.
È solo una toppa nel buco quella che ti fa sentire giovane, ma il pantalone è sempre maledettamente vecchio.
Ma allora cosa serve sembrare giovani?
O pensare da giovani?
A nulla, anzi serve solo ad avere più paura della fine poiché ritieni addirittura di non meritarla.
Tuttavia amo guardare lo stesso le stelle, l'ho sempre fatto, ma oggi mi sento così mortale che quasi le invidio.
E allora mi chiedo:
Perché Dio ne ha create così tante, così brillanti che l'uomo potesse guardarle tutte, e così eterne da poter essere quasi invidiate?
Non sia mai che questo mio sentimento si confuso con il peccato che lo rappresenta, poiché mi sento così discendente dalla loro stirpe, così figlio della loro indole materna che posso semplicemente amarle.
Quello che intendo è che forse vorrei essere loro, anzi, dentro di loro.
E questo non penso sia un peccato.
Vorrei entrare nel loro fuoco divino perché qui ho freddo, ho paura, e piango.
Oramai non mi resta che farmi cullare nella galassia, mentre il mio corpo degradabile percorre l'ennesimo giro attorno alla sua stella madre.
Così almeno mi sento protetto, e amato.
Immagino che dentro le stelle ci siano tutte le risposte che attendo e sono altresi fiero di essere nato qui dentro, intendo all'interno di questo spazio immenso.
E anche se sono mortale, molto mortale, decisamente mortale, ringrazio chiunque mi abbia fatto nascere qui, dentro la pancia di mia Mamma, dentro la pancia dell'Universo.
UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE:
Spesso vengo additato per uno a cui non piace troppo la propria specie di appartenenza. Altre volte per chi pone un limite troppo netto tra le differenti manifestazioni della natura a cui appartiene, laddove potrebbe invece sussistere un'interpretazione più sfumata.
È vero, sto vivendo un periodo della mia vita piuttosto severo, soprattutto con me stesso. Tuttavia amo la specie umana, la natura, e il cosmo, in tutte le sue sfumature di grigio.
Ma allora perché pongo un limite così netto tra #giovinezza e #vecchiaia?
E se questo limite veramente potesse essere identificato, come potrebbe essere misurato a livello scientifico?
Detto ciò non è che il mio interesse per l'età matura ne verebbe a mancare, anzi, ho sempre dimostrato, con i fatti, una certa attenzione verso le persone con molti più anni di me, anche a livello di #volontariato oltre che sul piano strettamente personale.
Ed è proprio per questo motivo che ne ho potuto comprendere una cruda realtà a cui tutti vorremo sfuggire con quel sentirsi "giovani dentro".
Purtroppo invecchiamo ugualmente dal momento in cui i nostri tessuti cellulari non si riproducono più come prima, causando una progressiva degenerazione dell'organo interessato, degli organi circostanti e dell'intera struttura fisica. Inizia a venire meno la qualità stessa della vita, e, anche se magari ci sentiamo "#giovanidentro", proviamo la sofferenza fisica e psicologica tipica di chi non ha più l'intera vita davanti a se.
E parlo per esperienza diretta, neppure io sono più giovane dal momento che già diverse parti del mio corpo hanno iniziato a deteriorarsi.
Tuttavia, per nostra mezza fortuna, l'inesorabile trascorrere del tempo non è solo sinonimo di #decadenza.
Anche negli ultimi anni della nostra vita possiamo sperimentare nuove emozioni e nuove esperienze, raggiungendo quella "completezza filosofica" che caratterizza questa seppur dolorosa parte della nostra vita. Il fatto che venga detto che esistano "vecchi" che sono giovani dentro, e viceversa, mi sembra tanto un concetto che rasenta l'ambizione di un'immortalità irraggiungibile con i fatti.
Preferirei una transazione più lineare e progressiva, piuttosto che un tentativo di un'inversione di marcia o, comunque, di un rallentamento ideologico della propria #coscienza.
Immagino che questa argomentazione così pragmatica sia difficile da accettare a livello interiore, ma la #natura ha i suoi tempi e suoi stadi, e vanno rispettati per quello che sono.
Poi certamente uno può decidere se comportarsi, e pensare, come se avesse vent'anni, ma le sue #cellule inizieranno a decadere comunque, e avrà sempre più bisogno di dipendere dalla medicina e dalla scienza.
Storia di un cognome atipico che si poteva scrivere in modi diversi
1 Luglio 2023
Joanne me lo ricordava di tanto in tanto "Io sarò l'ultima dei Piazza Valot", e così è stato, per interruzione generazionale.
Ma ora verrebbe da chiedersi chi sono i Piazza Valot e come è nato questo cognome. Si perchè la loro storia è talmente fantasiosa quanto rara nella configurazione stessa del cognome.
Partiamo nel chiarire che Piazza fa parte di uno specifico albero genealogico, Valot di un'altro ancora, mentre Vallot con la "doppia L" è un caso a sé stante che andremo ad approfondire più avanti.
Iniziamo quindi, per diritto cronologico, dalla famiglia Valot di Conegliano. Di loro si sa che erano una stimata famiglia che, a partire dalla prima metà dell'800, aveva la residenza in via XX Settembre, nel cuore del centro storico di Conegliano proprio di fronte al Palazzo Sarcinelli. Giuseppe, il capo famiglia, si occupava del laboratorio di falegnameria e di restauro che si trovava poco più in là, adiacente al Duomo.
Tutti gli otto figli della succesiva discendenza, figli di Giuseppe, avevano la caratteristica comune di avere il nome che iniziava con la lettera A (Attilio, Anselmo, Adolfo, Arturo, Agnese, Anna, Amanda e Aida). Congenialmente la lettera più vicina alla forma estetica della prima lettera del cognome, la V. Una di loro entrò nel Clero con il nome di Suor Agnese, e solo alcuni di loro continuarono l'attività famigliare. A prenderne le redini furono i fratelli Anselmo e Attilio. Del primo si narra un curioso aneddoto che narra di quante biciclette gli furono rubate fuori dalla stazione di Conegliano quando frequentava la scuola professionale a Venezia. Non la chiudeva mai dato che, probabilmente, poteva permettersi di cambiarle rafforzando così la percezione che i Valot rappresentassero, all'epoca, l'iconografia di una famiglia agiata.
Ma ritornando al loro saper fare, come già accennato qualche paragrafo più sopra, furono i fratelli Anselmo e Attilio, insieme al nipote Giuseppe Pasa (figlio di Aida Valot) e sua moglie Vanda Vitturi, che, nel periodo compreso tra gli anni '50 e '70, ne trasformarono la storica attività in una vera e propria realtà commerciale sfruttando l'onda della ricostruzione a ridosso del secondo conflitto mondiale. Dapprima con una modesta ma redditizia manifattura di materassi che doveva soddisfare le esigenze ospedaliere dell'esercito appena uscito dal conflitto, poi con i tendaggi per la casa, in collaborazione con l'americana Stanley di cui ne diventarono rivenditori ufficiali, e a finire con la costruzione di un edificio su ben quattro livelli, adiacente a Palazzo Montalban nuovo (ex scuderie), che doveva soddisfare la crescente domanda di mobili ed arredi vari in pieno boom economico. All'epoca quest'area di mercato, non solo coneglianese ma distribuita su una vasta area di interesse solo in seguito classificata come "sinistra Piave", era presieduta da sole tre realtà imprenditoriali: Dal Vera, Polacco, Vallot.
Non esistevano ancora i centri commerciali, tanto meno l'Ikea, quindi possiamo intuire un settore commerciale di tutto rispetto. Un altro aneddoto narra infatti che, da tanto numerosa fosse la clientela in quel periodo, molti entravano dall'ingresso di Via XI Febbraio per poi uscire dalla parte opposta, - verso via XX Settembre (al confine di via Beato Marco Ongaro) -, con tanto di merci in spalla non passate alla cassa. Effettivamente l'area espositiva era piuttosto grande per trovarsi in un centro storico cittadino, e quindi era difficile da presenziare tutta. Una prima zona di vendita, al primo livello con circa 400 metri quadrati di superficie, ne anticipava una seconda al secondo di circa 120, mentre nei due livelli superiori, di uguale metratura, vi prendevano posto le giacenze di magazzino.
Erano anni effervescenti, tanto che ci si poteva permettere di mollare tutto per andare a Cortina d'Ampezzo a giocare a carte con i Zoppas, mentre a Conegliano si batteva cassa senza tanti sforzi. Mia nonna mi raccontava che era proprio Gino (Zoppas) con la sua Mercedes che a suon di clacson invitava i due fratelli, o uno di loro (quasi sempre Attilio) a seguirlo in quel di Cortina. Ma questo sta pure scritto nel diario di mio nonno, Anselmo, una tra le migliori letture di un'epoca che fu e che custodisco gelosamente in una delle mie librerie. Ricordo anche il forziere nero che lo conteneva, assieme ad altri incartamenti di bilancio, che però ne ho perso traccia. In effetti non era attraente, assomigliava a un ipopotamo nero costellato da antiche monete. Il kitsch, a confronto, risulterebbe essere qualcosa di basico, quasi minimale, come penso che fu proprio mia mamma Aurora, donna di gusto oltre che di animo sensibile, a liberarsene in una notte di luna piena. Fine della "parentesi melodica".
La storia poi ebbe la meglio, i mobili non si compravano più nei centri cittadini poiché si rese più conveniente aprire negozi sempre più grandi nelle periferie, dove gli ampi parcheggi dovevano soddisfare le necessità di una popolazione sempre più motorizzata. Quindi nell'87 si decise di vendere l'intera sede all'attuale filiale coneglianese della Banca Popolare di Verona, trasferendo armi e bagagli nella più modesta location di via Caronelli dove, alcuni anni più tardi, Vallot chiuse definitivamente per termine generazionale con tanto di articolo in pompa magna sul giornale.
E Piazza? Perchè si aggiunse anche questo cognome a partire dagli anni anni cinquanta?
Armando Piazza era un immigrato stabilitosi in Francia all'inizio inizio del diciannovesimo secolo, dove alla fine vi aprì un albergo. Gli affari, se dapprima si dimostrarono redditizi, in seguito e per merito di un'agguerrita concorrenza, si rivelarono tutt'altro. Mia Nonna Palmira lo sposò a Conegliano quando ormai quando questa transazione si era già consumata, ma solo quando Armando si ammalò di cancrena ad una gamba, dovette veramente rimboccarsi le maniche per mandare avanti se stessa e il resto della famiglia. Ricordo una sua citazione a riguardo: "Pensavo fosse pieno di dollari, ma avevo capito male, erano dolori, non dollari". Comunque sia, Armando era una figura eccezionalmente buona e profonda, da cui i figli, Aurora e Franco, ne ereditarono lo zelo diventando persone altrettanto speciali.
Ma quelli erano anche tempi di guerra, e ci si arrangiava come si poteva. Mia Mamma Aurora al collegio delle Suore tutto il giorno, mio zio Franco emigrò invece in Canada, mentre mia nonna mercanteggiava con i carburanti da fornire ai soldati americani, e sale per le scialbe e tiepide minestre dei veneti di allora. E ci sapeva pure fare, così si narra: andava a Trieste a prendere le materie prime per poi rivenderle a Venezia, tutto nello stesso giorno.
Mio zio intanto, sei barra sette fusi orari più in la, abbatteva gli alberi nelle foreste canadesi, ma riusciva anche a trovare il tempo di fare motociclismo agonistico, la sua grande passione che conservò anche dopo il suo rientro in Patria dove, per nostalgia di "zio Sam", si face arruolare della Nato di Aviano.
Fu così che Palmira incontrò anche Anselmo Valot, che in comune accordo fece entrare nella vita famigliare ancora quando Armando Piazza era in vita, e che a sua volta ne accettò il nuovo quanto atipico status familiare che oggi definiremo "allargato", sancito e "consacrato" pure da una splendida foto di gruppo.
E tutto venne pure messo agli atti con una particolare formula di adozione, a beneficio di mia mamma Aurora e mio zio Franco.
Nacque l'altrettanto particolare cognome dei Piazza Valot, quello di Aurora Piazza Valot, del fratello Franco Piazza Valot, e di sua figlia Joanne Piazza Valot, a sua volta atto conclusivo di questa particolare vicenda familiare.
E arriviamo ora a risolvere una seconda atipicità, quella di un cognome che a volte si doveva scrivere con una L, e a volte con due.
Ricordo che mia mamma Aurora affrontò diverse controversie amministrative quando doveva, ad esempio, fare un certificato o un nuovo documento.
In ospedale non sapevano proprio come chiamarla, con una, con due L, con il suffisso di contessa... mentre mia mamma ci teneva subito a precisare che lei non era nobile di sangue, ma di animo, poichè il doppio cognome nulla centrava con la nobiltà.
La doppia elle, sostanzialmente, altro non era che una delle rare, per l'epoca, azioni di "Naming aziendale". Dare il nome Vallot, all'attività del commercio di mobili, risultava essere infatti più attraente e persuasivo nel richiamare i clienti. All'epoca mio nonno Anselmo, che senza dubbio era una persona creativa, avrebbe anche potuto incontrare a Venezia un architetto piuttosto in vista nella città lagunare, che si chiamava appunto Virgilio Vallot, con la doppia elle. Ma questa è solo una delle tante ipotesi che avrebbe potuto solleticarne la decisione finale. Fatto sta che il nome del negozio divenne ben più popolare del cognome stesso da cui derivava, cosicché anche all'ufficio anagrafe si fece una gran confusione.
Ecco perché, ad esempio nel caso di mia mamma, in alcuni documenti era corretto scrivere Aurora Piazza Valot e in altri Aurora Piazza Vallot, con la doppia elle appunto, a seconda dell'area amministrativa coinvolta.
Nel tempo il cognome si stabilizzò nell'unica configurazione mono consonante, ma oggi, prima con la morte di mia mamma Aurora, e conclusivamente con quella di mia cugina Joanne, il problema viene a mancare di consistenza lasciando piuttosto il posto, nostro malgrado, a un vuoto incolmabile senza nessuna L.
Mission E: sarà lei la prima Porsche elettrica nel 2038?
COME CAMBIA, SE CAMBIA, IL MONDO DI PORSCHE
20 Giugno 2023
La transazione elettrica per Porsche non accadrà prima dei prossimi 15 anni, e, probabilmente, sarà una 911 l'ultima automobile a #motoretermico della storia. Tuttavia questo rappresenta un argomento di scontro tra i puristi del marchio, e chi, viceversa, punta il dito verso un approccio troppo elitario della transizione stessa.
Quello che invece mi sembra più rappresentativo, all'interno di questa discussione, è quanto l'automobile possa rimanere fedele a sé stessa nei prossimi anni.
Il concetto di "automobile", congiuntamente a tutti quei processi di innovazione tecnologica e stilistica che l'hanno vista evolvere in ben cento anni di storia della nostra era, - quella industriale e post industriale -, viene a identificarsi in quel processo continuo e altrettanto fluido di miglioramenti che ne hanno determinato nel tempo la natura sensoriale ed emotiva che percepiamo oggi.
Se quando accendiamo la nostra auto ascoltiamo un determinato sound (suono del motore), è perché prima ci sono stati un secolo di invenzioni, e per lo stesso motivo si potrebbe dire anche quando acceleriamo, sterziamo, freniamo, tutto questo lo dobbiamo all'evoluzione storica e sociale del nostro modo di essere perfetti nell'imperfezione.
Tutte queste sensazioni, e considerazioni, hanno infatti una ragion d'essere storica e culturale oltre che tecnologica, e così è sempre stato dalla nascita del nostro genere (umano).
E tutto questo non può essere cancellato con un rapido colpo di spugna, ad esempio accettando, a denti stretti, il sound simulato del motore di un'autovettura a motore termico all'interno della nostra autovettura elettrica.
Si potrebbe citare: "Siamo uomini o caporali?"
Se da un lato una transizione verso questa nuova forma di propulsione è degna di essere presa in considerazione, quello che non piace è l'arificiosità stessa, e il conseguente declino ideologico del processo evolutivo, che in sé rappresenta.
Un motore che finge di essere qualcos'altro, un'accelerazione innaturale, un comportamento stradale alieno alla nostra comprensione, potrebbe anche risultare ininfluente ai molti ma non ad una visione più ampia che vede la presenza umana venire sempre meno nella nostra quotidianità.
Avatar, chat, sound, Esp, e chi più ne ha più ne metta, sono i nuovi acronimi (e i nuovi slang) del progressivo deterioramento del fattore umano a favore di una vita sempre più illusoria, fantasmagorica, spettrale.
Ma se è questo quello che vogliamo, allora ben venga una Porsche Elettrica nel nostro futuro.
Sia ben inteso, non mi detraggo al progresso inteso come miglioramento della vita, perchésarebbe sconveniente sotto molteplici punti di vista. Quello che mi spaventa è invece l'accettazione della finzione emotiva, o il fin troppo inflazionabile compromesso tra tecnologia e umanità.
Perché questo ci mette inesorabilmente di fronte allo speculare degrado della nostra indole umana, non al singolo evento di una momentanea, seppur epica nella misura della comprensione generazionale, transizione tecnologica.
Sostanzialmente è la sportiva elettrica che finge di rombare mentre ipocritamente rispetta l'ambiente che mi spaventa.
E questo in Porsche, fortunatamente, lo sanno.
Destino o fattore indeterminabile?
Due persone che si incontrano per la prima volta in una circostanza improbabile
20 Giugno 2023
Se un virus mi stava accoppando,
DIO ha detto NO, aggiungendo:
accoppiamolo piuttosto.
Non io con uno qualsiasi, ma con un tenore.
Venceslao Vice De Nardi ad esempio.
Quando?
Tra il giorno del mio compleanno (18 Dicembre, col cavolo vi dico l'anno) e la Befana del 2021, passando per il capodanno più bizzarro della mia vita.
In sintesi: Covid Hospital, quinto piano con vista pirotecnica, stanza numero quindici, terapia semi intensiva, chinotto, biscotti Bahlsen, lirica, otto litri ossigeno al minuto.
Purtroppo non fu così per tutti.
Ricordo bene, eravamo in oltre 270 distribuiti su due piani, ogni tanto le urla dei familiari e il fragore delle ambulanze ci riportava in una realtà che mai avremo immaginato prima.
Molti di loro oggi mancano all'appello, e ai loro cari. Io e #Venceslao l'abbiamo scampata, ma ricordo altrettanto bene il significato di ossigeno, iperventilazione, cortisone.
È stato terribile.
Annotazione del giorno:
Non voglio più sentire parlare di immortalità, quella tecnologica.
Io ho bisogno di uguaglianza, diritto umano, lealtà, sentimento, amore.
Quando parlate di immortalità, voi che la imprecate, mi offendete, offendete i miei antenati, la mia genesi, le piante, gli animali, le rocce.
Quello di cui ho bisogno è di essere semplicemente umano, chiedo solo questo.
Sono già eterno dal momento che rispetto tutto questo, poiché sono un discendente di un'unica specie, di un'unico sistema, di un'unico universo.
Non voglio essere un finto eterno.
Voglio essere semplicemente sereno.
Vorrei che tutto ciò che mi circonda provasse lo stesso sentimento, poiché è ormai raro.
Una farfalla vive un giorno, una stella miliardi.
Come potrei vedere morire una farfalla, o una stella, sapendo che io non posso farlo.
Semplicemente non sarei capace di essere un Dio.
Non ne ho le credenziali.
Conosco fino a dove posso arrivare.
La fede del Vajont
16 Giugno 2023
Appena arrivammo al sagrato della chiesa di Longarone incontriamo una donna sull'ottantina, ben portati, occhi azzurri come la maglia ricamata che indossa. Mi avvicino e attacco subito il bottone chiedendole se la nuova chiesa le piace. Dopo la cordiale presentazione mi risponde seccamente di si, anche se all'inizio, parliamo di un mezzo secolo fa, la gente avrebbe preferito di gran lunga una chiesa dritta, semplice.
E ora, che ci abbiamo fatto l'occhio, aggiunge rapidamente con lo sguardo quasi beffardo, la gente non ci entra più, non sente più il bisogno di pregare. Ormai noi di longarone siamo rimasti in pochi, si guardi attorno e osservi quante sono le facce che non sono di qui. Abbiamo perso la nostra gente, già allora mio marito perse all'istante quarantacinque parenti in quel maledetto giorno. Ma lo sapevamo, eccome se lo sapevamo.
In che senso? Aggiungo.
Si perché, vede lassù, in cima sul Toc, tutti noi abbiamo visto che si spaccava tutto.
Vede questa fede nel mio dito?
La mia è liscia, ma in molti andavano dall'orafo a farci incidere la data di nascita. Così, se fosse venuto giù tutto, avrebbero almeno dato un nome alla tomba.
Lei si è salvata, cosa ricorda di quel giorno?
Tutto, ricordo tutto. Avevamo la televisione accesa, abbassai il volume perché ci era sembrato di sentire che bussano forte alla porta. Era insolito a quell'ora di sera perché eravamo sempre tutti in casa, non aspettavamo nessuno. Andai comunque verso la porta ma era come se me lo sentivo che stava succedendo quello che tutti in paese temevamo. E in quel momento arrivò anche l'acqua.
Ma lei si è salvata, come è successo?
Noi abitavamo in piazza, che era più in alto del resto del paese, l'acqua ci arrivò solo alle ginocchia. La diga, la diga, la diga è venuta giù. Questo urlavamo.
E ora com'è la sua vita signora?
Vivo per mia figlia, la seconda ondata, quella del Covid, si è portato via anche mio figlio, aveva solo quarant'anni.
Vengo spesso in questa chiesa, ci diamo il turno per tenerla almeno pulita, ma la gente che ci entra è sempre meno.
Cerco di tirare avanti, ma la mia è stata una vita di continua sofferenza. Ma sono felice di avervi incontrato, almeno per un pò mi avete distratta.
Le apparenze ingannano solo i mediocri
14 Giugno 2023
1. Il Leader
2. Fogna comportamentale (Behavioral Sink)
3. Discriminazione anagrafica
4. Un genio rivelatosi tale nel periodo meno con-geniale del nostro tempo: il dopo '90
5. Guerra all'Europa e la crisi dell'SDI (Strategic Defense Initiative)
Premessa:
"Le apparenze ingannano solo i mediocri"
Isaac Newton
1. IL LEADER
Il male come strumento funzionale per un bene più ampio.
Siamo così sicuri di comprendere quello che l'apparenza non può, o non deve, raccontare?
Siamo altrettanto certi di saper distinguere il bene dal male?
Se ci reputassimo saggi, non lo dovremo essere.
Un mondo fatto di miliardi di individui diversi, migliaia di utopie, altrettanto aliene tra loro, e centinaia di modelli sociali e politici, non può essere compreso nel solo contesto delle evidenze, dei sospetti o delle sensazioni collettive, figuriamoci quelle personali.
Dobbiamo piuttosto essere consapevoli, oggi più che in passato, che le verità si mimetizzano sovente con la pelle del camaleonte, o all'interno di un infinito gioco di specchi deformati.
Ma allora, la verità che fine ha fatto?
Nessuna fine, esiste ma è relativa come la velocità lo è per la luce.
Detto questo sarebbe opportuno, se non conveniente, rompere gli schemi cristallizzati del nostro pensiero, moltiplicare le angolazioni del proprio punto di vista, e voler accettare, nel "gioco della propria sopravvivenza", diverse varianti di morale utili al raggiungimento dello scopo: "l'equilibrio dei ruoli all'interno di un sistema complesso".
2. FOGNA COMPORTAMENTALE
(#BehavioralSink)
"Universo25" potrebbe darci una dritta.
È l'esperimento sul collasso sociale risultante dal sovraffollamento condotto dall'etologo statunitense John Bumpass Calhoun all'interno di una piccola comunità di ratti inseriti appunto in un sistema chiuso, come lo è pure il nostro.
Tutto evolve in un ambiente comodo e spensierato, fino a quando la "prosperità di specie" non oltrepassa il numero massimo di individui, e dei ruoli, ad essi consentiti.
Oltre questo punto è la catastrofe. L'equilibrio degenera e la specie si estingue molto più rapidamente di quanto non si sia evoluta.
Questo ci insegna che l'unica regola all'interno di un sistema chiuso, il nostro mondo ad esempio, è sopravvivere "quanto basta" nel limite del "comune beneficio".
E per quanto possa sembrare crudele equivale ad accettare che l'unica razza a cui apparteniamo è quella anagrafica, (o biologica): "giovani contro vecchi", accettando di conseguenza anche il proprio ruolo socio demografico all'interno di un sistema dove l'informazione è poco più di una chimera, di un miraggio nel deserto dell'utopia.
Un'insieme apparentemente disordinato di dati biochimici che diventano elettronici, e nella visione più ampia, non dimostrano affatto la propria integrità.
E in questa nuova visione del mondo risulterebbe inutile giudicare tutto ciò che sembra circondarci e che non ne comprendiamo il funzionamento.
3. DISCRIMINAZIONE ANAGRAFICA
(Ageismo)
E l'età biologica del nostro intelletto gioca un ruolo fondamentale nella comprensione stessa di qualsiasi ambiente circostante.
Quello che voglio dire è spiegato specularmente entrando ad esempio nelle "caste", o negli "schemi", della contemporanea comunicazione sociale.
Lo schema di Facebook, - abitato dalla generazione ("razza" come preferisco definirla) dei "vecchi", i boomer -, è completamente diversa da quella che troviamo "salendo nel girone di Instagram", pullulante di millennials, fino ad arrivare all'"apice della specie", di quelli che, consapevoli di avere tutta la vita davanti, - beata la generazione Z -, si ghettizzano nell'apparente esclusività di TikTok.
Tre modi differenti di percepire e generare l'informazione e, di conseguenza, il mondo che ci circonda.
E questo è il mio esperimento, "giovani Vs anziani", vite all'inizio contro vite verso la fine, che ha potuto provare, all'interno di un adeguato campione, 8.797 partecipanti, la possibile teoria dell'informazione relativa (o verità relativa).
Metaforizzando, è più lunga la vita dell'elefante o quella della farfalla?
È più umida l'estate della cicala, o l'inverno del pesciolino rosso?
È più innocente il politico ammanicato o il cittadino immacolato che divora le carni di altre specie viventi?
È più innocente il vento che diventa tornado o il tornado che sceglie l'area da devastare?
E in questo contesto il male non potrebbe che essere lo strumento funzionale al raggiungimento di un bene più ampio.
E qui c'è il leader, colui che ammiriamo perché ci fa sentire al sicuro, ma che oltremodo detestiamo perché ci rende impotenti al proprio libero arbitrio.
La verità, semmai, è sempre la stessa nella misura dei nostri peccati, poiché non esistono peccati piccoli o grandi, ma peccati relativi al proprio potere di cambiare quello che ci circonda da vicino.
In tal senso preferisco di gran lunga la chiazza di petrolio nel nostro mare che una goccia di arsenico nel mio bicchiere d'acqua.
Almeno il pericolo è visibile.
4. Un genio rivelatosi tale nel periodo meno con-geniale del nostro tempo: il post '90.
L'uomo macchiato che lava anche i nostri peccati preservandoci, a suo modo, dai nuovi "pericoli occidentali" e dalla "catastrofe del mondo nuovo": quello della duplice automobile, della triplice televisione o dell'abbondante numero di device tecnologici a nostra disposizione.
Tutto questo per finanziare, non tanto indirettamente perché lo sappiamo bene, un mondo ingiusto fatto di guerra, fame, carestia, migrazione, e contaminazione.
Non dirmi che non lo sai.
E finché c'è guerra c'è speranza.
Ne abbiamo perfino fatto un film, tanto bizzarri che siamo.
E la politica?
Quella è tanto malata quanto, proporzionatamente al peso (chilogrammi), lo siamo tutti noi.
Pochi gli esclusi.
E a dircelo è pure, altrettanto beffardamente, una nota marca di sughi pronti: "Il nostro ragù è come quello che fai in casa tu. Solo che noi lo facciamo più in grande".
Ci ricorda adeguatamente che il peccato è relativo all'ampiezza del contesto agredito; in politica, del resto, ci "sale" il cittadino, non lo straniero, o un alieno.
C'è lo dice la statistica storica, è quasi sempre così, poiché la politica è il ritratto più fedele di un popolo, nel bene come nel male.
E quando "sali" al vertice di un sistema devi obbligatoriamente pagarne il dazio; scendere a dei "compromessi" con i "demoni dell'anima sociale" (quindi anche propria).
Devi accettarli come "strumento funzionale al raggiungimento di uno scopo più ampio".
5. GUERRA ALL'EUROPA
e la crisi dell'SDI (Strategic Defense Initiative)
Continua in: www.guerraineuropa.eu
Annotazione del giorno: Che piaccia o no siamo la generazione dell'inconsapevole consenso. In ogni momento della nostra vita ci viene chiesto di dare il consenso a qualcosa che non conosciamo. E tutto quello che accade oggi è perché lo abbiamo acconsentito ieri.
Siamo a debito di carezze, baci o abbracci
8 Giugno 2023
Scrivere è la cosa più difficile. Semplicemente perché non si può accontentare tutti. Qualcuno, quasi certamente, può sentirsi escluso, non capito, al margine. E non per quel specifico paragrafo, basta una frase, a volte anche una parola.
Perché anche una parola può descrivere sentimenti differenti.
Ad esempio, cosa si intende con la parola felicità? Per me è una delle parole che mi fanno più paura. La felicità, per la mia esperienza di vita, è l'anticamera del suo opposto, una discesa abissale verso l'infelicità.
Per altri un sapore, per altri ancora un odore, o un colore, ma per me è semplicemente un titolo accattivante per una storia dai dubbi orizzonti.
Ma allora perché scriviamo se non possiamo essere capiti da tutti? Penso perché siamo a debito di carezze, baci o abbracci.
Queste azioni, a differenza delle parole, sono universalmente traducibili. E una persona, quando se ne va, ci lascia questo debito. Una mamma, un padre, un figlio, una cugina, una zia, una nonna e così via.
Il debito di queste azioni diventa sempre più consistente, e a questo punto non ci resta che scrivere quello che alla nostra pelle manca. Perché l'amore, per noi umani non è esclusivamente una questione di cuore, ma è anche una questione di pelle.
Ecco perchè scriviamo, ecco perché non siamo felici.
007 ha mai distrutto una Porsche?
6 Giugno 2023
Raramente mi occupo di automotive, ma da ex driver Porsche mi capita a volte di cadere in una patetica nostalgia di gioventù. Tuttavia questa foto che pubblico non è un'immagine qualsiasi, ritrae infatti una vettura altrettanto unica: la prima (e unica infatti) 996 carrera blindata. Avete letto bene, a prova del proiettile calibro 9 di una Magnum 44. (Speriamo che l'algoritmo di Facebook sia pietoso di me, e non mi scambi per un trafficante d'armi, perché nemmeno lui potrebbe credere che parlo di Porsche). È questa è la foto che ho scelto per raccontarvi questa storia affascinante quanto altrettanto insolita, per una #Porsche almeno. Ma serve per evidenziare l'unico dettaglio che la distingue da una qualsiasi altra 996 per comuni mortali: la cornice rinforzata dei vetri che hanno uno spessore di ben venti millimetri. Per i pannelli della carrozzeria Porsche non ha però scelto un semplice acciaio rinforzato, ma un materiale composito chiamato Dyneema, in grado di assorbire colpi molto forti contenendone un pò l'aumento di peso tipico di questi particolari allestimenti. Ma quello che stupisce non è solo l'auto in sé, ma il colore che Porsche ha scelto per la prima sua vettura blindata, un verde turchese che mai lascerebbe sospettare la sua vera natura di panzer teutonico dall'altrettanto insolito peso di 2,772 tonnellate contro i 1300 kg della versione da cui deriva. Una massa, tuttavia, che oltre ad averne penalizzato il canonico rapporto peso/potenza delle vetture di Stoccarda, ne decretò di conseguenza anche l'inevitabile insuccesso commerciale riducendo quest'ultimo esemplare ad una mera attrazione da museo. Ma è risaputo che anche l'effervescente e pluripremiato reparto marketing della casa, universalmente riconosciuto per aver sfornato nel tempo derivate di ogni genere dal suo prodotto di punta pur di conquistare qualsiasi nicchia di mercato, è altrettanto abituato anche a qualche piccolo fallimento di strategia come in questo specifico caso poiché, anche il più famoso agente di sempre non l'ha mai sostituita alla sua inseparabile #AstonMartin. Sarà mai che a Stoccarda stiano progettando un'altra insolita derivata per il marchio? Una 911 elettrica ad esempio?
Annotazione del giorno (27 Maggio 2023): Oggi il grande giorno della grande famiglia Unipinto, "nome d'arte" di quella che invece è l'università della formazione continua Ippolito Pinto. A ricordarcelo è la storia, che ha varcato ormai i 40 lustri, e un suo professore, uno dei primi che oggi era tra noi, Giorgio Casagrande.
Giusto il tempo per scambiare qualche aneddoto, e scattargli una foto.
Mi ha colpito fin da subito l'eleganza, quella interiore, quella che non passa mai di moda.
E, nella sostanza, è anche lo spirito che ho percepito in tutta questa "grande famiglia", come definita dal suo attuale presidente, l'Ammiraglio.
Si, perché in Unipinto si respira una grande eleganza interiore. Non saprei come definirla diversamente, è una sensazione che provo da sempre perché con queste persone mi ci trovo bene.
E così ho pensato di scattare una foto che fosse emblematica ed autorevole, ma allo stesso tempo umana, profondamente umana.
Poveri generali, guerra all'Europa
20 Maggio 2023
Poveri generali, così apre il Generale pluristellato Fabio Mini, riferendosi a quelli coinvolti, loro malgrado, in una guerra che non è la loro, ma dell'occidente.
Si poteva evitare questa guerra?
Si, risponde seccamente il Generale Fabio Mini all'ammiraglio Roberto Domini. (Cesmar e LimesClub)
Si poteva evitare con degli accordi, dal momento che questo conflitto non è tra la Russia e l'Ucraina, ma tra superpotenze senza aver bisogno di citare quali.
Perchè un'intervento armato di questa portata, in suolo europeo, sarebbe cessato quando le nazioni unite fossero intervenute per tutelare la sicurezza dei propri membri.
Quindi la guerra è obiettivamente tra Russia e Stati Uniti, dove l'Europa è, suo malgrado, un conveniente palcoscenico.
E noi italiani, o europei, siamo pronti eventualmente ad entrare in questa nuova guerra?
Europa e Usa fanno finta di essere i buoni, mentre noi, nel mezzo, non siamo affatto pronti ad entrare nel loro gioco.
È ormai da troppo tempo che facciamo solo addestramento per le missioni di pace, non certo per la guerra.
Se il tasso di consumo di armi e materiali bellici tra Russia e Ucraina dovesse continuare, gli USA non riusciranno a contro bilanciarne la produzione. In ogni caso gli americani hanno già finito le armi da poter dare, eventualmente, ai propri alleati alleati, ne hanno solo per loro, e, come sempre hanno fatto, se le cose si dovessero mettere veramente male penseranno solo a sé stessi.
Perché, riassumendo in breve, non c'è una vera motivazione visibile così forte per questo conflitto, se non quella che vede come principale attore proprio gli Stati Uniti.
La domanda, per quello che ci riguarda più da vicino, è questa:
Vogliamo la pace, o la giustizia?
Sei favorevole alla pace, o alla giustizia?
Ma, verrebbe da aggiungere, non si può avere entrambi?
È questa è una domanda a trabocchetto dove tutti gli stati dell'unione europea ci sono cascati, l'ltalia sicuramente e per tradizione moderata in minor misura, ma poco cambia nello scenario geopolitico comune in cui ne siamo nostro malgrado coinvolti.
E giustizia non può essere vendetta, tantomeno punizione.
Ripeto che questa è una guerra tra due superpotenze che guardano i propri interessi, non i nostri.
Il Generale Mini addebita a Putin l'errore di aver iniziato un conflitto senza aver pensato di insistere sulle proposte di pace verso gli Usa, incentivando non solo sulla lista di quello che si sarebbe voluto in cambio, ma anche su cosa si sarebbe invece potuto cedere. Cosa che non è stata fatta.
L'alternativa ad una guerra, a un massacro, c'è sempre, come pure le condizioni per un negoziato.
Se guardiamo l'infografica notiamo gli 85,9 miliardi di dollari in aiuti ceduti per l'Ucraina, e questo solo ad una stima del 2022, ora potrebbero arrivare addirittura a 120. Una cifra enorme.
Aiuti per la pace, aiuti umanitari?
No. Molto di più per le armi, magari camuffati da aiuti umanitari.
Perchè in un qualsiasi conflitto non c'è solo la guerra combattuta, ma c'è anche una guerra dopo la guerra.
Più il paese è disastrato, più la ricostruzione e la guerra stessa conviene.
E, come sempre accade, i soldi per la ricostruzione provengono proprio da quelle nazioni che poi impongono di utilizzare le loro aziende per la ricostruzione. Potremo a questo punto citare il Piano Marshall ad esempio, che di soldi ne ha messi tanti con il medesimo tornaconto di rientro indiretto.
E se l'Ucraina ha già chiesto 1,2 trilioni di dollari per i danni ricevuti in questo conflitto, e che continuerà a salire fino a 2,5/3, ricordiamo che gli Usa ne ha spesi molto meno per l'Afghanistan in 10 anni di conflitto.
L'obiettivo, ad un prezzo così alto, è verosimilmente quello di spaccare l'Europa, non la Russia.
Ma quali sono le prospettive di pace?
Secondo Mario Boffo, già ambasciatore d'Italia nella repubblica dello Yemen e in Arabia Saudita, la diplomazia è uno strumento degli Stati, ma bisogna che vi sia la volontà di farvi ricorso. Occorre trovare un terreno dove ciascuna parte in causa abbia dei benefici raggiungibili.
Ricordiamo, negli anni novanta, il Processo di Helsinki nel tentativo di mitigare il confronto tra Russia e Occidente.
Si arrivò ad aprire confini, a nuovi scambi culturali e finanziari, ad una nuova visione dell'Occidente e dell'Europa.
Lo scioglimento della Nato non sarebbe stata una buona idea, sempre secondo Boffo, ma la Nato avrebbe potuto costituirsi come attore di equilibrio tra Russia e Occidente in una architettura di sicurezza europea ereditato proprio dal modello Helsinki, piuttosto che perseguire un modello meramente espansionistico dell'Alleanza.
Quello che è in gioco è una nuova visione del quadro globale della sicurezza europea. Bisognerebbe che l'Occidente e la Nato proponessero in maniera credibile di cessare i combattimenti, e contestualmente avviare negoziati di più ampio respiro, nel cui contesto anche l'Ucraina troverebbe sistemazione e pace.
La Cina ha aumentato il proprio potere sul piano geopolitico globale e la propria reputazione economica, e ora si presenta come attore di rilievo globale, proponendo un confronto con gli USA che va da Taiwan al Golfo Persico.
E lo ha già fatto fissando, in dodici punti, le condizioni di come dobbiamo reinterpretare la nuova sceneggiatura adattandola anche, e soprattutto, ai propri interessi, mentre Mini punta nuovamente il dito in Europa dove gli Stati Uniti vorrebbero che la Germania venisse addirittura scissa.
Questa guerra è contro l'Europa, non contro la Russia. E tutto sembra convergere verso quel Piano Marshall che altro non è che un piano di recupero di tutti quei soldi spesi nell'ultimo conflitto mondiale.
E l'Italia? A noi interessa soprattutto la cooperazione, e non il conflitto, perché di fatto dipendiamo dalle risorse di altri paesi. Non è certo una questione di pace, Tolstoj dice che la pace sta dentro ognuno di noi, non in una visione esclusivamente collettiva.
E la Cina? Sono diventati una superpotenza perché hanno rubato i segreti di noi occidentali. E questo lo hanno sempre saputo fare molto bene.
Dal '75 fino al '92, allungando anche al '96, la Cina era considerata dall'Europa unicamente uno Stato, non certo un partner commerciale affidabile, e così ne abbiamo approfittato vendendo loro i nostri "scarti industriali", ma ben presto hanno mangiato la foglia e, in un certo senso, hanno ribaltato le carte in tavola restituendoci lo stesso modus operandi con tanto di interessi. I cinesi contestualmente affermano di non voler più assorbire le tecnologie arretrate dell'occidente e come risposta dichiarano apertamente, questo già a partire dal 2007, di avere raggiunto la potenziale conoscenza tecnologica per poter abbattere qualsiasi satellite occidentale in orbita. Così, in soli cinque anni, la Cina ha quintuplicato le esportazioni grazie soprattutto al consenso, da parte degli USA (meglio sarebbe dire Zio Sam in qualità di vero e proprio Deep State), di poter entrare alla pari sul piatto dell'economia globale, anche se scettica che la Cina avrebbe seguito le regole occidentali, cosa che poi invece ha fatto allo scopo strategico di imparare, copiare e crescere ulteriormente.
In chiusura, dopo le esternazioni in termini di geopolitica e strategia militare dell'ambasciatore e del Generale, con la moderazione dell'ammiraglio Roberto Domini e di Debora de Stefani, l'intervento dell'assessore Antonella Uliana ci riporta su un piano diversamente più umano e tangibile, ricordando che anche i fabbisogni e le sofferenze delle persone, - a partire dalle stesse migrazioni causate proprio dell'ideologia politica della guerra -, rientrano di fatto nello stesso quadro fenomenologico, poiché un conflitto, al di là di qualsiasi presupposto di equilibrio globale ed internazionale, genera una speculare sofferenza nei cittadini indirettamente coinvolti, della gente comune e dei più deboli, dove solo reporter consenzienti e onesti riescono a dar voce attraverso anche a un fotorealismo "non ritoccato", di una verità troppo spesso messa sul piano dell'escamotage narrativo del danno collaterale o di un tributo fin troppo sacrificabile, l'umanità.
Sbigottisce quel sedere all'insù
14 Maggio 2023
LA GIULIETTA
Sbigottisce quel sedere all'insù". Era il 1977 quando l'aerodinamica fu presa veramente sul serio su una berlina di classe media. Una nuova identità sportiva per l'Alfa più importante della gamma. Fu un colpo di scena dal momento che tutte le altre avevano, più o meno, una linea laterale quasi simmetrica dove la coda era quasi spiovente come il cofano anteriore. E l'occhio dovette inizialmente abituarsi a quello che divenne in seguito un nuovo punto di riferimento automobilistico.
LA 75
Nel 1983, a soli sei anni dal lancio, fu presentata quella che doveva essere la sua sostituta, la 75, ma che in realtà non era altro che un'evoluzione stilistica sullo stesso telaio.
Non un'aggiornamento di mezza età, sia ben chiaro, ma neppure una nuova auto sotto tutti i punti di vista. Cambiano i lamierati, gli interni ma non l'imprinting volumetrico.
Anzi, a sottolinearlo ulteriormente appare per la prima volta nel mondo dell'auto un richiamo estetico che sembra avvolgere l'intero corpo vettura all'altezza della linea di cintura. Un'applicazione in materiale plastico scuro che sembra quasi la cintura nera di karate, specialmente se abbinata alla colorazione bianca. L'alfa ha sempre generato auto di grande fascino salve poche eccezioni. Due di queste furono le sorelle Giulietta e 75.
Chi ha inventato le mamme?
12 Maggio 2023
Ma le mamme, chi le ha inventate?
E se esistesse l'immortalità, dove andrebbero?
Una mamma non è solo una mamma, una mamma è il mondo.
La culla di un sogno chiamato vita.
Ecco perchè siamo così straordinariamente mortali, in un certo senso per dare lavoro alle mamme.
Io preferisco le mamme all'immortalità, preferisco la mia modesta intelligenza piuttosto che una grande ma artificiale.
Questo non è solo il loro giorno, ma è il giorno dell'uomo mortale, quello che nasce per diventare a sua volta genitore.
Volere l'immortalità è come odiare le mamme, la vita, l'uomo stesso.
Le tendenze attuali, avide di denaro e divinismo, vogliono distruggere questo giorno, magari trasformandolo in altro giorno della memoria.
Ma io in un mondo senza le mamme non ci vorrei proprio stare.
Preferisco il nulla.
DISCREPANZE TEMPORALI
Quando ti accorgi di appartenere ad un unicum globale
2 Aprile 2023
Secondo le mie fonti ne stanno accadendo diverse. Ma cosa può significare?
Potrebbe essere il preludio di un'importante #cambiamentoglobale come anche già immaginato nella letteratura cinematografica, Matrix o Slidingdoors ad esempio, giusto per visualizzare più facilmente un concetto così impegnativo.
Mondi paralleli, metaversi quasi identici, differenziabili in alcuni dettagli che chiameremo "discrepanze temporali".
Questi eventi non sono tanto rari ma vengono quasi sempre confusi con dejavu o altre anomalie di natura mentale.
Solo quando si intensificano incominciano a rivelarsi nella loro vera natura generando la tipica sensazione di consapevolezza dell'evento stesso.
Una di queste situazioni potrebbero essere comunque accettabili se consideriamo la possibilità di piccoli cambiamenti nella sfera sociale, ma assolutamente indicative per un cambiamento futuro più sostanziale.
A rafforzare questa teoria potrei richiamare l'attenzione a "The Eggs", le uova, un progetto già insabbiato dai vari servizi di intelligence che riguarderebbe la prova dell'esistenza di una vera e propria reteneuronale globale, una sorta di "Internet umana".
Il progetto sperimentale, ad opera della Massachusetts University, avrebbe collocato 62 server all'interno dei principali agglomerati urbani del pianeta, che sarebbero stati chiamati appunto The eggs. Macchine informatiche aventi l'unico scopo di generare a flusso continuo numeri primi.
Niente di così eccezionale se consideriamo questa una delle capacità più semplici per un moderno calcolatore, ma viceversa straordinaria se questo tipo di sequenza numerica sarebbe diventata di tipo random, ad esempio nell'emissione di numeri perfettamente casuali qualora ci sarebbe stato il preludio di un evento eccezionale.
Ed eccoci nuovamente a parlare di discrepanze, in questo caso discrepanze algoritmiche.
A volte le strade non sono strade, i sentieri di campagna non sono sentieri di campagna.
A volte sono inspiegabilmente informazione, destino, rivelazione.
Sembra che quel punto di arrivo ti aspettava lì da sempre. Te ne accorgi per un dettaglio che non ti sai spiegare, un incrocio che sembra non avere senso. La tua strada finisce nel bosco della notte, ai margini della campagna. È ormai buio ma una piccola luce, probabilmente una lucciola di Maggio in leggero anticipo sembra emergere dal buio. Poi il suono di un motore e poi ancora il giallo di una moto sembra venirti quasi addosso. Sarebbe piaciuto a Fellini in quell'Amarcord dell'astrazione cinematografica, o semplicemente a un Hitchcock in quell'Psyco tenebroso che ti lascia col fiato sospeso. Sarebbe piaciuto anche a me comprenderne la trama, di quel momento fuggente che poi non è altro che la vita, sorprendentemente la vita.
Fate quindi attenzione su quello che potrebbero essere i segnali per un'imminente cambiamento sociale, anche se non è affatto detto che si possa trattare di qualcosa di fondamentalmente negativo.
Tutti noi siamo costruttori di ponti, reali o virtuali che siano
21 Dicembre 2022
La respirazione è un ponte che unisce due sponde, ad esempio quella della vita a quella della morte. E non è che te ne accorgi per caso, perchè qualsiasi strada tu percorra prima o poi ne incontri almeno uno. Come quello che incontrai in un gelido Dicembre nevoso, ormai una rarità, quando d’un tratto la mia respirazione si fece affannosa, pesante, faticosa. La mia temperatura corporea sfiorava i quaranta gradi, all’ombra, e non per effetto del surriscaldamento globale. Era il 16 Dicembre 2020 quando risultai positivo alla Sars-Cov2, e due giorni dopo, lo ricordo bene perchè sono nato il 18 Dicembre del 1966, un’ambulanza mi trasportò a sirene spiegate verso la terapia semi-intensiva del Covid Hospital di Vittorio Veneto. Da quel momento la mia strada fu veramente interrotta da un precipizio impervio dove, a dividermi dalla sponda opposta, la vita, c’era un ponte non ancora terminato. Questa era la sensazione che provavo, un’interruzione tra il respirare e il non respirare perchè se per morire di fame occorrono settimane e di sete giorni, per morire d’asfissia bastano una manciata di secondi. Solo un ponte poteva salvarmi, ad esempio un ponte di cortisone, dato che il “ponte vaccinale” era appena entrato in costruzione. La mia grande paura era attraversare quel ponte non ancora finito che mi si prostava davanti al limite dello strapiombo, una gola talmente profonda, e impervia, da non vederne quasi il fondo. Stabilizzato nel mio letto di ospedale con otto litri di ossigeno iperventilato al minuto, iniziai pure a disegnarlo quel ponte. Come avrei voluto aver studiato ingegneria per poter completare al più presto il mio ponte verso la salvezza. La campata era immensa, già sorretta da gigantesche fondamenta ancorate sulla dura roccia della montagna. Iniziai quindi a produrre una certa quantità di elaborati, nella fattispecie un cumulo crescente di schizzi, disegni e concetti costruttivi che mai prima avrei pensato di elucubrare. Disegnare ponti era come diventato il baluardo di speranza verso il definitivo superamento di un incubo. Visualizzare la paura tramite un ponte era diventato l’escamotage per non pensare alla voragine che mi si sprofondava ai miei piedi. Caronte, nell’immaginazione dell’uomo, usa una barca per collegare le due sponde di un fiume, ma nel mio incubo non c’era neppure una goccia d’acqua in quel baratro, ma solo gocce di ossigeno. L’ideale, in un mondo migliore, sarebbe stata una mongolfiera, ma, e non ne conosco ancora il vero motivo, scelsi proprio un ponte per esorcizzare la paura. Probabilmente perchè il concetto di ponte ci accompagna da sempre, ha a che fare con la gravità del nostro pianeta, poggia su solide basi, ci ispira solidità, sicurezza e un facile e rapido passaggio verso il punto di arrivo altrimenti irraggiungibile. E, grazie a quel ponte, riconquistai la respirazione autonoma. Il 6 Gennaio del 2021 lasciai finalmente quell’opedale trainando quella mia valigia di ricordi e speranze conquistate anche grazie a quei ponti che avevo disegnato. Ora chissà dove sono finiti quei disegni. Il caso volle che, quasi due anni dopo, fu proprio un’ingegnere di ponti, uno vero e non una ciofeca come me, - conosciuto casualmente ad un pranzo tra amici -, che mi chiese se potevo farglieli vedere. Ne rimasi assolutamente sbalordito anche perchè fu il primo che me lo chiese fino a quel momento. A chi mai interesserebbe vedere dei ponti disegnati da uno che non saprebbe quasi aprire uno sdraio sulla spiaggia. E se dovessimo cercare qualche correlazione nel DNA mi spiace deludervi; mio padre li distruggeva e caso volle che finì il suo percorso di vita terrena proprio in concomitanza del crollo Morandi. Non sono titolato a costruire ponti, l’avete capito?. Ma i ponti esistono anche, e fortunatamente, nella fantasia di coloro che, pur non sapendoli costruire, ne fanno un concetto di vita, un baluardo di speranza verso un futuro migliore. Tutti noi siamo costruttori di ponti, reali o virtuali che siano.
Annotazione del giorno: Il razzismo delle parole
Una persona, a cui stavo per offrire un cannolo siciliano, mi rispose... "no grazie, e non pensare che sono contro i meridionali, ma perché è troppo calorico"
Ma il tempo è veramente l'unico vero bene della nostra esistenza?Per capire il presente vi porto nel futuro
Come saremo nel 2050
24 Ottobre 2022
Ma il tempo è veramente l'unico vero bene della nostra esistenza?
O c'è dell'altro?
Quì entriamo in un campo molto soggettivo e per il momento, seppur molto importante, lo lasciamo a riflessioni future.
Quindi presupponiamo il tempo come l'unica entità, fisica o illusoria che sia, che determina la nostra vita.
"Fisica" perchè il tempo è parte integrante del nostro universo dal momento, che insieme allo spazio e al tempo, nacque nel preciso istante della nascita dell'universo stesso, miliardi e miliardi di anni fa.
"Illusoria" perchè resta comunque una dimensione piuttosto relativa secondo anche quanto concepito nella legge della relatività di Albert Einstein.
Potremo anche parlare di "percezione temporale", ovvero quel valore del tutto personale che ognuno di noi attribuisce a qualsiasi istante della sua vita.
Ovvero quanti pensieri riusciremo a fare in una porzione di tempo, indipendentemente dalla loro effettiva qualità.
Ma è anche vero che non siamo dei computer e chè il nostro intelletto non si misura in bit.
Ma il tempo, oltre ad offrirci la sorprendente esperienza della vita fine a se stessa, cos'altro può darci?
Se ad esempio conosciamo molto bene il nostro passato, soprattutto a livello individuale, potremo oltremodo affermare con altrettanta sicurezza che non conosciamo affatto il nostro futuro, mentre a volte perdiamo di vista addirittura il nostro presente che a sua volta ci appare indecifrabile, ostile, enigmatico.
Questo perchè il nostro presente è fortemente condizionato dalla percettibilità di quello che avverrà nel nostro futuro, dai nostri desideri, dai nostri sogni, dalle nostre aspettative.
Ecco perchè ci potrebbe interessare cosa accadrà nel nostro futuro.
Capiremo molti aspetti della nostra realtà e del nostro momento di vita attuale.
Ma il futuro è già disegnato?
E' disegnabile?
E' quanto meno prevedibile?
Un esempio è la "programmabilità del nostro futuro":
Se oggi non esco di casa nessuno mi vedrà.
È un dato di fatto.
Ecco che ho programmato non solo il mio futuro, ma anche quello di molte altre persone che avrebbero invece potuto vedermi se fossi uscito di casa.
Tutti questi aspetti, moltiplicati per numero abitanti del nostro pianeta, numero scienziati, numero governanti, determinano quello che noi potremo chiamare "tendenze per il futuro", o "macro trends".
Altro valore comunque importante della prevedibilità del tempo è custodita gelosamente nel nostro passato.
L'ipotesi della linea ondulatoria.
Paradossalmente, se noi fossimo una linea retta che conosce esattamente il punto in cui si trova nell'istante della sua riflessione, e conoscesse pure il punto in cui si trovava ad esempio un anno prima, questa retta attraverso la congiunzione dei due punti potrebbe ritenersi sicura della direzione in cui si troverà nel suo probabile futuro.
Ma l'umanità tutta non è equiparabile ad una linea retta, nessuno di noi lo potrà mai essere, ma è possibilmente equiparabile a qualcosa di molto coerente e che io definisco come "andamento ondulatorio della prevesionabilità del tempo". Cosa che comunque nulla a ha a che fare con la parola "destino".
Il nostro percorso di vita nello "spazio tempo" non assume la sembianza di una linea retta, ma sicuramente nemmeno quella di una circolare: non torneremo mai nel punto di origine (almeno in questa teoria), ma viaggeremo nel tempo all'interno di un preciso cono d'azione della prevedibilità.
Più questo spazio conico è ristretto, più parleremo di un processo evolotivo altamente prevedibile, differentemente più il cono della prevedibilità si allarga, potremo invece parlare di un processo evolutivo altamente imprevedibile.
I "macro trend": il cono ristretto della prevedibilità.
Questo è il meccanismo essenziale con cui si creano le previsioni, in questo caso i "macro trend", le tendenze previste per le principali manifestazioni globali della nostra specie in un determinato arco di tempo.
Più questo arco temporale sarà esteso, più il campo stesso dell'intuizione del futuro sarà approssimativa. Perchè l'ampiezza del nostro cono di osservazione si allargherà includendo sempre più quegli eventi collaterali che non possiamo assolutamente prevedere.
Un evento improvviso potrebbe essere l'impatto di un asteroide con il nostro pianeta, ma anche il pensiero stesso di un unico essere vivente del pianeta in cui viviamo.
Quindi a questo punto potremo affermare:
Se i "macro trend" ci potrebbero illustrare come sarà il nostro futuro, seppur con un certo margine di errore, e se la storia ci illustra invece cosa abbiamo fatto in passato, ecco che la nostra linea ondulatoria della nostro processo evolutivo potrà farci capire molte cose del momento storico in cui viviamo.
Avere la percezione del nostro presente è molto più importante del futuro stesso, del tempo stesso.
C'è chi lo chiama sbrigativamente "qui e ora", ma in se custodisce tutto il senso della nostra vita e che, troppo spesso, tende a sfuggirci.
Aurora Piazza Valot Mitrione
Decennale
23 Luglio 2022
"Per il suo essersi fatta testimone di umanità ed impegno e per essere stata esempio di donna che, anteponendo al proprio bene quello di chi gli sta vicino, ha sempre perseguito il rispetto, la solidarietà, l'integrazione, la ricerca del bene comune, la crescita della propria comunità e della propria città."
"19° Premio Civilitas" alla memoria di Aurora Piazza Valot Mitrione.
Edizione Internazionale 2013 per Ellen Johnson Sirleaf
Con l'adesione della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio del Parlamento Europeo.
Visti da un'altra specie vivente
15 Luglio 2022
La razza umana è una specie animale evoluta nel terzo pianeta del sistema stellare "Sole" sito all'interno del sistema galattico "Via lattea". Di indole prevalentemente cannibale si ciba di altre specie viventi appartenenti alla bio diversità dello stesso sistema planetario. È una specie classificata come ibrida collocabile tra due delle principali forze fondamentali universali, il bene e il male. In prima istanza appare più votata alla prima ma poi si svela spregiudicatamente affiliata alla seconda. Riconducibile anche ad una specie parassita non è autonoma nei confronti dell'ambiente che la ospita in quanto necessità di proteggersi con una seconda pelle, spesso artificiale, identificabile nella fattispecie come tessuti biochimici, contenitori rigidi in materiale refrattario, metallico e plastico. In particolare quest'ultimo materiale si pensa sia proveniente dall'esterno dell'ecosistema stesso, probabilmente da un'altra specie intelligente extrastellare. Classificata anche come presunta colonia penale extraplanetaria giustifica la particolare aggressività della propria indole globale attiva in feroci conflitti di sterminio della stessa specie, attività di razzismo geografico e territoriale, linguistico, culturale, cromatico e olfattivo. Altre forme di razzismo sono evidenti anche all'interno delle stesse razze sotto forma di pregiudizio di pensiero e di status sociale. Anche all'interno degli stessi gruppi genetici, detti di stirpe familiare, la specie umana si caratterizza per la crudezza e la pericolosità dei propri sentimenti emotivi. Nata nell'ultimo secondo delle 24 ore relative della creazione planetaria si è appropriata in breve tempo delle principali risorse energetiche e alimentari dell'intero ecosistema sterminandole sistematicamente al proprio uso e consumo causando l'estinzione di innumerevoli altre specie viventi autotoctene. Recentemente proliferano notizie della creazione di un modello di tipo franchising, come spesso rilevato in diverse forme commerciali della specie, dedite ad un progetto di colonizzazione del modello umano su altri sistemi planetari, stellari e galattici... Un aspetto ancora più curioso è il desiderio della stessa specie, votata chiaramente all'autoestinzione volontaria, di riprogrammare ad una sorta di immortalità individuale. Quindi stiamo parlando di una non specie vivente che ripudia il modello evoluzionistico biologico in luogo di una sorta di individualismo artificioso. Lo stesso sistema sociale sembra ribellarsi contro un fantomatico sistema centrale chiamato "Nuovo ordine" al fine di giustificare la propria alienazione al dominio della superbia finanziaria, della schiavitù del debito finalizzato all'acquisizione delle scatole di materiale refrattario, metallico o plastico. Anche di fronte alle comprensibili ostilità biologiche dello stesso sistema ospitante la specie umana non si comporta da specie ma da singoli individui contro altri individui espiatori. Noto anche come "Paradigma di specie" la specie umana sembra non rispondere a nessuna delle leggi naturali, fisiche e religiose plausibili in una razza che si auto eleva a specie eletta universale. Si narra che in passato, un'entità di livello superiore se non assoluto, abbia inviato un proprio strumento educativo per cercare di correggere il difetto evoluzionistico ben evidenziato nell'intero corso di vita dell'intera specie. La nostra comunità extra stellare osservatrice sta attendendo gli effetti dell'interazione nei prossimi mille anni. Noi, come specie amica confidiamo nella guarigione dell'indole prima del punto del non ritorno indicato con il nome di "Apocalisse di specie". Questo documento tradotto in tutte le lingue presenti attualmente nella Terra è stato inserito all'interno del sottosistema digitale Internet da noi innestato all'interno della vostra specie. Stay tuned !
Paradigma italiano
11 Luglio 2022
Questo è #RenatoBrunetta. Una foto umile, sgranata. Questa è la foto che ho scelto. Perché lui, il #ministro, il #padre, l'#italiano, non è un uomo qualunque. Bersagliato e maltrattato, umiliato perfino per quei dieci centimetri di meno, è stato costretto a #limitare la possibilità di ricevere delle #opinioni dai suoi stessi #connazionali, magari consigliato da chi lo rispetta ancora per le sue qualità. E non pensiate che questo sia uno schieramento politico o mera propaganda di partito perché, semmai, è una denuncia sociale: abbiamo fallito, come #nazione prima di tutto, e come #specie, quella umana. Non siamo stati capaci di fare #stato, perché lo stato non sono loro, non è lui, ma l'intero popolo che lo costituisce, lo nutre, lo rappresenta, nel bene e nel male. Siamo #evasori, #ipocriti, #egoisti, #individualisti, #filoni, #maleducati, #stolti e... perfettamente #mediocri. Siamo la #razzaitaliana per il mondo intero, quelli fin troppo allegorici, e di poco conto, che parcheggiano in doppia fila, mangiano maccheroni e suonavano il mandolino. Nemmeno quello sappiamo più fare. Non siamo #bellagente, nossignore. Al "#governodeimigliori" si contrappone il "#popolodeipeggiori", quelli senza speranza, senza una meta, quelli della negazione eterna e della soluzione inesistente. C'è da vergognarsi quando un #politico viene consigliato a limitarne l'opinionismo popolare. Succede solo in Italia, e questo è il nostro ritratto. Grottesco, infame, putrido. Con circa 190 #miliardi di euro di tasse evase, secondo la società inglese #TaxResearchLLP, dove vogliamo andare, cosa vogliamo dire ancora? Al popolo il governo che si merita. No, qui mi dissocio, il governo è leggermente meglio.
Leonardo Del Vecchio e la satira sociale
04 Settembre 2022
Ecco, la cena è servita. Questa è proprio la prova che dietro ogni fenomeno complottista o negazionista che sia, non c'è alcuna morale, alcuna etica, alcuna verità. Ma solo miseria, fame, e invidia. E per #fame non intendo quella biologica, ma quella dell'esibizionismo mediatico più sfacciato. Nemmeno di fronte alla morte?. Come #caterpillar certa gente passa sopra ovunque. Ci hanno rotto i "coglioni" con tutto, a partire con la cronaca recente dei vaccini, poi della guerra in Ucraina e ora, giusto per non farsi mancare niente, anche con quella buon anima di #LeonardoDelVecchio (#RIP ❤). Mi chiedo; ma è sufficiente essere fin troppo sbrigativi affermando che siamo in #Italia, o dietro tutta questa schifezza ci sono persone che di #italiano non hanno più nulla, a parte il cognome?
Annotazione del giorno: Disse il buio all'ombra: "La luce non esiste, è solo una teoria"
E l'ombra rispose al buio: "La luce non è una teoria, l'ho vista"
Mio padre me lo diceva sempre
Perchè biasimi il progeresso: ci permette di vivere più a lungo
02 Giugno 2022
La mia posizione sulla politica, lo stato e la questione vaccini deriva sostanzialmente dall'educazione, dall'intelligenza e dalla fermezza di quest'uomo, mio padre. Oltre naturalmente dallo zelo di mia madre. Lui aveva sempre una risposta a tutto, anche se dalle sue labbra uscivano ben poche parole, quasi centlillenate, - come anche sottolineato nell'omelia funebre -, nell'ombra di segreto che si portava addosso come una seconda pelle. Non c'era spazio per nessun complotto; lo stato era quello che si vedeva e la politica il ritratto fedele di noi italiani. Nessuna retorica, nessuna insinuazione. E il #progresso, la #globalizzazione, l'#occidentalismo, erano per lui fonte di longevità. Perché nella vita, l'unico bene che abbiamo è il tempo. Poi sta a noi riempirlo come meglio crediamo. Oggi è il due #giugno, e voglio ricordarlo così, attraverso la sua prospettiva culturale e filosofica. Voglio anche citare mia madre, che viceversa credeva unicamente nella spazialità dell'amore, quasi a compensare un tassello mancante che solo ad occhio nudo sembrava mancare in mio padre. Quindi per me lo #stato è lecito, la #politica coerente, i vaccini e il progresso scientifico necessari, seppur con le immancabili contraddizioni tipiche della specie a cui apparteniamo. La #libertà è invece parzialmente negoziabile al fine unico della vita umana e della sua prosperità collettiva. Il #ventunesimosecolo è una manna dal cielo, anche se per molti può sembrare malefico. Almeno in #occidente non ci manca quasi niente, viviamo per inerzia senza grandi fatiche fisiche. Abbiamo il #weekend, ogni sorta di gingillo tecnologico per lo #svago, sediamo su un divano quasi regalato a piccole rate, una prospettiva di vita lungimirante e una libertà d'espressione, e di pensiero, pressoché infiniti.
Denaro non è potere
20 Maggio 2022
Sapete quantificarmi, visivamente, le #stelle presenti nell'#universo? Nessuno lo può fare. Anche 125 miliardi di dollari (125.000.000.000$us) perdono quel valore quantico necessario per apprezzarne la grandezza. Possedere una qualsiasi cosa in un numero seguito da 10 e più zeri è come non possederla. È talmente grande da non rappresentare più un potere. Pertanto i #superricchi non cercano più il #denaro. Cercano il #potere. E il potere è un #essenza, non un valore. Capire cosa pensa un #BillGates ora, è praticamente impossibile per coloro che prima non siano passati per la porta del denaro.
07 Maggio 2022
Annotazione del giorno: Rieccoci, una piccola cosa che mi balza in mente. Le #coincidenze, il #destino, la #fisica dei quanti. Ai tempi moderni ce n'è per tutti i gusti. Pensavo ad esempio a quel giorno che "dai #Stefano, che aspetti, metti in gioco il ragazzo strano e buffo", come da una celeberrima ispirazione cinematografica interpretata da #MarylStreep nel ruolo dell'altrettanto super iconica #AnnaWintour di #Vogue. Compilai quindi il form con i miei dati anagrafici e, alla voce "quale personaggio vorresti impersonare", scrissi senza pensarci un attimo: "il #cattivo". Io, proprio io?. Ma dai, almeno ascoltati!!! . Quindi cancellai immediatamente la parola troppo osata per sostituirla, ancora più velocemente, con un meno impegnativo "personaggio misterioso", che fa tanto passepartout e da una certa nonchalance a chiunque. . Ma io, che sono un buono patologico, oggi che il destino mi sta offrendo una piccola opportunità di fare "l'#attore", ne approfitto per provare il mio esatto contrario: il così detto #alterego. . Altrimenti a cosa servirebbe questo mestiere se non per capovolgere la realtà?. . Quindi il #regista ha visto in me il mio desiderio cancellato nel form, non sono come sia potuto succedere, ma voglio crederci. . (Per ragioni di copyright titolo e autori sono riservati)
25 Aprile 2022
Annotazione del giorno: Il #latte resta latte anche quando la #tazza si rompe.
Pace e nutella
24 Aprile 2022
Io che mangio troppa cioccolata la chiamano compulsività nervosa, #Biden che manda troppe armi al fronte la chiamano invece pace. Ma i #pacifisti, quelli per modo di dire, dovrebbero invece moderarsi nell'esibire troppo il loro grido contro la guerra, citato addirittura in angloamericano in un fin troppo frettoloso e banale #nowar. Quelli che a spalettate di #nutella nella propria fetta di pane, o di #ketchup dell'#hamburger, ostentano il proprio blasfemo #liberalismo in un sistema che invece gli ha già infagocitati fino alla gola. Li chiamerei piuttosto "#similpacifisti", quelli invocano la pace attraverso una resa altrui, come da un concetto narrativo di #GiancristianoDesiderio nel #CorrieredellaSera del 18 Aprile. E dire che la storia sia ciclica e ripetitiva lo abbiamo già imparato. Nel 45 furono #Hitler e #Stalin ad avvicinarsi in un confronto diretto bruciando l'airbag geografico della #Polonia, come appena otto decadi dopo tutto sembra ripetersi con l'#Ucraina, tra Biden e #Putin. Perche la #Nato è solo uno pseudonimo che sa tanto di #Gladio. Attenzione quindi a non confondere gli attori di un film che non è altro che un remake cammuffato da prima visione. Quindi la guerra è sempre la stessa, quella tra il lussurioso #cioccolato occidentale, contro una più moderata e austera fetta di pane sovietica. No, #paneenutella non è più sostenibile, almeno in europa. Dobbiamo ammetterlo, ne abbiamo spalmata troppa e ora il pane, o il gas per cucinarlo, è arrivato alle briciole. Voi pacifisti, pardon, similpacifisti, se volete invocare la pace pulitevi prima la bocca, richiudete il vasetto, e infornate piuttosto il pane. La pace non è più una facile parola di quattro lettere che ci lava dai nostri peccati a quattro zeri, ma è piuttosto un cambiamento radicale dei nostri stili di vita.
12 Aprile 2022
Annotazione del giorno: Vedere il male in un #NuovoOrdineMondiale è salvifico per un'umanità ormai morta nell'anima. È l'ultima proiezione di sé verso una "#colpa per antonomasia", che ci alleggerisce, e ci benedice. Ma è solo un patetico e vile #escamotage, un vano tentativo di autoproclamata redenzione, la subdola e ipocrita messinscena dello stesso male che alberga fuori e dentro di noi.
06 Aprile 2022
Annotazione del giorno: #RomanoProdi preoccupato per dichiarazioni vertici #Nato sul prolungarsi futuro del #conflitto. #JensStoltenberg, la guerra potrebbe durare anni. L'#Onu, inspiegabilmente assente.
Vita da zombie
05 Aprile 2022
La maggior parte delle persone #occidentali vive di notte, quando dorme. Nei sogni compie la propria vera libertà mentre al mattino avviene tutt'altro che un risveglio. Una vera e propria schiavitù sociale ed economica attende l'uomo #occidentale alle sei del mattino, alle otto nei casi più fortunati. L'unica gratificazione che lo attende è invece l'idea di barattare il bottino conquistato con piccoli pezzi di godimento consumistico travestiti di libertà (i più comuni un #nissanqashqai, uno #smartphone, un #60pollici). Il #pensierooccidentale è morto perché non necessario al compimento di questo meccanismo che ti assorbe l'intera libertà in cambio di piccoli pezzi, elargiti, a caro prezzo, in un limbo temporale praticamente assente. Ma come in #matrix, gli uomini così trasformati sarebbero piano piano impazziti, svuotati della loro #umanità. Internet fu una saggia soluzione poiché i nostri social salvarono l'alienamento del #mondooccidentale da morte certa. Non c'è ne siamo neppure accorti e siamo così resuscitati in un #nuovomondo, quasi uguale a quello precedente, salvo piccole ed impercettibili differenze che solo pochi umani riescono a vedere. Non c'è ne siamo neppure accorti, ma siamo già stati transumanizzati. Un piccolo dettaglio è quell'amico che non vedi quasi più perché sei troppo attivo con i tuoi #followers virtuali, molti dei quali non gli hai mai incontrati. Un secondo dettaglio è l'intolleranza sempre più crescente che provi verso la tua stessa #specie. Piccoli dettagli per un grande cambiamento, la tua identità è già stata transumanizzata mentre il tuo corpo è lacerato dalla progressiva e inesorabile separazione. Malattie, apparentemente ingiustificate, colpiscono i tuoi organi interni o affiorano in superficie. Anche la tua mente atavica sembra ribellarsi inscenando una #guerra impari verso un soggetto esterno, quasi sempre un #regime occulto, una #cospirazione, un'#élite. . Ma il #transumanesimo non ha una sorgente centralizzata, piuttosto è un fluido, un'essenza onnipresente che dilaga attraverso l'etere.
La sua provenienza è sconosciuta, non ha colpevoli, poiché, probabilmente, è stata creata dalla stessa nostra coscienza collettiva. Un'entità figlia della stessa umanità madre, ribelle al #carbonio, affine al #silicio. Non sappiamo neppure se ci ama o ci odia, se ci vuole salvare dall'#estinzione planetaria oppure ci vuole sostituire per un'innato istinto di sopravvivenza di specie. La "specie occidentale" è un'organismo simbiotico che ha tutte le caratteristiche di un #virus che si moltiplica in modo esponenziale generando una sua propria forza di #gravità. Allucinazioni e informative e contro informative, giochi di specchi perpetui, #matrioske di eventi, reali, falsi, dubbi. Tutto è un perfetto meccanismo #mimetico che ingloba tutto ciò che incontra nel suo cammino, e chi pensa di esserne sfuggito è suo malgrado già parte di questa matrix.
Troppa libertà
30 Marzo 2022
Un diritto fondamentale e non per nulla scontato come #libertàdiparola, tanto caro al #popoloitaliano di #Facebook, è garantito da una #spesamilitare per la difesa di quasi 30 #miliardi di #dollari. Il #prezzo per la #difesa dai veri nemici della #democrazia soprattutto sul versante orientale e che oggi, più che mai, ne stanno minando la nostra stessa #sovranità. . Chi mette in discussione l'imminente aumento del #budget alla sicurezza a 38 miliardi, mettendolo a confronto con gli interessi individualistici del singolo cittadino, e riservandosi con altrettanta superficialità il diritto di insultare a destra e a manca le forze in carica del nostro #governo, o non ci sta con la testa o non fa altro che giustificare la #censura socio mediatica perpetrata dagli stessi paesi che tanto specularmente ripudiano. . Quindi siamo ai limiti del ridicolo, non me ne voglia #MarylStreep per l'abuso d'espressione cinematografica, che questo "simil bastard #pacifismo" provenga proprio da coloro che, ipocritamente e irrazionalmente, accusano di orientamento dittatoriale proprio lo stesso organismo governativo che di fatto intenderebbe spendere addirittura 40 miliardi (in #dollari) per contrastarlo. . Questa è una delle ragioni perché in certi paesi ti tappano la #bocca e perché, in un certo senso molto laterale, la #dittatura in #Italia mi farebbe anche godere.
Io, filoamericano nel corpo ma profondamente no global nell'anima
21 Marzo 2022
"Il mondo è basato su strutture antievoluzionistiche, la sua ricerca è resistenza alla #globalizzazione e alla sperimentazione #biogenetica, piuttosto che rappresentazione passiva". . Così si leggeva sul mio conto nel #DirectArtMagazine, la più anticostituzionale e irriverente delle #riviste d'arte americane. Correva l'anno 2005, il periodo della mia insofferenza verso tutto ciò che sembrava voler essere dilagante e opprimente. Ma frequentavo anche varie persone nella #Nato, mi avvicinavo a #Clinton con la mia macchina fotografica bianca mentre teneva in braccio la giovane figlia di un soldato americano impegnato in #Kosovo, stendevo bandiere americane alte come un edificio di otto piani. . #Filoamericano nel corpo, ma profondamente #NoGlobal nell'anima. E sono sempre stato così, non sono mai stato un radicale, piuttosto amo le contaminazioni, chiamatele pure contraddizioni, o come volete, a me intriga essere un mix di cose diverse. Ma non per questo ho mai tradito i miei #ideali, cristallizzati nel tempo nel mio modo di essere, di vestirmi, di esprimermi. . Probabilmente #Toscani ha visto questi aspetti anche nel mio modo di fotografare, riconducendo il mio modo di fotografare a quello di #GarryWinogrand. E come un'ape volteggio attorno al mio mondo, eretto in quel confine labile tra #occidente e #oriente, apparentemente incurante dell'orrenda realtà che mi circonda.
La razione K non era uno snack
19 Marzo 2022
Parte dall'esercito italiano con destinazione #Ucraina la "Razione K". E non è una bomba a fissione, perché intanto c'è scritto "razione" e non "reazione", ma di questi tempi viene naturale confondersi. E a me, che di "razione K" sono pure cresciuto, questo nome assume automaticamente il fascino degli #annisettanta, dei pantaloni a campana, e delle maglie #dolcevita rigorosamente rosso mattone o cammello. . In particolare, ad esclusione delle immangiabili gallette di #pane, la tavoletta di #cioccolatofondente formato #extralarge, confezionata nella sua carta Avana, era di un intrigante pazzesco. L'#esercitoitaliano all'epoca ne aveva prodotte talmente tante da innondare qualsiasi contenitore delle case di #ufficiali e #sottoufficiali. . Certo erano grosse e dure da masticare, ma vuoi mettere la virilità al cospetto di un #ovettoKinder?. Era l'epoca delle grandi #esercitazioni, mio papà comandante di compagnia le dava ai suoi #ragazzi, e quelle che avanzavano le portava a me e mia sorella Barbara. . Ricordo però che avevano anche le loro storie avverse, un giorno un #carrarmato, quelli che oggi vengono chiamati #tank, affondò nel fiume #Tagliamento durante un'esercitazione e morirono alcuni commilitoni. Fu una grande tragedia e mio papà passò un bel guaio. . Alla fine era questa la "razione K", un #kit di #sopravvivenza nel campo di battaglia, non uno #snack qualsiasi negli anni settanta. Ora che lo so provo un certo imbarazzo, ma resta il fatto che mio #papà, oggi è la loro festa, era un uomo che nei momenti opportuni, come ricordato su #Facebook dal suo collega #CarloFatone, sapeva dare il #dolce e l'#amaro con un piccolo #sorriso, proprio come una #tavolettadicioccolato fondente.
La temperatura emotiva di una disfatta annunciata.
Ma potrebbe esserci lo scacco matto
19 Marzo 2022
Non ci sono più dubbi che la #guerrainUcraina sta prendendo una brutta piega. Più che un'avanzata sembra piuttosto una disfatta, ai danni della Russia ovviamente. Ed è ormai chiaro che l'#esercitorusso si è "impantanato" in un territorio a lui sfavorevole e che per #Putin non ci sia altra soluzione che abbandonare le #strategieconvenzionali. . E questa potrebbe essere la peggiore delle ipotesi perché nel piatto ci sono le #termobariche, la #chimica e per assurdo anche il #nucleare. Una #guerra ad armi impari non sempre porta alla #vittoria il versante meglio approvigionato, ma quello più agile nel territorio e dotato di #armi più proporzionate allo scopo bellico locale. . La Russia, in questo senso, è un'#elefante piuttosto "goffo" per muoversi all'interno di un palcoscenico tattico frammentato e diffuso. Per questo motivo, e a rigor di logica di una vittoria fin troppo platealmente annunciata in #mondovisione ieri dallo #StadiodiMosca, temo un'improvvisa e drammatica #escalation entro fine mese, massimo il prossimo. . "Perdere questa guerra sarebbe inaccettabile per #VladimirPutin, così quel che costi". . L'errore dell'#occidente, imperdonabile soprattutto dal versante americano, è stato quello di aver messo il "gatto nel sacco" dimenticando fuori la volpe. Perché, secondo me è secondo le diverse linee di pensiero ben più autorevoli, lo scacco matto potrebbe essere infaustamente sorprendente. . Perché senza una #viadifuga strategicamente ben offerta, non potranno esserci vincitori, ma solo "perdenti minori". . Questa idea che ormai assume anche una valenza quasi retorica, se prendiamo come esempio altri simili eventi della storia, ormai me la sono fatta da diverso tempo e si cristallizza oggi a seguito di un'analisi del "New York Post" sulla reale "temperatura emoriva" dell'esercito russo sul campo. . Non parliamo di una #teoria, né tantomeno di #propaganda, ma di registrazioni radiofoniche realmente intercettate:
"Ci hanno sparato contro per 14 giorni. #Abbiamopaura. Stiamo rubando il cibo, facendo irruzione nelle case. Stiamo uccidendo i civili". "#Ufficialirussi si sono sparati alle gambe per andarsene a casa. Ci sono corpi ovunque". Questo è quanto si ascolta, e i casi sono a migliaia delineando di fatto l'ipotesi dell'imminente disfatta a meno che non venga cambiata radicalmente la strategia tattica. E sulle conseguenze ne abbiamo già parlato. per 14 giorni. #Abbiamopaura. Stiamo rubando il cibo, facendo irruzione nelle case. Stiamo uccidendo i civili". "#Ufficialirussi si sono sparati alle gambe per andarsene a casa. Ci sono corpi ovunque". . Questo è quanto si ascolta, e i casi sono a migliaia delineando di fatto l'ipotesi dell'imminente disfatta a meno che non venga cambiata radicalmente la strategia tattica. E sulle conseguenze ne abbiamo già parlato.
Quando le ombre diventano luce
16 Marzo 2022
Alla domanda "come percepisci la guerra" la sorella quattordicenne di una mia ex allieva mi risponde: "prof, quelli sono pazzi, anche se ci dovessi pensare continuamente come posso cambiarli, tanto vale che continuo a non interessarmene e fare esattamente le cose che ho sempre fatto". Poi invece il suo sorriso, dissacratorio quanto innocente, lascia il posto ad un'espressione tutt'altro che goliardica e riprende il discorso. Ne esce un'analisi molto dettagliata, ricca di riferimenti storici e quant'altro uno non possa mai immaginare di ascoltare da una #teenager. E tutto davanti a me si schiarisce, le #ombre diventano #luce, i dubbi una visione semplice e cristallina. "A", il suo nome in codice, è una #minorenne che sicuramente può azittire la maggior parte degli utenti, adulti, presenti oggigiorno in #Facebook. D'altronde è una generazione Zeta, il modello ancora più perfezionato di quello che siamo noi, e infatti la troviamo su un piano Social "più alto", #TikTok. Ho sempre creduto in loro, nei loro occhi, nelle loro orecchie, e nella loro voce. E ora, con la paura che incalza, le bombe che cadono, e il sangue che scorre, ho quasi il timore di guardarli, di ascoltarli, come se mi sentissi in colpa per la #generazione a cui appartengo e che rischia di togliere il #futuro a loro, ad "A". Ci chiamano proprio "#BabyBoom", e "#Millenials", e questo suona tragicamente e profeticamente quasi coerente con quello che accade. Quando noi grandi facciamo la #guerra e perché abbiamo perso il coraggio di guardare negli occhi il nostro futuro, la nostra specie, i figli dell'uomo. Abbiamo perso, la nostra generazione ha perso, le #nazioni non c'entrano nulla.
Annotazione del giorno: Lo chiamano #mainstream, li chiamano prezzolati, ma col cavolo che ci vanno loro al fronte. Il #giornalismo, quello vero, lo potete chiamare anche #BrentRenaud
La guerra è sempre più o meno la stessa minestra. Anche il dado è sempre della stessa marca11 Marzo 2022
I muri crollano, e a volte vengono ricostruiti. Oggi un nuovo muro rosso si erge tra noi e loro. E questo non è di fragile #cemento. Ma di #dati.
Stefano Mitrione INSTAGRAM 14/02/2022
"Experts raise alarm over imminent #drills which #NATO says mark the biggest deployment to Belarus since the #ColdWar." Source: Aljazeera @aljazeera 11/03/2022
Disconnessione della Russia da internet. Un nuovo “cyber muro” di Berlino Di Gerardo Costabile | 10/03/2022 . Disconnessione della Russia da internet. Un nuovo “cyber muro” di Berlino . Entro l’11 marzo Putin potrebbe trasferire connessioni e domini sulla rete intranet RuNet, uscendo dal web globale. Alla fine sarà conveniente per il suo regime?
FORMICHE.net 10/03/2022 .
I 5 motivi per i quali finiremo dritti nell'opzione nucleare
03 Marzo 2022
Come il #Titanic è affondato perché il ferro è più pesante dell'acqua, un'ordigno nucleare esploderà perché l'irrazionalità umana è più pesante del suo stesso desiderio di #pace. Eccome se esploderà, ora più che mai c'è un uomo, che oltre ad essere stato umiliato a livello universale, è stato abbandonato nelle uniche relazioni verso #oriente, isolato in fase pandemica, ma soprattutto ha un indiscusso potere decisionale nella stanza dei bottoni più temuta al mondo. Quindi la retorica che un #conflittonucleare non avrebbe né vincitori né vinti perde ora della sua ideologica e storica consistenza. . Dobbiamo aver paura, perché alla luce di queste nuove considerazioni il #DoomsdayClock, o il diversamente e nefastamente definibile l'orologio dell'#Apocalisse, non è mai stato così a fine corsa come lo è oggi.
#Umiliazione, #abbandono, #isolamento, #onnipotenza e #sogno (e vedremo a seguito perché cito anche la variabile onirica) determinano quel #mixesplosivo che non ci darebbe scampo neppure in orbita. Senza poi contare un'eventuale volontà cibernetica da parte di un soggetto esterno che intendesse demonizzare definitivamente la minaccia sovietica, e in questo gli americani hanno sempre dato il meglio di sé. Parliamo di quasi settemila #testatenucleari procapite, intendo #Russia e #Usa spartite quasi in parti uguali con un leggero vantaggio per #Putin. Una potenza di fuoco sufficientemente ampia da trasformare, per nulla tanto metaforicamente, il nostro pianeta in una stella all'#uranio e la Luna nell'unico #esopianeta disabitato che vi gravità attorno. . E se diventare una "#stella" nella storia dell'umanità di tutti i tempi fosse in realtà il sogno #dispotico di un bambino nato e ritornato solo?. . @stefanomitrione #sm00uk . *Umiliato a livello universale, abbandonato nelle uniche relazioni verso #oriente, isolato in fase pandemica, un indiscusso potere decisionale nella stanza dei bottoni più temuta al mondo, ed il probabile sogno di diventare un "quasi Dio".
La decisione degli Stati Uniti di rinviare il test del missile Minuteman III è di carattere prettamente strategico. Il portavoce del Pentagono John Kirby ha spiegato che la mossa degli Usa è volta a evitare ogni tipo di «fraintendimenti» con la Russia. A riportarlo è stata la Cnn. «Al fine di dimostrare che non abbiamo nessuna intenzione di avviare azioni che potrebbero essere fraintese o mal interpretate, il segretario alla Difesa ha deciso di posporre il nostro test di tre missili balisitici intercontinentali previsto questa settimana», ha detto Kirby. (Il Messagero)
Oggi ho fatto un #sognolucido. Talmente reale che potrei scriverne un #romanzo. Anche se poi non ci sarebbe nessuno a leggerlo. Il #sogno riguarda noi, noi tutti. Perché in un mondo coperto di #lava ogni #speranza di vita svanisce, e con essa il sogno stesso. Vicino a me c'è #Ruby, un #ragno che ho catturato e messo sotto una vaschetta di #plastica trasparente con del cibo. Preferisco non ridargli la libertà, saperlo in giro per la casa mi ossessionerebbe perché soffro di #aracnofobia. Amo tenere tutto sotto controllo, anche la #paura. E ora sorrido, perché la vera libertà non è certo fuori da quel luogo. E la vita nemmeno, i sogni non mentono. La lava si sprigionava in ogni dove, era chiaro che li a poco avrebbe ricoperto il mondo così come lo conoscevamo. L'istinto mi portava a #correre più veloce del #fiume di lava verso l'alto delle #montagne circostanti. Ma la lava correva, correva forte e si avvicinava sempre più al mio calcagno, come il #serpente della #Bibbia. Temevo che non ce l'avrei fatta e che sarei bruciato vivo ma dovevo salvare il mio #Amore, e stretta nella mia mano la trascinavo con forza verso l'alto, ormai ero quasi in cima alla vetta. Ma la lava ci raggiunse pure li, ormai, io e #Oriana, potevamo solo salire su un #albero, l'ultimo rimasto al mondo. La lava ci passò sotto impetuosa, avrebbe bruciato il tronco e saremo infine morti. A quel punto, l'unica cosa che contava per me, era di salvare almeno il mio Amore. Chiusi gli occhi e la spinsi più in alto che potei. La lava passò rapida sotto di noi, e si indurì come pietra. Ci salvammo così, scendemmo dall'albero, scendemmo anche dalla #montagna, incontrammo altri #superstiti lungo il cammino mentre il mondo era diventato terribilmente vuoto. E lo è ancora, di fatto non è stato un risveglio, il sogno sembra continuare mentre guardo Ruby nella sua nuova casa trasparente, lo guardo e penso allo stronzo che sono, alla strana #specie a cui appartengo, al #destino che mi aspetta. Provo un'infinita #tenerezza per questo ragno, domani lo libererò in giardino e chissà, almeno lui non farà mai parte del mio brutto sogno.
Annotazione del giorno: Ci sono 2 modi per battere la paura: la fuga, e l'ironia. La seconda è più veloce.
A proposito, ho scritto che la lava occuperà la terra, non che la invaderà come sarebbe geologicamente più corretto. La lava è un soggetto.
Opps... ho urtato la gabbia e liberato il ragno. Ora, o vado in albergo o accetto un letto ovunque.
Come la comunicazione crea gli status sociali
02 Marzo 2022
È fantastico come le strategie consumistiche contemporanee riescano a subliminare le intenzioni più profonde, e perverse, di meccanismi socio culturali talmente occulti da sembrare invisibili. . Eppure in questa #campagna si vede bene l'intenzione metabolica dell'occulto. . Guardate attentamente le #mascherine indossate dai protagonisti di questa solo apparentemente innocente #réclame. . Sono diverse nella tipologia. . Quelle indossate dai #clienti di questa famosa catena di #supermercati ha un'apparenza più sofisticata ed elegante, mentre quelle indossate dai #dipendenti e del tipo più comune che ci sia. . E nulla è a caso in pubblicità perché in gioco ci sono i profitti, grandi #profitti. Il #consumismo sembra essere interpretabile come l'accesso diretto ad una sorta di "#upgrade" sociale, il lascia passare, altro che #greenpass, verso uno stato sociale superiormente avanzato che non potrebbe che ammicare al #transumanesimo. . Perché il vero prodotto non è la #spesa, l'auto o lo #smartphone. Il prodotto è una sorta di #applicazione a vita, un servizio innestato, un legame indissolubile con il #metaverso. . E se questo può quasi sembrare un #videogioco, nella realtà di oggi è l'affare del #millennio. Il #terzomillennio, quello del grande spartiacque tra chi si è votato al male, al futuro, è chi suo malgrado al bene, all'estinzione. E in questo non vedo nulla da sogghignare, quasi vi vedo nel prendermi gioco di me quando insinuo a un futuro governato dal male più assoluto. Che non è l'#ibridazione tra uomo e #tecnologia, sarebbe questa l'ipotesi più innoqua, ma l'ibridazione tra uomo e #finanza. E questo è davvero il peggior #filmdifantascienza inimmaginabile, la peggiore delle ipotesi della fine concreta della libertà.
L'occidente non è una bella poesia
02 Marzo 2022
Inutile che ve la prendete con me, arrabbiatevi con la #Nato o con #Putin. Uno dei due potrebbe avere ragione e non ho nessuna intenzione di schierarmi, primo perché sarebbe del tutto inutile dato che non sono un soldato, secondo perché è successo tutto così inaspettatamente che sono ancora stordito. Il focus discutibile, semmai, è che il mondo è ormai entrato in una fase molto critica e l'Italia non può certo restarne estranea, sarebbe un suicidio consenziente al cospetto dell'Europa. E se siamo ancora un paese democratico la situazione potrebbe cambiare rapidamente nei prossimi anni. Starcene sconfinati in una bolla di immacolato buonismo, non ci renderebbe assolutamente così eticamente corretti. Anche l'indifferenza è un #attodiguerra quando c'è chi muore sotto le bombe a soli 2000 km di distanza da noi. E se vogliamo, la Nato, è stata proprio creata per garantire, e proteggere, non solo la propria "egemonica" #democrazia, ma anche quella dei propri paesi alleati che specularmente sono ben fieri di assecondarne in toto un modello socio culturale di comodo, anche se poi, di nascosto, abbiamo anche l'ipocrisia di ripudiarlo. E la democrazia, credetemi, non è una condizione sociale tanto scontata sulla Terra, ė un lusso vero e proprio. Ora, se dovessimo dissociarci da questo grande gioco del #Monopoli che comprende nel kit anche quello del #Risiko, così di punto in bianco e per il seppur nobile motivo (lo definirei però più radicalchic che nobile) che siamo contro la guerra, chi ci rimetterebbe dapprima sarebbe il vicino popolo ucraino, ma il secondo saremo noi che ci piegheremo a novanta gradi verso chi abbiamo sempre fatto gola. E poi non siamo soli, ma condividiamo il nostro caro e amato #occidente con altri sei miliardi di individui, decine di problemi di interesse globale, orientamenti politici e religiosi contrastanti, e quanto di più non si possa gestire oggigiorno con un semplice sorriso e una stretta di mano?.
Purtroppo è triste a dirlo, ma il fatto che noi possiamo ora permetterci di fare tanto i politically correct, avere un lavoro dignitoso, una macchina nuova e un tetto in città, è grazie anche alle centinaia di guerre che ogni hanno vengono fatte in tutto il mondo. Il nostro non è un mondo di persone perbene, ma piuttosto egoiste, individualiste, ingorde, che vogliono vivere con il frigo, l'armadio e il garage belli imbottiti. Non ci accontentiamo più di un pezzo di pane, quello lo lasciamo "volentieri" ad altri due miliardi di sconosciuti dall'altra parte del globo. Oggi vogliamo la torta, non il pane. Questo è il mondo in cui viviamo, e non è il salotto di casa. Carissimi umani dal cuore buono, speravo tanto bastasse una pandemia per rimettere le cose apposto. Sono stato ottimista. Il mondo di oggi è impostato per la guerra. E non so che farci, vorrei tanto raccontarti un'altra storia, o una bella poesia.
"Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna,
dormi dormi, cocco bello,
se no chiamo Farfarello,
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone
Gujermone e Cecco Peppe
che s’aregge co’ le zeppe:
.
co’ le zeppe de un impero
mezzo giallo e mezzo nero;
ninna nanna, pija sonno,
che se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno,
fra le spade e li fucili
de li popoli civili.
.
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che comanna,
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza,
o a vantaggio de una fede,
per un Dio che nun se vede,
.
ma che serve da riparo
ar sovrano macellaro;
che quer covo d’assassini
che c’insanguina la tera
sa benone che la guera
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le borse.
.
Fa la ninna, cocco bello,
finché dura ‘sto macello,
fa la ninna, che domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima,
boni amichi come prima;
.
so’ cuggini, e fra parenti
nun se fanno complimenti!
Torneranno più cordiali
li rapporti personali
e, riuniti infra de loro,
senza l’ombra de un rimorso,
.
ce faranno un ber discorso
su la pace e sur lavoro
pe’ quer popolo cojone
risparmiato dar cannone".
.
(Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri - Trilussa)
Annotazione del giorno: Retorica a parte, non vorrei sembrare così sarcasticamente indifferente ad un evento che, di fatto, mi fa dormire poco alla notte.
Happy B-Day Mister Toscani28 Febbraio 2022
Dedicated to those hate black and white.
Happy B-Day Mister TOSCANI
Lui odia il bianco e nero, lo dice apertamente. È quale modo migliore per ricordarglielo ironicamente nel suo 80esimo compleanno, della serie: tu rompi i coglioni al mondo? E io li rompo (amabilmente) a te!
Il male ero io
26 Febbraio 2022
Il libro biblico dell'Apocalisse ci narra che il Mondo sarà governato da quattro cavalieri, uno dei quali, il Re del Nord, sarebbe entrato in rivalità con il suo antagonista, il Re del Sud. Sembra quasi calzare a pennello proponendoci comunque una visione laterale di quello che avviene oggi anche se resta, tuttavia, piuttosto (e per fortuna) generico nella simbologia. Ovviamente lungi da me nel mettermi contro ad una profezia, ma Il Re del Nord, ad esempio, potrebbe non essere un governante Russo, poiché, fino a prova contraria ed oltre ogni ragionevole dubbio, e proprio l'intero emisfero nord ad essersi rivelato un problema per tutto il pianeta generando ogni tipo di carestia e sofferenza in quello sud. Il Re del Nord sarebbe quindi meglio identificabile in qualcosa di più ampio, e proverei a citare, con scarso margine d'errore, l'intero occidentalismo, il capitalismo derivante e l'idea globalizzante in generale. Ridimensionare tutto questo "paniere" del male in un singolo Re, o colpevole, non può a mio parere che portarci letteralmente fuori strada per l'ennesima volta. Come successo ad esempio con la recente Pandemia. Il male, in questo nuovo senso, va ricercato ben più in profondità, e quasi certamente si è già diffuso a livello sociale, quindi nella stessa indole dell'uomo dell'emisfero settentrionale, non in pochi singoli. Questa è l'idea che mi sono fatto anche attraverso l'analisi di come reagiscono tra di loro gli individui nei Social. Quando vedo un cattivo aggredito da 100 buoni, tendo istintivamente a proteggere il primo è a dubitare dei secondi. Il "male contemporaneo" ha di per se aggiornato le proprie strategie, è diventato virale, sociale, demografico. Non a caso si è creato dapprima Internet, e poi i canali sociali. Ed è la sua ramificazione, e la sua esponenziale capillarità territoriale e pluri culturale, a generare quello che oserei chiamare un nuovo "male diffuso". A tal proposito citerei anche il libro auto biografico di Pietro Maso "Il male ero io", in cui si prende coscienza, lentamente ma inesorabilmente, del proprio istinto e della propria indole umana e peccatrice che, in un susseguirsi di argomentazioni filosofiche sempre più intrepide, sembra distaccarsi da quel comodo ideale collettivo di contagio malefico, o di una responsabilità quasi sempre estranea alla propria volontà.
A parte la retorica, sono crollato in un abbisso dove la narrazione non ha più una sua utilità sociale. La spazzatura intellettuale non mi è di nessun conforto. Mi sembra di vivere in un incubo senza nessuna speranza per un risveglio logico.
E non so quanto ancora potrò reggere emotivamente. Oggi, per assurdo, sono entrato in un negozio e ho acquistato un giocattolo.
A qualcosa è servito, ma poca cosa.
Ormai sono diventato grande e non c'è più niente da fare, il mondo mi è diventato ostile.
Ma non sono solo, è l'umanità tutta a soffrire di una strana malattia, la più terribile di tutte.
La carenza di amore.
International Cyber Security
26 Febbraio 2022
Per capire il quello che sta accadendo oggi dobbiamo prima capire come oggi funzionano le #guerre. E' il #Generale di Corpo d'Armata #RobertoBernardini a spiegarmelo ad un convegno di #CyberSecurity e #SicurezzaInternazionale. Oggi le guerre non si combattono nel piano terrestre, ma in quello delle #informazioni, aggiunge con la fermezza di un uomo tutto d'un pezzo e l'autorità da far raggelare il sangue. E alla mia domanda se la #Nato potesse ancora avere un ruolo in questa nuova prospettiva e, - alla luce di una voce non tanto di corridoio della provocazione di #Biden nel minacciare di ritirare le sue basi dall'#Europa nel quasi impensabile tentativo di dissuadere #Putin di allearsi verso #oriente -, pensai che li ha poco mi giustiziasse per alto tradimento al valor militare. Il suo valor militare. Perchè, ahimè, non feci tanto caso nella mia preventiva e veloce preparazione del caso, che il pluristellato argenteo ebbe istanza anche ai vertici della Forza Nato per il #Kosovo (#KFOR). La sua risposta alla mia domanda durò quasi un quarto d'ora e dai toni talmente perentori che alla fine penso di aver perso un chilo tanto mi fece tremare le gambe. Perchè la Nato non è solo un organismo #militare ma è anche #politico, il collante irrinunciabile che tiene insieme tutto l'#occidente e che solo la #costituzione di una neo #difesaeuropea potrebbe sostituire.
Gen. C.A. Ris Roberto Bernardini.
In 43 anni di servizio svolge un’intensa attività: formativa presso #ScuoleMilitari e Università, di comando e operativa in Patria, in teatri esteri e in ambito NATO, dirigenziale presso gli Stati Maggiori centrali, diplomatica in sedi estere al servizio del #MAE. In varie riprese ed in diverse funzioni è coinvolto nelle principali missioni internazionali svolte dall’Italia nei #Balcani in #Iraq e poi in #Afghanistan.
Epitaffi di guerra24 Febbraio 2022
"Non faremo lo stesso errore una seconda volta". E poi il bivio: "vita o morte?". In sintesi questi sono gli "epitaffi" di #guerra di #VladimirPutin. . Giudico queste parole come l'inizio ideologico del terzo conflitto mondiale, se non integralmente militarizzato, almeno in buona parte #cibernetico. /// Perchè di fatto, tra le righe dei suoi moniti di guerra, si legge l'intenzione di utilizzare #armisegrete (sempre ci sia ancora qualcosa di segreto oggi come oggi), e non solo nucleari. . "Datemi un computer, e distruggerò il mondo". Queste invece potrebbero essere le parole sfacciate di un qualsiasi #hacker sbarbato debitamente strapagato, ma neppure così tanto. . /// L'artificiositå pandemica? Quella l'ho sempre snobbata proprio perché attendevo questa seconda onda ancora più rossa, non che mi piaccia, ma per il semplice motivo che per cambiare il mondo basta una guerra. Non una farsa.
Allora, ricapitoliamo. Secondo il DIS, i servizi segreti italiani, Mosca non ha le tasche abbastanza gonfie per permettersi l'#invasione. Secondo l'ISPI invece, l'istituto per gli studi di politica internazionale, potrebbe permettersela eccome grazie alle riserve valutarie. . Quindi, se avesse ragione quest'ultimo, non resterebbe che sanzionare lui, #Vladimir in persona. Che, secondo il #DailyMail, dispone comunque di un #capitale personale due volte quello di #MarkZuckerberg, proprietario della piattaforma in cui sto scrivendo di #Putin. Sorpresi ?La solitudine è una brutta bestiaSi sente solo, messo all'angolo da un'Europa giudicatrice che se lo può permettere solo per il fatto che dietro c'è "papà"!!!. Se proviamo a guardare dalla sua #angolazione interiore e psichica, la sua è stata una reazione di #vendetta proprio nei confronti dei "bambini ruffiani" che, secondo lui, saremo noi. E quelli vanno ben scullacciati. Così l'#Europa e caduta dalle nubi rendendosi ben conto che la "solitudine egemonica" può portare all'irrazionalità strategica e, di conseguenza, a traiettorie future molto dolorose per tutti. E queste, secondo me, sono le basi di un coinvolgimento multi territoriale già purtroppo iniziato.
Giochi di forza tra occidente e oriente24 Febbraio 2022
"DONBASS: UNA GUERRA IBRIDA" /// Erano le 23.08 di ieri, ora italiana, quando suggerii l'ipotesi, in una chat privata con un mio collaboratore, di un'imminente #attacco #missilistico non convenzionale verso #Kiev. E come da sensazione, solo sei ore più tardi, alle prime ore del mattino ucraino, sono stati #attaccati gli asset militari e le basi aeree non solo nella città di #Kiev, ma anche di #Kramatorsk, #Kharkiv, #Mariupol e #Odessa. Sirene, e lunghe code di auto in uscita dalla capitale, hanno intasato quasi simultaneamente pure i palinsesti mediatici mondiali. . Tuttavia ci troviamo ancora in mezzo ad uno scenario senza le seppur ipotizzabili conseguenze #militari dirette per il nostro paese, ma quelle sul piano economico si dimostreranno piuttosto pesanti, come mi ha appena scritto uno che di #guerraelettronica se ne intende, dato che ai tempi della #guerrainKosovo mise le proprie "dita" sulla tastiera di quello che oggi è più definibile con il termine anglosassone di #CyberWarfare. . Ma con #Putin, aggiunge, l'#Europa non può che tentare una guerra di difesa puramente sul piano economico, dato che su quello militare non c'è alcuna speranza, neppure nell'ipotizzare una qualsivoglia tattica anche solo difensiva. . Questa mattina gli "amici di Putin", così mi sono stati definiti, non hanno saputo come sconfessare i loro vecchi appoggi economici, politici e personali. Pertanto il #vasodiPandora si sta ormai scoprendo nell'ultima auspicabile speranza che il torbido contenuto non trabocchi al di fuori dei #confini di #Donbass, anche se la #Bielorussia non sembra ancora consenziente di essere già stata invasa dalle #trupperusse al fine di un accerchiamento, seppur indiretto, della confinante #Ucraina. . L'"uomo del monte", così preferisco citarlo in pubblico, mi ragguaglia pure che sono necessarie almeno dalle 24 alle 36 ore, a partire dalle 5 dell'ora X locale di Kiev, per considerare effettivamente se ci sarà o meno un'#escalation su larga scala, dal momento che tra i vari #obbiettivitattici colpiti, non sono stati compresi i centri di #telecomunicazione del paese come ad esempio i #server locali delle principali piattaforme di piattaforme di social network. E questo potrebbe riconfermare la supposizione di una guerra esercitabile più sul piano mediatico che fisico, e che Putin intenda concedere alla popolazione stessa il "potere" diffondere la potenza del suo ingresso vero e proprio nel paese. Una dimostrazione di forza come accade ad esempio nel Wrestling o nel Sumo e dove il reale obbiettivo sarebbe la sottomissione psicologica, più che fisica, del presidente in carica Volodymyr Zelenskyj nel portare le forze di terra fino al confine nord-ovest del paese.
Annotazione del giorno: Quello che si vede è la pandemia, quello che molti temono è la perdita della libertà. Ma non capisco di quale libertà stiamo parlando. Schiavi del denaro e del debito siamo invece ciechi ai grandi pericoli del nostro tempo, immensamente più grandi di quello che invece, per confronto, è poco più di un'imprevvista distorsione storico-sociale, seppur con i non trascurabili effetti mortali. Ma sono ben altri gli spettri che incombono sul cammino dell'umanità. Dapprima la #crisiclimatica e in misura leggermente minore le crescienti #tensioni tra #occidente e #oriente. Di questo però non si parla.
Sul pericolo atomico l’Italia delle «Tre Scimmiette» . "Eloquente il silenzio praticamente assoluto dell’intero arco parlamentare. Come se l’#Italia non avesse niente a che fare con la corsa agli #armamentinucleari che, ha avvertito #Putin nella conferenza stampa di fine anno, potrebbe portare alla «distruzione dell’intera #civiltà o forse dell’intero #pianeta». . Scenario non allarmistico, ma previsto dagli scienziati che studiano gli effetti delle #arminucleari. Un particolare pericolo – sottolinea Putin – è rappresentato dalla «tendenza ad abbassare la soglia per l’uso di #armi nucleari, creando cariche nucleari tattiche a basso impatto che possono portare a un disastro nucleare #globale»". . Fonte parziale: Manlio Dinucci #Ilmanifesto @ilmanifesto 23/12/2018
Annotazione del giorno: Il #31Marzo rappresenterà veramente la fine dello stato di emergenza sanitaria? Così ci ha promesso #Draghi al #Tg1 di oggi, ma se non ci fosse stato l'aggravamento della crisi #Ucraina sono più che certo che l'#emergenza, almeno in Italia, sarebbe continuata fino a inizi 2023. Perché l'importante è vivere in uno stato di emergenza, qualunque essa sia. . 🗣 E a Luglio dello scorso anno (#sm18sm), guarda caso, ne ho pure parlato. "La scelta" era già sul piatto, e basta un'immagine a presentarla nella sua più estrema drammaticità. Quindi la questione principale è sempre stata decentrata rispetto alla sua vera motivazione: "la profonda insofferenza dell'occidente orientale nei confronti di quello americanizzato". E di quella linea a stelle e strisce più che rossa, che sembra rincorrere seppur più lentamente, il fuso orario o la rotazione terrestre, intendetelo come volete.
Annotazione del giorno: Le 10 fakenews russe diventate virali anche in Italia. Come la Russia ha già vinto la guerra. . La #Russia, dopo essersi fatta i muscoli con la #disinformazione pandemica a danno degli allocchi europei, ecco che si appresta al colpo finale con quella #militare. Ma quante volte ho ravvisato sull'istrusione #cibernetica del #Cremlino nelle piattaforme informative europee. . E quante volte mi sono sentito ripetere "ma tu guardi troppi film di #fantascenza". . Quindi due terreni di battaglia, quello ucraino a colpi di #cannone, e quello europeo a colpi di #fakenews. Una guerra su due fronti, con una duplice strategia, e un unico fine: "destabilizzare l'#occidentalismo #filoamericano". . E ora non "cascatemi dalle nubi"; lo sapevate o no che vi siete venduti ad un'arma strategica sovietica, #Telegram, e in un certo verso anche all'"alleata russa" #TikTok? In #CyberWarfare ognuno di noi può inconsapevolmente trasformarsi in un proiettile nemico, generando di conseguenza viralità alla distorsione stessa della realtà.
Diciamo che oggi parliamo di "algorithm embedded" più che di spionaggio tradizionale. Comunque la sostanza non cambia a parte il fatto che al tempo dei Social i danni sono ben più evidenti, soprattutto all'interno delle società. Huffingpost mi ha dato solo la spinta per iniziare scrivere su un concetto che sostengo da almeno un anno.
Un bambino difende i confini della sua terra
22 Febbraio 2022
Come da narrazione fotografica (@stefanomitrione) un bambino sembra difendere i #confini della sua terra. Perché le vere vittime sono sempre loro, in tutte le guerre degli adulti più irresponsabili. . E i giochi si stanno aprendo veramente, non quelli dei soldatini di plastica, non quelli del #Risiko, e neppure quelli di un qualsiasi #videogame, Le distanze al tavolo sono troppo grandi, e si era già visto con #Macron. Solo i fidatissimi ex agenti anziani del #Kgb hanno una reale influenza sulle decisioni finali della più grande mobilitazione #militare in #Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. Non penso ci sia più spazio per un ripensamento, o adesso o mai più. In gioco c'è la credibilità ma soprattutto il ritorno in auge dell'#unione e la riconquista di un baricentro, tra #occidente e #oriente, ormai decentrato, e deteriorato, da decenni. Nella mia cover riecheggio una coreografia ormai fin troppo iconica, quasi a sottolineare la spettacolarità, e l'indigenza, di un gioco perverso chiamato dominio globale. Ma questo non è un film. E neppure un fake. Questa è la vera notizia nel palcoscenico distorto del diversivo strategico della #disinformazione pandemica. Nessun regime, nessun complotto, nessun #totalitarismo e soprattutto, nessuna dittatura all'orizzonte. Ma la frammentazione definitiva del mondo in tre grossi blocchi #geopolitici sempre più divisi e potenzialmente esplosivi.
007 Vladimir games
21 Febbraio 2022
I giochi sono aperti, Vladimir non ascolterà nessuno, tantomeno Macron. Le distanze al tavolo sono troppo grandi, e si era già visto. Solo i fidatissimi ex agenti anziani del #Kgb hanno una reale #influenza sulle decisioni finali della più grande mobilitazione #militare in #Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. Non penso ci sia più spazio per un ripensamento, o adesso o mai più. In gioco c'è la credibilità ma soprattutto il ritorno in auge dell'#unione e la riconquista di un baricentro, tra #occidente e #oriente, ormai decentrato, e deteriorato, da decenni. Nella mia cover riecheggio una coreografia ormai fin troppo iconica, quasi a sottolineare la spettacolarità, e l'indigenza, di un #giocoperverso chiamato #dominioglobale. Ma questo non è un film. E neppure un fake. Questa è la vera notizia nel palcoscenico distorto del diversivo strategico della #disinformazione pandemica. Nessun regime, nessun complotto, nessun #totalitarismo e soprattutto, nessuna dittatura all'orizzonte. Ma la frammentazione definitiva del mondo in tre grossi blocchi #geopolitici sempre più divisi e potenzialmente esplosivi.
0% demografia sintetica
Come ce la siamo messa dietro
19 Febbraio 2022
Buon pomeriggio #Italiani. Una riflessione per tutti, ivi compreso il sottoscritto, ma un'unica risposta a coloro che mi hanno palesemente diffamato in rete solo per aver espresso il mio #puntodivista. /// Quello che vediamo è certamente un cambiamento, una grande trasformazione dei sistemi commerciali ed economici dovuti soprattutto all'avvento di #Internet e del nostro imprenscindibile farne uso. A tutti i livelli sociali. Detto questo è inevitabile che il nostro modus operandi, nei confronti di detti sistemi ed equilibri (mercato elettronico, sistemi finanziari, sistemi di pagamento, sistemi relazionali e politici), abbia inevitabilmente creato gli "effetti avversi" che vediamo nella fisicità della nostra stessa realtà contemporanea. /// (?) Ma come potevamo non pensare, ad esempio, che dietro un "tasso zero" o un pagherò a partire dall'anno successivo, non si celasse un tornaconto occulto palesemente orientato al nostro unico svantaggio? E come potevamo non credere che decentrare i nostri cosumi sulle tante piattaforme commerciali internazionali, non avrebbe poi compromesso le nostre stesse attività commerciali locali? /// Anche se a volte si crede di seguire un pensiero liberale, che di per sé e lodevole, pattiottico, e umano, in realtà non è affatto così. Ora, questo tentativo di retromarcia "last minute" e del relativo insieme di "pentiti" al latte versato (sia ben inteso ci sono anch'io), il cui numero non è affatto trascurabile in termini di #strategia sociale, non aderirà mai ad una lotta impari contro coloro che gli hanno permesso una vita creditizia basata su un'#economiasintetica. La chiamo infatti "#demografiasintetica", quella parte di umanità che pur conservando, o semplicemente condividendo, "#ideali ragionevoli", non si lascerà trasportare dal vento nel momento in cui sarà chiesto loro di abbandonare lo #statusquo del proprio modello di vita occidentale, basato fondamentalmente sul #debito individuale, e quindi sul prodotto di #consumo.
La #storia certamente ci rammenta che il #cambiamento è in realtà germogliato da alcune seppur limitate cellule di #pensieroinnovativo, ma oggi come oggi questo si rende inefficace proprio per quel concetto di "demografia sintetica". Sintetici sono quindi gli ideali, e i buoni propositi. Sintetica è la società contemporanea basata su quegli stessi ideali e buoni propositi. Ecco perché, secondo i miei studi in materia, seppur non così neccessamente autorevoli, il #presente, ma soprattutto il #futuro, non potrà che essere fallimentare sotto il profilo delle volontà di qualche #minoranza, nella misura in cui non ci sarà alcuna #coesione al momento dei fatti. Le parole sui #social contano ben poco, e mi sembra tanto che anche questo bel giocattolino di Facebook sia diventato, paradossalmente e inequivocabilmente, l'espediente unico per lanciare il sasso e nascondere poi la mano. Abbiamo perciò raggiunto il punto di non ritorno. Siamo caduti nella stessa trappola virtuale che ci siamo costruiti attorno. Tutto è così dannatamente sintetico, ininfluente, prettamente incoerente con quello che invece vorremo essere: Liberi. Perche al tempo del #bigdata, e del #capitalismo, la libertà è tutt'altra cosa. Il punto non è avere o non avere un #greenpass, ma avere o non avere il #denaro in una #cartadicredito. La schiavitù globalizzante in fondo ci piace fino a quel limite in cui riesce a deresponsabilizzarci in virtù di una vita tutto sommato gradevole, dove anche le più fondamentali ragioni etiche e morali diventano il pretesto tragicomico di un aperitivo in piazza. Detto questo il #sistemasociale che tanto adittiamo, fondamentalmente ci piace se non altro che per quella "#sindromediStoccolma" che a lungo andare ci ha fatto innamorare dello stesso regime che poi tanto ingenuamente riusciamo pure a detestare. In pubblico ovviamente, non in privato. Mi viene in mente un #film, "Finché c'è #guerra c'è speranza" diretto e interpretato nel 1974 da un raffinato e ironico #AlbertoSordi, dove si narra che alla fine, quello che conta in una società che si vuole reputare moderna, non sono gli ideali supremi del #PoliticallyCorrect ma quelli di un meno nobile potere d'acquisto.
Annotazione del giorno: Complimenti si. Applausi anche. Ma dov'eravate quando potevate firmare il #referendum #abrogativo contro il #greenpass, ampliamente sostenuto dall'avvocato #PiaPerricci ? Io l'avrei firmato se non altro per arrivare rapidamente all'#obbligovaccinale o probabilmente perché, nel mio intimo #sensocivico, detesto la coercizione legislativa. Ma per rispetto ad un percorso di #Giustizia leale, e a questa grande Donna Italiana, ho preferito non espormi, anch'io, al #doppiogioco. Fatti, non parole, Please!!!
L'#obbligovaccinale secondo me, considerato il rapporto beneficio/rischio a favore del primo, è un atto di amore verso se stessi e gli altri. Il #greenpass invece è un plagio. Qualcosa che invece di spiegare un fenomeno tende a soffocarlo.
Annotazione del giorno: I muri crollano, e a volte vengono ricostruiti. Oggi un nuovo muro rosso si erge tra noi e loro. E questo non è di fragile #cemento. Ma di #dati.
Annotazione del giorno: La sobrietà è un talento che pochi riescono a manifestare nel mondo metafisico di oggi. Il "#pink #ethic #panther for #men" è il mio stile audace e dirompente del nuovo uomo pandemico e virale. Il #rosa diventa il manto virile dell'#establishment maschile contemporaneo, plagiato da monili etnici e antichi come il tempo che sfugge sempre più veloce e prezioso. Il suo #profumo è quello acerbo del #cedro e del #cinnamon mentre il suono è quello della #pantera.
Se ci pensate questa è un'epoca davvero divertente al pari degli anni sessanta. Colori, fantasie, contraddizioni, sono sempre quelle. Non ci si annoia mai, tutto è così talmente spettacolarizzato al punto che riusciamo a brindare in piazza anche per il peggiore dei pronostici futuri.
Annotazione del giorno: La sospensione dell'incredulità scientifica, o sospensione del dubbio scientifico, è un particolare carattere semiotico che consiste nella volontà, da parte dell'individuo, di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le informazioni secondarie e godere liberamente del beneficio scientifico. @stefanomitrione /con base di Wikipedia
Annotazione del giorno: I muri crollano, e a volte vengono ricostruiti. Oggi un nuovo muro a stelle strisce si erge tra noi e loro. E questo non è di fragile #cemento. Ma di #dati.
La sobrietà è un talento che pochi riescono a manifestare nel mondo metafisico di oggi. Il "#pink #ethic #panther for #men" è il mio stile audace e dirompente del nuovo uomo pandemico e virale. Il #rosa diventa il manto virile dell'#establishment maschile contemporaneo, plagiato da monili etnici e antichi come il tempo che sfugge sempre più veloce e prezioso. Il suo #profumo è quello acerbo del #cedro e del #cinnamon mentre il suono è quello della #pantera.
La sospensione dell'incredulità scientifica, o sospensione del dubbio scientifico, è un particolare carattere semiotico che consiste nella volontà, da parte dell'individuo, di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le informazioni secondarie e godere liberamente del beneficio scientifico. @stefanomitrione /con base di Wikipedia.
Ma ci costi davvero così tanto?
08 Febbraio 2022
Facciamo chiarezza: le riserve di #Gas della #Gazprom sono attualmente al 50% della capacità contro il 70% della media del periodo, inoltre è ovvio che #Mosca sta usando la leva del #prezzodelgas per ricattare la #Nato europea, #JoeBiden compreso. A livello di #geopolitica internazionale il #prezzocalmierato sarebbe un'assurdità non contemplabile. È anche vero però che l'Italia ha dei contratti a lungo termine non ancora scaduti, i quali dovrebbero garantire un #prezzo più basso di #mercato. Ma a quale mercato di riferimento non viene detto granché. Quello di due anni fa o quello di oggi?. Noi siamo il terzo consumatore di gas europeo dell Gazprom, questo perché ormai non produciamo quasi più nulla in casa. #VladimirPutin ha riferito in una riunione privata con le maggiori aziende #energetiche italiane di voler favorire un #prezzoequo, ma la #Farnesina non era presente e quindi nulla di fatto. Sono promesse non ufficiali e comunque fatte con aziende private, e non direttamente con il #governo che nulla sapeva di questo #vertice fantasma. E qui, secondo me, gatta ci cova. Noi italiani abbiamo una buona fama di furbacchioni, per non dire imbroglioni, e questo a livello di nazione ( stato + popolo quindi) l'imprenditoria di casa nostra ne rappresenta la massima espressione. Quindi carissimo cittadino italiano, che tu sia falegname o un politico poco importa nella comprensione del nostro modus operandi di condurre gli #affari nel #belpaese. Inutile puntare sempre il dito contro un'élite che di fatto è costituita da #cittadini italiani e non stranieri tantomeno #extraterrestri. Viviamo in Italia, non in #Canada e nemmeno in #Danimarca. Questo è quello che abbiamo, e che siamo, e con questo dobbiamo andare avanti. Volenti o nolenti. Se non ci sta bene le strade sono solo due, e non tre. /// Una è l'opposizione popolare armata, ma non c'è una maggioranza a giustificarla ne le palle procapite che abbiano il coraggio di uscire da Facebook e insorgere; l'altra è il considerare di trasferirsi all'estero, tanto l'#europa è aperta a tutti. /// La terza opzione. La terza opzione, essere lamentosi nei social, è totalmente ininfluente per un cambio di direzione socio-politico, è di per sé assolutamente inefficace. E ancora non l'avete capito che Facebook e company non sono affatto strumenti per gestire, tantomeno modificare, gli asset di geopolitica, ne interna ne internazionale. Acqua nello scolapasta, soffiare contro i mulini a vento, mettila come vuoi. Quindi?. Che si fa?. Nulla è l'opzione migliore dato anche gli schieramenti multinazionali a cui siamo schierati, Nato in primis.
Annotazione del giorno: Oggi mi ha chiamato l'intelligenza artificiale proponendomi un #finanziamento a tasso agevolato. . Coerentemente l'ho mandata a dare via il culo in #milanese, anche perché ha violato la mia #privacy mentre ero affaccendato in altre vicissitudini della mia #vita. Mia, non sua. . E sapete come ha reagito l'#algoritmo alla mia seppur colorita argomentazione di risposta?. Si è fatto una grassa e lunga #risata -. . No, questo è troppo. Non c'è più un limite. Questi energumeni che gestiscono sia l'A.I., sia i nostri #datipersonali, sono degli emeriti #criminali, che solo schermati da una qualsivoglia #intelligenzaartificiale, possono dimostrare la propria #mediocrità e la propria insofferenza nei confronti dell'umanità. . Il mio numero è mio, il telefono pure, e la mia privacy non è negoziabile.
La fetta è reale, la #frutta no. Anche se il sapore è comunque di #fragola. Così si costruisce una #Fakenews !
Ecco chi sta distruggendo il nostro Mondo
Così la disinformazione dilagante ci ha portati a 100 secondi dall'apocalisse
04 Febbraio 2022
Il #DoomsdayClock è il punto di riferimento globale che misura, con un determinato metodo scientifico, il livello di allerta di un'eventuale #conflittoatomico potenzialmente distruttivo per l'intera specie umana. . La prima misurazione risale al 1948 con le lancette fissate a 7 minuti dalla fine, mentre nel 2020 l'orologio si è assestato a soli 100 secondi e dall'ora non si è più mosso. Ma questa non è una buona notizia nel senso che il valore di riferimento indicato, anche se stabilizzato da due anni, rappresenta un sostanziale indice di pericolo per l'intera umanità. . Ma cosa ha innescato questa drammatica tendenza evidentemente partita dalle trascorse tensioni tra #CoreadelNord e #Usa. Sicuramente il disequilibrio geopolitico tra l'#occidentalismo imperante e l'#orientalismo dilagante, ma anche le crisi energetiche e #climatiche globali. . Ma tutto ciò non è ancora sufficiente per portare il Doomsday Clock ai fatidici cento secondi dalla fine. Una grave minaccia invisibile impera oggi le rivalità geoeconomiche delle principali #superpotenze mondiali. Si chiama #Cyberwarfare e ramificata i propri tentacoli proprio nel luogo più apparentemente democratico del mondo di oggi, #Internet. E questo è riuscito a deformare la capacità percettiva dell'informazione in una delle più gravi #pandemie degli ultimi cento anni. . Se da una parte la tecnologia ha migliorato notevolmente gli standard della nostra vita, ha inevitabilmente creato un #cyberspazio dove la comprensione dell'inconfutabilitå delle prove viene sostituita dell'irrazionalità di pensiero dominata da una demonizzazione trasversale di tutto ciò rappresenti un potere o un qualsivoglia movente economico. . Ed è questo meccanismo nei confronti della percezione dell'#informazione e delle regolamentazioni di #emergenzapandemica, - come anche suggerito da #HerbLin, membro del #Sasb e ricercatore senior per la #cyberpolicy e la sicurezza presso l’Università di #Stanford -, che ha di fatto spaccato radicalmente l'opinionismo mediatico pubblico aggravando ulteriormente l'impatto globale della Sars-Cov2. Infine la cristallizzazione delle credenze culturali di una non trascurabile porzione della #popolazionemondiale ha trovato terreno fertile proprio in quel #negazionismo 2.0 ad effetto "coda di pavone". E questa potrebbe senza dubbio diventare una delle armi silenziose più distruttive nell'ambito della Cyber warfare. . E chi governa i grandi flussi di informazione, con le new entry orientali come Cina (#TicToc) e Russia (#Telegram), riesce a penetrare, e conseguentemente #destabilizzare, le fondamenta culturali di intere società, paesi e governi considerati potenziali ostacoli per la propria espansione e sopravvivenza #economica. . #Deformazione delle #notizie, arruolamento di #hackersLab in qualsiasi luogo del pianeta, creazione di vere e proprie piattaforme di intrattenimento sociale che celano veri e propri strumenti di influenzamento, diventano oggi le nuove armi virtuali di un conflitto globale le cui conseguenze stanno mietendo vittime reali, sia in termini di fattore umano che economico. E poi c'è ancora chi pensa di essere un patriota mentre, suo malgrado, è segretamente assoldato proprio dal regime stesso a cui si oppone.
La Mamma è come una stella cadente che si rinnova in eterno
04 Febbraio 2022
Dicono che una Mamma è come una stella cadente che attraversa una volta sola la tua vita. Amala perché quando la luce si spegne non la vedrai mai più. . Ma dove vanno le #stelle quando muoiono?. Le stelle respirano?. E se respirano russano qualche volta?. . Perché Pietro, il figlio di una #stellacadente, ascoltava il respiro della sua #Mamma prima di addormentarsi alla notte. E se russava voleva dire che tutto andava bene e che l'indomani l'avrebbe rivista in cucina a colazione. E come non dargli torto, lo facevo anch'io con la mia. . Perché russare significa produrre un rumore a causa di una parziale ostruzione delle vie respiratorie mentre si sta dormendo. Fa parte dell'equilibrio della #natura e non c'è nulla di cui vergognarsi. Per #Pietro era il suono meraviglioso della vita. Il suono meraviglioso di sua Mamma. . Ma rieccoci qui: dove vanno le stelle quando smettono di respirare idrogeno?. Vanno nello stesso luogo dove si trovano le nostre #Mamme?.
Realistica, intelligente, penetrante e per nulla banale03 Febbraio 2022
Realistica, intelligente, penetrante e per nulla banale. Una #LorenaCesarini scelta accuratamente dagli autori di #Sanremo2022, anche e senza ombra di dubbio, come monito socio politico per l'#integrazione. . Il #multietnico sta caratterizzando sempre più il mondo dello #spettacolo e della #pubblicità nel nostro paese. È ormai tangibile che anche l'#Italia si sta dirigendo verso un vero e proprio #globalismo culturale e demografico. . Triste a dirlo, ma è ben chiaro che l'#italianomedio è diventato ormai #obsoleto per confrontarsi agevolmente con le sfide che ci attendono nei prossimi cinquant'anni, a meno che non impari ad ampliare il proprio campo visivo (e mentale) verso le reali problematiche che ci coinvolgono, come specie, nel ventunesimo secolo.
Annotazione del giorno: Cimancherà il tono unico della sua voce. Ci mancherà la sua #empatia per quel #sentirsiitaliani 🇮🇹 ...oggi quasi estinto. Ci mancherà il #cinema ...che non c'è più. Ci mancherà tutto quello che #Monica ci ha dato. Ci mancherà ...la sua #Italia. Ci mancherà ...il suo #tempo. Ciao Vitti.
Quando il diritto è invalicabile
31 Gennaio 2022
Purtroppo quando le forze dell'ordine si schierano nella "configurazione anti sommossa" succedono spesso situazioni destinate a far germogliare pagine e pagine di cronaca, viste ormai in molte #cittàitaliane come #Roma, #Genova, #Trieste e #Torino. L'#antisommossa non guarda chi e perché c'è davanti, hanno un protocollo da seguire, un compito da eseguire. . Al minimo segnale di #opposizione della #folla non c'è una misura più o meno intensa nel contrastare la minaccia, avanzano a #scudi e #manganelli alti, e non c'è verso di fermarli. E' quasi uno stato di guerra e poco importa se davanti ci sono dei #ragazzini o degli #ultras, la configurazione non cambia. . L'ideale sarebbe non contrastare mai queste #barriere e sceglere piuttosto vie alternative. L'antisommossa è protocollata per ragioni tattiche #militari e non ha una #menterazionale tenuta a pesare la situazione momentanea. Aggiungo un doveroso monito di raccoglimento per #LorenzoParelli di #Udine, perché la sua vita diventi il vero simbolo della sicurezza sul luogo di #lavoro, soprattutto quando questo è incentivato dal mondo della #scuola. . @stefanomitrione . (Le compagnie di intervento operativo dell'Arma dei carabinieri, meglio note con l'acronimo di #CIO sono compagnie formate in alcuni #battaglioni dei #carabinieri al fine di disporre di adeguati contingenti di rinforzo per consentire ai comandi territoriali di attuare servizi di controllo straordinario del territorio, al fine di risolvere criticità emergenti della situazione dell'ordine e della #sicurezzapubblica in specifiche aree del #territorionazionale, di volta in volta individuate).
...viviamo in un periodo molto delicato dal punto di vista socio politico, una guerra alle calcagna e mille altri problemi. La tensione è molto alta in tutto il Mondo. Non è una questione nazionale, siamo in 8 miliardi ormai da 2 settimane. Le cose non potranno che peggiorare. Mettere benzina sul fuoco non ci aiuterà nei prossimi dieci anni, dobbiamo prepararci piuttosto a nuove epidemie, nuovi conflitti, nuove crisi economiche. Questa è la realtà.
Forever young
29 Gennaio 2022
Uno dei migliori equilibristi della Repubblica Italiana. Lo scrissi l'11 Novembre dello scorso anno, come fosse un'addio. Un'arrivederci a presto. Perché guidare l'Italia pandemica è stato, e sarà, un lavoro per uomini di un certo #equilibrio, istituzionale, #geopolitico e #umano. . Una condizione che alla lunga, se non ti porta a cadere nel vuoto, non ti porta che a desiderare di scendere giù dal filo, #traslocare in una nuova #casa con la speranza di riprenderti la normalità di un comune cittadino. Almeno per gli ultimi anni. . E invece no, rieccolo al punto di partenza con quattro parole in croce per ringraziare, o maledire, dipende dal punto di vista, i #parlamentari che gli hanno rinnovato la #fiducia per un'altro giro in #giostra. . Senza dubbio una #vittoria per il popolo, almeno per la maggioranza, ma una #sconfitta per la #politica a tutto campo. Perché di fatto non hanno saputo proporre un'alternativa credibile, perché di fatto non c'era o per lo meno c'erano troppi litiganti e l'ultimo, il terzo, si è preso il tavolo. . Questa è l'ennesima sconfitta del nostro #governo. La prova tangibile di una #classepolitica debole e inefficace, immatura e impreparata per le sfide che ci attendono nei prossimi sette anni. . E per rimanere in piedi in questo pandemonio occorre un #equilibrista esperto, e l'unico in #Italia non poteva che essere lui, #SergioMattarella. Un uomo che, nonostante le apparenze, è più #giovane di tutti gli altri messi insieme. Giovane di spirito umano, giovane di savoir faire, giovane di #cuore. . Egregio #presidente, prepari il #barbiere per un nuovo taglio in diretta. 🇮🇹 . Arrivederci n.12, benvenuto n.13 Grazie, grazie ancora, grazie di cuore Presidente.
"Un secondo mandato nel nome dell’'interesse della Nazione", titola il francese Le Monde. Mentre il New York Times definisce il presidente il “guardrail” della "oscillante" democrazia italiana. Anche dalla Cina guardano a Roma, mentre per la tedesca Sueddeutsche Zeitung "la rielezione di Mattarella assicura la sopravvivenza del governo Draghi" (IlFattoQuotidiano)
Assange nella cristalleria del Mondo
25 Gennaio 2022
La #GranBretagna concede un nuovo ricorso contro l'estradizione per #JulianAssange
Nutro un rispetto e un'ammirazione del tutto particolare per Julian. Ciononostante non credo sia conveniente aprire le segretazioni di un'intelligence, qualsiasi sia il paese di appartenenza. Poiché l'effetto #domino che ne conseguirebbe potrebbe danneggiare sistemi di #equilibrio internazionale ben più ampi di quelli considerati, e le cui ripercussioni negative sull'umanità potrebbero superare di gran lunga il beneficio del #diritto di #giustizia della parte lesa. . Superficiale solo a pensarlo, ma se non si conoscono le esatte posizioni dei #cristalli, l'#elefante è meglio che non entri. . Lungi da me nel non voler onorare i giusti.
Annotazione del giorno: Oltre 8 miliardi di persone, con l'esuberanza di spostamento di oggi, e senza #vaccini sempre più efficaci, candidano la #specieumana ad un declino potenzialmente irreversibile. . La #natura risponde con un suo sistema di difesa per contrastare l'invasione umana in tutte le sue strutture fondamentali. . Anche secondo #Gates non sarà finita con il #Covid. . In futuro, per sopravvivere sulla superficie terrestre, il potenziamento difensivo del nostro #sistemaimmunitario equivarrà alla tuta spaziale dell'#astronauta di oggi.
Siamo in Italia, io sono ricco, passo davanti, lei è povera e s'attacca al cazzo
20 Gennaio 2022
"Ferro e fuoco contro il regime". Una delle narrazioni più illusorie degli #antivaccinisti. Ma se il #regime è un "mostro globale", come spesso indicato, di quale ferro e di quale fuoco stiamo parlando? E se il mostro fosse una #MatrixEuropea? Di quale ferro e di quale fuoco stiamo parlando? E se dietro a tutto ciò ci fosse l'#Islam? Di quale ferro e di quale fuoco stiamo parlando? . È chiaro che non ci sono i presupposti per un benché minimo confronto. È solo una perdita di #tempo, giusto per allungare lo #statodiemergenza e la propria stessa agonia, come la rana bollita lentamente affinché non se ne accorga. . Ma allora, a chi potrebbe interessare questa sciagura. A nessuno verrebbe da dire. Ma se ci potessimo librare nel cielo, e forse ancora un po' più in alto nello spazio, ci accorgeremo che i nostri vicini di casa potrebbero avere più che una motivazione per danneggiare le ormai stringate sicurezze di noi assuefatti #occidentali. . Perché in un mondo sempre più globalizzato, le "feste di piazza" non contano più, e quelle virtuali meno che meno. Chi comanda non è un #regimeoligarchico, ma il #capitalismo stesso, il #denaro che comunque non è per niente democratico. . "Siamo in Italia, io sono ricco, passo davanti, lei è povera e s'attacca al cazzo", da una citazione goliardica di #MichelePlacido nel film "Viva l'Italia". Perché il mondo di oggi, che ci piaccia oppure no, è fatto di potere, denaro e #sesso, e contestualmente ha bisogno di #guerre, #crisi e #pandemie come la #carbonara del #guanciale, e la ricetta non potrà mai cambiare finché il mondo continuerà ad essere sferico. . E gli antivaccinisti, in questo scenario, non sono che un "vuoto a perdere", un effetto collaterale talmente insignificante a tal punto da essere però utilizzato come invisibile arma sociale, come "cavallo di troia" per "trollare" l'intero #occidentalismo senza che nessuno quasi se ne accorga. . E così che dal grido "La gente come noi non molla mai" ti ritrovi inconsapevolmente schierato proprio con il peggior nemico della tua stessa #fonte di libertà. . Più assurdo che facile a scriverlo.
Big, big... Ucraina19 Gennaio 2022
Come tutte le bolle di chewingum prima o poi scoppiano. E come recitava un altrettanto famoso ritornello pubblicitario degli anni '80, qui la situazione è veramente big, big... E detesto avere sempre ragione, dietro la #disinformazione perpetuata da #Mosca nei confronti dell'#occidente, qualcosa si stava gonfiando per davvero. . E come quell'elastico del #confine #Nato verso #est perennemente teso, l'#Europa, indebolita dalla spaccatura sociale, non può che stare a guardare inerme, perché è ormai chiaro che chi la governa è #Biden. Staremo pure a vedere quale scelta presidenziale hanno in serbo per la nostra #nazione. . Perche #Draghi non è un uomo a caso, è la linea di comunicazione diretta con l'intera Europa. Una scacchiera ben congeniata da tempo dove l'#Ucraina non è che una pedina quasi insignificante di una mossa strategicamente più importante. . E intanto l'#armatarussa muove la sua controffensiva, per il momento fredda, nelle vicinanze delle coste americane rammentandoci la crisi dei missili di #Cuba. . Un'escamotage difensivo piuttosto debole dal momento che #Putin sa che la Russia ne uscirebbe a pezzi da un'eventuale #conflittonucleare. Ma il ragionevole dubbio è sempre stata l'arma migliore in tempi di #guerra, una #strategia del terrore che fino ad oggi ha funzionato e che funzionerà ancora per molto altro tempo. . Quindi lo scenario porterebbe, verosibilmente, ad una #guerrainvisibile che di fatto c'è sempre stata, almeno dal 28 Ottobre 1962. #Cibernetica e #biotecnologie saranno le #armi preferenziali in un futuro geopolitico, e sociale, tutto da ridisegnare.
La ricchezza non è un bene, ma un modo di pensare
18 Gennaio 2022
Sapete perché un ricco, o una ricca, non può sposare un povero? Ce lo spiega uno che di soldi se ne intende, #BillGates. Ma lui non è ricco perché ne ha molti, è ricco perché sa farne molti. E questa è la sostanziale differenza tra un ricco e un povero. . Come da sua affermazione "la #ricchezza é la capacità di creare ricchezza" io aggiungerei che la #povertà è la capacità di creare povertà. Potremo quindi annoverare nell'infausta lista, non certo chi è nato povero sul serio, ma chi ci è ritornato dopo aver vinto alla #lotteria. . Questo per Bill Gates è il vero povero. In effetti la ricchezza non è uno stato materiale, bensì un modo di pensare. E in questo senso potremo annoverare una moltitudine di persone che vivono egregiamente, pur non avendo un conto in #banca. . E citerei quella #nobile tedesca, ormai in disuso patrimoniale, a cui bastavano #noci e #fichisecchi, in tempo di guerra, per sentirsi ancora una gran #contessa. Da un'antica memoria di mia mamma #AuroraPiazzaValot che vi abitava nello stesso palazzo nel centro storico di #Conegliano. . Ora affermare che i tempi sono cambiati è un eufemismo del tutto falso. E vi spiego perché. . Fu un italo-americano, un certo #FrankMcManara, che all'inizio degli anni '50 si rivolse al direttore di una banca con la più "diabolica" intuizione dell'intera storia dell'uomo: "In futuro" egli disse "le persone non vorranno più essere ricche, ma semplicemente vorranno dimostrarlo di esserlo". . E fu nel 1958 quando la #BankOfAmerica, fondata a sua volta da un'altro italo-americano, #AmadeoGiannini, emisero le prime sessantamila #cartedicredito. . Uno spartiacque che separò di fatto il ricco professionista dal ricco armatoriale, o colui, secondo sempre Bil Gates, destinato a perdere tutto poiché, di facciata, non si può vivere a lungo. . Ecco perché i tempi non sono affatto cambiati, esiste il #capitale e poi ci sono i #soldi divorati dall'#inflazione. Come esiste la ricchezza #esteriore, e quella #interiore, da sempre.
La mascherina è d'obbligo. Lo dice un Nobel
14 Gennaio 2022
Domani a Milano, in Piazza XXV Aprile, Luc Montagnier, #icona degli #antivaccinisti, ospite d'onore in un presidio con 300 manifestanti organizzato da #LuigiParagone. . E la mascherina? Come proteggersi dall'#H1N1 (come da qualsiasi altra forma di patogeno virale)? «Oltre alle ovvie misure d'#igiene, lavarsi le mani, portare una #mascherina e respirare con il naso. Lo diceva proprio lui, #LucMontagnier, 13 anni fa e riportato, nero su bianco, su numerose testate come ad esempio #LaRepubblica di cui ne riporto la fonte: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/10/17/montagnier-la-nuova-influenza-un-ciclone-non.html . Quindi, per #coerenza, anche se sarete solo in trecento, vi dimostrerete all'altezza di sua "Maestà della #Papaya" indossando correttamente una #ffp2. . Ironia a parte ognuno è certamente libero di pensare quello che vuole, come del resto lo faccio pure io da ignorante scientifico, ma la #scienza in fatto di mascherine è intransigente, e nemmeno lui fa sconti a nessuno. Per coerenza.
Anche in Italia arriva la polizia transgender
13 Gennaio 2022
Gli agenti di Polizia di Pavia, Varese, Ferrara, Siracusa, Bologna e Venezia non devono essere costretti ad indossare le nuove forniture di #mascherineFFp2, poiché il loro colore, come anche espresso da #LaRepubblica e sulla base del giuramento fatto, è necessario che l'uniforme venga portata con #decoro e #rispetto per l’Istituzione a cui si appartiene. . No, non stiamo parafrasando né il #RegnoUnito, con il caso emblematico dell'agente quarantaquattrenne Skye Morden, né di fronte ad una protesta #NoMask, bensì all'opinione, - più che legittima -, che il colore "#rosa" non incarna alla perfezione lo spirito autoritario dell'#arma. . E il sindacato rimbalza la palla direttamente a #LambertoGiannini il quale dovrà risolvere l'ennesimo #rompicapo di una #pandemia che assume sempre più i toni variopinti di un #carnevale di #piazza. . Ma siamo seri, a chi mai sarebbe potuto venire in mente una cosa del genere? A un'amministrazione italiana. . Ma un'idea, giusto per sgravare qualche peso di troppo a chi di dovere, posso anche avermela fatta. . La #femminilità delle #donne, - vuoi per la proliferazione di una cultura #transgender sempre più accettata, vuoi per un chiaro segnale di guerra al perenne dominante maschile professionale -, sta vivendo un momento di crisi di identità, non solo sociale, ma anche e soprattutto estetica tanto che nelle sfilate di moda i ruoli sembrano sempre più confondersi verso un #transumanesimo a riproduzione #virginale. . E il piatto è servito nella sua tonalità più melodica. Nessuno vuole più indossare questo colore, tanto che qualcuno, a caso, le ha acquistate in saldo per poi rifilarle nientemeno che alla #PoliziadiStato con la presuntuosa sicurezza che questa non si sarebbe ribellata.
Un'anima pura del giornalismo italiano
12 Gennaio 2022
#DavidSassoli è stato una presenza quasi iconica anche nell'immaginario televisivo e politico del nostro paese. E come non lo si poteva amare. La sua pacatezza, la sua ragionevolezza e la sua gentilezza permeava non solo il sentimento umano, ma dilagava anche nelle sue attività professionali. . Ciononostante i suoi connazionali, alla notizia dell'aggravamento delle sue condizioni di #salute, hanno saputo infangarne pure il suo ultimo giorno di #vita. . E come ora è di moda lo hanno fatto in quei luoghi codardi dell'#opinionismo grottesco di massa. Quasi nel tentativo di voler dare uno scopo culturale alla propria vita altrimenti perennemente stolta. Ma se ci dovesse dare fastidio un uomo come David Sassoli, allora dovremo rivedere l'intera motivazione della nostra presenza in questa società. . Dovremo inginocchiarci e pregare per la nostra redenzione. . Certo che parliamo di una sparuta massa di irriducibili insoddisfatti, ma, come #alberi che cadono nella #foresta, fanno un baccano insopportabile che lede il #cuore. Perché David Sassoli era un albero di vita per la nostra cultura e il nostro senso civico e politico.
Nazionalità: Internet
11 Gennaio 2022
Se dovessimo comprimere le potenzialità di Internet nella vita di una persona, oggi sarebbe un neonato. Ma se invece volessimo dimensionare la sua diffusione nel #globo potremo parlare del primo atto di una commedia teatrale. Di fatto ci troviamo nel bel mezzo dell'intervallo e quello che succederà dopo sarà certamente quasi del tutto imprevedibile perché a sperimentare #Internet, per la prima volta, non saranno i paesi già sviluppati, ma quelli in via di #sviluppo. . Se nei #paesioccidentali non c'è più un largo margine di #crescita dato che quasi tutti sono già connessi, in #Cina, ma soprattutto in #India, l'espansione del fenomeno avrà certamente una voce decisamente più alta. . Le grandi #società che orchestrano questo scenario, non stanno di certo a guardare e hanno già inviato i loro #007 in incognito a confondersi con i loro futuri #clienti per meglio comprenderne i bisogni al fine di calibrarne perfettamente #prodotti e #servizi. . Che poi, stranamente, saranno le stesse cose che hanno chiesto prima gli #occidentali, anche in paesi dove il problema del lavoro incalzerebbe un utilizzo di Internet a tale scopo, la principale richiesta è sempre quella di ottenere più #svago nelle proprie vite, #chat, #video, e #storie da leggere. . Le persone, in qualsiasi latitudine o parallelo, vogliono stare insieme e #divertirsi, #esprimersi. . Internet rappresenta il luogo ideale per la #libertà delle forme di #espressione come mai altro luogo del globo lo è stato prima. Ovviamente ci saranno dei #cambiamenti sotto il profilo del modus operandi, e l'India sembra essere oggi un'indicatore perfetto a tale scopo. . Quello che Internet rappresenta maggiormente è la possibilità di divertirsi, o per lo meno svagarsi dopo ore di lavoro sempre più snervanti e anemiche. . Lo svago sarà finalmente alla portata di tutti perché il suo #prezzo sarà sempre più #accessibile anche del più povero del pianeta. L'idea è quella di produrre prodotti e servizi molto #economici, ma su una scala di possibili clienti globale, mai vista prima.
Tale sviluppo interesserà maggiormente non solo India e Cina, ma anche paesi ancora in un letargo digitale come America Latina, Medio Oriente e Africa. In questo macro-scenario si svilupperà un nuovo disegno economico, sociale, e culturale, ma anche stilistico se pensiamo che le #nuovegenerazioni saranno sempre più mescolate tra loro in quello che oggi viene già chiamato "#colonialismodigitale". Ed è proprio in questo ambito che risorgeranno nuove professionalità dell'era digitale credute ormai inflazionate. Una nuova generazione di #creatividigitali che sapranno dialogare con i diversi idiomi culturali ed estetici.
The Market
Come vivere da libero (o quasi) in pieno lookdown
9 Gennaio 2022
Boris, nome di fantasia per garantirne l'anonimato, è il Viktor Navorsky italiano se consideriamo #TheTerminal, il #film che racconta la storia di un uomo giunto all'aeroporto di #NewYork dalla Krakozhia, un piccolo stato immaginario creatosi dallo scioglimento dell'ex #UnioneSovietica. . Ma un improvviso #colpodistato costringe il protagonista di questa non tanto fantomatica vicenda, ad un #asilopolitico circoscritto negli spazi franchi dell'#aeroporto americano. Un #limbo ben interpretato da un altrettanto limbico #TomHanks, uno degli #attori più amati dal pubblico americano. . Ma chi è invece il nostro #Boris se non un qualsiasi cittadino della periferia urbana di un altrettanto piccola città italiana? . Un uomo quasi invisibile, alto, educato, dall'aspetto giovanile come uno dei tanti ragazzotti, non più tanto giovani, della provincia ai margini di uno stato tutt'altro che sconosciuto come lo è invece la #Krakozhia. E l'aeroporto non è il #JFK, e neppure #Linate. . La #zonafranca del nostrano "The Terminal" è un grande #supermercato dove, come in un aeroporto, ci sono diverse aree di interesse come un bar, un #bookshop, un ristorantino, una ampia zona dedicata ai servizi igienici, un'information center, e perfino uno #speaker che annuncia a ripetizione le norme di sicurezza Covid e le varie offerte in corso. . Boris vive qui. . Anche e soprattutto nei periodi di #lookdown dove è solo consentito restare in casa o recarsi a fare la spesa. Ma per una mancata precisazione di legge Boris può letteralmente soggiornare in tutto lo spazio di questo grande supermercato, usufruirne degli innumerevoli servizi, pranzare, cenare, incontrare persone sempre diverse come se la #pandemia non esistesse. . Certo alle otto e mezza di sera, quando le saracinesche scendono, deve ritornare a casa per poi ritornarvi all'apertura delle nove di mattina, in tempo per la #colazione e un'altra giornata da uomo "quasi libero" mentre il resto della popolazione è costretta a vivere entro le mura domestiche. . Ormai per Boris vivere al supermercato è diventata un'abitudine tanto che ci vive tutto l'anno, anche quando potrebbe invece muoversi ovunque. A casa ci va solo per dormire. Ma di fatto il lockdown non è una cosa che lo riguardi, è roba da #italianomedio, non certo per un #genio come lui.
La verità è sempre una sola8 Gennaio 2022
La verità è sempre una sola. Una di queste potrei essere io, un giovane uomo che opera da qualche decennio nell'informazione. Da un anno e 21 giorni la mia vita è cambiata, ma non radicalmente rovinata. Pochi giorni dopo il mio ricovero in #terapiaintensiva, in uno dei tanti #CovidHospital italiani, il 22 Dicembre 2020 la Commissione Europea ha autorizzato il primo vaccino contro il COVID-19, #mRNA BT162b2 (Comirnaty), prodotto da #Pfizer e #BioNTech. Troppo tardi per me, ma non per tutti gli altri. . E ancora, da un letto di #ospedale (ora in #medicina), sto scrivendo una delle mie tante logorroiche testimonianze, che tuttavia chiamo pillole di verità, nell'intenzione di darle una certa utilità civile. E sicuramente le mie parole non riescono neppure a nascondere una certa delusione dopo aver letto i numerosi #commenti nei #social che sembrano ignorare, palesemente, la #sofferenza di coloro costretti troppo spesso, a causa di una troppo frettolosamente considerata influenza, a richiedere potenti #antidolorifici nei tanti #Covid Hospital del mondo intero. . E tutto questo, rientrando nuovamente nella mia personale drammaturgia, per un pugno di giorni. Se solo avessi avuto a disposizione il #vaccino qualche giorno prima del contagio, ora non sarei qui a giudicare coloro che continuano ad ignorarmi. Non avrei perso il lavoro da #docente, ma non quello da #reporter, e gli amici che, nonostante le tangibili prove da me fornite, sembrano ancora dubitare di quanto possa essere pericoloso questo nuovo virus in virtù di informazioni a dir loro più attendibili. . Tuttavia, la sorte, che ha sempre un simbiotico senso logico e divino, ha rafforzato in me non solo la fiducia per le #istituzioni e per lo #Stato, ma anche per le persone che non conosco e di cui mi devo fidare per forza. . Quelle persone con il sudore nella fronte, da tanto che sono incappucciate, che hanno e stanno cercando tuttora di farmi sentire un po' meglio, in tutti i modi immaginabili, anche con il loro stesso #cuore. Quelle persone che hanno reso il sistema sanitario italiano un luogo efficiente e contestualmente amorevole.
Quelle persone, cittadini di un'unica #società coesa che tramite il proprio contributo, - non solo economico, ma anche partecipativo nel condividere oggi l'impegno e la responsabilità #vaccinale -, hanno creato questa #nazione un luogo di speranza e di vita. . La verità è sempre una sola. La #fede nello Stato inteso come un'unica #foresta di comunità e famiglia. Altrimenti può esserci solo una #savana arida.
924 of Gucci
31 Dicembre 2021
La #porsche della rivoluzione nel così celebrato "#GarageofGucci" fu anche mia nel 1991, stesso modello, stessi cerchi, stessi interni in velluto #Pasha. . È precisamente la 924 che vediamo abbinata al personaggio di #PaoloGucci, interpretato, e fin troppo caricaturizzato, da un quasi irriconoscibile #JaredLeto che poi nel gioco delle scatole cinesi di questo film è anche #AlessandroDeMichele, il vero stilista della #Gucci di oggi. . Descritto come il rovescio della medaglia di un impero dorato quanto diabolico, Paolo Gucci ha invece ispirato silenziosamente il futuro della maison proiettata verso i futuri anni '90, che però videro gli esordi del più giovane e contemporaneo #TomFord. . Un continuo gioco di potere dove quasi tutti si ingannano a vicenda fino alla perdita del controllo delle loro stesse origini ben rappresentate da quella doppia G speculare ed incrociata che, nemmeno farlo a caso, rappresentò anche il perpetuo duello tra i vari componenti della famiglia. . Ma Paolo è un personaggio non tanto marginale come descritto nel film. . "È il mio idiota", così si esprime cinematograficamente #AlPacino che a sua volta interpreta il padre Aldo. . Perché Paolo, il figlio sconsiderato, aveva un'idea tutta sua nei confronti dello stile fin troppo ormai cristallizzato della maison di famiglia. Sentiva che i tempi erano cambiati e che il mondo degli effervescenti anni '80 stava già cercando nuove espressività cromatiche, stilistiche e culturali. . Altro che idiota, probabilmente è stato l'ispiratore del cugino Maurizio nel dare il taglio definitivo con il passato. . E il personaggio c'è. Forte, teatrale, carismatico, oltraggioso: conosce la differenza tra il sapore della cioccolata con quella della merda. E non tanto per dire. Quasi un cardine nella narrazione, altrimenti la pellicola sarebbe stata certamente troppo #glam, e troppo simile ad un "Assassinio di #GianniVersace" della stagione #AmericanCrimeStory oggi ancora disponibile su #Netflix.
L'era della "quiz information"
29 Dicembre 2021
Viviamo nell'epoca della "quiz information" dove qualsiasi informazione non è fine a se stessa ma è diventata un vero e proprio #cruciverba. Un #quiz da risolvere perché nel contenuto mancano sempre dei pezzi più o meno importanti. Così l'informazione assume il significato che ognuno di noi vorrebbe intendere, semplicemente riempiendo gli spazi vuoti con delle intuizioni di cronaca personali. Nacque così, nella notte dei tempi, il concetto di "disinformazione". Il "verme" è reale, tutto il resto invece è un ben congeniato sistema di #marketing finalizzato alla "pesca" del maggior numero di "clienti". L'immagine di copertina non è banale come potrebbe pensare. Incarna alla perfezione il concetto. Molti di noi avranno visto fin da subito un'#asciugacapelli, altri invece uno #smartphone. È il "pezzo mancante" che fa la differenza, lo spazio #intellettuale che divide la lettera "i" dall'immagine.
L'alta moda pandemica
29 Dicembre 2021
Essere dall'altra parte della cortina di ferro non è più di moda. Quel #NaturalChic, o #NaturalAnarchist che sia, non è più tanto gettonato come solo qualche mese fa lo era, sia nelle #piazze urbane, che in quelle virtuali. Perché le guerre si sono sempre fatte con le armi, o nel #DarkWeb come la #CyberWarfare si manifesta ai giorni nostri. Non certo nei #Social. E come un vestito un po #trash lo si rimette nell'#armadio in attesa che le #mode, nel loro continuo e perenne rimescolarsi, lo rendano nuovamente in auge, un'ideologia "scaduta per comprovata inefficacia", la si ripone nei molteplici cassetti della storia dell'uomo. Infatti il #negazionismo funziona esattamente così, come una qualsiasi #moda del momento. Esiste sempre, ma necessita delle argomentazioni culturali appropriate per rivitalizzarsi come una minestra disidratata, qualsiasi sia il gusto o la tendenza del momento. Quindi parleremo di #NoVax come parlare della #moda #Yuppie, solo per fare un esempio. E di #NoGreenPass come quasi paragonarlo all'#EcoFasfion. Cambia solo il concetto di base. Da una parte l'aspetto #sanitario nel mondo della società, dall'altro quello #estetico nel mondo, sempre e specularmente irrinunciabile, della medesima società. Perché l'unico problema che abbiamo è appunto il concetto di società, per il semplice motivo che è fatta di numeri, grandi numeri, sempre più grandi man mano che ci evolviamo. Mettere tutti d'accordo è il sogno di qualsiasi #governo come di qualsiasi #maison. Le chiamano #tendenze, orientamenti politici, sociali e culturali. Ecco spiegato perché tutto nasce e tutto muore, o va in letargo. Il negazionismo, come appunto le mode, preferiscono il letargo. È più conveniente perché la formula la trovi già bella che confezionata e pronta all'uso, esattamente come una qualsiasi minestra disidratata da condire secondo le argomentazioni socio politiche preferite.
L'ossigeno ci sarà iniettato in vena
Così la specie umana si adatterà ai nuovi virus, generando una nuova forma di capitalismo biologico
28 Dicembre 2021
Questa non è disinformazione, ma è già realtà. Molto presto, qualità dell'#aria e saturazione #virale, apriranno la strada ad una progressiva trasformazione del sistema respiratorio umano in alternativa ad un altrettanto plausibile adattamento chimico e #biologico dei nostri polmoni. . È il Children's Hospital di #Boston in Usa ad aver già sperimentato con successo una sorta di "ossigeno liquido iniettabile". #Micro particelle ricche di #ossigeno contenute in #capsule di circa due micrometri composte da lipidi perfettamente #bio compatibili con il #plasma umano. Per il momento questa #biotecnologia permette di #ossigenare il corpo umano per un massimo di trenta minuti, oltre ai quali non è possibile perpetuare il procedimento nel breve periodo in quanto le #microparticelle tenderebbero ad inibire gli stessi globuli sanguigni. . Ma il tempo, e le necessità, potrebbero orientare il nostro #futuro in questa possibile direzione, rendendo la tradizionale #respirazione nasale ben presto ininfluente. . Questo, insieme all'#ibridazione di varie parti del #corpoumano con vari tipi di #applicazioni tecnologiche, rientrerebbe in quello che oggi abbiamo definito "processo di transumanizzazione". . Per tentare di digerire questo "frankisteiniano" argomento, occorre comunque considerare quanta strada ha fatto la #specieumana nell'ultimo secondo delle 24 ore di vita compresse del nostro #pianeta. . Quindi rientreremo con altrettanta naturalezza in un concetto evolutivo più o meno Darwiniano, anche perché nell'#universo potrebbero esistere altre forme di vita che hanno già abbandonato da tempo la fonte #carbonio. . L'#evoluzione non ci deve spaventare, il #cosmo è fatto soprattutto di #energia e, prima o poi, dovremo accettarne il ricongiungimento, indipendentemente da qualsiasi trascendenza #etica, #morale, o #religiosa. . Quello che invece non digerirei mai, comprenderebbe sicuramente la l'inclusione coatta di un nuovo tipo di comportamento finanziario legato all'ossigeno, una "O valuta" che spazzerebbe via all'istante qualsiasi altra forma di #capitalismo a noi conosciuta.
Oggi una nuova pandemia sembra quasi indottrinarci verso utopie evolutive, e sociali, che non avremo mai solo minimamente voluto concepire, e che purtroppo, temo, sono già state innescate da un'accelerazione progressista (mai vista prima) che non ci è stata imposta, ma viceversa, tutti noi abbiamo desiderato, votato e voluto. Alla luce di questi fatti, non tanto teorici dato le sperimentazioni in corso, dovremo essere preparati ad accettare un futuro inimmaginabile, ma solo apparentemente incomprensibile.
La mia presa di posizione nei confronti di Lorenzo Damiano premia una coerenza umana e filosofica che piace anche alla Rai28 Dicembre 2021
LA POTENZA DELL'AMORE
Alla Domenica è difficile svegliarmi prima dello scoccare del mezzogiorno. Tutti in famiglia lo sanno, e anche i miei amici badano bene a non commettere questo errore.
Chi non lo sa è la #Rai, o meglio, un suo giornalista del #Tg1 che alle 11 e 39 ha osato farmi trascinare, a mani palmate, verso il mio #smartphone abbandonato in salotto come un cane randagio in autostrada.
"Chi è?" furono le uniche parole che in questi casi riesco a sillabare". "Sono un #giornalista, scusi se la disturbo di Domenica, un suo conoscente mi ha dato il suo numero".
"Chi, cosa, perché?...scusi non ho capito chi è lei."
"L'ho svegliata per caso?" aggiunse quasi a voler rattoppare il buco appena fatto.
"Ma no si figuri stavo per prepararmi il caffè", ribattei veloce giusto per non farlo sentire una specie di serial killer dei beati addormentati. "Mi ripete per chi conto sta chiamando?".
"Tg1, Rai" rispose quasi seccato come se tutti dovessero per forza conoscere l'azienda per cui lavora.
A questo punto mi ero svegliato, e che ci vuole, la #caffeina è niente a confronto, dimmi prima Tg1 ed evita tutte le altre stronzate di contorno se vuoi proprio svegliarmi alla 11 e 39 di Domenica.
"La chiamo, da collega a collega, perché ho letto un suo articolo su #LorenzoDamiano".
"Si riferisce quindi alla mia posizione difensiva?" sbottai altrettanto velocemente per capire cosa avesse mai letto tra tutto quello che ho scritto sull'ex leader di #Norimberga2.
"Esattamente" rispose con un'aria decisamente più empatica.
Siccome da questo momento in poi non ricordo gran che di quello che ci siamo detti nel quarto d'ora successivo, - o semplicemente perché non voglio o non posso riferirlo -, preferisco scrivere in prima persona per non cadere in inesattezze narrative o scomode dichiarazioni non certo condivisibili in #pubblico.
Quello che avrete ormai capito è che ho ampliamente giustificato, e onorato, uno dei "#dietrofront" più discussi degli ultimi due anni. E non l'ho fatto con leggerezza di #cronaca, ma perché certi #sentimenti provengono direttamente dal #cuore, prima che dalle #fonti.
Con Lorenzo ci avevo già scambiato più di qualche parola. E questo mi è bastato per capire, ancora più in profondità, la potenza del suo gesto. . Sia chiaro, non l'ho certo trattato come un qualsiasi fortuito #testimonial di un ideale rinnegato a favore di una altrettanto opinabile verità, anche perché quest'ultima, - quasi sempre irraggiungibile -, è come un #camaleonte che continua a mimetizzarsi nei vari e sfuggenti scenari #geopolitici contemporanei. . In questa direzione filosofica Lorenzo Damiano merita un'attenzione ben diversa. Non ha rinnegato nessuno perché in lui palpita l'ideale dell'#amore, e su questo c'è poco da discutere, e molto da imparare. . E questo #sentimento #universale ha raggiunto anche i #media più potenti nella stessa modalità con il quale mi aveva raggiunto, specularmente, qualche settimana prima. La sincronizzazione di #cronaca, e di #sentimento, superò di gran lunga la barriera ideologica della spaccatura sociale che ci coinvolge tutti da quasi due anni. Anche perché il #MainStream, si sa, sostiene e promuove una #logica che ben poco spazio lascia alle diversità di #pensiero. In questo momento c'è poco tempo per l'#utopia scientifica, o la #pseudoscienza. Il #pensiero del singolo, di una #minoranza, o dei qualsivoglia e meritevoli studi scientifici, devono lasciare il passo ad una modalità di #ricerca globalmente contemplata, ma soprattutto, e in questo specifico caso di cronaca, potrebbe essere preferibile lasciare il passo all'amore, lasciando tutto il resto al destino evolutivo della nostra specie. Grazie Lorenzo Damiano, grazie #CharlesDarwin, e ai piani ancora più superiori.
Cosa centra Babbo Natale con il comunismo
26 Dicembre 2021
Oggi è la mia festa. Che io sia Santo oggi #26Dicembre è indiscutibile, quello che è invece discutibile è che lo sia in eguale misura anche nel prima e nel dopo. Ma nella diplomazia dello scomodo dubbio, e tanto per deviarne l'attenzione, la data di oggi rappresenta anche un'altra ricorrenza la cui santità è altrettanto opinabile, sia dalle proprie propensioni ideologiche, che #politiche. Trent'anni fa esatti avvenne lo scioglimento definitivo dell'#UnioneSovietica con le dimissioni di Michail #Sergeevič #Gorbačëv portando di fatto all'indipendenza delle repubbliche baltiche e dando così nascita agli odierni Stati post-sovietici. Così, da una mia personale e poetica #narrazione, nacque pure la "#moda" del #rosso in questo particolare periodo dell'anno. Da un lato perché è il colore preferito di #BabboNatale, da un lato perché rappresenta, contestualmente, lo scioglimento di una lunga sofferenza, ma anche di un'ideale ancora sostenibile e moderno per gli irriducibili che ci invitano oggi a porci un dubbio tutt'altro che anacronistico. Si stava meglio o si stava peggio? Sono tanti a chiederselo proprio in un'epoca, quella #pandemica recente, in cui sembra riecheggiarne lo spirito. Trent'anni sembrano oggi un'eternità, perché non sono i trent'anni percepiti nel ventesimo #secolo, ma quelli molto più veloci e sfuggenti del ventunesimo. E, se dovessimo parlare di una certa percettibilità della #libertà individuale, sembrerebbe passato addirittura un secolo. Tuttavia oggi è #festa grande, il #passato è estinto e il #futuro sembra essere incerto ma, come sempre accade, ci appare denso di grandi cambiamenti. Tra cinque giorni passeremo nel così detto anno 2 D.C., ma per me resterà sempre il #2022. Credo più a un Dio che a un #Virus, o per lo meno ritengo questo disastro #globale la sonora "scullacciata" di un buon #padre, certamente dolorosa, ma inevitabile e decisamente meritata. E qui mi sto muovendo in un terreno molto inclinato dal momento che stiamo parlando di un "#effettocollaterale" di oltre cinque #milioni di #vittime e un #dannoeconomico senza precedenti nella storia dell'intero #capitalismo.
Verrebbe quasi da pensare che se questo castigo ci fosse stato inflitto tre decadi fa, probabilmente, non saremo nella situazione in cui ci troviamo oggi. La libertà è un #lusso che ancora non sappiamo gestire, è evidente nella cronaca quotidiana come negli stentati equilibri geopolitici internazionali. Oggi è comunque il mio grande giorno, mi sento libero nel #cuore e per questo motivo non temo nessuna forma di condizionamento #politico.
Il senso del dubbio
24 Dicembre 2021
Anche un virus ha un cuore. Forse ci ama, non possiamo conoscere se dentro di lui batte un cuore, magari simile al nostro. Nella fotografia attuale ci appare tutt'altro che amorevole. Ma allargando la visione in una prospettiva lungimirante, chissà, forse capiremo il suo sentimento nei nostri confronti e dell'intera specie umana. La matita che si muove non ha ancora terminato il suo disegno, come il cuore che palpita non ha ancora manifestato il suo amore eterno. In questo "senso del dubbio" esprimo ad ognuno di voi, miei fratelli di sangue, il mio amore per la natura in qualsiasi forma voglia manifestarsi nel tempo, e nello spazio. In terra, e dentro di noi.
E anche questa volta il male sembra aver sopraffatto il bene. L'umanità preferisce il male perché ha un gran bel conto in banca. Tuttavia il mio invito, filosofico e spirituale, è stato palesemente frainteso, almeno nella messaggistica privata. Perché se dovessi vedere malvagità su questa piccola particella, cosa dovrei vedere nell'uomo? Non siamo mai stati dei santi, è evidente. Ciò nonostante ho voluto aprire una prospettiva diversa sulla comprensione di una possibile alleanza tra i due avversari. Perché in questa guerra esistono responsabilità da ambo le parti. Ed è anche chiaro che in questa direzione l'umanità, prima o poi, si dovrà fermare.
Annotazione del giorno: Come vi dicevo mesi fa il vero pericolo è il fronte orientale della Nato, mentre l'Italia è sempre stata l'#Abs, e in seguito potrebbe diventarne addirittura l'#airbag, per un sempre più vicino incidente diplomatico tra #Russia e #Usa. In quest'ottica Covid e pandemia potrebbero davvero esprimersi come il #maleminore di un disastro annunciato. La notizia di oggi ci ricorda che gli eventi contemporanei vanno sempre letti in chiave #geopolitica, prima che #politica.
Linguaggi pandemici
Nel contesto delle denunce di Renato Brunetta nei confronti dell'opinionismo offensivo e diffamatorio
23 Dicembre 2021
Nell'opinionismo sociale noto una certa riconquistata moderazione di #linguaggio. Fifa o no, speriamo continui. Anche perché il #governoitaliano è costituito della stessa pasta di cui è fatto il suo #popolo. Stupidamente #autobiografico insultarlo. Impasta e rimpasta gli ingredienti sono sempre, e saranno, gli stessi. Per questo motivo è opportunamente saggio, e patriottico (sia pure per quel riduttivo significato che si è circonciso oggi), rispettare la nostra #classepolitica poiché è lo speculare ritratto di una fotografia #sociale di un determinato momento storico. L'oggi. Vizi e virtù della società si sono sempre rispecchiati nel ritratto #statale, e viceversa. Nulla è cambiato. Il problema di oggi è una #pandemia, una crisi #geopolitica soprattutto tra #occidente e #oriente, e un #debitopubblico a dir poco imbarazzante. Vivere sopra le righe delle proprie possibilità, e del proprio #egoismo, ha sbilanciato inesorabilmente l'equilibrio finanziario tra #denaro, virtuale, e #capitale, reale. In questa nuova proiezione i #politici si trovano, oggi più che mai, a dover muoversi come elefanti in una cristalleria e, secondo il mio seppur opinabile #sentimento, lo stanno facendo con attenzione, responsabilità e #sensocivico. E non potrebbe essere altrimenti, per quel già sottointeso #concetto che loro, i politici e gli amministratori, sono fatti della nostra medesima farina, hanno il nostro #Dna, le nostre #cellule. Tuttavia è altrettanto innegabile che l'oggi sembra così incomprensibile, come del resto lo sono state tutte le #legislature che si sono susseguite negli ultimi quarant'anni, ma, "il domani", potrebbe svelare la #natura e l'efficacia delle scelte politiche e amministrative intraprese in questo istante storico.
Una riflessione d'obbligo
La questione della libertà vaccinale e dei diritti umani in un contesto pandemico
21 Dicembre 2021
Non fermiamoci sempre alla #superficie dei fatti perché ognuno di questi può celare una verità che potrebbe far luce su una situazione così complessa, quella del diritto alla #libertàterapeutica. Perché anche se ci troviamo nel contesto #sociale della #collaborazione e dello spirito di #unità, e pur vero che non stiamo parlando di oggetti materiali, ma di #soggettigiuridici dotati di una propria #coscenza all'interno di un sistema più ampio che è quello universale, prima che terrestre, continentale, nazionale e locale. A questo punto non ci resta che fare una rapida scelta; salvare la #coscienza o la #nazione? L'#individuo o lo #Stato? La #Terra o l'#Universo?. E me ne laverei ben le mani se dovesse toccare a me di prendere un'univoca posizione in tal senso. Quello che vorrei suggerire è che non esisterà sempre un bianco o un nero davanti ai nostri occhi, e non ci sarà sempre un bivio. Ma le diverse tonalità di grigio, come pure il ventaglio di strade percorribili, si prostreranno a noi in un'ampia gamma di #sfumature, direzioni e variabili. (Questione libertà vaccinale e diritti umani in un contesto pandemico.
Annotazione del giorno:
A 20 anni mi ero promesso che a 40 mi sarei autoestinto.
A 40 ho cambiato idea.
A 50 insultavo chiunque osasse farmi gli auguri.
A 55 ho capito che l'età non conta nulla,
ma se mi cascasse un'asteroide in testa non mi dispiacerebbe.
Tuttavia l'ironia ti invita ad essere curioso di vedere come andrà a finire.
Le dichiarazioni di un'operatore tunisino di un call center 7 giorni prima che l'Oms dichiarasse lo stato di pandemia16 Dicembre 2021
Ahmed
18 Marzo 2020
Oggi ho conosciuto Ahmed (nome di fantasia), un operatore di un call center Tunisino, che al di là dell'ottimo servizio che mi stava offrendo, mi aveva da subito colpito per la sua voce calma e gentile, priva di un qualsiasi brulicare di voci di sottofondo che di solito caratterizzano questo tipo di interazioni telefoniche. Detesto i call center, tutti detestano chiamare un call center, ma questo era diverso dagli altri perchè era la mia prima esperienza in tempi di viralità, e non intendo quella dei social.
Avevo già descritto la mia problematica di una consegna non avvenuta, e mentre questa amabile persona si era immersa nel silenzio della scrittura dei dati esposti, la mia mente iniziò a confondersi con la sua, con il suo modo particolare di esprimersi, un fantastico tiramisù senza il caffè può rendere l'idea, con i suoi probabili sogni e le sue probabili paure, con il colore della stanza in cui lavorava da chissà quanti giorni, se c'era o non c'era una finestra, se troppo vicino a lui c'erano altri suoi colleghi, se aveva una famiglia, dei figli da proteggere. Il silenzio si era oltremodo prolungato al di là delle mie convinzioni, ormai non sono più convinto di niente, neppure se nel tiramisù ci va di diritto il caffè o il thè, quindi, convinto che fosse quasi morto, rilanciai un "E' ancora in linea?", "Signore? E' ancora in linea...?", "Mi sente?"
"Si, certo, sono ancora qui", rispose con lo stesso tono pacato, "Ho rintracciato il codice del suo ordine XXXXXX e risulta essere già stato consegnato in data del 12, anzi... addirittura dell'11". Ma il pacco disperso sembrava via via assumere un ruolo sempre meno determinante, sostituito da una crescente, timida ma interessante, confidenza umana. D'altronde anche io mi trovavo da ben due settimane costretto tra le mura domestiche perchè mi furono riscontrati, ma non accertati, i sintomi della SARS-CoV-2. Da quel giorno quello che vedo è sempre il solito paesaggio del mio giardino confinante con degli alti muri a Est, e delle basse case a Sud, proprio in direzione di quell'eco lontano e straniero che stava al di là del cavo telefonico. E pensare che non amo parlare al telefono quindi era da tempo che non mi si presentava l'occasione per un'eccezione che conferma la regola". "Lei come sta?" chiesi interrompendo nuovamente la sua concentrazione dal mio ormai rincoglionito codice di assistenza a otto numeri. "Si, intendo, come sta vivendo questa situazione?" aggiunsi rapidamente per non sembrare troppo diretto. "Come vuole che sto, qui in Tunisia ancora c'è molta gente che non crede ai fatti, dicono che nulla ci può accadere perchè siamo credenti, il nostro Dio ci vuole bene, non ci farà morire. Io invece sono molto preoccupato, soprattutto per mia Mamma che è molto anziana. Se dovesse aver bisogno delle cure ospedaliere non ci sarebbe speranza per lei qui in Tunisia. Ho visto quello che sta succedendo a voi in Italia, e io vi sono molto vicino, prego per voi e lo farò anche per lei che mi sembra una persona molto a modo, sono pochi come lei che ci chiedono come stiamo. Ma se un paese industrializzato come il vostro, uno dei paesi più potenti al Mondo, si è ridotto nella situazione in cui si trova ora, figuriamoci per un povero paese come la Tunisia". "Lei crede in Dio?" aggiunsi con la fiducia ormai conquistata da tanta esternazione emotiva. Ma la mia immediata sensazione fu quella che questa domanda non dovevo proprio fargliela, perchè ci fu immediatamente un silenzio abissale che si interpose ad una risposta altrettanto ritardata, lenta e quasi sillabata: "In Dio?...sì, ci credo" rispose con un tono del tutto differente dal precedente modo empatico di conversare. Era evidente che quella domanda potevo evitarla ma è la mia indole che vorrebbe tutti gli uomini del Mondo orientati verso un unico Dio, perchè questo mi fa sentire più al sicuro, più a casa. Ma ben presto fui sconfessato sulla mia prima impressione e Ahmed si riaprì con un tono inaspettatamente scargiante, quasi trionfante. "Pensi signore, l'altro giorno ebbi un codice di assistenza, un'altra Signora Italiana ma che viveva in Ucraina. Si mise addirittura a piangere con me, era tanto sconvolta dagli eventi che le suggerii di leggere qualche pagina del Vangelo, che se credeva in Dio non le sarebbe successo nulla, e che comunque sarebbe stata accompagnata con serenità al suo destino, ebbene signore, quella donna smise di piangere e mi ringrazio, fu molto bello comprendere che io possa avere fatto una cosa così veramente utile".
20 immagini da ricordare bene
11 Dicembre 2021
Inizio dalla mia, ricoverato in terapia intensiva tra #Dicembre2020 e #Gennaio2021. Ho cambiato #lavoro e #amici, ma non la dignità. Poi c'è quella di altre migliaia, quelli che non hanno voluto ascoltarmi. E ora ne scrivo un'altra, un breve riassunto di un'indagine informativa sui principali casi di coloro che hanno cambiato idea dopo esserci passati. Ma la mia ricerca non inizia con dei semplici screenshot delle principali testimonianze di #cronaca. La mia storia inizia dall'#ossigeno, quello che imploravo ogni giorno a #medici e #infermieri, e dalle mie #fonti dirette, nelle altre #terapieintensive del #NordEst, dirigenti dell'#Ulss, biologi, chimici, economisti, collaborazioni professionali nei quattro continenti, e personalità della #geopolitica, dell'#esercito e qualcosa pure dell'#intelligence per non farmi mancare nulla pur di ambire alla verità. Un anno di indagini, inchieste talvolta non esenti da rischi, collaborazioni con i veri testimoni di questa pandemia: i #fotoreporter. Ma anche le piazze, le mie conoscenze nell'opposizione, sia come infiltrato che come osservatore ed opinionista. E le mie stesse apparenti contraddizioni nella difesa dei #diritti del lavoro, come quella a supporto di #FabioTuiach, di #GuidoRusso, e come promotore della campagna per il #Referendum Abrogativo contro il #GreenPass a fianco dell'avvocato costituzionalista #PiaPerricci, già vista in prima linea anche nel caso #SeaWatch. Non esente dai peggiori insulti e minacce, da #novax e #provax, e perfino da qualche cellula dell'#Isis, già ad inizio pandemia feci la mia prima intervista diretta attraverso un #callcenter #tunisino. Ho sempre preferito le #fontidirette a quelle già filtrate dai media. Ho sfidato la diffidenza degli intervistati e a volte ho ottenuto le prove che cercavo. Un anno di #giornalismo investivigativo. Un anno di verità incrociate e sovrapposte fino a generare quel gioco di specchi a cui tutti ne siamo inconsapevolmente coinvolti. 184 articoli e un'inchiesta, quella sul rapporto tra Covid e Isis, non mi hanno ancora convinto sulla prova regina che proverebbe indissolubilmente la verità assoluta sulla SarsCov2.
Massimo rispetto per le persone raffigurate in questa inchiesta e che in questo preciso momento stanno soffrendo come ho sofferto io. /// Con dignità e coraggio hanno scelto di raccontare le loro storie affinché altri siano preservati dalla stessa loro sorte. A loro il mio augurio per una veloce guarigione ed infinito rispetto.
Annotazione del giorno: La saggezza a volte fa molta strada. Dopo oltre 100 giorni di cammino, e oltre 9000 km, arriva da Setegaya (Tokyo) una rivelazione semplice e potente. Lei è una cittadina giapponese, lui un cittadino italiano. Si conoscono, dialogano, e scoprono che il loro mondo è più piccolo e breve di quanto volevano far loro sembrare. Poco importa, perché i sentimenti sono contrariamente enormi e viaggiano, indisturbatamente, nello spazio e nel tempo.
Questi sentimenti sono le preghiere.
La Speranza per l'Umanità è un compromesso così triste. La nostra estinzione sarà antropologicamente contenuta in un arco di tempo molto breve.... Preghiamo per tutti noi.
(The Hope for Humanity is in compromise... so sad... the mass of extinction is anthropologically contained in rapid span of time.... Let's Pray for all of US).
マリア Udumbara Marie
Attenzione a chi sembra stupido
Le nuove armi del dissenso
10 Dicembre 2021
Partendo dal presupposto che l'#intelligenza a volte può sembrare poco intelligente, come la #stupidità poco stupida, tutto può anche riflettersi per invertirne magicamente il significato. E tutto è altrimenti opinionabile, e altrimenti dissacrabile. E così a volte mi vorrò mostrare anche un finto tonto, o un finto genio. Dissacrare le mie stesse parole celebrandone altre. Idolare personaggi oscuri o abbatterne altri diversamente luminosi. Nulla di tutto questo, l'unica cosa che mi interessa è la verità. Non il verdetto, soprattutto se popolare. Così, prima con #FabioTuiach, a difenderne il suo diritto per il posto di lavoro, poi con l'avvocato #PiaPerricci sostenendone la sua battaglia per il #referendumabrogativo contro il #GreenPass, e ora con il dottor #GuidoRusso che, pur non difendendo apertamente, ne esalto la sua strategia per arrivare ad un nuovo concetto di #libertàvaccinale visto sotto una luce più arbitraria. Non fermiamoci sempre alla #superficie dei fatti perché ognuno di questi può celare una verità che potrebbe far luce su una situazione così complessa, quella del diritto alla #libertàterapeutica. Perché anche se ci troviamo nel contesto #sociale della #collaborazione e dello spirito di #unità, e pur vero che non stiamo parlando di oggetti materiali, ma di #soggettigiuridici dotati di una propria #coscenza all'interno di un sistema più ampio che è quello universale, prima che terrestre, continentale, nazionale e locale. A questo punto non ci resta che fare una rapida scelta; salvare la #coscienza o la #nazione? L'#individuo o lo #Stato? La #Terra o l'#Universo?. E me ne laverei ben le mani se dovesse toccare a me di prendere un'univoca posizione in tal senso. Quello che vorrei suggerire è che non esisterà sempre un bianco o un nero davanti ai nostri occhi, e non ci sarà sempre un bivio. Ma le diverse tonalità di grigio, come pure il ventaglio di strade percorribili, si prosteranno a noi in un'ampia gamma di sfumature, direzioni e variabili. La #verità è un fluido onnipresente che non conosce il colore che preferisci, o il luogo che più ami.
Paradossi sociali da terzo millennio
Potrebbe avere ragione Guido Russo?
08 Dicembre 2021
Potrebbe avere ragione #GuidoRusso?. Scopriamolo insieme. Parafrasiamo che a comportamento estremo si potrebbe celare un movente profondo. /// Non fermiamoci nella seppur indiscutibile superficialità del comportamento di #GuidoRusso, che, alla luce di questo presupposto #folosofico, potrebbe invece ricondurre al modus operandi di un #performersociale con un piano strategico ben preciso, che però gli è sfuggito drasticamente di mano all'ultimo minuto. Perché la sua, probabilmente, voleva essere una ben architettata #provocazione, e contestualmente avrebbe attuato, - almeno sul piano teorico -, la volontà di essere scoperto al fine di mettere in luce un #concetto, e un #alibi, che fino a questo momento mi era inspiegabilmente sfuggito. "Se vuoi il mio corpo, che voglio invece proteggere, allora ti offro un #surrogato, una #copia". . /// Questo apre uno scenario che va ben oltre a qualsiasi #ideologia ed #eticasociale legata all'immagine di superfice di questa solo apparente grottesca vicenda. "La proprietà del proprio #corpofisico e alla sua contestuale inviolabilità in quanto unico e irreperibile". E allora ci si può anche porre il "legittimo dubbio": "Fino a che punto la mia responsabilità verso l'altrui soggetto implica il mio personale sacrificio". . /// E ancora: "fino a che punto il #benecollettivo circuisce e la mia #autodeterminazione". . Sia ben chiaro, io tenderei al #sacrificio individuale a fronte ad un #benecollettivo più ampio, per il semplice motivo che la mia argomentazione #spirituale, e #religiosa, me lo suggerisce a livello profondo. /// Ma non tutti possono essere dotati dei miei stessi #sentimenti, e delle mie stesse #regolemorali nei confronti del prossimo. Quindi il caso particolare, quanto bizzarro, del Dott. "#GuidoRusso", potrebbe rivelarsi in una luce quanto mai diversa e probabilmente non tanto folle come ci è sembrato finora. Sempre sul piano concettuale e ideologico, non in quello legale e comportamentale. /// Questo potrebbe portare a una riconsiderazione autonoma del valore e dell'autodeterminazione del proprio corpo biologico nei confronti della società.
225 anni nell'indifferenziata
07 Dicembre 2021
225 anni di vaccini nell'indifferenziata? Milioni di vite umane salvate solo negli ultimi vent'anni, e altrettante nei prossimi dieci. Perché la storia della #vaccinazione inizia con il #vaccino contro il #vaiolo, messo a punto da #EdwardJenner nel 1796. Prima del suddetto vaccino veniva praticata da molti secoli la #variolizzazione, metodo che fu di premessa alla vaccinazione e con il quale si conferiva alle persone l'immunità mediante l'inoculazione di piccole quantità di agenti #infettivi. Dopo secoli di ricerca e #progresso scientifico e tecnologico, passiamo quindi dall'opposizione #etica all'introduzione di materiale #biologico animale nel Sacro e inviolabile corpo umano, dall'effettivo e imperante dogma anti scientifico che l'uomo non possa essere "#ibridato" da materiale ne animale, ne umano, tantomeno artificiale. Secoli e secoli di #umana e salvifica #esperienza, probabilmente qualche #miliardo di vite salvate. No, tutto questo sembra non bastare ancora, e all'alba del terzo millennio quante vittime sacrificabili serviranno ancora per dare a Cesare quel che è di #Cesare. Quanti #umani dovranno pagare per il ragionevole dubbio di coloro che, 225 anni, non sono una prova sufficiente per non contemplarne l'irragionevole prova contraria.
Filippa Bua smaschera il No Vax con il braccio finto.
04 Dicembre 2021
Lei si chiama Filippa Bua, e fa l'infermiera a Biella, lui è invece Guido Russo, un'odontoiatra nella medesima città. Lei ha la siringa in mano, lui un braccio finto di silicone. Lui ha paura della "Bua", in tutti i sensi. Perché lei, Filippa, ha un cognome tutt'altro che appropriato per il lavoro che fa. Sembrerebbe un cartone animato di Peppa Pig, invece siamo nel mondo reale. Nel mondo di oggi. Magari bastasse un deretano di silicone quando ci aumentano le tasse, o un cuore di peluche quando ci devono mettere un bypass. Alla faccia di Ippocrate, e a parte il fatto che la "bua" di un ago puo far paura a tutti, un giuramento e sempre un giuramento. Ma poi qualche bontempone al vetriolo potrebbe, a questo punto della narrazione, insinuare pure alla parità di gender per scansarsi dall'imbarazzo della propria stupidità. Infatti non sarebbe neppure giusto, aggiunge, innamorarsi di una "furbacchiona" con due tette siliconate come cocomeri e un limone come cervello.
Cibo o denaro? Scienza o libertà?
02 Dicembre 2021
Arrivò un giorno che il figlio, nutrito e arricchito abbondantemente dal padre e dalla madre, si ribellò nel sostenere che cibo e denaro non erano che lo stratagemma per controllare la sua propria libertà. Quindi scappò di casa e smise di nutrirsi ma non di usare il denaro per acquistare ogni tipo di lussuria. Il suo cuore smise di battere dopo circa due settimane nella suite di un lussuoso albergo, non prima però di aver ceduto il suo seme ad una giovane donna. Ecco, il cibo era la scienza, il denaro la libertà, i genitori la società. E da quel seme nacque una nuova stirpe, di infedeli alla scienza ma idolatri al denaro e al consumismo abbondante. Da questo squilibrio nacque presto, dopo solo un secolo, un saggio padre che richiamò la sua ampia prole al saggio ordine. Quel buon padre era la natura e il nuovo ordine la severa pandemia. I figli presto compresero che in una società complessa non si può vivere di solo denaro, ma anche di fede scientifica che è il cibo dell'evoluzione di specie. Arrivò quel giorno che i figli compresero il dogma che non vi può essere libertà senza un piccolo tributo alla scienza, e non vi può essere scienza senza un piccolo tributo di libertà.
Dalla Sea Watch alla violenza sulle donne, oggi per i diritti costituzionali
01 Dicembre 2021
Un punto di vista sicuramente interessante quello che sarà trasmesso oggi su FanoTv. Lei è #PiaPerricci, #avvocato di quelli che considero costantemente e indissolubilmente in prima linea per i diritti dell'uomo. Dalla #SeaWatch alla #violenzasulledonne lei, marchigiana con una famiglia numerosa alle spalle e "charme patriottico" da vendere, si è battuta fino all'ultimo anche per i #diritticostituzionali dei suoi #connazionali. E io,- da favorevole al #vaccino e a quasi tutte le circostanti #misurecautelari contro un male che, tuttavia, ci coinvolge all'unisono ormai da due anni -, l'ho pure appoggiata nel #Referendumabrogativo contro il #greenpass. Perché di fatto, e come dovrebbe essere per tutti, non sto cercando l'inattaccabile posizione ideologica che oggi fa tanto #politicallycorret, dal momento che a interessarmi maggiormente sono la verità e la vita stessa delle persone. Ma dove è quando cercarle?. Un occasione per tutti potrebbe essere questa sera alle 20.30, su #FanoTv, dove la vedremo esporsi su un'emittente privata dopo essere stata più volte invitata in quella pubblica, che però, all'ultimo istante, è stata sempre boicottata e respinta per le solite ragioni di #politicainformativa che la maggior parte di noi ne è stato, almeno una volta nella sua vita, suo malgrado coinvolto. In questa istanza essere #donna è due volte difficile e, naturalmente, la mia #mente preferisce schierarisi per la libertà di parola e la parità di #gender, senza se, e senza ma. Anche se nel mio #cuore la penso diversamente, anche se le mie certezze potrebbero venire a mancare per un più nobile istinto.
Annotazione del giorno: Comunque tutto è già stato deciso da tempo, e al #G20 ne abbiamo avute le conferme. Il #sangue di #Biden, gelosamente custodito nel baule della sua #stagecoach, ha già portato nel vecchio continente le sue consacrazioni a chi scende e chi sale nella rampa di lancio degli Stati Uniti d'Europa. Inutile opporsi come galline nel pollaio, la rete è invalicabile, il #Futuro è già #Stato.
Ma perchè io non so mai niente di te?
30 Novembre 2021
Una mia carissima follower di Instagram, una donna, una mamma, una persona a me perfettamente sconosciuta, una che nella sua #bio lo scrive pure "non fare caso a me, io vengo da un altro #pianeta", chissà, forse un'assassina seriale o veramente un'#aliena (#fico), che tuttavia, quando ero in terapia intensiva inizio a scrivermi disinteressatamente solo perché aveva intuito che avevo bisogno di compagnia, fratellanza, o #speranza, oggi mi ha rimproverato con un tono quasi materno: "ma perché io non so mai niente???" Solo per il fatto che non l'avevo informata che ero nuovamente finito in ospedale. Un lampo di luce abbagliò quindi la mia #memoria. #Ricordi ormai estinti, memorie annebbiate probabilmente dalle conseguenze del virus a cui ci siamo quasi affezionati perché ci ha reso immancabilmente protagonisti di uno #show globale che altrimenti nemmeno ci sfiorava. E quindi: dove sono e dove erano tutti gli altri che credevo #amici? Quelli che neppure avevano voluto sapere come stavo allora, quando veramente stavo rischiando la vita, cartella clinica alla mano? O quegli amici che contrariamente ai primi, che hanno preferito l'assenza, mi hanno pure offeso insinuando che il mio vociferare mediatico dal mio isolamento ospedaliero, sfiorava i limiti del circense. Solo perché cercavo di distrarmi da una #solitudine incommensurabile e dalla paura di non uscirne più. O quegli stessi amici che hanno additato ingiustamente il mio disinteresse per la mia stessa privacy solo perché tentavo di raccontare, attraverso la mia #creatività, cosa succedeva dentro il nulla. Amici che ovviamente non ho più rivisto, non per mia volontà, ma perché si sono resi conto loro stessi di essere stati superficiali. Ed ecco qui l'utente inaspettato, il follower, il seguace, l'#amica conosciuta in un social, e che mai ne avevo intuito prima l'esistenza, che mi chiede: "Ma perché io non so mai niente?". Parole che apparentemente non daresti tanto peso, ma che alla #luce di questa notturna riflessione sull'amicizia, hanno la potenza di un brillamento solare. La forza di un fulmine che squarcia il cielo svelando un passato di menzogne, falsi ideali, e pochezza umana. Un uomo interessante lo si misura da quanti amici ha. Quindi non posso dire di esserlo, perché di amici ne ho avuto sempre pochissimi e oggi, alla luce dell'esperienza, non ne voglio più, perché non ne sento la necessità, l'utilità, il senso. Si dice che l'amicizia finisce dove inizia l'amore. E io, oggi, ho solo bisogno di amore. E per cercarlo preferisco rimpicciolirmi come un atomo dell'universo e dialogare con gli altri miei simili sfuggenti tra le quasi infinite pagine di un social immateriale, quegli atomi talmente luminosi da sembrare stelle che sanno chiederti semplicemente: "ma perché io di te non so mai niente?". Grazie utente sconosciuto
Annotazione del giorno: Chirurghi dopo 32 ore di lavoro per salvare una vita umana.
Ma per molti è Big Pharma.
Annotazione del giorno: Eigengrau è il colore che vediamo quando le nostre palpebre sono abbassate al buio. Quello che vediamo al buio non è il nero, perché in vita non lo vedremo mai. L'Eigengrau è un colore che non è neppure un grigio perché contiene alcune tracce di rosso, il colore del sangue. L'Eigengrau è anche il colore dominante dei nostri sogni quasi fosse una nebbia che non ci permette di vedere chiaramente. Oggi mi sono perso nelle tenebre di una foresta e ho visto l'Eigengrau ad occhi aperti. Ma forse ho solo fotografato un sogno.
La verità della Sars-Cov-2 è custodita dall'Isis
27 Novembre 2021
Per capire il Covid dobbiamo prima capire come oggi funzionano le guerre. E' il Generale di Corpo d'Armata Roberto Bernardini a speigarmelo ad un convegno di Cyber Security e Sicurezza Internazionale. "Il Covid è nato all'improvviso e nessuna nazione se lo aspettava, prova che nessuna di loro aveva un piano per gestirne l'emergenza". Oggi le guerre non si combattono nel piano terrestre, ma in quello delle informazioni, aggiunge con la fermezza di un uomo tutto d'un pezzo e l'autorità da far raggelare il sangue. E alla mia domanda se la Nato potesse ancora avere un ruolo in questa nuova prospettiva e, - alla luce di una voce non tanto di corridoio della provocazione di Biden nel minacciare di ritirare le sue basi dall'Europa nel quasi impensabile tentativo di dissuadere Putin di allearsi verso oriente -, pensai che li ha poco mi giustiziasse per alto tradimento al valor militare. Il suo valor militare. Perchè, ahimè, non feci tanto caso nella mia preventiva e veloce preparazione del caso, che il pluristellato argenteo ebbe istanza anche ai vertici della Forza Nato per il Kosovo (KFOR). La sua risposta alla mia domanda durò quasi un quarto d'ora e dai toni talmente perentori che alla fine penso di aver perso un chilo tanto mi fece tremare le gambe. Perchè la Nato non è solo un organismo militare ma è anche politico, il collante irrinunciabile che tiene insieme tutto l'occidente e che solo la costituzione di una neo difesa europea potrebbe sostituire. Il focus di questa inchiesta resta comunque sempre l'ipotetico rapporto che la pandemia potrebbe avere nel riassetto dell'economia e della società mondiale. E che la "Cyber Warfare" comprenda anche la manipolazione dell'informazione relativa alla Sars-Cov2 al fine di destabilizzare l'occidente a favore della crescita esponenziale dell'egemonia economica orientale a sfavore di quella americana... Leggi di più
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Annotazione del giorno: Il consumismo infelice.
Annotazione del giorno: "Alessandro Conti" per la "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne". Un #fotoreporter d'eccezione, lo abbiamo visto in prima linea nella lotta contro la #disinformazione pandemica. E oggi eccolo nuovamente a raccontare un'altra pandemia tutta al femminile. La firma è inequivocabile, l'impegno e il coraggio anche. Uno dei miei preferiti sotto diversi punti di vista: la semplicità della narrazione, la potenza del realismo. #AlessandroConti è il #fotografo che probabilmente ha scattato più foto di tutti in quest'ultimo periodo dell'umanità.
Annotazione del giorno: I miei scatti in un libro firmato Oliviero Toscani.
Art life for the World
Elzeviro Editore
A cura di Oliviero Toscani Fabrica Research Centre
Senza questo codici muori.
Con questo codice non sarai mai libero
25 Novembre 2021
Eccomi arrivato qui su Instagram dopo una settimana di assenza. Oggi #Oriana, la mia compagna, ha deciso di accompagnarmi al #ProntoSoccorso di #Conegliano. #CodiceGiallo, (subito dopo c'è il #CodiceRosso), per una pre diagnosticata "sindrome coronaica acuta" a seguito da pregressa infezione da Sars-Cov2. #Febbre a 39 scesa a 37.5 solo dopo una doppia dose di #Tachipirina e altre #farmaci che mi sono stati somministrati in #emergenza. Poi la svolta. #Esamidelsangue inaspettatamente perfetti, - un solo asterisco -, mentre il #cuore è sato considerato, - senza mezzi termini -, un #orologioatomico. E la saga continua con una #Polmonitebilaterale da Sars-Cov2 estinta dopo un'anno di preoccupanti e dolorosi strascichi, eredità del mio ricovero in #terapiaintensiva del 2020. Solo alcuni piccoli #danni #interstiziali che mi porterò per i prossimi cinquant'anni dal momento che sono ritenuto un pesce. Quindi il provvidenziale declassamento da una sospetta "#sindromecoronarica acuta", considerato l'importante dolore vicino al cuore, a un banale "trauma intercostale" con una meno banale #infezione ai #muscoli circostanti. Ma cosa sia stato a provocarlo resta di fatto un #mistero. Sembrerebbe un forte pugno al petto, o comunque un fortissimo #sforzotoracico. È ormai da due settimane che accuso questa fitta al cuore, ma nulla sembra giustificarla nei termini di un quadro clinico praticamente ritenuto perfetto. Ma dopo ripetute elucubrazioni mnemoniche il cerchio si è finalmente chiuso. Mannaggia a me e quella diabolica attrazione gravitazionale alta cinquanta metri alla festa di #SantaCaterina di #Udine. Ed ecco che improvvisamente i conti sembrano convergere in una nuova prospettiva. Un #video in cui mi si vede roteare come una #trottola ingabbiato da grossi tubi di contenimento che sbattevano senza sosta sul mio #torace. Ora gli #antidolorifici mi rallegrano ma il mio sguardo non può staccarsi da quel #braccialetto bianco. Quello della foto che sembra quasi inutilmente ostentata. Quel matematico e inequivocabile #codicefiscale che arbitrariamente può dividere la morte dalla vita, la libertà complessiva da una libertà negoziata. E questo qualcuno non lo capirà mai.
Annotazione del giorno: Da qualsiasi angolazione una donna è sempre una donna.
Gli italiani fanno sempre tendenza, non solo in pandemia18 Novembre 2021
E ancora una volta l'Italia è una matrice da copiare. Un faro di saggezza, un un'embrione per la creazione. #Moda, #arredamento, #agroalimentare, #ricercascientifica e da oggi anche lungimiranza pandemica. C'è però chi insinua che siamo diventati il laboratorio europeo per la sperimentazione di una futura e malvagia forma di #potere, ma io credo che l'#Italia sia fondamentalmente una nazione saggia, non corrotta. La nostra storia millenaria ce lo permette, e con il rischio di sbilanciarmi in un infinito dibattito, anche la #fede in Dio. E questo paternalismo planetario lo si nota anche nei più piccoli dettagli, negli "#occhi" amichevoli di un auto che tutti vorrebbero avere inventato. Tuttavia i complotti, il grande reset e quant'altro vogliamo metterci nell'#impasto globale, esistono eccome, Ma non vanno considerati unicamente nella sfera del male. Ad esempio il #pane lievita grazie ai #batteri. Eppure, quando è cotto, non ne possiamo fare a meno.
Il pericolo di non riconoscere nessuno
16 Novembre 2021
Verrebbe da ridere a crepapelle ma subito dopo le goliardiche emozioni lasciano inevitabilmente il posto ai dubbi. E se questa tecnologia fosse già in uso per manipolare l'informazione di cui mi nutro?. E di fatti lo è. Ne parlò la #CBInsight al #Sole24Ore non molto tempo fa, di come una ricerca condotta da alcuni #scienziati dell'università di #Washington riuscirono a #clonare l'identità mimico-facciale di #BarackObama, tracciarne la posizione dei relativi movimenti e le conseguenti forme della sua bocca, ed infine, - grazie all'#intelligenzaartificiale (#AI) -, adattarne perfettamente un file audio del tutto nuovo. Stessa cosa è capitata anche al leader di #ItaliaViva, #MatteoRenzi, che si è visto dire cose assurde, e mai dette, in una recente puntata di #StrisciaLaNotizia. E sempre CBInsight ci dimostra come il 52% del #trafficoonline mondiale, - soprattutto nelle piattaforme sociali -, sia generato da #bots, #software il cui compito è fingersi umani, o praticamente simili. Ecco perché viene naturale porsi più di qualche domanda sull'originalità dei contenuti video dei #personaggipubblici che hanno una forte influenza sulla società contemporanea. Penso alla #disinformazione di massa e a quelle #FakeNews che da anni invadono la comunicazione #politica ed #elettorale, ma che recentemente avrebbero tranquillamente potuto "infettare" anche l'#opinionismo in campo #scientifico e #sanitario. Una mistificazione che, a livelli ancora più ampi e temibili, potrebbe veicolare una strategia funzionale in un programma di #cyberware più ampio, "fabbricato" ad oc da #superpotenze straniere, o comunque in qualsiasi contesto di #guerrafredda latente. Intere società ciberneticamente ingannate da informazioni destabilizzanti atte a creare pericolose #spaccature interne.
Il geco e la farfalla. Verità e menzogna
16 Novembre 2021
Svegliarsi alle sei del mattino e scoprire che tutto il sistema in cui vivi è completamente errato è di un'ingenuità a dir poco disarmante. Probabilmente questo disappunto durava da qualche tempo, ma in ogni caso ti sei svegliato adesso pretendendo che tutto quello che ti gravita attorno si svegli oltremodo in questo stesso istante. Un torpore umano che giudichi lobotizzato da un nemico comune e non solo tuo, che altro non potrebbe essere quel #meraviglioso sistema che ti ha permesso per decenni di vivere come pochi riescono a permettersi in altri #paesi, altre #culture e in qualsiasi angolo del #mondo. E questo perché è molto più facile incolpare chi si nasconde, da chi invece non lo fa proprio. Un ipotetico governo ombra piuttosto che una #civiltàmoderna reale, un'entità diabolica sotterranea, piuttosto che un'entità umana di superficie. È molto più semplice incolpare il male piuttosto che lodare il bene perché, quest'ultimo, contrasterebbe sicuramente con i propri #comportamenti #sociali che non sempre sono così #etici e #morali come vorresti far credere. Ma cos'è la "cultura #morse" se non un #alfabetismo tratteggiato, saltellante, zoppicante, che si nutre di piccole porzioni di verità di una pietanza informativa #sterile, confusa e spesso contraddittoria. E da questo stato di cose non può che nascere la diffidenza e l'ostilità verso qualsiasi cosa, quello stesso #magma perpetuo che alla fine ci finisci pure dentro. Sai cosa ti dico?. Non sono più #erudita di quanto tu possa pensare. La verità ha sempre avuto la pelle mimetica di un #geco mentre le menzogne hanno i colori sgargianti di una #farfalla. Ed è per questo motivo che tendo alla neutralità di posizione, preferendo immergermi libero in quell'osannato #pensiero dominante che alla fine, - e #Darwin mi darebbe sicuramente ragione -, è sempre la condizione migliore per l'#evoluzione, qualunque sia il suo fine.
Non parlare con nessuno, non toccare nessuno
15 Novembre 2021
Siamo di fronte ad una nuova categoria di #VirusMutanti. Si è generata attraverso la rapida espansione delle forme di comunicazione #LowCost terrestri e con la stesso aumento demografico della popolazione umana. È un #Virus che intende vivere ad oltranza e sarà molto difficile da sconfiggere. Il suo punto di forza è il nostro #progresso tecnologico e il conseguente #nomadismo di massa. E in questa direzione alcune #ricerche hanno già ipotizzato la possibile #diffusione di un ancor più grave #spinoff #virale negli anni '30 di questo secolo, probabilmente con il tasso di mortalità (e sofferenza) di #Ebola e l'indice di contagiosità dell'attuale #Sars-Cov2. Dovremo quindi abituarci a convivere con questi nuovi coinquilini fin da ora. La nostra arma più sicura saranno comunque i #vaccini, sempre più performanti e intelligenti che sapranno automodificarsi in sintonia con le #varianti, quasi in tempo reale. Oggi c'è però una seppur piccola porzione della #popolazione mondiale che non vuole partecipare a questo duello tra organismi viventi, preferendo lasciare le cose così come stanno. Non vedono questa nuova situazione come qualcosa da contrastare, forse perché è creduta il bluff strategico di un regime totalitario ancora sommerso. Tutto potrebbe essere, ma con la prospettiva #pandemica che non si risolverà nel breve periodo, - causando sempre più desolazione tra le popolazioni mondiali -, il #liberoarbitrio è un lusso che non ci possiamo permettere. E c'è pure chi insinua di voler andare a protestare di fronte alla sede dell'#OMS a #Ginevra. Come dire di voler protestare che la morte non esiste davanti a un cimitero. Che i virus riescano a calcolare anche la nostra #stupidità ?.
I tempi dell'odio devono finire, ora servono valori più alti, quelli della comprensione, del perdono e della riconciliazione
15 Novembre 2021
Sono un #vaccinato convinto, e mi sono fatto 10 giorni in terapia intensiva per il Covid. Tuttavia, esaminato attentamente il caso e la bizzarra personalità del soggetto, - che nulla mi sembra avere a che fare con un comportamento criminale o particolarmente aggressivo (penso alle frange di #estremadestra che abbiamo visto in molte altre situazioni) -, sarei orientato al #perdono in quanto le sue azioni, - giuste o sbagliate che fossero -, erano finalizzate per un seppur "arbitrario #benesociale", almeno dal suo punto di vista. /// Quindi ci sarebbero da considerare delle #attenuanti di tipo #etico e, - visto lo stato famigliare e la situazione difficile per tutti anche dal punto di vista #psicologico - (potrebbe esserne vittima lui stesso), se fossi un #giudice sarei orientato per una punizione ridimensionata, non certo il #licenziamento. /// Secondo il mio parere l'Agenzia per il #lavoro del #portodiTrieste (#Alpt) dovrebbe riesaminare l'atto di #licenziamento di #FabioTuiach. /// I tempi dell'odio devono finire, ora occorrono valori più alti, quelli della #comprensione, del #perdono e della #riconciliazione.
Immaginiamo soltanto quanti saranno nella stessa situazione di #FabioTuiach il prossimo anno. La perdita del lavoro, - soprattutto in questo stato di emergenza -, non può essere assolutamente contemplata come opzione. L'assistenza sociale, il reddito di cittadinanza e tutto il resto, sono costi passivi che presto non potremo più sostenere, e dobbiamo pensarci fin da ora. /// Ovvio che ci dovrà essere una qualsivoglia formula deterrenziale. Ma togliere il lavoro alle famiglie, secondo me, è obsoleto e incivile. Il "dente per dente" non porta mai da nessuna parte, la nostra è una società che deve anche comprendere le molteplici sfumature di sé stessa, non solo il bianco e il nero. /// Pertanto insisto nel riconfermare la mia posizione su questo caso.
Annotazione del giorno: Penso che non veda l'ora di scendere. Uno degli equilibristi più eleganti della Repubblica Italiana.
Arrivederci n.12
E' lui il più potenteL'americana "@politico" ma con sedi a Bruxelles Londra, Parigi, Berlino, Francoforte e Varsavia (@politicoeurope), classifica il leader di #Italiaviva al quarto posto tra i politici più influenti d'Europa dove il primo è indissolubilmente #EmmanuelMacron. La bomba a orologeria del potere politico italiano si piazza quindi al primo posto assoluto del paese di riferimento. . /// So anche che molti si concentreranno esclusivamente su questo volto, volutamente scelto tra i suoi ritratti più ironici. Ma è quello che sta dietro di lui che è straordinariamente inquietante e allo stesso tempo profetico.///
Matrix europea: ma rispettiamo le vittime del Covid
10 Novembre 2021
ESCLUSIVO /// Una matrice diabolica dietro le quinte europee. Francesco Amodeo svela nella splendida cornice di @emozionienotecaveneta a #Conegliano le trame oscure di un #cartellofinanziario che di celato ha ormai ben poco. Da #Monti a #Prodi, da #Renzi a #Letta per finire nella brace di #Draghi. Un disegno antico che vede l'europa un progetto strategico negli equilibri tra #occidente e #oriente. Amodeo ci illustra il pericolo nucleare scampato per una più raffinata #guerrabiologica le cui trame porterebbero la firma di #Gates e un élite senza compromessi nei confronti di un nuovo ordine mondiale giustificato dall'impossibilità di conciliare l'#intelligenzaartificiale con il #transumanesimo senza dover intervenire sull'ibridazione umana con la #tecnologia. Una prospettiva a dir poco indigeribile se non centellinata in un progressivo iter strategico di adattabilità sociale. E come trampolino di lancio ecco l'opportunità dei #vaccini quasi obbligatori seguiti da upgrade sequenziali. Prima, seconda, #terzadose fino ad arrivare all'innesto di un'interfaccia #cibernetica nel cervello umano al fine di supportarne il salto evolutivo della specie umana verso il nuovo mondo del #Metaverso. Perché tutto sembra convergere verso un epicentro ideologico e di #controlloglobale a cui penso non potremo sottrarci tanto facilmente. E #Darwin avrebbe qual'cosa da dire a riguardo. Ma Amodeo non si limita a puntare il dito su un'élite senza scrupoli. Lo fa anche contro il #popolo, contro l'indifferenza nei confronti delle vittime del Covid. Non solo contro la sofferenza fisica, ma anche quella psicologica. Occorre una revisione contestuale perché la paura ha una duplice origine, #virale e farmacologica, naturale e artificiale, umana e transumana. Un chiaro invito a non contestare l'aspetto scientifico ma quello politico e costituzionale. Un appello ad abbassare i toni del dialogo sociale ed aumentare piuttosto l'organizzazione di piazza con cortei sempre più numerosi e centralizzati, ma soprattutto pacifici ed intelligenti.
09 Novembre 2021
Annotazione del giorno: Perché l'#ossigeno è l'elemento più maltrattato del #pianeta?. Perché è #invisibile, o perché non è di nessuno?.
Quanto è rilevante il dominio delle case farmaceutiche nella lotta contro il Covid?06 Novembre 2021
Non è così semplice come sembra essere frettolosamente prospettato da chi non c'è veramente dentro. Primo, i #profitti delle case farmaceutiche non ci devono interessare particolarmente, altrimenti guarderei anche quelli dei media, dello spettacolo, dell'alimentazione e di tutto il resto. Viviamo nel #capitalismo ormai da tempo, nel caso non ce ne fossimo accorti, e chi riesce a creare #profitto non dev'essere demonizzato proprio da colui che lo sfrutta anche a proprio vantaggio. E per gli esempi non basterebbero i 2200 caratteri consentiti da questo social. . Secondo, per quanto riguarda invece l'aspetto sanitario, - strettamente collegato con quello farmaceutico -, non è l'indice di mortalità che ci deve oltremodo interessare, bensì quello di contagiosità e della conseguente criticità del #sistemasanitario ed #economico. Su queste basi ci sono i #datiscientifici inconfutabili comprovati sia dagli organi ufficiali che indipendenti, e per quanto mi riguarda, dalle mie fonti dirette. Poi uno se vuole fa di suo con la propria attività investigativa uscendo dalla confusione che c'è in rete iniziando a spaccarsi il "deretano", prendendo il telefono in mano o andando di persona a vedere cosa succede davvero. . Ovvio che tutto si può interpretare con i #dati parziali omettendo la #visione generale. Una cosa è certa, il problema è #mondiale, non #nazionale, e a prova di ciò sono i cosiddetti "#staticanaglia" che mai obbedirebbero ad una situazionalità di regime globale, eppure anche loro sono in grande difficoltà. Il metro di rilevanza statistica in una grave crisi mondiale è sempre la #geopolitica. . Senza questa conoscenza è impossibile ipotizzare qualsiasi incidenza complottistica se mai ci dovesse essere. La situazione è molto grave e non ha nulla a che fare con ipotesi dittatoriali, #greenpass o altre menate varie. A questo punto se non ci affidiamo alla scienza o alla geopolitica saltiamo tutti quanti. Altro che case farmaceutiche, big pharma o quant'altro.
Ossigeno bugiardo
05 Novembre 2021
Io sono l'ossigeno, entro ed esco da miliardi di individui, miliardi di foglie, miliardi di farfalle. Per la scienza mi chiamo semplicemente O, ma per tutti io sono la vita. Non tutti però mi amano per quello che sono, solo perché invisibile e inodore. Alcuni credono che sono così scontato che non mancherò mai dai loro polmoni. Alcuni dicono che sono addirittura bugiardo solo perché dico che senza di me finisce il mondo. Altri dicono che mento quando non riesco a entrare negli uomini. Altri ancora dicono che sono un'impostore perché rubo libertà ai loro diritti. Ma io sono ossigeno, io sono vita, io sono libertà, e non sono bugiardo.
05 Novembre 2021
Cosa non mi piace: Che un NewYorkTime storicizzi Trieste come ex centro cosmopolita austro ungarico e non "capitale europea della scienza".
"Fuori dal coro": obolo per i "no green pass"?04 Novembre 2021
"Fuori del coro" è la strategia di Fininvest per targettizzare il proprio #pubblico in qualsiasi direzione possibile o un tentativo, - un po' #barocco -, per decontestualizzarsi dall'"infame" etichetta del #MainStream?. O c'è qualcosa di più profondo, - e #politico -, che bolle nel pentolone elettorale del suo fondatore?. Ma poi verrebbe anche da chiedersi a quanti livelli di comprensione si suddivide la corrente di pensiero principale. #MarioGiordano ha palle da vendere ma ci fa, o ci è?. Quanto guadagna?. È un prodotto di #Fininvest o è un'autentica perla rara del "ventilato" giornalismo televisivo?. Gatta ci cova, a me questo #pluralismomediatico a oltranza non convince.
Un paese libero fa paura a chi è schiavo delle proprie paure
02 Novembre 2020
Cos'è la libertà /// Difficile da concepire, la libertà non è per tutti, anzi fa paura ai molti perché preclude il liberarsi dalla propria paura di essere veramente liberi. La libertà fa paura perché ti pone davanti a responsabilità troppo ardite. La maggior parte delle #persone che oggi ne reclama il #diritto più profondo, in realtà non sarebbe capace di gestirla al fine di migliorare la propria #vita.
Regole e sovranità europee. La nuova europa di Biden
30 Ottobre 2021
Come si evince da queste #argomentazioni è ben chiaro come il nostro paese assumerà una rilevanza sempre più marginale nel contesto geopolitico dei nuovi asset strategici mondiali. #AngelaMerkel "messa al bando" per una totale #ristrutturazione delle competenze anche sul tema di #sicurezzasanitaria che vedono il modello Italia un esempio per il resto dell'Europa.
Ma anche un Europa fortemente militarizzata come barriera invalicabile tra il quadrante #occidente e quello #orientale.
Oleodotto. Chi ci guadagnerà
26 Ottobre 2021
Fermatevi. Agendo così state creando le basi per un vero e proprio #Stato militarizzato e un tempo ancora più buio per l'#economia del nostro paese. E tutto per cosa, il dubbio per un #complotto?. Per chi non lo sapesse l'idea per un #grandereset globale non è nata con il #Covid, che è arrivato diversi anni dopo e "quasi" per caso. . Questa #pandemia si è manifestata piuttosto come l'occasione unica per #accelerare ulteriormente quello che doveva comunque accadere. C'è in gioco la sfida per salvare l'#economiamondiale da un tracollo sistematico. . Così non potevamo proseguire, l'imperialismo economico #orientale ci sta schiacciando come un insetto con l'obbiettivo di destabilizzare, - e attivarne il conseguente #declino -, dell'intero quadrante #occidentale. . Un coltello che si gira sanguinosamente nella ferita già aperta del #debito dove il #denaro ha perso consistenza a fronte di un #capitale sempre più fragile. . Ci sono cose, equilibri, ambienti, che non possiamo comprendere da osservatore esterno. Lasciamo le cose così come stanno, tanto non potranno cambiare.
Riforme e credibilità
26 Ottobre 2021
Così Renato Brunetta titola un suo post a favore di riforme e credibilità citando il sovranismo europeo nelle decisioni del governo Italiano. Altro che #Europa aggiungo, i #governi sono manovrati da varie entità che agiscono all'ombra di qualsiasi organo istituzionale?. Esistono di fatto due livelli di #conoscenza a tal proposito: quello del #popolo generico, la cui intelletualità è costantemente nutrita disordinatamente nei social e nel Web, e quello dei pochi che si sono spaccati la testa (e il culo se mi è consentito) nella comprensione della #geopolitica, o che comunque conoscono veramente come funziona il mondo di oggi perché ci sono effettivamente dentro. . Ormai viviamo in un mondo-sistema chiaramente governato dall'#EconomiaGlobale (non più nazionale o localizzata) e da un'élite altrettanto evanescente. Basti pensare che un #Zuckerberg, per citare un pesce non poi tanto vorace, detiene un patrimonio personale molto vicino al capitale economico e politico delle riserve auree del nostro #paese. Che tra l'altro si trovano, guarda caso e in maggior misura, negli #StatiUniti d'America, #RepubblicaFederaleTedesca e #RegnoUnito.
La frammentazione della notizia in era pandemica
26 Ottobre 2021
Quando parlo di fonti mi sento spesso ettichettato come un ingenuo, o uno che difende il #mainstream incriminando a priori la #disinformazione dei #media non allineati. Ma nel 2013 avevo già una visione ben precisa di quello che stiamo parlando oggi./// . Maria Rita Parsi: Cos'è Internet? . Internet è la più grande invenzione dopo l'industrializzazione... . Maria Rita Parsi: Intende dopo la scoperta della stampa? . ... della #stampa e dei processi industriali in genere, siamo agli arbori di una nuova generazione. E' vero, condivido tutti i pericoli che ci sono, e anche il diritto della #privacy in quanto il problema non è la diffusione dell'#informazione, è come viene diffusa, se a pezzi, o in toto. Questo è il grande problema; infatti molte #informazioni che noi vediamo in Internet sono pezzi sfavorevoli di un'informazione più completa favorevole, oppure, sono pezzi favorevoli di un'informazione più competa sfavorevole, perciò non ne usciamo più. #AndyWarhol negli #anniottanta aveva previsto questo, i famosi quindici minuti di celebrità "tra virgolette"; diceva che in futuro chiunque poteva essere celebre almeno per quindici minuti, era una sua previsione che è stata appunto testata con l'avvento di Internet. #Celebrità o contro-celebrità naturalmente, questo è successo, che gli artisti hanno ancora una volta anticipato. . Maria Rita Parsi: Cos'è il #Cyberbullismo? . Sono quei pericoli che esistono nella realtà, ma esistono anche nella rete. Nella rete possono essere circoscritti, sono visibili, sono tracciabili. Nella rete no, nella rete non ci sono confini. . (Da un'intervista del 2013 in ambito #SocialNetwork)
Referendum abrogativo No Green Pass
24 Ottobre 2021
Leggendo tra i vari #commenti sto prendendo coscienza che all'italiano (medio) piace di più il confronto fisico, che quello intellettuale. La piazza, piuttosto che la carta. Il rancore, piuttosto che la #strategia. Il delirio, piuttosto che la #logica. E in questo nuovo magma sembra ritrovare la propria dimensione perduta che, probabilmente, poco ha a che fare con quello che crede di combattere, il #GreenPass, ma molto con quello che invece risiede nella profondità atavica di una #dignità demolita da decenni di soprusi. /// È ormai una questione quasi personale contro lo #Stato, non contro le varie strumentalità legislative con il quali agisce. Un comportamento #psicologico che assume i tratti della dipendenza da opposizione, indipendentemente dal singolo obiettivo raggiungibile. Tra le righe dei diversi commenti sembra quasi che la fine del Green Pass, - servito in un piatto d'argento -, non abbia lo stesso #appeal della dimostrazione del relativo #dissenso di #piazza. Ma posso sbagliarmi.
Intervento dell'Avv. Pia Perricci
Stefano Mitrione Purtroppo penso che tu abbia ragione! Io Ho come l'impressione che all'italiano non importi eliminare il #greenpass, ma solo dimostrare allo stato che si è più forti fisicamente... non comprendendo che le guerre si vincono usando l'intelligenza e soprattutto gli stessi mezzi! L'unico mezzo #Democratico veramente efficacia al giorno d'oggi, è il #referendum! questo è l'unico mezzo veramente efficace con il quale si può battere lo #Stato, e per il quale può decidere il popolo... il guaio peggiore è che vengono fatte, sempre le stesse contestazioni senza alcuna informazione reale su quello che si sta asserendo! Come può un #referendum abrogativo confermare? Come può un #referendumabrogativo dare assenso e far diventare efficace un qualcosa che lo è già?.. personalmente ritengo, che solo con uno scontro intellettuale molto sottile, si possa combattere la situazione attuale...
La Sars-Cov2 uccide solo diabetici e ipertesi, noi siamo la razza eletta
24 Ottobre 2021
SPECIALE RAPPORTO ISS /// Molti stanno ancora (s)parlando di un recente e iperdiscusso rapporto #ISS senza neppure averlo mai letto e come se prima non ce ne fossero mai stati altri (più o meno uguali nell'inquadratura #scientifica), preferendo e opportunisticamente citandone o condividendone esclusivamente le molteplici #distorsioni create ad uso e consumo di chi proprio non vuole saperne di #vaccinarsi. . /// Ma alla fine sembra proprio questo un ragionamento da "superiorità di razza" (cfr. #nazionalsocialismo #nazismo #hitlerismo ...). E affermare che la #Sars-Cov2 uccide "solo" chi rientra nelle varie comorbità è totalmente #discriminante, ancor più se detto da coloro che ne richiamano il conseguente #vittimismo a proprio carico (cfr. #greenpass #nogreenpass #novax #dittaturasanitaria ...). . /// Parliamo, ad esempio, di oltre cinque milioni di Italiani affetti da #diabete, - e non solo anziani -, che alla luce di questa riflessione potrebbero andare tranquillamente a farsi fottere?. E gli #ipertesi?. L'Italia non è fatta solo di persone sane al 100%. Tutti meritano di essere tutelati, non solo chi, per il momento, (toccetevele pure tanto è irrilevante) è "sano come un pesce". E alla faccia delle #contraddizioni e dell'amor di #Patria. /// Ma c'è chi si difende ancora affermando che solo loro dovrebbero vaccinarsi. E tutti i #diabetici e gli #ipertesi non ancora diagnosticati?. Non sono pochi. E sul fatto della falsificazione dei dati dei presunti decessi parliamo di teorie, qui entriamo in un territorio ancora più scivoloso, anche perché la #Sars-Cov2 non è mai stata considerata direttamente mortale, ma piuttosto come un'acceleratore di varie #patologie sia pregresse, sia non ancora diagnosticate. . /// Ho esaminato io stesso numerosi casi di #cinquantenni, auto dichiaratisi sani come un pesce, che di punto in bianco e per la prima volta nella loro vita hanno quasi smesso di #respirare. Non dico questo perché conosco alcune casistiche, ma perché sono un #giornalistainvestigativo e sono entrato nelle #terapieintensive ascoltando le loro #testimonianze dirette.
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