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"Molte informazioni che noi vediamo in Internet sono pezzi sfavorevoli di un'informazione più completa favorevole, oppure, sono pezzi favorevoli di un'informazione più competa sfavorevole". Stefano Mitrione
Capire il mondo pensando da ricchi
...E PERCHE' BILL GATES POTREBBE ESSERE UN'UOMO BUONO
Per capire quello che pensa un ricco occorre esserlo altrettanto,
almeno in buona parte.
E si potrebbe ulteriormente affermare che il ricco, essendo oltremodo anche mortale, è molto più cosciente di questa sua condizione effimera di quanto non lo sia il povero.
Chi vive con scarse risorse economiche, vive in un'implacabile stato inerziale causato soprattutto dalla precarietà dello stesso stato di sopravvivenza. Viceversa, chi dispone di "illimitate" risorse economiche, vive la frustrazione di non poter perpetuare il suo agio oltre la morte.
Perchè mentre il diversamente ricco confida tutto nella reincarnazione, o comunque in una nuova vita che lo premi in maggior misura, il diversamente povero è invece tormentato da questo concetto del riciclo della vita, assolutamente non compatibile con la perpetuazione oltre la vita del patrimonio finanziario e dei beni materiali accumulati.
Su queste differenti basi filosofiche, e spirituali, il ricco non percepirebbe nessun vantaggio pratico nel buttare le proprie residue energie in uno scolapasta, nella fattispecie dentro una vita che non gli apparterrà più. Sarebbe più logico, da buon uomo d'affari, investire, piuttosto, su un futuro etico, sia per la specie a cui appartiene, che per l'eventuale discendenza. (Anche se su quest'ultimo aspetto potrebbero coesistere delle eccezioni riscontrabili comunque solo in alcuni casi, come quello della successione nobiliare o di sangue e in alcune forme dittatoriali e oligarchiche. Non è il caso dei Gates, attualmente solo i Rothschild potrebbero aspirare a tanto).
E qui entrano in gioco le dinamiche filantropiche che vedono molti super ricchi, ormai verso il fine vita, impegnarsi nel lasciare almeno una traccia positività (e possibilmente salvifica per se stessi) della loro esistenza terrena alle future generazioni e a redenzione del "peccato finanziario" o semplicemente come puro atto di devozione per grazia ricevuta: la ricchezza stessa.
L'unica cosa di cui ha bisogno il super ricco potrebbe quindi essere lei, la redenzione, non un'ulteriore e ininfluente abbuffata di denaro. Quando possiedi già tutto, l'unica cosa che vorresti è probabilmente quella seppur debole giustificazione salvifica per quell'intima colpa di immeritevolezza in un mondo imparziale sempre più tormentato e affamato.
Ti senti quasi fuori luogo, quasi inumano, e questo penso possa essere una sensazione terribile per chiunque.
E non immaginiamo che essere ricchi, molto ricchi, corrisponda ad altrettanta soddisfazione, o addirittura altrettanta felicità.
Essere ricchi potrebbe essere particolarmente noioso per chi ormai ci si è abituato. La felicità è come il cosmo, vive su dinamiche entropiche, e come ha detto l'astrofisico Neil deGrasse Tyson, "L'universo non ha alcun obbligo di darti un senso".
In Bill Gates vedo questa prospettiva di eventi riconducibili ad altrettanti sentimenti, e quando guardo negli occhi una persona, non mi sono mai pentito della mia prima impressione.
Bill Gates potrebbe essere un uomo buono, entrato suo malgrado nel vortice più profondo della finanza, e questo, per un "bonaccione" come lui, è una forza gravitazionale inaccettabile se non fosse per quel sentimento riparatore insito nel bene comune che lo permea con sua moglie Melinda, da almeno due decenni.
Parafrasando, per capire il nulla occorrerebbe avere una mente fatta della medesima sostanza.
E per capire un ricco occorrerebbe una mente ormai satura di denaro e potere.
A questo punto si potrebbe anche dubitare sulle basi di esperienza che possano aver generato delle simili considerazioni. In effetti non dovrei possedere una mente sazia di denaro e potere, tuttavia conosco le riflessioni di chi, se proprio non dovesse rientrare (per poco) nella canonica soglia del miliardo, mi darebbe una certa voce in capitolo.
È quindi la nostra mente che perseguita l'"incarnazione del ricco sfondato", additandola come l'espressione specularmente malvagia dell'anima, e questo solo per quel bisogno impellente di dover elaborare intimamente i propri fallimenti sociali, la fatica di arrivare a fine mese, l'ingiustizia di una vita fatta solo ed esclusivamente di grandi sacrifici.
La filantropia assume quindi l'idea di un'ulteriore umiliazione per chi non se la può permettere. Ecco perchè non piace.
Invece potrebbe non essere così.
Ognuno di noi può sperimentare la filantropia indipendentemente dal fattore quantitativo delle proprie risorse. Assurdamente anche il "saper perdonare" potrebbe essere considerato filantropico, poiché è un bene che viene ceduto gratuitamente al prossimo senza fini di profitto. (ma anche qui coesistono delle eccezionalità, ad esempio il perdono del marito infedele perchè dotato di un cospicuo aspetto finanziario, questo comunque non è perdono, ma la peggiore variante dell'opportunismo). Come anche il Sole nel suo cedere energia al proprio sistema planetario senza averne un qualsiasi evidente tornaconto. Si può essere più filantropici di una stella?.
Dico evidente perchè penso sia anche accettabile che un qualsiasi soggetto filantropico possa almeno pretendere il sacrosanto diritto di poter ricevere un cambio un'arricchimento spirituale, convertibile in un ulteriore senso di appagamento esistenziale. Perchè no?
E sarebbe proprio questa l'unità di misura a cui Bill Gates, ma questa è una mia personalissima sensazione, potrebbe fare riferimento come unico tornaconto del suo impegno nei confronti della sua stessa specie?.
Stefano Mitrione Media
almeno in buona parte.
E si potrebbe ulteriormente affermare che il ricco, essendo oltremodo anche mortale, è molto più cosciente di questa sua condizione effimera di quanto non lo sia il povero.
Chi vive con scarse risorse economiche, vive in un'implacabile stato inerziale causato soprattutto dalla precarietà dello stesso stato di sopravvivenza. Viceversa, chi dispone di "illimitate" risorse economiche, vive la frustrazione di non poter perpetuare il suo agio oltre la morte.
Perchè mentre il diversamente ricco confida tutto nella reincarnazione, o comunque in una nuova vita che lo premi in maggior misura, il diversamente povero è invece tormentato da questo concetto del riciclo della vita, assolutamente non compatibile con la perpetuazione oltre la vita del patrimonio finanziario e dei beni materiali accumulati.
Su queste differenti basi filosofiche, e spirituali, il ricco non percepirebbe nessun vantaggio pratico nel buttare le proprie residue energie in uno scolapasta, nella fattispecie dentro una vita che non gli apparterrà più. Sarebbe più logico, da buon uomo d'affari, investire, piuttosto, su un futuro etico, sia per la specie a cui appartiene, che per l'eventuale discendenza. (Anche se su quest'ultimo aspetto potrebbero coesistere delle eccezioni riscontrabili comunque solo in alcuni casi, come quello della successione nobiliare o di sangue e in alcune forme dittatoriali e oligarchiche. Non è il caso dei Gates, attualmente solo i Rothschild potrebbero aspirare a tanto).
E qui entrano in gioco le dinamiche filantropiche che vedono molti super ricchi, ormai verso il fine vita, impegnarsi nel lasciare almeno una traccia positività (e possibilmente salvifica per se stessi) della loro esistenza terrena alle future generazioni e a redenzione del "peccato finanziario" o semplicemente come puro atto di devozione per grazia ricevuta: la ricchezza stessa.
L'unica cosa di cui ha bisogno il super ricco potrebbe quindi essere lei, la redenzione, non un'ulteriore e ininfluente abbuffata di denaro. Quando possiedi già tutto, l'unica cosa che vorresti è probabilmente quella seppur debole giustificazione salvifica per quell'intima colpa di immeritevolezza in un mondo imparziale sempre più tormentato e affamato.
Ti senti quasi fuori luogo, quasi inumano, e questo penso possa essere una sensazione terribile per chiunque.
E non immaginiamo che essere ricchi, molto ricchi, corrisponda ad altrettanta soddisfazione, o addirittura altrettanta felicità.
Essere ricchi potrebbe essere particolarmente noioso per chi ormai ci si è abituato. La felicità è come il cosmo, vive su dinamiche entropiche, e come ha detto l'astrofisico Neil deGrasse Tyson, "L'universo non ha alcun obbligo di darti un senso".
In Bill Gates vedo questa prospettiva di eventi riconducibili ad altrettanti sentimenti, e quando guardo negli occhi una persona, non mi sono mai pentito della mia prima impressione.
Bill Gates potrebbe essere un uomo buono, entrato suo malgrado nel vortice più profondo della finanza, e questo, per un "bonaccione" come lui, è una forza gravitazionale inaccettabile se non fosse per quel sentimento riparatore insito nel bene comune che lo permea con sua moglie Melinda, da almeno due decenni.
Parafrasando, per capire il nulla occorrerebbe avere una mente fatta della medesima sostanza.
E per capire un ricco occorrerebbe una mente ormai satura di denaro e potere.
A questo punto si potrebbe anche dubitare sulle basi di esperienza che possano aver generato delle simili considerazioni. In effetti non dovrei possedere una mente sazia di denaro e potere, tuttavia conosco le riflessioni di chi, se proprio non dovesse rientrare (per poco) nella canonica soglia del miliardo, mi darebbe una certa voce in capitolo.
È quindi la nostra mente che perseguita l'"incarnazione del ricco sfondato", additandola come l'espressione specularmente malvagia dell'anima, e questo solo per quel bisogno impellente di dover elaborare intimamente i propri fallimenti sociali, la fatica di arrivare a fine mese, l'ingiustizia di una vita fatta solo ed esclusivamente di grandi sacrifici.
La filantropia assume quindi l'idea di un'ulteriore umiliazione per chi non se la può permettere. Ecco perchè non piace.
Invece potrebbe non essere così.
Ognuno di noi può sperimentare la filantropia indipendentemente dal fattore quantitativo delle proprie risorse. Assurdamente anche il "saper perdonare" potrebbe essere considerato filantropico, poiché è un bene che viene ceduto gratuitamente al prossimo senza fini di profitto. (ma anche qui coesistono delle eccezionalità, ad esempio il perdono del marito infedele perchè dotato di un cospicuo aspetto finanziario, questo comunque non è perdono, ma la peggiore variante dell'opportunismo). Come anche il Sole nel suo cedere energia al proprio sistema planetario senza averne un qualsiasi evidente tornaconto. Si può essere più filantropici di una stella?.
Dico evidente perchè penso sia anche accettabile che un qualsiasi soggetto filantropico possa almeno pretendere il sacrosanto diritto di poter ricevere un cambio un'arricchimento spirituale, convertibile in un ulteriore senso di appagamento esistenziale. Perchè no?
E sarebbe proprio questa l'unità di misura a cui Bill Gates, ma questa è una mia personalissima sensazione, potrebbe fare riferimento come unico tornaconto del suo impegno nei confronti della sua stessa specie?.
Stefano Mitrione Media
BILL GATES
Cronologia di un fraintendimento compulsivo
Come spesso accade con i luoghi comuni, anche le fake news nascono con un fondo (molto piccolo) di verità, poi rimpastato con altre informazioni.
Il complottismo su Bill Gates dura ormai da 23 anni. E a promuovere le teorie contro il sesto uomo più ricco al mondo sono stati inizialmente gli oppositori ai vaccini, che hanno assolutamente frainteso le teorie sociologiche sulla riduzione della popolazione sostenute appunto dallo stesso Bill Gates, portando a credere che il suo impegno nella diffusione dei vaccini nel mondo altro non fosse che la deliberata intenzione di danneggiare la salute delle persone per fini economici e di potere.
Ma per capire la complessità del presente occorre sempre partire da molto lontano.
Anni '70
Nasce la "Child Survival Hypothesis" (Ipotesi della sopravvivenza del figlio) che altro non è che un concetto generale sulla demografia del pianeta dove i genitori dei paesi meno abbienti scelgano di generare più figli per aumentarne le probabilità di sopravvivenza allo scopo di poter dare loro un'adeguata assistenza nella vecchiaia. A partire 2009 sarà uno dei principali argomenti di Bill e Melinda Gates a sostegno delle loro campagne vaccinali.
1990
Secondo un rapporto dell'Unicef la Child Survival Hypothesis non darebbe nessuna certezza della sua efficacia.
Da questa affermazione inizia di fatto il sospetto di un complotto.
Da questa affermazione inizia di fatto il sospetto di un complotto.
2000
Nasce la Bill & Melinda Gates Foundation, per sostenere l’educazione e la salute nel mondo e per sviluppare nuovi strumenti e strategie per ridurre l’impatto delle malattie infettive.
Sempre nel 2000 Bill Gates fonda Gavi “Alleanza per i vaccini”, che in vent’anni ha raccolto circa 18,6 miliardi di dollari, di cui più di 4 direttamente dalla fondazione di Bill & Melinda Gates.
Sempre nel 2000 Bill Gates fonda Gavi “Alleanza per i vaccini”, che in vent’anni ha raccolto circa 18,6 miliardi di dollari, di cui più di 4 direttamente dalla fondazione di Bill & Melinda Gates.
2002 - 2006
Il Wall Street Journal (https://www.wsj.com/articles/SB1021577629748680000) rivela il primo acquisto, del valore 205 milioni di dollari in azioni, di nove case farmaceutiche per mezzo della Bill & Melinda Gates Foundation, facendo notare come la fondazione rivendicasse la proprietà intellettuale dei vaccini prodotti. Del resto questa era una pratica che Gates ha sempre applicato anche per i propri software prodotti dalla Microsoft. Il Wall Street Journal rivela, e sottolinea, che la fondazione si fosse presentata solo come intermediario tra le cause farmaceutiche e i paesi più poveri e che la proprietà intellettuale sui farmaci fosse finalizzato unicamente al sostentamento finanziario della ricerca in questa direzione.
Tra il 2002 e il 2006 questo articolo influenzò negativamente gli anti-vaccinisti americani i quali sospettarono fin da subito che queste solo apparenti buone intenzioni, fossero invece il preludio di risultati disastrosi, sfociando sulla questione che i vaccini siano dannosi per salute umana.
2010
Ma solo nel 2010, quattro anni più tardi, viene diffusa a livello globale la prima teoria sulle occulte intenzioni della fondazione di Bill e Melinda Gates. Fu lo speaker radiofonico di una delle più ascoltate trasmissioni radiofoniche statunitensi, quella di Alex Jones, definito anche come l'uomo più paranoico d'America, il quale accusa che il magnate americano nascondesse l'intenzione di strumentalizzare i suoi vaccini per innescare un'inversione demografica sulla crescita della popolazione del pianeta al fine ultimo di creare un élite mondiale che diventasse di fatto una nuova organizzazione oligarchica.
Ma Alex Jones ascoltando Bill Gates in un TEDx dello stesso Bill Gates nello stesso periodo, fraintese, o distorse consenzientemente, il suo intervento sul cambiamento climatico, in cui si discuteva di come le risorse della Terra non fossero più sufficienti a soddisfare l'esponenziale crescita demografica della sua popolazione. Questa fu la frase che diede adito alla teoria del complotto più diffusa di tutta la storia dei tempi recenti: "Se facciamo un buon lavoro con i nuovi vaccini possiamo diminuirlo forse del 10-15%", dove per ridurre ci si riferiva alla questione virale, e non demografica.
Ma Alex Jones ascoltando Bill Gates in un TEDx dello stesso Bill Gates nello stesso periodo, fraintese, o distorse consenzientemente, il suo intervento sul cambiamento climatico, in cui si discuteva di come le risorse della Terra non fossero più sufficienti a soddisfare l'esponenziale crescita demografica della sua popolazione. Questa fu la frase che diede adito alla teoria del complotto più diffusa di tutta la storia dei tempi recenti: "Se facciamo un buon lavoro con i nuovi vaccini possiamo diminuirlo forse del 10-15%", dove per ridurre ci si riferiva alla questione virale, e non demografica.
"Se facciamo un buon lavoro con i nuovi vaccini possiamo diminuirlo forse del 10-15%", dove per "ridurre" ci si riferiva alla questione virale, e non demografica.
Bill Gates aveva oltretutto introdotto la questione, esponendosi di fatto in un terreno piuttosto scivoloso, di cosa spinga i genitori a fare o non fare figli accennando alla "Child Survival Hypothesis" (Ipotesi della sopravvivenza del figlio) che altro non è che un concetto sulla demografia del pianeta risalente agli anni '70 dove i genitori dei paesi meno abbienti scelgano di generare più figli per aumentarne le probabilità di sopravvivenza allo scopo di poter dare loro un'adeguata assistenza nella vecchiaia. Su questo concetto il magnate americano sosteneva che la diffusione dei vaccini potesse dare loro questa possibilità generando meno figli ma contestualmente più longevi. E' su questo preciso punto che il cospirazionismo ebbe di cui discutere nelle proprie teorie sul concetto di depopolazione del pianeta. Ma tra il dire di uccidere le persone o renderle sterili all'ottimizzarne invece la genesi riproduttiva c'è un'abisso incolmabile. Una teoria molto controversa che comunque è stata trattata anche dall'Unicef nel 1990 e che non darebbe la certezza della sua efficacia.
2014
Uno studio pubblicato su Science sottolinea ulteriormente che non ci possa essere un legame tra un minor indice di mortalità infantile e un ridotto incremento di crescita della popolazione a favore, viceversa, di un migliore livello di istruzione femminile e di contraccezione. Potrebbero avere più effetto altri fenomeni, come il livello di istruzione delle donne e la diffusione della contraccezione.
Fu altro duro colpo per la credibilità sulle intenzioni di Bill Gates, oltre a quello del 1990 nel quale, in un rapporto dell'Unicef, si indichi che la Child Survival Hypothesis non darebbe nessuna certezza della sua efficacia. Fu questa questa successione di fatti ed opinioni contrastanti che ne aumentò ulteriormente l'ipotesi del complotto.
Fu altro duro colpo per la credibilità sulle intenzioni di Bill Gates, oltre a quello del 1990 nel quale, in un rapporto dell'Unicef, si indichi che la Child Survival Hypothesis non darebbe nessuna certezza della sua efficacia. Fu questa questa successione di fatti ed opinioni contrastanti che ne aumentò ulteriormente l'ipotesi del complotto.
2015
Bill Gates fu accusato di aver predetto la Sars-Cov2. Ma è dal 2015 che se ne parlava come dimostra anche un TEDx di Monaco di Baviera intitolato appunto “Non siamo pronti per la prossima epidemia”, che dava attenzione ad una probabile, quanto ciclica, diffusione di un virus come la Sars o la Mers solo fino a quel momento non avessero raggiunto le aree urbanizzate. Di questo si parlava, non della previsione dell'arrivo di un nuovo patogeno che sarebbe poi stato chiamato coronavirus. Del resto le epidemie hanno sempre coinvolto le varie epochè della nostra coesistenza con i virus del nostro pianeta, e immaginare l'attuazione di un sistema sanitario efficiente nel contrastare una grave epidemia non è assolutamente propedeutica ad una circostanza viceversa oscura come la teoria del complotto non tardò ad additare.
2016 - 2020
Anche nel 2016, epidemia di Zika, in Brasile, si creò ulteriore terreno per nuove speculazioni complottiste. E fu proprio in New York Times questa volta che mise ulteriore fuoco sul braciere solleticando l'idea che dietro a questo virus ci fosse la mano avida di denaro del Big Pharma. Del resto il sospetto era fondato da una precedente accusa, infondata e senza alcuna prova che la sostenesse, dove lo stesso Bill Gates era co-responsabile di un'altra epidemia nata proprio in Brasile.
L'argomento dell’eugenetica, ovvero quell'insieme di pratiche volte al miglioramento del patrimonio genetico di una determinata popolazione, come già ben rappresentata ad esempio nelle intenzioni di Hitler ben sessanta anni prima, fosse un tema molto caro a chi detiene grandi risorse finanziarie come lo stesso Gates.
E fu proprio questa foto pubblicata nel 2016 dalla rivista francese Factuel ad essere totalmente decontestualizzata per raffigurare un Bill Gates che avrebbe incontrato il presidente senegalese per trattare di una presunta sperimentazione vaccinale sulla popolazione.
L'argomento dell’eugenetica, ovvero quell'insieme di pratiche volte al miglioramento del patrimonio genetico di una determinata popolazione, come già ben rappresentata ad esempio nelle intenzioni di Hitler ben sessanta anni prima, fosse un tema molto caro a chi detiene grandi risorse finanziarie come lo stesso Gates.
E fu proprio questa foto pubblicata nel 2016 dalla rivista francese Factuel ad essere totalmente decontestualizzata per raffigurare un Bill Gates che avrebbe incontrato il presidente senegalese per trattare di una presunta sperimentazione vaccinale sulla popolazione.
2017 - 2020
In Germania viene diffuso su Twitter un video realizzato però nel 2017 in concomitanza della protesta popolare contro il partito di maggioranza del governo Polacco, spacciandolo per una più recente protesta di massa contro un ipotetico “nuovo ordine mondiale”, in cui Bill Gates ne viene ritenuto uno dei maggiori responsabili.
2018 - 2019
Bill Gates, tra il 2018 e il 2019, devolve 530 milioni di dollari all’Organizzazione mondiale della sanità diventandone il più importante sostenitore secondo solo agli Stati Uniti.
2019
In questo periodo diverse piattaforme di controinformazione, diffondono un'accusa contro la fondazione di Bill e Melinda Gates, dichiarandoli responsabili di aver precedentemente simulato una pandemia da sessantacinque milioni di morti in una raffigurazione virtuale chiamata “Evento 201”.
L'unico dato reale è che questa conferenza si è veramente svolta a New York, ma su un'argomentazione del tutto diversa: "come favorire la cooperazione delle nazioni al fine di ridurre l'impatto economico e sociale che ne sarebbe derivato dall'arrivo di probabili eventi pandemici.
E qui mi ricollegherei ad un altro fatto analogo avvenuto quattro anni prima, nel 2015, quello già esposto qualche capitolo più sopra di un TEDx di Monaco di Baviera intitolato appunto “Non siamo pronti per la prossima epidemia”, e sul tema che le pandemie stesse sono un fenomeno ciclico assai ben conosciuto dalla comunità scientifica.
Nello stesso contesto disinformativo Bill Gates avrebbe finanziato un centro ricerche sulle malattie degli animali britannico, il Pirbright Institute, e che possiederebbe il brevetto di un virus potenzialmente mortale per la specie umana e non solo quello della Sars che colpisce esclusivamente gli animali.
L'unico dato reale è che questa conferenza si è veramente svolta a New York, ma su un'argomentazione del tutto diversa: "come favorire la cooperazione delle nazioni al fine di ridurre l'impatto economico e sociale che ne sarebbe derivato dall'arrivo di probabili eventi pandemici.
E qui mi ricollegherei ad un altro fatto analogo avvenuto quattro anni prima, nel 2015, quello già esposto qualche capitolo più sopra di un TEDx di Monaco di Baviera intitolato appunto “Non siamo pronti per la prossima epidemia”, e sul tema che le pandemie stesse sono un fenomeno ciclico assai ben conosciuto dalla comunità scientifica.
Nello stesso contesto disinformativo Bill Gates avrebbe finanziato un centro ricerche sulle malattie degli animali britannico, il Pirbright Institute, e che possiederebbe il brevetto di un virus potenzialmente mortale per la specie umana e non solo quello della Sars che colpisce esclusivamente gli animali.
2020
Nel 2020 la storia si ripete.
Gli effetti della disinformazione sulla Sars-Cov2 e su chi di fatto l'avrebbe diffusa se non creata, arrivano anche in Italia alla fine del gennaio del 2020, con un'anticipo di soli due mesi dall'attuazione del piano di emergenza pandemica, quindi ancor prima che nel nostro paese fu registrato il primo focolaio di Codogno a Febbraio 2020 .
Nelle successive settimane iniziò a circolare la notizia in cui Bill Gates avrebbe ammesso che la sperimentazione e la relativa somministrazione di un vaccino avrebbe contribuito contestualmente a ridurre una sovra popolazione ormai giunta al suo ultimo traguardo.
E, per rafforzare questa notizia, anche questa palesemente falsa, fu pure manipolata un'immagine dell’ingresso principale della fondazione di Bill e Melinda Gates, con la nuova ed inquietante dicitura scolpita nel marmo “Centro per la riduzione della popolazione mondiale”.
Gli effetti della disinformazione sulla Sars-Cov2 e su chi di fatto l'avrebbe diffusa se non creata, arrivano anche in Italia alla fine del gennaio del 2020, con un'anticipo di soli due mesi dall'attuazione del piano di emergenza pandemica, quindi ancor prima che nel nostro paese fu registrato il primo focolaio di Codogno a Febbraio 2020 .
Nelle successive settimane iniziò a circolare la notizia in cui Bill Gates avrebbe ammesso che la sperimentazione e la relativa somministrazione di un vaccino avrebbe contribuito contestualmente a ridurre una sovra popolazione ormai giunta al suo ultimo traguardo.
E, per rafforzare questa notizia, anche questa palesemente falsa, fu pure manipolata un'immagine dell’ingresso principale della fondazione di Bill e Melinda Gates, con la nuova ed inquietante dicitura scolpita nel marmo “Centro per la riduzione della popolazione mondiale”.
"il grande correttore venuto per insegnarci qualcosa che abbiamo dimenticato"
Altrettanto falsa sarebbe la notizia che i Gates si sarebbero rifiutati di far vaccinare i propri figli, come altrettanto falsa è la notizia su una presunta telefonata tenutasi con il nostro ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte dove si sia discusso sull'ipotesi di far innestare sottopelle agli italiani con l'alibi di una finta somministrazione vaccinale. A fronte di questo argomento fu creata addirittura una pagina Web di smentita sul Sito ufficiale del nostro governo che allo stato attuale, per raggiunti i termini della contestualizzazione, è stata disattivata.
(https://www.governo.it/it/articolo/colloquio-telefonico-del-presidente-conte-con-bill-gates/14557)
Un'altra fake news dello stesso periodo riguarda una notizia in cui Gates avrebbe definito il coronavirus "il grande correttore venuto per insegnarci qualcosa che abbiamo dimenticato"
(https://www.governo.it/it/articolo/colloquio-telefonico-del-presidente-conte-con-bill-gates/14557)
Un'altra fake news dello stesso periodo riguarda una notizia in cui Gates avrebbe definito il coronavirus "il grande correttore venuto per insegnarci qualcosa che abbiamo dimenticato"
Bill Gates, per Forbes il secondo uomo più ricco del mondo dopo Jeff Bezos, in questo periodo critico ha intensificato i suoi rapporti con molti politici, anche europei: di recente ha davvero telefonato a Giuseppe Conte e alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, mentre sua moglie ha parlato con il premier spagnolo Pedro Sanchez.
È impegnato anche economicamente nella corsa al vaccino e sta collaborando con le istituzioni europee: la sua fondazione ha partecipato alla raccolta lanciata dalla Commissione, che ha ottenuto 7,4 miliardi di euro da diversi partner, ma non è chiaro quanti di preciso arrivino dalle casse di Bill Gates e sua moglie. La fondazione ha raccontato alWall Street Journal di aver speso finora 305 milioni di dollari per contrastare la pandemia.
È impegnato anche economicamente nella corsa al vaccino e sta collaborando con le istituzioni europee: la sua fondazione ha partecipato alla raccolta lanciata dalla Commissione, che ha ottenuto 7,4 miliardi di euro da diversi partner, ma non è chiaro quanti di preciso arrivino dalle casse di Bill Gates e sua moglie. La fondazione ha raccontato alWall Street Journal di aver speso finora 305 milioni di dollari per contrastare la pandemia.
Sempre nel 2020 c'è pure chi ha messo ritoccato, e pure malamente, una foto in cui si vede lo stesso magnate ammanettato e arrestato dall'FBI per aver creato e fatto diffondere la malattia da Sars-Cov2.
Nonostante la pessima qualità dell'informazione fotografica la notizia fu presa per vera.
Nonostante la pessima qualità dell'informazione fotografica la notizia fu presa per vera.
Fact Checking
"Molte informazioni che noi vediamo in Internet sono pezzi sfavorevoli di un'informazione più completa favorevole, oppure, sono pezzi favorevoli di un'informazione più competa sfavorevole".
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TUTTE LE FONTI:
Ph.: Karolina Grabowska / Cottombro Studio
Quattro dei principali macro argomenti della nostra contemporaneità sono diventati il terreno più contaminato dalla disinformazione.
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