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Buongiorno uomo, buongiorno umanoide21 Ottobre 2021
Arrestata Ai-Da, l'umanoide artista scambiato per una spia britannica.
Oggi 21 Ottobre 2021, la data che uomo e macchina si sono incontrati per la prima volta. Ai-Da è un #umanoide #robot ed è un'artista. Lui è una guardia di un aeroporto egiziano. Ma non è una storia d'#amore, nessuna emozione, solo il sospetto che lei sia un #agentesegreto britannico. Sembra tanto una storia leggera da sfogliare tra le pagine di un #giallo, a dire il vero non tanto originale. Se non fosse però che Ai-Da è dotata di un'intelligenza, artificiale, due splendidi #occhi, e due #telecamere. Ed ecco servita la #spystory che di fatto ha sancito il primo vero punto d'incontro tra la #specieumana e il #transumanesimo. Non è più #fantascienza, ormai le due specie si sono guardate e nulla sarà come prima. Ora manca l'ibridazione, il primo atto di "#amore" tra un uomo e la sua macchina, e forse, tra mortalità e immortalità.
I quattro giorni del molo 4*
20 Ottobre 2021
Gli avevo dato due giorni, a #StefanoPuzzer, ma sono stati quattro. E pensare che vedevo in lui qualcosa di magico, un'italianità quasi estinta da molto tempo, un nostalgico ritorno al passato, una mano di spugna ad un modo di comunicare orribile che troppo spesso ci coinvolge nella nuova dualità di pensiero degli ultimi due anni. Lo confesso, gli ho pure espresso la mia più profonda ammirazione #morale in un commento pubblico su #Facebook. Ma pensare di fermare il #portodiTrieste è stata una follia. Tra tutti i porti che potevano essere il più mitteleuropeo è stata una scelta infelice destinata a implodere in pochissimo tempo. Volevano colpire lo #Stato e invece hanno infastidito l'#Europa. Poco importa, verrebbe da dire, il male è di fatto omnipresente e l'effetto mediatico c'è stato comunque. E invece no, perché è l'obiettivo a non essere stato raggiunto. Ora giriamola come vogliamo, Stefano Puzzer é uno, dieci e centomila come si sente dire con lo spirito di una malcelata rassegnazione. Anche #GretaThunberg lo è, ma non per questo accade qualcosa di diverso, di eclatante, perché nel mondo di oggi il potere decisionale va ben oltre le sparute dispute sociali della nostra fragile contemporaneità emotiva. Se il #porto doveva rimanere bloccato a oltranza per ottenere l'annullamento del #GreenPass in Italia, la valutazione del campo di battaglia è stata sottovalutata (o sopravalutata) per ottenere l'avanzamento delle truppe nella direzione desiderata. E qui siamo andati verso interessi troppo vasti per un obiettivo così circoscritto, - le esigenze seppur nobili e sotto determinati aspetti apprezzabili -, di una #minoranza in un #paese marginale nel quadro #geopolitico internazionale. Ma forse nemmeno tanto marginale dal punto di vista geografico. Penso ai suoi 8300 chilometri di costa e all'affaccio strategico su uno dei mari più importanti per l'economia mondiale, il #Mediterraneo. E l'#Adriatico è il suo naturale corridoio verso l'Europa, e #Trieste la porta principale. Non poteva durare più di quanto giorni.
Greenpass: La verità sui porti18 Ottobre 2021
Prima hanno destabilizzato il nostro #sistemasanitario, poi quello politico, e ora quello dei #trasporti e delle attività #portuali. Ditemi se questo non è un attacco all'occidente. Una sequenza di eventi ben riconoscibile nel modello della #CyberWarfare dove le nazioni non si sfidano nel materiale ma nell'immateriale. Come?. Ci siamo proprio dentro. #Trieste e #Genova rappresentano il sistema dei trasporti via mare più importante del #mediterraneo, e quest'ultimo è a sua volta il mare più strategico del pianeta. Chi sta orchestrando invisibilmente e impercettivamente queste azioni non sono i contestatori del #greenpass capitanati da #StefanoPuzzer, ma l'intelligence #cinese e forse anche quella #russa. E con questo non tolgo assolutamente l'#orgoglio #nazionalpopolare nel sentirsi parte di un sistema attivo quanto mai strategico, dico solo che il contesto di base è stato verosimilmente creato da una raffinata attività di intelligence che italiana non è, o almeno in parte. Ricordo ancora l'accordo #Aukus, siglato tra #Washington, #Canberra e #Londra, che affidava a queste tre nazioni l'arduo compito di contenere #Pechino sullo scenario di una possibile #guerrafredda. Ma alla base c'è il declino di una reciproca stima che da oltre settant'anni lega gli #StatiUniti all'#Europa. Ma se un tempo si chiude, un altro si apre, l'attenzione verso un settore in rapida #espansione come quello Indo-Pacifico, con la primaria strategia di penetrare e contenere l'espansione della #Cina nel #mercatoglobale conferendole di fatto una destabilizzante #egemonia. Bloccare i porti e le infrastrutture equivale a condividere gli interessi della supremazia economica cinese.
Attenti a quei tre14 Ottobre 2021
Altro che COVID. Biden non si fida più dell’Europa e potrebbe preferire il ritiro della #NATO per lusingare Mosca a favore di Pechino. (e saranno guai per noi) . L'accordo #Aukus, siglato tra #Washington, #Canberra e #Londra, affida a queste tre nazioni l'arduo compito di contenere #Pechino sullo scenario di una possibile #guerrafredda, dove la peggio sarebbe per #Taiwan. Ma alla base c'è il declino di una reciproca stima che da oltre settant'anni lega gli #StatiUniti all'#Europa. Ma se un tempo si chiude, un altro si apre, l'attenzione verso un settore in rapida #espansione come quello Indo-Pacifico, con la primaria strategia di penetrare e contenere l'espansione della #Cina nel #mercatoglobale conferendole di fatto una destabilizzante #egemonia. Quindi agli USA potrebbe non interessare più tanto il #Mediterraneo e di conseguenza l'inaffidabile Europa senza parlare del nostro paese. Anche #Fincantieri soffrirà dell’annullamento di alcuni importanti contratti #militari, per noi in generale non si metterà bene. È l’#UnioneEuropea che ha mancato di coerenza nel supportare l'#economiacinese, con l'industria automobilistica tedesca ma anche con la vicinanza commerciale delle partnership Italo-cinesi e Italo-francesi. E ora è arrivato il conto, in #dollari. E questo è un grosso problema per #MarioDraghi in quanto vede sempre più mancare la possibilità di giocare il suo prestigio internazionale sulla #scenamondiale. Questa #guerrasilenziosa giocata sulla leadership del mondo social e del quarto potere #cyberwarfare americano contro il potenziale produttivo e tecnologico cinese, causerà ingenti #dannieconomici, ma soprattutto sociali, ad un Europa sempre più marginale nel mercato globale. Ecco perché potremo essere traditi dai nostri stessi #alleati. La #pandemia è uno spartiacque arrivato nel momento più opportuno, una coincidenza meravigliosa per distrarre il mondo da un #cambiamento epocale dove l'europa ne rimarrebbe esclusa e l'Italia annullata.
L'Italia sta crollando14 Ottobre 2021
"Il dramma è inaccettabile all'inizio, sopportabile lungo il cammino, rivelatore di luce alla fine"
Abbiamo creato le basi per una delle crisi economiche degli ultimi settant'anni14 Ottobre 2021
Il braccio di ferro con lo stato, e quindi con il capitalismo, ci porterà ad una delle #crisieconomiche più severe degli ultimi settant'anni. Quel non voler comprendere, ed accettare, il mondo in cui viviamo nella sua più ampia complessità, ci farà sfuggire di mano tutto quello che ora giudichiamo, erroneamente, inattaccabile. #SistemaPensionistico compreso. Ed è sempre accaduto che sul fronte vaccini ci sia stato una sorta di off limits corporeo, per il semplice fatto che ci ricorda di non essere veramente liberi di scegliere abbassandoci di conseguenza ad un rango di sottoposti ad un regime autarchico dove, chi decide per il nostro bene, è spesso raffigurato nell'immaginario collettivo come un'essere diabolico. Ma è da quando che dalle campagne ci siamo spostati nelle città, - sposando quell'ideale di desporensabilizzazione attiva nei confronti dell'#agricoltura e di tutte quelle funzionalità legate ad un concetto più ampio di equilibrio con la #natura -, che abbiamo siglato la nostra condanna a divenire i macabri ingranaggi di un sistema irreversibile dove all'individuo vengono concesse le sole libertà opportunamente negoziabili. Altrimenti la macchina si fermerebbe. E se la macchina si ferma è il sistema stesso a crollare causando enormi danni agli #equilibrieconomici già diventati precari da quel substrato di #debito che ormai ci arriva al collo. Mantenere l'acqua al di sotto del naso significa per un #governo mantenere viva l'#economia e l'individuo stesso, più volte raffigurato con la sinistra definizione di "#capitaleumano". Il popolo delega questo compito estremamente difficile ad un organismo di fiducia attraverso il voto di preferenza, assumendone di conseguenza anche le responsabilità della sua scelta. E puntualmente arriva a demonizzarlo proponendo, secondo la propria preparazione in materia e attraverso fantomatiche logiche, facili escamotage legislativi. E mi pare davvero inconcepibile che l'intera classe politica sia sempre ed oltremodo inadeguata al compito assegnatole, in quanto per qualsiasi legge delle statistica almeno uno che funzionasse dovrebbe pur esserci. O siamo noi tutti, stirpe italiana, ad essere veramente incapace a governarci?.
Questo nostro difetto di fabbrica e insito proprio nel nostro stesso DNA evolutivo?. Oppure non è così, perché a governarci c'è un'entità esterna ancora più autorevole degli stati stessi?.
Il mirabolante senso di una libertà perduta08 Ottobre 2021
Riguardo al mirabolante quanto non tanto fantascientifico rapporto tra una #guerrafredda mai conclusa e il #Covid-19 ne avevo già parlato a Luglio in un post intitolato "La scelta" (codice lettura Instagram #sm18sm), e ad Agosto in altri due intitolati "Sul pericolo atomico... l'Italia delle tre scimmiette" e "L'allucinazione dei No" (codice lettura Instagram #sm02no). E se pensate che detesto essere lungimirante vi sbagliate perchè è molto meglio affondare da coscienti che galleggiare da incoscienti. Proprio oggi, parlando di #dirittocostituzionale con un avvocato cassazionista coinvolto nel caso #SeaWatch, abbozzai l'idea che, - in fatto di #opinionismo politico -, sarebbe stato molto meglio essere unici nella massa che popolari nell'unicità. A un primo impatto la frase potrebbe risultare terribilmente illogica ma, se immersa in un determinato contesto, appare magicamente densa di significato. E a tre mesi dal mio "sproloquio" in salsa #geopolitica dei tre sopracitati post, ecco riaffiorare la sintesi di quello che invece era una mia profezia di nome #NATO. Parlavo anche di "#FintaGuerraNucleare", secondo un’intervista di Paolo Mastromo di "M Economia Italiana" a un misterioso tanto realistico Mr. H.J.S., economista indiano d'istanza, - come esperto di #CrisisManagement -, nelle principali stanze dei bottoni di mezzo Mondo, il quale ci rivelava all'orecchio uno scenario dove il “grande complotto” esiste, ma non nella forma più genericamente creduta. La centralità dell'indagine era la "salvezza del #Mondo" tramite la "salvezza del #Capitale". Il punto è questo, abbiamo sforato oltre qualsiasi limite di accettabilità creditizia, perchè di fatto non ci interessa più la #ricchezza, - che se ben interpretata può rivelarsi un bene encomiabile -, quello che invece ci interessa, da almeno settant'anni, è sembrare di averla (ndr. la ricchezza), fingere di essere #ricchi oltre le proprie possibilità economiche. E questo si è rivelato un male ad effetto domino che ha trasformato il capitale in mera spazzatura di #ValutaDigitale causando una vera e propria ecatombe finanziaria i cui effetti risalgono ad almeno, - nella forma più grave -, alla crisi dei #subprime del 2006. E a stento siamo arrivati al Dicembre del 2019 quando l'intero pianeta iniziò ad essere coinvolto, suo malgrado, in quella che anch'io credo sia una "sottospecie" di #GuerraNucleare come parafrasata in incognito da H.J.S. il 6 Aprile di quest'anno a #PaoloMastromo. E #PaulSweezy aveva nuovamente ragione; il tasso del #profitto non può crescere all'infinito se non è controbilanciato dal capitale, e le #multinazionali, - soprattutto quelle della #DigitalEconomy -, lo hanno sempre saputo fin dall'inizio ma intanto ci hanno sguazzato. Gli enormi introiti (impalpabili) generati dalla vendita di quello che io considero "polvere digitale", hanno creato un'enorme vuoto che si ripercuote a tutti i livelli della #società. Ma poi ci sono altri problemi come la #crisiclimatica e in aggiunta quella tra #oriente e #occidente con un occhio di riguardo all'instabilità medio orientale da me considerata, - come da me azzardatamente accennato in un post del 4 Settembre 2021 -, il #Tampax (da tanto sanguinante) di una "guerra fredda" mai di fatto conclusa. Alla luce della combinazione di questi molteplici #scenari è ingiusto dare la colpa di tutto ad una #pandemia che invece potrebbe averci salvato da un male ancora peggiore. L'#Europa è l'osservatore inerme di una #guerra silenziosa tra #USA e #Cina dove nel piatto d'argento c'è la supremazia economica nel Mondo, e dove la #Russia potrebbe di fatto spostare l'ago della bilancia a favore dei "vicini" asiatici. Di conseguenza a #Biden potrebbe venire l'idea di tradire il #PattoAtlantico (e relativi aggiornamenti del 1991) ritirando la NATO dall'Europa nel disperato tentativo di creare una sorta di riconciliazione e negoziazione della spartizione del mercato. L'#intelligence americana punta il dito sul #GovernoCinese come presunto colpevole di aver innescato una guerra non solo #biologica, - ma anche #informatica -, contro l'occidente nell'intento di destabilizzarlo nelle sue profondità sociali ed economiche. Più che di guerra informatica parlerei piuttosto di "guerra disinformatica" dove le varie intelligence avrebbero attaccato, - e influenzato -, l'#OpinionePubblica sulla percezione delle cause del "melodramma pandemico", creando volutamente divisioni e criticità politica interna nel proprio avversario occidentale. E lo si sapeva da settant'anni che la #TerzaGuerraMondiale non sarebbe stata di tipo convenzionale e neppure #nucleare. Anche se ben più volte, almeno dal 1997, c'è stato il rischio che l'allora #UnioneSovietica prendesse di mira il fronte NATO americano in Europa (#Aviano e #Ghedi compresi) con un improvviso #StrikeNucleare. L'Italia è sempre stata considerata la portaerei americana del #Meditteraneo e questo per #Mosca è sempre stata la prova dell'interminabile inimicizia con #Washington. Ecco perchè un ipotetico, quanto realistico, ritiro della presenza militare USA dall'Europa potrebbe rappresentare per #JoeBiden una ghiotta opportunità di vincere la guerra con la Cina. L'#Italia?. Il nostro sistema politico e costituzionale?. Sarebbe un semplice "#effettocollaterale" che comunque ha già iniziato a mostrarsi nella sua sembianza più oscura. E' chiaro che la nostra #costituzione è già stata negoziata mentre i nostri governanti non possono che sottostare dapprima al "ricatto atlantico" di una superpotenza come gli USA, e conseguentemente, - se lo scenario dovesse continuare a mutare -, entrerebbe di fatto sotto la protezione di una già suggerita "Alleanza Militare Europea", come del resto già tentato negli anni cinquanta con la CED (Comunità Europea di Difesa) a seguito di una collaborazione italo-francese degli allora primi ministri #RenèPleven e #AlcideDeGasperi. Ma noi del #popoloitaliano cosa abbiamo a che fare con tutto questo?. Eccome se centriamo. In primis perchè ci troviamo malauguratamente nel centro geografico di una guerra tra titani, #Godzilla e #Kong impallidirebbero a confronto. In seconda causa abbiamo già messo tutte le firme possibili alla rinuncia della nostra #sovranità. Abbiamo decentrato i nostri interessi consumistici dall'Italia e abbiamo rifiutato la ricchezza in virtù dell'apparenza. Di conseguenza abbiamo votato questo distruttivo modello di approccio all'economia generando una classe politica perfettamente speculare, non contraddittoria come appare ai molti. E' stata la nostra stessa avidità, il nostro stesso "narcisismo consumistico", a disegnare il nostro paese perché la politica non è un soggetto fisico, ma un "vestito che segue le mode della società". Quindi il valore della parola "Libertà", - tanto recentemente e frettolosamente vezzeggiata -, deve essere rivalutata all'interno di uno schema molto diverso da quello sostenuto dai nostri avi. Semplicemente perchè loro non avevano nulla da perdere. Oggi, a differenza di un tempo, ci troviamo coinvolti in una sorta di "Libertà in franchising", - brutto a dirsi -, ma di fatto, che ci piaccia oppure no, non siamo più gli unici "padroni" di noi stessi. Ce lo ricordano i sedici caratteri del #CodiceFiscale che abbiamo sempre in tasca, mentre nasciamo accollandoci il #debito dello stato nei confronti di altre entità giuridiche che non sempre parlano la nostra stessa lingua. La maggior parte delle persone ha un #MutuoDellaCasa da pagare, e la rata di ogni tipo di bene di consumo a sua volta assicurato e vincolato da clausole che mai abbiamo letto e che di fatto ci rendono schiavi di un #potereinvisibile. Anche la nostra stessa forma di comunicazione non è più autoritaria ma è concessa dalle stesse multinazionali che accusiamo di averci rovinato la #vita, la cui longevità è peraltro garantita da quel #BigPharma che niente di meno demonizziamo. Mi viene in mente un film, "Finché c'è guerra c'è speranza" diretto e interpretato nel 1974 da un raffinato e ironico #AlbertoSordi dove si narra che alla fine, - quello che conta in una società che si vuole reputare moderna -, non sono gli ideali supremi del #PoliticallyCorrect, ma quelli di un meno nobile ma quanto mai sublime potere d'acquisto.
La mia Gomorra07 Ottobre 2021
#Gomorra è la serie cinematografica che più ha saputo delineare la nostra società all'estero. Non tanto perché ci riguarda da vicino, ma perché esprime quel modo di essere così oltraggioso e contemporaneamente accondiscendente di noi Italiani. Non me ne vogliate, ma a me i #Savastano piacciono. Quel mix di atrocità è intimità famigliare mi riporta a quella #SindromediStoccolma che non può che affascinare perché è capace di deresponsabilizzarti dalla noia di una vita pressoché inebetita dalla stupidità dilagante. Con questo non voglio insinuare che il male è #intelligente, e neppure che il bene sia #noioso. Ma c'è qualcosa di profondamente arcaico che non riusciamo a spiegare neppure a noi stessi in quel senso di #famiglia, buona o cattiva che sia, che da secoli impera nell'italianissimo cliché #patriarcale. Ecco perché Gomorra piace, sia a noi, che agli altri. E non è neppure un caso che piaccia pure al mio avvocato e pure allo Stato. Perché, fondamentalmente, siamo un #popolo di #mafiosi, non tanto nel fare, ma nel pensare. Se un noto modo di dire ci suggerisce senza ombra di dubbio e fino a prova contraria che "lo stato siamo noi", - intendo ognuno di noi -, lo stesso valgasi per qualsiasi comportamento sociale, #camorra, #ndrangheta e #mafia compresa.
Non solo Greta, anche la Westwood contro cambiamenti climatici06 Ottobre 2021
L'ormai ottantenne stilista britannica si è sempre dimostrata una combattente per i diritti umani. Opinionabile l'effetto femminilità praticamente assente in questa collezione, non opinionabile invece il messaggio. Ecco perché è una delle mie preferite.
Attenzione, perchè c'è da farsi male05 Ottobre 2021
E il popolo dei #no ricarica la molla con una nuova #lastminute, anzi, ripescata dal repertorio più classico. "Le #mascherine non servono a nulla", come dire che una #zanzara non la fermi con una recinzione. E come il solito tutto è nuovamente il contrario di tutto, dipende dalla confezione. La novità, invece, è che mi sono stancato di smascherare #bufale a nastro, lo trovo noioso e controproducente. Contro la #negatività di #pensiero non c'è rimedio, me ne dovrò far pure una ragione. E poi la realtà tende ad assumere, - silenziosamente quanto inesorabilmente -, l'impronta mentale desiderata, tanto che alla fine potrebbe anche succedere che il #falso si trasformi in #vero. Ormai mi aspetto di tutto sia dalla #leggediMurphy che dalla stessa #fisicaquantistica. E allora tanto vale non prendersi troppo sul serio, e magari, perché no, buttarsi tutto alle spalle e mandare tutto in malora. A partire dalla stessa #specieumana, ormai diventata immeritevole di occupare una qualsiasi collocazione nella #catenaalimentare di questo pianeta. Di conseguenza il #regime ci vorrebbe annientare perché siamo disubbidienti, sporcaccioni e mediocri. Il #Covid è l'arma principale di questo disegno, il #vaccino il colpo di grazia. E poi c'è anche #Greta (#GretaThunberg), il #5G, le #sciechimiche e la #Terra che di colpo è ritornata ad essere piatta. Ma pensate al lato positivo, un pianeta per pochi senza quella marmaglia "informe e mortale" che non riesce neppure ad amare se stessa. Quindi non c'è più nulla da fare, mettiamoci una pietra sopra, le armi del #transumanesimo annienteranno senza troppo spreco un piccolo esercito di uomini #senzapalle e donne in crisi esistenziale. Perché se l'arma sono le #informazioni chi crede di vincere questa battaglia sono proprio coloro che l'hanno già persa, per il semplice motivo che a loro volta si sono trasformati nell'arma del proprio nemico senza neppure accorgesene. Questa che vediamo è la #guerra più stupida che un popolo abbia mai concepito contro il proprio #sovrano.
Perché basta un pulsante e il terreno di battaglia, la tua pagina #Facebook, il tuoi account su #WhatsApp, #Telegram, #Twitter e #Instagram si chiudano ancora più velocemente di come sono stati aperti. Senza parlare del tuo #contoinbanca, l'#assicurazione, la #pensione, la #fibra, #Alexa, #Netflix e tutto il resto. La #rivoluzione?. Ma oggi è ben diverso da quando non si aveva nulla da perdere. Nessun colpo di stato e nessun ripensamento da parte del sistema si prospetta all'orizzonte di chi ancora crede di poter #ricattare lo stesso #capitalismo a cui orgogliosamente appartiene.
Italian Odissey03 Ottobre 2021
Questi sono i "#super8" (da una mia interpretazione del post originale di #GiovanniSalvarani) che nulla hanno a che fare con la tecnica di video registrazione di quegli stessi anni, ma piuttosto con quello che il concetto di italianità rappresentava per noi "#vintage #postcinquantenni". Quest'ultima una parola davvero orrenda per descriverne un'altra decisamente più affascinante, la #nostalgia. Perché chi non ha mai sognato di guidare una #LamborghiniMiura, - rigorosamente #gialla -, vestito di #Gucci dalle scarpe al colletto?. O chi, - a costo quasi zero -, non si è mai preparato un bel piatto di #spaghetti #Barilla a mezzanotte dopo aver festeggiato il #capodanno con una bella bottiglia di #Gancia e una bellissima donna che a sua volta ha sognato una #Salvarani dotata di una nuova fiammante e traslucida lavastoviglie #Zanussi?. E per finire, chi non si è mai immaginato di scrivere un #besteseller con la mitica #Olivetti "Lettera 22" con una sigaretta in mano e un bicchiere di #latte (#Parmalat) sullo scrittoio in perfetto stile finto bohémien "non mi prendo troppo sul serio"?. Ecco come e perché questa classifica di otto "super uomini" hanno incarnato al meglio il "sogno italiano" di molti di noi. E lasciamo stare quel divagante e quasi oltraggioso "sogno americano" che semmai apparteneva a qualche decade prima. Questo era il loro momento, il nostro istante, la nostra italianità, "probabilmente" perduta.
Il male minore01 Ottobre 2021
L'umanità è a rischio di estinzione come mai lo ė stata prima. E i problemi non sono i #virus che tutto sommato sono gli equilibratori evolutivi del nostro #pianeta. Non solo, lanciano un grido d'allarme a difesa della stessa nostra #salute e di quella del nostro #habitat. Il problema si chiama #Co2 che attualmente è in forte esubero rispetto ai massimi livelli accettabili. Ci stiamo letteralmente "carbonizzando" a partire dall'apparato respiratorio fino ad arrivare alle singole #cellule del nostro corpo. Una visionaria come #GretaThunberg* l'ascoltano in pochi favorendo invece un #LucMontagnier ormai a fine corsa. E ancora *bla bla bla, tanto c'è molto poco da fare perché il punto del non ritorno è già stato probabilmente raggiunto, solo che non hanno il coraggio di dircelo. L'#overshootday,- il giorno in cui iniziamo a consumare le #riservealimentari dell'anno successivo -, appartiene ormai al mese di Marzo, solo tre mesi dopo l'inizio dell'anno. E solo perché dall'altra parte del #globo sono in due miliardi quelli che di fatto consumano quasi zero. Non siamo innocenti, ne tantomeno #angeli. Siamo i nuovi fiammanti #freerider del nostro pianeta, quelli che lo stanno distruggendo indiscriminatamente per merito di quelle #libertà in sovra dosaggio che ci hanno resi oltremodo aridi e inconsapevoli distruttori di mondi. Il #mondo della #natura, della #flora e della #fauna, oltre ovviamente il nostro, quello degli #uomini. E una mattina ci siamo svegliati con gli occhi ancora stropicciati e, come se non bastasse, siamo scesi in piazza ad invocare altra libertà, e ancora libertà, tutta quella che ci serviva per dare il colpo di grazia a quello che ormai ci è già sfuggito di mano. Non vorrei dirlo, ma un po' di #dittatura ce la meriteremo per direttissima, a prescindere che sia eticamente corretta o meno. Una bella strigliata di orecchie alla #DonCamillo, altro che in #ristorante o al #cinema vi manderei. A zappare la terra, li si scoprireste il vero valore della libertà. E non è una punizione, ma una promozione al nuovo mondo se mai ci sarà. Ormai non conto più le argomentazioni. Ormai non conto più le argomentazioni di basso livello etico e sociale che leggo nei social, foraggiate da un opinionismo ancora più svilente tanto è improduttivo. Sono arrivato a pensare che questa democrazia non ci ha fatto poi tanto bene. L'abbiamo oltraggiata e usurpata fino allo sfinimento, tanto che ora non ce ne rimane che un misero scampolo. E fatemi il favore, non diamo sempre la colpa ai politici che tanto sono fatti della nostra stessa pasta. - A meno che non vengano da Marte -. La politica inizia sempre dalle azioni, e dal #pensiero, del cittadino. Poi, tramite un escalation comportamentale che dal singolo si trasferisce alle masse, e dalle masse al potere, si forma quell'organismo pluridecennale che tanto detestiamo, lo Stato. In sintesi, andare contro lo Stato è come andare contro noi stessi.
I tre fondamentali errori per il quale il negazionismo contemporaneo non riesce a raggiungere i propri obbiettivi27 Settembre 2021
Vi spiego perché il #negazionismo contemporaneo non riesce a raggiungere i propri #obbiettivi. La cosa è semplice, si nutre di #informazioni all'unico scopo di soddisfare la propria convinzione atavica, giusta o sbagliata che sia. Ma la #conoscienza non sarà mai sfamata di sola #informazione, bensì da un'ulteriore "portata" di sana e sostanziosa #cultura, accompagnata da un bel contorno di #saggezza e perseveranza storica. . In assenza di queste tre fondamentali risorse l'informazione che avremo nel nostro piatto sarà priva di #sostanza, portandoci di conseguenza ad un'anemica e inservibile #logica di #pensiero. . In questa direzione, prima o dopo, le nostre colonne d'ercole precipiteranno al suolo, una dopo l'altra, per l'inesorabile #effettodomino dovuto principalmente alla prassi comunicativa, ininfluente e contradittoria, del nostro modo di pensare. Perché la fluidità logica è la "malta" di qualsiasi processo scientifico. . Ad esempio: come può un'"innocuo" #agentevirale, - paragonato così frettolosamente ad una #similinfluenza -, essere stato architettato come un'arma biologica finalizzata alla riconfigurazione di una nuova #geopolitica mondiale. - È, o non è, un #arma? -. . Il #BigPharma, le #Multinazionali e le #Nazioni interessate non avrebbero la benché minima convenienza nel lucrare sulla futura "#depopolazione" della propria massa di #consumatori e #contribuenti. . Infine, "escludere" che questo #virus, nocivo o non nocivo che sia, possa essere stato semplicemente generato da un salto di specie, - come spesso è avvenuto nei secoli -, significa diffidare della #natura stessa che tanto vogliamo difendere all'inno della nostra #libertà ed eredità biologica, e quindi voler paradossalmente sostenere uno dei principali "nemici" della protesta stessa contro la scienza: il "#transumanesimo". . Questo modo di "atteggiarsi", perché di #intelletto non si può più parlare, è alquanto contradittorio e pericoloso perché contamina il modo di pensare di #masse inermi, e maggiormente influenzabili, come gli adolescenti e gli anziani.
E chi mai si vorrebbe prendere una simile responsabilità civile e umanitaria, se percaso, può succedere, fossimo stati a nostra volta male informati da chi voleva ingannarci facendoci entrare nel proprio doppio o triplo gioco di #potere?. Saremo così stati silenziosamente e segretamente reclutati in questo diabolico #giocodispecchi generato dalle varie #intelligence planetarie di una #guerracibernetica tra potenze economiche alla #deriva. . Un #conflittoinformatico che punterebbe tutto sulla #destabilizzazione economica del proprio nemico attraverso le deleteree divisioni socio culturali interne. - Distorsione delle informazioni e plagio delle fonti, corruzione e concussione dei protagonisti/attori, e chissà quali altre diavolerie utilizzabili tramite la neo nata #intelligenzaartificiale (AI) -. . Internet è intellettualmente e scientificamente compromesso, ci sono già stati innumerevoli casi di plagio motorio espressivo sui diversi personaggi maggiormante influenti del nostro mondo. Le più note quelle di #Obama, ma ce ne sono molte altre che non cito per non creare inutili allarmismi di cronaca, non pertinenti in questo ambito. . A questo punto viene da chiederci: Chi è contro chi?. E' nato prima l'uovo o la gallina?. È l'occasione che fa l'uomo ladro o viceversa?. Me la sento veramente di entrare in un gioco che non conosco affatto?.
Sapevo quello che sarebbe successo già a tre giorni del varo del nuovo governo26 Settembre 2021
Cosi scrissi il 16 Febbraio 2021... Profeta in #Patria?. E chi lo è mai stato. Forse all'inizio una ventata di #novità e freschezza può fare l'eccezione. Ma dura poco, credetemi, ho mezzo secolo di esperienza. #MarioDraghi per quanto ci azzecchi in #economia non potrà fare #miracoli sulla #sostanza che non c'è. Non la sua, per carità. Alludo a quella materia prima che è il concetto di #statalismo, di #polis, di #umanità che purtroppo oggigiorno sono più rari dell'oro di #FortKnox, ammesso né sia rimasta qualche oncia. Ormai di sostanziale c'è ben poco su cui costruire solide basi, in qualunque settore, economico o sociale che sia. L'imperativo della #monetaelettronica e dell'#individualismo #sociale ci ha portati laddove solo un miracolo può aiutarci ad invertirne il percorso. Vi ricordate #GiuseppeConte?. Non è passato poi molto da quell'entusiasmo #socio #popolare che ci coinvolgeva tutti. Siamo seri, smettiami di crederci sempre, almeno salviamo la dignità. Ma come affermò #GilloDorfles nel commentare la mancanza del presupposto artistico alla 52esima #BiennalediVenezia, non sono un profeta, e anche loro spesso sbagliano.
Prima si bevono la storia del finto virus, e ora lo associano al grande reset.
Ma sei sicuro che l'intelligence abbia ancora senso di esistere?26 Settembre 2021
Probabilmente l'unica cosa vera in questa brutta storia è l'unica cosa che crediamo finta, o per lo meno manipolata. Il #virus, che se solo potesse parlare si farebbe una "sana" e grassa risata. Tutto il resto è un grande palcoscenico dove a muoverne le marionette è l'#intelligence di mezzo mondo. Questa è una vera e propria #guerracibernetica dove gli stati escogitando macchiavellici teoremi per destabilizzarsi a vicenda all'unico scopo di guadagnare qualche mano al #Risiko. Anzi, al #Monopoli. Perché l'unica cosa che conta è il #capitale. Così vediamo i popoli scannarsi a vicenda per una verità tanto labile e sfaccettata da assumere la parvenza di una #chimera. Poco importa, nella confusione c'è chi diventa sempre più ricco, e chi sempre più povero creando le basi per una nuova tirannia del #debito. Altro che #dittatura, l'idea fa parte del #gioco. Un gioco di #specchi abilmente orchestrato che non riguarda la #popolazione mondiale ma il #futuro equilibrio economico tra #occidente e #oriente. Semmai noi siamo il diversivo ma anche le "truppe" silenziosamente assoldate ai fini di una guerra trasparente, c'è già chi la chiama "finta guerra #nucleare". Ma c'è chi ancora crede all'asino che vola, alla facilità di accappararsi le #informazioni che contano semplicemente navigando in rete. Sarebbe l'#albero della cuccagna per qualsiasi #reporter, invece non è proprio così. La verità va conquistata con un certo metodo che solo un professionista conosce.
Nessun potere occulto, la minaccia siamo noi
Le sfide che ci attendono24 Settembre 2021
Nulla da obiettare su opinioni, teorie e informazioni sbagliate o giuste che siano. Quello che è invece inconfutabile è che siamo dentro ad un #gioco di #specchi molto più grande della nostra modesta comprensione. Ma io ho visto una realtà ben precisa nelle #terapieintensive e dalle mie #fontidirette, in #sanità, #biologia, #chimica, #economia e #geopolitica, vengo a sapere di un quadro allarmistico che nulla a che vedere con i #numeri esa decimali spesso diffusi con troppa sottostimata approssimazione. Questa è una "catastrofe senza precedenti", non tanto per il tasso di motalità, - tutto sommato accettabile in termini evoluzionistici -, ma per un tasso di contagiosità davvero vertiginoso. Se solo un #Ebola avesse avuto un'indice di diffusione analogo a quello di questa #Sars, saremo già tutti morti. La nostra fortuna questa volta è affidata a un Covid-19 molto meno letale. E non sottovalutiamo che questo potrebbe essere che un primo avvertimento diretto alla specie umana proprio dalla #natura stessa, perché il futuro potrà riservarci #sfide decisamente più complesse e dolorose che potremo affrontare solo se riusciamo a risolvere questa.
Il toy boy del Covid20 Settembre 2021
Vivere a scrocco è diventato l'imperativo della nostra società?. Una nuova generazione di "free rider" vive già alle spalle dei propri connazionali. Non sono "toy boy" e neppure di colore, sono quelli che non vogliono vaccinarsi. E non sono neppure i complottisti nel senso pieno del significato. Semplicemente preferiscono delegare il "rischio" agli altri giustificando il loro comportamento ad un presunto mancato rispetto di una costituzione mai letta o di "articoli giornalistici" letti frettolosamente in Facebook. Ormai dovremmo aver capito tutto quello che paradossalmente non sappiamo ancora, inutile girarci attorno in un gioco di parole. Mi sembra di giocare al "piccolo giornalista", vi ricordate quel gioco degli anni settanta che ti faceva sentire un chirurgo?. Ecco, una cosa simile, sempre piccolo eri. Avere la presunzione di conoscere il mondo senza una vera e propria conoscenza dei fatti reali è come paragonarsi a dei comici, da tanto facciamo ridere sui social. Articoli tanto decantati di costituzioni mai lette, relazioni scientifiche mai prese in considerazione perchè troppo lunghe, una quasi inesistente conoscenza della storia e della lingua inglese, e spesso anche di quella italiana. Ma tutti che ostentano la propria verità come unica e inequivocabile. Tutto basato sulla fiducia del sentito dire, da chi a sua volta ha sentito dire, o da uno strillo a caratteri cubitali, rigorosamente maiuscoli che fa tanto promozionale, e che si diffonde nel Web come un'automobile senza freni. Lo schianto sul muro del phatos è inevitabile. La scienza non è fatta di teorie o studi circoscritti che potrebbero suggerire un'accattivante e credibile verità, ma di un metodo scientifico corretto fatto di ricerche, talvolta anche fallimentari, ma che poi ci indirizzano verso un ragionamento compiuto e inconfutabile. Luc Montagner, altra nota dolente come tutti i paladini di chi vuole sbrigarsi a trovare la sua propria verità scrollandosi di dosso qualsiasi possibile responsabilità civile come fosse polvere. Verità frammentate garantite unicamente da un premio, il Nobel, o da un valore di affidabilità, l'H-index, che non sono etichette di sapienza universale. Uno ci azzecca una volta nella vita ma poi non è affatto detto che dice in seguito ne diventi oro colato. Di baggianate i Nobel ne hanno dette a non finire pur di restare nella cresta dell'onda. Profetizzare è una cosa, fare scienza è tutt'altro un'altra storia. La storia ci insegna che la scienza non ha bisogno di idoli da venerare come Dei, ma di una certa dose di umiltà e tante ore spese nei laboratori di tutto il mondo anche dagli ricercatori che per diverse ragioni non hanno nè un Nobel nè un'H-index da primato. E questo è stato fatto. Migliaia di ricercatori si sono adoperati in tutti i laboratori del pianeta all'unico scopo di vincere un'epidemia che è l'unico vero nostro nemico, fino a prova contraria ed oltre il ragionevole dubbio. Il resto è tutta teoria o mero complottismo psicologico che rischia di fare più danni del virus stesso. Che ci siano interessi occulti sulle modalità di gestione sanitaria o all'interno delle multinazionali farmaceutiche è perfettamente plausibile, ma questo non deve essere il pretesto per demonizzare tutto a priori. Nella specie umana c'è del buono da un lato come c'è del male dall'altro, questa dualità universale ci accompagna fin dalla notte dei tempi. Quente ne abbiamo viste ma non per questo ci siamo estinti, siamo sempre andati avanti migliorando costantemente la qualità e la longevità delle nostre vite. Questo grazie al progresso, tecnologico, etico e politico. Per rendercene conto occorre però avere una visione allargata, non puntando l'intera attenzione sul momento storico in sè, ma su un percorso temporale più ampio. Questo è alla base di un modus operandi errato del modello cospirazionista. Una mancanza di metodo culturale, di coscienza e di lungimiranza, ma aggiungerei anche una buona dose di fede (fiducia), hanno sempre portato verso esiti negativi tra tutte le alternative che potevano essere contemplate con una maggiore saggezza. Disordini sociali, guerre, terrorismo, crisi economiche. E tutto questo è oggi potenziato da una nuova forma di comunicazione, Internet, che da democratica rischia di diventare anarchica. E' il caos totale generato non dagli stessi "demoni" che minacciano la nostra stessa libertà, ma dalle stesse masse che la rivendicano. Quale interesse avrebbe il cosi detto "Big Pharma" nel decimare i propri "clienti" con un vaccino tanto pericoloso?. Va contro ogni regola di mercato. E lo stato che interesse avrebbe nel decimare i suoi stessi contribuenti?. Va contro ogni regola di una società organizzata. Le multinazionali, anche quelle digitali che tanto "finanziamo" con il nostro incessante e confuso digitare, non hanno nessun interesse a ridurre la popolazione mondiale. Semmai la proteggerebbero come un pulcino da spennare da adulto. Una riduzione del "capitale umano", ora come ora, porterebbe al collasso immediato dell'intera economia mondiale, tutti avrebbero di che perdereci. Io vedo un virus che semplicemente ha fatto il salto di specie e che di fatto ha messo in ginocchio l'intera umanità. Il fatto che ci possa essere qualcuno che ci guadagna non è per me un problema, ben per lui, è il gioco del capitalismo a cui tutti siamo devoti. Piuttosto avrei più paura di altre manifestazioni sociali, e non parlo di quelle di piazza che non sono altro che un impiccio da quattro soldi, ma di quella degli stessi equilibri tra occidente e oriente con un occhio di riguardo al medio oriente. Parlo di una possibile escalation delle tensioni che potrebbero coinvolgere il nucleare, non certo di queste "cazzate" che parlano di regimi e dittatura a sproloquio. Qui manca proprio la cultura generale, non il vero giornalismo. Non è possibile che si confonda la condotta dittatoriale con quello che sta succedendo oggi. Bisogna proprio essere negati in storia. E lasciamo stare la Geopolitica che quella neppure è contemplata dai cosi detti "uomini pensanti". Quello che vedo è sola una colossale masturbazione di pensiero, si parla tanto di libertà senza neppure conoscerne il significato e il valore all'interno di un modello sociale, per poi, guarda caso, citare i moniti di un politico come Aldo Moro che però aveva tutt'altre idee in fatto di liberalismo (piuttosto verso un tentativo di sintesi di libertà e senso della comunità), e si è arrivati perfino ad utilizzare un sistema di messaggistica istantanea come Telegram per diffondere il proprio stesso grido di libertà, nell'ingenua convinzione di non essere controllati dal nostro sistema di intelligence. Ma ben sappiamo di come la Russia stia manipolando l'informazione occidentale per dare visibilità scientifica ai propri preparati vaccinali. E come anche l'intelligence cinese stia agitando le acque informatiche europee a vantaggio della propria strategia di espansione economica globale. Sono alquanto confuso, ma di che cosa si sta parlando perchè ho quasi perso il filo della discussione. Ma qualcuno in Telegram sta incominciando a scrivere delle frasi sensate: "E se fossimo invece all'interno di una strategia dell'intelligence?". Ma guarda che genio, questo si è un uomo pensante. Quando è difficile gestire un popolo in una situazione precaria come quella pandemica, che fai, dividi il problema in due. Uno dei quali, il più intortato, lo usi a tuo piacimento per renderlo all'occorenza "decapitabile" - ma aggiungerei anche "scopabile" - quando le cose si metteranno male. E' una banale strategia che utilizziamo nel nostro quotidiano, non solo in guerra. Ma anche in economia due nicchie di mercato anzichè una sono molto più redditizie. Per stare a galla nel mercato occorre differenziarlo, e se sono una casa farmaceutica creo un prodotto per ciascuna delle nicchie nella prospettiva che una delle due potrebbe inevitabilmente ridursi. Ecco che abbiamo un farmaco per ogni preferenza. Questo è quanto, ma vorrei anche parlare delle fonti, ovvero la pratica che ci porta a risalire alla veridicità di una notizia. Molti ancora credono che un canale sociale sia una fonte. Un gruppo più ristretto ma ancora molto ampio va oltre e si ferma ad una testata secondo il suo punto di vista "accreditata". Un gruppo invece, più "elitario", arriva invece a contemplare chi ha generato la notizia commettendo però l'errore di non confrontarla con l'opinionismo erudita generate da altre fonti. Questo non è un procedimento di indagine giornalistica ma è solo un mediocre tentativo di gratificare esclusivamente la propria presunzione culturale. Da qui nasce la "pseudoscienza" di massa che non ha nulla a che fare con la verità scientifica, anche se sotto certi aspetti riesce a confondersi molto bene. E' un'illusione, il "barocco gadget espressivo" che da tanta gioia a chi ne entrato in possesso, ma che di fatto, è solamente polvere, non sostanza, non informazione, non ricerca. Quindi vedete, tutti sanno ma pochi conoscono quello che c'è da sapere veramente, Facebook e Telegram si stanno ingrassando sulle spalle dei moderni leoni da tastiera, nuove testate giornalistiche raccolgono fondi giganteschi, avvocati promettono escalation legali contro gli stati sapendo benissimo di illudere le nuove masse di clienti ignari di foraggiare una nuova nicchia di mercato, quella della "giurisprudenza collettiva", e un nuovo modus operandi del voto. Da reporter sono entrato in questo sistema che ho scoperto essere più economico che sociale tra richieste di donazioni, micro parcelle e abbonamenti, senza parlare dell'indotto politico. Lo stato finora non mi ha chiesto nulla, anzi mi ha dato e mi ha curato. A chi devo credere?
Profondo rosso. Unforgettable homesCi sono case per abitare e case per sognare. E poi c'è una casa che non potrai più dimenticare. Se ne esci vivo. Ma questa è narrativa, nello specifico invece mi trovo in una delle dimore più affascinanti del centro storico di #Conegliano. È la casa di un'artista #Argentina con un nome ingombrante, #GraziellaModanese. Perché per chi non l'avesse mai conosciuta è un'artista da salotto, quelli che contano, quelli che in un'epoca di poco precedente sarebbero stati quelli del #CimadaConegliano. Lo potremo definire l'art-district di Palazzo da Collo con gli altri due validi artisti #RenatoPasqualotti e #OscarZanette, poco più in là troviamo invece Palazzo Sbarra del maestro #FrancoCorrocher e Palazzo Sarcinelli, regno delle mostre di "Linea D'ombra" con uno storico espositivo del calibro di #Burri, #Coubert, #Manet, #Morandi e #Tassi. Emanuella (da Ponte Fabris detta Ella), instancabile giramondo alla ricerca di emozioni inconsuete, madrina di numerosi artisti con un salotto in centro a #Roma, è la #interiordesigner di questi spazi. Stanza dopo stanza si viene coinvolti in mix di emozioni e stili diversi ma abilmente mixati da un #leitmotiv rosso lacca e ceruleo. Ambienti soffisticati talvolta #bohémien con alcune reminiscenze trash che fanno tanto sesso. Ma anche horror, nel senso più estetico del significato. Questa casa mi intriga, non ci vorrei più uscire. Sarebbe piaciuta a #DarioArgento ma anche a una stilista come @viviennewestwood. Certo non è una dimora per tutti, è per gente di un certo intelletto che non ama le faccende borghesi non perché volano su altri concept esistenziali ma semplicemente perché le loro vite sono a loro volta performance astratte al mondo che tutti conosciamo. Qui perfino l'#Eros assume sembianze misteriose, ibride e labirintiche.
Elisir di giovinezza?14 Settembre 2021
E da secoli che non mi prendevo una #sbornia così. "Ma è proprio vero che nell'olimpo dell'#electromusic di nicchia devi sprofondare fino alla gola per coglierne la vera essenza?". E se non fosse stato che per i quarantadue anni più egregiamente portati di sempre non mi sarei certo strafatto per dimenticare i miei. Esistesse una pozione magica sulla falsariga del #film "La morte ti fa bella (o)" di #RobertZemeckis, probabilmente ci penserei un attimo. #Evan è un mio carissimo amico, probabilmente l'unico perché solo con lui si parla di cose dannatamente #immortali. Ormai sono passati quasi vent'anni da quando frequentavamo La Casa 139 a #Milano al ritmo di mostre d'arte ed #ElectroRock. "#HaninElias vi dice qualcosa?". Probabilmente no perché come @amniotic.official fa parte di un'altra nicchia della #musica contemporanea. Il mio monito di oggi è però l'#alcol e il suo #abuso nei luoghi del #divertimento e tra i #giovani. Perché l'alcol può rappresentare un'escalation mortale per le persone più fragili. Sia direttamente nell'organismo che indirettamente nella strada.
Che? Ma è proprio lui?14 Settembre 2021
Un viaggio nel passato e nello spazio, e non è certo la prima volta che mi trovo ad avere a che fare con l'#idolo di un'intera #generazione che credeva ancora in qualcosa di più che a un'ideale politico, "Che Guevara". Prima ci fu l'incontro casuale con un uomo fedelissimo al suo leader, che dopo essere stato crudelmente torturato fino allo sfinimento, e creduto morto, fu gettato come immondizia ai bordi di una strada di periferia all'epoca della "dittatura dei colonelli" del generale Juan Domingo Peròn (#sm09eg). Questa volta potrebbe essere il #sosia strsso agli arbori della sua ribalta a sublimare la mia immaginazione. #ErnestoGuevara, più noto come #elChe, #CheGuevara o semplicemente #Che, mi si prostava davanti con il volto parzialmente coperto dal #fumo del suo #sigarocubano. Devo ammettere che non mi è mai dispiaciuto il suo modo di pensare e, anche a livello di #sosia, l'impatto evocativo #nazionalpopolare che lo distingueva c'era. Carattere pacato e penetrante. Audace e rilassato. Di sé non vuole parlare mentre chi gli sta davanti viene semplicemente sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio di stato, e questo potrebbe essere assolutamente interessante dato che le nuove generazioni, - i Millennials e i Zeta -, difficilmente sono così predisposte all'ascolto delle "glorie" altrui. E questo sarebbe un'ulteriore punto a favore per il papabile sosia.
Da un'interazione con Facta News«IO NON MI #VACCINO PERCHÉ»: GLI ERRORI DELLA CAMPAGNA #ANTIVAX DEL #MOVIMENTO3V
Nel vostro dossier ho trovato quasi tutti i riscontri utili alle mie personali ricerche in campo. Il problema delle #fonti, infatti, è che la loro consultazione non è alla portata di tutti. Ovvero, l’osservazione scientifica di un #evento non è contemplabile in assenza delle basi scientifiche più ampie ed approfondite del contesto in cui esso si manifesta. È quindi molto facile distorcgere, o ancor peggio estorcere, finalità differenti o addirittura contradittorie agli studi di ricerca scientifica semplicemente non contemplandone correttamente la portanza #matematica e le precedenti contestualizzazioni storiche dell’esperienza complessiva. Un #dossier, il vostro, visibilmente fondato sulla pratica del logico e razionale #pensiero, fluido e privo della benché minima contraddizione, semplice nella lettura e aperto ad un’utenza trasversale.
Nati nell'ombra12 Settembre 2021
Ci sono certe persone, che anche se sono nate all'ombra di personaggi famosi, riescono a perpetuarne incessatamente e misteriosamente l'aura. E ci sono cose nella nostra vita che fanno esattamente la stessa cosa. Una di queste è l'#automobile, l'altra è la #cucina. Perché con il #boomeconomico non c'erano argomenti più iconici di questi, come non c'erano uomini più rappresentativi. #GiovanniAgnelli e #RenzoSalvarani. Giovanni è uno dei discendenti diretti di quest'ultimo, e a colpo d'occhio e soprattutto in foto, potrebbe sembrare un #DustinHoffman in versione viscontea. Ma per me è l'#uomoombra, e più precisamente quello che ne esce portando con sé la nuova luce Salvarani. E lo fa partendo da un'altra angolazione, da quel "sentirsi italiani" che sembra una sorta di nuova chiamata alle armi, al #ciclismo e a quei #valori di uno spirito #nazionalpopolare solo apparentemente perduto. Ricordano la Viscontea, che tra gli anni quaranta e cinquanta fu la squadra italiana di ciclismo su strada, per poi parlare della loro squadra, quella dei Salvarani, che nelle due decadi successive vinsero tutto quello che si poteva vincere, in Italia e all'estero. E tra loro c'erano Albonetti, Altig, Carletto, Chiappanc, Dalla Bona, De Prà, Ferretti, Gimondi, Guerra, Longo, Minieri, Partesot, Peffgen, Poggiali e Zandegù. Tutto svelato e messo in chiara luce nella splendida cornice di Castello Belgioioso in provincia di Pavia con la "benedizione" di Norma Gimondi, Giancarlo Brocci, Emanuele Bonbini e l'immancabile Giovanni Salvarani.
11 Settembre11 Settembre 2021
Era l'undici Settembre 2001 ed era un giorno normale. Un mio collega mi chiamò dal piano di sopra. "Stefano, lo sai che il #grattacielo dove abiti è un microbo in confronto?". Risposi quasi innervosito: " Ma di cosa stai parlando?". Stava parlando del condominio dove abito, del fatto che secondo lui andavo a vantarmi di abitare all'ottavo piano e che ora il mio ego sarebbe stato spazzato via con la notizia che ancora non conoscevo. Fu in questo modo che venni a sapere che eravamo entrati in guerra, perchè la percezione pubblica in quel momento andava ben oltre l'attentato terroristico. Le torri gemelle rarppresentavano un'America fino a quel momento inviolabile, senza parlare del Pentagono che li a poco aggiunse terrore al terrore. Pensai che mi stava prendendo in giro e gli riattaccai il telefono in faccia. Tutto sembrava così normale, le persone attorno a me stavano svolgendo le mansioni di sempre, ma i telefoni li a poco avrebbero iniziato a squillare, uno dopo l'altro generando una melodia che aveva del diabolico. Non era più una giornata come tutte le altre, mi resi subito conto che qualcosa di molto grave era appena successo e che forse il mio collega del piano di sopra non mi aveva preso in giro, quindi presi nuovamente la cornetta e chiamai casa. Rispose mio padre, sembrava tranquillo come il solito ma le sue parole mi perforarono il cervello come un proiettile. "Dai papà non scherzare" aggiunsi attonito. "Le torri gemelle non possono crollare, sono fatte di cemento armato e acciaio" ribattei. Mi guardai attorno mentre la parola "gemelle" sembrava aver monopolizzato l'incrociarsi di mille discorsi. Fu in quel momento che appresi che mi trovavo nell'undici Settembre del duemilaeuno. Si narrava che l'America avrebbe risposto con i missili nucleari, che Bush avrebbe perso il controllo e che saremo di fatto entrati in una guerra quasi globale. Il Mondo intero rimase con il fiato sospeso, non crollarono due torri alte più di cento piani, quel giorno crollò il Mondo, lo status quo, quel senso di pace che da decenni allietava le nostre vite occidentali e che mai sarebbe stato violato. Presi in mano il telefono e richiamai il mio collega, "Lo sai che sei un grandissimo stronzo, vero?". Glie lo dovevo, per il subdolo modo in cui mi mise di fronte a quella terribile notizia, o per il semplice fatto che probabilmente non gli ero mai piaciuto e che quello era il momento buono per dirmelo. Sono passati vent'anni e di quel giorno ricordo di più la sua telefonata più che il fatto in se.
(Alla memoria delle 2977 vittime di quel giorno)
L'unica libertà che hai si trova nel water09 Settembre 2021
Tra i vomitevoli #applausi del frettoloso consenso sulla fiducia, e le #narrazioni di sedicenti #tuttologi che come mercanti ambulanti ti invitano ad acquistare le proprie #notizie, - perché di questo si parla -, a chi devo credere, di chi mi devo fidare?. E poi cosa sono questi nuovi "slang popolari", come #narrazione, #pecore, #lobotomizzati, #covidioti, #italioti, di cui diciotto mesi fa nessuno ne faceva uso mentre oggi sono invece entrati nel quotidiano di chiunque. Qui c'è in gioco la vita, da una parte, e l'occupazione lavortiva, dall'altra. Punto. La #libertà non sta nel mezzo, non è un opzione, di fronte a questi valori una porzione di libertà può essere altruisticamente negoziata. Lo abbiamo sempre fatto da quando la specie umana ha iniziato a circoscriversi in agglomerati sociali. È il grande beneficio collettivo che richiede il sacrificio di piccole libertà individuali. Cosa è cambiato oggi?. Perché oggi queste regole sembrano essere cambiate?. Perché oggi rivendichiamo tutta quella libertà già stata ampliamente negoziata a fronte del #benessere e della #modernità?. Io dalla società non me la sento di uscire, e dove mai potrei andare senza Internet, le strade, l'energia e i supermercati?. Facile dire libertà, più difficile se non impossibile possederla in mezzo ad altre sessanta milioni di persone. Quindi la scusa della paura di perderla di punto in bianco, - a fronte di una seppur circostanziale e provvisoria limitazione - , non può giustificare il rischio di mettere in pericolo la salute di un solo cittadino. Figuriamoci migliaia. Una responsabilità di queste dimensioni non può assolutamente essere contaminata da incaute e sbrigative posizioni ideologiche, che come in un #torneodicalcio, si sfidano all'ultimo insulto. Ma di quali #fazioni stiamo parlando?. #Novax contro #provax e #greenpass. Un bel #calcio nel deretano a tutti quanti. Viviamo in un #mondo aperto, se non ti stanno bene alcune piccole regole emigri in un altro paese, in un'altra società più libera, in #Cina o in #CoreadelNord. Una cena al #ristorante piuttosto, che una serata al #cinema, non sono assolutamente confrontabili con la vita di una sola persona. Ma dove stanno i tanto conclamati #valoripatriottici?. La #Costituzione, altro termine ampliamente torturato da chi un anno prima neppure sapeva esistesse. Questo fenomeno del #freerider, - tutto prendi e nulla dai -, è l'ultimo nuovo #slang passato alla ribalta. Abbiamo dato un nome a tutto, ma non alla vita di un individuo.
Questa pandemia mi sembra un Picasso08 Settembre 2021
Questa idea di #complottismo di chi contro chi mi sembra tanto un quadro di #Picasso, e citerei pure #Guernica per rendere maggiormente l'idea di un #caos che la storia dell'umanità non aveva mai visto prima. Ma anche un #FranzKline o un #JacksonPollock a confronto sembrerebbero dipingere #margherite. Questa non è più una #pandemia ma un #pandemonio che ci porterà dritto verso la #disperazione. Una buona notizia. Come l'arte di questi #artisti diventeremo celebri nelle pagine della storia a venire. E qualche #studente del futuro esclamerà: "ma serviva tutto questo caos per una #punturina nel #braccio?". Giacché quest'ultimo sarà già mezzo uomo e mezzo macchina. Il corso dell'#evoluzione non ha la retromarcia e neppure il freno. Nessuno in questo mondo può contrastare l'inesorabile processo verso il #transumanesimo a parte la #natura stessa, se lo riterrà (malauguratamente o fortunatamente) opportuno. Dipende dal punto di vista di ognuno di noi. Dipende se alla fine sopravviveremo a tale #forza e ci vedremo lanciati in un futuro #transgalattico. Chissà. Da vicino sembra tutto così #metafisico, se non addirittura #astratto, ma con il tempo capiremo che forse c'è del #buono in qualsiasi tempesta. Questo #negazionismosociale (dissociarsi dalla società), a cui faccio riferimento con un inedito hashtag, non è che l'ennesima #offesa alla #solidarietà e al #benecomune di un paese che si reputi civile. E alla fine su questo #infinito di chi è contro chi scopriremo che nessuno ha vinto la #partita, e poi chi mai si prenderebbe la responsabilità di un #genocidio di massa?. Io preferisco lavarmene le mani, non so voi.
Tampax Afghanistan04 Settembre 2021
E che dire dell'#Afghanistan, si non ne ho mai parlato perché, sinceramente, la cosa è troppo grande anche per uno che nel 2005 quasi si ammazzava per issare una bandiera americana da 20 metri per 8 a 35 metri di altezza. (Vedi #op018sm05, American flag). Ma stringendo il campo d'azione della #narrazione di #cronaca mi è chiara la visione di un #tampax che perfino il correttore automatico si rifiuta di nominare. Da tanto sangue che è stato versato, - e assorbito -, ma anche per la mia stessa definizione di "area #tampone" da sfruttare come generatore o rivitalizzatore economico dell'#impero #occidentale mentre le #donneafghane continuano ad essere stuprate sistematicamente dai #Talebani di #Kabul e, al tempo stesso, ricevere controlli ginecologici per accertarne la #verginità. Fa schifo a dirlo ma noi uomini siamo fatti così. E ora cosa succederà?. Una nuova #escalation, la molla del #carillon è in fase di #ricarica fino ad arrivare alla solita #melodia a cui siamo fin troppo, e macabramente, abituati. Inutile far scintille nei #social nel tentativo di propagandare il proprio punto di vista. Semplicemente perché c'è un unico #puntodivista. Il #denaro. E non venitemi a parlare delle nostre #libertà, perché se ne avessimo di meno da quelle parti ci sarebbe meno #guerra. E a questo punto, come sempre, pochi si mettono in gioco laddove quasi tutti tacciono per una privata e codarda convenienza, o sono nuovamente distratti da altre fonti di libertà. Si parla tanto male della notizia in se che alla vista di un #tampax insanguinato, da chissà chi poi, le parole si fermano automaticamente perché scopriamo che le loro #donne sono uguali alle nostre, e che in tutto il mondo si usa l'#assorbente.
Il mondo che verrà04 Settembre 2021
Morte della Regina Elisabetta. #Monarchia in #lutto. Il Mondo che verrà.
Gli inglesi svelano l'operazione London Bridge, io immagino quello che scriverò.
Dagli ultra contestati occhiali oscurati della #Wintour, oggi tocca anche ai social di sua Maestà. Guai in vista per il Regno.
E a dirlo fu la cronaca di alcuni anni fa, alla morte del #principe consorte #Filippo. Nulla sarebbe accaduto fino a quando a non esserci più sarebbe stata proprio lei. Questa la #narrazione dominante nei media internazionali. Ed eccoci qui dopo i settant'anni più inviolabili e incontestabili, - ma altrettanto amati -, della monarchia britannica. il cronometro è azzerato, da domani il mondo cambierà, in un modo o nell'altro. Siamo i predestinati, la nostra generazione sarà ricordata come quella degli azzeramenti. "Avanti Covid" e "Dopo Covid" strizzano sempre più l'occhio al più famoso orologio del pianeta. Quanto smarrimento, che #tristezza infinita, e quante ne abbiamo viste. E dentro non ci stiamo solo noi del #BabyBoom, ma anche #Millenials e #GenerazioneZeta.
"Mannaggia me la sentivo". Solo qualche anno fa mi vantavo del "culo" che avevo avuto a schivare la seconda guerra mondiale. Del fatto che, tutto sommato, #politica e #surriscaldamento a parte, ero nato in un #isolafelice dove nulla mi sarebbe accaduto.
Mi chiedo, sono percaso dentro ad una congiura pestilenziale o è semplicemente il fatto che passati i cinquanta... fine della festa?.
Verrebbe quasi da dire: cara #Elisabetta, perché ci hai lasciato soli in questo #casinoinfernale?. Almeno tu non potevi fare cento, centodieci?. Ormai eri diventata talmente #nonna da avere qualche #miliardo di affezionati nipoti. Ci tenevi così tanta compagnia, e non solo per il tuo #glamour così colorato da cancellare con un colpo di spugna la grigia #decadenza sociale della nostra specie. Ma tu eri solo una #regina, non una #divinità. Prima la Raffa Nazionale, e ora tu. A colpi di scalpello di me non resterà più niente.
Sentirsi Italiani01 Settembre 2021
A proposito di #SENTIRSIITALIANI. Personalmente ne ho ricavato una grande #lezionedivita. Tra chi è concorde e chi invece si oppone a quello che sarebbe il più ambito degli ideali, si è svelata un'ampia gamma di sfumature delineando meglio anche il ruolo del #MadeinItaly nella percezione delle #nuovegenerazioni, a partire dai #Millenials, fino ad arrivare ad una più recente e mirabolante #GenerazioneZeta. Un esempio è Roberta Vanzella, una #influencer a tutto tondo che dello #spiritoitaliano ne ha fatto un imperativo, parlando di #benessere e #formafisica senza dover cadere neccessariamente nell'esasperato apolide narcisismo che tanto sembra permeare, e soffocare, il mondo contemporaneo dei #socialnetwork. Una vera #italiana verso la quale molti altri colleghi Influencer dovrebbero fare riferimento. E poi c'è Salvarani, la nuova visione Salvarani Story, testimone e archivio del tempo, ispiratore di quella vera italianità che si è sempre alzata le maniche quando tutto sembrava perduto. Grandi lezioni di vita, grandi ideali, grandi italiani. Che dire di più, non è un periodo facile, ma c'è anche una buona #prospettiva se si ha la voglia, e la pazienza, di attendere che il buferone socio pandemico ne abbia calmato gli animi. Anche se la partita sarà giocata nel #Mondo che verrà, le nuove carte sono da preparare ora. E quale momento migliore se non intravedere il #sole tra le nubi della tempesta. E questo vale in qualsiasi argomentazione della vita.
Una madre vorrebbe ringraziare il ragazzo dell'autobus che donò alla figlia la sua maglia per coprire la macchia della fertilità. Sono necessarie ventuno parole per descrivere la nostra italianità, una per distruggerla, apolidismo.
Indagine sul sentimento di Italianità29 Agosto 2021
Sto notando una pericolosa dissociazione dal "sentirsi italiani", fortunatamente non condivisa da tutti. Quello che hanno costruito le #generazioni precedenti sembra essere quasi del tutto cancellato con l'avida spugna del nuovo "orgoglio globalizzate", tanto venerato e poi tanto demonizzato per le attuali, - ed inevitabili -, "reazioni (o contrindicazioni) avverse". Se non riprendiamo il filo ormai lacerato del sano e costruttivo #collettivismo nazionale, negheremo al nostro paese una benché minima speranza di ripresa, e non intendo solo economica, ma soprattutto culturale e vitale. La #Salvarani, - e una moltitudine di altre realtà imprenditoriali del "#boomeconomico" come #Fiat, #Lamborghini, #Pininfarina e molte altri #brand storici svenduti al miglior offerente, rappresentava fedelmente un pensiero che nei giovani, e anche meno giovani, sembra oggi essere diventato un miraggio utopico, o una realtà probabilmente mai esistita. Nel futuro dell'#Italia non vedo solo le immancabili ombre tipiche di qualsiasi ampio sistema civile, perché anche un #albero, - che vegeta nella luce -, produce anch'esso una sua ombra di mistero. Ma questa è soltanto #filosofia, probabilmente spicciola. Prendiamo una zappa piuttosto che piangerci addosso, e costruiamo una nuova terra dove piantare il #fiore della speranza.
Renzo Salvarani27 Agosto 2021
"È un uomo che ha tanto da dire senza esser sollecitato. Infatti non si intervista #SandroPertini. Si ascolta Sandro Pertini."
🇮🇹 Così #OrianaFallacci definì il #presidente più amato dagli #italiani dopo una sua storica intervista. Lo stesso dicasi di un altro uomo, #RenzoSalvarani, che a sua volta definì, - non il costume politico di un'epoca -, ma sicuramente quello di una nuova concezione del luogo più importante per una donna, la #cucina, e per un uomo, lo #sport.
Un concetto fondamentalmente italiano la cui rianalisi può sembrare oggi ininfluente, ma in questo momento storico potrebbe non esserlo affatto. La #famiglia deve ritrovare la sua centralità nell'affrontare l'isolamento sociale, mentre lo sport deve librarsi all'esterno affrontando nuove dinamiche comportamentali.
Dobbiamo quindi rielaborare la nostra stessa italianità, ed è proprio quello che sembra recitare la nuova visione #Salvarani. Un sentimento popolare, il "sentirsi italiano", che oggi è stato violentemente escluso dalle nuove virtuali dinamiche sociali.
La risposta è semplice:
dobbiamo sentirci nuovamente una #nazione, un sentimento forte che va rilanciato anche per il bene dei suoi #valori imprescindibili, oltre che per la nostra stessa cultura imprenditoriale, storica ed estetica, egregiamente rappresentata, ieri come oggi, dal #MADEINITALY.
Un sentimento in via d'estinzione: "Sentirsi Italiani"25 Agosto 2021
Se c'è un nome che più mi ricorda la dolce vita questo è Salvarani. #ViaVeneto è il luogo del #glamour, #Salvarani è il luogo della #famiglia. Mi sono imbattuto per caso in un pezzo di storia dell' haute couture della #cucina per eccellenza, quello #status che milioni di #donne hanno desiderato almeno una volta nella loro vita. Tra quelle c'era pure mia mamma, figlia "d'arte" del boom economico che vide il negozio di mobili di famiglia espandersi nel panorama economico del dopoguerra fino ad arrivare al punto vendita in centro a #Conegliano con ben due piani espositivi che per l'epoca poteva sembrare un Ikea in scala ridotta. Ma la Salvarani in casa #Mitrione, - verrebbe quasi da dire Vianello sia per circostanza storica che appeal sociale -, non varcò mai la porta di casa. Rimase un sogno tradito da una più accessibile #Snaidero che nella città dove abitavamo, Udine, andava senza dubbio per la maggiore essendo l'azienda a un tiro di schioppo. Ma Salvarani era l'Olimpo di qualsiasi mamma, qualsiasi promessa sposa, qualsiasi donna Italiana. Ed eccola qui. In un mercatino dell'usato della periferia coneglianese, come fosse appena uscita di fabbrica. Nessun segno di usura evidente, proposta ad un prezzo imbarazzante che nemmeno ci compri un #monopattino elettrico. Verrebbe voglia di prenderla, buttare fuori tutto quello che hai in casa, e farne un #museo. Si perché era la prima #cucinacomponibile con il top unico tagliato a misura, postformato e curvato con una #tecnologia mai vista prima. Le maniglie erano integrate e le profondità degli #elettrodomestici differenziate per un'eccellente #ergonomia di utilizzo. E il #frigorifero sapeva anche parlare perché la maniglia, a forma di "S", gridava "Sarò tua", e "per Sempre". Oggi il #sogno sembra essersi infranto, ma non è così. Salvarani non è stato solo sinonimo di #innovazione e #qualità costruttiva in cucina, ma ritratto di un'epoca dove il #ciclismo ha scolpito il fedele ritratto di un'Italia che amava ancora mettersi in gioco percorrendo, in lungo e in largo, un territorio e un tempo dove ancora era quasi tutto #italiano. #SalvaraniStory è oggi il ritratto migliore di un sentimento in via d'estinzione: "Sentirsi Italiani".
La nostra libertà vale cinquanta centesimi24 Agosto 2021
La #televisione "troppo frettolosamente considerata di regime" manda in onda nel #telegiornale della prima serata un #video scioccante, una tra le prime #testimonianze dirette da una delle tante #terapieintensive italiane. Eravamo in piena #emergenzacovid e un giovane uomo mette in guardia i suoi connazionali sulla gravità di una malattia che lo sta soffocando. Per me, che sono un docente di #NewMedia e ricercatore di #SocialMedia, non è stato molto difficile risalire alla sua identità su #Facebook. Volevo contattarlo per augurargli una pronta #guarigione e, lo ammetto, per approfondire le mie informazioni su questo argomento che li a poco avrebbe coinvolto anche me. Ne derivò una lunga conversazione digitale dove le emozioni si sovrapponevano ad un ritmo sempre più incalzante fino ad arrivare alla stesura di un un'articolo nel mio canale #Instagram. Era diventato il mio paladino di una verità che sembrava, a suo tempo, meglio delineata di quanto non lo fosse oggi. Seguirono le video testimonianze di molti altri #pazienti, e di lui ci dimenticano presto. Fino al giorno in cui, un anno dopo, eccolo riapparire in forma smagliante nella mia dashboard di Facebook. E ne fui alquanto compiciuto nel vederlo per la prima volta senza #casco o #mascherina, ma con un bel #cocktail tra le mani in compagnia di una #bellissimaragazza. Ma come tutte le #favole c'è sempre una fine, lieta per pochi e non per tutti, soprattutto per il personaggio cattivo che spesso muore nel peggiore dei modi. E a morire qui non fu il cattivo, ma la #razionalità. Perché nel vedere il suo drastico cambio di veduta ne rimasi alquanto sorpreso, anzi direi anche offeso per la rinnegata fiducia che ci eravamo reciprocamente scambiati appena un anno prima. Tutto quello che aveva testimoniato a quasi 60 milioni di #italiani fu cancellato con una passata di spugna e con una serie interminabile di riedizioni di post palesemente contro i #vaccini e le varie misure cautelative nei confronti della stessa malattia che lo stava uccidendo, e per quelle stesse #cure che ora, a distanza di un anno, sta infamando nei social.
Non ci sarebbe altro da aggiungere se non invece fare una debita #riflessione. Ma che fine hanno fatto la razionalità, la coerenza, la gratitudine e la lealtà?. Che sia ben chiaro, non voglio farne di un'erba un fascio, ma quasi tutti coloro che insorgono a difesa della libertà peccano quasi sempre di tutte queste qualità umane, indispensabili per la comunità. E senza una vera #comunità qualsiasi libertà desiderabile non avrebbe il benché senso di esistere. Io stesso non vorrei vivere in una simile #contraddizione. La libertà finisce quando vengono a mancare i fondamentali pilastri del #benecomune, non di quello politico. Questo voler sopravvaricare il tuo prossimo, dichìarato unilateralmente "non pensante" dalle uniche teorie di una minoranza autoelletasi a "razza pensante", no carissimi concittadini, questo non è voler essere liberi ma egocentrici e individualisti, dove l'unica libertà richiesta è solo quella del proprio tornaconto personale. Questo fenomeno del #FreeRider è imperante dalla notte dei tempi della storia dell'uomo, ma viene spesso estremizzato quando paura e rabbia si mescolano in un pericoloso #cocktail mentale che non tarda mai a sfociare nella follia sociale. Libertà non equivale al desiderio di fare qualsiasi cosa in un gruppo sociale, ma al desiderio fondamentale del reciproco rispetto umano. Per farla breve, l'Italia è tra i pochissimi paesi dove per prendere il carrello della spesa devi mettere una moneta. Questo non per timore che quest'ultimo venga rubato, - essendo il valore bel bene decine se non centinaia di volte superiore della moneta stessa -, ma per "invitare" il cittadino a riporlo dove il prossimo utilizzatore lo possa trovare. Il valore di questa "civiltà", o "libertà" chiamatela come volete, è stata valutata nell'ordine minimo di soli 50 centesimi, massimo 2 euro. Questo è il valore del nostro voler essere liberi.
Il volto della verità21 Agosto 2021
STORIE VERE - A volte per vedere basta aprire gli occhi. Non è un paradosso, ma oggi osserviamo la realtà leggendo qualche #hashtag o qualche #citazione presa in prestito da chissà chi. Non guardiamo più la realtà, ma quello che ci fa più comodo vedere. Perché ci fa sentire più autorevoli, più colti, più interessanti. La chiamo "The Fast Autority", "L'autorevolezza veloce". Ma per ottenere la visione reale del mondo che ci circonda occorre mettersi in gioco. Occorre iniziare a studiare oppure interrogare direttamente colui che l'ha già fatto per te, o in altetnativa recarsi di persona dove avviene la #notizia. E questo è il #fotoreporter. Uno a caso, #AlessandroConti, si è messo veramente in gioco, un #gioco pericoloso che si chiama Covid19. A giudicare dalle immagini, e dalle sue stesse inconfutabili testimonianze, gli #ospedali e le #terapieintensive erano veramente prese sotto assedio, e le #ambulanze non giravano a vuoto. Le persone soffrivano per davvero, e l'#ossigeno era l'unica via di salvezza per coloro che si ritrovavano coinvolti con una #polmonitebilaterale. Io ero tra quelli. I miei amici erano tra quelli, cinquantenni anche senza nessuna comorbità. Queste si chiamano fonti, #fontidirette e non certo #disinformazione. Questa si chiama lealtà, fratellanza, condivisione. Alessandro Conte è il connubbio di tutte queste qualità, ma è anche il #coraggio e il #talento messo a disposizione della comunità e della storia dei fatti, quelli veri. Vorrei che tutti potessero avere tra le mani questa "opera d'arte dell'orrore", o "opera terrificante della bellezza di coloro che vedono luce anche dove c'è buio", vorrei che tutti potessero comprendere il #dolore e la #paura che ho provato, ma anche la luce che ho visto dopo il buio, la luce dell'#amore di #medici e #infermieri che hanno donato parte della propria #vita ai propri simili. Negare tutto ciò è come negare l'appartenenza alla #specieumana. Questo #libro è il #diario di ognuno di noi, la storia di ciascun essere umano dell'epoca pandemica di questo nuovo millennio.
Utente: la colpa del contagio non è dei non vaccinati perché se tu mi leggi un post che ho messo, dai dati rilevati dalle Università di biologia di Tel Aviv, dimostrano il contrario.
Carissimo utente, i dati su Tel Aviv sono anch'essi manipolati. Lo vuoi capire che tutta l'informazione è manipolata da interessi nascosti. Ti sei mai chiesto perché la lasciano online quando Google, Facebook e via dicendo, potrebbero benissimo oscurare. La verità è che questa si chiama guerra informatica. Il problema è a monte, il virus a valle. Il problema si chiama oriente contro Occidente. Abbiamo rischiato negli ultimi anni più di un conflitto nucleare ma solo uno, quello per mano della Corea del Nord, è di dominio pubblico. C'è una fortissima instabilità economica, troppo denaro e poco capitale. Il Covid non e l'arma come si potrebbe credere inizialmente, ma il movente per creare disordine sociale in occidente. E ci stanno riuscendo benissimo. Questa è una cosiddetta Falsa Guerra Nucleare in gergo militare. Il problema non è un vaccino, che sia vero o falso il problema e6che stiamo andando tutti in puttana, scusa il termine, siamo già in Overshoot dal 19 Luglio, le risorse alimentari finite in quel giorno , che dire di più, siamo fottuti se non cambia qualcosa subito. Tra 1 gradi di surriscaldamento non si potrà ritornare Putin dietro, tempo 100 anni e siamo fuori gioco. Giusto lottare per la libertà, ma solo se c'è un pianeta ad ospitarla.
Ahmed20 Agosto 2021
Oggi ho conosciuto Ahmed (nome di fantasia), un operatore di un call center Tunisino, che al di là dell'ottimo servizio che mi stava offrendo, mi aveva da subito colpito per la sua voce calma e gentile, priva di un qualsiasi brulicare di voci di sottofondo che di solito caratterizzano questo tipo di interazioni telefoniche. Detesto i call center, tutti detestano chiamare un call center, ma questo era diverso dagli altri perchè era la mia prima esperienza in tempi di viralità, e non intendo quella dei social. Avevo già descritto la mia problematica di una consegna non avvenuta, e mentre questa amabile persona si era immersa nel silenzio della scrittura dei dati esposti, la mia mente iniziò a confondersi con la sua, con il suo modo particolare di esprimersi, un fantastico tiramisù senza il caffè può rendere l'idea, con i suoi probabili sogni e le sue probabili paure, con il colore della stanza in cui lavorava da chissà quanti giorni, se c'era o non c'era una finestra, se troppo vicino a lui c'erano altri suoi colleghi, se aveva una famiglia, dei figli da proteggere. Il silenzio si era oltremodo prolungato al di là delle mie convinzioni, ormai non sono più convinto di niente, neppure se nel tiramisù ci va di diritto il caffè o il tè, quindi, convinto che fosse quasi morto, rilanciai un "E' ancora in linea?", "Signore? E' ancora in linea...?", "Mi sente?" "Si, certo, sono ancora qui", rispose con lo stesso tono pacato, "Ho rintracciato il codice del suo ordine XXXXXX e risulta essere già stato consegnato in data del 12, anzi... addirittura dell'11". Ma il pacco disperso sembrava via via assumere un ruolo sempre meno determinante, sostituito da una crescente, timida ma interessante, confidenza umana. D'altronde anche io mi trovavo da ben due settimane costretto tra le mura domestiche perchè mi furono riscontrati, ma non accertati, i sintomi della SARS-CoV-2. Da quel giorno quello che vedo è sempre il solito paesaggio del mio giardino confinante con degli alti muri a Est, e delle basse case a Sud, proprio in direzione di quell'eco lontano e straniero che stava al di là del cavo telefonico. E pensare che non amo parlare al telefono quindi era da tempo che non mi si presentava l'occasione per un'eccezione che conferma la regola". "Lei come sta?" chiesi interrompendo nuovamente la sua concentrazione dal mio ormai rincoglionito codice di assistenza a otto numeri. "Si, intendo, come sta vivendo questa situazione?" aggiunsi rapidamente per non sembrare troppo diretto. "Come vuole che sto, qui in Tunisia ancora c'è molta gente che non crede ai fatti, dicono che nulla ci può accadere perchè siamo credenti, il nostro Dio ci vuole bene, non ci farà morire. Io invece sono molto preoccupato, soprattutto per mia Mamma che è molto anziana. Se dovesse aver bisogno delle cure ospedaliere non ci sarebbe speranza per lei qui in Tunisia. Ho visto quello che sta succedendo a voi in Italia, e io vi sono molto vicino, prego per voi e lo farò anche per lei che mi sembra una persona molto a modo, sono pochi come lei che ci chiedono come stiamo. Ma se un paese industrializzato come il vostro, uno dei paesi più potenti al Mondo, si è ridotto nella situazione in cui si trova ora, figuriamoci per un povero paese come la Tunisia". "Lei crede in Dio?" aggiunsi con la fiducia ormai conquistata da tanta esternazione emotiva. Ma la mia immediata sensazione fu quella che questa domanda non dovevo proprio fargliela, perchè ci fu immediatamente un silenzio abissale che si interpose ad una risposta altrettanto ritardata, lenta e quasi sillabata: "In Dio?...sì, ci credo" rispose con un tono del tutto differente dal precedente modo empatico di conversare. Era evidente che quella domanda potevo evitarla ma è la mia indole che vorrebbe tutti gli uomini del Mondo orientati verso un unico Dio, perchè questo mi fa sentire più al sicuro, più a casa. Ma ben presto fui sconfessato sulla mia prima impressione e Ahmed si riaprì con un tono inaspettatamente sgargiante, quasi trionfante. "Pensi signore, l'altro giorno ebbi un codice di assistenza, un'altra Signora Italiana ma che viveva in Ucraina. Si mise addirittura a piangere con me, era tanto sconvolta dagli eventi che le suggerii di leggere qualche pagina del Vangelo, che se credeva in Dio non le sarebbe successo nulla, e che comunque sarebbe stata accompagnata con serenità al suo destino, ebbene signore, quella donna smise di piangere e mi ringrazio, fu molto bello comprendere che io possa avere fatto una cosa così veramente utile".
Troppo liberi !19 Agosto 2021
Libertà di offendere, libertà di non comprendere, libertà di sfruttare (le popolazioni più povere), libertà di evadere (il fisco), libertà di denigrare, libertà di consumare (le risorse planetarie), libertà di insultare (i tuoi simili), libertà di respingere (gli esseri umani), libertà di esportare (armi), libertà di tradire (i propri affetti), libertà di odiare (chi sembra diverso), libertà di non credere (il prossimo tuo).
Ciononostante siamo schiavi.
La libertà è un bene che va meritato,
non è per tutti.
Utente: Sono d'accordo con te un eccesso di liberta è cone un eccesso di dittatura, due forme diametralmente opposte ma egualmente deleterie.
Negazionismo e disinformazione per creare lo stesso "pensiero unico" di chi afferma di esserne estraneo18 Agosto 2021
Che #TinaAnselmi avesse ricevuto un'offerta da 35 #miliardi per ritirare un suo #decretolegge a sfavore delle case farmaceutiche, e che al suo rifiuto fosse fatta saltare in aria la sua auto, questa proprio non posso berla tutta di un fiato. La mia memoria ancora funziona e quella della senatrice non può, e non deve, essere infangata per millantare la propria libertà. Eppure questa #falsanotizia (#fakenews) fa breccia nel cuore avido di vendetta di coloro che del grido di libertà ne vogliono fare uno #statussociale più che un diritto di #cronaca. Perché se si parla di diritti e doveri ne avrebbero già discusso molto prima che apparisse il Covid nelle nostre vite, molto prima di firmare un qualsiasi contratto che di fatto mina, ancor più violentemente, quel desiderio represso del sentirsi #liberi. Qui siamo di fronte a qualcosa di più profondo e arcaico, qualcosa che ha a che fare con il fatto di comodo piuttosto che di scomodo. - Prendo tutto quello che c'è da arraffare e quello che non mi piace lo lascio volentieri lì dove si trova -. Brutto a dirsi, ma noi #umani siamo fatti proprio così. #Opportunismo e #avidità hanno scolpito nei secoli, ma soprattutto negli ultimi decenni, una fastidiosa quanto aberrante #aurea di contraddizione in ognuno di noi. Ad ogni "no" equivale un "si", e di conseguenza discriminano tutto quello che possiamo discriminare, ma allo stesso tempo ne prosciughiamo i soli vantaggi che ci interessano. E per nascondere le nostre aberrazioni siamo disposti pure a distorcerne l'inviolabile tracciato storico. Come se cambiando il #passato si potesse cambiare il #futuro. Come se cambiare le parole scolpite nella memoria di #Tina #Anselmi potesse cambiare le strategie di profitto delle future case farmaceutiche, che fino a prova contraria, si comportano esattamente come una qualsiasi azienda che cerchi di mantenere in positivo i propri bilanci. Che dire della #case #automobilistiche, che se da un lato ci fanno pavoneggiare con i loro luccicanti prodotti, dall'altro determinano una delle principali cause del #surriscaldamento globale. Ma questo è accettabile.
Utente: Quando si scrive e condivide è fondamentale farlo con principio di rispetto per le altrui opinioni. Un vero intellettuale lo sa.
Nessuno merita di morire per le proprie inclinazioni culturali, certo che quello che scrivo può dare non può fare comodo a tutti.
Non é passato molto tempo da quando su Instagram apparivo ammanettato, e con una pistola puntata sulla nuca da un uomo incappucciato verosibilmente appartenente alla cultura #jihadista. Non fu un bel momento. Ma prima che le indagini furono aperte e gli algoritmi iniziassero la loro inesorabile proliferazione, iniziai a dialogare con il mio "carnefice virtuale" scoprendo che si trattava di uno #studente del #Sud, il quale però voleva esprimersi unicamente in lingua #inglese. La #vignetta era così sottotitolata: - " This doesn't seems to be a conforteable situation for Stefano Mitrione" - . Tradotto, "Questa non sembra essere una situazione comoda per Stefano Mitrione". La conversazione si prolungò a lungo non portando però ad una giustificazione plausibile del fatto in se, ma ad un insieme confuso di ragioni per il quale sarei stato scelto al fine di esprimere un #ragionamento così violento. Più avanti scoprii che il mio #misterioso interlocutore era un #giovane uomo di colore di quattordici anni, parlo di un uomo perché a quell'età e dopo aver attraversato il #mediterraneo presubilmente con un #natante di fortuna, se non lo diventi subito non ci potrà essere altra #occasione. Si, penso di essere stato scelto da un #immigrato ragionevolmente #incazzato appena #sbarcato a #Lampedusa con in testa alcune inclinazioni di stampo jihadista. Ma alla fine ci siamo pure piaciuti e tra noi nacque pure un #sentimento ben diverso da quello iniziale, una sfumatura decisamente più umana perché sono fermamente convinto che alla base di tutte le #incomprensioni #sociali e #religiose c'è sempre la mancanza di un #dialogo efficace. Ma fu davvero un algoritmo a mettere fine a questo #metafisico e inconcepibile #incontro tra due esseri umani che in fondo non erano poi tanto #diversi tra loro. Una simile conversazione avrebbe potuto dare fastidio a qualcuno?. Questa esperienza mi ha certamente #condizionato nel mio modo di approcciarmi con il mio stesso modo di #scrivere e di #pensare. Il dialogo è un potente #farmaco di #libertà e #democrazia, e va sempre posto alla base di qualsiasi divergenza il proprio percorso di vita interponga.Luce nel buio: vi spiego perchè un libro mi ha ulteriormente convinto a vaccinarmi14 Agosto 2021
Sono passati cinque giorni da quando ho deciso di vaccinarmi contro il #Covid-19. Potevo aspettare ancora un mese in quanto la precedente guarigione mi ha dotato di una sorta di immunità. Ma aspettare significava essere diverso dagli altri, non che io sia uno che ami identificarsi, o peggio, mimetizzarsi con la massa. Chi mi conosce sa bene che sono un outsider patologico, ma volevo a tutti i costi dare quanto prima il mio contributo alla lotta contro un nemico comune. Non sono mai stato un patriota nel senso più profondo della definizione, ma non ho neppure mai visto lo stato con la benchè minima ostilità. Molti sanno che sono invece un internazionalista e globalista tendente alla cultura filoamericana. Questo perchè il paese a stelle e strisce mi ha sempre compreso maggiormente nella mia evoluzione espressiva, molto più di quanto non lo abbia fatto il mio paese. Ma non per questo ne nutro un risentimento, anzi ne ammiro anche lo zelo istituzionale, e ne accetto lo stile politico perchè noi italiani siamo fatti così, siamo sempre stato un popolo tragicomico che alla fine è quasi divertente. Per questo mi sono vaccinato, io che non ne avevo propriamente bisogno, io che sono meno "#pecora" della maggior parte di voi. Quello che ho fatto in mezzo secolo me ne rende atto, la mia vita è stata un continuo anticonformismo sotto tutti i punti di vista. Ma c'è stato qualcosa di ancora più forte che mi ha portato a fiondarmi letteralmente verso l'ago più contestato del nuovo millennio. Un pacco della #DHL ricevuto in questa concomitanza, il dono di un amico conosciuto guarda caso nel luogo più democratico di tutti, Instagram. Ma siamo sicuri che sia veramente il più democratico?.
Poco importa perchè il dono è un #libro. "Luce nel buio" è un #dossier fotografico realizzato da #AlessandroConti, il #fotoreporter che per un anno e mezzo ha vissuto parte della sua vita all'interno degli #ospedali della #pandemia, delle #terapieintensive, e i vari luoghi delle #emergenze #sanitarie. Che coraggio, con il suo talento avrebbe rischiato molto meno e guadagnato molto di più in un set fotografico della moda milanese, ma lui ha preferito esserci, ha preferito partecipare, ha preferito rischiare insieme agli altri comuni mortali. Ha preferito l'umanità all'apparenza, ha preferito il vero #buio della sofferenza alla falsa #luce del tam tam mediatico dei #leoni da tastiera. Perchè la verità non la si trova sotto la luce di una lampadina, ma ovunque essa si trovi veramente. Quindi posso affermare con lucidità che la prima motivazione per cui mi sono vaccinato è un pacco della #DHL, un libro fotografico, un titolo che diceva di cercare la luce nel buio. E grazie ad #Alessandro ho trovato quello che cercavo veramente, la mia dimensione umana all'interno della mia stessa specie. Perchè non ci sarà mai una vera libertà se l'uomo perderà il senso di appartenenza ad un unicum sociale che vede come primario obiettivo i valori della #condivisione, della #tolleranza, della #fraternità ma soprattutto del riconoscimento di appartenenza ad una specie completamente estranea a qualsiasi contaminazione ideologica o #politica. Si parla troppo spesso e troppo frettolosamente di #governoombra, di #bigpharma, di #multinazionali senza scrupoli, di #governi e politici corrotti. Ma poco si parla di cittadini egoisti, individualisti, avidi, che tutto quello che potevano consumare lo hanno preso privandolo alle risorse globali del pianeta e di chi dall'altra parte del globo non ha nulla da mettere in bocca.
Tutti abbiamo le nostre ombre, ma non per questo ci dobbiamo estinguere come la logica consiglierebbe, anche un #albero genera un'ombra, tutto genera delle #ombre perchè fa parte della #fisica della materia. L'unica cosa che possiamo fare a questo punto, per non cadere ancora più in basso, è concentrarci semplicemente nella #luce. Io vedo un #virus generato dalla #natura per insegnarci a costruire un #futuro diverso da quello che, allo stato attuale, ci porterebbe per direttissima all'olocausto planetario. Pochi vedono questa luce, molti preferiscono vedere una #multinazionale insaziabile che ha creato un virus come unica finalità di lucrare sulla morte di milioni di esseri #umani. Oppure un nuovo #ordinemondiale che vuole depopolare la #razzaumana per contrastare l'olocausto climatico. Ognuno vede quello che preferisce, ma poi la realtà incomincia a prendere veramente la forma che tanto temiamo. E non parlo solo in termini di #fisicaquantistica, ma di pura forza del #pensiero. Perchè se siamo veramente una specie, un'unica forma vivente in costante evoluzione da circa dieci milioni di anni, siamo anche un'unica forza mentale che poi alla fine non può che autogenerare un'unica realtà. E può un #librofotografico mettere in luce tutto questo?. Si, lo può fare, perchè la #fotografia ha il compito di scolpire la #verità sostituendo parti di buio con altrettante parti di luce. E se lo può fare la fotografia, lo può fare anche l'uomo.
Testamento spirituale9 Agosto 2021
TESTAMENTO SPIRITUALE - Domani mi vaccino, lo faccio perché credo nella specie umana e nei valori imprescindibili della #Società. Molti lo hanno già fatto, con #coraggio e #fiducia, e io non sono diverso da loro. Credo in #Dio come unico Creatore, credo nell'#Universo come culla della vita. Credo nell'#Umanità come uno dei tanti percorsi verso la #conoscenza assoluta. Credo nei miei simili, - in voi -, perché siete parte di me. Credo nella #medicina, nei #medici, e in tutti coloro che vi operano rendendo le nostre vite più sopportabili. Credo nella morte come l'inizio di tutte le cose. Credo nell'#immortalità dello #spirito come sublimazione e manifestazione dell'#amore incondizionato. Credo nella #Natura che ci ha partorito, in mia #Madre e mio #Padre, loro non avrebbero mai esitato. Io sono #Specie, io non ho paura dello #Stato perché è parte di me da quando sono nato, io non ho paura del #destino perché ragiono da #Specie e non da individuo, da #popolo e non da #cittadino. Se domani non sarò più cosa di questo istante, di questo spazio, sarò sempre #Io perché esisto in ogni mia singola #scelta e perché sono veramente #libero di sperimentare qualunque cosa il #destino mi offra. Credo nel bene e nel male, la strada potrà sembrare difficile, talvolta incomprensibile, ma guardo lontano e vedo una #luce #splendente, forse è una #stella, forse una grande esplosione, forse un nuovo inizio. Io vedo #luce, non #ombre. Il virus più temibile è la mancanza di #Fede e fraternità tra gli uomini.
Non abbiate paura.
Il business del "No"7 Agosto 2021
Non mi stanco mai di valutare qualsiasi opinione si interponga alla mia personale razionalità di #pensiero perché è una mia costante analizzare la realtà da qualsiasi angolazione possibile. E più in generale è proprio quello che manca oggi, il gusto della #differenza o l'#amore per le #cosediverse. Ritengo quindi di avere una visione piuttosto allargata che mi permette di mettere a fuoco i fatti con una maggiore lucidità e imparzialità. Ho notato, tra le altre cose, che alcuni organi di informazione indipendente si autofinanzierebbero in modo non del tutto trasparente, ad esempio azzerando, o per lo meno riducendo, il #capitale raccolto dalle #donazioni prima che questo raggiunga l'obiettivo prefissato. Questo significa che il monte del capitale venga raggiunto più di una volta nel corso della #raccoltafondi, ingannando di conseguenza il #donatore. Attenzione quindi a non prendere tutto per #orocolato. L'"informazione #filantropica" non è poi cosi candida come invece potrebbe sembrare ad un occhio inesperto. Quello che temo è che la quasi totalità di qualsiasi #opposizione di #nicchia sia facilmente manipolabile da un certo tipo di "#sciacallaggio mediatico" che mal risuona con l'effettivo senso del #benecomune promesso. Costruire ad arte #fontifalse per poi riconoscerle al fine di proteggersi, è stata una delle mie prime #lezioni di #newmedia. Non serve poi molto, ad esempio basta assemblare più "#porzioni" di informazioni di diversa provenienza, ma comunque veritiere, per costruire un'immagine del tutto falsata della realtà complessiva. In una mia #intervista rilasciata una decade fa a #MariaRitaParsi, avevo già descritto come il #Web possa facilmente trasformare "porzioni sfavorevoli" di diverse informazioni in una visione complessivamente favorevole, e come lo possa fare anche in senso opposto, partendo da "porzioni sfavorevoli" per ottenere un'informazione complessivamente favorevole della realtà circostante.
Utente: ...la verità allora cos'è?...un assemblaggio di pezzi di notizie prese un pò qua e un po là?...una ricerca confusa???...io sono già stanco prima di...
La verità è spesso la prima edizione di una notizia rilevata da un osservatore diretto erudita in quel campo il quale ha una reputazione deontologia da difendere. Un reporter professionista ad esempio. In gergo è lo "scoop". Esistono ancora persone che fanno della loro professione un mantra inviolabile e non negoziabile. Li riconosci dopo un duro allenamento alla lettura del loro stile. Poi ci sono i dilettanti, coloro che nulla hanno a che fare con il giornalismo, e neppure con la verità perché spesso sono i primi ad essere manipolati. Internet non è il luogo ideale per riconoscere una fonte attendibile se non si è esperti di social media, o di come funzionano gli algoritmi di ricerca, l'influenza del Sito che stiamo visitando, e non per ultimo il pubblico che vi interagisce.
Sul pericolo atomico l’Italia delle «Tre Scimmiette»Quello che si vede è la #pandemia, quello che molti temono è la perdita della #libertà. Ma non capisco di quale libertà stiamo parlando. Schiavi del #denaro e del #debito siamo invece ciechi ai grandi pericoli del nostro tempo, immensamente più grandi di quello che invece, per confronto, è poco più di un'imprevista distorsione storico-sociale, seppur con i non trascurabili effetti mortali. Ma sono ben altri gli spettri che incombono sul cammino dell'#umanità. Dapprima la #crisiclimatica e in misura leggermente minore le crescenti #tensioni tra #occidente e #oriente. Di questo però non si parla.
"Eloquente il silenzio praticamente assoluto dell’intero arco #parlamentare. Come se l’#Italia non avesse niente a che fare con la corsa agli #armamentinucleari che, ha avvertito #Putin nella conferenza stampa di fine anno, potrebbe portare alla «distruzione dell’intera #civiltà o forse dell’intero #pianeta».
Scenario non allarmistico, ma previsto dagli scienziati che studiano gli effetti delle #arminucleari. Un particolare pericolo – sottolinea Putin – è rappresentato dalla «tendenza ad abbassare la soglia per l’uso di #armi nucleari, creando cariche nucleari tattiche a basso impatto che possono portare a un disastro nucleare #globale»".
Fonte parziale: Manlio Dinucci #Ilmanifesto 23/12/2018
L'allucinazione dei "No"2 Agosto 2021
E' ormai guerra. E nella posta in gioco c'è la #libertà da un lato, e l'#immunità dall'altro. Una #guerra a cui mancano ancora le armi ma se si leggono i contenuti dei vari gridi di protesta dei primi, quelli che invocano la libertà terapeutica, poco ci manca. Ed ecco riemergere vecchie ferite, come la #dittatura, il #nazismo, l'#apartheid e molto altro ancora. Gli #estremisti forse troppo frettolosamente chiamati No Vax o No Pass, o forse ingiustamente chiamati "#negazionisti", vedono il nuovo mondo sotto una luce spettrale. Non vedono, o non vogliono vedere, l'ipotesi che il #virus possa essere un fenomeno del tutto #naturale, o che sia comunque qualcosa di più di un'influenza. E qui c'è la prima contraddizione, perchè se fosse stato creato dall'uomo al fine di rimodellare una nuova dittatura globale, perchè allora escluderne la pericolosità?. Questo virus è o non è un'arma?. E se fosse un'arma biologica che senso avrebbe crearne l'#antidoto?. Sono questi i due punti fondamentali su cui, secondo me, chi protesta contro il cosiddetto "regime" ha le idee un pò confuse. Perchè escludere categoricamente il fattore naturale o l'ultimo briciolo di #umanità di chi invece, suo malgrado, lotta ogni giorno nelle prime linee delle terribili avversità di questa nuova malattia?. Di fatto siamo di fronte a qualcosa di più grande, qualcosa che potrebbe presto mettere in ombra la #pandemia stessa. Antichi rancori stanno per riemergere con tutta la loro forza, lo si legge in rete, nei post di chi urla vendetta, nei commenti di chi urla all'insurrezione popolare, leggo molto #odio e poca #comprensione per chi invece cerca di restare #neutrale. O sei con noi, o contro di noi. Questo monito è ormai piuttosto diffuso e certamente rabbrividisce il sangue. E se tutto ciò fosse una vera e propria #allucinazione di #massa?. Se fosse l'opposizione a questo conclamato e ritorno ad un regime dittatoriale ad essere manipolata da nuovi #leader senza scrupoli mossi da occulte ragioni politiche ed economiche?.
Avvocati che innescano danarose #classaction popolari dove si chiede una (non tanto minima) quota di adesione, riviste online che invitano l'autofinanziamento pubblico, #medici schierati anche in #politica che probabilmente ne traggono un evidente vantaggio. A questo punto, chi è il più manipolato del reame?. Chi conosce la verità?. Chi si vorrebbe prendere la responsabilità di un'ecatombe umanitaria?. E chi, contrariamente, vorrebbe responsabilizzarsi a riguardo della nascita di un nuovo ordine mondiale. Questa è una guerra contro il mondo, contro il tanto agognato sistema economico che ci permette, altro che dittatura, di scrivere quello che si vuole nella grande biblioteca del "sapere" #globale. Il #nazismo e tutte le forme di #dittatura hanno sempre miseramente fallito, non potranno mai riemergere perchè entrerebbero in #conflitto con il modello stesso della #globalizzazione e del #liberomercato. Un paese come l'#Italia, oltretutto, non se la potrebbe di certo permettere, non ce lo permetterebbero le #multinazionali e i paesi stessi che ci manovrano dietro le quinte scenografiche di un sistema politico fantoccio. La verità è che queste #divisioni fanno certamente comodo a qualcuno perchè distraggono dalle vere problematiche che il mondo sta attualmente affrontando.
Una straordinaria società26 Luglio 2021
Quella di oggi è una straordinaria società fondata sulla moltiplicazione e su un sistema che di conseguenza produce #numeri. #PadrePio diceva che l'Uomo è seduto su uno sgabello troppo basso per vedere dall'alto la grandezza del #disegno in cui lui stesso è coinvolto. Il popolo mondiale ragiona di fatto con una quantità numerica troppo bassa per comprendere la grande orchestrazione #globale. Le misure sono al centro della nostra #cultura e contano più di ogni altra cosa esistente. Ma il Quantum è la minor parte divisibile di un'entità, e in questo limite è il nostro asset sociale che annichilisce su se stesso.
La moltiplicazione numerica di ogni cosa diventa quindi la strategia umana per allontanarsi dall'#Unicum, e quindi di rifuggire alla morte come atto finale e quantistico del #Quantum. Ma è decisamente impossibile ignorare quello che in ognuno di noi esiste da sempre, un'unica particella indivisibile da cui siamo stati inesorabilmente creati al nascere del nostro Universo e da quelli precedenti che a loro volta lo hanno creato. Posso con certezza affermare che la vita intesa come coscienza di se è sempre esistita perchè si manifesta all'interno di un nulla anch'esso potenzialmente infinito. In considerazione di questo vita e morte non possono coesistere e di conseguenza una delle due è un'inganno alla nostra percezione esistenzialistica. E ritorniamo alla grande unità perchè in essa tutto si manifesta, si espande, si moltiplica, per poi riconcentrarsi e unificarsi all'origine. Un modello analogo è riscontrabile proprio nell'evoluzione stessa dell'#Universo dal #Bigbang al #Bigcrunch, come pure dalla nascita di un'individuo alla sua morte. Ed è proprio nel modello che possiamo trovare ogni risposta, l'archetipo contiene in se tutto quello di cui abbiamo bisogno di sapere.
Nessuno sa con chi sono schierato. Per il semplice motivo che non ho bisogno di esserlo25 Luglio 2021
(E me lo scrivo pure in fronte per non dimenticarlo). Personalmente credo realmente alla pericolosità della Sars-Cov2 per la #salute dell'uomo, e credo che la #vaccinazione sia una delle #migliori strategie di difesa allo stato attuale. Ciononostante sono contrario ad una qualsiasi politica fondata sul ricatto. Questa scelta si è resa probabilmente necessaria per proteggere la #collettività più debole e di tutti coloro, che per rispetto anche del prossimo, hanno deciso con #coraggio di adattarsi responsabilmente, e con #fiducia, ai nuovi cambiamenti di #salutepubblica e riequilibrio socio economico dell'intera #specieumana. Quello che non vedo, piuttosto, è un benché minimo e fondamentale senso di #fratellanza trai #popoli e tra gli #individui stessi che li compongono. Di conseguenza ritengo corretta la #pena inflitta proprio per una semplice ragione etica. L'umanità deve cambiare, con il guanto di velluto, o con il pugno di ferro. Ne va della nostra stessa #sopravvivenza.
Questo è un piccolo passo per il cittadino, ma un gigantesco passo per il filantrocapitalismo.23 Luglio 2021
/// GREENPASS /// Non avrei mai pensato arrivasse così presto. All'una di notte per errore mi sono sintonizzato su #Rete4, non lo faccio quasi mai e non l'avessi mai fatto neppure in questo caso, prima di andare a dormire. Mi sono cadute tutte e quattro, intendo sia braccia che palle. Mi sono sentito svenire, e mi sono detto, ci risiamo ancora. Cosa vi dicevo, l'ho scritto più volte, bisogna smettere di frequentare i luoghi dell'economia, subito, non domani. Ma perdirindina, non c'è qualche paesano visionario che con un po' di iniziativa allestisce un'emporio sulla falsa riga degli #agriturismo?. Un #agrimarket?. Ormai avrete già ben capito che quello che mi irrita maggiormente di questo pluri stravagante #pianeta sono i duplici comportamenti, i #borderline, quelli che predicano bene ma poi, inesorabilmente e per una strana forza di gravità acquisita, razzolano male, molto male. Non mi riferisco a quelli che implorando, con sincerità, il ritorno ad una libertà più equa. Non sia mai. Ma questa proprio non me l'aspettavo all'una di questa notte, e sinceramente nemmeno se fossero state le due. Perché a quell'ora che solitamente mi sintonizzo con le notizie del giorno, dopo che sono già state ampliamente metabolizzate e discusse dalle varie "fazioni". Si, avete capito bene, mi riferisco a quelle del #film "Divergent" di un altro #Neil, il regista #NeilBurger che per primo, nel 2014, ebbe l'istinto di parlarne. Quattro #fazioni, quattro modi di vedere e vivere il #mondo fino a quando, immancabilmente, la nuova umanità, reduce da un disastroso conflitto, divenne così nuovamente divergente per poi invece allearsi contro un'occulta egemonia che, alla fine, era il vero male #comune. Di per sé, ad un occhio attento e vigile, sarebbero ben sette anni di #profezia, che poi coincide, poco importa se per coincidenza o casualità, alla già pluri discussa e premiata tesi che, l'#economia è il mondo intero, debbano per necessità e virtù riavvolgere il nastro al fine di evitarne la banca rotta. E arriveremo anche al 6 Agosto, più vivi che vegeti, praticamente chimicamente e biologicamente riorganizzati.
Ma non abbiate paura, abbiate piuttosto fede in quella darwiniana visione dell'evoluzione umana che ha avuto sempre la meglio su tutte le fantomatiche e farlocche previsioni di chi pensava di saperla lunga. Nessuno sa niente, se avete per caso un Dio nel vostro cuore rivolgetevi piuttosto a Lui. Perché quella che voi considerate arbitrariamente e inconsapevolmente democrazia, dittatura, egemonia, regime o potere forte, no quello non esiste e non esisterà più per il semplice motivo che i nostri nuovi Dei sono già in mezzo a noi. Plastica e petrolio se pensiamo alla materia, tecnologia e denaro per quanto riguarda qualcosa di più astratto ma non per questo meno pericoloso.
"That's one small step for citizen, but a giant step for multinationals". ("Questo è un piccolo passo per un cittadino, ma un gigantesco passo per le multinazionali") . Da una mia rivisitazione della ben più nobile citazione di #NeilAmstrong
Sei ricco, o sei povero?21 Luglio 2021
Se al ricco viene data una supposta per salvarsi dal Covid, bhe, vi direi che non è proprio così. Quello che è certo che a chi non ha mezzi economici adeguati venga invece data una bella siringata. Due cure diverse, ma entrambe, l'isolamento spaziale e l'isolamento sierologico, promettono di evitarne il contagio. Questione di punti di vista. Ma anche di economia.
Utente: Si può essere ricchi e sbigliettati quanto vuoi, ma se si è poveri dentro non serve a niente rifugiarsi dentro ad un suppostone...Le tegole cadono in testa anche su Marte... fidati...è INEVITABILE!...IN FONDO... l'iconografia è azzeccata: il suppostone che i ricchi riservano ai poveri e la siringa di sangue dei poveri che tiene in vita i ricchi
Da Colombo a Bezos. Il colonialismo perpetuo.20 Luglio 2021
L'umanità non ha mai smesso di colonizzare perché la sua innata (e probabilmente diabolica) indole è proprio quella di espandersi, come fosse un virus, nello spazio e nel tempo alla ricerca di un #elisir di lunga vita.
Ci riprova #JeffBezos ben 592 dopo la scoperta dell'America da parte di #CristoforoColombo. L'umanità non ha mai smesso di colonizzare perché la sua innata (e probabilmente diabolica) indole è proprio quella di espandersi, come fosse un virus, nello spazio e nel tempo alla ricerca di un #elisir di lunga vita.
#BlueOrigin è pronta al #lancio del #NewShepard con a bordo il primo equipaggio umano domani #20luglio. Viene da chiedersi se a bordo ci sarà Jeff Bezos o solamente il fratello #MarkBezos e altri tre passeggeri (Mark per l'appunto, #WallyFunk e il diciottenne #OliverDaemen, figlio di #JoesDaemen fondatore della #SomersetCapitalPartners) che voleranno, per un breve lasso di tempo, nello spazio suborbitale attorno alla #Terra. Il #decollo è previsto per le 9.00 (fuso orario del #Texas occidentale).
Ecco questo è quanto, l'evento del secolo, del millennio, si appresta ad inaugurare quello che per molti non è solo l'inaugurazione di un vero e proprio turismo spaziale quasi democratico, ma l'inizio di una nuova era, quella dell'abbandono della crosta terrestre verso il colonialismo interstellare da parte della specie vivente dominante di questo pianeta. Certo la strada non sarà breve ma nemmeno tanto lunga se si considera la forte accelerazione tecnologica degli ultimi decenni. Quello che però ha in mente #Bezos è un segreto quasi di stato, perché non credo che un uomo che è arrivato dove è arrivato lui, si limiti a considerare Blue Origin una sorta di #Alpitour della #gravitazero. Il problema non è quanto lontano posso andare ma se avrò vita a sufficienza per arrivare da qualche parte. Suvvia, la storiella del pionierismo è ormai acqua passata, roba da duri e non certo uomini in camicetta di sera bianca. E con il #TransUmanesimo galoppante alle calcagna io, se fossi in lui, penserei ben altro che al #turismospaziale. Quello che cercherei insomma non sono altri #miliardi da mettere in coda in fila per cento, piuttosto qualche centinaio d'anni in più per godermi quello che ho già. Ma io non sono #Jeff, mi accontento di arrivare ai settanta, magari un po' più in là giusto per farmi qualche sega in più, qui sulla terra, per quello che può contare.
#BlueOrigin è pronta al #lancio del #NewShepard con a bordo il primo equipaggio umano domani #20luglio. Viene da chiedersi se a bordo ci sarà Jeff Bezos o solamente il fratello #MarkBezos e altri tre passeggeri (Mark per l'appunto, #WallyFunk e il diciottenne #OliverDaemen, figlio di #JoesDaemen fondatore della #SomersetCapitalPartners) che voleranno, per un breve lasso di tempo, nello spazio suborbitale attorno alla #Terra. Il #decollo è previsto per le 9.00 (fuso orario del #Texas occidentale)
#BlueOrigin è pronta al #lancio del #NewShepard con a bordo il primo equipaggio umano domani #20luglio. Viene da chiedersi se a bordo ci sarà Jeff Bezos o solamente il fratello #MarkBezos e altri tre passeggeri (Mark per l'appunto, #WallyFunk e il diciottenne #OliverDaemen, figlio di #JoesDaemen fondatore della #SomersetCapitalPartners) che voleranno, per un breve lasso di tempo, nello spazio suborbitale attorno alla #Terra. Il #decollo è previsto per le 9.00 (fuso orario del #Texas occidentale).
Jeff Bezos come Cristoforo ColomboJeff Bezos come Cristoforo Colombo, pionieri, conquistatori e colonizzatori di nuovi Mondi.
Da un ritratto di #CristoforoColombo, eseguito da #RidolfoGhirlandaio, circa 1520, un'inedita espressione del nuovo #TransUmanesimo proiettato verso le nuove #frontiere dell'espansione della specie umana oltre i #confini del #sistemasolare e oltre. Chi più di loro hanno saputo incarnare il mito dell'ignoto, l'arroganza della supremazia, la gloria dell'#immortalità. Che sia una Niña, una Pinta, una Santa María o un New Shepard poco importa, a loro va l'elogio della primizia, del primo frutto che la natura ha mai potuto offrire ad un essere umano. E poi c'è il rammarico, quella viscida sensazione di gelosia di chi non va su, di chi, come me, rimane a #terra. Penso che oggi #Martedi 20 #Luglio 2021 non ci sia al mondo un essere umano, diciottenne tra l'altro, più fortunato di #OliverDaemen, primo ricco sfondato e sbarbato nello spazio. E si cari miei, una bella supposta a cento chilometri di quota per lui, e una nel deretano per gli altri. Alla faccia del transumanesimo!.
Utente: ..tu dell'inutil vita/estremo, unico fior...
Nota rif. Amazon: Da gatto a gatto: non capisco perché gli umani siano così complessi... Inventano una scatola da quattro soldi per arrivare nei posti più belli del mondo... e poi spendono 28.000.000 di dollari per proiettarsi nel nulla con un'altra piccola scatola. bho???...io ci faccio un pisolino sopra!!!
La scelta18 Luglio 2021
"PROBLEMA". C'è d'avere paura che la maggior parte della #gente non apra un #libro di #storia da decenni. Prima di fare brutte figure nei #Social con la propria #faccia spiaccicata nell'#avatar, studiate, informatevi, imparate almeno a distinguere e valutare le #fonti, e soprattutto non firmate niente se prima non avete letto. #Prestiti, #mutui e quant'altro abbia un sentore di ritmico e perpetuato nel tempo, sono stati la principale causa di come sono poi andate le cose. Tutto questo che ora odiate indiscriminatamente lo avete creato voi (noi). Ormai è inutile piangersi addosso o ancor peggio puntare il dito sugli stessi soggetti che avete letteralmente venerato da decenni. Se vi trovate su #Instagram, #Facebook, #Twitter, o #LinkedIn solo per citarne alcuni, e non pagate nulla per questi servizi (perché di questo si tratta), non lamentatevi, continuate a pubblicare le vostre #storie, le vostre #immagini, le vostre #vacanze. Questo non è il luogo ideale per tentare di cambiare la storia del #mondo, qui c'è solo la tragicomica parvenza di quello che voi chiamate #democrazia, qui girano solo soldi, tanti #soldi, quelli che fanno ruotare tutti noi insieme al #pianeta stesso. L'economia, che poi è il sistema o il regime, chiamatelo come volete, l'abbiamo creata noi con le nostre stesse #scelte, e tutto alla fine ha un #prezzo. Non lamentiamoci sempre, per favore, volete tornare nel #medioevo?. Non è più possibile. Vuoi tentare di cambiare il corso della storia?. Allora inizia a non utilizzare le regole del #gioco che tanto disprezzi. Getta tutte le tue #cartedicredito nel bidone della #spazzatura. Evita i #centricommerciali, i #supermercati, le #autostrade. Siamo ormai in 7.800.000.000, quasi tutti molto avidi, ingordi ed egoisti, ma soprattutto indebitati fino al collo. Basta che apri l'armadio, la dispensa, il garage, e vedrai che nella maggior parte dei casi mi darai ragione. Nel nostro corpo esistono già una multitudine di veleni, tossine, cellule neoplastiche da far impallidire la Seveso degli anni ottanta. Siamo contaminati nel corpo e nella mente. Ma soprattutto stolti. Almeno in fatto di storia e geo politica.
Accettate il vostro destino, mitigate la vostra rabbia, quello che oggi sta accadendo è solo una delle tante alternative ad uno dei tanti periodici refresh dell'economia che ti permette, tra le altre cose, di fare la "#giornalista del giorno" su uno dei tanti social oggi esistenti. Vent'anni fa per scrivere pubblicamente non solo avresti dovuto aver bisogno di un patentino, ma soprattutto di una testata che condividesse il tuo modo di vedere il mondo. Oggi basta la terza media, e un punto di vista sul mondo praticamente inesistente. Rallegriamoci piuttosto.
Un altra cosa, non di secondaria importanza. Prima ho parlato, forse con una certa leggerezza, di "refresh economico" . Succede ogni 7-10 anni e la storia ne conserva indelebilmente le ferite. Anche la prima è la seconda #guerramondiale ne hanno fatto parte. Ci hanno provato nel #1997 ma solo i servizi segreti lo hanno potuto tenere nascosto fino al #2005. E qualche anno fa con la crisi della #CoreadelNord ci è mancato un soffio. Quello che ha diviso il grasso dito di un #KimJonngHu da un'altrettanto grosso pulsante rosso è stata la consapevolezza che il #nucleare, oggi come oggi, non potrà mai essere una soluzione appetibile senza di fatto accettarne le drammatiche conseguenze. Quindi la scelta è caduta ragionevolmente nel #biotecnologico regalandoci di fatto la salvezza da un danno ben più grave e irreversibile. Di conseguenza avete mai pensato che siamo di fronte ad un'arma che alla fine ha salvato il deretano a milioni, se non qualche miliardo, di individui?. Questo virus può essere considerato un'arma?. E se ciò fosse solo chi l'ha creato potrebbe avere la cura per salvarci.
Nota: Se fossi immortale prenderei quella #montagna lì, quella #bella, e sasso dopo #sasso la sposterei, la sposterei, la sposterei qui. E farei una #foto bellissima!!!.
Utente: Ogni riferimento è puramente....voluto!....
Iconicamente "O"7 Luglio 2021
@carrer.oriana nel pieno della sua #giovinezza e #bellezza. All'epoca fu corteggiata da un giovane #OlivieroToscani per una campagna pubblicitaria di un famoso marchio di #biscotti. Probabilmente, molti anni prima che ci incontrassimo sul serio, ci siamo anche sfiorati nel negozio di #mobili di mio nonno #Anselmo #Vallot in centro a #Conegliano. Quante convergenze e quanti ingranaggi nella nostra #vita. Ognuno di loro ci porta inesorabilmente nel nostro #futuro tracciando nel tempo la storia.
Raffaella, ultimo giro, mai più come lei. Fine della TV bon ton del nostro cuore. Inizio della mitologia nella TV del futuro.#Icona delle icone, musa #transgender, testimonial generazionale. Bionda. Da far girare la testa. Lei, Raffa, Carrà, omnipresente e multidisciplinare interprete dei nostri migliori anni. La generazione di oggi non potrà mai comprendere la generazione di ieri senza almeno non aver compreso lei. Non so più cosa scrivere perché non è mai stato scritto un #vocabolario di aggettivi adatti a lei. Preferisco chiudere qui, risparmiandovi pure il mio patetico #dolore.
ColpevoleOgnuno di noi è #colpevole delle proprie #azioni.
Molte delle "cose" che mangiamo hanno viaggiato, e inquinato, per migliaia di chilometri. L'abbiamo voluto noi, perché abbiamo già deriso il vicino che spruzzava l'antiparassitario nelle fronde del suo albero. Ora la nostra attenzione si è spostata verso un #virus arrivato dalla #Cina. E siamo al limite del #ridicolo quando puntiamo il dito sull'#immigrazione perché #alimenti, #automobili, #televisori ed ogni tipo di #device e #veleno, varcano quotidianamente i #confini #nazionali del nostro paese. E il pulsante "#BuyNow" l'abbiamo cliccato noi per #risparmiare qualche #Euro. Il #Covid?. Lasciamolo stare per carità, probabilmente è l'unica cosa di veramente #naturale che ci siamo messi dentro negli ultimi trent'anni.
Il Covid?. Meglio della marmellata5 Luglio 2021
Questo è il #viaggio di un vasetto di #marmellata di #pere. Molte delle "cose" che mangiamo hanno viaggiato, e inquinato, per migliaia di chilometri. L'abbiamo voluto noi, perché abbiamo già deriso il vicino che spruzzava l'antiparassitario nelle fronde del suo albero. Ora la nostra attenzione si è spostata verso un #virus arrivato dalla #Cina. E siamo al limite del #ridicolo quando puntiamo il dito sull'#immigrazione perché #alimenti, #automobili, #televisori ed ogni tipo di #device e #veleno, varcano quotidianamente i #confini #nazionali del nostro paese. E il pulsante "#BuyNow" l'abbiamo cliccato noi per #risparmiare qualche #Euro. Il #Covid?. Lasciamolo stare per carità, probabilmente è l'unica cosa di veramente #naturale che ci siamo messi dentro negli ultimi trent'anni.
Dal "Senatur" a Matteo Salvini: trent'anni di inciuci, scandali e vicissitudini varie da far girare anche (i) Maroni.2 Luglio 2021
Era il 1993 quando "toccare" #UmbertoBossi valeva prendersi una pallottola in fronte. E chiunque poteva entrare di diritto in questo #FarWest, perfino i #giudici e i #magistrati se avessero tentato di infangare la #Lega nello sporco giro di #Tangentopoli. Ecco, questo era "#IlCarroccio" trent'anni fa. Più o meno lo stesso carrozzone di oggi. Era il #boom dell'ideale del #Federalismo, di #RomaLadrona (e ci sta) e delle nuove politiche sull'#immigrazione, nel senso che quasi nessuno poteva varcare i sovrani confini del paese più figo del mondo. Confini ben varcati più volte però, anche da #SilvioBerlusconi che comunque durò poco. Tra varie vicissitudini, impicci e altri scandali, arriviamo inesorabilmente a #MatteoSalvini e alla conseguente trasformazione di un Partito Secessionista ad un Movimento Sovranista. Nel 2019 con le #ElezioniEuropee, diventa, grazie soprattutto all'ignoranza politica della maggioranza dei propri #elettori, il primo #partito Italiano. Ma li a poco saranno le divergenze sulla #TAV che faranno cadere dapprima il governo, e a seguire, la Lega di #Salvini passerà all'#opposizione per poi trasformarsi ancora in una sorta di "#BadCompany", con #Bossi nominato presidente a vita, e l'indipendenza della #Padania come "obbiettivo finale" del movimento. Che giro di #Maroni (ndr. #RobertoMaroni) verrebbe da insinuare. Aggiungiamoci poi anche il "doppio tesseramento" "#LegaNord / #LegaPerSalviniPremier" che, di fatto, porterà verso l'estinzione il primo a favore del secondo. L'aveva ben previsto #GiannaSchelotto nel 1993, qui serve un buon sessuologo perché ormai le masturbazioni ideologiche, a mio parere e per quello che conta, sono un tantino esagerate.
Il coinvolgimento di massa in era pandemica30 Giugno 2021
Il coinvolgimento di #massa è alla base di tutte le società e di tutte le culture occidentali. Mai come oggi, però, la coesione sociale trova lo scopo comune per la difesa della propria integrità #biologica. #RiccardoSzumski, #AlessandroFusillo e #LeonardoFacco, hanno presenziato un #comizio al #CampoFiera di #SantaLuciaDiPiave in #ProvinciaDiTreviso sul tema delle #CureDomiciliari nella nuova epoca di una fin troppo verosimile #DittaturaSanitaria. Ma cosa sta succedendo?. Perché l'umanità si sta dividendo nell'incertezza, o nella duplice certezza, di due possibili verità?. Cosa si nasconde dietro le quinte del #vaccino più controverso di ogni tempo?. La sovranità del popolo è ancora legittimata dalla #costituzione, o siamo diventati le inermi pedine di una scacchiera #globale le cui strategie stritoleranno di fatto qualsiasi forma di insurrezione sociale?. Le professionalità e le conoscenze acquisite dai tre relatori hanno efficacemente provato la teoria dell'esistenza di un teorico #ComplottoGlobale, ormai fin troppo maldestramente celato dietro un disegno politico altrettanto contraddittorio e perverso. Il tono perentoriamente #liberale di "Leonardo Facco", l'indubbia esperienza nel campo del #dottore "Riccardo Szumski", e le approfondite conoscenze legislative dell'#avvocato "Alessandro Fusillo", hanno presentato un quadro realistico in antitesi a quello ufficiale fin troppo vergognosamente ostentato dai #MassMedia ufficiali. Un'#infermiera, infine, ha toccato il #cuore del vasto #pubblico puntando tutto sul #Fattore Umano. A questo punto la domanda delle domande potrebbe essere una soltanto. Chi di noi si assumerebbe il rischio di mettere a repentaglio la vita stessa della propria specie di appartenenza?. Perché di questo si parla. Il rischio di entrare nella parte sbagliata della #storia dell'uomo.
Utente: Un "comitato"... chi lo finanzia?
La pandemia corre su binari paralleli.28 Giugno 2021
Non importa da chi, siamo già stati giustiziati molto tempo fa, quindi non possiamo morire nuovamente. Siamo diventati le #immortali pedine di una fantomatica #scacchiera i cui #giocatori, ormai, li conosciamo bene. Quindi non solo Covid19, la pandemia non è solo virale ma corre su più #binari, spesso anche paralleli e quasi dalla notte dei tempi, quelli della #globalizzazione, dei poteri forti, dell'illegalità. Chiamateli come volete. Una visione limitata del #panorama di #geopolitica #internazionale ci porta indubbiamente a sottostimare la portata dei #cambiamenti.
("La sconfitta della #politica, lo #strapotere dei #Narcos. Patrimoni multimiliardari, interi Stati del Paese sotto «l'amministrazione» dei #trafficanti, nuovi #boss e inquietanti analogie con #CosaNostra. Su tutto una #violenza #senzalimiti. Che le leggi del presidente #LópezObrador non riescono neppure a intaccare".
Fonte @panorama_it)
Utente: Covid19. Strategia del nemico comune.
Utente: L'umanità sì è persa nei meandri politici delle chiacchere, chiacchiere chiacchiere...in nome di sua maestà il denaro.
Utente: ma io dico sono le 4, con tutto il rispetto ma non è più opportuno dormire?
Non ditemi che imito Toscani perché ho sempre desiderato averli rossi, (gli #occhiali intendo)22 Giugno 2021
Non ditemi che imito #Toscani perché ho sempre desiderato averli #rossi, (gli #occhiali intendo).
Si perché i cosiddetti "#cabbasisi", se vogliamo darci un tono vagamente #AndreaCamilleri che fa così amabilmente arab trash, quelli si sono già #rossi, e da parecchio tempo. A causa dell'inevitabile attrito dinamico delle frequenti e sostanziose rotazioni. Perché se c'è una cosa a cui sono veramente allergico, quella cosa è la #mediocrità e la #presunzione. Degli altri ovviamente. Di quelli che te li rompono ripetutamente con le loro sciocche e, "diversamente sapienti", ideologie da quattro denari prese a #noleggio (a #lungotermine ovviamente) da altri pseudo sapienti delle dinamiche degli anche troppo frettolosamente definiti "poteri forti". E questo mi rompe parecchio dal momento che sono dell'opinione che la verità possa oggi nascondersi ovunque, anche dietro uno spillo. E non me lo perdonerei mai se dietro uno di questi luccicanti oggetti da #dieta perenne mi fossi lasciato sfuggire quello che ho sempre cercato. Ritornando a #OlivieroToscani invece, il fatto che lui preferisca indossare delle #montature #rosso trasparente, non significa affatto che ne abbia acquisito i #diritti esclusivi. E il fatto che condivida la sua più che legittima abilità nel provocare la gente comune, non significa che io lo voglia imitare proprio con un oggetto così maledettamente funzionale alla sola autocertificazione di vecchiaia. Come pure non svelerò mai il mio orientamento #politico, (ormai quasi di #moda tra i #partiti di #bassa levatura), sfoggiandone addirittura il colore di bandiera nel mio modo di vestirmi e di essere. Ma per favore!. Quindi spero di aver già risposto, in modo altrettanto chiaro ed esaustivo, a tutti gli eventuali dubbi che per le svariate ragioni potessero in qualche modo alimentare il chiacchierio di fondo nelle più strampalate fantasie da #bar. #sport per giunta.
Le vittime di un unico killer: il profitto19 Giugno 2021
"Una società che spinge i #lavoratori (e le #razze) a scannarsi a vicenda all'idioma di una misera #retribuzione o di un più nobile istinto di #sopravvivenza".
Poco più di un ragazzo l'uomo, che in preda ad un delirio, ha oggi annientato la vita di un'altro giovane uomo, #AdilBelakhdim: il #sindacalista dei #SiCobas investito oggi da un #camion a un presidio davanti alla #Lidl di #Biandrate. Una riflessione è d'obbligo. Quanto vale la #vita e quanto vale il #lavoro nella nostra #società. Basta così poco per innescare la follia in ognuno di noi?. Perché di questo si parla, una società costretta cad anteporre il #diritto del lavoro a quello della vita umana.
Una società che spinge i #lavoratori (e le #razze) a scannarsi a vicenda all'idioma di una misera #retribuzione o di un più nobile istinto di #sopravvivenza. Gli uni contro gli altri, questo vedo. Nient'altro. #EffettiCollaterali di un sistema che antepone la #velocità al ritmo naturale dell'esistenza, basta un'accelerazione o una sbandata e il meccanismo lascia il posto al #dramma, al #fallimento di quello che siamo. Incomincio a vedere ombre oscure sul destino della nostra #specie dove la viralità biologica è digitale non sono altro che una cornice calzante ed appropriata.
La domanda finale è questa: chi ha ucciso #AdilBelakhdim?. Un terribile giovane uomo o un terribile ormai antico sistema di #dominazione?.
L'uomo è veramente un microbo nell'universo?18 Giugno 2021
L'uomo un #microbo nell'universo?
Non penso che la quantità di materia possa classificare le cose presenti nell'#universo in un ordine ben specifico. L'#uomo secondo una mia ricerca, poco scientifica ma molto filosofica, si troverebbe al centro del cosmo, dove per dimensioni potrebbe rappresentare, a livello proporzionale, la metà dell'immensa estensione dell'universo stesso. Se poi quest'ultimo è ragionevolmente e scientificamente grande 10 elevato alla +40 rispetto all'uomo, mentre il #plank è piccolo 10 elevato alla -40, sempre rispetto a noi, si evince che nella scala dimensionale #universale ci troveremo circa a metà strada in termini di #grandezza assoluta. Bisogna comunque considerare che l'universo è in costante espansione, come pure, per le dimensioni più piccole, non abbiamo delle certezze di quanto possano essere ancora più infinitesimali. Il #tempo è un'ulteriore dimensione che ha il potere di influire radicalmente su tutte le altre, la vita dell'universo attuale in rapporto ad esempio a quella di una #farfalla potrebbe porci misteriosamente al centro di un sistema dove l'uomo non è poi così tanto effimero. E poi ancora, altre entità come il pensiero, l'intelligenza, la potenza di calcolo ci indirizzerebbero ulteriormente verso nuovi parametri e concetti di dimensione. Ad esempio un piccolo computer quantistico nel palmo della tua mano è migliaia di volte più potente di un grosso server di #MountainView. In un universo dalle dimensioni inconcepibili; basti pensare che tutti i #granelli #sabbia di tutte le #spiagge #terrestri non superebbero il #numero di #stelle presenti nella sola #ViaLattea, e che tutto il #cosmo, un'istante prima del #BigBang, era a sua volta contenuto in una #particella piccola proprio come uno di questi granelli di sabbia. Quindi, di fronte alla maestosità di questa realtà, mi sembra pressoché arbitrario dare delle collocazioni dimensionali, e filosofiche, alle cose che ci circondano. Come pure immaginare, con ulteriore arroganza tipicamente #umana, che dopo la #vita ci sia solo il #nulla.
Scusami per il ritardo16 Giugno 2021
Questo è l'uomo che più di qualsiasi altro ha influenzato il mio modo di essere e di esprimermi. È stato il mio #insegnante di #Design all'istituto d'arte di #Udine e tra noi si creò subito un'intesa tanto speciale quanto contraddittoria, molto simile a quella nata ben quattro decadi più tardi con #OlivieroToscani. Per lui mi gettai #nudo sulla #neve per ricavare la sagoma anatomica della #chaiselounge perfetta. Entravo in #classe dalla #finestra e suo figlio scrisse pure un tema alle #elementari sull'argomento "Parlami di tuo padre" dove le parole furono più o meno queste : "Quando mio #padre ha lezione con #StefanoMitrione ritorna a casa molto arrabbiato". Ragione per la quale due poli opposti si respingono ma altrettanto inevitabilmente decidono poi di consolidare una sorta di sodalizio, giusto per non rimanerne fulminati. Una tregua che durò trent'anni, almeno sulla #carta. Quella del progetto della famosa chaise lounge esposta nella hall della scuola. Dopo il #diploma, comunque, ognuno si diresse per la sua strada senza mai guardarsi alle spalle. Lui finì al #Moma, io alla #Limner, sempre nella #mela. E al Moma ci restò per sempre perché ho saputo proprio oggi che a Marzo ha lasciato fisicamente il mondo reale. Io la Limner invece finii per lasciarla dopo 14 anni di #esposizioni. Del resto l'#undicisettembre fu brutale anche con lei, e poi con me. Sua #moglie mi ha appena rivelato al #telefono quanto difficile è stato vivere con il #genio, ma anche quanto è altrettanto facile #amare le persone come noi. E quanto poi mancano. Un'ultima telefonata a #Febbraio, ci saremo dovuti incontrare dopo il #Dpcm a #Udine. E questo purtroppo non avvenne. Parlammo al telefono di come sarebbe stata la vita dopo la morte, ma mai avrei pensato che la #leucemia era già segretamente dentro di lui, mai avrei pensato di non rivederlo più. Il mio dolore, la mia colpa, il mio ritardo, hanno oggi le dimensioni infinite dell'ignoto, una parte di me si è inabissata in un'oscurità mai vista prima. Cinque anni di #memoria condivisa andati in #fumo, in un'attimo; quarant'anni di separazione forzata che solo la mia morte potrà invece interrompere in un ipotetico #mondoparallelo.
Gli anni migliori15 Giugno 2021
I miei anni migliori, o come si dice in gergo pop "I miei migliori anni". Siamo negli anni ottanta e hai detto niente. Perché gli '80 sono la coda dei' 70 e la testa dei '90, la fine di tutti i tempi migliori per essere ancora più drammatici. Quindi ricordarli è come tuffarsi nelle limpide e tiepide acque di un'#isolatropicale. Siamo all' "Istituto d'Arte di Udine" , il Sello di #PiazzaPrimoMaggio, nel cuore di Udine. L'architettura è quella di un College quasi americano, quelli di prestigio s'intende. All'interno due scale, altrettanto sontuose, salgono con una strabiliante forma a X verso il ballatoio superiore. Sembra un po' la "White House" ma la sua forma iconica ci riporta anche al "Lingotto di Torino", e per essere ancora più spavaldi al "Moma" di New York, perché di fatto al mio Prof di Design hanno dedicato uno spazio espositivo permanente. Ora, a distanza di almeno quattro polverose decadi, non ci resta che apprezzarlo per la sua benemerita estetica d'altri tempi, gli #ottanta sono ormai svaniti da molto tempo e i paninari che seguirono nei #novanta successivi non sono che un nostalgico ricordo quasi bohemmien. Ma io non mi ritengo cambiato, anzi, la mia anima gira ancora attorno a quel ballatoio dove dall'alto potevi individuare meglio la fauna dalle grandi capigliature e dai colletti a punta d'areoplano. Un mio grande disegno fu esposto proprio in quella hall per almeno trent'anni, ora forse sostituito dalla mano di un #plotter. E questo va anche bene, perché il nostro mondo è in costantemente mutazione da circa cinque miliardi di anni. E io ne faccio amabilmente parte.
Vi svelo il fotografo che ha diviso il mondo in due
E perchè ha ragione sulle molte contraddizioni sulla nostra società14 Giugno 2021
Non conosco #Toscani di striscio, ho lavorato con lui a diversi #Masterclass, abbiamo condiviso #opinioni, anche contrastanti, e #riflessioni, anche private, sui molti #conflitti interiori che tormentano qualsiasi #creativo che non accetta il silenzio decidendo di esprimersi liberamente, costi quel che costi. Ecco perché #amo questo tipo di #persone e nessuno, dico nessuno, potrà farmi cambiare #idea, soprattutto gli #ipocriti e le #mezzeseghe. Accusato frettolosamente e somnariamente di aver detto il #vero sulle molte #contraddizioni della nostra #società, o di aver scavato troppo a fondo sulle torbide paludi della nostra #coscenza, lui è Toscani, l'irriverente per antonomasia. "A chi vuoi che interessi un ponte che cade", (ndr. #pontemorandi), e ancora una volta non abbiamo capito niente di quello che invece era l'ennesimo #ritratto, seppur doloroso, della nostra incapacità di provare dei #sentimenti autentici a fronte di un #delirio che ci porta pure a ironizzare sulla morte come fosse uno spettacolo televisivo di massa. Non cito gli altri suoi contestatissimi interventi perché basta e avanza questo. Sui #ponti continuiamo a correrci ancora, spesso oltre il limite massimo di velocità, troppo spesso non ricordando nulla di quello che è accaduto solo qualche anno prima. Alla #TV spopolano #reality su qualsiasi tipo di sciagura, dagli #incidentiaerei ai #delittifamiliari. La pubblicità asseconda il disfacimento della #famiglia e molti altri comportamenti ormai diventati di routine, accettati da un pubblico sempre più vasto che poi è lo stesso a puntare miseramente il dito sulle pagliuzze altrui, ignorando di conseguenza, e vergognosamente, le proprie travi. #OlvieroToscani non è quasi più un provocatore, piuttosto lo vedo come un #libro aperto che dice il vero, uno strumento mediatico tra i più attendibili che conosca. Se qualche volta ci può sembrare anche un #opportunista, lasciamolo stare e guardiamoci piuttosto dentro.
Lui è un essere umano come tutti gli altri solo che il proprio punto di vista viene puntualmente amplificato tanto da farci irritare. Ma siamo noi, nient'altro che noi ad essere chiamati in causa. All'epoca chiamai pure la #presidente del comitato #vittime del #ponteMorandi, #EglePossetti, la quale mi confermò che aveva già parlato con #OlivieroToscani, confrontandosi con il suo pluricondannato e sfacciato #punto di #vista, accettando comunque l'ipotesi che il noto #fotografo sarebbe a sua volta potuto essere stato frainteso nel programma #UnGiornoDaPecora di #RadioCapital. Perché tra la verità e la menzogna c'è spesso un sottile e labile confine fortemente strumentalizzato, e poi lacerato, dal sonoro chiaccherio (da #bar) dei Social. E per questa ragione non mi sono mai tirato indietro nell'affrontare #indagini simili, incoraggiandomi autonomamente nel contattare di persona chiunque potesse fare #luce sulla #verità. Non mi accontento di quello che leggo tra le molte pagine del Web e delle riviste internazionali, vado ben oltre anche all'attendibilità stessa delle fonti, figuriamoci se prendo per #oro colato tutte le nefandezze #virali che circolano nei circuiti popolari della #rete. Di conseguenza, mettendo insieme i vari tasselli del #puzzle mediatico, la personale conclusione che mi sono fatto è che #Toscani ha quasi sempre avuto una buona parte di #ragione in quello che dice, è il suo mestiere da oltre mezzo #secolo raccontare, con #immagini e #parole, quello che succede nel #mondo. E lo sa fare tanto bene da meritarsi pure la definizione dell'uomo più amato e odiato del #pianeta. Un binomio contrastante che, del resto, riconferma puntualmente anche la nostra stessa #indole umana.
Ludo11 Giugno 2021
Semplicemente "Ludo" , il fotografo parigino emergente etichettato "Art Lucide", entra nella shortlist dei miei #artisti preferiti del secondo semestre del 2021. Una reciproca intesa, per spirito di sana provocazione, o semplicemente per sfacciata antonomasia. Con lui condivido il #concetto di uno #stile fotografico avaro di luce, e altrettanto esuberante di contenuti estremamente contemporanei, attuali, puntuali. La linea sottile che divide femminilità e mascolinità, #luce e #ombra, #realismo ed #eleganza costruttiva. #Ludo è uno di quegli artisti che fanno delle tematiche transgender il loro cavallo di battaglia, per vocazione o per piacer di cronaca. La #fotografia che ho scelto per questa recensione su Instagram, #transessuale con #giglio, è un inno all'equilibrio formale, ad una cromatica senza sbavature, e ad un iconografica quasi pittorica, ambiziosamente immortale. E questo si vede in moltissime sue interpretazioni, per una ricerca costante ed equilibrata. La nostra reciproca stima, la nostra visione concordate, la nostra luce, promette una lunga intesa professionale.
Merda diciotto carati11 Giugno 2021
Perché il mondo va male?. Curiosando qua e là tra i diversi luoghi del #socialmedia ho visto molta merda. Quest'ultimo termine non è casuale perché non trovo alcun sinonimo che possa sottolineare efficacemente, e con adeguato vigore espressivo, un malcostume #popolare che utilizza la #comunicazione sociale come una sorta di megafono uniderizionale, o un vulgaris vespasiano che, anche se dorato e luccicante, sempre un cesso rimane. E non datemi del volgare per carità, perché la merda, fino a prova contraria, l'abbiamo già elevata a opera d'arte con #PieroManzoni e #OlivieroToscani, come pure il suo contenitore per eccellenza, il wc placato #oro diciotto carati di #MaurizioCattelan, che abbiamo esposto al #Gugenheim. E tutto ciò è assurdo, incomprensibile, inutile, e non mi riferisco certo alle performance artistiche appena citate. Se poi la stessa merda (e riscusatemi ancora) sale nei podi della politica, delle amministrazioni, delle istituzioni, delle corporazioni, ecco che arriviamo alla risposta di "perché il mondo va male". Male, molto male, malissimo, una #cagatapazzesca direbbe la caricatura per eccelenza dell'italiano medio nazionale, il ragioniere #UgoFantozzi o #GianDomenicoFracchia, secondo i gusti. Odio, vendetta, incomprensione, razzismo, intolleranza. Analizzando qua e là mi ritrovo quasi a pensare: quant'è bella la pandemia. Nel senso che è veramente il male minore, la giusta cura di un virus sociale, e non #biologico, che ci sta rapidamente e inesorabilmente distruggendo. Merda, merda, e ancora merda, che schifo che facciamo, che odiosi che siamo diventati, se non cambiamo, e subito, finiremo veramente nello sciacquone dell'oblio.
Utente: "Al netto di', "troviamo la quadra"...retorica, verbalismo, gli italiani sono malati di verbalismo. Il verbalismo espressivo è merda. Un verbalismo comunicativo per cui nel ragionare, nell’esporre, nell’insegnare diamo più importanza alla forma delle parole che alle idee o alla realtà delle cose.
Da troppo tempo l’abuso del linguaggio, e certi modi di dire vaghi e privi di senso, passano per dei misteri del sapere; e parole difficili e male applicate che significano assai poco o nulla, sono andate acquistando un tal diritto di venire prese falsamente come espressioni della più profonda sapienza ed alta speculazione, che non sarà facile persuadere coloro che parlano questo linguaggio, o che lo sentono parlare, del fatto che esso non è nient’altro che un mezzo per nascondere la propria ignoranza e per ostacolare la vera conoscenza. Spesso accade che gli uomini, anche quando vorrebbero dedicarsi ad un’attenta considerazione, di fatto applicano i loro pensieri più alle parole che alle cose. Anzi, molte parole essendo apprese prima che si conoscano le idee che rappresentano, accade che certuni, non solo bambini, ma uomini, usino molte parole non diversamente dai preconcetti, solo perché le hanno imparate, e si sono abituati a quei suoni. Ma, di quanto le parole abbiano un uso e un significato, di tanto vi sarà una connessione costante fra il suono e l’idea, e traccia del fatto che l’uno sta per l’altra: mancando il qual modo di applicarle, altro esse non sono che insignificante rumore.
Ale Tosca, una tra le prime musa di Oliviero Toscani8 Giugno 2021
Non è il diminutivo di #Toscani, ma è stata una sua musa, una delle prime. Lei è Ale, nickname di Alessandra per gli amici, e #Tosca, il suo cognome vero e proprio. Alta, intelligente e bella come avrebbe detto Silvio (ndr. #SilvioBerlusconi), e pure #abbronzata, incredibilmente #bella con un corpo da #BrigitteBardot. L'ho fotografata anch'io, e ho fotografato anche #Caterina, sua figlia, altrettanto affascinante che ha però trovato la sua strada come #fotografa a #Parigi con uno stile tutto suo. Bellezza e intelligenza a livello generazionale sono una cosa ben rara, di solito la #saga non va oltre le quattro decadi, cinque al massimo. E qui abbiamo sforato di brutto, il segreto dev'essere nella pozione, quella del film di #RobertZemeckis dove #MerylStreep e #GoldieHawn ingurgitano una sostanza miracolosa che le ringiovaniscono tanto da farle... morire. Ma Ale ha preferito la passerella piuttosto che il set, quelle di #Milano ovviamente. Ha preferito #Vogue anziché l'#UniversalPictures, per poi alla fine intraprendere una carriera scintillante nel pianeta degli #eventi, quelli sfacciatamente #rosa per un #élite sfacciatamente dorata. Ale, la #GrandeBellezza come direbbe #ToniServillo, ha scelto, o ha meritato, di essere perennemente bella.
No gusti assortiti5 Giugno 2021
Questa non è l'ennesima nasueabonda provocazione di una persona libera, questa è una cosa seria. Mi autoproclamo presidente a vita del nuovo partito #NoGustiAssortiti. Propongo una legge che vieti la #libertà di espressione industriale, perché non è accettabile che in un paese che si reputi civile non sia ancora possibile scegliere una confezione di #ghiaccioli del #gusto che uno preferisce. Il gusto #anice pochi lo sopportano, e come sempre viene imposto a prescindere e all'unico scopo di aumentare indiscriminatamente il numero di #confezioni vendute. Alcuni ghiaccioli della confezione, infatti, non saranno mai consumati. Questa che vi propongo è naturalmente la #parodia di un #sistema di pensiero più ampio. Un sistema corrotto che propone, a qualsiasi vantaggio plausibile, la relativa penalità di potere. Un sistema che distribuisce finte libertà, ben mimetizzate nei #coloriaccesi e #ipnotici del #marketing di #massa. Se io non voglio il ghiacciolo #gustoanice, perché continuate a propinarmelo?. Lo pago e lo getto perché a casa mia nessuno lo vuole. Come del resto tutte le #leggi che compro, a caro prezzo, e che mi vengono imposte unitamente ad altre che non digerisco. Naturalmente questa non è l'ennesima #provocazione nauseabonda di una persona libera, non è neppure l'ennesima #parodiapolitica di un #cittadino #stanco: è il #gioco delle mie #scatolecinesi dove nulla è reale, nulla è falso, tutto è #arte.
Utente: I nostri clienti non hanno questi problemi dal 1956 Ghiaccioli Kociss realizza scatole personalizzate!.
I quindici anni che mi hanno cambiato la vita4 Giugno 2021
Era un grigio mese di settembre del 2006 quando conobbi una nuova specie vivente. Un centinaio di individui dalle incredibili caratteristiche mi si prostrarono innanzi con tutta la loro potenza vitale. Era la nascente generazione Zeta e da quel momento niente fu come prima. Tutto è cambiato, non solo io. Il mondo ha subito una radicale trasformazione come del resto anche il modus operandi della nuova #didattica 2.0. Io e la mia compagna, conosciuta solo tre anni prima, non abbiamo avuto la fortuna di generare uno di loro, ma nel tempo ho capito che il mio destino era di averne tanti, #figli mancati del #destino. Vorrei citarli tutti per nome ma una ricerca ha scoperto che la mente umana ne può ricordare solo centocinquanta. Tutti loro sono il mio #futuro, tutta questa nuova #generazione, che arbitrariamente chiamo #specie, sono il nostro futuro, la nostra vita che verrà. L'evoluzione e il progresso sono però dei fluidi che vanno osservati nei tempi più ampi della loro interazione ambientale e sociale dal momento che non sono così facilmente visibili nel #temporeale. A #Darwin, questi nuovi fiammanti esemplari di #specieumana, sarebbero piaciuti subito, perché in loro c'è un nuovo e potente #fluido dalla giusta densità ideale per lubrificare gli ingranaggi ormai troppo arrugginiti di una #società acusticamente cigolante come un vecchio #motore. Anche se a vederli non possiamo certo dire che sono dei sessantottini, tristi e apparentemente banali ricordano più una #besciamella senza il #ragù. Ma dentro di loro c'è la #scintilla, la vedo, l'ho sempre vista perché quando sto con loro mi sembra di ardere a nuova vita come una #supernova. Quello che sento oggi nel #cuore è esattamente quello che vedo con la #mente nel futuro, e il cuore non sbaglia mai.
Utente: ...una besciamella da grande chef!!!!! ( si scrive così?)
La perdita del pudore nell'Arte contemporanea.
Tesi di laurea riferita a Emotionboys, i ragazzi delle emozioni.
(*"La #società contemporanea è caratterizzata da un pressoché inesistente senso del #pudore classico. Grandi #tabù per eccellenza, come la #sessualità e la nudità, non creano più l’imbarazzo di un tempo. Siamo abituati ad imbatterci in pubblicità o #programmitelevisivi ad alto tasso #erotico, siamo assuefatti dalle campagne di #marketing che puntano per la maggior parte sul binomio bollente #seduzione e pulsione sessuale. L’oggetto si carica di #erotismo tanto quanto il #corpoumano, entrambi sono #sensuali, entrambi diventano desiderabili.
Così il concetto di #desiderio e di impulso erotico, ritenuto dalla morale cristiana il fondamento del peccato, diventa per la nostra società il meccanismo elementare per incrementare il mercato e le vendite. L’inorganico e il #virtuale portano con loro l’effimero e l’impalpabile e paradossalmente superano per quantità di #sexappeal il corpo in carne ed ossa perché agiscono sulle pulsioni profonde e sui desideri più inconsci.
L’erotismo in questione non offende il pudore e non gli conferisce nemmeno quella concretezza necessaria per sussistere ancora oggi. La sessualità odierna sembra basarsi solo sulla logica commerciale, è scontata e all’ordine del giorno. Ha livellato allo stesso grado di freddezza e virtualità l’impulso erotico per l’oggetto e per l’essere umano".
Prefazione della tesi di laurea di Maria Luisa Brumana proveniente da Tesi online.it)
Laurea I ciclo (triennale) in Accademia di Belle Arti
conseguita presso Accademia Giacomo Carrara Bergamo nell'anno 2009-10
con una votazione di 110 su 110
Ricordando Emotionboys, i ragazzi delle emozioni3 Giugno 2021
Nel 2009 Maria Luisa Brumana di Bergamo inserisce il progetto Emotionboys nella sua tesi di laurea "La perdita del pudore nell'Arte contemporanea" (cfr. La Body Art). Questo progetto di arte contemporanea nasce nel 2007 in collaborazione con gli studenti di tre istituti scolastici veneti per denunciare il crescente disagio giovanile. Le immagini che ne conseguono non lasciano indifferente l'opinione pubblica a partire dagli stessi organi di stampa che ne fanno il caso di discussione mediatica denominato appunto Caso Emotionboys.
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#TribunaTreviso 04/2008
Foto shock alla mostra Emotionboys: troppo forti alcune opere realizzate dai ragazzi delle scuole superiori Fanno e Cerletti di Conegliano e Beltrame di Vittorio Veneto.
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«Emotionboys», cioè «I #ragazzi delle #emozioni». Questo il titolo della mostra in esposizione nell'ospedale civile di #Conegliano. Emozioni anche troppo forti quelle messe in scena, attraverso le #fotografie scattate dagli #studenti di alcune classi delle scuole superiori Marco Fanno e Cerletti di #Conegliano, e Beltrame di #VittorioVeneto, ai propri compagni di classe, durante il seminario di #ArtiVisive «Futuro Insieme» diretto da #StefanoMitrione... Per il tema «La violenza sulle donne» alcune ragazze hanno scelto di ritrarre una ragazza bendata, legata, vestita solo di #reggiseno e #minigonna. Tra le foto esposte c'era anche quella di un ragazzo in procinto di tagliarsi le vene con un taglierino. La direzione dell'#Ulss2 però non ha gradito alcune foto particolarmente forti e ne ha ordinato la rimozione. #Mitrione ha comunque sostenuto che «la foto non dimostrava un fatto cruento» e che si tratta «di espressione del disagio giovanile». Gli #insegnanti presenti hanno manifestato comunque soddisfazione per il seminario che ha permesso ai #ragazzi di esprimersi e di prendere coscienza delle proprie emozioni. (Salima Barzanti).
Dalla Monarchia alla PandemiaEra il #1946 quando nacque l'italiano medio, l'uomo borghese per antonomasia, spudoratamente accondiscendente e palesemente mediocre. Perché noi #italiani, mi sia concesso l'eufemismo, siamo anche amabilmente autoironici. Ed è nuovamente arrivato il 2 Giugno, e non uno qualunque perché potrebbe essere l'ultimo. Perché in quel piatto di settantacinque anni fa c'erano due pietanze, succulente quanto indigeste: #Monarchia e #Repubblica. La prima fu divorata all'istante mentre la seconda negli anni successivi, e con maggiore voracità negli ultimi trenta, iconicamente dall'uscita dalla scena politica italiana di #BettinoCraxi nel 1993 e dalla conseguente fine ideologica della #partitocrazia. E ora, dopo quasi mezzo secolo di inciuci e permissivismo, cosa ci resta da mangiare?. I #campi sono diventati #zoneindustriali. I #salvadanai, quelli a forma di porcellino per intenderci, hanno lasciato il passo alle #banche a forma di #squalo, come la lealtà all'ipocrisia e la dignità alla vergogna. L'impero si è sgretolato in mille piccoli pezzi e rimetterli tutti insieme è ormai quasi del tutto impossibile. E il cerchio sembra essere arrivato ad un punto di chiusura, mai come ora tutto può prendere una direzione inaspettata. Dalla monarchia, alla repubblica, alla #pandemia in un ciclo politico e sociale così breve da renderci tutti attoniti.
Utente: Non ci si parrucca, imbelletta e profuma mai a sufficienza, ciò che si è si è. Stefano, il oltre l'ostacolo della mediocrità di facciata che palesa con volgarità i suoi lussi brandizzati e consumistici. Ale'!! Sveglia!!
Utente:
Era umana, "Povera Patria", il Maestro lo profetizzava.
Internet non è una strepitosa invenzione
Internet non è una strepitosa invenzione. O per lo meno, secondo la teoria della relatività, non in tutti i casi. Solo la storia potrà dargli merito o demerito. Una buona #invenzione in sé non è tale fino a quando non porta un reale contributo al miglioramento della vita delle persone nel breve termine, e al progresso sociale delle masse e delle condizioni di vita ambientali nel lungo, almeno per come la vedo io. Poi c'è da considerare l'interpretazione soggettiva, oggettiva, etica, religiosa e temporale. Una pistola ad esempio è un'ottima invenzione per la difesa personale, ma pessima se ti viene puntata contro. Il condizionatore d'aria fredda è un'invenzione del tutto irrilevante per un #eschimese, ma estremamente utile se vivi nelle aree più calde del #pianeta. L'#automobile #diesel può risultare vantaggiosa in termini di efficienza se devi affrontare un lungo viaggio, ma potenzialmente pericolosa se vivi in città e ne respiri continuamente i gas di scarico. Come #Internet è estremamente pericoloso nelle mani di un #imbecille ed estremamente potente nella testa di un #perspicace. E siccome i primi sono molto più numerosi dei secondi mi viene da pensare che effettivamente, Internet, non possa che essere una pessima invenzione. Ma come #Sodoma e #Gomorra fu salvata per l'unico cittadino buono, perché non salvare Internet per l'unico uomo che, potenzialmente, potrebbe salvare il mondo da un'imminente catastrofe?. Lo dico sempre, la verità si vede solo da lontano, mentre la menzogna è #miope. Così la storia, il progresso sociale e la felicità individuale delle persone decretano, nel tempo, il successo o l'insuccesso delle invenzioni dell'uomo. L'invenzione è come il #vino, più è di annata e più sarà preziosa, o contrariamente sarà un pessimo #aceto.
Il dramma corre su fragili funi26 Maggio 2021
Lo sapevo, il Covid, se non gestito adeguatamente, ucciderà anche senza un contagio diretto. Vale a dire che siamo tutti sotto attacco indiscriminatamente. Colpa dei #lockdown?. No perché le misure cautelari e i vari #dpcm altro non sono che gli effetti collaterali degli errati comportamenti sociali. Il disastro della #funivia del #Mottarone a #Stresa ci apre, pur rispettando l'evento nella sua più evidente drammaticità umana, a nuovi scenari di instabilità e paura. La fune d'acciaio tra stato e popolo non è indistruttibile, prima o poi potrà spezzarsi e la colpa non sarà più del virus, che nel suo male ci sta educando a nuovi comportamenti, alla fine dei fatti rimane sempre chi prende delle decisioni, per sé stesso e per gli altri. Viviamo collettivamente in una società organizzata dove, a fronte dei servizi condivisi, ci sono delle regole da rispettare. La non osservanza di queste regole porta inevitabilmente ad un mal funzionamento del sistema generando di conseguenza il ricorso a nuove regole più stringenti, e a vari rattoppamenti come ad esempio le pinze rosse ai freni di una teleferica. Ecco come l'inosservanza di una sola misura cautelare può inevitabilmente portare ad una catena di fattori dagli esiti drammatici. L'economia dei programmi di manutenzione sta mettendo in luce le sue criticità dovute senza dubbio alla paralisi del commercio e del turismo, ma che di fatto, e a valle, sono stati ventilati dai singoli comportamenti individuali. Inutile poi metterci gli uni contro gli altri al fine di sostenere i propri ideali socio politici, questo può infatti destabilizzare ulteriormente una situazione già di per sé critica. Le varie opposizioni di pensiero, fatti non ne vedo molti, non fanno altro che alimentare la fornace di una crisi che non è ormai soltanto sanitaria. Se crediamo che un sistema sia stato manomesso non dobbiamo necessariamente trovare un movente plausibile perché ciò sia avvenuto, ma dobbiamo, prima di tutto, cercare di non alimentarne gli effetti collaterali nell'immediato. Perché ciò porterebbe ad innescare un percorso di eventi i cui danni saranno notevolmente maggiori di quelli che invece vorremo prevenire.
Sfacciatamente iconici24 Maggio 2021
Anche censurati li riconosci subito. Perché nel mondo bidimensionale hanno tracciato la #storia dell'ultimo mezzo #secolo. E ci sono riusciti in diversi modi esprimendo al massimo la propria indole, nel bene, e nel male. Il #focus di oggi è il denominatore comune, un unico #uomo che li ha conosciuti tutti, o quasi. Da #RobertDeNiro a #TinaTurner, da #DavidBowie a #RobertFrank, da #FedericoFellini a #LucioDalla, da #AndyWarhol a #TinaTurner e #MattDamon, per citarne solo alcuni. L'aneddoto è lui, #OlivieroToscani, amato e disprezzato, odiato e altrettanto celebrato, iper discussa #icona multiuso e multiverso del tempo in cui siamo o che ci ha fatto comunque conoscere, senza alcun pentimento da parte sua, il meglio e il peggio che c'è in noi. E lo ha fatto con coraggio e devozione, coerenza e phatos al punto da mettere in gioco se stesso e la carriera come ben pochi avrebbero fatto arrivati dove lui è giunto, nel podio dei primi dieci al mondo come fotografo e comunicatore di massa. Tutto questo non gli è costato poco, sia emotivamente, che economicamente. E ho sempre la dannata sensazione che dove c'è un uomo che sembra fare la parte del mostro contro una massa che si auto proclama ragionevolmente pura e senza macchia, c'è sempre una valanga di ipocrisia. L'anima umana non mente e io l'ho vista, dentro di lui non ci sono solo le parole dello scandalo, ma anche tanto sentimento per un'umanità alla deriva divisa tra odio e ribellione, frustrazione e rassegnazione. Aprite gli occhi, ma anche naso e orecchie, questo il perenne messaggio delle sue fotografie e delle sue parole, perfettamente sincronizzate da oltre cinquant'anni. Non ci sono uomini buoni o cattivi, esistono viceversa verità e menzogne. E sono tutte dentro ognuno di noi.
Non è lo stile di vita a convincere un indeciso, bensì una ciambella22 Maggio 2021
Di solito ci azzecco, ma questa volta devo ammetterlo, ho sbagliato. Seppur di poco. A corrompere un #indeciso alla #vaccinazione non è lo stile di vita occidentale, a cui mai è poi mai rinuncerebbe, ma una ben più economica #ciambella. Almeno in #America. Ma anche #marijuana, #birra, #videogiochi e ricompense in #denaro se ti #vaccini in altri paesi. Davvero incredibile che per contenere una #malattia #virale se ne incentivano altre come #diabete, #tossicodipendenza, #alcolismo e altre #dipendenze patologiche di vario tipo come quella del #gioco. A questo punto le strade percorribili sono due: o gli interessi nei confronti dell'"Affare pandemico" vanno ben oltre l'etica del bene comune, o veramente siamo noi che siamo così talmente corruttibili. Ma se avete letto un mio post precedente (Finché c'è guerra c'è speranza) capite più facilmente questo. Abbiamo venerato e foraggiato il nostro stile di vita per decenni tramite i nostri stessi vizi capitali e consumistici, accondiscendendo a #mutui sproporzionati e #finanziamenti a #tassozero celebrati unicamente sull'altare di una contemporanea quanto folle #Babilonia. E contestualmente, di quale libertà stiamo parlando?. La libertà l'abbiamo già barattata da decenni per i nostri superflui beni di consumo e le altrettante pseudo libertà da #supermarket che ora temiamo addirittura di perdere. Ormai ci siamo così talmente uniformati, e ancor peggio rassegnati, da sembrare dei patetici #burattini manovrati dai nostri stessi teatrini innalzati all'idioma di una #narcisista quanto labile parvenza #sociale.
Utente: Già ci "schifavamo " prima adesso ci aborriamo sino al rigetto totale. L'ho capito ieri. Nell'UB vaccinale di cui faccio parte...898a arrivata alle 14,30/appuntamento 14,45.....ne avevo 60 davanti a me! Mi defilo dietro tutti in un angolino di una nicchia nel muro...pian piano riesco a raggiungere una sedia(che nessuno prendeva in considerazione perché "infestata" da "c@li" precedenti) Ma il mio mal di schiena ha avuto la meglio. Verso il numero 850 non mi si viene a piazzare un "veciotto" spilungone di fianco, in piedi, a 10cm?????Beh...non puoi marinare la mia sofferenza!!!!. E cosi ho capito...tutto il danno morale che ho ricevuto da tutta questa brutta faccenda. A questo punto non so più se valga la pena continuare a viverla questa vita.
Fragole esplosive20 Maggio 2021
Avete mai visto fragole così grosse?. Il fruttivendolo - fossero tutti così gli esseri umani - me le ha regalate tutte. Ma è comunque stata un'impresa trovarne di così grandi, la #ricetta delle mie #fragole ripiene di #gelato alla #banana le vuole proprio così, grandi almeno come una bomba a mano. E come tutti gli anni, a #Maggio, é pure un'impresa trovare delle persone così cordiali e accondiscendenti, che per misurare i #frutti più grandi non facciano tante #storie. Come se non avessero mai visto prima una granata armata. Ma che cosa si aspettano, che uno vada a comprare le fragole senza una bomba a mano per misurarle?. Avete mai visto uno che va dal fruttivendolo con il calibro?. Con una patata?. - Ebbene si, sono veramente circondato da #fifoni. Comunque, quasi tutti, ad eccezione di quelli che si emozionano troppo nel vedermi entrare nel loro #negozio (ho quasi 5000 #follower solo in questo canale #Instagram!), mi regalano tutta la cassetta alzando pure le #mani, come atto di venerazione per la mia veneranda #influenza mediatica. (ndr.) Questo si è rispetto. Questa si è una società.
Il sesso del segretoQuando conobbi il primo direttore dei nuovi servizi segreti italiani (DIS), il generale #GiuseppeCucchi, mai avrei immaginato che dopo soltanto altre quattro legislature ad appendere la giacca (rigorosamente #Chanel) alla #DIS, sarebbe stata una donna, almeno non qui in #Italia. Così, dopo #AvrilHaines, prima donna a capo del #CentralIntelligenceAgency (#CIA), e "M",(#MilitaryIntelligence Section 6 #MI6) interpretata da un'inossidabile #JudiDench in ben sette pellicole dell'#agentesegreto meno segreto di sempre, anche in Italia arriva, seppur meno carismatica di "M" ma non meno in #eleganza, il nuovo direttore generale del #Dipartimento delle #Informazioni per la #Sicurezza (#DIS) #ElisabettaBelloni. Le #donne nei ruoli di #potereassoluto hanno sempre sedotto intere generazioni di #uomini perchè nel loro sangue c'è l'impulso materno che ben contrasta con l'immorale e insensibile ruolo decisionale a cui sono sottoposte. E poi c'è anche un altro disaccordo che le rende altrettanto intriganti e amabilmente fuori contesto: un'indagine di Michael Cox pubblicata dal Daily Mail dichiara che una donna su quattro è incapace di mantenere un segreto oltre il tempo massimo di quarantasette ore e quindici minuti. Mediamente il gentil sesso entra a conoscenza di tre #segreti alla settimana e non importa quanto questi possano essere importanti; alla fine svuota sempre il sacco. Ma questa è un'altra storia e comunque l'idea che una donna possa avere il diritto di curiosare nella mia vita mi fa sentire decisamente molto più #internazionale e #virile di quanto non lo sia già. E sono altrettanto sicuro che prima o poi qualche ambizioso regista italiano ne proporrà una pellicola o serie televisiva sulla falsariga di #GoldenEye o #SkyFall con la Belloni interpretata da #IsabellaFerrari e un #GabrielGarko nei panni di un nostrano #007. Ma qui la fantasia, e i gusti, aprono di fatto un altro capitolo di questa storia.
Incomincio a non vederci chiaro12 Maggio 2021
O almeno pensavo di vederci chiaro ma ora mi trovo letteralmente, e nuovamente, in un gioco di specchi ancora più deformanti. Probabilmente non basta più ispirarsi alla pista dei flussi di #denaro come già messo in luce da #GiovanniFalcone per la lotta contro la mafia e che tanto ispirò addirittura il Federal Bureau of Investigation (#FBI), o l'anglosassone "Follow the money" come vera ragione di un comportamento che più recentemente ha coinvolto anche #GretaThunberg. Ma la mia vista, e il mio naso, stanno perdendo quella capacità di andare oltre gli schemi di copertura che tanto confondono ma che poi, una volta smascherato il meccanismo, svelano tutta la propria drammatica verità di un mondo ormai ostile alla vita stessa dell'intera popolazione. Non basta più pertanto seguire i flussi di denaro che sono alla base dei comportamenti della #geopolitica internazionale. Il denaro non è l'unica motivazione che fa muovere le dinamiche socio politiche del nostro #pianeta, c'è qualcosa che ancora mi sfugge perchè a fronte di tanta potenza distruttiva nei confronti ad esempio delle risorse native della #terra potrebbero coesistere impulsi che vanno ben oltre la ragionevolezza umana. Quello che si vede, e che i miei #occhi ormai non vedono più, è quella patina sottile e brillante che avvolge le verità dalla più piccola alla più grande. Non ce ne accorgiamo ma tutto quello che ci circonda ha il persistente tanfo della menzogna, e noi stessi ne facciamo parte perchè nostro malgrado, all'interno di un sistema corrotto, anche le infinitesimali parti che lo compongono risulteranno nel tempo esserne affini. E' la legge della #fisica. E come ogni male del corpo umano va combattuto a livello molecolare. Il tempo delle inquisizioni di #lobby e dei poteri occulti è ormai volto al termine, ognuno di noi è il perfetto responsabile di un #crimine contro l'#umanità ed è ormai evidente che se non attuiamo un #cambiamento radicale del proprio comportamento tutto andrà perduto, dal patrimonio genetico di specie, alla ragion d'essere dell'uomo come illusoria centralità in questo #universo.
I governi sono manovrati da un'ombra. Dinamiche di geopolitica globale10 Maggio 2021
Governments are ruled by a shadow.
I governi sono manovrati da un'ombra.
I #governi sono manovrati da un'unica entità che agisce all'ombra di qualsiasi organo istituzionale?. Esistono di fatto due livelli di #conoscenza a tal proposito: quello del #popolo generico, la cui intellettualità è costantemente nutrita disordinatamente nei social e nel Web, e quello dei pochi che si sono spaccati la testa (e il culo se mi è consentito) nella comprensione della #scienza, o che comunque conoscono veramente come funziona il mondo di oggi perché ci sono effettivamente dentro. Ormai viviamo in un mondo-sistema chiaramente governato dall'#EconomiaGlobale (non più nazionale o localizzata) e da un'élite altrettanto evanescente. Basti pensare che un #Zuckerberg, per citare un pesce non poi tanto vorace, detiene un patrimonio personale molto vicino al capitale economico e politico delle riserve auree del nostro #paese. Che tra l'altro si trovano, guarda caso e in maggior misura, negli #StatiUniti d'America, #RepubblicaFederaleTedesca e #RegnoUnito.
Perchè contrastare i cambiamenti quando potrebbero migliorarci?8 Maggio 2021
Clima, migrazioni, povertà, pandemie. È la terra che ci sta indicando l'uscita verso nuove mete dello spazio cosmico oppure un radicale e urgente cambiamento della nostra indole. Inquinamento, consumismo, razzismo, e diversificazione delle ideologie, ci hanno silenziosamente portato verso un limite oltre il quale non ci potrà più essere il tempo per un'inversione di marcia. La nuova pandemia non è altro che il benevolo messaggero di un ultimatum paterno. Non voler ascoltare il suo messaggio significa accettarne le drammatiche conseguenze. Ma sarà la nostra cieca presunzione tecnologica a non farci comprendere il reale pericolo che incombe su tutte le specie viventi del nostro pianeta?. Probabilmente si. Faremo la fine dei dinosauri, è già successo, l'evoluzione non guarda in faccia nessuno. Il Covid è il più piccolo ingranaggio di un motore che ha già iniziato la sua accelerazione verso consistenti cambiamenti globali che percorreranno una strada, non molto lunga, verso l'apocalisse di sistema. Se continuiamo a fare finta di non vedere rimarremo chiusi all'interno di un bollitore senza scampo. Mi sembra che stiamo impazzendo, dal primo all'ultimo, nessuno escluso a parte i pochi vedenti che ci stanno urlando alle orecchie che è arrivato il momento di fermarci, riflettere e rivedere il nostro stile di vita. Quello che è certo è che il Covid non ci sterminerà. Verranno altre piaghe più influenti e piano piano ci sarà il declino di specie e poi all'orizzonte, la fine. I più ottimisti confidano nella redenzione dell'esodo spaziale, prima su Marte, magari qualche luna di Giove e poi con il progresso, la colonizzazione della galassia. Ma questo ottimismo ha le dimensioni di un balzo temporale di almeno cinque secoli. Troppi. Saremo decimati entro al massimo duecento anni. Ma questi sono solo dei numeri, il male inizia invece da un luogo filosofico che è il nostro stesso istinto per la guerra contro i nostri simili. Il virus dei virus, l'incapacità dell'uomo di stabilire una pace duratura oltre qualsiasi confine spaziale e temporale. E fatemi il piacere, non sarà mica la riluttanza per una mascherina sul viso e un'iniezione sul braccio a renderci eroi di questo mondo.
Finchè c'è guerra c'è speranza. Vaccino si o no?3 Maggio 2021
È una battaglia persa quella della protesta dei No Vax. Per il semplice motivo che per fare una guerra occorre conoscere molto bene a chi la si fa. Questo perché non permetteranno mai a nessuno di scoprire il vaso di #Pandora, gli interessi di un paese come l'Italia, strategicamente affacciata in uno dei mari più redditizi al mondo, sono troppo alti e la #costituzione è valida solo se il popolo è veramente sovrano e coeso. Esistono di fatto due livelli di conoscenza a tal proposito: quello del #popolo generico, la cui intellettualità è costantemente nutrita disordinatamente nei social e nel Web, e quello dei pochi che si sono spaccati la testa (e il culo se mi è consentito) nella comprensione della #scienza, o che comunque conoscono veramente come funziona il mondo di oggi perché ci sono effettivamente dentro. Ormai viviamo in un mondo-sistema chiaramente governato dall'#EconomiaGlobale (non più nazionale o localizzata) e da un'élite altrettanto evanescente. Basti pensare che un #Zuckerberg, per citare un pesce non poi tanto vorace, detiene un patrimonio personale molto vicino al capitale economico e politico delle riserve auree del nostro #paese. Che tra l'altro si trovano, guarda caso e in maggior misura, negli Stati Uniti d'America, Repubblica Federale Tedesca e Regno Unito.
Di conseguenza il nostro stato, i tanto detestati #onorevoli e #politici di varia #razza ed estrazione, sono solo le insignificanti pedine di una sconfinata #scacchiera le cui regole di gioco nemmeno conosciamo e tanto meno possiamo solo immaginare. Se attacchiamo loro non attacchiamo il sistema, e chi governa veramente ci si pulisce il deretano (scusate il termine) con queste raffazzonate dimostrazioni di piazza prive di una qualsiasi ben ponderata strategia socio politica. Ma come sempre sono abituato ad entrare nei fatti nella loro profonda dualità perché comunque mi sta ancora a cuore chi vuole battersi per la propria #libertà. Ho letto le numerose interazioni sui #social a difesa di questa causa sociale e ho riscontrato, quasi in forma generale, che siamo all'interno di un target di persone veramente spaventate quanto però erroneamente informate, che credono ancora nella propria #sovranità ma che alla fine credono solo a chi prospetta loro un beneficio economico personale. A mio parere il comportamento e la profilazione soggettiva è quella più tipica di una #setta, più che di un vero e proprio #movimento socio politico. C'è venerazione verso un #leader autoproclamatosi tale e soprattutto non si vede, nemmeno di striscio, lo spirito patriottico tanto ideologicamente celebrato nei numerosi, troppi, gridi di battaglia. Per contro il #debito del nostro #paese è oramai troppo alto nei confronti dei soggetti stranieri interessati, e posso presumbilmente ipotizzare che anche i novanta e rotti #miliardi di #dollari (non ho scritto #Euro) delle nostre #RiserveAuree nazionali non siano più disponibili a fronte di un qualsivoglia braccio di ferro contro chiunque minacci la nostra libertà personale. Quindi la domanda da farsi è: contro chi stiamo reagendo?. La #CostituzioneItaliana è ancora legittima?.
Provate ad esempio a richiedere l'originale del vostro certificato di #nascita. Non potranno mai darvelo. Vi daranno invece una vulgaris copia perché, per l'appunto, non siamo più effettivamente dei veri e propri #cittadini #sovrani ma più semplicemente dei "#CorpiUmani" di proprietà di un sistema a dir poco #corporativo, e non più #governativo. Ed è proprio l'illusione della #sovranità che rende il #popolo facilmente governabile, ma soprattutto, ricattabile in qualsiasi istante volesse insorgere. Perché la sovranità non va solo conquistata, ma va innaffiata costantemente con una coerenza di #pensiero oramai del tutto inesistente nella nostra decadente indole sociale. Lo ripeto ormai da diversi anni, non c'è più spazio per le #ClassAction o le varie contestazioni di #piazza, proprio perché manca lo spirito di coesione e alleanza tra gli individui. Tanti #pesci piccoli non possono più rappresentare la grande bocca che sbrana il grande #squalo se il #mare è contaminato nientemeno che dall'#ipocrisia sociale e dall'opportunismo verso un #sistema, che alla fine, abbiamo venerato e foraggiato per decenni tramite i nostri stessi vizi capitali e consumistici, accondiscendendo a #mutui sproporzionati e #finanziamenti a #tassozero celebrati unicamente sull'altare di una contemporanea quanto folle #Babilonia. E contestualmente, di quale libertà stiamo parlando?. La libertà l'abbiamo già barattata da decenni per i nostri superflui beni di consumo e le altrettante pseudo libertà da #supermarket che ora temiamo addirittura di perdere. Ormai ci siamo così talmente uniformati, e ancor peggio rassegnati, da sembrare dei patetici burattini manovrati dai nostri stessi teatrini innalzati all'idioma di una narcisista quanto labile parvenza sociale. Siamo diventati presuntuosi, cinici, egoisti e individualisti.
Godiamo delle nostre stesse sciagure, basta sintonizzarsi con un qualsiasi canale televisivo. Veneriamo e supportiamo ideologicamente, ed economicamente, improbabili #personaggi nei #social, ignoriamo spudoratamente e recidivamente le nostre stesse abilità intellettuali e produttive preferendo #marchi e #piattaforme di acquisto straniere. Da troppo tempo è venuta a mancare la #sostanza, il #collante, lo #spirito, la #vicinanza con i #cittadini che dall'altra parte stanno vivendo le indicibili sofferenze, cliniche e psicologiche, di una #pandemia globale. Su questo aspetto vedo invece molta indifferenza ed egoismo, in tempi di #guerra, raccontano i testimoni del tempo, ci si aiutava diversamente. In pochi, troppo pochi, in questo momento storico di rivendicazione della #costituzione ha mai parlato di dolore, di compassione, di senso civico e umano, evidentemente sono i fortunati che ancora non sono stati direttamente coinvolti da un #patogeno che ripeto, non è affatto una simil influenza, ma una ben più agressiva #patologiavirale #multiorgano che ultimamente inizia a colpire anche i soggetti più forti. E questo, lasciatemelo credere seppure a malinquore, non è assolutamente patriottico né tanto meno democratico. Senza tutti questi #valori qualsiasi terreno di battaglia si sbriciolerà sul nascere. Mi viene in mente un film, "Finché c'è guerra c'è speranza" diretto e interpretato nel 1974 da un raffinato e ironico #AlbertoSordi dove si narra che alla fine, quello che conta in una società che si vuole reputare moderna, non sono gli ideali supremi del #PoliticallyCorrect ma quelli di un meno nobile ma quanto mai sublime potere d'acquisto.
I bei tempi quando eravamo noi a rapinare le banche1 Maggio 2021
Bei tempi erano quelli che mi arrestarono per una rapina in banca. Erano tempi, i fine #ottanta, che rapinare una banca era alla portata quasi di tutti, anche di un ventiduenne se ben dotato, ma cosa pensate, di #Porsche intendo. Ma non era il mio caso, per un tragicomico errore fui scambiato infatti per un raffinato criminale tanto da meritarmi due agenti in incognito alle calcagna e per diversi giorni. E tutto perché mi videro fotografare di nascosto mia #nonna in centro di #Conegliano. Niente di che se non per il fatto che nella traiettoria del mio teleobbiettivo da trenta centimetri c'era anche il #CreditoItaliano, l'attuale #Unicredit per la cronaca. Quanto bastò per allertare l'attenzione dei due carabinieri in incognito piazzati da giorni proprio nel bar adiacente in attesa di qualche #movimento sospetto. E qui inizia la mia #storia, che dopo alcuni giorni di pedinamenti sembrò volgere al termine dopo che dalla mia Porsche mi scataventai fuori con il mio #revolver (se si dice così). Mi furono subito addosso e siccome pensavo volessero rapinare me, rientrai immediatamente in macchina e misi la sicura. Ma quale revolver, c'era un bel ragno che penzolava dallo specchietto interno e con uno straccio lo presi uscendo dalla porta come un razzo. Distintivo spiaccicato nel finestrino e pistola alla mano mi convinsero, dopo lunghi tentativi di convincimento e rassicurazioni, ad alzare la sicura e uscire dall'auto per poi salire nella loro. Questa poi, proprio io che dovevo raccontare minuziosamente le mie precedenti e gloriose giornate dalla A alla Z. Iniziai quindi dalla mia sostanziosa colazione con le #Gocciole della #Pavesi, la novità di quell'anno per essere precisi, quelle per intenderci che oggi sono reclamizzate nientemeno che da #Tarzan.
Venticinque per la precisione, il numero di #biscotti inzuppati energicamente nel caffè latte delle nove del mattino, il cucchiaio, per intenderci e farla breve, doveva rimanere piantato dritto come un palo. E poi a seguire una raffica di altre stramberie fino a quando i due agenti, visibilmente allibiti per il bizzarro soggetto che si erano portati dentro nella loro #auto, mi fermarono quasi in preda al panico. Iniziarono a tagliare corto, parlarono di una #banca, del fatto che io l'avevo fotografata furtivamente dal finestrino della mia #auto, e quasi mi avrebbero pestato se non gli avessi detto subito all'istante i nomi dei miei mandanti. Dovevate vedere la mia faccia da ebete che mi ero stampato addosso mentre continuavano a sparare quelle cazzate a ripercussione nei miei confronti. "Ridicolo" sbottai a fine corsa, "il mandante a questo punto è mia #nonna e vi ci porto anche subito perché abita qui sopra". Detto fatto li feci salire nel palazzo di via XX Settembre, presentai mia nonna ai due agenti e i due agenti a mia nonna (come un vero #gentleman inglese perché ormai mi sentivo la fedele replica di #007) , la quale, decisamente divertita andò subito in cucina a prendere dei #SanBitter per tutti ma loro, ancora più increduli e quasi innervositi, le spiegarono per l'ennesima volta che erano in servizio per un caso di una certa importanza. Quindi ci dettagliarono nuovamente la situazione fino al momento in cui mia nonna li stralciò di netto: "Mio nipote #Stefano che rapina le #banche?"... sembrava sempre più divertita, anzi si piegò in un'abbondante risata da farle venire le lacrime agli occhi. "Ascoltate me, che ho più esperienza, fatevi una bevuta, anzi, vi porto anche un buon #Cognak, ne avrete bisogno".
Spiegato minuziosamente l'equivoco della foto davanti alla banca estrassi pure il negativo dalla mia macchina fotografica come prova tangibile da mettere a supporto della nostra deposizione. "In questa pellicola c'è mia #nonna che passa davanti alla banca mentre la fotografo" esclamai con disarmante allegria ai due agenti ancora più attoniti e dallo sguardo ormai quasi pietrificato. "Quindi tutto risolto" aggiunsero, "basta solo sviluppare la #pellicola e il caso è chiuso", conclusero con una certa malcelata delusione perché ormai era ben chiaro che non poteva reggere la teoria della #banda della nonna vestita tutta di #rosa dalle scarpe al colletto, perché mia nonna, dovete sapere è sempre per amor di cronaca, non si è mai vestita di un altro #colore. L'ultimo #step ormai era quello di andare dal loro fotografo di fiducia in una casa di contadini in mezzo ai campi di Santa Lucia di #Piave, preso nuovamente la volante ci incolonammo presto nella trafficata #circonvallazione delle dodici e trenta e, guarda caso, ancora più incredibile di quanto non possa già sembrarlo, si misero dietro all'auto di mio #papà, colonnello dell'#esercito che se solo avesse saputo avrebbe messo immediatamente fine a questa #telenovela se non fosse per il mio entusiasmo di essere entrato, mio malgrado, nel bel mezzo di un #film poliziesco. Feci pertanto finta di nulla con la speranza di non essere scoperto nel sedile posteriore dell'auto incollonata dietro. Così arrivammo indisturbati e tranquilli nel laboratorio #segreto del fotografo dei carabinieri ma qui ci fu l'ennesimo colpo di scena. Mi dimenticai di dire che si trattava di una pellicola per #diapositive e non per le classiche fotografie su #carta.
Preso dalla fretta il fotografo non lesse le diciture stampate sul rullino con il drammatico risultato che le foto stampate risultarono illeggibili, praticamente nere con solo dei punti di luce al centro. Ci fu un'accesa discussione tra gli agenti e il fotografo, ma io, guardando con più attenzione le immagini sul tavolo, intervenni subito spiegando che la prova della mia presunta innocenza era ancora valida. I punti di luce, infatti, altro non erano che gli #zirconi luccicanti della #borsetta #rosa di mia #nonna. "Basta ritornare da lei e confrontarne la posizione" aggiunsi. "Così lei è ancora più contenta se torniamo". Dopo attimi più o meno lunghi di un silenzio di tomba non penso ci possano essere delle #parole per descrivere l'espressione delle loro facce, ormai rischiavo davvero il linciaggio anche in #cameraoscura. Ma le prove a mio favore risultarono alquanto e nuovamente determinanti. Io e mia nonna eravamo innocenti come una bibita gassata con la cannuccia, magari corretta con del buon #Cognak. Ma il peggio, come si suol dire, sembrava non avere ancora un orizzonte concreto. "#Stefano portali in soffitta a vedere che belle #foto fai alle tue amichette, io intanto preparo i #drink" esclamò mia nonna nella giornata più strabiliante della sua #vita, e questo di per sé la dice tutta per farvi solo capire in che bizzarra, quanto inquietante, situazione si erano messi i due malcapitati agenti in incognito. E guarda te se dovevo prendere per errore il #blister delle diapositive del #museodellecere di #Londra, e proprio quelle dei dettagli raccapriccianti delle cere di #Jackloscuaratore. Per chi pensasse che sto raccontando delle frottole e suo malgrado coinvolto nell'ennesimo #equivoco di questa storia. Quello che è certo come la notte dopo il giorno è che rifiutarono anche questo secondo giro di drink offerto da mia nonna (vestita tutta di rosa dalle #scarpe al colletto) e accompagnati dalle mitiche e immancabili #Gocciole della #Pavesi, presero le scale e di loro non si seppe più nulla.
Il copia e incolla in un mondo sempre più interconnesso
Lo fanno tutti, ma quando lo fanno a me, mi eccito. Perché finire da una #fonte all'altra senza neppure saperlo prima, batte tutti gli #orgasmi mediatici. Ma poi ci accorgiamo che stanno parlando delle nostre vite, tutte così #copiate e #incollate da farci dimenticare chi siamo veramente. Da quando è spopolato #Internet siamo entrati nell'era della #condivisione ogni oltre limite. Tanto da farci dimenticare pure l'importanza le #fonti, non tanto per onorare il diritto d'autore, ormai più niente è di nessuno, ma tanto per capire da dove nasce la #notizia, giusto per darle una carta d'identità che ne possa garantire, almeno sommariamente, la veridicità. E non è certo la prima volta che vengo lusingato in questa pratica, lo dissi pure ad un #Headhunter di #Hogan che per me non c'è nulla di tanto insolito, ma contrariamente può rappresentare il segnale tangibile che la strada intrapresa è probabilmente quella più interessante. Per fare un esempio sono a conoscenza di un fatto di un vero e proprio plagio che ha coinvolto recentemente un mio amico #fashiondesigner alla tanto ambita #Label "Sex in the City". E qui apriti cielo, perché di orgasmo si può anche morire.
Storie di vita vissuta27 Aprile 2021
Un mio carissimo amico, cinquantenne, di nuovo a casa dopo oltre un mese di ospedale e due settimane in #terapiaintensiva, di cui una in #sedazione farmacologica. Nessuna #comorbità, mai stato ammalato di nulla, forse nemmeno un cerotto. Questo è il #Covid, che vi piaccia oppure no. A differenza della banale #influenza tanto abilmente diagnosticata dalla nuova #pseudoscienza di coloro che pensano che una laurea in #medicina si prenda come sorpresa nel sacchetto delle #patatine, questo #virus genera un'infezione #multiorgano e per questo risulta essere molto più pericolosa. Anche nella mia esperienza personale spesso mi trovo a dover rispondere alle domande più insensate e disprezzanti di coloro che addirittura pensano che siano gli stessi #pazienti ad alimentare il fantomatico complotto di una #malattia, e quindi di una sofferenza, assolutamente inesistente. Perché crederci significa scrollarsi dalle spalle il fattore umano sostituendolo da quello politico e cospirazionista. Ma bisogna avere cinquant'anni, venti unità di #saturazione di #ossigeno in meno, e credetemi, tutto appare limpido come un #bicchiere d'acqua anche al più sfegatato negazionista del #Covid. Che poi non voglio negare l'esistenza degli interessi più o meno occulti in questa vicenda, è quasi naturale che ci siamo come è naturale che dopo il #giorno venga la #notte, ma questo non deve essere un pretesto per gettare fango su chi, ogni giorno, convive con questa disgrazia planetaria nel nome delle proprie autoconvinzioni medico-scientifiche. Queste persone, tanto illuminate, adorano il proprio pulpito mediatico quanto la propria indifferenza per la #sofferenza del prossimo. Il loro #cuore è chiuso e la loro #mente punta il dito, guarda caso, sulla malvagità. Non vorrei sembrare troppo generalista, ovvio che in tutte le cose ci sono le eccezioni. Ma il #negazionismo è di per sé la peggior malattia inimmaginabile perché non tiene conto del #fattoreumano, quella parte sensibile di ognuno di noi che prova delle emozioni tangibili e reali.
La terra è ammalata, la libertà anche26 Aprile 2021
Ormai quasi tutti sospettano un fantomatico quanto probabile governo ombra, ma quello che mi interessa non è propriamente come ottenere le informazioni ma come utilizzare il sistema per trarne una sorta di vantaggio dal momento che non può essere cambiato. In poche parole si parla tanto e si fa poco, direi niente per contrastare quello che non ci piace. Purtroppo la #verità è che questo #sistema è stato creato anche con il nostro consenso e non parlo di quello politico, ma di quello socio economico. Utilizziamo i Social ma contestiamo le stesse #multinazionali, acquistiamo prodotti stranieri e poi critichiamo la classe dirigente interna. Facciamo di tutto per inquinare e poi ce la prendiamo con la politica estera. Andiamo al #supermercato almeno tre volte alla settimana, acquistiamo spesso e volentieri in #Internet, ordiniamo la cena con un'app, ovviamente straniera. Utilizziamo le banche per noleggiare o acquistare qualsiasi cosa. Logico che poi siamo governati da governi sempre più penetranti e globali. Abbiamo tappezzato di crocette e consensi miliardi di metri quadri di contratti senza quasi neppure leggerli. Siamo stati troppo superficiali, non parlo di te o di me, preferisco essere generalista. Abbiamo paura perché siamo indebitati con le stesse banche che inquisiamo apertamente, ma dopotutto il punto di non ritorno l'abbiamo già abbondantemente oltrepassato. Cos'è questa smania di consumismo a oltranza, hi-tec, automotive, divertimento, abbigliamento eccetera. Tutto pagato con le carte di credito o con il finanziamento a tasso zero. No, il sistema sotto sotto ci piace , il tenore di vita a cui ci siamo, o ci hanno abituati, ci piace eccome. Oggi a nessuno manca la minestra, almeno in uno stato occidentale, e questo è un'eccezione storica. Le associazioni di volontariato sono sempre meno presenti nel territorio perché l'accesso al credito è sempre più diffuso, su questo ne so qualcosa da fonti dirette. Questo è il nuovo sistema, quello che abbiamo tanto agognato, i miei ragazzi del liceo col cazzo che ci vanno che contro. Siamo noi cinquantenni, con i sensi di colpa che stiamo miseramente tentando di salvare la faccia per il latte versato.
Noi che riusciamo a vedere la differenza da quando non ci si poteva permettere niente, ma andavamo via a testa alta, a quando invece tutto ciò che desideriamo ce lo tirano quasi dietro, ma che poi, e per contro, ci sentiamo sempre più schiavi e omertosi. Sinceramente ho il dubbio che ne usciremo, almeno con questa nuova generazione di pseudo drogati, e non mi riferisco alle droghe chimiche o biologiche, ma a quelle digitali. Ma far circolare la nostra patetica e disperata disapprovazione mediante i vettori digitali delle #multinazionali che alla fine contestiamo, è del tutto inefficace: primo perché gli #algoritmi, attenti guardiani del #sistema, ti segano le #gambe quasi in partenza; secondo perché la #popolazione è stata ben addestrata ad abbaiare sui #Social per poi dimenticare, il giorno dopo per essere ottimisti, di cosa si è parlato poco prima davanti allo scaffale dei desideri. Perché, ormai, anche la nostra #memoria è di proprietà delle stesse #multinazionali che tanto odiamo e che allo stesso tempo foraggiamo con i nostri stessi vizi. Per questo motivo ritengo che la #politica fatta in #casa, e una conseguente altrettanto casalinga ribellione a livello #sociale, sia impossibile oggi come oggi. E poi ancora, se percaso la cosa utopicamente funzionasse, il sistema ne otterrebbe più danni che non come averlo lasciato così come sta. L'unica cosa da fare sarebbe quella di agire nella propria #autocoscenza e incominciare a rivalutare i veri valori della propria vita favorendo un'economia sempre più a #chilometrozero. Non dico di cambiare ora, come ho già detto creerebbe più danni che benefici, questa #società malata va curata con lo stesso fuoco lento con cui è stata cotta.
Tassello mancante.
Tassello mancante. Sembra un #gioco, ma basta il cucchiaino di #plastica di un #caffè, gettato a #terra da 7,7 #miliardi di #persone, per generare un vero e proprio danno ecologico. Il vero problema è che siamo in tanti, troppi, e per di più stupidi. Tanto che pensiamo, o vogliamo credere per fatto di comodo, che l'impatto ambientale dell'#umanità sia esclusivamente un fattore sociale, e non individuale.
La politica del terrore ha le spalle larghe25 Aprile 2021
Rieccomi, dopo cinque giorni di esilio dai post (ma non dalle storie) per una presunta infrazione alle linee guida di #Instagram. E la mia rinascita punta proprio il dito su altre linee guida, quelle non da meno dei vaccini anti Covid. SPUTNIK, ad esempio, e l'omonimo film di #fantascienza di
Egor Abramenko in programmazione oggi 26 #Aprile su #Rai4. Ma che coincidenza, in piena guerra tra case farmaceutiche e #novax, questo #film ha il persistente tanfo del #complotto o quanto meno di interessi chiaramente poco etici. Perché dopo aver visto questa pellicola dubito che l'immagine percettiva del #vaccino #rosso che porta lo stesso nome ne uscirà indenne. E non è certo una novità che i #massmedia sono sempre stati dei pluripremiati dispenser di #manipolazione di massa, come non è l'obiettivo di questo #post metterli in discussione. Ma almeno ci sia riservata la decenza di continuarlo a fare con una certa e gradita #nonchalance e rispetto per l'intelligenza media del pubblico. Ma qui probabilmente, e per l'ennesima volta, la mia valutazione sulle medie e le percentuali riconferma le mie carenze in matematica. E pure il mio sarcasmo risulta a dir poco fuori luogo dato che stiamo parlando della nascita di un nuovo, e macabro, campo della #medicina moderna, quella #politica, dopo essere già stata consacrata a quella #legale nel 2700 A.C.. Qui siamo di fronte al cosiddetto "bagno di prove" che in #criminologia si riferisce ad una troppo abbondante quantità di #prove nel luogo di un crimine. Perché di questo si parla, di un crimine alla libertà di #terapia, quindi al trionfo del paradosso ideologico nei confronti della #democrazia. Ma come su qualsiasi bagno di prove l'intenzione è sempre quella di confondere, spostare l'attenzione dalla verità che è sempre quella più inquietante e cospiratrice del campione delle altre possibili #varianti plausibili.
Ricordando Hogan3 Aprile 2021
Era un caldissimo pomeriggio di #Giugno quando ricevetti una chiamata dall'ufficio del personale di #Hogan, (all'anagrafe #Tods Spa) , per un'opportunità di collaborazione. Non è stata l'unica volta che una #maison della #moda mi contattava direttamente al mio numero di #cellulare, ci fu anche #Etro qualche anno più tardi. Passarono alcuni giorni e come da accordi mi fiondai a Porto Sant'Epidio a mare, la sede storica fondata da #AndreaDellaValle e del più noto fratello #DiegoDellaValle che ormai tutti conoscono, per un motivo o per l'altro. Furono molto chiari fin da subito, con un'introduzione fulminea quanto lapidaria scoprirono subito le loro carte in tavola. - "Noi cerchiamo il prossimo #TomFord"-. Finita la discussione sulla mia visione della moda, e dopo tutti gli ossequi del caso, io e la mia compagna #Oriana prolungammo il viaggio verso la #capitale passando attraverso il traforo del #GranSasso. Arrivammo a #Roma al #tramonto e scegliemmo uno degli #Hotel più belli della #ViaAurelia, fuori dal caos cittadino, luogo ideale per alcuni giorni di relax per il secondo papabile Tom Ford, che poi alla fine non fui io ma Michela Venturin. E pure con Etro, a #Milano, entrato analogamente nella loro guest list, alla fine mi dovetti accontentare di essere stato solo uno dei prescelti candidati.
Annotazione:
#Fotografare è come entrare in una stanza buia ma se accendi una #candela inizi a capire il senso di quella #stanza. Non serve altra #luce, quello che hai già visto è l'#anima di ogni cosa, di ogni persona di questo #Mondo. Per questo motivo le mie foto sono spesso avare di luce. Fotografare è utilizzare la minima parte di luce per ottenere il massimo dell'#informazione.
Siamo immortali?1 Aprile 2021
In molti, a partire da #DmitryItskov, pioniere di questa "destinazione scientifica", stanno già progettando la propria immortalità biologico-digitale per poter colmare le immense distanze che ci dividono da altre potenziali destinazioni planetarie. E in un certo modo ci riusciranno, entro il #2050. Ma la congettura non si pone limiti e va ben oltre alle comprensibili ragioni etico religiose. Perpetuare la vita di una singola specie o di un individuo nello #spazio e nel #tempo implicherebbe questioni di #natura concettuale sull'esistenza stessa di un sistema universale in continua evoluzione. Si perché l'universo come almeno lo conosciamo oggi, ha avuto un inizio determinato e si è evoluto cedendo un'incredibile quantità di #energia e #informazione che poi sicuramente hanno dato vita ad una forma di autocomprensione di sé. Un unico #pensiero che a sua volta si è altrettanto evoluto, frazionato, e diffuso in molte zone dell'universo stesso se non addirittura uniformemente ed equamente in ogni sua particella elementare. È la natura stessa che ci ha donato l'indole dell'immortalità che, secondo la mia intuizione pseudoscientifica, non può essere replicata al di fuori della creazione stessa essendo di fatto un #unicum universale. Replicarsi al di fuori del sistema chimico biologico universale implicherebbe un danno irreparabile agli equilibri nativi generando parallelamente un sub universo incompatibile con quello che lo conterrebbe. Il sogno di qualsiasi miliardario di perpetuare la propria ricchezza e potere nel tempo e nello spazio, uscendo dai vincoli naturali dell'evoluzione, non porterebbero ad alcun ch'è se non alla #creazione di un'entità inanimata e sterile che nel tempo si auto annichilirebbe in sé stessa. Quello che manca è la pura essenza dell'#amore, della fiducia (Fede) e della gratitudine per quello che già abbiamo, che è immenso nella sua semplicità evocativa e filosofica.
Esiste una specie vivente nell'universo desiderosa di distruggere il proprio pianeta di origine?31 Marzo 2021
Domanda: "Esiste una specie vivente nell'universo desiderosa di distruggere il proprio pianeta di origine?".
No, non può esistere, perché se così fosse, nella sua perenne migrazione da un pianeta all'altro, esaurirebbe nella notte dei tempi i non infiniti sistemi planetari. Si perché l'universo è immenso, ma non infinito. Da questo presupposto, che non ha l'ambizione di essere scientifico ma puramente filosofico, l'unica specie vivente desiderosa di distruggere un pianeta è quella che non proviene da esso. Pensando al destino della Terra possiamo largamente ipotizzare che chi la governi veramente non sia un'entità umana, ma aliena. Acqua, ossigeno e biodiversità sono un piatto succulento per garantire la vita a qualsiasi specie. E nell'intero cosmo luoghi con queste caratteristiche sono molti, ma assolutamente non infiniti e soprattutto molto distanti tra loro. #Bezos, #Branson e #Musk hanno da poco aggiornato la loro visione nei confronti della corsa allo spazio dirottando il turismo spaziale verso una resasi più prioritaria colonizzazione di Marte, tanto per fare il punto sulla situazione. E il punto di non ritorno per la salvezza della Terra sembra essere sempre più vicino, tanto che la comunità scientifica è unanimemente concorde che questa distanza dall'apocalisse è ormai rappresentata da un solo grado centigrado. E questo non è l'ennesimo e ciclico surriscaldamento globale da motivazioni non antropomorfe, non è la ciclica e decennale iperattività solare, tutto questo è stato determinato dalle decisioni di una specie intelligente. L'obiettivo è quello di consumare tutte le risorse della Terra per poi migrare altrove in una sorta di apocalittico franchising della distruzione. Supponendo l'esistenza di un governo ombra a capo di una simile congettura mi viene rapidamente il sospetto che alla base di tutto ciò ci sia una mente il cui interesse al nostro pianeta sia del tutto irrilevante se non completamente assente. Perché i tre uomini più potenti hanno cambiato così repentinamente le loro visioni e i loro progetti. Perché alcuni di loro stanno vendendo tutto per finanziare un esodo, sicuramente elitario, dalla nostra madre Terra?.
Risposta: "Non siamo soli nell'universo, solo un Dio ci potrà salvare".
E molti altri ancora stanno già progettando la propria immortalità biologico-digitale per poter colmare le immense distanze che ci dividono da altre potenziali destinazioni planetarie. Cosa c'è nel nostro pianeta che detestiamo così tanto?. Tutti i protocolli di salvaguardia ambientale, compreso quello di Kyoto, stanno miseramente fallendo come degli inutili paraventi fantoccio. L'unica visionaria che ha intuito veramente che qualcosa sta andando letteralmente storto è la diciottenne #GretaThunberg. Ma la congettura non si pone limiti e va ben oltre alle comprensibili ragioni etico religiose. Perpetuare la vita di una singola specie nello spazio e nel tempo implicherebbe questioni di natura concettuale sull'esistenza stessa di un sistema universale in continua evoluzione. Si perché l'universo come almeno lo conosciamo oggi, ha avuto un inizio determinato e si è evoluto cedendo un'incredibile quantità di energia e informazione che poi sicuramente hanno dato vita ad una forma di autocomprensione di sé. Un unico pensiero che a sua volta si è altrettanto evoluto, frazionato, e diffuso in molte zone dell'universo stesso se non addirittura uniformemente ed equamente in ogni sua particella elementare. È la natura stessa che ci ha donato l'indole dell'immortalità che, secondo la mia intuizione pseudoscientifica, non può essere replicata al di fuori della creazione stessa essendo di fatto un unicum universale. Replicarsi al di fuori del sistema chimico biologico universale implicherebbe un danno irreparabile agli equilibri nativi generando parallelamente un sub universo incompatibile con quello che lo conterrebbe. Il sogno di qualsiasi miliardario di perpetuare la propria ricchezza e potere nel tempo e nello spazio, uscendo dai vincoli naturali dell'evoluzione, non porterebbero ad alcun ch'è se non alla creazione di un'entità inanimata e sterile che nel tempo si auto annichilirebbe in sé stessa. Quello che manca è la pura essenza dell'amore, della fiducia e della gratitudine per quello che già abbiamo, che è immenso nella sua semplicità evocativa e filosofica.
Storia della più grande (in centimetri) opera artistica di Conegliano25 Marzo 2021
Amata, odiata e pluri giudicata la mia cara amica "Slalom". Ha rinfrescato la calda estate Coneglianese, congelato un inverno già di per se freddo e nevoso come pochi altri, e causato anche qualche inconveniente. Un'automobilista distratto ha dato pure colpa a "Slalom" come impensabile giustificazione per la compagnia assicurativa a seguito di un sinistro, e gli autisti del trasporto pubblico si improvvisavano ciceroni per la curiosità dei loro passeggeri. Così, dopo un anno di vita, e dopo una sfilza di articoli giornalistici, "Slalom" fu messa al bando dall'amministrazione pubblica. Nonostante tutto, grazie ad un escamotage artistico legale, raggiunse un periodo di vita di quasi due anni prolungandosi nella sua naturale trasformazione "Reversed landscape", che altro ne non era che il "semplice" capovolgimento dei teli dalla parte bianca, con tanto di scritta a caratteri cubitali rossi che ne indicavano concetto e motivazione. Intervennero pure i Carabinieri ma non ci fu verso: "Slalom", e la sua anima nascosta "Reversed landscape", resistettero ben oltre qualsiasi aspettativa entrando di fatto nel collettivo culturale cittadino.
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Slalom / op011sm05
> Reversed landscape /op012sm05
@stefanomitrione #StefanoMitrione
Urban installation, printed PVC 11 x 13 x 33 meters
FS rail station, Conegliano, Italy
2005
Me ne frego. Confini e restrizioni sono solo per coloro che non sanno pensare24 Marzo 2021
Chi è il più libero del reame?. "Me ne frego" è una dichiarazione di libertà di opinione e di linguaggio. Non un grido all'anarchia che in un mondo sempre più interconnesso è la soluzione peggiore. Non l'ennesima performance autocelebrativa ma una celebrazione della performance libera e della libertà di pensiero. Me ne frego delle opinioni altrui perché il loro unico obbiettivo è quello di destabilizzare un mondo libero di crescere naturalmente. In questo momento l'unica cosa che mi interessa è la felicità di vivere in un pianeta ancora vivibile. L'unica cosa che mi piace è quella di condividere tutto ciò con tutti gli esseri viventi che amo, ma anche con quelli che ancora non conosco. Essere liberi non è un'utopia ma una ragion d'essere sicuramente raggiungibile. Anche in un momento storico come questo abbiamo ancora la libertà di aprire la mente in tutto lo spazio universale.
I confini e le restrizioni sono solo di coloro che non sanno pensare.
Utente: La libertà è una condizione psicologica...non può essere circoscritta a 20cm di stoffa
L'estetica è solo uno dei tanti aspetti della bellezza. Ed è anche il più soggettivoCitazione del 21 Marzo 2021
Riguardo ai vacciniVi iniettereste una qualsiasi sostanza acquistata da uno sconosciuto?. Vi sembra giusto riservare una possibile sostanza salvifica ad un unico gruppo sociale dell'umanità?. Temi forti, imbarazzanti, ma assolutamente leciti, contemporanei e reali. Mai come oggi l'umanità si è trovata a un bivio. La #paura porta alla pazzia, e la #pazzia è il male certo del #futuro, se non di #oggi. L'immagine fotografica che ho io stesso realizzato per questo argomento è ovviamente una simulazione che comunque apre un dibattito divergente di assoluta lucidità di #cronaca. Così il #vaccino contro il male del nostro tempo, - non la pazzia perché quella è incurabile, ne la stupidità umana perché secondo #Einstein è perfino più grande dell'universo che la contiene -, ma di quel terribile nemico altrettanto invisibile ma che riesce a toglierci nientemeno che il respiro, è approdato nelle profondità occulte della rete a disposizione di smanettoni e #nerd disposti a barattare, senza un battito di ciglio, due centoni per un'autentico salto nel #vuoto che poi non promette una ciofeca qualsiasi, ma l#'immunità al #virus più popolare del momento. Sulla carta ovviamente. Una notizia emessa in luce di recente e accreditata da un team di Cyber-Security della #Yarix, una società che si occupa di #sicurezzainformatica. Tant'è che il proliferare di siti è relative società di dubbia estrazione scientifica nel Dark Web, ha creato di fatto una nuova valuta di scambio nominata con altrettanto disarmante disinvoltura il nuovo "oro liquido". Non serve l'agenzia italiana del farmaco o il messaggio di questo post ad allarmare l'intera popolazione dei rischi, anche gravi, di queste sostanze acquistabili da chissà chi.
Il debito ci governa2 Marzo 2021
Ogni nostro debito ci sottrae una parte di liberta.
Da chi siamo governati?. Dalla #politica, dai #governi o dalle #banche?. Chi ci governa è il #debito, quello individuale ma soprattutto quello nazionale, e perché no, quello intercontinentale. Le #banchecentrali generano il debito attraverso il #finanziamento dei #conflitti, e non solo quelli armati. Ogni nostro debito ci sottrae un pezzo di libertà. E dove finisce la #libertà inizia la #schiavitù e la #sottomissione ad un #potere sempre più forte. Fino a quanto siamo disposti a cedere la titolarità della nostra vita. Siamo sicuri che il nostro #risparmio elettronico ci possa riscattare?. O è solo il debito l'unica certezza che ci lega indissolubilmente al nostro #futuro. La politica ci distrae da certe realtà molto più letali, programmi sistemici globali che non tengono minimamente conto dei #dirittiumani fondamentali. E la colpa di tutto questo non è loro, ma nostra. Di ognuno di noi. Perché abbiamo venduto la #fratellanza per un bene fittizio che perde costantemente il suo valore iniziale, a danno del valore residuo e del debito. Ma questo #sadismo finanziario è ormai entrato nella nostra mentalità di sopravvivenza collettiva. E la moderna #cappuccettorosso prova il #sadico compiacimento di farsi masticare dal #lupo.
Utente: Ah adesso siamo anche colpevoli di essere sfruttati? "Ahahah".
Intendo dire se vuoi qualcosa occorre conquistarla. Ma se a tutti va bene così. E mi sembra di vedere chiaramente he nessuno scende più in piazza. Tutti pensano solo al proprio magro orticello e col cavolo che mettono a rischio la rata della casa, del televisore, del suv, del telefonino, del frullatore, della palestra... tutte le crocette che uno mette nelle varie documentazioni di un prestito corrispondono ad un SI, voglio essere sfruttato a vita!!!
Il buio non esiste28 Febbraio 2021
Quello che vede un'essere umano al buio è l'oscurità, ma quello che vede un essere immateriale é sempre la luce perché è ritornato a far parte dell'energia cosmica e, in quanto tale, la sua visione è sempre illuminata in qualsiasi condizione. D'altro campo l''oscurità non è di colore nero. In questo senso, il colore che percepiamo quando siamo nell’oscurità completa ha un nome: #Eigengrau, che si traduce dal tedesco come #grigio intrinseco o grigio. In realtà, anche se non ci sono parole specifiche per citare questo colore in altre lingue, l’Eigengrau ha un codice esadecimale: per chi è abituato a lavorare con HTML e CSS, il codice esadecimale che rappresenta il nero è #000000, mentre quello di Eigengrau è #6151d. In particolare, l’Eigengrau, è un colore #grigioscuro, vicino al #nero ma, curiosamente, e nonostante sia percepito nell’oscurità completa, è più chiaro del nero in piena luce. Sebbene sia difficile osservare a fondo le differenze tra Eigengrau e nero, vediamo un’immagine che chiarisce la situazione. Pertanto, l’intensità di grigio percepita potrebbe essere leggermente diversa, a seconda della #persona e del #tempo. Si ritiene che il colore percepito non sia completamente stabile, perché con il passare del tempo, il grigio diventa più chiaro o addirittura possono apparire le percezioni dei #colori, ad esempio il mio Eigengrau contiene una leggera sfumatura #porpora. Devi solo provarlo tenendo gli #occhi chiusi per un po’. In effetti, la sua percezione è considerata un fenomeno originato dalla #retina, insieme alle connessioni cerebrali associate alla visione.
Vedo tutto bianco25 Febbraio 2021
#Absence / Questo post è l'Assenza di se. Oppure l'Essenza del tutto. Quanta bellezza nel nulla, nella luce, nell'eternità. Oggi ho passeggiato tra le antiche tombe di un cimitero e ho visto i volti sbiaditi di altri esseri umani. Sentivo un forte legame con ognuno di loro. Mi sentivo specie, umana. Mi sentivo sistema, solare. Mi sentivo immenso, Universo. Il Sole, dietro di me, stava spegnendo i suoi ultimi raggi terrestri di questo giorno della mia vita. A volte, l'Assenza, è l'Essenza di ogni cosa.
Affidiamo sempre più le nostre relazioni sociali a brevi messaggi subliminali.Comunichiamo sempre di più con #messaggi #subliminali, e non solo in #TV. I #mediadigitali sono l'ambiente ideale per l'#indottrinamento di #massa. Basti solo pensare, per esempio, quanti modelli e modelle di colore sono protagonisti, recentemente, di #film e #spotpubblicitari. Una chiara prefigurazione di una #società #multirazziale a cui è innegabile il destino del nostro paese?. O un tentativo di confezionamento sociale di una #migrazione dei popoli non ancora accettata. È chiaro che ci stanno influenzando. Ma quello che ho notato è che anche nelle proprie #relazioni stiamo adottato un comportamento analogo. E da una semplice #strategia di #comunicazione di massa stiamo passando silenziosamente ad una nuova forma di #linguaggio ben più radicata. Una sorta di nuovo codice metaforico che invade il modo di #scrivere e #fotografare. Quello che si vede è il palcoscenico di #attori #mascherati che esprimono un #pensiero ma che in realtà è un altro. Si vedono spesso anche messaggi sotto forma di #post pubblici che invece sono studiati ad oc per #cripto dialogare con soggetti o singole categorie di soggetti.
Profeta in patria, solo all'inizio, poi nessuno lo sarai maiProfeta in Patria?. E chi lo è mai stato. Forse all'inizio una ventata di novità e freschezza può fare l'eccezione. Ma dura poco, credetemi, ho mezzo secolo di esperienza. #MarioDraghi per quanto ci azzecchi in #economia non potrà fare #miracoli sulla #sostanza che non c'è. Non la sua, per carità. Alludo a quella materia prima che è il concetto di #statalismo, di #polis, di #umanità che purtroppo oggigiorno sono più rari dell'oro di #FortKnox, ammesso né sia rimasta qualche oncia. Ormai di sostanziale c'è ben poco su cui costruire solide basi, in qualunque settore, economico o sociale che sia. L'imperativo della #monetaelettronica e dell'#individualismo #sociale ci ha portati laddove solo un miracolo può aiutarci ad invertirne il percorso. Vi ricordate #GiuseppeConte?. Non è passato poi molto da quell'entusiasmo #socio #popolare che ci coinvolgeva tutti. Siamo seri, smettiamo di crederci sempre, almeno salviamo la dignità. Ma come affermò #GilloDorfles nel commentare la mancanza del presupposto artistico alla 52esima #BiennalediVenezia, non sono un profeta, e anche loro spesso sbagliano.
L'occidentalismo brucerà tutto, anche le sue stesse origini16 Febbraio 2021
Abbiamo bruciato la #gioventù, gli #ideali, la #società, ma non possiamo fare altrettanto con la nostra storia perché chiunque cancelli il proprio passato non ha alcun interesse neppure per il proprio futuro. È non sarà certo l'ennesimo caso di #strumentalizzazione dei valori umani e della storia stessa dell'umanità a favore della promozione del #consumismo, ma lo spot promozionale di #echoshow8 di #Amazon ambientato nella catastrofe di #Pompei nell'anno 79 D.C., non lascia spazio ad ulteriori dubbi sul fatto che stiamo letteralmente mercificando la nostra #storia per un prodotto che di culturale non ha nulla che possa generare invidia ad un #pappagallo. Immagino #generazioni di #ignoranti che si avviano verso una delle epoche più oscure della storia recente dell'uomo. Perché la #conoscenza non sarà mai nostra sé non la conquisteremo con la nostra mente e il nostro cuore, contrariamente, un altro pezzo della nostra #umanità sarà ceduta alle macchine fino a tramutarci inesorabilmente in loro. Responsabilizzare la #politica, le #multinazionali, i #poteriforti, non servirà a nulla perché siamo noi i veri artefici del nostro #destino, ognuno di noi è chiamato a fare il proprio "pezzo" di storia e di umanità. La forza dell'uomo sta infatti nella propria #libertà di scelta, di #diversità e di #coraggio.
L'eccesso dell'allarmismo non è pericoloso quanto il negazionismo perpetrato all'interno delle istituzioni7 Febbraio 2021
Essere informati a livello profondo non vuol dire avere necessariamente la verità in mano. La menzogna, come del resto anche il suo più nobile contrario, si annida nei luoghi più disparati e talvolta perfino inaspettati. Nell'incertezza è sempre meglio non dare sfoggio della propria intelligenza e delle proprie fonti di conoscenza, soprattutto quando non si hanno basi scientifiche sufficientemente solide a sostegno delle supposizioni altrui. Cadere in queste trappole allusive del sapere è molto più facile di quanto si pensi, come è altrettanto facile creare dei danni collaterali, anche gravi, a cui non vorremo mai esserne coinvolti. Contrariamente, è come da titolo di copertina, alludo una certa pericolosità anche all'allarmismo scientificamente giustificato e a tutte le forme estremizzate della comunicazione sociale. Quello che manca oggi è la "sobrietà espressiva", e l'"umiltà narrativa". La "Polis", il bene comune, viene sempre calpestato a favore del "celebrity instant", del narcisismo ideologico e professionale. Il vero giornalismo è morto quasi in concomitanza dell'avvento dei Social e della conseguente diffusione di una pluralità di pensiero esageratamente disorientata. Caso a sé l'argomentazione in tema di Coronavirus, delle possibili conseguenze nella geopolitica internazionale e di un presunto nuovo ordine mondiale che, secondo me, meriterebbero una riflessione indipendente dal focus di questo articolo.
Ultimo viaggio verso un pianeta arido31 Gennaio 2021
APPELLO
L'#Amazzonia continua a #bruciare nonostante i continui gridi di allarme delle #organizzazioni #ambientaliste #mondiali. L'amazzonia è il #polmonedellaTerra e come tale fornisce la maggior risorsa di #ossigeno per l'intero sistema di sopravvivenza di tutte le #specie del pianeta. La #società di oggi è quasi completamente inerme di fronte ad un #disastroambientale di questa portata perché confida che c'è chi se ne occupa a più alti livelli. - Ma non è così - . Gli #interessieconomici a breve termine sulle #foreste dell'Amazzonia superano quelli a lungo termine della salvaguardia della #natura e di tutte le specie viventi, compreso l'uomo. Ragione per cui gli appelli dell'attivista svedese #GretaThunberg sono sempre meno visualizzati nel Web e la ragione è tutta imputabile agli orientamenti politici dei governi.
Il #viaggio è iniziato. In un unico mezzo con solo una ruota che è la nostra #casa da milioni di anni. La #Terra. Ormai solo un miracolo potrebbe selezionare la retromarcia perché nessuno ci vuole, e può, metterci mano. Le #riservealimentari #naturali non sono più sufficienti a sostenere la #vita #umana ormai da due anni, e a #CocaCola non andiamo da nessuna parte. E questo è il problema più grave al quale dovremo far fronte nell'immediato #futuro. #Surriscaldamento e #inquinamento seguono la stessa drammatica traiettoria, #virus e altri #patogeni stanno cercando una macabra e disperata soluzione verso un nuovo #equilibrio #planetario. Si parla troppo spesso di un nuovo #ordinemondiale dell'#economia, e troppo poco di un nuovo ordine della #natura. Sia ben chiaro che nessuna potenza economica mondiale può sopravvivere senza un'adeguata #riservaalimentare naturale. La #forestaamazzonica è un regolatore indispensabile per tutte le attività biologiche necessarie alla sopravvivenza dell'uomo.
Toscani dice la verità, per questo motivo è odiato30 Gennaio 2021
Toscani è il #fotografo, che più di qualsiasi altro, ha saputo scuotere le #coscienze del nostro #tempo. E ci è riuscito talmente bene da diventare uno dei #personaggipubblici più detestati.
Utente: Esporre è pur sempre proporre un punto di vista. Assumersi responsabilità, tenere in mano una fiaccola idealista, progredire offrendosi nudi ad un confronto.
Utente: Le coscienze? ...peccato che la sua sia rimasta attaccata aduna etichetta....però.
Utente: Antipatico e Creativo secondo molti, personalmente ho colto anche il suo lato umano di grande professionista. Almeno lui a differenza di altri egoici quando si espone nel difetto e si scusa e si assume le sue responsabilità.
Utente: Sono d’accordo con te, vero comunicatore brillante come pochi, soprattutto sempre indipendente nel pensiero e nelle scelte. Ottimo maestro di fotografia, generoso a modo suo. Sempre un passo più avanti degli altri. Ha molti seguaci che lo adorano!
La dittatura algoritmica. Da correzione ortografica automatica, a correzione automatica del pensiero. Da ordine casuale, a strategia di indottrinamento?Partiamo dall'inizio. (Un #algoritmo è un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari in un tempo ragionevole. Per algoritmo si intende una successione di istruzioni o passi che definiscono le operazioni da eseguire sui dati per ottenere i risultati. Lo schema esecutivo di un algoritmo specifica che i passi devono essere eseguiti in sequenza, salvo diversa indicazione. Gli algoritmi sono ampiamente utilizzati in tutte le aree dell’IT (Information Technologies). Volendo fare un esempio di algoritmo in informatica, i motori di ricerca come Google sono basati proprio su questo concetto per poter rispondere quanto più coerentemente alla richiesta di un utente. Fonte della prefazione: #Unicusano). Fin qui tutto chiaro, o almeno in parte, quello che invece mi sobbalza in mente è come questo possa rappresentare un'arma a doppio taglio. Si perchè anche il pensiero e la mente umana si manifestano attraverso processi simili. Viene da sè che utilizzare una qualsiasi forma di forzatura automatizzata ad un determinato processo sinaptico possa influenzare molte aree degli aspetti socio comportamentali dell'individuo. Mi soffermerei sia sul protocollo di #correzioneautomatica dell'#ortografia, sia e con più determinazione e sospetto sugli algoritmi #Random che d'altra parte promettono un'individuazione casuale di una data informazione all'interno di uno specifico database. Dove ci sono interessi di supremazia di mercato di livello globale non penso ci sia niente di #casuale, inoltre questi servizi, praticamente gratuiti alla massa, altro non potrebbero essere che degli strumenti bellici di indottrinamento #politico e #sociologico. Altro che profilazione, qui si va ben oltre. Parole forzatamente corrette in altre dal significato ben diverso, immagini e altri dati spacciati per Random ma che invece vengono presentate all'utente con precisi e determinati scopi, sono alla base di un mio più che legittimo e comprovato sospetto. L'idea di queste strategie, spacciate per automatismi a favore dell'utente, altro non sarebbe che da ricondurre ad una pratica di ipnotismo informatico sulla mente dell'umanità. Come del resto lo è la stessa televisione e qualsiasi altra forma di comunicazione di massa. Ma Internet dispone di una potenza di calcolo milioni di volte superiore, e una capacità di interazione con utente mai vista prima.
E' giusto proteggere gli interessi di 60 milioni di persone calpestandone i diritti umani a 7,5 miliardiL'immagine di Matteo Salvini è solo simbolica, ma ce ne potrebbero stare altre centomila, o quelle di quei milioni di altri cittadini italiani che credono ancora, oggi come oggi, che la politica sia un panno da lavare in casa. Alla domanda se è giusto proteggere gli interessi di 60 milioni di persone calpestandone i diritti umani a 7,5 miliardi, la storia ci insegna che non è così. Non può esistere a lungo un popolo gaudente se il resto del Mondo sta male. Non sarebbe giusto, a meno che l'Italia non fosse un pianeta autosufficiente del sistema solare. E anche qui si implicherebbero alcuni fattori morali in quanto anche il sistema solare è condiviso da altri pianeti. E poi, mai alzare dei muri se da quei confini non puoi fuggire all'occorrenza. Che morte da topi verrebbe da dire. Insomma, se un tempo i problemi erano di natura prettamente nazionale, oggi lo sono a livello planetario, e se non saranno risolti entro breve tempo inutile chiudere le frontiere alle migrazioni. Nessun confine potrà respingerle e nessuna nazione sarà ormai in grado di contrastare il declino globale della specie umana. Se non ci indirizziamo nell'ottica di una vera politica internazionale, il futuro delle prossime generazioni sarà inesorabilmente compromesso. E non si parla su una scala di migliaia di anni, probabilmente qualche centinaio o poco più. Chiudere le frontiere è come un cerotto momentaneo su una ferita sanguinante, prima o poi si "scolla". Non è il mio lavoro trovare delle soluzioni a questo problema, quello che è certo che allo stato attuale nessuna forza politica ci sta veramente provando. La politica che stiamo sostenendo non è a favore dell'umanità, né a favore del benessere dell'intero pianeta. Quello che stiamo sostenendo in generale. e non mi riferisco a nessun particolare partito, è una politica distruttiva e auto lesioniste che privilegia unicamente il benessere di pochi.
Utente: Certamente non ci proverebbe il soggetto in foto, noto furbo fannullone della politica di bassa "lega" che si pregia di uno stuolo di seguaci che lo votano solo e soltanto perché "dalli al nero"...con il rosario spianato!
L'offesa29 Gennaio 2021
L'offesa / Tutto ebbe inizio da un taccuino nero, il diario segreto che trattiene i nostri cattivi pensieri… Molti pensano all'integrazione come fosse quasi un'offesa o una notizia qualsiasi, un'informazione temporale, un problema che vive nei media indipendentemente dal singolo fattore umano, dalla singola emozione, dall'unità esistenziale e temporale di chi invece, suo malgrado, ne è protagonista. Ma come comunicare questa imbarazzante incomprensione, come dare voce alle emozioni altrettanto incomprensibili di chi non ha voce, di chi è un'attore inconsapevole di un sistema demografico ingiusto, di chi neppure ha il "dono" di un linguaggio universale?. Come dare voce ai sentimenti di chi vuole comunicare il proprio punto di vista senza però avere un valido e affidabile interlocutore?. Cosa provi quando ti senti ripudiato, insultato, offeso e allontanato?. Come mi sentirei io?. O come ti sentiresti tu al suo posto, che emozioni vivresti?. Come si muoverebbero i 43 muscoli del tuo volto?. Perché alla fine chi non vogliamo capire ha un volto con lo stesso numero di muscoli del nostro, indipendentemente dalla razza di appartenenza o dal colore della pelle. Le mille combinazioni del contrarsi o distendersi di ogni singolo muscolo determina un'immagine, una vera carta d'identità di ciascuno di noi in ogni momento della nostra vita, una sequenza infinita di verità che non possono essere celate. Ho deciso quindi di mettere alla prova i propri e altrui sentimenti più profondi in un terreno estremo, imbarazzante e potenzialmente pericoloso. Mi sono approcciato a diversi immigrati di colore, - li riconosco meglio per il colore della loro pelle ma potevano essere di qualsiasi altra nazionalità - , e mentre con garbo li invitavo a leggere un taccuino con all'interno incise graffianti frasi offensive, e solo tal volta amichevoli, gli chiedevo se allo stesso istante potevo fotografare i loro tratti somatici per testare una sorta di esperimento sociale finalizzato al bene dell'umanità. Sapevo che poteva essere imbarazzante per entrambi dato i contenuti estremamente razzisti delle frasi. Ma era l'unico modo che mi è venuto in mente in queste #36ore donate dal Mondo di sopra per stabilire un'autentico approccio emozionale e profondo con colui che è diverso e incomprensibile, probabilmente solo una persona qualunque a cui strappare qualche scatto se devo essere sincero. Ma che dico... avevo anche pensato di denudare una caviglia di Toscani da quel suo bel calzino a righe colorate per farlo indossare, democraticamente, a tutti gli immigrati che si sarebbero prestati.
Altro che ipocrisia, a volte mi faccio pure schifo, ma in fondo so anche perdonarmi perché sono di animo buono. Invece il legame che si è instaurato è stato qualcosa di inaspettato, improvviso. Confesso che in alcuni momenti ho pensato di alzare i tacchi e di fuggire altrove, tanto lontano, ma quando girando la pagina del mio taccuino e l'informazione da offensiva si trasformava in amichevole, nasceva qualcosa di speciale, di coinvolgente per entrambi, una sorta di invasione di un territorio inconquistabile, di una vittoria ad armi pari, qualcosa di potenzialmente redentivo. Dai loro volti, ma anche dal mio, si sprigionano una quantità di emozioni tali da stabilire un rapporto di autentica fiducia. Uno scambio sub-neuronale di forti emozioni, di ostilità e di complicità all'unisono. Ho lanciato la lancia ferendo il nemico, l'ho medicato e mi sono preso cura di lui che a sua volta mi ha presentato alla sua famiglia e alla sua terra come un guerriero buono, qualcuno che si è convertito alla magnificenza del l'eguaglianza. Quello che questa esperienza mi ha fatto comprendere è che qualsiasi guerra porta inesorabilmente alla singolarità dell'universo e del tempo.
Non ci può essere integrazione con la sola ipocrisia dell'accettazione.
Non c'è spazio per la compassione. Non mi sono mai sentito così vicino alla Specie Umana. Tutto ebbe inizio da un piccolo taccuino nero, il diario segreto, la camera oscura che trattiene i nostri cattivi pensieri, la nostra contraddizione umana, la nostra negligenza, il nostro buio, la nostra luce, la nostra paura.
Utente: Ancora non vediamo la nostra diversità e la cerchiamo altrove deresponsabilizzandoci dalla nostra identità comune di essere esseri umani.
Io tornerei indietro, e tu?28 Gennaio 2021
Cambio di direzione. Tutto va bene. Colpo di spugna su Covid, politica ed economia. Basta riavvolgere il nastro a quei fantastici anni ottanta, colorati, musicali, spensierati (anche troppo perchè l'irresponsabilità sociale di quel periodo ci ha proiettato come un fulmine a ciel sereno a quello che siamo diventati oggi). Ma chi se ne frega verrebbe da dire con una vigorosa alzata di spalla. Io la ci stavo bene, anzi benissimo. Ma sinceramente, chi di voi non tornerebbe indietro?. Chi non si lascerebbe alle spalle questo circo tragicomico del nuovo millennio?. Chi di noi non vorrebbe gettare lo smartphone sul bidone della spazzatura per ritornare alla mitica Polaroid, che bene o male i selfie te li faceva lo stesso. No, rettifico, lo smartphone non è negoziabile, tutto il resto si!.
Utente: Eh no....troppo comodo ...adesso con la forza del mio pensiero di risprofondo un quei merdosissimi anni ottanta...e nelle spalline, i lustrini e ti faccio ripassare tutto l'avvento del "pedopornonano" mafioso dopo la distruzione del PCI....."Salacadulaaaaaaaaaaaaaaa!"
Ossigeno a miliardi23 Gennaio 2021
Dedico questo post a coloro che ancora credono che i miliardi di litri di ossigeno necessari a iperventilare altrettanti milioni di #ricoverati per #Sars-coV2 nel #Mondo, sono frutto di una manipolazione dell'#informazione da parte dei #massmedia, e di chi li governa. Da ex 88% di #saturazione di #ossigeno nel #sangue (picco minimo 84), nei primi giorni di #ricovero in #terapiaintensiva, ho necessitato di una #ventilazione arricchita con 6 litri di ossigeno al minuto. Ho di conseguenza calcolato che solo l'intero #ospedale in cui mi trovavo ne impiegava oltre 2.000.000 al mese. Un litro di questo prezioso gas costa ben poco, dato che in #natura c'è né ancora in abbondanza o forse perché non li diamo molta importanza. Un litro di #CocaCola ad esempio costa molto di più. Ma a livello #globale l'impatto economico è enorme e per i #governi questo è certamente un problema. Ovviamente i #poteriforti avranno saputo trarne il loro vantaggio, ma già dai pochi dati che vi ho fornito si evince chiaramente che l'aspetto scientifico dell'#infezione che ci coinvolge (tutti) è completamente indipendente da qualsiasi #manipolazione mediatica, o almeno in parte. Occorre però interpretare che il #Covid-19 non è la bomba, come i #negazionisti d'altronde sostengono, ma la miccia. Una miccia che innesca gravi #patologie e che ancora non sappiamo come spegnere. Questa ovviamente è l'idea che mi sono fatto in questi ultimi trenta giorni, come ex #ottantotto. Mi ritengo comunque aperto nella valutazione di tutte le sfumature di grigio perché credo che non esistano più oggigiorno verità bianche o nere. Sono quindi aperto al dialogo con qualsiasi persona o modo di pesare, perché solo il pensiero collettivo e la condivisione culturale e informativa può rappresentare la vera grande difesa contro qualsiasi minaccia alla specie umana.
La prima foto22 Gennaio 2021
Ci vuole coraggio a scattare una foto. Ma se non lo fai nessuno la potrà mai vedere. Nessuno potrà mai riflettere su un fatto di cronaca o privato che sia. Documentare un fatto è un atto di responsabilità civile, di condivisione, di alleanza con l'umanità intera. L'immagine ritrae una giovane donna il cui corpo era ormai privo di vitalità, la lunga lista per accedere ad un organo sostitutivo poteva dimostrarsi fatale. Dietro le quinte della fotografia ci sono però due storie, una che inizia, e un'altra che il giorno prima si era prematuramente spenta, o in alternativa, e come vogliamo credere, trasformata o redenta, dipende da chi sta leggendo perché la narrazione della fotografia a questo punto si ferma per dare spazio all'immaginazione o alla fede personale. Due storie, un unico fotogramma, ritratto simbolico di un unione tra divino e scienza.
I fotoreporter sono gli occhi dell'umanità. Un'#umanità che però non vuole vedere e che li giudica cinici osservatori del fallimento #sociale. Ho selezionato queste dieci #fotografie che secondo il mio parere, e nella loro potenza, esprimono e riflettono anche il mio modo di vedere il #Mondo. Questo siamo noi, nudi e crudi, come #specie, non come #individui. E la specie è la madre di tutti noi, non fotografarla sarebbe come rinnegarla. Ecco perché ti invito ad escludere il colore delle #immagini dalla tua percezione emotiva, il #colore della pelle non sia un pretesto per non vedere e non voler capire il Mondo, la nostra #dimora.
Grazie a tutti voi, i vostri sentimenti sono stati il mio miglior farmaco12 Gennaio 2021
Ma probabilmente non era quello che volevo esattamente dire. Paragonare ognuno di voi ad un semplice #farmaco, era solo metaforico, sia bene inteso. Perché ognuno di voi, nella sua singola meravigliosa unità, è un piccolo grande frammento di questo #Universo. Quello che volevo dire invece era semplicemente un'altra parola: #grazie.
Ho visto i 653 apprezzamenti e letto ognuno dei vostri 127 commenti di solidarietà nelle molte condivisioni di un mio post #Facebook relativo alla mia dimissione dalla #terapiaintensiva del #CovidHospital Hospital di #VittorioVeneto.
Ho quindi deciso di ringraziarvi, uno ad uno, e di non postare un frettoloso messaggio generico nella mia #dashboard personale. Perché penso che la #solidarietà, il #benecomune, l'#umanità in sé, siano la #cura più potente a qualsiasi stato di cose necessiti una #guarigione, e non parlo solo di #malattia. Questo è stato l'insegnamento di mia Madre #AuroraPiazzaValot, impegnata nel #sociale da quando aveva appena quindici anni, ma anche l'insegnamento di mio Padre #VitoMitrione, che solo dopo la sua morte ho compreso cosa avesse fatto in #vita, per i #terremotati del #Friuli, e per altre #cause ben citate nel Web. Quello che sono lo devo al loro #DNA, ma soprattutto all'#educazione amorevomente impartitomi in quasi mezzo #secolo di vita. Tutto il resto è una folata di vento, compreso questa #pandemia, credetemi. Non dico questo per cercare di minimalizzare una #catastrofeumanitaria sulla quale io stesso ci sono passato, quello che voglio dire è che la forza di ogni singolo uomo di questo luogo nell'universo risiede nella propria #dignità, nella propria #etica e nella propria #morale.
16 Gennaio 2021
Utente: Ti leggo sempre con un groppo in gola. Hai una bella cifra di scrittura. Mi fa stare con il fiato sospeso, aspetto sempre quella annotazione violenta, truculenta....che non arriva, non c'è. Ed è un bene, per me. Il terrore corre, Stefano ...corre nelle nostre vene.
Utente: Mi sono venuti i brividi. Brividi di sana paura e una sensazione di fragilità che troppo spesso dimentichiamo. Un documento davvero importante. Da leggere, scoprire e, con umiltà, digerire. Mentre siamo cosi e comunque fortunati.
Un’immersione nel disagio vero. Arriva sai? Arriva tutto.
Prima del Covid-1911 Gennaio 2021
#Covid #Germania: i giorni bui della nazione e della #Merkel.
Questo #fotomontaggio mi ritrae con la cancelliera #tedesca in una #parodia del #film "Via col vento". Eravamo ignari che li ha poco si sarebbe diffuso in tutto il #Mondo un #evento #catastrofico, che avrebbe minato molte delle #certezze a cui eravamo abituati. Allora la #mascherina sul viso la si vedeva unicamente indossata dai cittadini delle metropoli #cinesi e #asiatiche, mai avremo pensato che un giorno sarebbe invece diventata la normalità in tutti i paesi del nostro #pianeta e che un semplice #bacio diventasse una #mina vagante. Viviamo in un'#epoca che è la parodia di sé stessa, una #caricatura del peggio di noi, una macabra e improbabile #cartolina dell'inverosimile. La Sars-coV2 non ci cambierà poi tanto, alla prima folata di #vento dimenticheremo tutto e ci incammineremo verso altre #contraddizioni, altri conflitti, altre #pandemie, altri meccanismi ancora più perversi. Nessuno sa quando ci fermeremo, probabilmente arrancheremo col fiatone in gola per altri due o tre millenni, almeno in questo pianeta. Ci attendono giorni bui, specialmente per le prossime generazioni.
Il destino più probabile del nostro pianeta10 Gennaio 2021
In questa mia parodia fotografica, dove ho scelto come protagonista un'intrigante limone ammuffito, denuncio la mia insofferenza a qualsiasi #notizia o #citazione di un ipotetico primato da #guiness conclusa con il fin troppo ostentato #slang "...di sempre". Perché sembra che il desiderio di #futuro sia drammaticamente scomparsa nel nulla del moderno #consumismo di massa, esiste solo il presente e i suoi #prodotti. Non pensiamo più che quello che accade oggi possa avere una ripercussione nel #futuro. Ad esempio l'"estate più calda di sempre" non sembra voler tenere minimamente in considerazione la tendenza ad un più che fin troppo evidente peggioramento sul #riscaldamentoglobale. Quello che importa è quello che accade ora. Non dopo. Il "qui è ora" della #filosofia esistenzialista è diventato oggi il più meschino dei #comportamenti individualisti occidentali. Non ci sarà mai un "...di sempre", da oggi in poi tutto non può che peggiorare su quasi tutti i piani dell'#ecosistema #planetario. Tutta colpa di uno slang?. Ovviamente no, ma delle #ideologie che lo sostengono si. La muffa del limone ritratto in quest'immagine sembra imitare l'aspetto geografico del nostro pianeta. Sembra di intravederne i #continenti, i #mari e le #nuvole. Questo dovrebbe invitarci a riflettere sulla #natura del nostro #ecosistema e sulla sua fragilità.
In questa mia parodia fotografica, dove ho scelto come protagonista un'intrigante limone ammuffito, denuncio la mia insofferenza a qualsiasi notizia o citazione di un ipotetico primato da #guiness conclusa con il fin troppo ostentato #slang "...di sempre". Perché sembra che il desiderio di #futuro sia drammaticamente scomparsa nel nulla del moderno #consumismo di massa, esiste solo il presente e i suoi prodotti. Non pensiamo più che quello che accade oggi possa avere una ripercussione nel futuro. Ad esempio l'"estate più calda di sempre" non sembra voler tenere minimamente in considerazione la tendenza ad un più che fin troppo evidente peggioramento sul riscaldamento globale. Quello che importa è quello che accade ora. Non dopo. Il "qui è ora" della #filosofia esistenzialista è diventato oggi il più meschino dei comportamenti individualisti occidentali. Non ci sarà mai un "...di sempre", da oggi in poi tutto non può che peggiorare su quasi tutti i piani dell'ecosistema planetario. Tutta colpa di uno slang?. Ovviamente no, ma delle #ideologie che lo sostengono si.
Il sopravvissuto9 Gennaio 2021
Un'uomo, dopo essere stato crudelmente torturato fino allo sfinimento, creduto morto, fu gettato come immondizia ai bordi di una strada di periferia. Lo sguardo ripreso dallo scatto fotografico sembra imitare inconsciamente quello dell'uomo raffigurato nel medaglione che quest'uomo porta orgogliosamente al petto: Ernesto Che Guevara. Probabilmente per non dimenticare, o per onorare una protezione miracolosamente ricevuta. Sicuramente un dramma probabilmente mai cancellato. A farci incontrare per la prima volta a circa dodicimila chilometri di distanza, è stato un virus. Eravamo entrambi in attesa di entrare dallo stesso medico di base per una visita di controllo. Un'uomo forte e dall'animo buono che non esitò a raccontarmi la sua storia, una delle tante dei Desapperecidos, cittadini argentini accusati, sommariamente e senza prove, di aver compiuto attività antigovernative all'epoca della "dittatura dei colonelli" del generale Juan Domingo Peròn. Pattugliavano di notte con le tristemente famose Ford Falcon di colore verde militare per sequestrare i sospettati e portarli nelle caserme di Stato per essere torturati con fili elettrici nelle parti del corpo più sensibili come i denti e i genitali. Alle donne veniva invece risparmiata l'energia elettrica, ma non i roditori vivi che venivano inseriti all'interno dell'apparato vaginale affinchè ne graffiassero le membrane interne. Infine, i cosiddetti "voli della morte", potevano essere l'unica via di salvezza per porre fine alle indicibili sofferenze inflitte ai deportati, che dopo essere stati sedati venivano gettati in mare aperto, l'Atlantico, o nel Rio della Plata, ma non prima di essere stati squartati nel ventre affinchè squali e alligatori ne facessero scomparire in fretta i corpi. Si stima che tra il 1976 e il 1983 sono scomparsi in questo modo fino a trentamila persone tra dissidenti, sospettati e innocenti. Il fenomeno con cui avvenivano gli arresti era finalizzato alla totale segretezza sociale e politica, e fu solo con il rapporto " Nunca màs", che significa "mai più", che fu possibile conoscere le loro storie da detenuti in campi di concentramento segreti. Da insegnante non posso non citare "La notte delle matite" dove simili crudeltà vennero rivolte, nel 1976, anche ad un grande numero di studenti, molti dei quali minorenni. L'uomo raffigurato nella fotografia di questo reportage è uno dei pochi sopravvissuti degli oltre trentamila Desapparecidos: "Gli scomparsi".
Anche una pandemia ha un voltoFotografare l'invisibile attraverso i dettagli di alcuni effetti collaterali, come il #catetere #venoso a #farfalla che fino a pochi giorni fa portava il #cortisone ad attaccare l'#infezione da Sars-coV2 agli #alveoli #interstiziali dei miei #polmoni. Spesso l'invisibile genera per errore delle #ombre, come ad esempio la #materiaoscura nell'#Universo genera delle #distorsioni #gravitazionali. La #fotografia può imitare questi presupposti scientifici offrendo nuovi punti di vista di argomenti di #cronaca difficilmente narrabili. Estratto inavvertitamente dal mio braccio l'ho trovato a terra e non ho potuto che dedicargli un'ultima #fotografia di addio. E poi, ironizzandoci quel poco che non fai mai male allo spirito di chi ne è suo malgrado direttamente coinvolto, non sembra #MikeyMouse?
Anche le stelle respirano8 Gennaio 2021
Sembra una metafora, un po' lo è, ma dietro c'è una realtà nuova. Per me #respirare non è più come lo è stato prima. È diverso. #Negazionismo o non, il messaggio pandemico vale per tutti: con l'#ossigeno non si scherza, né quando si parla di #Covid, né quando si parla di #Ambiente. Perché le due cose mi appaiono straordinariamente collegate tra loro. Inutile schierarsi, gli interessi delle #multinazionali, ma anche dei singoli individui, purtroppo seguono quasi esclusivamente le dinamiche dei processi dell'#economia istantanea e non quelle delle #politicheambientali nel medio lungo termine. E se mi sbaglio l'equilibrio tra le due realtà è decisamente sbilanciato. Non c'è verso, tutti i protocolli a tutela del futuro del nostro #pianeta, compreso quello di #Kyoto, stanno miseramente e puntualmente rivelando le proprie debolezze. Dimostrazione che l'intero pianeta non può più essere amministrato e governato dalla #specieumana, e che anche un #virus, seppur nella sua palese ma altrettanto apparente malvagità, potrebbe invece guidarci ad un #cambiamento radicale del nostro modo di agire. Dovremo impararle a respirare come le stelle, in mancanza totale di ossigeno, prima di prendere fantomatiche posizioni sulle ragioni dei nostri errori.
L'assalto al Campidoglio7 Gennaio 2021
Quando due fotografie, a distanza di 32 anni l'una dall'altra, raccontano due modi di opporsi a ideali diversi.
Un'#immagine dell’#assalto al #Campidoglio degli #StatiUniti d’#America vede come protagonista un personaggio alquanto bizzarro, vestito da sciamano a petto nudo e armato di lancia con la #bandieraamericana. Il suo nome è #JakeAngeli, sostenitore della teoria #QAnon e di #DonaldTrump. Trentadue anni prima è stato un anonimo uomo #cinese, divenuto famoso in quanto il giorno seguente alla #protesta di piazza #Tienanmen a #Pechino del 4 giugno 1989, si parò davanti a dei #carriarmati impedendone l'avanzata. Divenne estremamente noto in quanto #filmati e #fotografie del momento vennero diffusi dai #massmedia in tutto il #Mondo.
La piagaI negazionisti sono la piaga sociale di qualsiasi epoca. Le loro ideologie sono finalizzate esclusivamente all'autocompiacimento della propria autostima e alla gestione delle loro frustrazioni sociali. Impartiscono informazioni rivelatrici di un sistema corrotto senza particolari conoscenze scientifiche nutrendosi in gran parte di letture in ordine confuso attinte principalmente dalla rete. Processano ed evangelizzano le proprie autoconvinzioni autarchiche auto elogiandosi a classe eletta appartenente a misteriose lobby segrete. Non considerano alcun tipo di opzione al loro pensiero associando le proprie autoconsapevolezze ideologiche a improbabili personaggi di scienza evidentemente estranei al sistema di corruzione. Tendono all'isolamento patologico depressivo o viceversa alla frequentazioni di luoghi di potere come bar, osterie e circoli di ogni genere. Tendono oltremodo all'autoisolamento socio mediatico considerando tutti i media di massa inadatti alla propria superiorità intellettiva e culturale. La loro azione disinformativa si ripercuote su tutti i livelli sociali provocando danni a tutti i loro seguaci. E poi tutti alla fine siamo fondamentalmente dei negazionisti a partire dal preciso momento in cui accettiamo, o non accettiamo, il sistema a cui trarre i propri e individuali vantaggi personali, ignorando di fatto la condivisione del proprio benessere con gli altri. Sta di fatto che il negazionista autoproclamato è probabilmente meno negazionista di quello non proclamato pubblicamente e verso se stesso. Possiamo allorché dedurre che viviamo in un'epoca fortemente negazionista dove il negazionismo è piuttosto un comportamento di massa che una minoranza autoproclamatosi elitaria. Il vero negazionista agisce nella realtà piuttosto che nelle ideologie trasformando i propri interessi personali in opportunità di benessere collettivo. Ma evidentemente siamo in un'epoca dove questi valori non appartengono più a nessuno, un'epoca questa dove l'esclusività di pensiero è diventata uno status sociale come tanti altri.
Operazione partenza6 Gennaio 2021
Dieci giorni di alti e di bassi, #speranze e #delusioni, #felicità e #rassegnazione. Perché questo è anche una #pandemia, un #isolamento ospedaliero, la presa di coscienza che nulla sarà come prima. Perché questo #virus ci ha probabilmente aperto gli #occhi chiudendoci un po' i #polmoni. Ci ha aperto la #mente ma su questo ho qualche riserva.
Ritorno alla normalità. #Utopia. Non ci sarà un ritorno effettivo alla normalità, almeno a quella che intendevamo, erroneamente, prima di questa #pandemia. E non stiamo guardando un film di #fantascienza, di fronte a noi c'è un nuovo #Mondo, pesantemente riorganizzato, indiscutibilmente #diverso. Perché doveva accadere, era questione di tempo, anzi, è arrivato anche con un moderato ritardo. Analizzando i dati di consumo di ossigeno del #CovidHospital di #VittorioVeneto, perchè altro non avevo da fare di così urgente, ho preso coscienza della dimensione di questo cambiamento perché solo con una seppur approssimativa quantificazione numerica è possibile guardare in faccia ad una #realtà sfuggente, che troppo spesso sembra non riguardarci. Oltre due milioni di litri al giorno non sono un dato su cui restarne indifferenti, e se questi sono impiegati alle cure giornaliere di solo 180 degenti che altrimenti farebbero fatica a respirare, non possiamo e non dobbiamo restare chiusi nelle nostre false e opportunistiche convinzioni di comodo che almeno nell'ultimo mezzo secolo hanno contribuito sensibilmente a trasformare il nostro Pianeta in quello che oggi è. Eppure un litro di ossigeno costa solamente 0,0097 Euro, neppure un centesimo, ma se moltiplicato per i miliardi di litri consumati ogni giorno nel sistema sanitario Mondiale, la misurazione dell'impatto economico ci apre un nuovo scenario, tanto sfuggente quanto rivelatore. Mi chiedo: ma se a un litro di ossigeno abbiamo dato un valore economico così irrisorio, e considerando che il prezzo di un qualsiasi prodotto è proporzionale alla domanda di mercato, ciò mi fa presumere che non abbiamo ancora capito quanto importante sia il valore di questo irrinunciabile gas per la vita di ogni specie vivente presente in questo pianeta. Potrebbe sobbalzare l'ipotesi che l'ossigeno a disposizione planetaria sia davvero smisuratamente abbondante, ma allora perché è diventato recentemente uno dei principali strumenti di coinvolgimento politico e sociale?. L'evidente contraddizione sulla notevole differenza di valore di mercato tra un litro di ossigeno e un litro di greggio mi apre a riconsiderare qualsiasi nuovo punto di vista. È il valore economico di mercato che ci sbatte in faccia la realtà su quello che veramente consideriamo maggiormente. La #pandemia non ci interessa quanto il nostro tenore di vita. Le #guerre non ci interessano quanto la nostra #confortzone. Le #ideologie non ci interessano quanto la nostra indipendenza economica. Siamo tutti #negazionisti, autoproclamati o non consenzienti.
Dolce &Gabbana, anzi, Dolce & Virale4 Gennaio 2021
Dice il saggio Cinese: "ballare sempre a fine serata". Ma chi lo dice non è abbastanza #saggio, né abbastanza #Cinese. È uno qualunque della stanza numero due di un qualsiasi #CovidHospital #Italiano. E lo dice per esperienza, oltre trenta #capodanni consenzienti e rassegnati alla miglior sorte, mi hanno fatto lentalmente capire che è largamente più redditizio e confortante festeggiare l'ultimo #giorno dell'anno piuttosto che il primo. All'insegna che ce l'abbiamo fatta piuttosto che in un insulsa #illusione, puntualmente confermata il 31 #Gennaio di ogni qualsiasi #anno, come la peggiore di sempre, perché così si usa dire al giorno d'oggi. E perché siamo fondamentale incontentabili, non siamo mai abbastanza soddisfatti della nostra #vita tanto da proiettare le nostre conseguenti e inevitabili #frustrazioni sul compiacimento sarcastico del #dramma #collettivo standardizzato e regolamentato. E ogni anno commettiamo sempre il medesimo errore che ci porta inevitabilmente ad una delirante #conflittualità #psicologica. E mi viene da ironizzare macabramente sull'istinto #umano, ormai #fenomenosociale più che di #mercato, nei confronti del #pensiero globalizzante dei #Brand Internazionali.
Mi piace essere contraddetto, mi autoconvinco di essere me stesso4 Gennaio 2021
Un mio caro #amico mi ha appena scritto: "non temere, tu sei quello che alza gli alberi". Parole che indubbiamente hanno capovolto di netto la mia odierna percezione della #vita, parole che nella loro semplicità evocativa esprimono un sentimento che vorrei condividere con il #Mondo intero, ora, all'istante. Perché l'uomo ha dentro di sé una #forza innata trasmessa di #generazione in generazione, fin dalla notte dei #tempi. Questa forza è la #natura che ci lega al nostro #pianeta, al mondo #animale e a quello #vegetale, e perché no, anche a quello #virale. Spesso ci sentiamo criticati dagli altri #esseriumani, addirittura denigrati nel voler esprimere il proprio #pensiero, la propria forza. Dobbiamo invece avere il #coraggio di non rinnegare la propria #indole #umana, la propria individualità perché l'#evoluzione della nostra #specie ha da sempre trovato il suo punto di forza proprio nella caratterizzazione e nella #diversità, nella molteplicità di pensiero e nella diversificazione di #razza. Essere contraddetti non è un'accusa di #debolezza, spesso è invece la prova della propria forza ideologica. Alzare un #albero è una metafora piacevolmente calzante quando tutti sembrano contraddire il tuo legittimo pensiero ideologico.
Editori, raccontatemi solo notizie sensate, perchè il mio cuore ne risente3 Gennaio 2021
Pardon, ho sbagliato lo slogan. Gli editori vendono solo il loro prodotto ad una massa informe e psicologicamente scoordinata di #ingordi nauseabondi #lettori frustrati. Non si fa altro che ingurgitare e rivomitare #parole senza senso, mentre chi, suo malgrado, si trova ad essere al centro della scena in una drammatica solitudine socio-sanitaria. Perciò fatemi il piacere carissimi #editori, altro che basta, continuate a sparare idiozie che tanto ve le comprano lo stesso ed io me la rido pure, fosse con quel poco di #ossigeno che mi rimarrebbe di scorta. (Parlo al singolare, non me ne vogliate). Perché di fatto si parla tanto della stessa cosa ma quasi nessuno ha capito che il #virus non è la #piaga del nostro #tempo. La piaga siamo noi. Punto. Non c'è altro su cui inveire. L'uomo di oggi è così straordinariamente e volgarmente ambizioso che non si accorge della sua stessa ridicola stupidità. Perché l'ignoranza di specie, l'ingordigia di branco, l'individualismo di massa, l'arroganza dilagante e la mancanza di un qualsiasi ultimo scampolo ideologico in #saldi, non stanno mietendo vittime innocenti, ma un'intera #specievivente. Quella umana.
Ma la Sars-Cov2 chi l'ha creata?.2 Gennaio 2021
È la domanda che nel corso del 2020 molti si sono già fatti almeno una volta. Chi ha creato la Sars-CoV2?. Presumibilmente madre natura in risposta agli equilibri del pianeta stesso. Sospettosamente un'elaborazione artificiale andata fuori controllo, o addirittura più che ben controllata secondo intricate trame finalizzate ad un nuovo ordine mondiale. E se fosse invece qualcosa di più casalingo, di addirittura auto confezionato dagli stessi nuovi comportamenti sociali di ciascun singolo individuo?. Ci si ammala anche perché l'organismo entra in conflitto con la propria ragion d'essere, si rompono quegli equilibri che fanno dell'uomo una specie adattata al proprio habitat. Perché Internet non è, e non lo sarà mai, il luogo ideale per vivere, almeno fino a quando un uomo non diventerà un suo simile, robot o cyborg che sia. In questi giorni di isolamento forzato ho avuto ben modo di riflettere e farmi un attento esame di coscienza. Fuori dalla finestra le gocce d'acqua della pioggia rimbalzano sonoramente su di un'impalcatura ma la cosa sembra non destare la benché minima attenzione dei miei sensi fin troppo assorbiti dalla finzione mediatica del mio smartphone. Siamo diventati apatici alla materia che ci circonda mentre siamo sempre più attratti dall'invisibilità dell'etere e dalla virtualità delle nostre nuove identità. E la Sars-coV2 sembra rispondere perfettamente a questa nuova simulazione di vita. Non dobbiamo stupirci se questo virus sembra quasi assomigliarci, è invisibile, è social-popolare, ha i suoi server disseminati ovunque, fa notizia e genera fake, è altrettanto subdolo e sarcastico, e si finge pure positivo quando invece ha un un carattere decisamente negativo. L'isolamento pandemico possono denudare la più granitica essenza di se. L'uomo si spoglia delle sue certezze più recondite per sprofondare nuovamente nella caverna ormai abbandonata. Un reportage fotografico autocelebrato attraverso l'iconografia contemporanea dell'autoscatto diventa l'archetipo della narrazione decadente di una società nuovamente sperduta nella foresta dell'informazione dilagante tra reale e finzione, paura.
Il fotogiornalismo non è un gioco perverso31 Dicembre 2020
Il fotogiornalismo non è un gioco perverso, nascondere i fatti è invece un atto ignobile. Se non esistesse il fotogiornalismo ora nel #Mondo ci sarebbero almeno un miliardo di persone in meno. #Fotorealismo e #fotogiornalismo sono la stessa cosa, raccontano entrambi una storia in modo diretto. Solo così le persone si rendono conto dei #fatti, le immagini restano chiaramente più impresse delle parole. Chi mai avrebbe fotografato un bambino dal maglioncino rosso a faccia in giù sulla spiaggia. Un codardo o colui che catalizzò l'attenzione pubblica e politica sull'#immigrazione in mare salvando così decine di migliaia di vite umane?. Secondo me la paura è attualmente la miglior arma contro un nemico invisibile. E ben venga il terrorismo #mediatico se questo almeno possa salvare qualche vita in più. ll #selfie che sembra così non reale ci sta pure, è il nuovo modo di comunicare di oggi ad una #società che a sua volta ha ben poco di reale nei propri sentimenti e nelle proprie emozioni. Sapete quanti selfie vengono fatti ogni giorno nel Mondo?. Circa 93 milioni, oltre 1000 al secondo. E quindi è ben comprensibile che questo sia un nuovo #linguaggio, non parlarlo significherebbe rifiutare la voce stessa delle persone. Nessuno è purtroppo escluso da questo meccanismo se vogliamo delirante ma pur sempre attuale e probabilmente evolutivo. Il #foto #giornalismo è sempre stato il fedele ritratto di ciò che siamo, forse ancora meno ipocrita della medesima #realtà che raffigura specularmente.
Utente: È così!. Sul fotogiornalismo nulla da dire. Sulle parole invece bisognerebbe praticare tanti bei corsi di ripetizione!
Condivido, oggi molti giornalisti, probabilmente coinvolti dalla frustrazione di obblighi e costrizioni di pensiero politico, scrivono oramai tanto per portarsi a casa la pagnotta. A volte inorridisco nel leggere le più imbarazzanti contraddizioni di quello che il cuore vorrebbe scrivere in luogo di quello che invece si è obbligati a fare. La colpa non è di chi scrive, o almeno in parte, ma di coloro che confezionano la notizia come fosse un barattolo di marmellata.
Utente: ...un certo giornalismo ormai è davvero impresentabile. È solo uno strumento di manipolazione per menti deboli.